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Sanità, riparte l’attività ordinaria negli ospedali

L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «TENIAMO ALTA LA GUARDIA, MA GUARDIAMO AVANTI CON FIDUCIA»

Al termine della riunione settimanale del Comitato direttivo del Dirmei, è arrivato il via libera dell’Unità di crisi alla ripresa parziale degli interventi chirurgici, delle visite e degli esami programmati, finora sospesi a causa dell’emergenza Covid-19.

«Stiamo facendo tutto il possibile per garantire il graduale ritorno alla normalità delle prestazioni ospedaliere. Molto dipende dall’andamento dell’epidemia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, non possiamo forzare la mano sulla sicurezza degli ospedali, che hanno retto all’impatto della pandemia compiendo giganteschi sforzi di adeguamento alle necessità dell’emergenza. Nello stesso tempo abbiamo però lavorato a liberare il più possibile gli spazi e le risorse professionali per le attività ambulatoriali e chirurgiche procrastinabili ed oggi siamo in grado di dare un segnale importante di ripresa, compatibilmente con la specifica situazione delle singole Aziende sanitarie locali. Teniamo alta la guardia, ma guardiamo avanti con fiducia».

Gli indirizzi sulle modalità della ripartenza verranno disposti in questi giorni dal Dirmei e poi trasmessi alle Aziende sanitarie.

«Il miglioramento della situazione epidemiologica – dichiara Emilpaolo Manno, direttore del Dirmei – e il relativo calo di pressione sulle strutture sanitarie, ci consentono, sia pure con la dovuta prudenza, di allentare alcune delle restrizioni che siamo stati costretti a imporre sulle prestazioni ordinarie, fermo restando che la cura delle malattie tempo-dipendenti, di quelle oncologiche e delle patologie croniche a rischio evolutivo è sempre stata garantita. È ovvio che qualora l’epidemia dovesse riprendere forza, dovremo ritornare a interrompere le attività procrastinabili».

Nel terzo trimestre si attenua il calo dell’export nei distretti piemontesi

Il terzo trimestre 2020 registra il calo delle esportazioni rispetto ai  primi due trimestri nei dodici distretti e nei due poli tecnologici del Piemonte.

Il comparto agroalimentare sale rispetto allo stesso periodo del 2019 e le difficoltà maggiori riguardano l’oreficeria e il tessile.

 

I dati del terzo trimestre dello scorso anno, elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, disegnano un quadro delle esportazioni con perdite  più contenute rispetto ai primi sei mesi dell’anno.

Le perdite subite nel 2020 sono il prezzo delle difficoltà legate alla pandemia.

In Piemonte quasi mille imprese in meno

Sono un migliaio in meno le imprese in Piemonte.

I dati, riferiti al 2020, sono del Registro imprese delle Camere di commercio, dal quale emerge un crollo sia delle iscrizioni sia delle cessazioni: sono nate 20.942 aziende, ossia  il 19,4% in meno rispetto al 2019, e  le cessazioni sono state 21.913 (-20,3% ).

Tra i settori in crescita  il turismo (+0,74%) e le costruzioni (+0,83%). Il commercio scende del -1,04%, l’industria e l’agricoltura registrano flessioni più consistenti,  pari a -1,46% e -1,47%. Invece la provincia di Torino segna una sostanziale stabilità (+0,16%).

Situazione critica nelle carceri, il garante: “Recuperare le strutture esistenti”

“Occorre valutare attentamente come utilizzare al meglio le strutture esistenti e le risorse in campo, a cominciare da quelle del personale. Siamo ancora in tempo: meglio puntare sul recupero degli spazi esistenti nelle carceri di Alba, Cuneo e Alessandria.

Senza contare che i progetti faraonici di Savona e l’ipotesi di convertire in carcere una caserma di Casale Monferrato rischiano di rivoluzionare il panorama carcerario piemontese senza risolvere le criticità da noi denunciate”. Lo ha dichiarato il garante regionale delle persone detenute Bruno Mellano al termine dell’incontro, svoltosi nella sede del Comune di Asti, tra il sindaco Maurizio Rasero e il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria Pierpaolo D’Andria, alla presenza della garante comunale dei detenuti Paola Ferlauto.

Focus della riunione: il progetto del nuovo padiglione da 120 posti, da edificare al posto dell’attuale campo da calcio della Casa di reclusione di Asti.

Mellano ha auspicato che l’ipotesi di costruzione del padiglione venga riconsiderata e alle sue perplessità si sono unite quelle dall’Amministrazione comunale, preoccupata che il progetto non sia utile a risolvere le criticità già note, andando a peggiorare una situazione già di per sé precaria e già nota a livello nazionale.

