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A Torino il giovedì sera è a tutto country!

A Torino il giovedì sera è a tutto country! Da anni, ogni estate, al chiaror di luna e sotto le stelle, l’appuntamento più originale ed imperdibile in città è quello di trascorrere una serata a “stelle e strisce” al Punto Verde della Circoscrizione 2. Tra corso Galileo Ferraris e corso Montelungo, in piazza d’Armi non c’è solo il liscio!

Oltre all’immancabile appuntamento, tutti i pomeriggi e tutte le sere, rivolto agli innumerevoli  amanti, e sono sempre di più, del ballo, della musica, dei quattro salti e dello stare insieme, ogni giovedì con Old Wild West & Friends, sembra di venire catapultati nel vecchio west, in un saloon all’aperto, con i cowboy e relativi suoni cadenzati dei tacchi dei loro stivali. La danza country è un ballo di formazione nel quale tutti i ballerini schierati in pista si dispongono su di una o più linee, rivolti dallo stesso lato, ballando in perfetta sincronia.

Questo tipo di coreografia non prevede quindi che ci sia contatto fisico. Appunto: ci può essere una sola linea, ci si può disporre su più file, una dietro l’altra, e di solito i movimenti sono per tutti gli stessi, anche se qualche variante c’è sempre, magari per iniziativa di un leader che si sposta intorno alla pista, tenendo la mano ai vicini. “Old Wild West & Friends” è un’iniziativa di Mapi Gualdi che dopo avere diretto per decenni una Scuola di danza, dal 2000 ha pensato, ed è stata la prima ad avere l’idea, di organizzare iniziative con la country e western dance.

“Sì, sono stata la prima a proporre a Torino questo genere di appuntamenti all’aperto e non solo, che hanno riscosso subito un notevole successo di pubblico tra gli appassionati, e poi tanti altri, piano piano, si sono avvicinati; così da anni tantissimi ballerini, ed oramai lo confesso siamo diventati davvero tutti amici, si ritrovano in pista per ballare, trascorrere qualche ora insieme, bere una birra e scambiare quattro chiacchiere in serenità”.

Mapi Gualdi con gli occhi pieni di entusiasmo, gioia e tanta passione aggiunge: “Quest’estate ci sposteremo con “Old Wild West Country Western Dance Summer Edition”, sabato 16 settembre, alle ore 21.30, in pieno centro città, in un altro punto verde, ad “Estate in Circolo”, al Giardino dell’Anagrafe centrale, in via Giulio angolo via della Consolata, e poi sempre a settembre, il giorno dopo, domenica 17, saremo alla Festa Patronale di Arignano, nella piazza e centro storico del paese; il 24 invece alla Fiera del Miele a Marentino ed a fine settembre al Valsassina Country Festival” Anche il Festival quindi! Infine Mapi ricorda che: “l’apporto fondamentale per la riuscita di tutti questi eventi lo danno soprattutto “I tre moschettieri” ovvero i Dj Antonio, Fiorenzo e Riccardo che fanno ballare e divertire tutti noi lanciando musiche adatte e balli di ogni livello di country e western dance”. A questo punto: tutti in pista!

Igino Macagno

La Pareidolia, vedere oggetti e forme con la fantasia visiva

Nuvole a forma di animali, rocce che creano un profilo umano o il muso di una automobile che ci sorride.

A chi non e’ capitato di scorgere nel cielo un cane fatto di vapore d’acqua condensato o di ricevere un sorriso dal cofano di una macchina? Quante volte i rubinetti hanno creato un’espressione buffa o le finestre e i portonI di un palazzo prendono le sembianze di un volto spiritoso? La pareidolia e’ un fenomeno che si attiva attraverso i circuiti celebrali che regolano l’elaborazione visiva e probabilmente lo abbiamo ereditato dai nostri antenati che moltissimo tempo fa, per poter sopravvivere, dovevano riconoscere i predatori mimetizzati nella natura.

Anche alcuni artisti molto famosi si sono deliziati a ritrarre nei loro dipinti immagini nelle nubi o nella vegetazione, un esempio e’ quello di Andrea Mantegna che nella sua opera del 1502 “Trionfo della virtu’” ha raffigurato dei volti nelle nuvole oppure Giotto che ha ritratto il viso di un demone in un affresco dedicato alla morte di San Francesco nella Basilica di Assisi.

