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Bonus montagna, domande aperte dal 29

FINO AL 30 APRILE 2021,  PER MAESTRI DI SCI, TOUR OPERATOR E AGENZIE DI VIAGGIO SUL PORTALE «SISTEMAPIEMONTE» DELLA REGIONE

Il Presidente Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio: «Una boccata di ossigeno per le professionalità montane che sono un pilastro della nostra economia»

L’assessore Fabrizio Ricca dopo l’incontro di questa mattina a Roma con il Ministro al Turismo, Massimo Gravaglia «Le Regioni gestiranno i fondi del Governo destinati al comparto montano, con criteri di ripartizione basati sul numero di biglietti venduti dalle stazioni sciistiche nel 2019»

Torino, 26 marzo 2021

Da lunedì 29 marzo fino al 30 aprile 2021, saranno aperte le domande di richiesta di contributo economico dedicate a maestri di sci alpino e di snowboard iscritti all’albo del Collegio Regionale e per le agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse, danneggiate dalla mancata apertura delle stazioni sciistiche. «La Regione – hanno sottolineato il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio – ha fatto il possibile mettendo a disposizione risorse economiche che rappresentano una boccata di ossigeno per gli operatori del settore e per i professionisti della montagna. Ci siamo assunti l’impegno di mantenere alta l’attenzione nei confronti di questo pilastro della nostra economia».

Per tenere fede al percorso di «ripresa» del comparto concordato nelle settimane scorse tra la Regione e gli operatori dello sport, l’assessore Fabrizio Ricca ha incontro questa mattina il Ministro al Turismo, Massimo Garavaglia col quale è stata condivisa l’ipotesi di far gestire dalle Regioni i fondi del Governo destinati al comparto con un criterio di ripartizione dei sostegni basato sui tagliandi venduti nel corso del 2019: «Le montagne italiane – ha spiegato l’assessore Ricca – stanno vivendo un momento di grave crisi dovuta allo stop delle attività causato dalla pandemia. Lo sport invernale è un motore turistico non solo per il Piemonte ma per l’intero Paese e per questo motivo questa mattina ho incontrato il ministro Garavaglia. Gli ho esposto le preoccupazioni degli operatori del settore, piegati dalla crisi, e ho chiesto chiarimenti sull’ultimo Decreto Sostegni. Le risposte ricevute sono state più che soddisfacenti: saranno le Regioni, infatti, a gestire i fondi che il Governo destinerà al comparto, e questi fondi per la montagna saranno una quota importante del denaro impegnato per il supporto al Turismo. Il criterio di ripartizione, poi, si baserà sul numero di biglietti venduti dalle stazioni sciistiche nel 2019 ma il ministro si è detto disponibile ad aprire anche all’ipotesi che vengano presi in considerazione i numeri degli anni precedenti. Dobbiamo lavorare velocemente per salvare il turismo montano che sostiene da sempre il Piemonte e il Nord Italia, tanti uomini e donne contano su di noi per ripartire in sicurezza e finalmente l’interlocuzione con il ministero sta dando buoni frutti. La direzione è quella giusta».

«Ringrazio il ministro Garavaglia per l’attenzione che ha mostrato verso la nostra regione – aggiunge il presidente Cirio -. Il Piemonte porta la montagna nel dna stesso del proprio nome. È il settore principale della nostra economia turistica, su cui si basa il lavoro e la vita di decine di migliaia di famiglie».

IL BONUS PER AGENZIE E MAESTRI DI SCI NEL DETTAGLIO

Per i maestri di sci alpino e di snowboard che hanno effettuato più di 300 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020 il risarcimento è di 2.000 euro; per chi ha effettuato da 150 a 300 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020 è di 1.000 euro; per chi ha effettuato meno di 150 ore nella stagione sciistica 2018-2019 o nella stagione 2019-2020, è di 200 euro. Per i nuovi maestri di sci e di sci nordico iscritti nell’elenco regionale dal 1° settembre 2020, è previsto un rimborso di 600 euro.

Per le agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse (con codici ATECO 79; 79.1; 79.11; 79.11.0; 79.11.00; 79.12; 79.12.0; 79.12.00; 79.9; 79.90; 79.90.1; 79.90.11; 79.90.19 aventi sede legale in Piemonte e attive al 30/12/2020) sono stati previsti 1.500 euro di sostegno una tantum.

