politica- Pagina 398

Oulx, Locatelli (Prc-Se): “Un atto di cinismo lo sgombero”

 Via i volontari e migranti dalla casa cantoniera

Non sono bastate le oltre 11 mila firme raccolte a sostegno dell’attività di assistenza ai migranti diretti in Francia svolta 24 ore su 24 dalla casa cantoniera occupata di Oulx, in Alta Valsusa, un’attività sorta in risposta alla politica dei respingimenti che accumuna Francia e Italia. Questa mattina, alle prime luci dell’alba , la casa cantoniera è stata sgomberata da polizia e carabinieri. In mezzo alla strada, al freddo, sono finite una quarantina di persone, tra cui molte donne e bambini,  a cui i volontari dell’Alta Valsusa stanno cercando in queste ore di offrite un riparo. Quello di questa mattina è un atto cinico condotto in ossequio a leggi e accordi internazionali che non hanno in alcuna considerazione la vita e la dignità umana delle persone, in specie di quelle più in difficoltà. Per i poteri costituiti l’accoglienza dei migranti è una attività tendenzialmente extralegale, soprattutto se condotta fuori dai canoni orripilanti dei centri di permanenza. Contro questa politica dei respingimenti ci siamo mobilitati insieme ad altre centinaia di solidali italiani e francesi appena tre settimane fa al confine tra Italia e Francia.  Solidarietà ai compagni dell’Alta Valsusa che svolgono attività di accoglienza legale ed extralegale. Continuiamo la battaglia per il diritto al riconoscimento di una vita dignitosa di tutte e tutti.

Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino

Costanzo: “Smarino a Torrazza, il ministero sceglie di essere troppo MITE”

“Il nuovo super-Ministero della Transizione Ecologica non sembra partire col piede giusto. In risposta alla mia interrogazione che chiedeva conto dell’impatto ambientale sul territorio del comune di Torrazza Piemonte del deposito di smarino conseguente alla realizzazione del tunnel di base della linea Torino-Lione, il Ministero non ha fatto altro che ripercorrere lungamente i passaggi storici che hanno portato ai motivi della mia interrogazione, senza praticamente entrare mai nel merito o sbilanciarsi, anzi, rimandando le risposte al prossimo Piano di Utilizzo di Telt.
Molto preoccupante è che nella risposta il ministero faccia riferimento al parere favorevole del comune di Torrazza Piemonte sulla soluzione proposta dalla società TELT, senza però ricordare che il carico ambientale del comune era già stato considerato eccessivo sia nell’istruttoria che lo stesso Ministero fece nel 1996, decretando di dimezzare i volumi di rifuti, sia nella delibera delo scorso giugno della Città Metropolitana di Torino che dava parere negativo alla realizzazione di una nuova cella della discarica a Torrazza Piemonte.
Nessuna risposta alle domande poste dunque: nè sull’aumento dei costi dovuti al cambio di progetto che prevede uno spostamento del sito di deposito da ovest a est, nè se esistano degli studi sull’impatto sanitario derivante sia dallo scarico dello smarino sia dalla dispersione in atmosfera delle polveri di rocce macinate. Data la delicatezza dei rilievi mossi, mi sarei aspettata una assunzione di responsabilità che evidentemente il nuovo ministero ha preferito delegare”.

Così in una nota la deputata Jessica Costanzo, della Commissione Lavoro.

Poliambulatorio Rivoli: Valle (pd) chiede chiarezza

DA PALAZZO LASCARIS

“Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza sul destino del Poliambulatorio di via Piave a Rivoli.

Nel 2016, infatti, il Direttore Generale dell’Asl To3 Boraso e l’allora Sindaco di rivoli Dessì avevano sottoscritto un Protocollo di intesa per la riorganizzazione dei servizi sanitari del territorio che prevedeva lo spostamento dei Servizi di Salute mentale e del SERD in un nuovo immobile, il ricongiungimento e l’integrazione dell’attività specialistica ambulatoriale e della riabilitazione (definiti come “frammentati in locali non idonei in Via Piave”) con i servizi specialistici presenti in Ospedale, lo spostamento dei servizi distrettuali collocati in Via Piave (punto prelievi, sportelli di prenotazione, consultorio) e l’individuazione di una sede per la Medicina di Gruppo/Casa della salute presso i locali del primo piano della sede comunale. Le risorse necessarie per questi interventi, superiori a 3 milioni di euro per la sola parte dell’Asl To3, sarebbero state reperite grazie alla cessione dell’immobile di via Piave da parte dell’Asl” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“Il 20 gennaio 2021 l’Asl To3 – precisa Daniele Valle – ha comunicato interventi edili per rendere più accoglienti e accessibili gli spazi del Poliambulatorio di via Piave e il trasferimento temporaneo dell’attività sanitaria, fino al 7 marzo presso le altre sedi territoriali dell’Asl, fatto che crea confusione sul futuro di questo stabile”.

