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La Regione Piemonte ha attivato oggi il numero unico dedicato all’emergenza Coronavirus: 800 19 20 20. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi : Questo è il numero di riferimento regionale per le informazioni sul Coronavirus. Il 112, che poi rimanda al 118 ha avuto negli ultimi giorni più di 10mila telefonate, l’80% erano improprie. Non lo possiamo permettere perché ci sono casi, come infarti e ictus, che richiedono interventi immediati”.
Il comunicato ufficiale della Regione, martedì 25 febbraio, ore 19
CORONAVIRUS, LA REGIONE PIEMONTE ATTIVA IL NUMERO VERDE 800.19.20.20 PER LE CHIAMATE SANITARIE, I POSITIVI AL TEST RIMANGONO TRE
L’Unità di crisi della Regione Piemonte sul “coronavirus covid19” ha istituito il numero verde sanitario 800.19.20.20, attivo 24 ore su 24, a disposizione di tutti i cittadini che abbiano il dubbio di aver contratto il virus.
Al telefono risponde personale specializzato, che esegue una sorta di pre-triage, e, sulla base di una serie di domande e risposte, indica al paziente cosa fare o dove recarsi per ottenere la risposta assistenziale più appropriata.
Il servizio è stato organizzato presso i presidi dell’Emergenza sanitaria regionale di Grugliasco, per alleggerire i numeri dedicati normalmente all’emergenza dal grande flusso di chiamate che in queste ore sta intasando i centralini del 112 e 118, con il rischio di rallentare i soccorsi.
Il 112 rimane il numero di riferimento per le emergenze sanitarie e altri tipi di emergenze.
Per informazioni generiche di carattere sanitario sul “coronavirus covid19” e sui comportamenti di prevenzione, si rimanda al 1500, numero verde del ministero della Salute.
La Regione Piemonte, inoltre, ha potenziato il numero verde 800.333.444, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 21.00, per fornire chiarimenti sulle misure adottate in materia di covid19 di natura non sanitaria.
BOLLETTINO CONTAGI
Rimane stabile, in Piemonte, il numero delle persone risultate positive ai test sul coronavirus covid19. Si tratta, in tutto, di tre persone: due ospedalizzate a Torino e una in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute non destano al momento particolari preoccupazioni e vengono costantemente monitorate, anche attraverso nuove controanalisi.
Gli ultimi test effettuati sulla bambina ricoverata all’ospedale Regina Margherita di Torino, sono risultati negativi.
Complessivamente, vengono effettuati quotidianamente una cinquantina di test.
Dal Consiglio regionale / “La seduta di Commissione di domani sarà l’occasione per affrontare il tema degli investimenti in attività produttive e turismo. Il dibattito ci consentirà di riflettere anche sulle misure necessarie a rilanciare i diversi settori dell’economia quando lo stato di emergenza imposto dalla diffusione del coronavirus terminerà e si tornerà alla normalità” dichiara il Presidente del Gruppo del Partito Democratico, Domenico Ravetti.
“Il Presidente della Giunta regionale – prosegue l’esponente dem– ha chiesto al Presidente del Consiglio di attivare subito misure straordinarie per le attività commerciali e gli alberghi e per le economie piemontesi. E’ importante, tuttavia, che i settori produttivi piemontesi vengano sostenuti e rilanciati non solo con fondi nazionali, ma anche con investimenti regionali. Un’attenzione particolare merita, indubbiamente, il turismo che rischia di pagare un prezzo molto alto a causa del coronavirus, terminando la stagione invernale e iniziando quella primaverile con un aumento esponenziale delle cancellazioni e un crollo delle prenotazioni. Per coerenza e da parte mia senza alcun intento polemico, sottolineo che anche la Regione dovrebbe investire a sostegno di questo settore e, invece, nel documento di bilancio presentato dalla Giunta, sono stati tagliati 6.515.000 euro proprio destinati al turismo nel programma di utilizzo dei fondi provenienti dalla ricapitalizzazione di Finpiemonte. E’ arrivato il momento di lavorare insieme per individuare, con serietà, anche a livello regionale, quali misure mettere in campo per risollevare la nostra economia”.