Le indicazioni per ottenere il Bonus saranno consultabili a partire dalle ore 9 di lunedì 29 marzo 2021 sul sito istituzionale della Regione Piemonte e su quello di «Finpiemonte».

Decreto Sostegno, Iv: “600 milioni contro fallimento impianti sci”

“I 600 milioni di euro destinati agli impianti sciistici non possono essere ridotti, sono infatti necessari per evitare il fallimento delle aziende del settore dopo una stagione invernale inesistente e le spese comunque sostenute per garantire gli interventi di manutenzione alle infrastrutture”

E’ quanto dichiarano i deputati di Italia Viva Silvia Fregolent e Mauro Del Barba sull’incontro tenuto oggi, giovedì 18 marzo, dai partiti politici con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco sui contenuti del Decreto Sostegno.
“Come ha giustamente ribadito la Presidente Boschi al Ministro Franco è quindi necessario recuperare ulteriori risorse adeguate ed immediate per ristorare gli altri componenti del settore della neve come i maestri di sci, gli alpeggi e l’indotto, oggi in ginocchio dopo mesi di stop alle attività”: concludono i deputati di Italia Viva.

Decreto Sostegno, quali aiuti per la montagna?

“Il Decreto Sostegno, che sostituisce i Ristori, avrà a disposizione 32 miliardi di euro. Il Governo deve fare in fretta e bene. In quei 32 miliardi devono esserci le risorse necessarie per le categorie e per le professioni dei territori montani.

Tutti i comparti produttivi, dagli impianti a fune ai rifugisti, devono trovare risposta alla crisi nel DL che auspichiamo sia pronto nelle prossime 48 ore. Chiediamo al Governo un confronto prima dell’approvazione, con le Associazioni di categoria delle imprese e degli Enti locali. C’è una grande attesa e senza gli adeguati sostegni avremo molte imprese che chiuderanno. E la montagna soffrirà più di altri territori”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.

Siglato l’accordo sul soccorso alpino

 

A Bolzano la firma dell’accordo tecnico a favore di interventi congiunti tra le due realtà, nel segno di una forte sinergia per la sicurezza in montagna. Riguarda anche il Piemonte. Coinvolti militari della nostra regione 

 

BOLZANO, 2 MARZO – Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ed il Comando Truppe Alpine dell’Esercito Italiano hanno firmato oggi un importante accordo tecnico, per istituzionalizzare ed incrementare la stretta collaborazione operativa e addestrativa nell’ambito del soccorso alpino sul territorio nazionale. Il documento è stato siglato a Bolzano dal Presidente del Soccorso Alpino, Maurizio Dellantonio, e dal Comandante delle Truppe Alpine, Gen. C.A. Claudio Berto.

L’accordo nasce dopo una pluri-decennale collaborazione fra il Soccorso Alpino e gli Alpini: due realtà che dalle proprie specificità e dalle peculiarità di soccorso civile e militare hanno saputo creare un unicum di grande efficacia, distinguendosi in tanti interventi e scenari operativi per la sicurezza in montagna. La firma dell’accordo rafforza ulteriormente questo legame, sancendo la nascita di un protocollo operativo che non potrà che avere risvolti positivi in tutte quelle situazioni dove è necessario portare soccorso specializzato a persone in pericolo di vita in territorio impervio o montano.

L’accordo si inserisce in un quadro di cooperazione più ampio sancito dal protocollo d’intesa che da alcuni anni regola i concorsi fra il Soccorso Alpino e Speleologico nazionale e lo Stato Maggiore della Difesa, e ha aperto la strada ad una maggiore integrazione, nello specifico settore, fra il comparto civile e quello militare.

 

I dettagli operativi dell’accordo fra CNSAS e Truppe Alpine

 

Il documento firmato oggi a Bolzano avrà importanti e immediati risvolti: saranno rafforzate le collaborazioni nella attività formative, addestrative e operative in ambiente montano. E sarà immediatamente avviato – a livello di soccorso – un piano di attivazione congiunto fra il Soccorso Alpino e Speleologico e le Truppe Alpine, che andranno ad intervenire fianco a fianco in numerosi interventi di soccorso in ambiente montano e impervio.