Leonardo Da Vinci ne ha parlato nel suo trattato di pittura: “Se riguarderai in alcuni muri imbrattati di varie macchie vi potrai vedere diverse battaglie e atti pronti di figure, strane arie di volti e abiti e infinite cose” e Arciboldo con la frutta e la verdura ha creato veri e propri volti umani facendone un vero e proprio stile mentre Salvador Dali’ ha dato vita a suggestive e mistiche illusioni ottiche.

Vediamo quello che vogliamo vedere, cio’ che la nostra esperienza ed il nostro vissuto ci suggeriscono che le neuroscienze chiamano “circonvoluzione fusiforme”, un giro celebrale che ci predispone al riconoscimento facciale anche quando questo oggettivamente non esiste. Sembra che questa abilita’ visiva raggiunga il suo massimo intorno ai 30 anni, che decresca andando avanti con l’eta’ e che dipenda dalla sensibilita’ personale, dalle convinzioni e dallo stato emotivo. Le credenze hanno una grande influenza su questa particolare ed interessante visualizzazione di immagini e producono una maggiore propensione alla loro formazione, un esempio puo’ essere quello della visualizzazione con frequenza del volto di Gesu’ o della Madonna.

Finche’ rimane un fenomeno sporadico e ludico questa attitudine ha una connotazione positiva e divertente, diverso e’ il caso in cui queste suggestioni diventano regolari incidendo fortemente sulla percezione della realta’. Ci sono persone, infatti, altamente sensibili che visualizzano immagini di oggetti o di figure umane praticamente ovunque e questa errata impressione dell’ambiente circostante puo’ alterarne la relazione e a volte causare persino incidenti, in questi casi, ovviamente, e’ necessario un trattamento medico-psicologico.

Tornando alla versione divertente e sana della pareidolia, questa puo’ essere un vero e proprio esercizio creativo tant’e’ che a Chichibu, in Giappone, vicino a Tokyo e’ stato realizzato un museo, il Chinsekikan, la galleria delle pietre curiose, che ospita 1700 sassi che hanno le sembianze di volti umani anche famosi come quella di Elvis Presley.

MARIA LA BARBERA

Francesca Bergesio è Miss Piemonte

Si è conclusa alla grande con l’incoronazione delle reginette regionali la prima fase di Miss Italia
2023 e che ha visto trionfare Francesca Bergesio come Miss Piemonte e Greta Cugliari, Miss Valle
d’Aosta.

 


L’evento si è tenuto il 23 agosto scorso nella splendida location di Barbaresco, terra patrimonio
dell’Unesco, che per la prima volta ha ospitato una selezione di Miss Italia. A volerlo fortemente è
stato proprio il sindaco Mario Zoppi il quale si è candidato per fare da sfondo al concorso di bellezza
anche il prossimo anno. Guest star dell’evento, l’attore e musicista americano Ronn Moss, ex Ridge
di “Beautiful”.
“E’ stata una serata magica – racconta Mirella Rocca, agente regionale di Miss Italia per Piemonte,
Liguria e Valle d’Aosta – sono molto felice di vedere crescere questo concorso il quale, sempre di
più, sta diventando un evento itinerante in grado di valorizzare i patrimoni del nostro territorio
portando la “bellezza” nelle sue piazze.

Ogni selezione durante questi due mesi è stata una vera
festa di paese e il pubblico ci ha sempre accolto con manifestazioni di affetto e di stima che mi
rimarranno nel cuore da molto tempo. Torino, Venaria, Giaveno, Pont Canavese, Barbaresco, sono
tanti i luoghi che ricorderanno le nostre Miss e che non vedono l’ora di riabbracciarci. Grazie a tutti
gli enti locali che ci hanno supportato”.
Saranno 10 le ragazze piemontesi che, con Francesca Bergesio e Greta Cugliari, arriveranno alle
prefinali nazionali che dovrebbero svolgersi in Calabria il prossimo settembre (ma le date ancora
non sono state comunicate). Solo 2 per ogni regione arriveranno invece all’ultima fase.

