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Nasce il Comitato per la Buona Destra di Lingotto e Mirafiori

Caro direttore, a un anno dalla sua presentazione nazionale, avvenuta proprio a Torino il 26 Settembre 2020, la Buona Destra fa un ulteriore passo di crescita nel Capoluogo Piemontese.

Infatti, la Buona Destra del Piemonte è lieta di annunciare la nascita del nuovo Comitato per la Buona Destra di Lingotto e Mirafiori.

Un Comitato che si va ad inserire all’interno di due dei quartieri più popolosi della Città e che sono stati oggetto di profonde mutazioni nel corso della loro storia. Recentemente Lingotto e Mirafiori hanno subito una notevole riduzione dei servizi periferici e la Buona Destra, radicandosi nel territorio, si ripropone di ascoltare cittadini ed associazioni, recependone le istanze e rappresentandoli nelle sedi istituzionali.

“Il Referente territoriale del nuovo comitato sarà Matteo Lovisetto” – spiega Claudio Desirò, Coordinatore Regionale del Partito – “persona che vive i quartieri, ne conosce ogni aspetto e che sarà in grado di rappresentare al meglio il volto del Partito nel Territorio”.

“Matteo” – continua Desirò – “sarà il nostro candidato di riferimento nelle circoscrizioni 2 ed 8 alle prossime Elezioni Amministrative dove ci presenteremo nella lista Progresso Torino, di cui Buona Destra è promotrice.”

“I nostri candidati” – conclude Desirò – “sono da sempre impegnati in un costante confronto con tutti i soggetti che vivono e fanno vivere i quartieri. Matteo sarà il riferimento per Lingotto, Mirafiori e per i quartieri che compongono le due circoscrizioni in cui sarà candidato”.

La ripresa della nostra Città non può che partire da una ripresa del territorio e per questo servono idee, spirito di iniziativa e gioco di squadra

Il nuovo Comitato per la Buona Destra di Torino Lingotto – Mirafiori è pronto per questo al confronto con cittadini e con le parti sociali ed è disponibile ad accogliere tutti coloro che hanno il desiderio di mettersi in gioco e partecipare attivamente alla costruzione della Torino di domani, partendo dalla restituzione alla piena fruibilità e vivibilità dei singoli quartieri.

Buona Destra Piemonte

Lavoro, Ruffino (CI): Su ammortizzatori dibattito sterile, ora politiche attive

“Continuo a pensare che focalizzarsi unicamente sugli ammortizzatori sociali, pensando così di riuscire a salvare i lavoratori senza sostenere le imprese e le politiche attive per il lavoro, sia un approccio totalmente sbagliato”.  Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“Come abbiamo visto-aggiunge- purtroppo anche recentemente, le aziende che non vengono adeguatamente supportate non riescono a ripartire. Il Paese non può permettersi di lasciare a casa altri lavoratori e di vedere i propri distretti industriali spogliati ulteriormente del loro know-how e delle loro competenze”.
Per Ruffino “bisogna necessariamente ripartire dal lavoro, dalle politiche attive, dal taglio del cuneo fiscale. Interventi chiari e razionali, lontani anni luce dal dibattito fuori tempo e fuori contesto della riforma degli ammortizzatori sociali, portato avanti dai sindacati e da alcuni esponenti del Pd. Con i soldi del Recovery il Paese ha un’opportunità straordinaria, evitiamo quindi di perdere tempo in sterili dibattiti confusi e puntiamo seriamente sul sostegno al lavoro e a chi lo fa crescere”.

Luca Rolandi candidato Presidente del centrosinistra per la Circoscrizione 2

In linea con la nostra storia, accogliamo con soddisfazione la scelta di Luca Rolandi come candidato presidente della Circoscrizione 2: un primo importante passo a cui auspichiamo segua un modo diverso di fare politica del e sul territorio, come sosteniamo da sempre. Noi ci saremo per dare il nostro contributo, forti della storia che ci caratterizza sin dalla nostra nascita 10 anni fa.
LISTA CIVICA LA PIAZZA

No vax: Fregolent, solidarietà a Cirio, punire chi minaccia

“Le campagne di vaccinazione sono un atto di civiltà, di democrazia e di buonsenso. Le continue minacce dei no vax sulle chat, che proprio in questi giorni hanno preso di mira anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, vanno stigmatizzate ed i responsabili individuati e puniti. Al governatore va tutta la mia solidarietà ed il mio sostegno”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, deputata di Italia Viva.

Comuni, Ruffino (CI): Maggiori trasferimenti a Municipi con ampi territori

“Ancora troppo pochi i fondi per i comuni, soprattutto considerando le difficoltà vissute nell’ultimo anno di pandemia e la necessità di accompagnare gli enti locali nella sfida del cambiamento e della transizione ecologica e digitale in atto”. Interviene sul tema del riparto dei fondi e delle risorse destinate alla gestione dei comuni la deputata di Coraggio Italia, Daniela Ruffino. 