Queste operazioni congiunte avverranno a favore del soccorso di carattere sanitario e non sanitario, per il recupero di persone in imminente pericolo di vita, la ricerca e soccorso di persone disperse in territorio montano e zone impervie, anche, ma non solo, nell’ambito degli interventi di Protezione Civile, eventualmente disposti dalle Prefetture e dagli Enti Locali competenti, dove sia richiesto l’intervento del CNSAS o delle Truppe Alpine.

Secondo quanto previsto dalla legge, il coordinamento e la direzione delle operazioni spetteranno al CNSAS, e le Truppe Alpine parteciperanno con proprio personale tecnico e squadre specializzate nel soccorso alpino militare, fatti salvi prioritari impieghi operativi di Forza Armata. Il contributo alle operazioni verrà espresso, sotto il coordinamento delle Brigate alpine, da parte di questi Comandi:

⮚                 2° Alpini (Cuneo);

⮚                 3° Alpini (Pinerolo);

⮚                 9° Alpini (l’Aquila);

⮚                 5° Alpini (Vipiteno);

⮚                 7° Alpini (Belluno);

⮚                 8° Alpini (Venzone);

⮚                 1° Artiglieria Montagna (Fossano);

⮚                 3° Artiglieria Montagna (Remanzacco);

⮚                 6° Alpini (Brunico);

⮚                 Reggimento logistico “Julia” (Merano);

⮚                 Reparto Comando e Supporti Tattici “Tridentina” (Bolzano);

⮚                 Centro Addestramento Alpino (Valle D’Aosta).

 

Dalla Regione 11 milioni per le case di montagna

Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Urbanistica Fabio Carosso ha dichiarato in Commissione Urbanistica (presidente Mauro Fava) che sui capitoli di bilancio dell’Urbanistica interessati dal maxiemendamento i risparmi sono stati realizzati per le mancate spese di rappresentanza, convegni e seminari (in particolare in materia di paesaggio) che non si sono potuti svolgere in presenza a causa della pandemia e che sono stati sostituiti da webinar online.

Le spese in conto capitale sono in linea con gli impegni degli scorsi anni. In particolare è stato sottolineato l’esito del bando per i contributi ai Comuni per il rilancio dell’edilizia e l’abbattimento degli oneri di costruzione. Per il bando, che si è chiuso il 30 novembre, sono state presentate 289 domande per un importo di circa 4 milioni per le imprese e 1.198 domande da persone fisiche per circa 5.5 milioni. Gli 11 milioni di euro rimanenti (sui 26 inizialmente stanziati) saranno utilizzati per un nuovo bando a sostegno della ristrutturazione di case in montagna per incentivare le famiglie a ripopolare i paesi delle Terre Alte.

E’ intervenuto il consigliere Carlo Riva Vercellotti (Fi).
Al termine la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza al disegno di legge del bilancio di previsione 2021-2023

Fondi per agenzie di viaggio, Sci club e impianti di risalita: ecco il sostegno alla montagna

Illustrata in Giunta regionale  la delibera che assegna la prima tranche di contributi: saranno erogati ai gestori degli impianti di risalita, Agenzie di Viaggio e Sci Club. Ai maestri di sci fino a 2.000 euro una tantum

Il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio: «La Montagna pilastro dell’economia piemontese: dovere morale sostenerlo. Il nuovo Governo attivi al più presto i ristori e gli indennizzi dopo l’ennesima falsa partenza dei giorni scorsi»

L’assessore allo Sport, Fabrizio Ricca: «Spese sostenute dagli imprenditori montani, rese ancora più gravose da una scarsa programmazione nazionale»

 

La Regione è pronta a erogare da subito una prima tranche dei 20,5 milioni di contributi economici stanziati per gli operatori della montagna danneggiati dalle chiusure a causa della pandemia. I ristori previsti da una delibera illustrata questa mattina in Giunta dall’assessore al Turismo, Vittoria Poggio, assegna uno stanziamento una tantum di 5,3 milioni per i gestori degli impianti di risalita che hanno garantito ove possibile una minima apertura e di 1.500 euro per le Agenzie di viaggi, mentre per i maestri di sci è stato previsto un Bonus fino a 2.000 euro. Il documento passerà nei prossimi giorni al vaglio della III Commissione consigliare per l’approvazione.

