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Gkn, Grimaldi (Verdi Sinistra): Governo voleva legalità? Ci ha pensato il Tribunale di Firenze

“La Sottosegretaria Bergamotto aveva invitato gli operai a riportare ‘legalità’ in quella fabbrica spenta. Per fortuna ci ha pensato il Tribunale del Lavoro di Firenze, a riportare legalità. Nel silenzio di un Governo che ha mostrato ipocrisia e connivenza con chi sperava semplicemente di vendere lo stabilimento, fare speculazione immobiliare e distribuire i dividendi fra i propri azionisti, liquidando famiglie, storie, professionalità, il futuro di un intero territorio. Al nuovo anno di Gkn! Che sia un anno nuovo e apra un domani diverso” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Accossato (Luv): Centro Grandi Ustionati a rischio declino

Struttura di eccellenza della sanità piemontese riconosciuta a livello nazionale . A tutt’oggi non rinnovata la convenzione Banca della Cute-Università per i prelievi da donatore. Interrogazione urgente in Regione da parte di Liberi Uguali Verdi.

 

Il Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino, fiore all’occhiello della sanità piemontese e riconosciuto a livello nazionale, è attualmente a rischio di declino.

La situazione critica è emersa dopo il pensionamento dello storico primario, avvenuto più di un anno fa. Da allora, il ruolo non è stato rimpiazzato e la “struttura complessa” è diretta dalla sua vice, con grande competenza ma nei fatti con una persona in meno in servizio e quindi si trova a dover gestire il reparto con una carenza di personale.

Attualmente, il personale medico è ridotto a soli 5 membri a seguito di un progressivo ridimensionamento, e ulteriori preoccupazioni sono state sollevate dalla decisione dell’azienda sanitaria di declassare il reparto a struttura semplice, accorpandolo alla chirurgia plastica. Questa scelta, per fortuna, al momento non è stata confermata dalla Regione.

Tuttavia, la notizia più recente che ci preoccupa gravemente è il mancato rinnovo della convenzione a lungo operativa tra la Banca della Cute e l’Università di Torino per i prelievi di tessuto cutaneo. Questa collaborazione è essenziale per il Centro Grandi Ustionati, poiché la cute raccolta da donatori rappresenta una terapia salva vita per superare le fasi critiche delle ustioni, caratterizzando in modo significativo l’approccio terapeutico del reparto torinese.

Il mancato rinnovo della convenzione, già in vigore da diversi anni, e l’interruzione dei pagamenti agli specializzandi sin dal marzo 2023 mettono seriamente a rischio la qualità del servizio offerto dal reparto.

“Chiediamo all’assessore Icardi di spiegarci le ragioni di questa decisione, specialmente in un periodo storico in cui l’utilizzo degli specializzandi è sempre più diffuso in vari settori della sanità pubblica, contribuendo a colmare la cronica carenza di medici” dichiara la Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale Silvana Accossato.

Ci preoccupa il fatto che la mancanza di personale specializzato per i prelievi di tessuto cutaneo possa compromettere seriamente la continuità di questo servizio essenziale. In una fase in cui l’impiego degli specializzandi può rappresentare una risorsa fondamentale, chiediamo all’assessore quali alternative siano state considerate per garantire la continuità del servizio di prelievo della cute, altrimenti a rischio di interruzione.

“Il 31 dicembre si avvicina, e finora non abbiamo ricevuto notizie di soluzioni concrete. Non possiamo permettere che un’eccellenza della sanità piemontese rischi di naufragare a causa di trascuratezza e mancanza di supporto” – spiega Silvana Accossato.

“Per questo motivo, interroghiamo urgentemente l’assessore Icardi in Regione per ottenere risposte immediate e garantire la salvaguardia del Centro Grandi Ustionati e dei servizi ad esso collegati” – conclude la Presidente di LUV.