“Di fronte a queste decisioni penso sia importante capire se si intenda procedere alla riorganizzazione dei servizi sanitari nel territorio rivolese così come esplicitato negli ultimi 2 protocolli e, quindi, anche alla dismissione della sede di Via Piave. Oltre a questo sarebbe importante sapere quali siano le tempistiche per la conclusione dei trasferimenti e del riadeguamento dei servizi sanitari previsti dall’ultimo protocollo” conclude Valle.

Fuan – Azione Universitaria: “Università bocciata”

Riceviamo e pubblichiamo / “Unito dimostra, ancora una volta, di non avere né gli strumenti né le prospettive per competere con i Mega e i Grandi Atenei italiani” – a dichiararlo è il presidente del FUAN-Azione Universitaria Andrea Montalbano, che prosegue:

“A poche ore dall’inizio delle elezioni, con una campagna elettorale soffocante e monca, il Rettore comunica lo slittamento del voto di oltre una settimana per dei “problemi tecnici occorsi al sistema di invio delle e-mail” contenenti le credenziali di accesso al sistema di votazione.
Salvaguardare la possibilità di tutti di accedere al voto è sacrosanto, ma è davvero assurdo e bizzarro che le e-mail che ricordano il pagamento delle tasse arrivino sempre con puntualità e senza saltare nessuno studente, mentre quella che ci dà la possibilità di votare – dunque la più importante – presenta delle anomalie insormontabili che vengono rilevate solo alle 22 del giorno prima.
Noi saremo comunque al nostro posto, pronti ad entrare negli organi di rappresentanza studentesca per ridare il giusto onore ad un’Università che merita si più. Appuntamento alla prossima settimana”.

Petrarulo (Fi): “Parco Stura? Più croce che delizia”

Nel tratto tra Corso Giulio Cesare e Strada Settimo, lo spettacolo che si propone agli occhi di chi si trova a passare nel Parco Stura è decisamente desolante: un’area verde, così estesa in città, che versa in uno stato di completo abbandono e degrado.

Immondizia rovesciata in ogni dove e lo scheletro decadente di una costruzione abbandonata rendono il luogo spettrale.

Il Capogruppo del Gruppo Consiliare Forza Italia Raffaele Petrarulo ha presentato un’interpellanza per sapere di chi sia la proprietà della struttura, se siano state emesse ordinanze di ripristino o abbattimento della struttura indicata, cosa si intenda fare della medesima, cosa si intenda fare per ripulire la zona e se ci siano dei progetti di riqualificazione dell’area.

 

Raf

Vietato traccheggiare

Persino Mario Draghi è scontento dell’ Europa. Il motivo è presto detto: sbagliano di grosso sui vaccini. Non sono i soli.