«La montagna e il sistema invernale della neve sono uno dei pilastri dell’economia turistica della nostra regione– hanno sottolineato il presidente Regione, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, Vittoria Poggio -. Abbiamo il dovere morale di sostenere un settore su cui si regge la vita di decine di migliaia di famiglie e che ha visto azzerato il fatturato di una intera stagione, senza ricevere ancora dall’inizio della pandemia nessun tipo di sostegno specifico da parte dello Stato. La Regione interviene per dare il proprio supporto, ma è fondamentale che il nuovo Governo attivi al più presto i ristori e gli indennizzi dopo l’ennesima falsa partenza dei giorni scorsi, arrivata a meno di 12 ore dalla riapertura prevista degli impianti».

«Come Regione abbiamo il dovere di essere vicini con i fatti a chi tiene in vita lo sport delle nostre montagne – afferma l’assessore regionale allo Sport, Fabrizio Ricca -. Non è possibile non tenere in considerazione le spese sostenute dagli imprenditori montani, rese ancora più gravose da una scarsa programmazione nazionale di chiusure legate alla pandemia».

Otterranno un primo sostegno, anche gli sci club nella misura di 300.000 euro tramite la Federazione Italiana Sport Invernali.

Agli oltre 1.800 maestri di sci verrà assegnato un Bonus da 200 a 2.000 euro: a quelli che hanno effettuato almeno 300 ore di lezione nelle stagioni verrà riconosciuto un contributo di 2000 euro1.000 a quelli che hanno effettuato almeno 150 ore e 200 euro andranno a coloro che hanno svolto meno di 150 ore di lezione nelle stagioni 2018-2019 oppure 2019-2020.

La Regione ha voluto inserire nell’elenco degli aventi diritto anche i nuovi maestri: avranno infatti diritto a un ristoro di 600 euro quelli che avevano ottenuto l’abilitazione a decorrere dal 1 settembre ma che non sono stati ancora in grado di iniziare l’attività per la chiusura degli impianti o perché non attualmente in organico alle scuole.

Maestri di sci e operatori della neve lanciano un grido d’allarme

Un flash mob nelle stazioni sciistiche piemontesi, protagonisti i maestri di sci, operatori della montagna per  richiamare l’attenzione sull’importanza del comparto della neve per l’economia dei territori montani.

Quello di ieri è stato insegnale d’allarme rappresentato dagli atleti degli Sci Club locali.

A Bardonecchia hanno formato la scritta SOS a 2.400 metri di quota scendendo dalle piste fino al centro abitato.

Un appello per la montagna

CNA e UNCEM promuovono una lettera-appello al Presidente e alla Giunta regionale e ai Parlamentari Piemontesi per una “Discriminazione positiva” delle aree montane

CNA Piemonte e UNCEM hanno spedito  una lettera appello indirizzata ai Parlamentari piemontesi, al Presidente Alberto Cirio e ai componenti della Giunta regionale per chiedere una “discriminazione positiva” delle aree montane.

Scrivono nel documento CNA Piemonte e UNCEM (allegato): “Indichiamo alcuni elementi che a nostro giudizio rappresentano linee di lavoro per definire una diversa gestione e parametrazione per i territori montani:
1. Densità abitativa: distinguere tra alta e bassa, quindi in questa chiave trattare in maniera diversa e meno restrittiva i sistemi vallivi, in cui la possibilità già prevista di mobilità di 30 km per i residenti di Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti rappresenta un elemento positivo, ma che da solo non è sufficiente a mitigare i problemi che si segnalano;
2. Mobilità e trasporti pubblici: assumere la prevalenza del trasporto privato come elemento di maggior mitigazione dei contatti e dei contagi, a differenza di quanto avviene con l’utilizzo inevitabilmente più massiccio dei mezzi pubblici nelle aree urbane e metropolitane;
3. Profilazione del rischio delle specifiche attività: si pensi agli uffici pubblici o di utilità collettiva (es. banche e uffici postali), ai pubblici esercizi. In questo quadro è possibile considerare percorsi e flussi nei piccoli centri meno complessi e più gestibili che nelle aree urbane. In questo ambito risulta incomprensibile la serrata alle ore 18.00 dei pubblici esercizi che invece devono avere la possibilità di operare anche oltre le ore 18.00 alle stesse condizioni previste durante la giornata, fermo restando il rispetto del cosiddetto orario di coprifuoco. Il tema della revisione degli orari (uniforme e coerente) dei pubblici esercizi è peraltro necessario anche per il resto del territorio;

4. Residenti e aventi titolo seconda casa: sono i beneficiari di questo modello di gestione specifico vallivo anche nel caso in cui la nostra Regione sia inquadrata come “zona arancione”.