“Coinvolgere gli amministratori locali – aggiunge Ruffino – è fondamentale per  per programmare al meglio le risorse che devono essere  previste  ad integrazione di quelle attuali. Questo vale per tutti i comuni, tanto per i piccoli quanto per i grandi. La stessa esigenza emerge anche per i comuni i cui nuclei hanno una  parte abitata sopra i 650 mt, la rete viaria di collegamento del fondo valle con le borgate, una ampia  estensione  territoriale paragonata con il numero degli abitanti. Cito ad esempio il Comune di Perrero in Piemonte, 64 km quadrati di superficie  per 600 abitanti, 60 km di strade e 95 borgate, che ha dispersione abitativa degli agglomerati, la gestione diretta dell’ acquedotto, l’erogazione dei servizi a partire dal  trasporto pubblico locale.  I Municipi con questa tipologia di territorio debbono poter fruire di maggiori finanziamenti unitamente  ad interventi di semplificazione degli iter di autorizzazione dei progetti e assegnazione dei fondi e alle assunzioni di personale qualificato sono assolutamente prioritari”.
“Sappiamo bene che non possiamo avere comuni che viaggiano a velocità diverse, non nel 2021. Se facciamo crescere e se dotiamo di maggiori risorse anche le piccole realtà e gli enti locali di montagna, faremo crescere ancora più velocemente tutta l’Italia” conclude Ruffino.

“Torino Bellissima: più che una lista, un sogno per cambiare Torino”

Caro direttore, manca un mese alle elezioni amministrative. Il viaggio di Torino Bellissima è arrivato a un momento decisivo. Oggi ho firmato la mia candidatura a sindaco di Torino. Sono mesi che ho scelto di correre, mesi che ho scelto questo progetto civico. Ma quando ho firmato ho sentito tutta l’emozione di questa sfida, l’orgoglio che così tante persone abbiano deciso di scendere in campo a fianco di Torino Bellissima.

Ognuno dei 40 nomi della lista ha una storia unica in questa città e ognuno di loro porta la sua esperienza e ha scelto di continuare con noi il suo viaggio. Quaranta nomi che scoprirete e molti vi lasceranno senza parole come è accaduto a me quanto mi hanno chiesto di salire a bordo.

Siamo molto diversi l’una dall’altro noi di Torino Bellissima. Abbiamo però una lunga serie di punti in comune che ci uniscono. Vogliamo ricostruire Torino dopo gli anni del centrosinistra e dei Cinquestelle.

Crediamo che a Torino spetti un ruolo importante tra le città italiane, ma anche tra quelle europee e del mondo. Puntiamo a una città dove vivere è più facile, dai servizi, alla viabilità, alla burocrazia. Siamo sicuri che con un progetto concreto si farà ripartire il lavoro, elemento fondamentale per migliorare la qualità della vita, per garantire la sicurezza, per attrarre capitali stranieri, per organizzare eventi internazionali e per rendere Torino Bellissima.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che la nostra città non deve fare un solo passo indietro sui diritti e sull’accoglienza e che su entrambi questi temi tuteleremo tutti e non lasceremo indietro nessuno.

Non abbiamo dubbi sul fatto che non ci interessano le poltrone e le dinamiche di spartizione della politica, ma che siamo qui per ricostruire Torino. Siamo tutti sognatori, ma facciamo sogni che si chiamano progetti e che hanno l’obiettivo di portare Torino oltre, oltre il grigiore, oltre i no, oltre la crisi, oltre la pandemia.

Sappiamo che l’arma per dare questo segnale si chiama cambiamento, una trasformazione che faccia ripartire la città con tutti i suoi borghi, con tutti i suoi quartieri, senza distinzione. Sappiamo come fare perché prima di tutto siamo cambiati noi. Sono cambiato io, da imprenditore torinese che ama la sua città e ha sempre cercato di sostenerla con ogni attività, sono diventato un aspirante sindaco pronto a restituire alla sua Torino, al suo Piemonte tutto quello che ha ricevuto.

Grazie alla mia famiglia, alla mia squadra, grazie a quanti credono in noi. Noi crediamo in Torino e nel cambiamento.

Paolo Damilano

Un sindaco della notte per Torino: depositata la proposta di delibera dei radicali

I radicali dell’Associazione Adelaide Aglietta hanno depositato oggi la proposta di delibera di iniziativa popolare per istituire anche a Torino la figura del “sindaco della notte”.

