politica- Pagina 105

Parco Salute, Salizzoni (Pd): “Nulla si muove”

“CORSINI HA SMENTITO ICARDI? I PROGETTI DOVEVANO ESSERE PRESENTATI A METÀ APRILE”

«Speriamo che tra la documentazione recuperata dal commissario Marco Corsini sul progetto del Parco della Salute di Torino vi sia anche la risposta data dall’assessore Icardi ad un mio Question time, il 13 dicembre scorso, in cui si affermava che “la scadenza dei termini per la presentazione dei progetti definitivi potrebbe essere entro i primi 15 giorni di aprile, tenuto conto anche dei tempi legati alle informative obbligatorie da fornire ad Anac. Tempi diversi non sono ammessi dalle procedure di gara”.Parole chiare. Pertanto, si preoccupano e ci disorientano le affermazioni di Corsini secondo il quale “al momento tutto è fermo” e alle società partecipanti alla procedura di dialogo competitivo non è stata comunicata alcuna scadenza dei progetti. O Icardi e Corsini non si sono parlati, oppure ancora una volta la Giunta Cirio ha preferito fare annunci, poi smentiti dai fatti. Siamo consapevoli che il compito che attende il commissario è alquanto complesso, ma è urgente e necessario introdurre elementi di certezza sul futuro del Parco della Salute. Bisogna fissare un cronoprogramma preciso per il dialogo competitivo e capire le intenzioni dei gruppi di imprese rimasti in gara. Altrimenti, meglio predisporre una nuova gara con procedura d’urgenza. L’importante è uscire da questa situazione di impasse. Che riguarda tutta l’edilizia sanitaria. Solo su Novara e Cuneo sembra muoversi qualcosa, tutto il resto è fermo quando non si fanno passi indietro: cambi di localizzazione (AslTO5 e Alessandria), polemiche sulle sedi (Ivrea, Vco), investimenti Inail meramente ipotetici se non irrealistici, case di comunità e ospedali di comunità per ora sulla carta e domani destinati a rimanere scatole vuole se non si assumono più operatori sanitari. La legislatura regionale sta avviandosi verso la sua conclusione, con il suo carico di promesse rimaste tali. La speranza di poter assistere in questi cinque anni alla posa della prima pietra del Parco della Salute era eccessiva, ma che ad oggi si sia solo riusciti a completare la bonifica e per il resto perduri una situazione di stallo è sconfortante per la politica tutta, per i cittadini e per tutti coloro che, come me, hanno trascorso gran parte della loro vita in ospedali sempre più vecchi, fatiscenti, costosi».

 

Mauro SALIZZONI

Consigliere regionale Pd

 

Italvolt a Scarmagno: due anni di annunci illusori

Dopo più di due anni di chiacchiere, annunci e pochi fatti concreti, finisce il sogno di vedere rinascere il polo industriale di Scarmagno attraverso il progetto della cosiddetta Gigafactory delle batterie al litio targate Italvolt.

“Due anni di promesse, contrassegnati di annunci illusori per il territorio canavesano, che si concludono come da tempo si temeva, per un progetto sulla carta mastondotico, ma che si è percepito fin dall’inizio fumoso ed astratto”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta l’annuncio dello spostamento del progetto nell’area di Termini Imerese.
Rispetto ai faraonici annunci iniziali, il progetto è rimasto fermo sulla carta, con le date di inizio lavori procrastinate nel tempo, mentre grossi dubbi si affacciavano sulla fattibilità dello stesso.
“In questi due anni, agli svariati annunci, non ha mai fatto seguito nessun atto concreto. Anzi, il fallimento del progetto gemello, Britishvolt, aveva fatto presagire il non concretizzarsi dell’opera nel nostro territorio”, continua Desirò.
Lo spostamento a Termini Imerese, anch’esso sulla carta in attesa di trovare gli investimenti necessari, ancora non disponibili dopo due anni di messa a terra dell’operazione, pone nuovamente il problema del rilancio di Scarmagno.
“Un sito industriale fondamentale per il rilancio dell’economia del Canavese e di tutto il Piemonte, su cui Regione e Città Metropolitana dovranno sviluppare progetti necessari a recuperarne l’importante valore economico e sociale per il territorio”, conclude Desirò.
Ancora una volta il Canavese, così come il Piemonte, si ritrovano a dover fare i conti con la realtà dei fatti, ben diversa dalla narrazione degli annunci. La concretezza dei progetti, la capacità della concertazione tra i vari attori in gioco, pubblici e privati, e la capacità di ritrovare una visione futura per il territorio, deve essere la priorità dei prossimi mesi e della prossima Giunta Regionale, per riconsegnare al Piemonte il ruolo di locomotiva economica che la storia gli ha sempre consegnato.
Italia Liberale Popolare
Coordinamento Regionale Piemonte

