Chi ci capisce qualcosa è davvero un genio. Io che sono (penso) mediamente intelligente non ci arrivo proprio.
E non parlo della sola situazione italiana. Sia ben chiaro che, almeno per una volta, l’erba del vicino non è più verde. Cominciamo con Donald Trump. Per lui e’ tragicamente semplice.
Se perde è solo per brogli elettorali. Gesù, è la prima volta che chi è al potere accusa l‘opposizione di aver fatto dei brogli. Spaziando per il mondo i sovranisti da operetta indicano l’Australia come esempio di lotta al Covid. Sono giorni che non si registrano casi, hanno fatto 8 mesi di chiusura totale. Voglio vedere se in Italia si fosse prospettata una simile situazione cosa sarebbe successo. Poi arriva il levantino per eccellenza, il nostro Presidente del Consiglio Conte che traccheggia un po’ ( diciamo quattro giorni ) e poi delibera. Cosa? Qualcosa che alla fine non è ne’ carne ne’ pesce. L’ applicazione è delegata alle regioni. Domanda : perché il Piemonte è rosso e la Campania zona gialla Posti di terapia intensiva? Già, ma dove ci sono i posti letto non ci sono i medici e viceversa. Concretamente chi ha battuto più i pugni è stato premiato. Se è veramente così non possiamo essere allegri. Siamo in mano ad incompetenti. Intanto la politica torinese….se ci sei ( verrebbe voglia di dire) batti un colpo. Il centro destra non vuole proprio cogliere l’occasione di vincere al primo turno con il candidato o candidata giusta. Stiamo parlando di Torino. Nel centro sinistra l’emergente è Lo Russo capogruppo del PD in consiglio. In verità continuano ad esserci diversi candidati e non è ben chiaro che cosa farà Mauro Laus. Una cosa è chiara: nessuno nel pd vuole Saracco rettore del Politecnico. Tutto al netto della possibilità di fare le primarie, ovviamente. Viceversa decidera’ Roma ed il Rettore Saracco torna ad essere in pol position. Ora pensiamo a questa nuova chiusura totale . Con la mente alla terza volta visto che non c’è due senza tre. Torino stava morendo, da domani sarà definitivamente morta. Magari resusciterà’. Forse, speriamo. Da parte nostra continuiamo ad essere pessimisti.
Patrizio Tosetto