In Lombardia si presentano per fare i vaccini che mancano e tornano  sconsolati a casa.  Brutte cose. E sempre Mario Draghi fa capire che senza l’ uso di Sputnik non ne si esce. Tanto tempo non ne abbiamo. Vietato traccheggiare. Chi non traccheggia è Enrico Letta. Vorrebbe due donne alla guida dei gruppi in Senato e alla Camera. Difficile dirgli di no. Poi ha capito che i sondaggi sono una bufala pazzesca. Vedi Conte che sorpassa il Pd. Si vota per le amministrative,  non per le politiche. Nei comuni il disastro pentastellato è al massimo dei massimi. Pure Enrico Letta vuole parlare con i grillini,  ma a Roma città nessun accordo. Come non ci sarà alcun accordo a Torino. Se ne faccia una ragione la sinistra sbrindellata. La Canalis,  molto arrabbiata perché il sodale Lepri non è più in segreteria nazionale. Sempre la Canalis rompe gli indugi e appoggia Lo Russo. Tutto sotto controllo. Assolutamente no, e ritorna il nome del Rettore del Politecnico Saracco.
Facciamo un’ ipotesi per il gusto di farla.  Enrico Letta alza il telefono  chiamando,  appunto,  Saracco.  Collega mi dai una mano per Torino che siamo messi male? Immaginatevi la risposta, ovviamente positiva. Il professore Mauro Salizzoni amareggiato e deluso. In particolare con i suoi. Incredibile,  più facile essere il miglior chirurgo del mondo che un politico navigato.
Sarà stanco,  ma non fuori gioco. Sono pronto a scommettere. Prevedo un’ altra telefonata sempre di Enrico Letta. Difficile dire di no ad una accoppiata Saracco e Salizzoni,  magari con una donna come la Pentenero Vicesindaco. Non ce ne sarebbe per nessuno con (possibile) vittoria al primo turno del centro sinistra. Ed i cosiddetti ciuffi ci stanno o ci stanno. Un altro vantaggio è che i capi “pollaio” ( le cosiddette correnti ) andrebbero a spalare meliga. Insomma,  concretamente Enrico Letta farebbe un’ operazione a Torino simile a quella sta facendo a Roma.  Non ci resta che aspettare e per chi lo desidera sperare.
Patrizio Tosetto

Merlo: “il Sindaco di Torino lo sia anche metropolitano. Ma sul serio”

“Il prossimo Sindaco di Torino non potrà non essere anche Sindaco della città metropolitana. E questo non solo perchè lo recita la legge ma per il semplice motivo che, dopo la sciagurata legge Del Rio che ha cancellato le province, si corre il rischio sempre più grave di un sostanziale abbandono dei territori della cintura torinese. In particolare i comuni della seconda cintura torinese, a cominciare dai piccoli comuni montani. E, soprattutto, quelli con alta vocazione turistica.

Ecco, in questi anni – e lo dico senza alcuna polemica politica – la città metropolitana non è stata gestita dai sindaci di Torino. Con Fassino prima e con Appendino poi abbiamo assistito ad una gestione quasi esclusivamente ‘torinocentrica’ con tanti saluti al territorio della ex provincia di Torino. Per questa semplice ragione adesso si tratta di invertire la rotta, a prescindere che il prossimo Sindaco sia espressione dei partiti o della sempre decantata società civile. In discussione, infatti, c’è la necessità, ormai non più procrastinabile, di governare anche il territorio provinciale. L’ex provincia di Torino non può essere governata con una gestione burocratica o protocollare. Serve una guida politica, senza ulteriori rinvii o assenze ingiustificate.

Per questi motivi il prossimo Sindaco di Torino, al di là delle infinite beghe tra i partiti e le molteplici correnti, non può non inserire questo tema al centro della sua agenda politica, programmatica ed amministrativa. Una sorta, cioè, di rinnovato Sindaco e Presidente della provincia di Torino. Non per nostalgia ma per realismo e necessità”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Decreto Sostegni, Valle (Pd): “Piemonte ai margini”

“A causa della pandemia il sistema neve ha perso un’intera stagione e il Decreto Sostegni che gli attori del settore attendevano, purtroppo, pur assegnando ben 700 milioni di risorse lo fa in maniera squilibrata, utilizzando le presenze turistiche in albergo come parametro.

In questo modo mentre il Trentino, che usufruisce già di molti vantaggi che derivano dal suo status di regione autonoma, avrebbe 450 milioni di euro guardando ai dati 2018, il Piemonte riceverebbe meno della Valle d’Aosta: 35 milioni da assegnare a chi ha dovuto rinunciare a mesi di lavoro” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“Il turismo piemontese – prosegue Valle – da sempre ha una forte componente di prossimità e di seconde case. Non è corretto, quindi, utilizzare il parametro delle presenze alberghiere. Penso che, nella ripartizione dei sostegni, si debba tenere conto di tanti fattori. Ecco perché se non si correggeranno i parametri di distribuzione il Piemonte riceverà le briciole. Dobbiamo intervenire tutti insieme a sostegno della nostra montagna e di chi ci lavora!”.