Partito radicale escluso dal “Liberal Forum”: “si cancella la battaglia di Tortora”

 RIFORMA DELLA GIUSTIZIA


“Non stupisce che dall’evento in programma il 17 e 18 marzo a Torino per una Riforma liberale della Giustizia, in ricordo di Enzo Tortora, siano stati esclusi il Partito Radicale e l’Associazione Marco Pannella di Torino. Il Pr fu l’unica organizzazione politica che fece della battaglia con Enzo Tortora una grande bandiera in Italia per una Giustizia Giusta. Val bene ricordare che proprio nelle sue liste venne candidato ed eletto al Parlamento Europeo nel 1984 per poi dimettersi, per meglio affrontare il processo da detenuto dal quale fu poi assolto. La lotta per una Giustizia Giusta incardinata dal Partito Radicale è continuata nei decenni fino ad oggi. Soltanto lo scorso anno furono promossi insieme alla Lega i referendum sulla giustizia. Si vuole cancellare la storia ed è un copione che si ripete: l’esclusione sistematica del Partito Radicale continua anche da parte di chi si professa “liberale” ma che nei fatti opera una vera e propria azione di censura che di cultura politica liberale ha ben poco, anzi, niente. Noi non possiamo che augurare loro buon lavoro nella speranza che dopo il tanto parlare ne derivino finalmente anche fatti e azioni politiche concrete. Sarebbe davvero ora di uscire dal sonno profondo.
Al Paese è necessaria una nuova stagione riformatrice e il Partito Radicale è pronto, lo dicono i fatti e lo dice la storia, malgrado le censure, le esclusioni e il tentativo di ‘Damnatio Memoriae’ operati sin dalla candidatura di Enzo Tortora e ancora in corso nei suoi confronti”.

 Mario Barbaro (membro di Segreteria del Partito Radicale) e Sergio Rovasio (membro del Consiglio Generale del Partito Radicale)

Accossato (Luv): “Alla Giunta Cirio interessano più le poltrone del bilancio”

“La giunta Cirio preferisce occuparsi di creare quattro posti di sottogoverno (i famosi sottosegretari) anziché approvare il bilancio regionale” dichiara la Presidente del gruppo LUV Silvana Accossato dopo la decisione da parte della maggioranza di portare in Consiglio Regionale con convocazioni ad oltranza la riforma dello Statuto a discapito della discussione sul Bilancio.

“Siamo a marzo inoltrato, la Regione è in esercizio provvisorio e di conseguenza può sostenere solo spese ordinarie in misura di un dodicesimo al mese” – ricorda la Presidente di LUV e “nei fatti sono bloccati tutti gli investimenti e le spese più importanti. Ma questo non sembra interessare Cirio e la sua maggioranza la cui unica priorità è quella di dotare il Piemonte di 4 sottosegretari, 4 nuove poltrone per i politici trombati alle prossime elezioni. Una situazione eticamente e politicamente intollerabile e che i piemontesi devo assolutamente sapere e spero si facciano sentire nei prossimi giorni incalzando una maggioranza priva di ogni visione politica se non quella di sfamare i propri appetiti partitici di posti di potere” – conclude l’Accossato.

Lear e Stellantis, Rifondazione: no ai licenziamenti

Nei giorni scorsi i lavoratori e le lavoratrici della LEAR di Grugliasco hanno manifestato di fronte alla Regione Piemonte, per chiedere di bloccare il licenziamento di 260 lavoratori, cioè della metà dell’organico presente nello stabilimento.

