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Covid: Vigna (Lega), scritte minacciose a medici Caluso. Solidarietà per gesto vile

“Dal Parlamento alla Regione la solidarietà della Lega per il gesto vile e oltraggioso delle scritte minacciose contro i vaccinatori a Caluso. Leggo con stupore la notizia di scritte no vax, sgrammaticate, comparse sul muro del centro vaccinale. Tutta la mia solidarietà a medici e volontari. A Caluso, come in tutto il Canavese, il lavoro fatto in questo anno è immenso, grazie per tutto quello che avete fatto, anche per merito vostro i cittadini hanno risposto benissimo”. Cosi il deputato piemontese della Lega Alessandro Vigna, commentando l’episodio delle scritte di minaccia ai medici vaccinatori sulla facciata del Chiostro dei Frati Francescani, che ospita il  centro vaccinale anti covid di Caluso nel Torinese.

“Oltraggioso e stupido – fa eco Andrea Cane, vicepresidente regionale leghista della commissione consiliare alla Sanità – il messaggio che minaccia medici e operatori sanitari, che insieme a tanti volontari permettono performance vaccinali che stanno salvando l’Italia da danni ben peggiori che stiamo vedendo in altri Paesi. Sono certo che i carabinieri faranno tutto il possibile per individuare e sanzionare gli autori di un gesto vile e sciocco, grazie nel frattempo al sindaco per aver fatto rimuovere rapidamente lo scempio”.

Covid e scuole, Grimaldi (LUV): Perché i bambini vaccinati vengono discriminati?

“Si scrive DAD e si legge quarantena”

«Un bimbo vaccinato se negativo non può rimanere in quarantena, dovrebbe essere trattato come gli adulti, la Regione e il Governo diano un’interpretazione maggiormente estensiva di una norma che sta pesando enormemente sui più piccoli e sull’organizzazione familiare dei genitori piemontesi» – è la posizione di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi sulla controversa lettura che viene data all’ultima circolare ministeriale riguardante i bambini che, a differenza degli adulti vaccinati con terza dose, devono comunque osservare un periodo di quarantena o isolamento.

«Si scrive DAD ma si legge quarantena: non capisco fino in fondo l’idea secondo il quale un bimbo, guarito, vaccinato o tamponato e negativo, venga lasciato a casa per 10 giorni come se fosse contagioso. Prima viene la salute, ma tenere a casa un bambino sano, senza nemmeno un’ora di aria aperta è quanto di peggio si possa fare – prosegue Grimaldi. Non mi è chiaro perché chi ha più di 5 anni e ha fatto il vaccino (o è guarito dal Covid) debba stare in quarantena come tutti gli altri. Se la Regione Piemonte non vuole far valere la sua autonomia in questi casi, chiediamo al Ministro Speranza di intervenire prontamente per liberare dalla quarantena centinaia di bimbi vaccinati negativi. Diamo un segnale positivo, sennò a cosa serve la campagna vaccinale?».

Ruffino (CI): “Caro bollette lede dignità di chi vive con pensione minima”

“Il costo energetico rischia di diventare un serio problema, non solo per le piccole e medie imprese, ma anche per i pensionati che in Italia percepiscono la pensione minima, che non potranno affrontare un aumento dei costi dell’energia elettrica, aumentata di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo del 2020. Sono oltre 5,3 milioni i pensionati in Italia che hanno un reddito da pensione complessivo inferiore a 1000 euro. Secondo le recenti stime di Confcommercio la crisi dei mercati del gas e dell’elettricità, unita all’inflazione di questi mesi, porterà a un caro bollette di 11 miliardi per le famiglie, mentre imprese ed esercenti nel 2022 dovranno affrontare un aumento del 40% dei costi da sostenere. E’ impossibile per chi vive con meno di 1000 euro al mese reggere un aumento dei costi così importante. La situazione è drammatica e lede la dignità di chi ogni giorno non sa se potrà arrivare a fine mese. Occorrono soluzioni concrete”. Lo scrive in una nota Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.

Magliano: “Rimozione delle fioriere in Vanchiglia? La vecchia Giunta si faccia carico dei costi”

Proposta provocatoria, ma solo fino a un certo punto: non sia il Comune, cioè i torinesi, a sostenere una spesa che non ci sarebbe stata se l’Amministrazione Appendino avesse interpellato per tempo la Soprintendenza. I due manufatti in muratura avrebbero dovuto rallentare il traffico lungo via Santa Giulia: sono stati giudicati non in linea con il contesto architettonico e urbanistico della zona.