Al termine dell’incontro Mellano ha chiesto a Rasero “un aiuto da parte del Comune per interventi di accoglienza dei familiari dei detenuti, dal momento che il carcere di Asti ospita detenuti appartenenti a circuiti di diversi livelli di sicurezza e provenienti da altre zone d’Italia”.

I garanti hanno inoltre chiesto che l’Ufficio detenuti del Provveditorato fornisca numeri ed elenchi di detenuti astigiani presenti nelle altre carceri del Piemonte per poter dare la migliore assistenza possibile alle situazioni di fragilità sociale magari ancora sconosciute all’Amministrazione comunale.

Il bollettino Covid di domenica 24 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 619 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 54 dopo test antigenico), pari al 5,1% dei 12.023 tamponi eseguiti, di cui 5285 antigenici. Dei 619 nuovi casi, gli asintomatici sono 228 (36,8%).

I casi sono così ripartiti: 122 screening, 339 contatti di caso, 158 con indagine in corso; per ambito: 28 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 51 scolastico, 540 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 221.705 così suddivisi su base provinciale: 19.862 Alessandria, 11.482 Asti, 7651 Biella, 30.670 Cuneo, 17.370 Novara, 115.525 Torino, 8299 Vercelli, 7932 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1137 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1777 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 156 (come ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2345 (+8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.828.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.368.457 (+12.023 rispetto a ieri), di cui 1.001.593 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8583

Sono 9 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8583 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1301 Alessandria, 560 Asti, 364 Biella, 981 Cuneo, 719 Novara, 3908 Torino, 395 Vercelli, 274 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

199.793 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 199.793 (+719 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.446 Alessandria, 10.164 Asti, 6906 Biella, 27.912 Cuneo, 15.634 Novara, 104.527 Torino, 7492 Vercelli, 7056 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1034 extraregione e 1622 in fase di definizione.

Un webinar sulla filiera agroalimentare

LA FILIERA AGROALIMENTARE DALLA PARTE DEL CONSUMATORE

Nuove tecnologie per controlli qualità non distruttivi sui prodotti lattiero caseari

 

Come garantire al consumatore maggior sicurezza e qualità degli alimenti, anche nel settore lattiero caseario, senza sprecare quelle risorse che scarseggiano sempre di più? Come andare incontro alle sue esigenze di sapere non solo cosa sta mangiando, ma anche come è stato prodotto, da dove proviene e che impatto ha sull’ambiente e sulla sua salute?

 

In questo contesto disporre di nuovi approcci e tecnologie innovative per controlli di qualità non distruttivi aiuta le aziende a garantire la sicurezza alimentare del prodotto, una corretta shelf life (il periodo di tempo in cui un alimento può essere tenuto in determinate condizioni di conservazione e mantenere ottimali la sua qualità e la sua sicurezza) con un’attenzione al tema della sostenibilità e dell’ottimizzazione dei processi produttivi per la riduzione di scarti o rilavorazioni.

Questi argomenti avallati dall’analisi di studi scientifici e casi pratici saranno sviluppati da quattro esperti del settore durante il webinar dal titolo “Nuove tecnologie per controlli qualità non distruttivi sui prodotti lattiero caseari” in programma mercoledì 27 gennaio 2021 dalle 9:30 alle 11 organizzato dal progetto di ricerca INNOVAMILK (acronimo di “Innovations in Italian Dairy Industry for the enhancement of farm sustainability, milk technological traits and cheese quality”) e sostenuto e finanziato da Ager – Agroalimentare e ricerca, l’associazione di Fondazioni di origine bancaria che sostengono la ricerca scientifica di eccellenza a favore dell’agroalimentare italiano.

Modera Francesco Ferrero dell’Università degli Studi di Torino e i relatori sono:

  • Massimo Fedel – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie Consiglio Nazionale delle Ricerche – Padova
  • Maurizio Norarfonso – Federalimentare
  • Fabio Licciardello  – Università di Modena e Reggio Emilia
  • Paolo Tondello  – Gas sensing applications FT System

Il webinar, gratuito, in calendario il 27 gennaio, rivolto in particolare agli operatori del settore e ai divulgatori dell’informazione è il quarto di un ciclo di sette appuntamenti a frequenza mensile di INNOVAMILK, il progetto triennale di ricerca nel comparto lattiero-caseario lanciato nel 2018 con l’obiettivo di rafforzare la competitività del settore attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie e il miglioramento di quelle esistenti per migliorare la qualità dei mangimi, del latte e del formaggio, risolvendo le principali criticità nelle fasi di produzione e commercializzazione, in particolare la shelf-life dei formaggi. I partner del progetto impegnati sul campo sono: l’A.R.A.P. – Associazione Regionale Allevatori del Piemonte (ente capofila), l’Università di Padova, l’Università di Torino, l’Università di Parma, la Libera Università di Bolzano, il CNR IFN – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie di Padova, l’Università di Sassari e l’A.R.A.V. – Associazione Regionale Allevatori Veneto.