Rifondazione Comunista sostiene i lavoratori e le lavoratrici nella loro lotta per la difesa del posto di lavoro: il lavoro è un diritto fondamentale, che non può essere cancellato perchè si riducono i profitti aziendali o perchè l’azienda non è in grado di sottostare alle devastanti regole degli appalti.
Il lavoro alla LEAR, come in tutte le aziende della filiera automotive, va difeso, perché ogni posto cancellato, oltre ad un inaccettabile costo sociale, costituisce un indebolimento del settore, già colpito e ridimensionato dalla crisi delle vendite, dalla crisi energetica e dalla transizione in atto.
Ma va chiamata in causa con forza la responsabilità di STELLANTIS che, anche se in precedenza con altri nomi (FIAT, FCA), ha costruito un sistema di forniture monopolistico e, nelle collocazioni e nei contratti, totalmente sottoposto alle proprie scelte .
Il nodo quindi, per Torino e per le altre sedi, è quali siano i piani di investimenti, di produzioni, di volumi produttivi degli stabilimenti e in particolare, per l’area torinese, di Mirafiori. Per questo è necessario che le intese di un anno fa tra Il Presidente della Regione Cirio, il Sindaco di Torino Lorusso e Stellantis siano rese pubbliche e non secretate, quasi fosse un affare privato, mentre in ballo ci sono soldi e risorse pubbliche e il futuro sociale ed urbanistico di una parte significativa della città.
Per questo il necessario confronto delle istituzioni e del sindacato con Stellantis deve comprendere il destino di tutta la filiera e portare a precise garanzie per l’insieme dei lavoratori e delle lavoratrici che vi sono occupat*.
PER DIFENDERE IL FUTURO DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI DELLA LEAR BISOGNA IMPORRE A
STELLANTIS PIANI INDUSTRIALI E DI INVESTIMENTO, VOLUMI PRODUTTIVI E GARANZIE OCCUPAZIONALI.

Rifondazione Comunista

Magliano: Si prevede un’estate torrida e senza piogge, urgono invasi

La perdurante siccità ha fatto sì che la prospettiva di una limitazione dei consumi agricoli dell’acqua sia stata oggi esplicitamente formulata dal Presidente Cirio (simili misure sono già realtà in altre Regioni). Le mutate condizioni climatiche sono o saranno la nuova “normalità”.

Ribadiamo in questo contesto – nel giorno dell’incontro tra Regione e Associazioni di Agricoltori sull’irrigazione dei campi – la necessità di una politica coraggiosa e lungimirante sugli invasi, fondamentale per la sostenibilità dell’agricoltura del Piemonte e precondizione affinché si possa affrontare il problema in maniera unitaria e coerente, senza limitarsi a privilegiare uno o l’altro degli interessi in gioco a scapito degli altri, ma garantendo risorse sufficienti per tutti. La nostra regione continua a soffrire un serio deficit pluviometrico. La Coldiretti prevede un’estate 2023 ancora più difficile di quella passata. Si stima che, rispetto agli anni Ottanta e Novanta, la possibilità di verificarsi di un’estate torrida e secca sia oggi del 70% superiore. Le prime proiezioni dei prossimi mesi non escludono un’estate dai fenomeni meteorologici estremi, assaggio di un futuro al quale dobbiamo farci trovare preparati.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte

(foto Vincenzo Solano)

Merlo: Popolari, adesso in campo. Alleanza con le forze centriste

 Presenti alle prossime elezioni regionali.

“Sono 2 le motivazioni principali che ci hanno spinto nei mesi scorsi a dar vita al Movimento
politico nazionale ‘Pop-Popolari in rete’ e che  abbiamo presentato in una conferenza
stampa a Torino.

Innanzitutto la necessità di ridare un protagonismo politico, culturale e sociale all’area popolare e
alla tradizione dei cattolici popolari dopo alcuni anni di emarginazione politica e di inconsistenza
progettuale. Di qui l’iniziativa di favorire una ricomposizione organizzativa nazionale di un mondo
culturale che, disperso ed anonimo, è finito per diventare un fatto politico puramente ornamentale
nei vari partiti di riferimento. E la presenza politica dei cattolici popolari, soprattutto nell’attuale
fase politica, è diventata non solo necessaria ma addirittura indispensabile nel nuovo contesto
politico che si è aperto.

