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Merlo. Regione Piemonte, subito un confronto sui temi della montagna

Anche in vista del voto del prossimo anno.

“Il nuovo, e diverso, modello di sviluppo della montagna non può che entrare di diritto nel dibattito della prossima campagna elettorale della Regione Piemonte. Certo, ci vuole oltre un anno in vista del voto ma è importante che il confronto inizi al più presto, soprattutto dopo le vicende che hanno contrassegnato quest’ultima annata in molte località montane note per la loro vocazione turistica e anche sportiva. A cominciare dal comparto territoriale della Via Lattea, ma non solo ovviamente.
In discussione, infatti, c’è il capitolo di come potenziare e consolidare un ‘nuovo turismo’ da un lato e come garantire la vita normale dei cittadini nelle zone montane dall’altro senza disperdere ulteriori e ingenti risorse pubbliche. Come il caso dell’innevamento artificiale ha evidenziato.
Ecco perchè la recente iniziativa promossa dall’Uncem sulla necessità di avviare un ‘tavolo’ di riflessione e di iniziativa su questi temi adesso non può più subire ulteriori rinvii. Perchè anche se la montagna non conta un elettorato consistente, è altresì vero che da come i singoli schieramenti politici affronteranno questo tema si capirà come vogliono rilanciare lo sviluppo economico complessivo del Piemonte. Un tema, questo, su cui la stragrande maggioranza dei cittadini piemontesi è, oggi, particolarmente attenta”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci. 

Nucleare. Ruffino (Azione): Ministro Pichetto intervenga subito su Sogin

“Il ministro Pichetto Fratin intervenga immediatamente su Sogin, società statale che non funziona e che in 20 anni si è distinta solo per scandali e perdite, tanto da essere stata commissariata lo scorso giugno. Non bastano però impegni generici, servono fatti concreti. Le risposte fornite dal ministro non possono perciò lasciarci soddisfatti”. Lo dichiara la deputata di Azione Daniela Ruffino a proposito della risposta del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, all’interrogazione da lei presentata sul caso Sogin. “Speriamo che le date fornite dal ministro Fratin rispondano a qualcosa di concreto – aggiunge – ma siamo molto perplessi sui vari progetti per la gestione e per lo smaltimento dei rifiuti nucleari e radioattivi di cui Sogin ha la responsabilità, che sono ormai non solo una necessità ma anche un’urgenza nazionale. Ancora non ci sono novità su dove saranno depositate le scorie nucleari, con la proposta di Cnai (Carta Nazionale delle Aree Idonee) secretata da mesi. Ed è di oggi la notizia che la Francia non ritirerà più i nostri rifiuti radioattivi finché non decideremo dove e quando sarà costruito il deposito nazionale. Sui territori, visto il pessimo operato di questi anni, non c’è più fiducia in Sogin, nemmeno dopo il commissariamento: i direttori sono gli stessi, non c’è stato alcun rilancio e il destino della società è nelle mani di chi l’ha affossata. L’Italia ha bisogno di chiudere col vecchio nucleare e di lanciare il nuovo – conclude Ruffino – ma andando avanti così sarà impossibile e il Terzo Polo non ci sta”.

Accossato (LUV): “Gli studenti non devono rischiare la vita per formarsi”

Sicurezza sul lavoro

“Gli incidenti e le morti sul lavoro si possono contrastare con l’impegno concreto della Regione Piemonte” spiega la Presidente del Gruppo Consiliare regionale Liberi Uguali Verdi Silvana Accossato dopo l’audizione in terza commissione dell’INAIL, Ispettorato del Lavoro e degli SPRESAL di quasi tutte le Asl regionali.

“Il tema della carenza di personale, medico e tecnico, è presente in quasi tutti gli SPRESAL, con difficoltà a reperire addetti e quando reclutati a mantenerli in servizio” – prosegue Accossato evidenziando come “sia evidente che la carenza di organici e il continuo turn over non consentono un’adeguata programmazione delle azioni di controllo e soprattutto fanno passare in secondo piano le attività di prevenzione che sarebbero invece primarie”.

Durante l’audizione i responsabili dei servizi presenti hanno rappresentato il quadro di un sistema molto complesso, che, anche in virtù della legge 215/21 sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, sta cercando di attivare gli organismi di coordinamento a livello provinciale e regionale previsti e indispensabili, ma non ancora a pieno regime.

La carenza di personale sembra inserirsi nella più generale e drammatica fuga del personale medico dal sistema pubblico, sempre meno attraente e competitivo. Una questione di vitale importanza se si vogliono applicare e far funzionare leggi importanti come il Testo Unico sulla sicurezza.

