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Daniele Valle attraverserà il Piemonte con un tour in bici

Per incontrare territori e persone. Dal 27 agosto al 3 settembre

 

Un viaggio in bicicletta in sei tappe attraversando in lungo e il largo tutto il Piemonte, da est a ovest, da nord a sud, toccando tutte le Provincie.

Daniele Valle, vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte e consigliere regionale del Partito Democratico, partirà domenica 27 agosto da Condove, in Val di Susa, per raggiungere Torino.

Il giorno successivo lascerà Torino per Alba, passando poi dall’astigiano ad Alessandria lunedì 29 agosto. Giovedì 1 settembre ripartirà da Omegna alla volta di Biella, il 2 settembre la tappa lo porterà da Biella alla Festa democratica di Torino, in piazza d’Armi, infine, domenica 3 settembre l’ultima tappa sarà da Torino a Cuneo.

Spiega Daniele Valle: «Ho trascorso gli ultimi quattro anni a girare tutto il Piemonte, per incontrare cittadini ed amministratori, correndo dietro ai disastri e alle promesse non mantenute della Giunta Cirio. Ho partecipato a eventi e iniziative, ho incontrato cittadine e cittadini, associazioni, imprese, ho visitato i tanti luoghi della Memoria dove è stata costruita la storia del nostro Paese. Perché ora rifarlo in bici? Ho scelto di dedicare l’ultima settimana del mese di agosto a girare il Piemonte ma con un altro ritmo: percorrerò la nostra Regione in bicicletta e a piedi. L’obiettivo è quello di incontrare i piemontesi, fermarmi a parlare con loro, ascoltare i problemi ma soprattutto capire cosa possiamo fare insieme, quali prospettive future possiamo immaginare e costruire. E così poter anche apprezzare la straordinaria bellezza paesaggistica e culturale dei nostri territori. Non a caso partiremo dai luoghi dell’eccidio di Vaccherezza, in valle di Susa, perché il futuro lo si costruisce con la consapevolezza dei sacrifici del passato».

Un viaggio di oltre 500 chilometri, che sarà possibile seguire passo passo sui social e sul sito www.danielevalle.it dove sarà possibile seguire in tempo reale il tour in bici e prenotarsi per partecipare alle tappe.

Aggiunge Daniele Valle: «In tanti mi chiedono chi me lo faccia fare. Ma io amo lo sport, soprattutto all’aria aperta e la fatica non mi ha mai preoccupato».

D’altra parte qualche anno fa il Consigliere Valle aveva percorso in bici la Via Francigena fino a Roma e la ciclovia VENTO (da Torino a Venezia), proprio per sensibilizzare le amministrazioni sulla promozione delle due iniziative».

 

Domenica 27 agosto: Condove – Torino 54km

Le tappe del percorso: Sacrario di Vaccherezza / Condove, Chiusa di San Michele / Bicigrill, Avigliana / Bike Hub, Caselette, Pianezza, Alpignano, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Torino/Bocciofila La Frejus.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle gli amministratori locali Jacopo Suppo, Andrea Archinà, Pacifico Banchieri, Giuseppe Palmieri, Francesco Casciano.

Lunedì 28 agosto: Torino – Alba 86km

Le tappe del percorso: Torino, Eremo, Chieri (area ex Tabasso, incontro con Fiab), Baldichieri d’Asti, riserva naturale di Valle Andona / Parco Paleontologico Astigiano, Alba.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle i consiglieri regionali Sergio Chiamparino, Raffaele Gallo e Maurizio Marello e i sindaci Alessandro Sicchiero e Gianluca Forno.

Martedì 29 agosto: Alba – Castellania (Alessandria) 77km

Le tappe del percorso: San Damiano d’Asti, Borgoratto Alessandrino / Giardino dell’Accoglienza, Castellania.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Domenico Ravetti e vari amministratori locali.

Venerdì 1 settembre: Omegna-Biella 104km

Le tappe del percorso: Omegna, Borgomanero, Gattinara, Candelo, Biella / Bolle di Malto.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Domenico Rossi e vari amministratori locali.

Sabato 2 settembre: Biella – Torino (festa democratica-Piazza d’armi) 103km

Le tappe del percorso: Biella, Ivrea, Colleretto Giacosa, Cuorgnè /ospedale, Rivarossa, Volpiano, Settimo Torinese / Ponte Vecchio, Torino / piazza d’Armi.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Alberto Avetta e vari amministratori locali.