Il Natale secondo + Europ*

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

La cartolina pubblicitaria di + Europa per il Natale Lgbtq è una  “caduta  di stile“ come la definisce Caterina Semiand,  davvero incommentabile che segna la fine definitiva di ogni legame tra i tre gatti  impazziti di + Europa e i radicali di Marco Pannella. Il laico, il laicissimo Pannella per le grandi festività religiose andava in piazza San Pietro ad ascoltare il Papa o andava cristianamente a visitare i carcerati. Il partito di Pannella è stato sempre aperto a credenti e non credenti in una visione laica rispettosa di ogni fede. Ricordiamo, una per tutti, suor Marisa Galli parlamentare radicale. L’irrisione volgare di + Europa del Natale cristiano è  una vistosa e goffa  esagerazione, intollerante e  irridente, che offende la coscienza religiosa in nome di una visione della vita che neppure il fondatore del Fuori Angelo Pezzana  approverebbe. L’utilizzo becero a scopi di propaganda Lgbtq del mistero della Natività segna un solco incolmabile tra + Europa e l’intero mondo laico-liberale che si fonda sul rispetto di ogni fede religiosa.  Il laico anticlericale  Piero Calamandrei  parlava della “santa maternità di Maria“.+Europa che da oggi dovrebbe chiamarsi + Europ* con tanto di asterisco murgesco dà voce a rigurgiti di intolleranza antireligiosa che neppure l’ “Asino“ di Podrecca avrebbe mai osato pensare. Questo giacobinismo bestemmiatore va condannato senza tentativi di giustificazione. + Europ* finisce la sua miserevole storia con questa gaffe che rivela il vero modo di pensare e di agire di questi personaggini degni di una  commediola farsesca che hanno tentato di appropriarsi del nome di Marco Pannella, un gigante tra i pigmei.

Giachino dopo le minacce ricevute: “No a chi su Facebook si nasconde dietro nomi fasulli”

Nell’incontro natalizio con il Coordinatore regionale di FDI onorevole Fabrizio COMBA il leader dei SITAV Mino GIACHINO , recentemente minacciato su FB da un Notav che usa un nome di comodo, ha chiesto a FDI di “intervenire con il Ministro degli Interni e dello Sviluppo Economico, da cui dipende la Polizia postale, di chiedere a Facebook di non consentire l’uso di nomi di comodo e per costringere chi minaccia o insulta su FB a farlo col proprio Nome e Cognome”.

Merlo. Elezioni europee, tutte le forze di centro in un’unica lista

“Il Centro è utile ed indispensabile in vista delle prossime elezioni europee. Un Centro che non
può riconoscersi, come ovvio ed evidente, nella sinistra massimalista, radicale ed estremista della
Schlein. Come, del resto, in alcuni settori della destra. A cominciare dalla destra leghista.

Un luogo politico plurale, democratico e di governo che deve unire tutte le culture politiche
riconducibili ad un centrismo dinamico e riformista.

Un alleanza, in vista delle elezioni europee, che deve superare le piccole rivalità personali, le
pregiudiziali ad personam e tutto quello che evidenziano atteggiamenti impolitici e politicamente
insignificanti se non addirittura grotteschi.

Per questi motivi la lista alle europee deve saper unire i gruppi, i partiti, i movimenti e le forze che
si riconoscono nel Centro. Alternativi alla sinistra e distanti e distanti dalla destra. E l’area
cattolico popolare e cattolico sociale centrista non può che appoggiare questo progetto politico”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Panza (Lega) Ue per modifica status lupi da specie “strettamente protetta” a “protetta”

 “Dopo anni di lavoro finalmente i primi risultati cominciano ad arrivare:  la Commissione ha ufficializzato oggi la volontà di revisione dello status di protezione del lupo e di farlo anche in seno alla convenzione di Berna –  dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali – un passo importante che finalmente mette al centro non solo la tutela della specie ma anche l’importanza del mantenimento dell’attività antropica sulle nostre montagne.