Sinistra italiana, il discorso di fine mandato di Grimaldi

Piemonte – Congresso regionale di Sinistra Italiana.

Discorso di fine mandato di Marco Grimaldi: “Cara sinistra, serve vincere le battaglie e difenderle come se fosse in gioco la nostra vita”. Eletta Fiammetta Rosso: “Vogliamo contribuire a una declinazione della conversione ecologica che non taccia la responsabilità delle politiche economiche che hanno prodotto la crisi climatica”.

Arriviamo da un anno terribile che sembra non finire mai, la pandemia ci ha tolto molto e cataclismi come questo fanno credere che la politica non c’entri nulla e non possa nulla, ma non è così. Noi continuiamo a dire che senza un piano strutturale di interventi pre-distributivi e redistributivi la situazione non migliorerà se non in modo temporaneo. Dobbiamo una volta per tutte escludere il ricorso a forme contrattuali atipiche e sottopagate, spostare il carico fiscale dal lavoro e dai consumi su ricchezza e redditi da capitale, aumentare la spesa pubblica per sanità, l’istruzione a partire dagli asili nido e dalla scuola d’infanzia. E dobbiamo batterci per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per un salario minimo legale, per la parità salariale fra uomini e donne, per il congedo di paternità obbligatorio di 5 mesi e per l’estensione delle stesse tutele per le lavoratrici e i lavoratori autonomi. Non possiamo e non vogliamo tornare a essere quelli di prima, non rivogliamo indietro la nostra vecchia realtà, perché quella realtà era carica di ingiustizie e la pandemia ce lo ha mostrato nel modo più lampante. Perché l’incubo finisca bisogna che tutto cambi”. – ha aperto così il suo ultimo intervento da Segretario Regionale di Sinistra Italiana, Marco Grimaldi, Capogruppo di LUV, dopo avere ringraziato i suoi compagni e compagne e gli ospiti presenti al congresso regionale che si è svolto oggi, eleggendo la nuova direzione che ha votato all’unanimità la nuova Segretaria regionale, Fiammetta Rosso, e riconfermato il tesoriere Marco Rossi. Al congresso erano presenti il Segretario nazionale di SI Nicola Fratoianni e Tino Magni, della Segreteria nazionale, Paolo Furia (Segretario regionale PD), Federico Fornaro (Capogruppo LEU alla Camera), Dario Omenetto (Articolo uno), Francesca Druetti (Possibile), Giorgio Prino (Legambiente), Gabriele Moroni (Segretario regionale Arci) ed Ezio Montalenti (ANPI).

A Torino e in Piemonte stiamo dimostrando che la nostra comunità politica è in grado di restare unita e proporre una visione per il territorio” – ha concluso Grimaldi. – “Cara Sinistra, serve vincere le battaglie, difenderle come se fosse in gioco la nostra vita, spostare sempre l’asticella, guadagnare centimetri di libertà, metri di salario, chilometri di giustizia. Sono certo che ne siamo capaci e sono sicuro che ci siano tante donne e tanti uomini che sapranno condurre questa comunità politica più in là. Una di loro è Fiammetta Rosso. È coraggiosa e umile, intelligente e capace. Piccola e forte, come in Piemonte, la nostra Sinistra Italiana”.

Fiammetta Rosso, classe ’71, avvocata e Assessora alle Politiche sociali nel comune di Saluzzo, è la neoeletta Segretaria dalla nuova assemblea regionale piemontese: “In questo nostro Piemonte così geograficamente frammentato, la volontà comune della nostra iniziativa politica si deve concentrare in primo luogo sul consolidare, far crescere Sinistra Italiana e sul far uscire da uno stato di minorità le nostre proposte” – ha dichiarato. – “In questo lavoro serve la partecipazione più ampia possibile dei circoli e dei coordinamenti e la ‘cura’ delle relazioni umane e politiche”.

Vogliamo contribuire a una declinazione della conversione ecologica che non taccia la responsabilità delle politiche economiche che hanno prodotto la crisi climatica, la fragilità emergenziale dei territori, un consumo di suolo abnorme. È necessario riprendere la discussione sul deposito unico e sicuro delle scorie nucleari” – ha proseguito Rosso. – “La transizione ecologica deve essere insieme una critica collettiva di uno stile di vita e di un modello di sviluppo, della filiera dello spreco e delle responsabilità sociali a monte, se vero che il 10% delle persone più ricche produce il 18% delle immissioni di CO2 contro il 40% più povero che ne produce solo 4%. Una riforma della progressività fiscale è strettamente connessa a ciò e deve essere ispirata a criteri di giustizia redistributiva e al tema non più differibile di quale sostenibilità vogliamo”.

