Sarà proiettato sulla Mole Antonelliana il 15 e il 16 marzo. Per tutta la settimana, la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano sarà illuminata con il tricolore della bandiera Italiana.
Sono passati 160 anni da quando a Torino, nell’aula provvisoria costruita nel cortile di Palazzo Carignano venne proclamato il Regno d’Italia. Una storia emozionante che il Museo Nazionale del Risorgimento racconta tutti i giorni. Giusto dunque celebrare questo anniversario anche nel momento difficile che si sta vivendo e che rende ancora più urgente la necessità di unità attorno ai valori costituzionali di partecipazione e di cittadinanza attiva.
Nasce da queste riflessioni OGGI È GIÀ STORIA! l’incontro in programma mercoledì 17 marzo 2021 alle ore 11, che a causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria sarà proposto in diretta streaming dalla Camera del Parlamento Italiano. Vi prenderà parte in videocollegamento il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
Sostenuto dal Consiglio regionale del Piemonte e dalla Città di Torino, l’evento vuole celebrare in particolare quell’Italia e quei cittadini che oggi come centosessanta anni fa sanno spendere la propria vita per una giusta causa. Persone che con il loro impegno e la loro azione sostengono il nostro Paese: i volontari e quanti operano nel terzo settore. Un mondo con cui anche le istituzioni culturali devono dialogare per la costruzione di un vero Welfare Culturale.
“Mai ricorrenza come quella del 17 marzo, giorno dell’Unità, pare più opportuna oggi – dichiara Mauro Caliendo, Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento – Un anno di difficoltà che ha accomunato tutto il mondo e che ha dato esempi di altruismo emozionanti e di rinnovata capacità di lavoro comune senza distinzione di nazionalità, in cui il mondo del terzo settore ha ricoperto un ruolo fondamentale. Il “nostro” 17 marzo sarà anche questo. Una giornata di riflessione e di testimonianza del cammino nelle conquiste sociali e del volontariato con la voce di alcuni dei suoi protagonisti”.
“Una celebrazione che metterà al centro chi si dedica agli ultimi – sottolinea Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento – Chi già ci conosce sa bene che questo ha rappresentato una delle cifre più significative del mio primo mandato museale; chi ancora non ci conosce prenderà contezza che il ruolo del Museo, parte attiva in costante dialogo con le diverse declinazioni della polis, proseguirà come e più di prima”.
“Seppur in un contesto storico del tutto differente, credo non sia azzardato mettere a raffronto l’età risorgimentale con i nostri giorni, segnati duramente dalla pandemia – afferma Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte – Anche oggi abbiamo bisogno di speranze, di progetti e di unità di intenti per sconfiggere un nemico che si chiama covid, per favorire la rinascita del Paese. C’è davvero bisogno di un nuovo impulso che voglio definire anch’esso in certo qual modo “risorgimentale”, perché abbiamo la necessità di creare nuove opportunità di lavoro, aiutare chi ha più bisogno, ricostruire l’economia e dare nuovo slancio alle imprese”.
Per l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon: “Una Nazione si raccoglie e riconosce nei suoi fondamenti storici e culturali, nei passaggi importanti che ne hanno costituito l’humus pulsante che ha permesso di coagulare pensieri divenuti azioni che hanno costruito quell’unità che, tuttora, rappresenta il necessario collante che soprattutto in questo momento difficile, va rafforzato con azioni che puntino ad uno sviluppo equo, sostenibile, in un quadro europeo. Una sfida che occorre perseguire perché il progresso sia a favore di tutte le cittadine e i cittadini. Questo anniversario ribadisce, una volta di più, la necessità di rafforzare il percorso avviatosi 160 anni fa, in una prospettiva sempre più inclusiva, che alimenti il senso di appartenenza e di coinvolgimento dell’intera cittadinanza”.
Dopo i saluti istituzionali, porteranno la loro testimonianza quattro protagonisti del mondo del volontariato torinese: Ernesto Olivero, Fondatore del Sermig, Suor Giuliana Galli, Presidente della Fondazione Mamre.
Ci saranno poi Barbara Spezini, Direttrice dell’Associazione Articolo 10 e Maria Chiara Guerra, Responsabile dei progetti Atelier Héritage e Next-Land, due realtà con le quali il Museo Nazionale del Risorgimento ha realizzato importanti sinergie, in coerenza con la scelta che ha compiuto da tempo: promuovere la cultura come strumento vero di inclusione.
Previsti gli interventi di Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, e Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT.
La riflessione sul tema della partecipazione e della cittadinanza attiva sarà affidata alla Professoressa Annamaria Poggi, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Torino. Le conclusioni saranno affidate al Ministro della Cultura Dario Franceschini.
L’incontro si chiuderà con il filmato degli allievi del Liceo Classico Musicale Cavour di Torino che in streaming eseguiranno “Il canto degli Italiani”. Interverrà l’attrice Elena Ruzza, dell’Associazione Terra Terra.
Si ringrazia il CCW-Cultural Welfare Centre per il supporto dato alla progettazione dell’evento.
A causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ww.museorisorgimentotorino.it e sulla pagina Facebook @MuseoRisorgimentoTorino.
Il nuovo logo del museo, creato dagli studenti dello IED
In occasione delle celebrazioni per i 160 anni dell’Unità d’Italia il Museo Nazionale del Risorgimento si presenta con un nuovo logo e una nuova immagine, per dare un segnale forte di quanto i temi che hanno portato all’Unità nazionale siano tutt’oggi estremamente attuali. Un’identità rinnovata per cogliere le nuove sfide che oggi il Museo è chiamato ad affrontare: utilizzare gli strumenti che la Storia mette a disposizione per comprendere il passato e saper leggere il presente, misurandosi con uno scenario internazionale ed entrando in relazione con le generazioni più giovani attraverso linguaggi contemporanei.
Per questo motivo la progettazione del nuovo logo è stata affidata agli studenti dell’Istituto Europeo di Design, diventando oggetto delle tesi del corso Triennale in Graphic Design. Un progetto aperto e inclusivo, realizzato dai giovani designer con una visione capace di cogliere appieno il senso e la missione di un’istituzione come il Museo Nazionale del Risorgimento e proporne una lettura rinnovata e attuale.
“Mai come oggi è importante mettere il potere della creatività al servizio della comunità e riconoscere il ruolo delle professioni creative nel generare nuove idee e processi che contribuiscano alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – Questa importante collaborazione sottolinea l’impegno dell’Istituto Europeo di Design nel trasmettere una cultura del progetto che prepari i nostri studenti a essere interpreti della contemporaneità, capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio nel racconto e nell’esperienza della nostra storia e tradizione”.
Grazie alla collaborazione con IREN il nuovo logo sarà proiettato sulla Mole Antonelliana nelle serate del 15 e 16 marzo e per tutta la settimana la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano verrà illuminata con il tricolore della bandiera italiana.
“Siamo orgogliosi di essere al fianco del Museo Nazionale del Risorgimento per questa importante celebrazione, mettendo a disposizione il nostro know how nell’ambito dell’illuminazione artistica – afferma Renato Boero, Presidente IREN – Siamo fortemente convinti dell’importanza che la cultura riveste per i nostri territori nel creare una identità condivisa e nel valorizzare la bellezza che li caratterizza, a maggior ragione in un periodo molto difficile come quello che stiamo vivendo”.
Al logo si aggiunge la nuova campagna di comunicazione del Museo, a cura dell’agenzia Undesign, che attraverso manifesti e azioni digitali lancia un messaggio forte, con cui guardare al futuro facendo tesoro della nostra Storia: Risorgimento!