politica- Pagina 458

“Volontariato, il volto migliore”

“Il Volontariato si sta dimostrando e confermando il volto migliore di questo Paese. I Volontari stanno moltiplicando i propri sforzi in queste settimane di emergenza”

Le Associazioni si stanno riorganizzando per far fronte alle nuove e urgenti esigenze dell’attualità.
Ho più volte sollecitato in Consiglio Regionale del Piemonte un’ordinanza che regoli l’attività dei Volontari: un compito urgente da parte della politica. Grazie alla formula e alla rete di distribuzione consolidate in anni di attività da parte di realtà quali il Banco Alimentare e il Banco Farmaceutico possiamo pensare di introdurre efficacemente la pratica della spesa sospesa, da me promossa e sostenuta, anche grazie alla logistica garantita dai Volontari della Protezione Civile. Il nostro ringraziamento più grande e la nostra riconoscenza devono andare al Volontariato e ai Volontari.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris

Costanzo (M5S): “Buoni spesa e didattica, fondi arrivati”

“Sono arrivati i buoni spesa in Piemonte. A Torino sono 4,6 milioni, che andranno alle famiglie più bisognose per acquistare i beni primari. Per richiederli è necessario autocertificare che si tratta di necessità emersa per l’emergenza Covid. I buoni possono essere anche digitali, per evitare gli spostamenti”, spiega la deputata piemontese del Movimento 5 Stelle Jessica Costanzo.

“Oltre a questo – continua la Costanzo – anche il diritto allo studio è garantito grazie a fondi per la scuola digitale, ovvero le lezioni a distanza. Le risorse destinate alle scuole della Regione Piemonte, per il potenziamento della didattica a distanza, ammontano a 5.645.846,37 milioni di euro. In particolare 672.419,30 euro sono destinati alle piattaforme e agli strumenti digitali, 4.637.217,43 alla connettività di rete e ai dispositivi digitali e 336.209,64 alla formazione del personale scolastico”.
“Nessuno rimane indietro, nelle proprie necessità primarie e nel suo diritto allo studio che viene garantito anche in tempi di Pandemia grazie all’azione rapida del Governo”, conclude Jessica Costanzo.

Ravetti (Pd): “Chiesta informativa sulle RSA”

“Fondamentale agire per tutelare pazienti e operatori”

“Alcuni giorni fa avevo pubblicamente chiesto particolari attenzioni sulle RSA e oggi, in Conferenza dei Capigruppo, ho formalizzato la richiesta di un’informativa in merito da parte della Giunta, da svolgersi in Commissione o in Aula, in particolare sui rapporti che sono intercorsi o che sono programmati tra la Regione Piemonte e il sistema delle case di riposo del Piemonte” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti.

“In questo momento di gravissima emergenza legata alla pandemia le condizioni degli ospiti e degli operatori presenti nelle RSA destano, infatti, fortissima preoccupazione e allarme. Leggiamo sugli organi di informazione continue notizie di contagi e di decessi all’interno di queste strutture e riteniamo fondamentale intervenire, in tutti i modi possibili, per tutelare queste persone che risultano le più vulnerabili al contagio da covid-19”prosegue Ravetti.

“E’ importante per tutti – conclude il Presidente Ravetti – approfondire le scelte di competenza della Regione Piemonte e capire quali misure sono state adottate, finora, per garantire la sicurezza degli ospiti delle case di riposo e degli operatori che lavorano al loro interno. Un’emergenza tanto grave deve essere conosciuta, monitorata e contenuta attraverso l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e con l’uso massiccio dei tamponi”.