Francesca Bergesio
Francesca, 18 anni di Cervere, anche lei vuole entrare a Medicina. E’ la è la figlia maggiore del
senatore Giorgio Bergesio presente alla finale con mamma Ilaria e la sorella minore Virginia. Tra le
sue fasce precedenti quella di Miss Miluna. La sua è “una bellezza un po’ anni 50”, ricorda molto nei
tratti del viso Lucia Bosé, Miss Italia 1947. Francesca è una ragazza che sogna il cinema, ma resta
con i piedi bel saldi per terra visto che la partecipazione al concorso rappresenta più che altro un
percorso personale di crescita.
Greta Cugliari
Bella e talentuosa, Greta, 18 anni di Nichelino, si è appena diplomata al Liceo Scientico Majorana di Moncalieri e oltre che diventare medico, sogna un futuro nel mondo dello spettacolo. Tra le sue priorità, ovviamente, anche lo sport che pratica da sempre. La sua disciplina principale è stato il nuoto sincronizzato, sport protagonista dell’estate, il nuoto, grazie ai Mondiali che si stanno disputando a Fukuoka, in Giappone. Tra le sue fasce precedenti, non a caso, anche quella di Miss Sport Givova.

Tripletta torinese in finalissima a MISTER ITALIA

Passano Maida, Ceravolo e Camperchioli. Eliminato Buzzi
A Pescara l’atto conclusivo del concorso

Tre concorrenti qualificati, uno eliminato.
E’ il bilancio della rappresentanza torinese impegnata mercoledì a Giulianova nella semifinale del concorso nazionale di Mister Italia 2023 con oltre 100 pretendenti ai 40 posti disponibili per l’atto conclusivo.
A conquistare la giuria strappando il biglietto per la finalissima (in programma OGGI, Stadio del mare di Pescara alle 21.30) sono il ballerino 33enne Gianni Camperchioli,  l’operaio 25enne di Susa Nicolò Maida e il 26enne di Rivoli Dino Ceravolo impiegato nell’azienda di famiglia. Il sogno sfuma invece per il 21enne Marcello Buzzi che avrà l’opportunità di riprovarci il prossimo anno.
Domani sera, quindi, sul palco dello Stadio del Mare di Pescara, tra i 40 bellissimi ragazzi provenienti da tutto il Paese ci saranno tre ragazzi torinesi (Maida sfilerà con il numero 3, Ceravolo con il 10 e Camperchioli con il 23): per tutti l’obiettivo è quello di raggiungere lo scettro detenuto da Walter Zappalà vincitore nel 2022, e conquistato in passato da alcuni protagonisti del mondo dello spettacolo e della tv come Luca Onestini, Raffaello Balzo, Paolo Crivellin, Luciano Punzo e Luca Vetrone.
La serata sarà condotta da Jo Squillo e vedrà la presenza sul palco, tra gli altri, di Viola Valentino, Serena De Bari (“Amici”), Roberta Beta (“Grande Fratello”) e Andrea Della Cioppa (“Temptation Island”, “Uomini e Donne”).
Insieme ai 40 bellissimi finalisti sul palco ci saranno anche le 25 ragazze finaliste del concorso di “Miss Grand Prix” tra cui tre ragazze torinesi: Federica Sette, Gaia Catelli e Agnese Caprì.
Entrambi i concorsi, organizzati da patron Claudio Marastoni, hanno il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, e il patrocino del Comune di Pescara e del Comune di Giulianova.
Per restare aggiornati con tutte le news sul concorso si possono seguire i canali social: Instagram e Facebook @concorsomisteritalia e @missgrandprix.

Passeggiata ornitologica nel Parco del Castello di Miradolo

 

 

Domenica 27 agosto è in programma una curiosa passeggiata nel Parco del Castello di Miradolo alla scoperta degli uccelli che lo popolano, in compagnia di un ornitologo.

Per esempio, le cavità naturali degli alberi e il legno non perfettamente integro rappresentano una tentazione quasi irrinunciabile per il picchio. E non è insolito osservare il pettirosso che segue con attenzione il paziente lavoro del giardiniere il quale, lavorando la terra, aiuta inconsapevolmente il piccolo animale nella ricerca del cibo (larve, lombrichi, insetti). Nel bosco di bambù, invece, regnano le cinciallegre, con un piumaggio verdastro sul dorso, con la coda e le ali grigie, striate di blu.