L’evento si terrà su piattaforma GoToWebinar.

Per partecipare è necessario iscriversi compilando il modulo disponibile al link: https://attendee.gotowebinar.com/register/8115661763214186768

Al termine del webinar, a richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Per maggiori informazioni: Francesco Ferrero, email: francesco.ferrero@unito.it o https://www.progettoager.it.

AgriFlor gennaio: per un 2021 all’insegna dei colori

Domenica 24 gennaio, dalle 9 alle 18 in Piazza Vittorio Veneto a Torino, primo appuntamento dell’anno con il mercatino di Agriflor, organizzato in totale sicurezza e incentrato sui prodotti agricoli e sulle piante stagionali

Per un 2021 di speranza, Agriflor porta in piazza le sue eccellenze in una domenica all’insegna del colore, domenica 24 gennaio in Piazza Vittorio Veneto a Torino dalle 9 alle 18

Sarà, come già avvenuto negli ultimi mesi, un’edizione ridotta rispetto al consueto, dedicata principalmente agli agricoltori e alle loro eccellenze nel rispetto delle nuove norme che consentono l’organizzazione di mercati agricoli e alimentari.

Non mancheranno, tuttavia, alcune interessanti proposte di piante stagionali, grazie alla presenza di una selezione di vivaisti piemontesi: dai ciclamini alle piante da appartamento, dalle piante grasse ad un ricco assortimento di erbacee come le profumatissime Iberis violaciocca e le primule, dai colori più svariati e fantasiosi, grazie al vivaio Alessandro Consigliere proveniente dal Lago Maggiore. E ancora, piante da piccoli frutti, piante mellifere, corbezzoli e frutti della salute con Gregorio vivai.

Come sempre, sarà un’edizione organizzata in totale sicurezza, con il controllo delle temperature, ingressi scaglionati e contingentati e con la garanzia e il controllo del giusto distanziamento tra i banchi e tra le persone per evitare assembramenti anche minimi.

Agriflor, insomma, nel suo piccolo vuole continuare a regalare una tavolozza di colori e profumi a Torino, in attesa di poter tornare in grande stile come avvenuto.

Per chi volesse, quindi, domenica 27 dicembre c’è la possibilità di fare un giro tra i banchi, godersi uno spicchio di natura e acquistare i prodotti e le piante proposte dai contadini e dai vivaisti presenti al mercatino.

Per scoprire invece il sempre più ampio e rigoglioso mondo florovivaistico di FLOR, tutti potranno continuare a collegarsi su eflor (www.eflor.it) la prima piattaforma floreale italiana che mette in contatto tutti gli appassionati del verde, con gli esperti del settore e i florovivaisti.

Un luogo di incontro virtuale dove sarà possibile “visitare” i vivai, ammirare le foto delle piante, conoscere tutte le loro caratteristiche, scambiarsi opinioni “green”, chiedere suggerimenti e, naturalmente, acquistare fiori di ogni tipo ma anche oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino.

Punti ritiro acquisti online alle Poste

Poste Italiane e IP hanno siglato un accordo in esclusiva per 11 punti di ritiro in Piemonte dedicati agli acquisti on-line, alla spedizione di pacchi preaffrancati e di resi dai principali siti e-commerce che aderiscono alla Rete PuntoPoste.

Nasce così la rete di servizi integrati che concilia la sosta per il rifornimento con l’esigenza sempre più diffusa di ricevere e spedire pacchi riducendo tempo e spostamenti.

Il servizio è semplice e veloce. Per ricevere pacchi basterà indicare il distributore preferito, in alternativa al proprio domicilio, in fase di acquisto dei prodotti su uno dei siti e-commerce aderenti alla rete PuntoPoste. Il cliente potrà ritirare il suo pacco semplicemente presentando al gestore il codice ricevuto via SMS o via e-mail.

 

Nel caso di spedizione preaffrancata o prepagata il Cliente potrà utilizzare il PuntoPoste IP per la spedizione di pacchi precedentemente acquistati presso un Ufficio Postale.

In caso di reso di un acquisto online, invece, il cliente effettuerà la procedura di restituzione utilizzando il codice pacco di vettura messo a disposizione dal sito e-commerce. Il Cliente dovrà solo recarsi nel distributore IP PuntoPoste, il gestore prenderà in carico la spedizione e in automatico verrà inviato al Cliente un SMS o una e-mail con la ricevuta. Sarà infine Poste italiane a prelevare la spedizione presso il PuntoPoste e ad avviare il processo di recapito.