Il Presidente di Radicali Italiani, Igor Boni, insieme a Silvio Viale e Patrizia De Grazia, candidati al consiglio comunale di Torino nella Lista Lo Russo Sindaco, hanno dichiarato: “La proposta che mettiamo sul tavolo, e per cui presto raccoglieremo le firme dei cittadini torinesi, è quella di istituire una figura che in molte altre grandi città europee è una realtà da diversi anni: il sindaco della notte. In altre parole, una persona incaricata di gestire le politiche della notte, coordinando zona per zona, quartiere per quartiere, le esigenze di sicurezza, di riposo, di lavoro, con le attività economiche, culturali e ludiche, che la vita notturna della città necessariamente implica. Proponiamo che il sindaco della notte e il comune di Torino istituiscano un tavolo con tutti gli attori rilevanti dell’economia dell’intrattenimento per lo sviluppo sostenibile della vita notturna, trovando insieme soluzioni di  rispetto delle reciproche esigenze e garantendo coesione sociale e convivenza civile.
Torino, in qualità di grande città d’Europa che è, si trova molto indietro rispetto ad altre città come Amsterdam, Londra o Parigi, sul tema della gestione della vita notturna della città. Noi crediamo che una valida amministrazione non possa chiudere gli occhi quando il sole cala, nella convinzione erronea che quella parte delle 24 ore sia ingestibile e quindi ingestita. Torino vive anche di notte e le esigenze di tutti quei cittadini che di notte lavorano, escono o desiderano riposare vanno accolte e gestite da una figura che si occupi esclusivamente di questo”.
La delibera necessita di almeno 500 firme di cittadini torinesi per approdare in consiglio comunale. La stessa proposta è già stata presentata a Roma e Milano.

Rilanciare la sanità pubblica e la medicina territoriale. Il Parco della salute va in tutt’altra direzione

“Il progetto del Parco della Salute deve essere sospeso e rivisto da cima a fondo: si tratta di un progetto che di fatto toglie risorse  a quello che deve essere il vero obiettivo, cioè il rilancio della Sanità pubblica, su cui costruire una vera rete di Sanità territoriale. Col Parco della Salute andrebbe avanti la corsa alla privatizzazione, accentrando l’offerta sanitaria intorno a prestazioni specialistiche ad alto costo, a scapito di una vera azione di prevenzione della malattia. La riduzione dei posti letto che esso prevede è assolutamente inaccettabile ed è la punta dell’iceberg di un progetto che va cambiato radicalmente”, così Daniela Alfonzi e Fausto Cristofari esponenti di ifondazione Comunista nonché candidati in Sinistra in Comune per Angelo d’Orsi.

Proseguono Alfonzi e Cristofari: “Ricordiamo che già nel mese di giugno una lettera inviata ai Ministeri interessati (Salute, Economia e Finanze) dall’Ordine dei Medici e dall’Ordine delle Professioni Sanitarie di Torino, nonché da ANAAO e altri Sindacati dei Medici, sottolineava le criticità del progetto: riduzione dei posti letto da 2.300 a 1.040; separazione delle strutture ad alta e medio-bassa complessità; limitata espansione possibile della struttura; costruzione prevista su terreni pesantemente contaminati. La lettera si concludeva chiedendo di prevedere una struttura estesa, flessibile, modulabile, ampliabile e realizzata su un’area adeguata.

Ora il candidato del centro-sinistra Lo Russo annuncia che incontrerà il ministro Speranza per discutere (anche) del Parco della Salute. Articolo 1, promotrice dell’incontro, dice di voler dare “un forte contributo alla realizzazione del progetto, conciliando le posizioni in campo”.

Non è questo che occorre. Si tratta di orientarsi sulla base dei reali bisogni della popolazione, schierandosi apertamente per lo sviluppo della  Sanità PUBBLICA, che deve essere adeguatamente finanziata, a partire dai fondi del PNRR e costruendo una rete pubblica di Case della Salute in ogni quartiere.

Perciò non possiamo accettare il progetto attuale di Parco della Salute, che deve essere rifatto radicalmente.

Questa è l’impostazione che intendiamo seguire, e che è alternativa a qualsiasi ipotesi di mediazione, allo stato dei fatti, produrrebbe al massimo limitati aggiustamenti, lasciando intatti i problemi di fondo”.

 

Daniela Alfonzi e Fausto Cristofari, candidati in

SINISTRA  IN  COMUNE per Angelo d’Orsi

 

Enrico Letta: “Il Pd parla a tutta la città”

“Siamo oggi alla Falchera, quartiere periferico di Torino Nord, per ribadire che il Pd non è il partito della Ztl: noi parliamo a tutta la città. Non è più tollerabile che nelle nostre città ci siano cittadini di serie B e serie C”.

Così il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenuto a Torino all’incontro elettorale a sostegno del candidato a sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.

“Per noi il tema della prossimità è una priorità – ha aggiunto  -e  vogliamo lavorare in questa direzione, anche per superare i limiti che abbiamo avuto nel passato e per rimarcare la differenza con la controparte. Senza l’attenzione a tutto il territorio, le città implodono invece di disegnare un nuovo futuro”.