Non si tratta di una battaglia ideologica contro il lupo o contro i grandi carnivori in generale, ma se l’obiettivo deve essere la convivenza, le regole devono essere equilibrate e devono tenere conto di tutti gli aspetti. Il numero dei lupi è aumentato, non ci sono più dubbi a riguardo e una corretta gestione servirà anche a tutelare la specie stessa – conclude Panza.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.

 Gagliasso (Lega) “incarico progettazione ospedale Nord Ovest Saluzzo-Savigliano-Fossano”

Un nuovo passo avanti per il nuovo ospedale unico del quadrante Nord Ovest dell’Asl Cn1 della provincia di Cuneo, Saluzzo-Savigliano-Fossano con la firma del contratto di assegnazione dell’incarico di progettazione.
Il prestigioso incarico è stato assegnato allo “Studio Altieri” di Thiene, in provincia di Vicenza, che ha superato con successo cinque concorrenti di rilievo vincendo con un ribasso del 44,18% sulla base d’asta, confermandosi come la scelta ideale per guidare la progettazione stimata in 12 milioni di euro.

Il vicepresidente della commissione Ambiente, Matteo Gagliasso, Consigliere saviglianese del gruppo regionale Lega Salvini Piemonte, ha accolto con favore l’evoluzione di questo progetto fondamentale per la salute della comunità. “Questa iniziativa risponde alle esigenze clinico-gestionali della nostra regione, e il successo dello ‘Studio Altieri’ è la prova tangibile della qualità che ci aspettiamo per il nuovo ospedale,” ha dichiarato.

La struttura, con 325 posti letto, 57 posti tecnici, e una vasta gamma di servizi tra cui sale diagnostica, operatorie, e ambulatori, si svilupperà su un’area di 56 mila metri quadrati. “È un passo avanti significativo per il territorio, aperto alle esigenze future della sanità locale, frutto di impegno duraturo nel lavorare con il territorio, che mi ha visto al fianco delle amministrazioni locali per giungere a questo risultato. Da quando sono stato eletto, ha lavorato con l’amico Racca di Savigliano per realizzare finalmente un nuovo nosocomio, guardando al benessere della comunità” ha concluso Gagliasso.

Carcere Torino, il Partito Radicale: “Alle Vallette situazione difficile”

Come ogni anno il Partito Radicale ha promosso in occasione del Natale visite di proprie delegazioni nelle carceri italiane. A Torino la vigilia di Natale una delegazione del Partito Radicale, dell’Associazione Marco Pannella e dell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) ha visitato il Carcere delle Vallette di Torino.

Commenta Mario Barbaro, della segreteria radicale:

“La situazione nel carcere torinese resta molto difficile. Il sovraffollamento è molto elevato (presenti poco meno di 1400 detenuti su una capienza regolamentare di circa 1000, dato pressochè stabile nella sua gravità rispetto alle ultime rilevazioni). Anche l’organico di Polizia Penitenziaria è sotto dimensionato: circa 700 agenti rispetto ad una pianta organica prevista di circa 900 unità. Da questi numeri (e dal generale contesto di situazione di degrado delle celle e degli ambienti di detenzione) si comprende bene il difficilissimo compito che la Polizia Penitenziaria deve affrontare ogni giorno. Solo quest’anno sono una quarantina le aggressioni fisiche ai danni del personale. In questo contesto così difficile la via maestra resta quella della politica. Auspichiamo una stagione di riforme che possa aprire la strada alla risoluzione di molti problemi affrontandoli alla radice per far vivere il dettato della carta costituzionale.”

La delegazione era composta da Mario Barbaro (componente della Segreteria del Partito Radicale), dall’Avv. Alberto Del Noce (Vice Presidente Unione Camere Civili Italiane), dall’Avv. Roberto Capra (Presidente Camera Penale Piemonte e Valle d’Aosta), Claudio Desirò (segretario di Italia Liberale e Popolare), On. Alberto Nigra (Presidente di Piemonte Libertà) e da giovani avvocati dell’AIGA.