Dopo i pois in largo Montebello, le fioriere in via Santa Giulia: i primi e le seconde bocciati senza appello dalla Soprintendenza. La vicenda del cosiddetto “urbanismo tattico” nel quartiere Vanchiglia sta assumendo tratti grotteschi. Ci chiediamo come sia possibile che la precedente Giunta non abbia interloquito per tempo con la Soprintendenza prima di procedere alla realizzazione di questi interventi “creativi”, ora inevitabilmente bocciati. Tante le segnalazioni giunte dai residenti del quartiere, del quale mi sono occupato a lungo nei miei dieci anni in Sala Rossa. A questo punto sarebbe giusto che a pagare i costi necessari per la rimozione delle fioriere non fosse il Comune, cioè i cittadini torinesi, ma la passata Giunta. Le due fioriere avrebbero dovuto tracciare una chicane per rallentare il flusso veicolare lungo via Santa Giulia. Ora spetterà alla nuova Giunta trovare una soluzione che rispetti le direttive, con perdita di tempo, preziose energie e risorse.
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Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Bocciato aumento IRAP a colossi logistica / e-commerce. Grimaldi (LUV): La Giunta rinuncia a un gesto di giustizia fiscale

“Davvero Amazon ci vuole far credere che il sito di Torrazza sia solo un garage deposito?”

“Di fatto Amazon fa 85 miliardi di euro di utili nel mondo, più di 4.8 solo in Italia, eppure dichiara un valore di produzione di poco più di 18 milioni, che consente al colosso di pagare solo 710.352 euro di IRAP e solo in Lombardia. Perché Amazon non versa nulla al Piemonte e a tutte le altre Regioni? Perché il centro di Torrazza e tutti gli altri sono considerati ‘depositi’, ovvero unicamente magazzini che non sviluppano produzione. Spero che le autorità competenti facciano le giuste verifiche” – ha dichiarato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, primo firmatario della Proposta di legge n. 123 “Disposizioni in materia di IRAP per commercio di prodotti via internet, rimodulazione per grandi imprese dell’e-commerce”, oggi bocciata in Aula dal centrodestra, con 26 voti contrari e 18 favorevoli.

“Lega e soci si rimangiano la parola per non dividersi ancora. ‘TeleCirio’ ahimè ha cambiato programma e per l’ennesima volta questa maggioranza rinuncia a compiere un gesto di giustizia” – prosegue Grimaldi. – “In Piemonte la recessione causata dalla pandemia ha avuto effetti quantitativi paragonabili alla grande crisi finanziaria del 2007-2008: sono cresciuti il rischio di povertà per le famiglie e l’indice di Gini sulle diseguaglianze. Nel dilagare dell’ingiustizia sociale, vorremmo solo un po’ di giustizia fiscale. Aumentare ad Amazon (e alle altre imprese di commercio al dettaglio via Internet il cui valore della produzione netta sia superiore a 1 milione di euro) l’aliquota IRAP dello 0,92% sarebbe una goccia nel mare dei suoi profitti e un gesto dovuto per chi – come Jezz Bezos – durante la pandemia ha visto il suo patrimonio aumentare di 81,5 miliardi di dollari, l’equivalente del costo stimato della vaccinazione completa di tre cicli per l’intera popolazione mondiale”.

“Ma non solo” – conclude Grimaldi: – “chiediamo che vi siano accertamenti da parte degli uffici e, se necessario, della Procura della Repubblica e della Guardia della finanza. Davvero Amazon ci vuole far credere che il sito di Torrazza con centinaia di addetti sia solo un garage deposito?”

Qui il link dell’intervento.

Ufficio presidenza Consiglio Piemonte, Pd: “rispettare le istituzioni”

“Siamo al terzo rinvio del rinnovo dell’Ufficio di Presidenza. Nella conferenza dei capigruppo avevamo deciso di votare online e di farlo oggi!

Il centrodestra sta usando la pandemia come alibi per nascondere le proprie fratture interne e non possiamo tolleralo” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo, commentando il terzo rinvio della votazione per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte.

“Le Istituzioni sono la Casa di Tutti” aggiunge Gallo, esponendo un cartello, insieme a tutti i colleghi della minoranza “e come tali meritano rispetto. Chiediamo, quindi, che non siano ostaggio delle crisi interne della maggioranza e che si voti oggi il rinnovo delle cariche del Consiglio regionale”.

Baby gang, Montaruli (Fdi): “Dai sindaci di sinistra buonismo inaccettabile”

“Sento troppi sindaci tra cui quello di Torino, usare un buonismo inaccettabile nei confronti delle baby gang. Supporto psicologico? Educazione sulla strada? Quello riserviamolo alle vittime.