Domenica 3 settembre: Torino – Cuneo 110km

Le tappe del percorso: Torino, Moncalieri / Borgo Navile, Nichelino / Palazzina di Caccia di Stupinigi, Rivalta / Bicigrill Parco Sangone, Vigone, Saluzzo, Cuneo.

Saranno presenti nelle varie tappe o pedaleranno con Daniele Valle il consigliere regionale Diego Sarno e vari amministratori locali.

Regione Piemonte in Cina: collaborazione sulla sanità

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«L’OSPEDALE DI LVLIANG UN MODELLO TECNOLOGICO E LOGISTICO DA STUDIARE CON ATTENZIONE»

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in questi giorni si trova in Cina per dare applicazione al protocollo di collaborazione siglato due anni fa con le autorità cinesi in ambito sanitario.

Su invito del sindaco Zhang Guangyong, l’assessore ieri pomeriggio ha visitato l’ospedale di Lvliang, la principale struttura sanitaria del capoluogo, che conta circa 4 milioni 300 mila abitanti.

Il complesso ospedaliero occupa una superficie di 300 mila metri quadrati, con 1.700 posti letto (di cui 294 di terapia intensiva), circa 2.000 dipendenti (di cui 424 professionisti “esperti”) e 4.000 accessi al giorno (di cui 120 al Pronto soccorso). I reparti di eccellenza sono Ortopedia e Ginecologia.

«E’ stato un confronto molto interessante – osserva l’assessore Icardi -, l’ospedale di Lvliang è paragonabile per numero di posti letto al Parco della Salute di Torino, ma il rapporto con la struttura torinese rivela come l’alto grado di automazione dell’omologo cinese faccia la differenza sul piano dell’efficacia logistica e gestionale del complesso sanitario.

Parliamo di una struttura di ultima generazione, altamente tecnologica e con soluzioni ingegneristiche d’avanguardia che possono fornire spunti di notevole interesse per la progettazione dei nostri nuovi ospedali».

Particolarmente apprezzata dalle autorità cinesi l’esposizione dell’assessore Icardi sulle eccellenze sanitarie del Piemonte, tra cui il Centro trapianti, il CTO, la Rete oncologica, l’ospedale da campo Emt2, eccetera.

«Stiamo valutando con i sanitari cinesi uno scambio di buone pratiche su temi di reciproco interesse – comunica Icardi -, siamo fiduciosi che si possano ottenere risultati di sicuro vantaggio per entrambe le parti».

La politica annaspa d’estate

Settimane di Ferragosto, settimane di totale riposo anche per i politici.
Anche , se non soprattutto per la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Sempre meno aggressiva e sempre più dialogante. Suo obiettivo? Vincere le elezioni Europee ed essere determinante per una nuova maggioranza in Europa. Anche per questo non si invischia nel ciarpame dei suoi ex (forse) amici camerati. Sull ‘ immigrazione e passata da: non li vogliamo a: poveretti. Concretamente ha confermato i 35 euro al giorno per chi è sbarcato in Italia o chi arriva clandestinamente. Ovviamente i soldi non sono dati direttamente a loro, ma per organizzazioni o cooperative che li gestiscono. La notizia nella notizia è che sono pochissime le attività previste. Anzi decisamente nessuna. Giusto dargli da mangiare e forse una bici per spostarsi.
Praticamente bighellonano aspettando una destinazione o una certificazione del loro stato. Se ne riparla tra due o tre anni. Ma ciò che angustia la nostra Giorgina è l’assoluta e totale mancanza di soldi.
Annaspa decisamente sul salario minimo garantito. Lotta all’evasione? Si vedrà, per ora tassazione sugli extra profitti bancari. Multinazionali straniere. Per ora rimangono intoccabili. Del resto non è una novità.
Anche il centro sinistra dormiva sonni profondi sull’argomento. Ora all’opposizione sono agitatissimi. Tanto cambia poco.
L’ incontro di 10 giorni fa tra Meloni ed opposizioni? Pura fuffa. Pure Torino è sonnolenta. Danno un certo brio i turisti.
Solito pienone al Museo del Cinema ma anche gli altri musei si difendono.
E tutto sommato….” fortuna ” che sono le ben note questioni di corna. Ciò che non è fortuna sono le morti in carcere e sapere che il Presidente Tissenkrupp farà in Germania pochi anni di galera, mi sa  presto trasformati in domiciliari. Per giunta in ville faraoniche. O le questioni di corna e di fidanzamento interrotto da un prelievo di 700 mila euro. Del resto come si sa anche il tradimento ha un costo.
Deprimente.  Poi finalmente ritorna il nostro nostro ” amico ” ministro Giorgetti che candidamente confessa: cari italiani …..Bambole…. non c è una lira. Più precisamente cari italiani non c’è un euro. E sorge spontanea una domanda: se non ci sono soldi perché non accettare il prestito dell’Europa. Risposta: mistero.
Che questo governo annaspi è sotto gli occhi di tutti. Tradotto : non sa che pesci pigliare.
L’ unica cosa che gli rimane è polemizzare con tutto e con tutti. Tanto le parole al vento delle politiche non costano, ma qualche conseguenza sulla credibilità c’è, indubbiamente. Siamo persino stanchi di ripeterlo , siamo proprio messi male.
Magari la Giorgina Meloni se ne inventa qualcuna. Dubitiamo. Magari come Gesù Cristo moltiplicherà i pani ed i pesci o forse in modo più prosaico accetterà i soldi europei con 10 mesi di ritardo.
PATRIZIO TOSETTO