Altro tema sollevato quello della formazione universitaria dei tecnici addetti alla sicurezza. In Piemonte esiste un solo corso di laurea, presso l’università di Torino: pochi i laureati e poco interessati a scegliere sedi di lavoro in altre provincie. Viene richiesta l’attivazione di un secondo corso di laurea nel Piemonte orientale.

“In questo senso la Regione dovrebbe farsi promotrice di questa richiesta, così come far ripartire la formazione in servizio degli addetti” – sottolinea ancora la capogruppo di LUV evidenziando infine come vada controllata con particolare attenzione anche la situazione dell’alternanza scuola lavoro dove ci sono alcune esperienze locali di collaborazione tra SPRESAL e singoli istituti scolastici, interessanti e probabilmente replicabili.

“Non esistono però protocolli specifici, che vedano coinvolto l’ufficio scolastico regionale, nè, sembra di capire, indirizzi della Regione Piemonte mirati a questo ambito di prevenzione e controllo, la cui esigenza diventa indifferibile perché gli studenti non devono rischiare la loro salute e la loro vita per formarsi. Una lacuna da colmare prima possibile!” conclude Accossato.

Silvana Accossato

Capogruppo Liberi Uguali Verdi

Consiglio regionale del Piemonte

Radicali (Turi/Viale): saremo in piazza Castello per dire no al 41bis

“Sabato saremo presenti alla manifestazione convocata dagli anarchici per dire no al 41bis per Cospito” così in una nota Andrea Turi, Coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta e Silvio Viale, Consigliere Comunale radicale della Lista Civica per Torino. “Rispettiamo il lavoro della magistratura la quale deve giudicare un caso complesso come quello dell’anarchico Alfredo Cospito. Tuttavia politicamente non possiamo che essere dalla parte di chi chiede di far cessare immediatamente il regime di 41bis. E diciamo di più: il 41bis è inumano, incostituzionale e nel caso specifico senza dubbio sproporzionato”.

Camera approva dl Aiuti quater, deputati Verdi Sinistra si sporcano le mani di nero

Grimaldi: Le nostre sono già pulite, le vostre resteranno sporche per sempre.

 

“Le mani che ci siamo sporcati di nero sono già pulite, come i Van Gogh e il portone del Senato, le vostre invece, con il voto di oggi e l’approvazione delle misure ‘sblocca trivelle’, resteranno sporche per sempre: le scelte che state compiendo saranno indelebili e verranno pagate dalle generazioni future, le stesse che criminalizzate per un po’ di vernice già lavata” – dichiara il Vice-caporguppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, a seguito dell’approvazione alla Camera del decreto Aiuti quater.

“Il Governo Meloni delle villette vista mare, dal bagnasciuga in realtà vuole vedere le trivelle e, magari, qualche naufragio con spettatore” – prosegue Grimaldi. – “Non vi importa quante vittime causerà la crisi climatica, voi siete convinti di potervi garantire sempre un posto all’ombra di qualche isola superstite. Ma vi sbagliate”.

Grimaldi (Verdi Sinistra): “Il Governo aumenta la benzina e dice che lo ha fatto per i poveri”

“Il Governo ha il coraggio di dire che la finanziaria è stata orientata verso i più poveri e che questa è la ragione dell’aumento del costo del carburante e della mancata riduzione delle accise, promessa dalla destra in campagna elettorale. Hanno la faccia come il pieno” – ha attaccato  il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, ospite alla trasmissione Omnibus di La7.

 

“Hanno tagliato 950 milioni di euro per il reddito di cittadinanza, sottratto risorse  all’indicizzazione delle pensioni, senza nessun intervento per alzare i salari e contrastare il lavoro povero” – ha proseguito Grimaldi. – “C’era un’alternativa: prendere le risorse dagli extraprofitti delle grandi compagnie energetiche, 50 miliardi di euro che rappresentano una vera e propria rapina il cui costo sociale è stato pagato da imprese e famiglie. Noi vogliamo contrastare l’inflazione, introdurre un salario minimo a 11 euro. Loro hanno scelto come al solito di difendere i furbi, di fare 13 condoni, di dare una mano a Lotito e soci”.

Avetta (Pd): “La Giunta Cirio non ama i treni e chi li usa”

Il Vice Presidente della Commissione trasporti Alberto Avetta (Pd): “Molte le carenze illustrate dal COMIS durante l’audizione in Commissione: la Regione Piemonte dovrebbe ascoltare le richieste delle associazioni di utenti e pendolari.”

