L’opera nasce e si sviluppa in maniera indipendente e non è legata ad Artissima o agli altri eventi collaterali che si svolgono in città durante questo fine settimana
In un mondo sempre più inquinato da tensioni di ogni tipo, in cui le semplici incomprensioni sfociano in conflitti, chi vive seguendo ideali di libertà e rispetto può facilmente essere scambiato per un individuo libero, anticonformista e sovversivo. Da questo spunto parte la riflessione che mi ha portato a creare l’installazione denominata “It’s Possible”.La fiducia nello Stato, nella società, nel prossimo è venuta meno, diventando il grosso cancro del mondo contemporaneo. Proprio come un cancro che si diffonde di cellula in cellula, la diffidenza, unita ad una buona dose di pessimismo, si trasmette da individuo a individuo.Ma la via d’uscita esiste e, come spesso accade, è la strada più semplice. Per lasciarsi alle spalle il pessimismo e ritrovare la fiducia, basta chiudere gli occhi e tornare a pensare come un bambino. Serve abbandonarsi a quei valori che solo i bambini riescono a portare avanti. Valori che si traducono in speranza, gioia, libertà, amore, amicizia. Valori insiti nell’uomo. Valori con cui tutti siamo nati e cresciuti. Valori che tutti abbiamo vissuto e che poi, chissà perchè, in qualche modo abbiamo abbandonato.L’opera, quindi, si sviluppa attraverso un bambino che, in bilico sopra un alto muro di mattoni, sta per saltare di sotto. A reggerlo, e a convincerlo che non si sfracellerà a terra, solo un mazzo di palloncini colorati. Su ciascun palloncino è stata dipinta una scritta: HOPE, HAPPINESS, LOVE, FREEDOM, FRIENDSHIP. Ogni palloncino va quindi a rappresentare uno di quei valori da cui è necessario ripartire. Questi valori, come i palloncini, volano nell’aria che ci circonda. I bambini, si sa, sono simbolo di purezza e dovranno fare i conti con il mondo che lasceremo.In questo caso, il bambino rappresenta ciascuno di noi adulti. Solo re-indossando i panni di un bambino, con la purezza e l’incoscienza che li contraddistingue, saremo in grado di avere il coraggio stare in bilico su un precipizio, certi che i valori universali (e in cui crediamo) ci sosterranno. L’opera è stata collocata stamattina 6 Novembre in Piazzale Valdo Fusi a Torino l’opera nasce e si sviluppa in maniera indipendente e non è legata ad Artissima o agli altri eventi collaterali che si svolgono in città durante questo fine settimana.
Luca De March