Piemonte, Salvini: “impegno contro la forzatura del blocco diesel euro 5”

“Dal prossimo 15 settembre, in Piemonte saranno fuorilegge i veicoli diesel Euro 5. È il risultato dell’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green: per la Lega si tratta di una scelta ideologica e dannosa, che colpirà duramente famiglie e imprese senza significativi benefici per l’ambiente.
Non solo. La direttiva europea impone questa misura anche agli amministratori locali, che per l’ennesima volta si ritrovano disarmati e senza strumenti per tutelare al meglio la propria comunità.
Nelle ultime ore il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha avuto dei confronti – anche con colleghi di governo a partire dal Ministro Pichetto Fratin – ed è determinato a intervenire per correggere questo provvedimento che metterebbe in seria difficoltà centinaia di migliaia di famiglie e di lavoratori”.
Così una nota della Lega.

I Popolari contro gli “opposti estremismi” 

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Sembra quasi un fatto naturale, nonchè scontato, che la politica italiana debba ispirarsi ai criteri
della radicalizzazione più spietata e crudele nel confronto tra i partiti e gli schieramenti
maggioritari. O meglio, che la polarizzazione ideologica da un lato e la delegittimazione morale e
politica dell’avversario/nemico dall’altro, debbano continuare ad essere i due tratti essenziali che
disciplinano il cosiddetto “bipolarismo selvaggio” che connota il dibattito politico contemporaneo.
Ora, se è vero, com’è vero, che la sinistra radicale e massimalista della Schlein non può che
sposare organicamente questa deriva; se è persin scontato sottolineare che il populismo grillino
dei 5 stelle vive sull’onda della demolizione sistematica di tutto ciò che è estraneo a quel mondo e
se in alcuni settori della destra, soprattutto di marca leghista, il contrasto con gli avversari/nemici
è quasi un fatto dogmatico, persiste ancora un settore della politica italiana che non è affatto
riconducibile a quegli schemi. È un settore che, comunemente e sbrigativamente, può essere
definito come il Centro politico e culturale del nostro paese. Un luogo politico che proprio nel
nostro paese ha sempre avuto un ruolo decisivo. Un Centro che, però, contempla e conserva al
suo interno un filone ideale e una cultura politica che nel nostro paese ha storicamente avuto un
ruolo decisivo in tutti i tornanti più delicati della storia democratica: ovvero, il cattolicesimo
popolare e sociale.
Si tratta, cioè, di una cultura politica e di un’area sociale che non si rassegnano a giocare un ruolo
di violenta e permanente conflittualità con gli altri partiti e schieramenti politici e che, soprattutto,
non individuano nella delegittimazione strutturale del “nemico” la ragione sociale della propria
presenza politica. Ma per poter centrare questo obiettivo sono indispensabili almeno due elementi
di fondo.
Innanzitutto va ricostruito e ridefinito, soprattutto in vista del prossimo voto europeo, quel campo
politico centrista, riformista e di governo che è la precondizione decisiva ed essenziale per
sgonfiare progressivamente il “bipolarismo selvaggio” e per riportare il confronto politico lungo i
binari di una corretta e fisiologica dialettica democratica. Un Centro plurale, riformista,
competitivo e fortemente popolare che non va confuso, come ovvio e persin scontato, con il
piccolo polo repubblicano alleato con ciò che resta dei Radicali a cui pensa il capo di Azione
Calenda. Questa è un’operazione politica salottiera e alto borghese che non può e non deve
essere confusa con un campo politico autenticamente popolare e centrista.
In secondo luogo, e soprattutto, è altresì necessario ed indispensabile che l’area e il mondo
popolare, cattolico democratico e cattolico sociale, escano allo scoperto e rimarchino con forza e
coraggio la propria personalità e il proprio ruolo nella cittadella politica italiana. Non mancano, al
riguardo, le iniziative politiche ed organizzative. Basti pensare che il movimento nato
recentemente attorno a Beppe Fioroni e molti esponenti popolari presenti in tutta Italia, “Tempi
Nuovi-Popolati uniti”, punta alla ‘ricomposizione’ politica, culturale ed organizzativa dei Popolari
per rilanciare e ricostruire una vera “politica di centro” nel nostro paese. Al di là e al di fuori di un
ruolo puramente ornamentale e del tutto ininfluente che oggi hanno i Popolari all’interno della
sinistra radicale ed estremista della Schlein o esclusivamente testimoniale in alcuni settori della
destra italiana.
Ecco perchè la ricostruzione del Centro da un lato – con tutte le culture politiche e le tradizioni
ideali che si riconoscono in quel progetto – e il rilancio del popolarismo di ispirazione cristiana
dall’altro possono rappresentare un volano importante e decisivo per attenuare la deriva
bipolarista, e selvaggia, che da ormai troppo tempo caratterizza la politica nel nostro paese. Due
elementi che possono, ancora una volta, essere decisivi per dare un contributo determinante al
rinnovamento e al cambiamento della politica italiana.