Al termine dell’attività, la Caffetteria del Castello propone una tisana fredda dell’orto e una fetta di torta dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo o, in alternativa, un aperitivo da consumare nell’elegante dehors circondato dal giardino degli aromi.

 

L’attività è organizzata da Fondazione Cosso in collaborazione con Cooperativa Arnica, che opera nel campo della divulgazione scientifica, della progettazione e dell’educazione ambientale dal 1989. Nell’ambito del progetto Il Parco del Castello di Miradolo. Storia di una rinascita con cui la Fondazione Cosso ha ottenuto i fondi del PNRR tramite il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU: ottavo in graduatoria tra i migliori progetti italiani e primo in Piemonte tra tutti i partecipanti della regione.

 

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Domenica 27 agosto, ore 16.30

Passeggiata ornitologica nel Parco

Durata della visita: 1 ora e mezza circa

Costo: 6 euro + ingresso al Parco

Biglietti: 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.

La prenotazione è consigliata: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

Ricordi di Langa

Ciao Dogliani.

Il treno, da Torino-Porta Nuova linea Bra-Ceva, ferma a Monchiero e la tramvia (6 km) porta alla tua stazione e, con la macchina di piazza Fiat 1400 beige, si va dai “Nostri”!
Ti racconto di

. ESTATE
Il balconcino sul retro della casa di zia si affaccia sulla piazzetta del Mercà ‘d J’euv, improvvise nell’aria salgono le note allegre di un pianoforte. Infatti, nel Teatro/Cinema c’è un coro di voci giovani diretto dal maestro…”Stooop!…più veloce…più allegro…” a cui seguono risatine e brevi commenti. “Come sei bella Dogliani…” è un inno/marcetta alla tua bellezza! Sono le prove per l’imminente Festa dell’Uva in Settembre.
Sono gli Anni 50, c’è entusiasmo e partecipazione. Intanto nelle tue borgate, frazioni e paesi vicini fervono i preparativi per allestire i carri allegorici a tema, a volte satirici, mai volgari.
Alla Festa arrivano molti visitatori, anche da fuori Regione, con pullman e altri mezzi.
Ti animi con tanta musica, cori, ballo a palchetto in piazza e i tuoi rinomati ristoranti propongono i menu della tradizione: Affettati-Raviole-Plin-Fritto e Bollito misti-Bönet, il tutto innaffiato con il tuo Dolcetto!

. MARTEDI’ DI’ ‘D MERCA’
Noto una certa eleganza, come nei giorni di festa. Arrivano a frotte dalle frazioni e qua e la gruppetti di persone conversano amabilmente.
La tua Gente è briosa, pronta alla battuta e alla risata franca, lavora sodo, non mugugna e apprezza stare in compagnia!
Tra i banchi dei commercianti/ambulanti fissi, alcune donne vendono prodotti di cascina: cestini di uova fresche, tome di pecora, ortaggi e frutta di vigna.
La Signora-storico il suo carretto del gelato artigianale-due ottimi gusti-porge coni che strabordano…
Percorro lentamente un po’ a zig-zag, la via centrale e mi soffermo curiosa davanti alle tue fornite botteghe i cui negozianti sono disponibili e consigliano al meglio. Oggi è difficile vederli sulla porta con i loro grembiuloni perchè occupati dietro il banco a servire i clienti.
Mi piace molto l’antica Farmacia con i suoi scaffali lignei e vetrine, i bei vasi in ceramica finemente decorati e sotto il portico aleggia il suo profumo particolare e inconfondibile.
Di fronte, un Emporio, stile FarWest… li c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere: abiti da lavoro, attrezzi per la campagna, il giardino, lo sport, giochini per bimbi e la casa. Non mancano scatoloni con le pianelle “friulane” in velluto e le pattine/pattini per i pavimenti cerati.  Appesi a grappoli alla colonna del portico, zoccoli in legno di tutte le misure e la fascia in cuoio. Li misuro, acquisto e il calzolaio mette la gomma per non scivolare e per non far troppo rumore.