Montaruli (Fdi): “Governo in tilt come sito Inps”

“Questo governo è come il sito dell’Inps: davanti alle richieste dei cittadini non risponde e va in tilt”

A dichiararlo è la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, intervenendo sulla polemica per il caos sui 600 euro ai lavoratori autonomi.
“Siamo davanti ad un governo totalmente inefficiente, che per settimane ha parlato di un Click Day, e oggi si stupisce se milioni di lavoratori in difficoltà hanno affollato il sito dell’Inps. Sono giorni che i torinesi ci denunciavano anomalie nell’ottenimento del pin di accesso. Oggi con il mal funzionamento del sito siamo arrivati alla beffa. E’ assurdo che, pure in un momento di emergenza, per ottenere 600 euro i cittadini siano costretti ad un processo perverso e sconfortante. Fratelli d’Italia con il capogruppo Lollobrigida ha già denunciato la cialtroneria di un Governo impreparato e ormai imbarazzante”.

IdV: “Emergenza sanitaria ed economica da affrontare subito”

Riceviamo e pubblichiamo / Messina (Italia dei Valori): La battaglia contro il coronavirus e la crisi economica, vanno affrontate contemporaneamente con serietà e competenza!

Infatti se l’emergenza sanitaria è arrivata senza preavviso, sappiamo già che la crisi economica ci sarà e rischia di fare più vittime del virus stesso.
Speravo che nostra generazione non vedesse  mai la guerra, invece ne stiamo vivendo due, una per la battaglia dei cittadini  contro un virus e una economica. Saremo tutti quanti in grandissime difficoltà.
Per questo noi dell’Italia dei Valori proponiamo alcune misure concrete da adottare immediatamente per far fronte a questa tragedia.
1) Istituire un Fondo di garanzia dello Stato, a tutela di finanziamenti fino a 100.000 euro da erogare in favore delle piccole e medie  imprese, degli artigiani, dei commercianti, dei professionisti e delle partite iva, che devono, a tutti i costi, riaprire i battenti per garantire il lavoro a se stessi e ai propri dipendenti.
Con l’adozione di questa garanzia, bisogna obbligare le Banche a fare credito, derogando dai rigidi parametri adottati abitualmente, permettendo così a tutti l’accesso ai finanziamenti.
2) Fare del 2020 un anno NO TAX.
Infatti non serve a niente spostare le scadenze di qualche mese, perché nessuno sarà in grado di pagare.
Tanto più che l’imposta sui redditi è quella relativa all’anno scorso, quando non c’era alcun problema, mentre oggi la situazione è totalmente cambiata.
Bisogna dirlo chiaramente e senza equivoci :  “no per quest’anno alle tasse sui redditi” lasciamo queste risorse ai cittadini per fare ripartire l’economia.
Infine, si parla tanto di solidarietà, i cittadini stanno rispondendo e ritengo sia doveroso che i Parlamentari, nazionali ed europei, diano l’esempio rinunziando almeno ad un mese di stipendio.
Messi insieme sono 13 milioni di euro che potrebbero essere destinati ad ospedali e protezione civile per comprare mascherine, tamponi e respiratori e salvare vite umane.
Insieme e uniti, conclude la nota del Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori Ignazio Messina, ce la faremo ma con regole certe e scelte chiare, nella confusione  tutto diventa difficile.

Fdi: “In molte rsa mancano i tamponi”

“Noi Fratelli d’Italia abbiamo sempre sostenuto sin dal principio dell’epidemia la necessità di contenere il contagio effettuando tamponi a tappeto sull’esempio della Corea, seguito già dalla Regione Veneto con risultati positivi confermati dai bollettini quotidiani su decessi e nuovi positivi.

Siamo soddisfatti che questa linea sia stata abbracciata anche in Piemonte, quantomeno partendo dalle residenze sanitarie per anziani, ma purtroppo da numerose strutture in differenti asl ci segnalano che i test COVID19 non sono ancora arrivati, nonostante l’annuncio risalga a venerdì scorso” riportano Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, parlamentare e capogruppo regionale di FDI, che lanciano un appello “Si dia massima priorità a testare tempestivamente tutti gli ospiti e gli operatori delle rsa piemontesi perché ogni giorno di ritardo mette in pericolo la vita di tanti anziani e rischia di falsare i dati effettivi sulla diffusione dell’epidemia”.