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio replica al premier Conte che ha minacciato il commissriamento delle Regioni in tema di coronavirus: “il commissariamento? Non sta da nessuna parte. Piuttosto forse bisognerebbe commissariare qualcun altro che ha sottovalutato la problematica e il coronavirus in Italia. Ognuno faccia il suo lavoro: il presidente del Consiglio difenda i confini nazionali, noi ci occupiamo della salute”. Così il governatore del Piemonte nella trasmissione Rai Agorà. Cirio ha anche evidenziato che il Piemonte non è un focolaio. Su 4,5 milioni di abitanti ci sono solo tre casi di contagio e la bambina “sospetta” ha una polmonite ma non il coronavirus.
Ieri nella IV Commissione sanità del Consiglio regionale del Piemonte, il Presidente della Regione, Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi hanno fatto il punto della situazione.
“È stata una seduta informativa, utile a fare il punto della situazione e a stabilire i lavori dei prossimi giorni” – commenta a caldo il Capogruppo di LUV, Marco Grimaldi. “In una situazione come questa” – prosegue il Consigliere – “è utile capire bene come stiano realmente cose nella Regione: per dissipare i dubbi dei cittadini, questa pronta convocazione in Commissione è stata l’occasione per preparare i lavori dell’incontro in Prefettura, per chiarire a tutti i Sindaci il contenuto dell’ordinanza emanata ieri sera dal Ministero della Sanità e dal Presidente della Regione”.
La riunione dei capigruppo è stata convocata in via permanente per tutta la settimana, per garantire il confronto a tutti i gruppi del Consiglio e una pronta e costante informazione .
“In questo contesto” – prosegue Grimaldi – “tutte le forze politiche devono fare il massimo per non generare polemiche che potrebbero creare confusione; per questo motivo abbiamo dato la nostra piena disponibilità a sostenere le azioni che la Regione e il Ministero della Sanità riterranno utile intraprendere per gestire al meglio la situazione legata al Coronavirus e – aggiunge Grimaldi – ci appelliamo affinchè tutti e tutte mantengano i toni coerenti con l’attuale reale situazione piemontese, al fine di contribuire a non generare allarmismo oggi ingiustificato”. In questo momento infatti, in tutto il Piemonte i casi dimostrati di pazienti positivi al Coronavirus sono tre. “Cogliamo l’occasione per ringraziare il nostro Servizio Sanitario pubblico e tutti gli operatori che stanno lavorando senza sosta: è anche per questo motivo che lo difendiamo tutti i giorni dell’anno”.
(foto archivio)
L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati di concerto con il presidente della Regione Piemonte ha chiesto al ministro della salute di integrare l’ordinanza sul contenimento del Coronavirus con la sospensione temporaneamente dei blocchi alla circolazione delle auto private per il trasporto delle persone almeno fino a sabato 29 febbraio.
Lo scopo è incentivare la fruizione del trasporto privato da parte dei cittadini per diminuire il rischio di diffusione per contatto ravvicinato tra le persone. La deroga è stata concertata con Arpa, la quale conferma che fino a sabato 29 febbraio non sussiste il pericolo di sfondamenti di sostanze inquinanti di Pm10 e Ossido di Azoto.
L’assessore sottolinea che in questo momento l’utilizzo del mezzo privato è quello meno rischioso per la popolazione che ha necessità di spostarsi. La Regione ricorda comunque che tutti i mezzi di trasporto continueranno ad essere disinfettati tramite sanificazione degli ambienti.
Lo ha annunciato la Giunta regionale nel corso della riunione congiunta delle Commissioni Sanità e Istruzione che si è svolta a Palazzo Lascaris nell’ambito dell’informativa sullo stato di attuazione della legge 2/2018, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”.
Il progetto si rivolge alle prime delle scuole medie e coinvolge al momento oltre 250 docenti e circa 350 classi di un centinaio di scuole piemontesi attraverso un approccio multidisciplinare che occupa docenti, studenti e famiglie.
Si tratta, in particolare, di percorsi formativi a carattere tecnico, normativo ed educativo rivolti agli insegnanti, cui tocca il compito di somministrarli agli allievi. Al termine del progetto, dopo una verifica delle competenze acquisite, gli alunni ricevono il patentino nell’ambito di una cerimonia pubblica.