Vertenza ex Framar, l’intervento di Berutti e Iaretti

VERTENZA EX FRAMAR DI GAMINELLA, MERCOLEDI’ INCONTRO IN COMUNE A MOMBELLO. INTANTO IL SENATORE BERUTTI SCRIVE A GIORGETTI E IARETTI (MPP) ANNUNCIA: “UNA RETE DI CONSIGLIERI E GRUPPI CONSIGLIARI PRESENTERA’ UN ORDINE DEL GIORNO IN TUTTO IL PIEMONTE A SOSTEGNO DI LAVORATORI E COMUNE PER EVITARE UN ALTRO ‘CASO BAULI’

La crisi occupazionale dell’ex Framar, oggi della Freudenberg Home and Cleaning Solutions (FHCS) Mombello Monferrato con il trasferimento a Monselice in Provincia di Padova conseguente alla chiusura che avverrà entro il 31 dicembre di quest’anno non cessa di avere eco in tutta la Valcerrina. Mercoledì 24, alle 9, in municipio a Mombello Monferrato, il sindaco Augusto Cavallo ed il presidente dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, Fabio Olivero incontreranno le organizzazioni sindacali in una riunione a porte chiuse per definire le strategie da attuare. Intanto il senatore Massimo Berutti (Cambiamo) scritto una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti chiedendogli di ‘dare corso ad un tavolo, eventualmente in prima battuta informale per poter mettere in campo soluzioni concrete a salvaguardia del lavoro e a sostegno dell’imprenditoria”. Il sostegno ai lavoratori dell’azienda di Gaminella e la solidarietà con l’amministrazione comunale di Mombello Monferrato, avvisata soltanto a decisioni ormai prese, sono contenuti in una proposta di ordine del giorno che il consigliere Massimo Iaretti ha presentato, con richiesta di discussione urgente, al Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valcerrina ed il gruppo consigliare di Progetto Villamiroglio MPP ha depositato invece a Villamiroglio. Nel documento viene evidenziata l’enorme ricaduta negativa che avrebbe sull’intera Valle la decisione di chiusura dello stabilimento, se portata a termine e viene sottolineata ‘la volontà di attivare tutti gli attori istituzionali al fine di scongiurare le paventateconseguenze, sia a livello regionale, sia a livello statale, in particolare il Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di valutare la possibilità di creare condizioni affinché l’azienda riveda la propria posizione, o quanto meno la modifichi, in modo tale da scongiurare tale

chiusura, attraverso un confronto diretto presso lo stesso Dicastero tra Proprietà, gli Enti Locali territoriali, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comune di Mombello Monferrato, Comuni della Valcerrina interessati dalla ricaduta negativa sotto l’aspetto occupazionale, le Organizzazioni Sindacali e la Rappresentanza dei Lavoratori dello

stabilimento di Mombello Monferrato interessati dalla ricaduta negativa sotto l’aspetto occupazionale, Organizzazioni Sindacali, rappresentanza dei Lavoratori dello Stabilimento di Mombello Monferrato. “A Mombello si sta verificando qualcosa di simile quello che è accaduto a Villanova Monferrato con l’ex Bistefani, dove la Bauli ha acquisito i marchi ex Bistefani, assicurando in un primo tempo l’occupazione, poi ha trasferito le linee di produzione altrove. E qui il film si ripete – dicono Massimo Iaretti ed Emiliano Racca, promotori dell’iniziativa – per questo abbiamo chiesto la solidarietà anche di altri consiglieri comunali e gruppi consigliari in aree esterne alla Valcerrina, come San Giorgio Monferrato, Giarole, Morsasco, Cassano Spinola, Chieri, Tortona, unendoci così in rete per fare sentire più forte la nostra voce ed evitare che simili comportamenti possano ripetersi ulteriormente, impoverendo il nostro tessuto socio-economico regionale, già duramente provato”.