La tentazione ricorrente di riscrivere la Costituzione

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Il Sindaco di Milano Sala che aveva dimostrato i suoi evidenti limiti politici all’inizio dell’epidemia, sottovalutandola totalmente, propone oggi  un’assemblea costituente per riscrivere la Costituzione. Pur non essendo mai stato convinto della perfezione della nostra Carta, ritengo la proposta di Sala del tutto intempestiva e sbagliata  

.
La riscrittura in tempi normali la tentò Renzi che aveva colto l’opportunità di alcuni cambiamenti, ma si rivelò un pessimo costituente, proponendo un testo pasticciato e confuso. Oggi non siamo
e non saremo  in futuro in tempi normali. L’assemblea Costituente venne eletta il 2 giugno 1946, ad oltre un anno dalla fine della guerra, in un clima comunque non sereno perchè per troppi la scelta di quella data era motivata dal desiderio impellente  di dare il benservito alla monarchia, considerata colpevole della dittatura fascista e della guerra perduta. Superato l’ostacolo della liquidazione della monarchia, anche per l’atteggiamento del re che preferì l’esilio ad una guerra civile, i Costituenti seppero mettere da parte gli egoismi settari di partito e trovarono il modo per stendere un testo tra il 1946 e il 1947 che sapeva guardare avanti, al futuro della democrazia italiana. In quell’assemblea costituente ci furono i migliori uomini politici dell’’Italia novecentesca, come ci furono solo  nel Risorgimento. Si realizzarono dei compromessi evidenti, ma nel complesso la democrazia italiana ebbe una carta costituzionale di grande rilievo storico – politico, con riferimenti etici di primissimo livello.
.
Se si pensa a quale classe politica ha oggi l’Italia e alle condizioni economiche in cui saremo ridotti dopo l’emergenza sanitaria, appare davvero impossibile pensare di accingersi a scrivere una nuova Costituzione. Sono possibili tra il resto gravi conflitti sociali che sarà difficile prevenire e forse reprimere. L’attuale Costituzione appare oggi preziosissima ed è anche un baluardo rispetto ai sempre possibili conati autoritari di un governo inadeguato che non sa guidare il Paese, ma rincorre con affanno i problemi . L’esempio autoritario dell’ Ungheria  ci fa apprezzare la nostra Carta, sempre che i suoi tutori istituzionali sappiano salvaguardare le prerogative del Parlamento, come ha messo in evidenza con coraggio l’ex presidente del Senato Marcello Pera, una delle poche grandi risorse della Repubblica. Sala pensi a fare il sindaco , se è  ancora in grado di farlo, alla democrazia e al suo futuro penseremo noi cittadini.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Radicali Italiani: “Cirio come Orban?”

“Cirio invoca poteri straordinari dopo che Orban ha ottenuto pieni poteri in Ungheria, in spregio alla democrazia. Cirio rivendica la propria vicinanza con il Presidente ungherese non da oggi e non può essere un caso che questa richiesta del Presidente del Piemonte arrivi a poche ore dal voto del parlamento magiaro.

L’emergenza virus si dimostra, ogni giorno di più, emergenza democratica, oltre che sanitaria ed economica. In Italia in particolare si assiste anche ad una emergenza dettata dal totale impazzimento dei processi decisionali con una gara pietosa tra Stato e Regioni. E’ proprio nel solco di questa gara, che ha fatto danni immensi, che si colloca l’attuale richiesta di Cirio. Io, da radicale, sono convinto che per salvarsi dal virus, come da qualsiasi altra emergenza o problema, occorra innanzitutto il rispetto dello Stato di diritto e dell’equilibrio tra i poteri dello stato e che ogni altra scelta, autoritaria o pseudo-autoritaria, sia una cura infinitamente peggiore del male. Non mancheremo di contrastare con ogni mezzo nonviolento questa richiesta del nostro Presidente”.
Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani)

Preioni (Lega): “Diminuire frequenza della spesa settimanale”

“E chiusura domenicale della grande distribuzione”

Doppio appello  lanciato in queste ore dal presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni; diminuire la frequenza della spesa settimanale e chiudere la grande distribuzione la domenica, per evitare le uscite di casa inutili e preservare la salute dei lavoratori del settore.