“Ci sono oggi una sofferenza e un disagio sia di natura economica sia sociale nelle valli perché le restrizioni hanno messo in forte difficoltà anche una minima e adeguata quotidiana vivibilità su quei territori; dove, come noto, il periodo invernale è per sua natura particolarmente rigido. La CNA Piemonte è stata doppiamente sollecitata, dai suoi imprenditori e dagli amministratori locali a partire dalle valli torinesi, per esprimersi a sostegno di questa specificità dei territori montani – ha spiegato il presidente regionale della CNA Piemonte Fabrizio Actis -. Vogliamo che, con lo stesso principio arcobaleno con il quale l’Italia è stata divisa in colori diversi, adesso si scenda nella specificità delle singole regioni, perché è chiaro che non si possa regolare la vita dei cittadini, delle imprese, dei pubblici esercizi, dei commercianti, degli albergatori e dei lavoratori a Torino come a Pragelato”.

“L’appello di CNA e UNCEM al Governo e alla Regione per individuare opportunità di organizzazione differenziate delle attività economiche nelle aree montane, è particolarmente attuale in vista dei nuovi decreti che il Governo dovrà varare. Dobbiamo riequilibrare una situazione di sperequazione che oggi penalizza le valli piemontesi. La montagna ha bisogno di interventi differenziati”, ha aggiunto il presidente regionale di UNCEM  Roberto Colombero.

Pragelato, ripartono le gare sportive. Un ritorno alla normalità

“Un doppio appuntamento nazionale sportivo, sabato 13 e domenica 14 febbraio a Pragelato, fa ritornare la speranza della normalità.

 

La gara di Coppa Italia dello sci di fondo sulla pista olimpica di Pragelato e la gara di regolarità su ghiaccio con vetture stradali, The Green Ice Challenge, rappresentano due momenti importanti non solo per Pragelato ma per l’intera Via Lattea. Per la gara di Coppa Italia sono previsti 320 atleti e 130 accompagnatori. Per l’evento motoristico sul giacchio, invece, sono previsti 85 piloti e 250 componenti dei team. Ovviamente non è previsto il pubblico.

C’è bisogno di ritornare, appunto, alla normalità pur nel rigoroso rispetto delle norme e delle prescrizioni sanitarie in materia di prevenzione Covid. Del resto, la pista olimpica di fondo di Pragelato in questi mesi è sempre stata in funzione per gli allenamenti degli atleti pur senza la possibilità di aprirla al pubblico.

Al contempo, però, accanto alle gare, è sempre più necessario che i cosiddetti ‘ristori’ non rappresentino una semplice una evocazione propagandistica, lontana è puramente virtuale. La filiera economica/produttiva legata al sistema neve, a partire da centinaia di lavoratori e dalle piccole/medie aziende del comparto territoriale della Via Lattea, necessita adesso di un sostegno immediato senza ulteriori rinvii o deroghe. Individuare i beneficiari da un lato e indicare le tempistiche certe per l’erogazione dei fondi dall’altro rappresentano i due aspetti decisivi per evitare di far precipitare un intero settore produttivo in un vicolo sempre più cieco. E i due appuntamenti della prossima settimana a Pragelato rappresentano, comunque sia, un momento importante per un territorio che registra, purtroppo, anche una stagione invernale ormai largamente compromessa sotto il profilo economico e produttivo”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.

Un minuto di silenzio per i due alpinisti morti

Un minuto di raccoglimento ieri a Pragelato di fronte al Comune per ricordare le due vittime recentemente scomparse.

Con il Sindaco Merlo erano presenti gli amministratori locali e moltissimi cittadini di Pragelato per ricordare due grandi alpinisti e due grandi amanti della montagna.