Iannò: “Blocco Euro 5 diesel è iniquo”

Se tornassimo alle carrozze con cavalli?

 

“Quando si entra in una spirale negativa, è difficile venirne fuori e i problemi si sommano. Tutto è iniziato con l’aumento dei biglietti GTT e delle strisce blu con un servizio TPL sempre peggiore e la metropolitana che funziona part-time. Nottetempo e in pieno agosto sono state disegnate le strisce giallo blu per migliorare la riserva di sosta a chi risiede in centro e ha difficoltà a trovare parcheggio la sera. Un provvedimento che da un lato aiuta i residenti, ma che dall’altro penalizza gli esercizi pubblici. E a tutto questo aggiungiamo, ciliegina sulla torta il blocco degli Euro 5 a partire da metà settembre. In pratica si pensa esclusivamente a far cassa, non si prendono mai provvedimenti strutturali seri. Qualche anno fa erano state adottate le famose targhe alterne e adesso questo nuovo provvedimento tampone, che mette ulteriormente in crisi un settore, quello del commercio e di chi utilizza la macchina per lavoro e non per capriccio, come spesso purtroppo qualcuno pensa. L’Amministrazione comunale continua a realizzare piste ciclabili maldestramente progettate, restringendo carreggiate, provocando ingorghi e auto che inquinano ancora di più.  Forse chi ci amministra pensa che da 0 a 90 anni utilizziamo tutti biciclette o monopattini, o forse carrozze con cavalli? Sono sostanzialmente in disaccordo con questi provvedimenti, indipendentemente da chi li proponga.”

Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero

Ambrogio (Fdi): “T-Red, corsa alla multa. Fare chiarezza”

“Cosa vi sia di ‘rivoluzionario’ nell’annunciata installazione di nuovi autovelox e semafori t-red non è chiaro: la corsa alla multa, negli ultimi anni, è lo sport più amato dal Comune di Torino, alla perenne ricerca di risorse extra per rattoppare un bilancio che naviga a vista”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.
“Serve una stretta – continua la Ambrogio – sui controlli legati al riutilizzo dei proventi in ottica di sicurezza stradale e massima trasparenza verso automobilisti e cittadini: nel 2022 Torino, avendo registrato proventi per 2,5 milioni di euro da autovelox e circa 38 milioni di euro da sanzioni ‘ordinarie’, ha maturato circa 21,5 milioni di euro da reinvestire in sicurezza stradale. Come noto, ogni anno i Comuni sono obbligati a inoltrare al Ministero dell’Interno una relazione, organizzata per aggregati, nella quale si rendicontano gli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali: in Italia un Comune su cinque non presenta la citata relazione. Non solo, le relazioni inviate al Ministero dell’Interno possono essere oggetto di campionamento da parte del MIT: nel 2021, su quasi 8mila comuni italiani, i controlli a campione effettuati sono stati 40, di cui ben 22 hanno richiesto approfondimenti istruttori”.
“Tutto ciò non è accettabile: in 12 anni di normativa, nessun Comune è mai stato sanzionato, nemmeno a fronte della mancata consegna della richiamata relazione. A riguardo ho presentato un emendamento, nelle more della riforma del Codice della Strada in via di discussione, al fine di garantire, già dal 2024, un controllo automatico per i Comuni sopra i 50.000 abitanti, nonché un campionamento via via più capillare per gli altri: il 50% degli enti locali con popolazione compresa tra 15.000 e 50.0000 abitanti a decorrere dal 2025 e il 25% degli enti locali con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti a decorrere dal 2026”.