“Ancora in troppi sembrano non rispettare i contenuti del decreto Covid-19. I giorni e le settimane che abbiamo davanti saranno decisivi – dichiara Preioni – e per questo motivo rinnovo il mio invito a tutti i cittadini: adottate soluzioni di buon senso. Mi segnalano infatti – afferma Preioni – di persone che accedono nei negozi, più volte al giorno, anche soltanto per comprare un solo genere alimentare, e ciò in questo periodo di emergenza sanitaria non deve accadere. Dobbiamo tutti essere più responsabili per permettere di impiegare le forze dell’ordine per aiutare gli anziani a casa invece che per meri controlli burocratici”.

Una presa di posizione che arriva anche in relazione al flusso di questi giorni nella grande distribuzione.

“Anche se la possibile chiusura alla domenica o la riduzione dell’orario potrebbe implementare le code durante i giorni e gli orari di apertura – dice sempre Preioni – la grave e difficile situazione in cui versa il Paese e la nostra Regione, non può ricadere totalmente su questi lavoratori che sono esposti ad alti tassi di stress e pericolo, valutiamo dunque anche la chiusura domenicale della grande distribuzione”.

Così in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni

Coronavirus, il dibattito a Palazzo Lascaris

Richiesta al Governo di poteri straordinari per rilanciare l’economia piemontese; mantenere le misure di contenimento anche dopo il 3 aprile; garantire risorse a tutti per poter almeno fare la spesa. Queste alcune delle priorità Illustrate oggi dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nelle comunicazioni sull’emergenza Coronavirus in Consiglio regionale, nuovamente riunito in videoconferenza.

Agli interventi di Cirio e dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi, è seguito un lungo e articolato dibattito che ha coinvolto i rappresentanti di tutti i gruppi.

“Stiamo mettendo un impegno assoluto nell’affrontare l’emergenza – ha aggiunto Cirio – lo dimostra il numero dei letti di terapia intensiva: eravamo i penultimi in Italia come percentuale sugli abitanti, un retaggio storico della nostra sanità. Erano 287, adesso sono 565”.

Icardi ha riferito che “per i tamponi abbiamo 13 laboratori in grado di analizzarli, con una potenzialità di 4 mila al giorno: ma sono necessari i reagenti e la possibilità di riuscire a raccoglierli. Convocheremo i pazienti clinicamente guariti e in convalescenza per eseguire il test di conferma virologica della guarigione in ambulatori appositamente predisposti, per garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori”.

Mauro Salizzoni (Pd) ha ricordato le informazioni internazionali sui test che si stanno effettuando, le app telefoniche per il controllo dei pazienti e gli scenari post isolamento. Oggi l’Italia fa 30mila test al giorno, bisogna dare priorità alle Rsa e agli operatori. Si faccia attenzione, ha detto Salizzoni, al colpo di coda dell’epidemia, previsto per fine estate. Le scuole dovrebbero riaprire tre settimane dopo la fine del contagio.

Marco Grimaldi (Luv) ha sottolineato la necessita di test per fermare il contagio. È importante, ha spiegato, capire se i posti di terapia intensiva verranno occupati nelle prossime ore, ma anche la disponibilità delle Ogr o del Maria Adelaide. Inoltre bisogna progettare l’attesa dal punto di vista economico.