Ed è proprio su questo versante che insiste la seconda considerazione. E cioè, una rinnovata
presenza dei cattolici popolari a livello regionale e nazionale è strettamente legata alla presenza di
un ‘partito di centro’ che sappia declinare una vera ed autentica ‘politica di centro’. E questo, a
maggior ragione, dopo la vittoria della destra democratica e di governo alle recenti elezioni
politiche da un lato e il ritorno di una sinistra radicale, libertaria e massimalista interpretata con
coerenza dalla nuova segretaria del Pd Elly Schlein dall’altro. E, al riguardo, la presenza degli ex
popolari in questo partito – ovviamente legittima – è molto simile a quella dei ‘cattolici indipendenti
di sinistra’ nel vecchio Pci del passato. Cioè, un ruolo del tutto marginale, periferico e quasi
innaturale.

Ma, al di là di questo dato oggettivo, quello che per noi Popolari è adesso decisivo è costruire un
progetto politico centrista, innovativo, dinamico e riformista con partiti, movimenti e culture
politiche che si riconoscono in questo percorso. E, su questa falsariga, saremo presenti alle
prossime elezioni regionali piemontesi. L’unico paletto che mettiamo, frutto di una considerazione
squisitamente politica e non ideologica, è che non saremo alleati con le forze populiste, anti
politiche, demagogiche e qualunquiste. Nel frattempo, completeremo la presenza politica ed
organizzativa nelle varie province piemontesi perchè il nostro movimento politico, che non è
ancora un partito, si fonda anche e soprattutto sul radicamento territoriale”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Pop-Popolari in rete.

Vita nascente; Marrone: “Nuovi fondi”

 “DOPO IL SUCCESSO DEL 2022, NEL 2023 RADDOPPIATE LE RISORSE
PER IL SOSTEGNO ALLE FUTURE MAMME IN DIFFICOLTA’. STANZIATO UN MILIONE DI EURO”
Nel 2023 il fondo “Vita Nascente” della Regione Piemonte avrà a disposizione 1 milione di euro per il sostegno ai progetti di tutela materno infantile rivolti alle donne in difficolta economico-sociali. Ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, che spiega:
Il successo del primo bando di Vita Nascente ci ha incoraggiato a raddoppiare lo stanziamento per il sostegno alle future mamme in difficoltà, che nel bilancio previsionale 2023 arriva a un milione di euro. Di fronte alla montagna di latte in polvere, pannolini, culle, aiuti per affitti, bollette e mutui che, grazie al fondo Vita Nascente, i centri di aiuto alla vita stanno fornendo alle donne e coppie socialmente fragili che non vogliono rinunciare alle loro gravidanze, gli slogan ideologici dell’opposizione suonano sempre più stantii e distanti dal paese reale“.
Lo stanziamento di 1 milione per Vita Nascente si va a sommare all’altro stanziamento regionale da 1 milione di euro per il cosiddetto “Birth Welfare“, che permette alle imprese piemontesi di realizzare nidi e asili all’interno delle aziende o permettere ai dipendenti di fruire di servizi come centri estivi, attività culturali, laboratori didattici per i propri figli.
Nel 2022 i progetti di tutela materno-infantile risultati ammissibili erano stati 15 e ad ognuno di loro era stato assegnato un contributo di 26.666,67 €. I progetti presentati dagli Enti gestori erano stati invece 4, con 15mila€ assegnati a ciascun progetto.
Il totale le risorse assegnate per i progetti di tutela materno-infantile, suddiviso per Asl, era stato il seguente: ASL TORINO CITTÀ 79,8mila € (3 progetti), ASL TO 3 53,2mila € (2 progetti), ASL TO 4 53,2mila € (2 progetti), ASL TO 5 26,6mila € (1 progetto), ASL VCO 26,6mila € (1 progetto), ASL CN 53,2mila € (2 progetti), ASL AL 53,2mila € (2 progetti), ASL AT 26,6mila € (1 progetto), ASL BI 26,6mila € (1 progetto).
Le realtà di tutela materno infantile accreditate presso le Asl destinatarie di contributo nel 2022 erano state: CAV IVREA, CAV PINEROLO, CAV MONCALIERI, CAV RIVOLI, CAV SAVIGLIANO, MPV TORINO, CAV CUNEO, CAV ASTI, CAV BIELLA, PROMOZIONE VITA, CAV MIRAFIORI NORD, CRESCERE INSIEME, CAV VERBANIA, CAV CHIVASSO, EUROPEAN RESEARCH INSTITUTE.
Gli enti gestori destinatari di contributo erano stati: Comune di Torino, Consorzio Cissaca, Consorzio Csac del Cuneese, Comune di Novara.
Vita nascente permette alle donne di ricevere ascoltoconsulenzasupportosostegno economico e beni di prima necessità. La donna che necessiti di aiuto può contattare l’email ufficiale vitanascente@regione.piemonte.it ed essere indirizzata agli enti pubblici e privati che si occupano di tutela della madre e del bambino e hanno sede nel territorio della propria Asl di riferimento. A seconda delle sue esigenze, troverà una risposta qualificata e specifica, come: ascolto e consulenza, attraverso la presenza a sportello programmato presso i presidi sanitari; sostegno economico (compresi contributi per le spese di locazione e per il pagamento utenze) e gli aiuti materiali/fornitura beni di prima necessità (abbigliamento, alimenti, farmaci, pannolini, carrozzine, lettini, ecc.); supporto alle donne in attesa per accompagnarle in una scelta consapevole; sostegno psicologico in forma di percorsi individuali o di gruppo, attraverso figure professionali formate e accompagnamento ai gruppi di auto-mutuo aiuto tra gestanti e neomamme, destinati a rafforzare le risorse individuali, le reti parentali e amicali di supporto.

