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“Il proibizionismo sulla Cannabis anche a Torino è fallito”

Cannabis a Torino ed in Piemonte: Dati dei SERD e della Relazione annuale al Parlamento sulle dipendenze per l’anno 2022, relativi all’anno 2021: Il proibizionismo è fallito

“Il proibizionismo sulla Cannabis anche a Torino, dati alla mano, è fallito” così in una nota Andrea Turi, Coordinatore dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Silvio Viale, Consigliere Comunale Radicale di Torino e Giulio Manfredi, membro di Giunta della Segreteria di Radicali Italiani. Proseguono: “grazie ad un’interpellanza del Consigliere Comunale Viale siamo venuti a conoscenza dello stato dell’arte degli utenti dei servizi per le dipendenze di Torino e i dati parlano chiaro: il proibizionismo sulla Cannabis è fallito. Infatti su un totale di 5.422 utenti attivi dei SERD (Servizi per le Dipendenze Patologiche), dati 2021, solo 385 sono utenti dipendenti da Cannabis come droga primaria, e ricordiamoci che è un prodotto ad ora gestito dalle mafie e quindi non protetto. Circa la metà, il 46,5% del totale pari a 2.524 hanno l’eroina come droga primaria, 1.143 sono dipendenti da Alcol. Seguono 59 trattati per tabacco e 209 per gioco d’azzardo.” Proseguono: “accogliamo con piacere la pubblicazione della Relazione annuale sulle dipendenze per l’anno 2022, dati 2021, della ministra cuneese Dadone. Anche qui si certifica la fine del proibizionismo in Piemonte, infatti su 987 inviti formali alla prefettura per violazione art. 75 DPR n°309/1990 solo 97 si traducono poi in segnalazioni, per un dispendio di uomini e mezzi, con risultati irrisori e così da 60 anni. Concludono: “salutiamo con favore la recente rete delle città antiproibizioniste di cui fa parte la città di Torino per il tramite dell’Assessore Rosatelli, che ricalca il manifesto delle città antiproibizioniste lanciato da Radicali Italiani, e che ci vedrà come radicali protagonisti perché sia uno strumento per passare dalle parole ai fatti. Speriamo, nell’immediato, che questa rete infonda forza e coraggio ad un Parlamento che si appresterà, previa discussione degli emendamenti, a portare in votazione per metà luglio il Ddl Magi per la depenalizzazione della coltivazione di 4 piantine. Coraggio e poca lettura dei dati scientifici che è mancata alla nostra corregionale deputata di Fratelli d’Italia Augusta Anita Laura Montaruli che nell’aula del Parlamento ha sproloquiato addosso ai partiti promotori del disegno di legge, rei di fornire la droga per strada. Signora depuata si informi, la droga è già libera, serve legalizzarla.”

Obiettori maggioritari all’ASL Alessandria, Grimaldi (LUV): Ovunque un boicottaggio di massa della 194

La Regione deve rispondere.

“La situazione dell’ASL Alessandria è una di quelle che più preoccupano per la percentuale di obiettori: a Novi-Tortona su 9 dirigenti medici sono 7 (il 77,78%), a Casale-Acqui su 8 sono 6 (il 75,00%), nei consultori su 5 1 (il 20,00%) ma su due sumaisti uno è obiettore. Ripetiamo che dire che comunque l’interruzione di gravidanza è garantita non rimuove il problema, che assume le dimensioni di un boicottaggio di massa della legge 194” – dichiara Marco Grimaldi.

“Sulla situazione dell’ASL Alessandria ho depositato un’interrogazione” – prosegue Grimaldi. – “Non mi stancherò di denunciare questi numeri spaventosi fino a quando la Regione non mostrerà di voler davvero applicare la legge e la delibera a sua tutela. Perché, fino a prova contraria, ad Alessandria non è stato dato corso al punto in cui la delibera definisce che ‘nel caso in cui permanessero zone con una concentrazione di obiettori di coscienza superiore al 50 per cento, le ASL e le ASO possono bandire concorsi riservati a medici specialisti che pratichino IVG’? Che cosa si è fatto sui consultori, ove la delibera stabilisce che ‘tutte le prestazioni e le attività erogate non possono essere soggette ad obiezione di coscienza’? Vogliamo delle risposte”.