L’assessore Matteo Marnati, ha spiegato come il Piemonte si stia attrezzando per produrre i reagenti. Nelle tre Università del Piemonte si sta lavorando alacremente. “Da lunedì potremmo avere la produzione di massa a prezzi molto più bassi di quelli che si trovano sul mercato. Se il virus dovesse mutare c’è uno studio informativo che riesce a sensibilizzare il test. Quando avremo i reagenti li forniremo ai laboratori che lo chiederanno. Riusciremo a farlo in autonomia. Domani ci sarà il test preliminare da lunedì inizia la produzione senza limiti.

Nel rispondere alle varie sollecitazioni, Icardi si è detto d’accordo con le considerazioni di Salizzoni e ha aggiunto che “il ritorno alla normalità dovrà tener conto del rischio che il virus riparta”.

Alberto Preioni (Lega) è intervenuto spiegando che contro il Coronavirus il Piemonte sta facendo tantissimo, “ma è lasciato da solo a causa di un governo debole e inadeguato. I materiali arrivano con il contagocce e di bassa qualità, come le mascherine. È necessaria anche una battaglia forte con l’Europa”.

Per Silvio Magliano (Moderati) è assurdo che oggi chi dona possa detrarre solo il 30 per cento delle somme. Bisognerebbe poter detrarre il 100 per cento, da un lato sarebbe giusto, dall’altro aiuterebbe le raccolte fondi che grazie alla generosità degli italiani già stanno andando bene. Bisogna poi abbassare l’Iva sulle mascherine dal 22 al 4 per cento”.

Maurizio Marrone (Fdi) ha fatto i complimenti al presidente e all’assessore per il raddoppio dei posti di terapia intensiva. Ha spiegato come sia importante seguire il modello coreano, con la predisposizione di molti tamponi e tracciatura degli asintomatici. In questo senso anche il Veneto è un esempio virtuoso. Ora anche il Piemonte può mettersi al passo: ogni giorno di ritardo nell’effettuare gli esami con tamponi è un giorno perso.

Francesca Frediani (M5s) ha chiarito come sia importante puntare sull’assistenza a domicilio per evitare che i malati peggiorino e carichino le strutture sanitarie. È anche fondamentale la comunicazione tra i vari soggetti: la piattaforma è molto positiva per chi vi accede, “ma trovo sbagliato che i medici di base ne siano esclusi”. Per il dopo emergenza, è impensabile tornare subito alla normalità che conoscevamo: dobbiamo pensare adesso a come cambiare la società

Paolo Ruzzula (Fi) ha chiarito che le risorse più importanti possono arrivare soltanto dal Governo: quelle della Regione sono insufficienti per risolvere la crisi che ci sarà, anche se si tratta di fondi consistenti. “Qualche errore inevitabilmente è stato fatto, dove si può ripensiamo quanto si sta realizzando e facciamo qualche doverosa riflessione per salvaguardare i servizi che abbiamo”.

L’assessore all’Istruzione Elena Chiorino ha riferito “la difficoltà, comune a tutte le Regioni, per non essere ancora riusciti a interloquire con ministro Azzolina nonostante numerose richieste. Non abbiamo linee guida chiare dal ministero e diventa difficile concordare e mettere in campo azioni che siano complementari con quelle del Ministero”.

L’assessore Fabrizio Ricca ha spiegato che il decreto salva italia non ha stanziato fondi per sport e forze ordine. La Giunta del Piemonte invece intende stanziare – e proporre al Consiglio di votare – 4 milioni per coprire i costi dell’amministrazione ordinaria delle società sportive e 500mila euro per pagare gli straordinari alle forze di pubblica sicurezza per il presidio del territorio

Mario Giaccone (Monviso) ha rilevato difficoltà di comunicazione tra maggioranza ed opposizione. “I fatti – ha spiegato – hanno dimostrato l’importanza della presenza dell’opposizione sul tema Coronavirus. Sull’utilizzo dei tamponi il nostro lavoro è stato utile, una critica costruttiva che è stata presa in considerazione”.