Comba (Fdi), solidarietà a Giachino: attacchi contro chi approva Torino-Lione

 “Approvi la Tav? Dovrei lapidarti. In estrema sintesi è quel che è accaduto a Mino Giachino, fondatore del movimento Sì Tav e dirigente piemontese di Fratelli d’Italia, che  rende noto di essere stato attaccato sui social dopo un suo post in cui si diceva soddisfatto per l’avvio del cantiere della Torino-Lione. Evidentemente i no Tav non lo sono, tanto da replicare con messaggi che incitano alla violenza e all’odio con ‘Per voi le pietre sono un regalo’. E’ un attacco grave. Nell’esprimere solidarietà a Giachino, mi auguro che si prendano le distanze e si riporti il ​​dialogo al centro del confronto. Quello che noi abbiamo sempre sostenuto”.  Così il deputato di Fratelli d’Italia Fabrizio Comba, coordinatore regionale del Piemonte, componente della commissione Attività produttive, commercio e turismo di Montecitorio.

Il ‘profilo’ del federatore

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Romano Prodi, nei giorni scorsi, ha lanciato Elly Schlein come “federatore” – o federatrice – del
cosiddetto campo largo del futuro centro sinistra. Presumo un centro sinistra allargato ai populisti
dei 5 stelle e a tutti coloro che sono alternativi al centro destra.
Ora, al di là della legittimità della proposta, è indubbio che il federatore di una coalizione politica,
chiunque esso sia e di qualsiasi schieramento, nel nostro paese deve rispondere ad alcuni
requisiti di fondo. Semprechè ci si trovi in una situazione politicamente normale, cioè dove non
prevalgono nella pubblica opinione maggioritaria istinti estremistici, populistici o semi dittatoriali.
Ebbene, in un contesto politico dove prevale una fisiologica democrazia dell’alternanza e dove,
soprattutto, si vince “al centro” – come del resto, capita nel nostro paese da svariati decenni – è
abbastanza evidente che ci sono almeno tre tasselli decisivi che possono individuare il profilo e la
natura di questo federatore o federatrice.
Innanzitutto deve avere un profilo politico fortemente unitivo. Cioè, non può incarnare, quasi per
antonomasia, una smaccata natura divisiva. Perchè qualsiasi profilo massimalista, estremista o
radicale – a prescindere dagli schieramenti in campo – difficilmente riesce ad imporsi. Un profilo,
quindi, e di conseguenza, mite e temperato, che non deve cambiare radicalmente nel momento in
cui quello schieramento dovesse vincere le elezioni e quindi governare. Assumendo poi, come
l’esperienza concretamente insegna, un profilo moderato, centrista se non addirittura fortemente
ed eccessivamente equilibrato.
In secondo luogo deve avere un approccio pragmatico. Che non significa, sia ben chiaro,
accondiscendente o passivo. Ma, semmai, concreto nel metodo e pragmatico nella ricerca delle
soluzioni di governo. Non a caso, la figura di un amministratore locale, al riguardo, è quantomai
gettonata. Per la semplice ragione che l’amministratore locale, qualificato e di livello, conosce
molto bene la cultura di governo e come declinarla nei vari settori di intervento.
Infine, il federatore di una coalizione politica deve essere punto di rifermento e di sintesi della
intera coalizione che si vuole mettere in campo. E, su questo versante, è persin troppo facile
registrare che se viene scelta una figura di rottura o dirompente rispetto ai potenziali alleati,
difficilmente si può parlare di un “campo largo” o di una coalizione sufficientemente ampia da
poter competere contro la squadra avversaria.
Ecco perchè, e fuor di metafora, quando si avanza la potenziale candidatura del federatore di una
coalizione, è il suo concreto profilo politico e culturale a dirci, con largo anticipo, quale sarà la
natura di quella alleanza. Prima ancora, cioè, di arrivare alla piattaforma programmatica e alla
consueta e scontata propaganda di partito e di coalizione. E la candidatura che ha fatto l’ex
premier bolognese nei giorni scorsi ad un convegno del Partito democratico, non può non
risentire di queste tre indicazioni che ho richiamato all’inizio di questa riflessione.