Pnrr, Ruffino: “Riflettere su intera provincia estromessa”

“Sui mancati fondi per progetti presentati da 314 comuni della provincia di Torino, relativi a bando promosso dal Ministero della Cultura e dedicati alla realizzazione di interventi per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici nell’ambito del Pnrr, annunciai da subito il mio interessamento presentando un ordine del giorno per comprendere i motivi di questa esclusione”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino. “Dalla sua pubblicazione, molti sindaci hanno avanzato dubbi e perplessità sulla struttura del bando. L’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ha dichiarato di non aver mai condiviso l’impianto del bando, considerandolo una assurdità che non rispetta i territori e le comunità mettendo tutti contro tutti. E non possiamo neanche immaginare che, stranamente, i comuni tutti di un’area specifica, non abbiano centrato l’obiettivo, parliamo di sindaci che da anni presentano progetti di ottimo livello. Pochi giorni fa la Commissione europea, su un ricalcolo delle sovvenzioni del Recovery fund sulla base della crescita reale del Pil del 2020 e della crescita aggregata 2020-2021, ha riassegnato all’Italia 283 milioni di euro in più. Una buona notizia che fa ben sperare nell’opportunità di poter destinare parte di queste risorse aggiuntive derivanti dal ricalcolo effettuato dalla Commissione europea a compensazione dei mancati finanziamenti in favore dei 314 Comuni dell’area metropolitana di Torino, al fine di consentire la realizzazione di interventi per la rigenerazione culturale e sociale. Questa era la richiesta del mio Odg che oggi non e’ stato approvato alla Camera e su cui insisterò fino a che non otterrò il giusto e meritato riconoscimento, per i comuni dell’area metropolitana del capoluogo piemontese che stanno affrontando le immani difficoltà che gli enti di prossimità, come in ogni Regione italiana, stanno vivendo in questo frangente storico anche a causa dell’ultima gravissima crisi idrica a causa della siccità che sta colpendo ampie zone dell’Italia, specialmente al Nord”, conclude

Tav: Gariglio (Pd), risorse da UE, ma non precludersi i finanziamenti delle tratte nazionali

“Gli ottimi risultati ottenuti dal Ministro Giovannini sui finanziamenti comunitari per le infrastrutture sono una conferma dell’efficacia dell’azione di governo: le risorse stanziate dall’Ue riguardano infatti 220 milioni di euro per realizzare il sistema Ertms per controllare la marcia dei treni e 11,7 milioni di euro per cofinanziare la progettazione della tratta Avigliana-Orbassano della Torino – Lione “: è quanto dichiara Davide Gariglio, capogruppo Pd in Commissione Trasporti di Montecitorio.

“È ora però fondamentale raccogliere prontamente la richiesta dell’Unione Europea sulla necessità che Francia ed Italia sottoscrivano entro il 2022 la decisione di esecuzione sulle rispettive tratte nazionali della TAV. Superare questo termine significherebbe dunque perdere l’opportunità di accedere ai finanziamenti UE destinati alle tratte nazionali”: conclude Davide Gariglio.

Ucraina terra irrisolta

Dal 24 febbraio ad oggi, è fiorito una grande numero di testi che parlano della guerra in Ucraina, dell’invasione russa, dello ‘zar’ del Cremlino e del presidente Zelensky. Ed è stupefacente come tutti siano diventati all’improvviso ucrainologi o russologi, scrivendo testi in pochi giorni che poco poco si distanziano dagli istant bock. Faccio un’eccezione per i corrispondenti di guerra come Fausto Biloslavo, di cui conosco personalmente le grandissime doti di professionista e di Uomo, e non molti altri. In questo oceano di pubblicazioni una meriterebbe maggiore attenzione di quella che ha avuto sinora. Si tratta di ‘Ucraina terra irrisolta nel confronto imperialistico” che, pubblicata nel maggio del 2014, anticipava – cercando di spiegarne con grande rigore scientifico le ragioni – quello che sarebbe accaduto non molti anni dopo. Testo che è drammaticamente tornato alla ribalta proprio in questi mesi. L’autore non è un cattedratico (che magari non ha mai visto uno scenario di guerra), un profondo analista geopolitico ‘in prima linea’ tutte le sere nelle sarabande televisive, o un politico staccato dalla realtà che ‘tifa’ per l’Ucraina o la Russia. L’autore è ‘semplicemente’ un operaio di Reggio Emilia, Edmondo Lorenzo. Tutto questo, va detto a chiare lettere, a dimostrazione che la cultura è un fatto personale, di approfondimento, di capacità e non è fatta (unicamente) di titoli accademici, pur importanti, specialmente se sudati e meritati. In circa 200 pagine, edite da ‘Prospettiva Marxista’, periodico comunista internazionale, Lorenzo, naturalmente dal suo punto di vista ideologico, ma con grande rigore, supportato da dati ed analisi, spiega quella che era la situazione in Ucraina all’epoca della stesura degli articoli, quella che è stata la sua storia, quello che è il suo rapporto con la Russia, che sia stata la Russia degli Zar, la ‘Terza Roma’, o quella del comunismo o quella attuale, inserita in un quadro geopolitico dove, a suo dire, Russia e Stati Uniti, entrambe potenze imperialiste, sono attivi sul Fronte Orientale del continente europeo. E’ un libro ben scritto, agevole, ricco di dati e citazioni che serve a capire cosa ha portato all’attuale dramma che si sta consumando a non grande distanza da noi. Certamente c’è una visione di parte, e ci mancherebbe, ma è un libro che il sottoscritto, da sempre, decisamente agli antipodi del pensiero marxista, si permette di consigliare come lettura.Ucraina terra irrisolta nel confronto imperialistico” è reperibile presso la Libreria ‘Labirinto’ di Casale Monferrato, in via Benvenuto Sangiorgio.