Smog, Valle (Pd): “Spariti bonus abbonamenti e fondi rottamazione”

Il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle commenta l’annuncio del blocco alla circolazione dei veicoli più inquinanti: “Come mai le “belle notizie” come questa non vengono comunicate da Cirio?”

«È trascorso oltre un mese e mezzo da quando il Presidente Cirio annunciava urbi et orbi il nuovo “Bonus” per sostenere l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale. Da allora del Bonus non si è avuta notizia alcuna. Così come non si è avuta notizia alcuna dei fondi destinati a incentivare la rottamazione e sostituzione dei veicoli più vecchi. In compenso è arrivata la notizia del “blocco” dal 15 settembre anche per gli euro 5 diesel. Una misura annunciata e spiegata dall’assessore Matteo Marnati. Evidentemente Cirio preferisce rimanere silenzioso quando si tratta di dare “buone notizie” come quelle relative al divieto di circolazione. Riassumendo: prima la Regione taglia sul trasporto pubblico locale 10 milioni di euro solo sul 2023, nonostante l’inflazione abbia comportato costi maggiori per 28 milioni di euro; poi la Regione accumula debiti nei confronti delle aziende, non trasferendo i fondi dovuti negli ultimi anni; quindi la Regione delibera la facoltà per le aziende di aumentare le tariffe per far fronte ai propri tagli e ritardi, e così la maggior parte delle aziende piemontesi negli ultimi mesi ha introdotto rincari su biglietti e  abbonamenti; poi Cirio annuncia il Bonus abbonamenti (con fondi anticipati dalle aziende e solo dopo rimborsate dalla Regione); infine il Bonus abbonamenti scompare insieme agli incentivi per la rottamazione/sostituzione con buona pace sia per il settore dell’automotive sia per le famiglie che vorrebbero poter cambiare l’auto e che non potranno neppure contare sullo sconto per prendere i bus. Ancora una volta le promesse da “Conte Mascetti” del Presidente Cirio si rivelano per quello che sono, bolle di sapone, senza neppure avere il coraggio di spiegare le decisioni più sgradite ai piemontesi».

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale – Consigliere regionale PD

Merlo: “Bene Renzi, avanti con il Centro. Decisivo il ruolo dei Popolari”

“Finalmente decolla il Centro e, soprattutto, ‘la politica di Centro’. È l’unico progetto politico,
questo, in grado di mettere in discussione quel ‘bipolarismo selvaggio’ che da ormai troppo
tempo caratterizza il sistema politico italiano. Un Centro che non può che essere popolare,
plurale, riformista e di governo. Come ovvio, e persin quasi scontato, un progetto che non ha
nulla a che vedere con il polo a cui pensa Calenda, cioè una sorta di Pri in miniatura alleato con
ciò che resta dei radicali. Un progetto, invece, quello a cui pensa Matteo Renzi, che vede
l’apporto di tutti quei movimenti e forze che perseguono l’obiettivo di ricostruire un vero Centro
politico nel nostro paese. Un Centro che, com’è altrettanto ovvio, deve avere l’appoggio decisivo
e determinante dei cattolici popolari, democratici e sociali, oggi sostanzialmente ai margini ed
irrilevanti nella politica italiana”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale “Tempi Nuovi-Popolari uniti”.

Ambrogio (Fdi): “Torino e la vocazione turistica”

“I numeri del mese di agosto certificano la vocazione turistica di Torino e del Piemonte, con i nostri territori che si confermano meta ambita all’interno dei flussi internazionali. Si tratta di una dinamica preziosa che ingenera orgoglio, certo, ma da cui discendono grandi responsabilità.
Qualcuno però non sembra averlo capito: metropolitana fuori servizio per un mese, ancorché per straordinaria manutenzione, il principale servizio di car sharing fermo da un giorno all’altro, senza preavviso, e i mezzi pubblici a scartamento ridotto per contenere i costi sono la fotografia di una città ancora acerba. Poiché il turismo è, pacificamente, un elemento imprescindibile per il futuro di Torino, sembra sempre più inevitabile una completa riprogrammazione delle dinamiche operative e gestionali: considerare il mese di agosto come una zona franca, in cui la città possa fermarsi senza conseguenze, è un errore clamoroso”.
Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia.