Sciacalli senza un briciolo di pietà e di vergogna spogliavano i cadaveri dei gioielli e persino dei denti d’oro all’interno delle bare. Pare anche organizzassero allegre grigliate tra le tombe. Nelle immagini girate durante i pedinamenti da parte dei carabinieri, si vede il passaggio dei sacchetti con le dentature d’oro. Si tratta di operai addetti alle esumazioni. Anche questo tra i reati contestati dal pm Gianfranco Colace nell’ambito dell’inchiesta che cominciò due anni fa dopo la denuncia di Michela Favaro, l’amministratrice delegata di A.F.C. Torino spa, la società municipale che gestisce i servizi dei cimiteri. Sono così scattati quindici arresti domiciliari per altrettanti “sciacalli” delle tombe, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, falsificazione di atti, peculato, oltre a distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere, ricettazione e concussione.