Massimo Iaretti

 

Cirio alla guida della delegazione italiana del comitato europeo

“Cirio alla guida della delegazione italiana del comitato europeo è un risultato centrale per il Piemonte e per Forza Italia. È la dimostrazione che il lavoro della Giunta del centrodestra e nostro sta dando i risultati sperati, cambiando la velocitá e la credibilitá del Piemonte. Ora cambierá quella nazionale a livello di stimolo all’azione comunitaria”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte e i consiglieri regionali Biletta, Fava e Graglia. “Si tratta di un ruolo nazionale strategico che siamo certi potrá portare vantaggi anche per il Piemonte e le altre regioni italiani perchè Alberto è un uomo del territorio”

Obiezione di coscienza, Grimaldi (LUV): In Piemonte numeri da brivido

L’obiezione non è più una tutela, ma una scorciatoia lesiva di un diritto fondamentale.

“Oggi all’Ospedale di Ciriè è possibile effettuare un’interruzione di gravidanza. Icardi lo assicura tramite una nota di risposta a una nostra vecchia interrogazione, ma noi non riusciamo a gioire. Qualche mese fa su 9 ginecologici operanti nella struttura 9 erano obiettori. Fino alla denuncia nostra, dell’associazione Luca Coscioni, delle amministratrici e delle donne di quel territorio, a quanto pare, nessuno aveva considerato il problema. Intanto altri dati sconcertanti sul Piemonte sono emersi proprio ieri: 10 obiettori su 11 all’ASL di Novara, a Rivoli e Susa 12 su 16, a Novi e Tortona 7 su 9. Sono tutti membri di una ramificata comunità teocon, o forse semplicemente è più facile e gratificante non praticare le igv?” – domanda il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, a seguito della risposta dell’Assessore Icardi alla sua interrogazione “Obiezione di coscienza all’Ospedale di Ciriè”.

“Adesso basta: i Direttori delle ASL convochino gli obiettori per un confronto sul punto. Lo sono da sempre? Sapevano o non sapevano quali interventi avrebbero svolto quando hanno scelto la specializzazione? Dubito che siano nati prima dei referendum su aborto e divorzio” – prosegue Grimaldi. – “La Regione di fronte a questo stillicidio come si comporta? Lo sappiamo bene: regalando 400.000 euro ad associazioni pro vita impegnate nel brain washing di donne che hanno liberamente scelto di interrompere una gravidanza. La verità è che l’obiezione non ha più senso di essere garantita per legge, mentre ciò che va garantito e viene negato e offeso quotidianamente è il diritto alla libera scelta delle donne”.

Canalis (Pd): “Il Centrodestra non approva l’affido culturale”

“UN ALTRO SEGNO DI ARRETRATEZZA E DISATTENZIONE”

28 giugno 2022 – In Consiglio Regionale le forze di maggioranza si sono astenute sulla mia proposta di promuovere in tutta la Regione l’affido culturale, una pratica partita a Napoli nel 2020, durante il lockdown, nell’ambito dei progetti selezionati dal Fondo nazionale per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile, e poi diffusasi a Bari, Roma e Modena.
Si tratta di un progetto molto semplice: un genitore che, abitualmente, porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo, in una sala concerti o in libreria, accompagna anche il bambino di un’altra famiglia – eventualmente con un membro di questa famiglia – che per varie ragioni non frequenta abitualmente questi luoghi.
Si realizza così un insieme di fruizioni culturali condivise, tramite le quali “famiglie-risorsa” e “famiglie-destinatarie” stringono un Patto Educativo: un sostegno complessivo multidimensionale promosso, garantito e monitorato dalla Scuola.
Il progetto Affido Culturale alimenta i Patti Educativi affidando alle famiglie-risorsa una dotazione di “e-ducati”, una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc: cinema, teatri, musei etc., che così si aggiungono, fattivamente, alla comunità educante. Le transazioni in e-ducati viaggiano su una app, appositamente realizzata, che facilita il monitoraggio delle attività, oltre che il fundraising del progetto.
L’affido culturale è monitorato dalle scuole del territorio, dai Comuni e dai Consorzi socio assistenziali ed è praticato da famiglie che aiutano altre famiglie. L’affido culturale, come ogni altra forma di affido, esprime la partecipazione di tutta la comunità, e non solo dei genitori biologici, alla sfida educativa che coinvolge i bambini.
Uno splendido esempio di rafforzamento dei legami comunitari e di contrasto alla povertà educativa. Soprattutto nei territori più poveri o disagiati, anche in Piemonte, ci sono, infatti, bambini e ragazzi che per mancanza di opportunità educative nelle famiglie e di possibilità economiche non visitano mai né frequentano luoghi culturali come ad esempio i teatri, i cinema, le sale concerti, le librerie e i musei: occasioni culturali fondamentali per la crescita e l’apprendimento.
Ogni bambino ha diritto a ricevere strumenti educativi adeguati ed è per questo che avevo proposto, con uno specifico Ordine del Giorno, di inserire la Regione Piemonte nel circuito dell’affido culturale, accedendo al Fondo nazionale per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile; avevo anche proposto di predisporre una programmazione di proposte culturali dedicate alle famiglie, a cui “famiglie-risorsa” e “famiglie-destinatarie” dell’affido culturale potessero fare riferimento, valutando la possibilità di fornire gratuitamente o a prezzo calmierato l’abbonamento annuale dei musei del Piemonte ai minori di famiglie in difficoltà e agli adulti che si propongono di sostenere progetti di affido culturale e coinvolgendo nel progetto di affido culturale i comuni piemontesi, le scuole, le associazioni di famiglie affidatarie e i consorzi socio assistenziali.
L’affido culturale valorizza l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. Purtroppo la proposta non è passata.
Temo che la radicale diffidenza del centrodestra piemontese nei confronti dell’istituto dell’affido abbia pesato anche in questo caso, privando i minori piemontesi di un’interessante opportunità, già sperimentata con successo in altre parti d’Italia.
Per fortuna, nella seduta di ieri, il Consiglio Comunale di Torino ha invece colto l’opportunità e approvato questo progetto, avanzato dalla consigliera Amalia Santiangeli, gettando un po’ di luce su un quadro regionale segnato da pregiudizio e arretratezza culturale.
Bisognerebbe ricordare alla Giunta Cirio che la condizione di povertà educativa di un minore è multidimensionale, frutto del contesto economico, sanitario, familiare e abitativo, della disponibilità o meno di spazi accessibili, della cattiva alimentazione e scarsa cura della salute, dell’assenza di servizi di cura e tutela dell’infanzia, ma è anche povertà di relazioni, isolamento, carenza di servizi, di opportunità educative e di apprendimento non formale.
La povertà educativa è insidiosa quanto e più di quella economica, priva bambini e adolescenti della possibilità di apprendere e sperimentare, scoprendo le proprie capacità, sviluppando le proprie competenze, coltivando i propri talenti ed allargando le proprie aspirazioni.
Bene per Torino! Peccato per il resto del Piemonte!

Monica Canalis, vice Segretaria Pd Piemonte e Consigliera regionale

Pd, Gallo: risultati elettorali specchio malgoverno piemontese

<I risultati dei ballottaggi sono chiari a tutti, il centrodestra arretra perdendo anche nelle sue roccaforti ed il Pd avanza.

Questi risultati, sono lo specchio del mal governo piemontese di Alberto Cirio e della sua squadra>.
Lo dichiara il presidente del gruppo del Pd in Consiglio Regionale Raffaele Gallo.

<Pazienti ospedalieri, utenti del tpl, ambientalisti, operatori economici, mondo della cultura, personale sanitario, tutti hanno bocciato questo governo regionale di centrodestra e il risultato si vede alle elezioni amministrative – prosegue Gallo – Il governatore ne prenda atto, cambi marcia e ci ascolti o lasci amministrare a chi ne ha le competenze e la voglia>.
<Noi continueremo con ancora più forza nella nostra azione di opposizione e di costruzione di una proposta politica per il 2024> conclude il presidente del Gruppo PD.

Il Centrosinistra vince in Piemonte

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Nel ballottaggio delle elezioni comunali Comunali in Piemonte vince il Centrosinistra: Patrizia Manassero è eletta sindaco a Cuneo, Giorgio Abonante toglie Alessandria al centrodestra (sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco).

Claudio Castello, Pd vince  a Chivasso, a Omegna (VCO),  Alberto Soressi  toglie la città a Paolo Marchioni.

Vincono i candidati delle  liste civiche a Savigliano, dove il nuovo sindaco è l’ex M5s Antonello Portera. Ad Acqui Terme, dove Danilo Rapetti ha battuto il  sindaco uscente Lorenzo Lucchini.