. MICHE, GRISSETTA, CHERNIELE
L’impasto riposa e lievita tutta la notte nella madia della cucina di nonna. Il mattino seguente, dentro un grande panno di teila ‘d Ca’, si sistema in un cesto sul carretto e.. via ‘a cœse’ al forno a legna della frazione. Al ritorno, il profumo di quel pane lascia la scia e inonda la casa. La tentazione è grande, ma all’ordine “non si mangia il pane caldo!”,desisto. A merenda: la cherniela  (torcetto gigante, cerchio o una bambolina, con granella di zucchero), oppure una mezza michetta con uovo ‘a frisinin’ (strapazzato) o confettura di frutta casalinga.
Nel primo pomeriggio con i miei cugini, sotto il portico di Pinotu, in una atmosfera sospesa, luce accecante, aria calda un po’ afosa… ascoltiamo il canto delle cicale, ronzii strani, le galline, il belato della pecora. Attira la nostra attenzione uno strano rumore, è una culla in legno che dondola. Poi, la dolcezza di una voce che canta la ninna-nanna al piccolino.
Per i compiti, zia prepara l’inchiostro con i papaveri.
Prima di ogni pasto, si ringrazia per il cibo. Prima di dormire, si prega.

. DOMENICA
Il sabato pomeriggio sulla ‘lobia’: lavaggio chiome e risciacquo con aceto.
In pompa magna…o quasi, si parte con le scarpe buone avvolte in carta di giornale. Quelle impolverate, dietro un cespuglio, attendono il nostro ritorno.
La Messa prima, alle 6 per Anziani e chi lavora. Nell’imponente chiesa parrocchiale ss Quirico e Paolo, la Messa ‘granda’ è al completo: le Donne a destra, gli Uomini a sinistra e nei primi banchi i Bimbi con catechisti e suore. In fondo si lascia spazio per i Giovani che allegri commentano la sera prima…
Qui la Messa è solenne: organo, coro maschile canto gregoriano, degno delle grandi cattedrali europee. Le omelie a volte forti, fanno riflettere!

. CITTADINI ILLUSTRI, FAMOSI, COMUNI
Hai dato i natali a grandi Uomini e Donne che, in Italia e in molte parti del Globo, ti hanno rappresentato degnamente con i valori da te ricevuti.
Quando, alla domanda “… la tua Città?”, rispondo “Torino” e, orgogliosa aggiungo:”le mie radici sono nelle Langhe, a Dogliani!”
Avrei ancora tanto da dirti… intanto GRAZIE per essere stata e essere come sei!

Un carissimo saluto.
G.S.-Torino

Torino Tattoo Convention. Manca un mese all’evento più “ink-redibile” della città

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22-24 Settembre 2023

Pala Alpitour, Corso Sebastopoli 123. Torino

 

Fiumi di inchiostro sotto la Mole: a Torino è in arrivo un evento “ink-redibile”! Dal 22 al 24 settembre i più importanti tatuatori al mondo si danno appuntamento alla Torino Tattoo Convention, ormai un must per professionisti, appassionati e curiosi. 3 giornate ad alto tasso di inchiostro, 250 tatuatori in arrivo da 8 paesi diversi, oltre 20 contest e più di 100.000 i visitatori attesi da tutta Europa per una delle manifestazioni del settore più importanti al mondo.

In Italia, dove il tatuaggio è molto più di una moda – gli italiani tatuati sono circa 7 milioni, oltre il 13% della popolazione totale – Torino Tattoo Convention porta al Pala Alpitour di Torino tutto il meglio di quello che il mercato del tatuaggio offre. È l’occasione per vedere al lavoro i grandi maestri internazionali e per farsi realizzare un lavoro da professionisti altrimenti inavvicinabili… e non solo! Dietro al tattoo si nasconde un vero e proprio universo da scoprire fatto di artisti e disegni, ma anche di contaminazioni artistiche, ink-celebrity, innovazioni tecniche e trend che diventano scuole di pensiero.