I delinquentelli devono essere messi a lavorare per chi sta male. Il Servizio civile obbligatorio sarebbe un primo passo reale. Giovani parte di un procedimento penale davanti al tribunale dei minori che non si conclude con l’applicazione di una misura restrittiva devono essere obbligati a dare supporto dove c’è vero dolore. Allora sì che passerà loro la voglia di fare i gradassi sulle nostre strade” commenta il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Scontri Esselunga, Lo Russo: “l’assessore ha parlato a titolo personale”

DA PALAZZO CIVICO

Nella seduta del Consiglio Comunale del 17 gennaio 2022, su richiesta dei gruppi consiliari Fratelli d’Italia, Lega Nord, Forza Italia, Torino Bellissima e Lista Civica per Torino, il sindaco Stefano Lo Russo ha fornito comunicazioni in merito agli scontri avvenuti nella giornata dello scorso 15 gennaio nei pressi del centro Comala di corso Ferrucci a Torino.

Il sindaco ha spiegato che la manifestazione era autorizzata dalla Questura come presidio statico e che ci sono stati momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine. Sono state espresse posizioni politiche legittime e non entro nel merito della dialettica politica – ha affermato Lo Russo – precisando che le dichiarazioni dell’assessore Rosatelli al riguardo sono state espresse a titolo personale e non a nome della Giunta e che comunque non minano il rapporto fiduciario.

Ha quindi spiegato che l’aula studio realizzata nell’area era nata per fronteggiare l’emergenza Covid e che l’attuale Giunta ha intenzione di rivedere, se possibile, la via di accesso al futuro supermercato, per salvaguardare le attività svolte da Comala e altri soggetti.

Nel dibattito in aula, il consigliere Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha affermato che non si può dire tutto e il contrario di tutto e ha chiesto al sindaco se è solidale con le forze dell’ordine oppure no, ricordando le sue prese di posizione di alcuni anni fa nei confronti dei manifestanti violenti contro il Tav. Per Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) il sindaco è abilissimo a spostare l’attenzione su un argomento diverso da quello all’ordine del giorno: occorreva invece – ha detto – prendere le distanze da un altro membro della Giunta e dire con chiarezza da che parte sta, se dalla parte dei facinorosi o da quella delle forze dell’ordine. Secondo Fabrizio Ricca (Lega Nord) esponenti della Giunta hanno dimostrato di stare con i centri sociali. Ha quindi ribadito che la Lega Nord è da sempre a fianco della Polizia e ha chiesto coerenza al sindaco: è inaccettabile che parte della Giunta si sia schierata contro le forze dell’ordine – ha concluso.

È utile discutere del progetto dell’area, secondo Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia), ma ora è doveroso prendere chiaramente le distanze da realtà anarchiche e pericolose, far rispettare le Istituzioni e condannare violenze e cortei non autorizzati.

Occorre valorizzare i luoghi del protagonismo giovanile per Nadia Conticelli (PD) attraverso concertazione sociale e progetti concreti e trasparenti: è facile invece – ha aggiunto – provocare ad arte e poi stigmatizzare l’operato delle forze dell’ordine, che il Partito Democratico ringrazia per il loro lavoro.

La questione si protrae dal 2015 – ha affermato Valentina Sganga (M5S), che ha espresso solidarietà all’assessore Rosatelli e alla consigliera Diena e ha chiesto di affrontare in Seconda e Sesta Commissione la questione Comala, Esselunga e area verde e di rispettare i giovani che manifestano per amore del proprio territorio. Per Andrea Russi (M5S) la Giunta non ha capito la gravità di una situazione delicata e non l’ha affrontata nei giusti tempi, intervenendo prima. Capisco i manifestanti bloccati anche dal Covid nell’esprimere il dissenso – ha dichiarato – ma non solidarizzo con Rosatelli. Ha quindi stigmatizzato la posizione ambigua del sindaco e della giunta e ha auspicato che si trovi presto una soluzione per l’area e se ne discuta in Commissione.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ricordato di aver incontrato come consigliere di minoranza i giovani del centro Comala già un mese fa e ha affermato che il suo Gruppo non è solidale con la consigliera Diena e l’assessore Rosatelli perché le forze dell’ordine sono un’istituzione fondamentale, sempre da rispettare.

Per Tiziana Ciampolini (Torino Domani) c’è un convitato di pietra nella vicenda: la rabbia. Rabbia che chiede quale città vogliamo in un’area dove si giocano partite rilevanti per la vita di cittadini e cittadine: servirà concertazione – ha detto – secondo logiche innovative in vista di scelte politiche rilevanti.

Per Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) le forze dell’ordine dovevano essere presenti per evitare cortei non autorizzati, ma occorre però ascoltare anche le sofferenze delle associazioni e della gente perché la città sia migliore, tutelando aree verdi e piccolo commercio. Non si deve parlare solo di centri sociali, ma di un vasto gruppo di associazioni che difendono gli spazi che animano– ha dichiarato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – secondo la quale c’è stato un eccesso di reazione da parte delle forze dell’ordine.

Le regole per le manifestazioni vanno rispettate secondo Simone Fissolo (Moderati), che ha auspicato il coinvolgimento della realtà giovanili nel processo di riqualificazione dell’area, in una progettazione partecipata e condivisa con le Istituzioni.