I conducenti controllati con etilometro o precursore ammontano a 126.579: 1.917 sono stati sanzionati per guida sotto l’influenza di alcol, 142 sono invece risultati positivi a una o più sostanze stupefacenti. Sono solo alcuni dei dati che la Polizia stradale ha illustrato questa mattina nell’ambito dell’incontro e della campagna social rivolta agli studenti “#sicuroèmorto #deciditucometornareacasa, promossa dal Consiglio regionale, a Palazzo Lascaris.
“Occorre alzare il livello di sensibilizzazione attraverso un cambio culturale, costruito anche attraverso un linguaggio e una comunicazione più vicina ai ragazzi, soprattutto se i destinatari del messaggio sono i giovani. A tale scopo il Consiglio regionale ha ideato la campagna di sensibilizzazione #sicuroèmorto e #deciditucometornareacasa, a testimonianza del fatto che la maggior parte dei fattori di rischio che favoriscono l’evento incidente stradale sono legati alla persona e ai suoi stili di vita, come il consumo di alcol e sostanze psicotrope, la disattenzione o l’eccesso di sicurezza”.
A portare i saluti ai ragazzi del liceo Cavour presenti in aula, anche il vicepresidente Giunta regionale Fabio Carosso che si è soffermato sul significato di buona guida: imparare a guidare bene non vuol dire andare veloci ma avere rispetto per gli altri, per tutti i soggetti che frequentano la strada. La patente non è garanzia di bravura, occorrono anni di esperienza e tanti chilometri percorsi.
“La sicurezza è concetto importante, ogni cittadino deve avere la percezione di quella che è la vita sociale e deve sentirsi sicuro attraverso un apparato dello Stato che possa garantirla – ha dichiarato Maria Dolores Rucci, Dirigente del Compartimento Polizia Stradale Piemonte e Valle d’Aosta – Bisogna godere della vita rispettando piccole norme di comportamento ma essenziali. La strada è un luogo che tutti percorriamo, da pedoni, ciclisti, conducenti e come luogo e spazio condiviso bisogna considerarlo ogni volta che ci si mette alla guida. Fra le tante attività che la Polizia Stradale svolge, il rispetto dell’art. 142 C.d.S. (eccesso di velocità); art. 171 C.d.S. (uso del casco); art. 172 C.d.S. (cinture di sicurezza); art. 173 C.d.S. (uso dell’auricolare o viva voce); art. 186 C.d.S. (guida in stato di ebbrezza); art. 187 C.d.S. (guida sotto l’influenza droga)”.
“Sono qui non senza fatica – confessa ai ragazzi Alessandro Santagada, responsabile per Torino e provincia dell’Associazione vittime della strada, – e lo faccio non per me perché penso al messaggio che mio figlio avrebbe voluto dare se fosse ancora vivo. I ragazzi stessi siano d’esempio per i loro coetanei, abbiano rispetto per la vita e agiscano sempre secondo buon senso. Queste storie hanno una duplice faccia che non va mai sottovalutata, la morte di una persona che si amava e il dolore di tutti quei genitori che restano”.
“La sicurezza sulla strada si fa attraverso una sicurezza partecipata, attraverso piccole scelte quotidiane che garantiscono la sicurezza di tutti – ha dichiarato Giovanni Mistrangelo, Sostituto Commissario Polizia di Stato – Comportamenti superficiali, frettolosi, sbadati, e non solo quelli volutamente rischiosi, sono l’origine di molti degli incidenti stradali che vedono coinvolti i pedoni e i conducenti presenti sulla strada. La campagna avviata oggi con il Consiglio regionale #sicuroèmorto ci permette di rivedere e scoprire quali comportamenti adottare tutti insieme per una circolazione sicura e consapevole dei rischi che si corrono. Inattenzione e distrazione, stanchezza e sonno, sistemi di protezione attiva e passiva, stati di alterazione, questi e molti sono i fattori su cui bisogna agire in maniera collettiva. Dall’inizio dell’anno scolastico abbiamo incontrato nelle scuole circa 1600 ragazzi, perché solo parlando e comunicando possiamo prevenire comportamenti rischiosi”.