Chicano, figurativo, destrutturato, fine line, black work, polinesiano, tradizionale… Quest’anno la manifestazione torinese ha un mood orientale con tanti artisti asiatici provenienti da Giappone, Cina e Thailandia: Shanqi Liu, Cathy Tattoo, Horizakura, Shun Tattoo, Show Tattoo e Jin Tattoo.

Alte anche le quote rosa con le sempre più richieste tatuatrici donne: Ary Lilith, che lavora tra Milano e Napoli, Elisa Di Paola, tatuatrice a Liverpool, Giugo, che tatua tra Bologna e Barcellona, Letizia Soldatelli di Roma e tante altre.

Inchiostro sotto pelle ma anche musica, djset, live show, mostre e exhibition artistiche.

Il programma sarà come sempre ricco ed articolato, strutturato in diversi punti d’attrazione: il palco principale nel parterre ospiterà sfilate, esibizioni, spettacoli e concerti, un susseguirsi continuo di proposte d’intrattenimento originali, eccentriche e catalizzanti. I momenti più caldi dell’evento sono i tattoo contest. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention. Una giuria tecnica d’eccezione, supportata dal grande pubblico, assisterà alle sfilate e decreterà la classifica finale e i vincitori per ogni tipologia.

www.torinotattooconvention.it

Da Torino alla conquista di “Mister Italia”

Quattro torinesi in Abruzzo per le fasi finali del concorso di bellezza

 

Ci sono anche quattro ragazzi torinesi (due del capoluogo, uno da Rivoli e uno da Susa) tra i pretendenti allo scettro di “Mister Italia 2023”.

Si tratta di Marcello Buzzi, 21 anni impiegato in uno studio commercialista, Gianni Comperchioli, 33 anni ballerino, Nicolò Maida 25 anni operaio di Susa e Dino Ceravolo, 26 anni rivolese impiegato nell’azienda di famiglia.

I quattro esponenti della bellezza torinese saranno tra i 95 prefinalisti provenienti da tutta Italia che giovedì 24 agosto a Giulianova (TE) si contenderanno i 40 pass per la finalissima condotta da Jo Squillo in programma due sere dopo allo Stadio del Mare di Pescara.

Marcello, Nicolò, Gianni e Dino in Abruzzo potranno quindi andare a caccia del titolo più ambito in un concorso che nel corso degli anni ha lanciato, tra gli altri, alcuni protagonistidel mondo dello spettacolo e della tv come Luca Onestini,Raffaello Balzo, Paolo Crivellin, Luciano Punzo e Luca Vetrone.

Insieme ai 40 bellissimi finalisti sul palco di Pescara sabato 26 agosto ci saranno anche le 25 ragazze finaliste del concorso di Miss Grand Prix.

Entrambi i concorsi, organizzati da patron Claudio Marastoni, hanno il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, e il patrocino del Comune di Pescara e del Comune di Giulianova.

Per restare aggiornati con tutte le news sul concorso si possono seguire i canali social: Instagram e Facebook @concorsomisteritalia e @missgrandprix.

Armocromia per essere in armonia con il proprio aspetto

In una società in cui tutto sembra essere improntato sempre più alla confusione esiste una scienza  che, nell’essere umano, riesce a ristabilire un ordine e un equilibrio. Si tratta della armocromia.

È una scienza che, in base alla combinazione di pelle, occhi e capelli, definisce la palette di  colori ideale per ciascuno di noi, la gamma di colori in grado di farci apparire più  giovani e in forma.

“Nei Paesi anglosassoni dove   stata inventata, questa scienza prende il nome di Color Analysis – spiega Rossella Migliaccio, imprenditrice e la prima donna ad aver  introdotto l’Armocromiain Italia ormai più di dieci anni fa, creando un proprio metodo di analisi e relativi strumenti a supporto – L’etimologia italiana risulta più  evocativa perché la radice della parola fa riferimento diretto al concetto di “armonia”, mentre “cromia” deriva dal greco e vuol dire appunto colore. Nella definizione è  insito il segreto di tale scienza, che analizza i nostri colori personali per metterli in risalto secondo un criterio di armonia.

Del resto, anche se i canoni estetici sono profondamente mutati innumerevoli volte nel corso della Storia e cambiano alle diverse latitudini, siamo per natura portati a riconoscere e apprezzare il bello, in modo del tutto spontaneo perché l’unica oggettività nella bellezza è l’armonia”.