Per Andrea Tronzano (Forza Italia) quando un politico fa l’assessore qualche volta si deve mordere la lingua perché il senso istituzionale deve prevalere: l’ordine pubblico non è compito di Rosatelli e va evitata confusione nei ruoli – ha chiarito – mentre non c’è stato alcun eccesso da parte delle forze dell’ordine perché il corteo non era autorizzato.

Anche secondo Giuseppe Catizone (Lega Nord) il comportamento dell’assessore Rosatelli è grave: avrebbe dovuto prendere le distanze dai comportamenti violenti e non rilasciare dichiarazioni come se fosse un privato cittadino. Si continua a delegittimare le forze dell’ordine – ha aggiunto – e le istituzioni non dovrebbero mai farlo: i violenti vanno sempre condannati.

Per Silvio Viale (Lista Civica per Torino) le dichiarazioni di Rosatelli sono criticabili in un contesto di questo tipo. La dinamica è stata chiara – ha precisato – e sono evidenti gli errori dei manifestanti: le attuali norme non consentono manifestazioni in corteo e non si spinge la polizia andando addosso agli agenti. La vicenda comunque – ha concluso – è in via di definizione e finora nessuno ha deciso di chiudere Comala.

È opportuno uscire dalla logica della contrapposizione e delle strumentalizzazioni per Elena Apollonio (Lista Civica per Torino), cercando linguaggi non violenti ed evitando scontri.

Nella replica, il sindaco Stefano Lo Russo ha ribadito una vicinanza piena e totale alle forze dell’ordine, che ha ringraziato per il loro operato. Ha quindi affermato che è necessario garantire sempre la libertà di manifestare il proprio pensiero, nell’ambito delle regole stabilite per contrastare la pandemia di Covid19.

Tamponi e vaccini “diretti”, Canalis (Pd): “Priorità ai minori”

La consigliera regionale Monica Canalis (PD): “Occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.”

 

“Per migliorare le condizioni degli studenti e delle scuole occorre innanzitutto incentivare e velocizzare la vaccinazione della popolazione minorile, a cui oggi nel sistema piemontese a chiamata e convocazione diretta non viene assegnata una priorità particolare rispetto alle altre priorità.

Pertanto, occorre che la precedenza vaccinale in base al criterio anagrafico venga riconosciuta non solo agli over 65 ma anche agli under 18.

In Piemonte solo il 34% dei bambini tra 5 e 11 anni, che hanno fatto la preadesione, ha ricevuto la prima dose e le terze dosi sulla fascia 12-15 non sono praticamente partite.

Il 17,5% della fascia 12-19 e l’85,8% della fascia 5-11 non ha ricevuto nessuna dose.

A fronte delle poche preadesioni soprattutto nella fascia 5-11 servirebbe una più incisiva campagna di informazione, purtroppo, invece, abbiamo assessori che criticano il vaccino ai minori…

È vero che i minori hanno una inferiore mortalità da Covid, ma in assenza di vaccinazione sono più soggetti al contagio e quindi all’esclusione da un servizio essenziale come la scuola.

Anche sui tamponi si crei un percorso preferenziale per gli studenti per evitare il ripetersi di classi mandate in Dad con un solo caso positivo a causa della carenza dei tamponi”.

 

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale

Quirinale. Ruffino (CI): “Tatticismi estremi, generano sconcerto. Responsabilita grandi elettori”

“Fra le conseguenze che la pandemia ci ha consegnato c’è la sofferenza di tanta gente che si è ridotta in povertà assoluta o quasi, il dramma di una economia che nonostante tutto stenta a ripartire come dovrebbe.

Per chi come me arriva dal territorio e lo vive,si percepisce la preoccupazione ed anche lo sconcerto dato dalla confusione che regna sovrana per l’elezione del Presidente della Repubblica, in un momento in cui l’Italia dovrebbe remare in un’unica direzione e avere un unico obiettivo: stabilità e maturità politica”. A dirlo è Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia, che chiede di mettere da parte le diatribe politiche che ruotano attorno al dibattito sul Quirinale: “La priorità è guardare al costo dell’energia, delle bollette, gli aumenti, l’inflazione, la disoccupazione, il tema della salute con i troppi malati oncologici in attesa di intervento. Ed ho citato solo una parte dell’emergenze che devono essere affrontate. Non da ultimo il debito pubblico che galoppa. Tutto ciò – conclude Ruffino – deve portarci a riflettere sull’opportunità di continuare sulla strada di tatticismi incomprensibili e sterili, che in questo momento servono solo a disperdere le energie e allontanare gli italiani dalla politica: un segnale atteso e’ l’elezione del nuovo Presidente sin dalle prime votazioni”.