“Il corretto utilizzo delle protezioni è fondamentale – ha dichiarato nel suo intervento Alessandro Aprato, chirurgo ortopedico specialista in traumatologia CTO Torino – L’aumento di incidenza è da attribuire anche alle cattive abitudini, frenare in moto con il piede che sfiora l’asfalto, guidare con le infradito, sottovalutare gli effetti della stanchezza e del sonno. Tanti incidenti sarebbero evitabili”
Hanno concluso i lavori alcuni parlamentari piemontesi componenti della Commissione Trasporti Camera dei Deputati che hanno invitato a una collaborazione continua tra istituzioni, enti, scuole, associazioni e privati, perché solamente una sicurezza partecipata e condivisa da tutti gli attori che circolano con i loro veicoli sulle strade, può consentire il raggiungimento dell’obiettivo, che è quello di tutelar vite umane. La commissione trasporti sta attualmente lavorando ad una modifica del codice della strada intervenendo su alcuni fenomeni come l’uso dello smartphone alla guida. Tra le proposte, l’aumento dellele pene, la sospensione della patente fin dalla prima infrazione e la possibilità di multare le soste irregolari. La repressione a detta dei deputati piemontesi, è uno strumento importante ma occorre anche garantire la certezza della pena. Bisogna lavorare sulla prevenzione e mettere gli Enti locali nella condizione di poter lavorare sul territorio, per questo la commissione sta valutando l’introduzione di fondi che possano garantire forme di trasporto convenzionato la sera per i giovani.
Tra gli stanziamenti più significativi messi a bilancio per il 2020 nell’ambito delle politiche del lavoro, spiccano i 3 milioni per il Cantieri di lavoro, i 10 per il Fondo disabili e gli 11 (Regione-Stato) sempre per i Centri per l’impiego.
Investire in formazione guardando alla creazione e al mantenimento dell’occupazione: partono da questo concetto le linee strategiche per il lavoro previste dalla Regione. Per raggiungere tali obiettivi bisognerà essere innovativi, pensando a Istituti tecnici superiori (Its) nuovi, capaci di preparare alle nuove professioni legate all’innovazione digitale, all’economia circolare e allo sviluppo sostenibile o ai Green Jobs.
Nell’affrontare il tema del futuro del lavoro la regione intende parlare soprattutto di riqualificazione professionale. Proprio in Piemonte, è stato evidenziato, il settore dell’automotive sta affrontando un processo di transizione molto delicato, per il quale bisogna fornire formazione adeguata per raggiungere prima l’obiettivo dell’ibrido e poi quello dell’elettrico.
Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di M5s, Pd, Luv e Moderati.
Sono invece pari a 68 milioni i fondi stanziati per l’agricoltura. L’assessore ha premesso che circa il 96 per cento del bilancio va a coprire le spese di gestione del comparto, come i servizi basilari e il personale per il controllo.
L’impegno della Giunta è quello di difendere l’agricoltura piemontese nel contesto di un momento generalizzato di crisi e soprattutto per i cambiamenti climatici che stanno mettendo in difficoltà anche alcune delle colture tradizionali e di eccellenza del Piemonte. Altra problematica che sta affliggendo il mondo agricolo è quella del rapporto tra i costi di produzione, sempre più alti, e i prezzi di vendita dei prodotti.
Il rappresentante dell’Esecutivo ha più volte parlato di un Defr di difesa, anche se c’è spazio per proposte che siano però compatibili con le risorse finanziarie a disposizione.
Si pensa ad un’agricoltura sempre più aperta alle energie rinnovabili e attenta al riutilizzo degli scarti, attrattiva per i giovani e determinata nella difesa dei prodotti di qualità, attraverso strumenti quali i Distretti del cibo e i consorzi. È poi stata annunciata la volontà di incominciare a programmare la stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr).
Parlando di caccia, l’assessore ha detto che non si deve avere un approccio discriminante, in quanto la stessa deve sapere stimolare la gestione e il controllo del territorio.
Sono intervenuti esponenti di M5s, Pd, Luv e Fi: tra i temi toccati quelli dei danni causati dalla fauna selvatica, delle predazioni e della risicoltura.
Dagli esponenti della Lega è stata avanzata la proposta di convocare la commissione a Novara, possibilmente in maniera congiunta con la commissione Agricoltura della Regione Lombardia, per trattare l’annoso tema dell’esclusione dai dazi europei del riso cambogiano.