«Una cosa è chiara: la Giunta Cirio non ama i treni né chi li usa». Con queste parole Alberto AVETTA, Consigliere regionale Pd e Vicepresidente II Commissione Trasporti, commenta l’audizione dei rappresentanti del COMIS-Coordinamento per la Mobilità Integrata e Sostenibile, che raccoglie diverse associazioni di pendolari ed utenti dell’area metropolitana torinese e delle province di Alessandria, Asti, Biella e Cuneo.

«Sono davvero tante le carenze del servizio ferroviario regionale registrate ed evidenziate dal COMIS. A cominciare dal fatto che dopo la riduzione del servizio ferroviario a causa dell’emergenza Covid-19, a differenza delle altre Regioni, in Piemonte non è stata più ripristinata la situazione precedente. Inoltre, in molte aree del Piemonte il nuovo contratto di servizio si sta rivelando peggiorativo sotto molti aspetti: servizi ridotti in particolare nei festivi e pre-festivi e carenza di passaggi nelle ore mattutine e serali, che penalizzano i pendolari per studio e lavoro. E ricordo che le associazioni dei consumatori hanno depositato un ricorso al TAR rilevando tutte le incongruenze del nuovo contratto di servizio ferroviario con le prescrizioni dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti che la Regione Piemonte ha inspiegabilmente preferito ignorare».

«A ciò si aggiungono i problemi annosi-aggiunge il consigliere regionale Alberto AVETTA– ad esempio la tratta Ivrea-Chivasso-Torino, che continua a distinguersi per affollamento dei mezzi (molto spesso gli utenti non vengono fatti salire sui treni per mancanza di spazio), e non si riesce a capire perché la Regione Piemonte non pensi di inserirla nel servizio ferroviario metropolitano SFM8. Inoltre, più volte abbiamo denunciato i ritardi sull’elettrificazione Rivarolo-Pont e quelli che coinvolgono il passante ferroviario della Torino-Caselle-Ceres. Così come resta senza risposta la richiesta di riattivazione della Pinerolo-Torre Pellice. Numerose sono le carenze e le criticità che si riscontrano nelle diverse aree, con servizi ridotti o inesistenti nei festivi e prefestivi (nell’astigiano come nell’acquese, nel casalese come nell’ovadese e così i collegamenti per Limone) e numerose linee sospese. E oltre ai disagi oramai permanenti per i pendolari, risulta evidente che chi vuole recarsi da turista in molte zone del nostro Piemonte deve ricorrere per forza al mezzo privato». «Il COMIS non si è limitato a una fotografia delle criticità-conclude il consigliere regionale Alberto AVETTA-ma ha avanzato proposte ragionevoli e condivisibili che la Giunta Cirio farebbe bene a considerare. Purtroppo anche oggi abbiamo avuto conferma del fatto che la Giunta Cirio non ama i treni e chi li usa (o li vorrebbe usare). Né ama i rappresentanti degli utenti, visto che, ad oggi, il COMIS non è mai stato ricevuto in assessorato, nonostante le richieste formali in tal senso».

Zambaia (Lega ): “Una piazza, una via o un altro luogo per i Diritti umani “

Approvato dall’aula del Consiglio regionale l’Ordine del giorno “Promuovere l’intitolazione, nei comuni piemontesi, di piazze dei diritti umani e civili”.

“Un atto di indirizzo – ha spiegato all’aula il consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte Sara Zambaia, vicepresidente del Comitato per i diritti umani e civili – presentato appunto su impulso del Comitato regionale, con un unico grande obiettivo: cercare di rendere concreto l’ideale dei diritti umani. Temi dei quali ci occupiamo quotidianamente, ma che spesso sono avvertiti come una entità astratta dalla società”.

“Eppure parliamo di diritti tangibili – ha aggiunto Zambaia -, perché riguardano la sfera più intima dell’individuo e il destino di interi popoli o nazioni: basti pensare alle condizioni delle donne iraniane, di quelle afgane o di quelle dei Paesi africani. Un significato che abbiamo racchiuso in questo Ordine del giorno inviando un messaggio ai nostri amministratori locali, perché intitolino simbolicamente una piazza, una via o un qualunque luogo del loro comune ai diritti umani, in modo che siano fissati nel tempo nel loro profondissimo e universale significato”.