“Esiste un termine francese “palette” che indica – spiega  Rossella Migliaccio – una gamma di colori. L’armocromia ci aiuta a individuare quelli che ci valorizzano nella scelta di abiti e accessori, nel trucco, nella colorazione dei capelli. La palette risulta diversa da persona a persona perché esalta le caratteristiche naturali cromatiche e i colori naturali di ciascun individuo.

I colori cosiddetti “colori amici” sono per definizione i nostri alleati di bellezza, quali che hanno il potere di farci apparire più in forma, illuminando la pelle, il sorriso, i capelli, rendendo l’incarnato più omogeneo e attenuando discromie e inestetismi come le cicatrici. I colori “nemici” sono quelli che fanno apparire stanchi e sciupati, in parole semplici “ci muoiono addosso e ci sbattono”.

“L’armocromia – aggiunge Rossella Migliaccio – si basa sul riconoscere le caratteristiche cromatiche delle persone per poi ripeterle in ciò che indossano. Le caratteristiche individuali cromatiche sono quattro: sottotono, valore, contrasto e intensità;possiamo cercarle nel colore dei nostri occhi, dei nostri capelli e in quel mix formato da “pelle-occhi-capelli”. Per i capelli si considera il colore naturale, non le colorazioni artificiali, allo stesso modo si prende in considerazione la pelle al naturale, senza l’abbronzatura né il trucco.

Storicamente la maggior parte degli studiosi di armocromia tende a suddividere le tipologie cromatiche delle persone in quattro macrogruppi che non hanno nulla  a che vedere con il guardaroba estivo o invernale, ma si tratta di quattro macrogruppi che corrispondono alle quattro stagioni (spring, summer, autumn, winter)”. La Palette della primavera riprende i colori brillanti e solari di un bouquet primaverile; l’estate ha la prevalenza di colori freddi e delicati, come sabbia e acquamarina; l’autunno presenta le nuance calde e profonde dei boschi che si tingono di rosso e di giallo. L’inverno mostra colori freddi e più  forti come il bianco della neve e il blu delle giornate che si accorciano.

Quali che siano i nostri colori naturali, la nostra stagione di appartenenza avrà le nostre stesse caratteristiche cromatiche, seguendo un principio di ripetizione e di armonia. Nonostante possiamo alterare i nostri colori naturali, ricorrendo a make up, lenti a contatto colorate e colorazioni di capelli, la nostra stagione di appartenenza non cambierà”.

MARA MARTELLOTTA

Il Cocktail analcolico dell’estate torinese, nasce il Conte Verde

Acqua, sciroppo home made di menta piperita di Pancalieri, foglie di menta, basilico, oli essenziali al limone

 

Caldo ed estate in città? A Torino il caffè storico Platti di corso Vittorio Emanuele II 72, aperto tutto il mese di agosto, ha ideato un cocktail analcolico, rigorosamente sabaudo, a base di menta piperita, perfetto per rinfrescare le giornate di turisti e cittadini.

Si chiama “Conte Verde” – in onore di Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, appunto – ed è la bibita più fresca e dissetante della stagione, ispirata alla tradizionale acqua e menta piemontese.

Pensando alla menta si viene subito pervasi da una sensazione di freschezza e la memoria rimanda a profumi e sapori inconfondibili, non tutti sanno però che il 50% della produzione di piante officinali in Italia, tra cui appunto la Menta Piperita, è concentrata in una precisa area del Piemonte: l’“isola d’erba” di Pancalieri in provincia di Torino, capitale italiana della menta. Portata a Torino dall’Inghilterra nell’800, oggi la Menta Piperita è inserita nei prodotti del Paniere del Piemonte.

Ed è proprio questa profuma e preziosa erba medicinale l’ingrediente protagonista indiscusso di Conte Verde, ideato da Ivan AlizzoBartender Platti.

Pochi semplici ingredienti – acqua, sciroppo home made di menta piperita di Pancalieri  foglie di menta, basilico e oli essenziali al limone – per un effetto refrigerante assicurato.

Caffè Platti – Corso Vittorio Emanuele II, 72 – Torino