Oltre agli undici punti di ritiro già attivi in Piemonte (Vercelli – Sp 455 Pontestura, Samone – Ss 565, Susa – San Giuliano, Settimo Torinese – S.P. 3 Km. 3+900, Moncalieri – Reg. Sanda Vadò Via Moncalieri, Luserna San Giovanni – Via I° maggio, Gozzano – Via XXV Aprile 8, Gattico – S.S.142 Del Biellese, Torino – Orbassano, Alpignano – S.S. 24 Km. 14+215, Val Della Torre – Via Alpignano), l’accordo ha individuato altri 23 distributori abilitati, 13 in Lombardia, 6 in Emilia Romagna e 4 in Toscana.

A breve, inoltre, saranno abilitati altri 6 punti di ritiro, 2 in Piemonte (Orbassano in Via Alfieri 23 e Marano Ticino in Ss 32), 2 in Lombardia, 1 in Emilia Romagna e 1 in Toscana.

Con l’arrivo dei servizi di Poste, il Punto vendita IP diventa un hub multiservizi tecnologicamente avanzato, capace di rispondere alle esigenze dei consumatori, permettendo di risparmiare tempo e offrendo soluzioni economicamente vantaggiose.

I 40 nuovi Punto Poste si sommano agli oltre 160 Lockers InPost già presenti presso le stazioni di servizio a marchio IP disponibili per ritirare gli acquisti in autonomia, in modo semplice, sicuro, veloce e senza limiti di orario per i punti self-service

In Piemonte, inoltre, Poste Italiane può contare su 1385 Uffici Postali, 948 punti di consegna e ritiro, tra i quali 866 tabaccai, 1 negozio KiPoint, 31 tra punti Carrefour e Indabox e 39 Lockers automatici.

Covid, test salivari: dal Comitato Etico il via libera

Test salivari per la ricerca del Covid, via libera alla sperimentazione da parte del Comitato Etico Interaziendale. Una notizia appresa con soddisfazione dall’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati.

“Ringrazio il Comitato etico e il suo presidente, dottor Marcello Maddalena, per la grande disponibilità. – commenta Marnati – Finalmente ora potremo partire con la sperimentazione dei nostri test autoprodotti, interamente made in Piemonte, sviluppati dall’Università di Torino”.

Si tratta di test molto meno invasivi rispetto al tampone naso faringeo che potrebbero essere utilizzati in modo particolare per i bambini e per tutte quelle persone che potrebbero avere problemi nel sottoporsi al classico tampone. Il prelievo salivare, che viene eseguito con una pipetta, verrà fatto all’hotspot dell’Allianz Stadium.

“La sperimentazione – afferma la professoressa Fiorella Altruda, direttore del Centro di Biotecnologie Molecolari dell’Università di Torino – dovrebbe iniziare a breve in stretta connessione fra i laboratori del Centro e quelli di Arpa”. “E’ la chiusura di un percorso – aggiunge – interamente fatto in house dopo la messa a punto del test su richiesta della Regione. Potrebbe essere una svolta nel rendere più veloce il tracciamento, unendo alta sensibilità e minor invasività”.

“Questa iniziativa è una ulteriore conferma della relazione virtuosa tra l’Università, la Regione e territorio – aggiunge il Rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna – e del forte spirito di collaborazione dei ricercatori universitari che con le proprie competenze, laboratori e strumenti partecipano attivamente alla lotta contro il Covid-19”.

Il bollettino Covid di sabato 23 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 931 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 114 dopo test antigenico), pari al 3,9% dei 23.769 tamponi eseguiti, di cui 15.116 antigenici. Degli 931 nuovi casi, gli asintomatici sono 364 (39,1%).

I casi sono così ripartiti: 198 screening, 452 contatti di caso, 281 con indagine in corso; per ambito: 49 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 71 scolastico, 811 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 221.086 così suddivisi su base provinciale: 19.784 Alessandria, 11.453 Asti, 7629 Biella, 30.637 Cuneo, 17.331 Novara, 115.154 Torino, 8.287 Vercelli, 7897 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.137 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.777 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 156 (+4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.337(5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.945.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.354.634 (+23.769 rispetto a ieri), di cui 998.516 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.574

Sono 26 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.574 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.298 Alessandria, 560 Asti, 364 Biella, 981 Cuneo, 719 Novara, 3903 Torino, 395 Vercelli, 273 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 81 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

199.074 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 199.074 (+806 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 17.374 Alessandria, 10.099 Asti, 6867 Biella, 27.820 Cuneo, 15.587 Novara, 104.225 Torino, 7.455 Vercelli, 6.996 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.031 extraregione e 1.620 in fase di definizione.