Case green, Tovaglieri (Lega), direttiva è patrimoniale mascherata, no a ennesima eurofollia

 

“La sinistra pronta a votare contro gli interessi del proprio Paese” 

 «Con il pretesto della difesa dell’ambiente le sinistre europee sono riuscite a inventarsi una patrimoniale occulta sulla casa degli italiani, colpendo il bene rifugio per eccellenza, frutto del lavoro e dei sacrifici di una vita. La direttiva sulle case green porterà alla svalutazione di quello che per molte famiglie è l’unico patrimonio, costringendole a spendere mediamente 35 mila euro per adeguare la casa ai nuovi standard. Un provvedimento sbagliato nel merito e nel metodo, che manderà in tilt il settore delle costruzioni e farà un altro enorme regalo alla Cina, che si arricchirà vendendoci pannelli fotovoltaici. Una norma assurda e totalmente inapplicabile nel nostro Paese, dove il 75 % degli immobili è in una classe energetica inferiore alla D, e per ristrutturare i quali, secondo i costruttori di Ance, servirebbero 630 anni contro i 7 concessi dalla direttiva. Siamo di fronte all’ennesimo capolavoro di autolesionismo europeo, al quale la sinistra italiana si accoda senza un minimo di dignità. Il voto a favore di questo provvedimento è un voto contro il nostro Paese e contro gli italiani, che domani avranno modo di capire chi in Europa si batte per i loro interessi e chi li calpesta. Per noi vale il motto ‘Prima l’Italia’. 

Noi della Lega ci opporremo a questa eurofollia finché avremo fiato: giù le mani dalle case degli italiani».

Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione Industria Energia Ricerca e relatrice ombra del provvedimento, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.

Ambrogio (Fdi): “Su anarchici smentita narrazione della sinistra”

“PRESENZE DI ESPONENTI ASKATASUNA A CORTEO
ANARCHICO PER COSPITO. SMENTITA NARRAZIONE DELLA SINISTRA CHE
ESCLUDEVA PRESENZA. ANCORA PIÙ NECESSARIO ACCELERARE SGOMBERO”

“Come volevasi dimostrare, lo scorso 4 marzo, nel corteo in solidarietà ad Alfredo Cospito, era
presente un nutrito gruppo di militanti riconducibili al centro sociale Askatasuna. Ad aggravare la
situazione, sembrerebbe che gli antagonisti si trovassero proprio nei luoghi delle devastazioni a
vetrine di esercizi commerciali e imbrattamenti ai monumenti della nostra città. Non è bastata la
difesa della sinistra in Consiglio comunale, che a più riprese ha voluto sottolineare come Askatasuna
non c’entrasse nulla con il corteo. I fatti parlano chiaro: i militanti del centro sociale sono responsabili,
insieme agli anarchici, dei disordini della serata del 4 marzo scorso.
Questi riscontri, possibili solo grazie all’encomiabile lavoro delle Forze dell’Ordine, non fanno che
rafforzare la nostra volontà nel chiedere lo sgombero dei locali occupati dagli antagonisti e oggi, a
maggior ragione, rivolgiamo il nostro appello al Sindaco Lo Russo: si sgomberi Askatasuna e venga
ripristinata la legalità a Torino!”.

Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.