Pd: accelerare apertura seggiovie comunali “Frais-Sausea” e “Chiomonte-Frais”

“LA REGIONE INTERVENGA VELOCEMENTE PER CONTRIBUIRE E ACCOMPAGNARE IL PERCORSO

“Anche a partire dal dettagliato lavoro svolto dalla Consigliera comunale di Chiomonte Lucrezia Bono con una lunga, pur semplice nelle richieste, interrogazione rivolta al sindaco Garbati il mese scorso, ho interrogato l’Assessore regionale competente per avere chiarimenti in merito all’annosa vicenda che riguarda le seggiovie comunali “Frais-Sausea” e “Chiomonte-Frais” che, dalla loro prima apertura al pubblico nell’inverno 2011, ci risulta abbiano funzionato a singhiozzo. La “Frais-Sausea” è ferma dal marzo 2018, mentre la “Chiomonte-Frais” addirittura dal settembre 2017, (fatti salvi alcuni giorni di apertura tra agosto 2020 e agosto 2022). Abbiamo, altresì, appreso che dal 2018 il Comune di Chiomonte non effettua gare di appalto per la gestione di questi impianti e che gli impianti privati sono gli unici a essere stati aperti durante le ultime stagioni invernali, aperture contraddistinte, tra l’altro, da una totale incertezza fino a pochissimi giorni dall’inizio della stagione. Negli ultimi quattro anni, comunque, le seggiovie pubbliche sono rimaste sostanzialmente chiuse e a poco è servita la mozione presentata dalla consigliera Bono per sbloccare la situazione, respinta dalla maggioranza che governa Chiomonte” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

 

“Gli impianti di risalita – prosegue l’esponente dem – non permettono solo la fruizione di un servizio di interesse generale come la possibilità di dedicarsi all’attività sciistica, ma costituiscono anche la base dello sviluppo del turismo montano e, conseguentemente, dello sviluppo economico dei territori interessati. La situazione della stazione sciistica del Pian del Frais è molto grave e non si può escludere che comporti un ingente danno erariale. Questa stazione è da considerarsi un bene comune dell’intera Valle di Susa, di Torino e della Regione Piemonte, ma è riduttivamente assoggettata all’ amministrazione comunale di Chiomonte e ai soggetti privati che, attualmente, non stanno garantendo aperture certe e continuative”.

 

“Oggi – conclude il Consigliere Sarno – in risposta alla mia interrogazione, la Giunta regionale si è assunta l’impegno di istituire un tavolo al quale portare l’amministrazione comunale e i soggetti privati per addivenire finalmente alla riapertura delle seggiovie. E’ un passo avanti, ma alle parole dovranno seguire i fatti e in tempi rapidi: vigileremo affinché questo accada, augurandoci di non dover ricorrere nuovamente ad un’interrogazione”.

In memoria di Angelo Burzi Commemorazione a Palazzo Lascaris

Il Consiglio regionale ha commemorato questa mattina l’ex assessore e consigliere regionale Angelo Burzi, scomparso il 24 dicembre 2021.  

Il presidente Stefano Allasia ha ripercorso nel suo discorso la lunga carriera politica di Burzi, tra i fondatori del movimento Forza Italia in Piemonte, di cui è stato coordinatore per la provincia di Torino dal 1994 al ‘95.
Eletto nel 1995 in Consiglio regionale, è stato capogruppo di Forza Italia sino al maggio ‘96 e quindi presidente della Commissione speciale per la revisione dello Statuto regionale sino al maggio ‘97, quando è diventato assessore al Bilancio e al Personale. Incarico, quest’ultimo, che ha svolto anche nella settima legislatura, fino al marzo 2002.
Nelle elezioni 2005 è stato rieletto in Consiglio regionale ed ha ricoperto l’incarico di capogruppo FI-PdL.

Angelo Burzi,

Eletto nella nona legislatura nella circoscrizione di Torino nella lista Il Popolo della Libertà, nel maggio 2012 ha costituito il Gruppo consiliare Progett’Azione di cui è stato presidente.
Terminata l’esperienza di consigliere, è rimasto attivo in politica senza ruoli ufficiali, collaborando a lungo con gli eletti, e creando un think tank, la Fondazione Magellano, un pensatoio per rilanciare Torino.
“Coloro che hanno conosciuto Angelo Burzi – ha detto il presidente Allasia – autentico liberale e persona dalle grandi intuizioni, e quelli con cui ha lavorato, lo ricordano per il suo impegno ininterrotto in difesa dei valori di uguaglianza e di giustizia sociale, quale esempio di etica, per la grande correttezza professionale che ha esercitato con chiarezza e passione nei momenti più rilevanti dell’attività politica, della vita consiliare della nostra Regione.
La sua estrema decisione – ha sottolineato Allasia – quella che non avremmo mai voluto prendesse, è stata coerente con il suo carattere forte, definitivo, non incline al compromesso”.
Il presidente si è rivolto infine alla moglie Giovanna, presente in Aula insieme a numerosi rappresentanti delle istituzioni ed ex colleghi, per rinnovare a lei e alle figlie di Burzi, Eleonora e Giulia, le condoglianze e i sensi di sincera vicinanza a nome dell’Assemblea regionale.