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Vintage di qualità — il valore che dura nel tempo
Watch Center Torino
Via Giambattista Bodoni 1/D
10123 – Torino
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Orari apertura pubblico:
dal Martedì al Sabato dalle 10:00 alle 13:00
dalle 15:00 alle 19:00
Domenica, Lunedì e festivi chiuso
Informazione promozionale
Torino a dicembre è una città che incanta con la sua atmosfera elegante, fatta di luci, tradizioni e scoperte culturali capaci di affascinare visitatori da tutta Italia e dall’estero. È anche un periodo in cui molte realtà professionali scelgono il capoluogo piemontese come location per riunioni aziendali a Torino, unendo appuntamenti di lavoro a momenti di piacere, cultura e intrattenimento. Ma ciò che rende davvero speciale la città in questa stagione è la varietà di esperienze che offre, trasformando ogni giornata in un percorso ricco di emozioni, profumi e scenari unici.
Il rito del bicerin: la tradizione più amata dell’inverno torinese
Tra le prime esperienze da vivere non può mancare il bicerin, la bevanda simbolo della città. Preparato con cioccolato, caffè e crema di latte, è una coccola calda e avvolgente perfetta per affrontare le giornate fredde di dicembre. Degustarlo nei caffè storici — magari in una piccola tazza fumante mentre fuori brillano le decorazioni natalizie — permette di entrare immediatamente in sintonia con l’anima autentica e accogliente di Torino. È un rito che scalda il cuore e che racconta, in un solo sorso, la storia gastronomica del capoluogo sabaudo.
Chocobus Cabrio: il tour più dolce e panoramico della città
Una delle attività più suggestive è il Chocobus Cabrio di Somewhere Tour & Events, un tour che combina la magia delle Luci d’Artista con la degustazione del miglior cioccolato torinese. A bordo del bus scoperto, ci si immerge in un percorso romantico e goloso che attraversa alcune delle installazioni luminose più iconiche della città.
Torino Sotterranea: un viaggio nel cuore nascosto della città
La Torino Sotterranea offre invece un’esperienza completamente diversa: cunicoli, gallerie e rifugi antiaerei che raccontano un passato misterioso e affascinante. Il contrasto tra la città illuminata in superficie e la quiete del sottosuolo rende il tour ancora più emozionante nel periodo natalizio.
Passeggiare nel Parco del Valentino

Una pausa nella natura invernale del Parco del Valentino permette di respirare l’essenza più romantica della città. Il Po, gli alberi spogli, il Borgo Medievale e gli scorci panoramici rendono questo luogo ideale per un momento di tranquillità.
I caffè storici: eleganza sabauda e gusto autentico
I caffè storici come Fiorio, Baratti & Milano e Mulassano custodiscono la tradizione sabauda. Tra velluti, marmi e luci soffuse si possono gustare gianduiotti, cioccolate calde e, naturalmente, altri bicerin, riscoprendo l’atmosfera raffinata della Torino ottocentesca.
Palazzo Reale e Giardini Reali: splendore sabaudo d’inverno
Il Palazzo Reale e i Giardini Reali rappresentano due tappe irrinunciabili per chi desidera vivere la storia sabauda immerso in ambienti eleganti, arricchiti da decorazioni e scenografie invernali.
Mole Antonelliana e Museo del Cinema: il simbolo da vedere almeno una volta
La Mole Antonelliana, con la sua vista spettacolare sulla città illuminata, è una delle esperienze più emozionanti del periodo natalizio. All’interno, il Museo del Cinema offre percorsi immersivi per adulti e bambini.
Museo Egizio: un viaggio nella civiltà faraonica
Il Museo Egizio, celebre nel mondo per la sua collezione unica, permette di vivere un pomeriggio culturale tra sarcofagi, statue, papiri e storie millenarie.
Teatro Regio: vivere la magia dello spettacolo

Il Teatro Regio propone nel mese di dicembre una programmazione ricca di opere, concerti e spettacoli che rendono ogni serata speciale e memorabile.
Gustare le specialità piemontesi
Le trattorie torinesi propongono piatti tipici come brasato al Barolo, agnolotti del plin, tajarin e bagna cauda, ideali per scaldare il cuore e scoprire la tradizione culinaria locale.
Aperitivo in Piazza Carignano
Infine, un aperitivo in Piazza Carignano, avvolti da architetture barocche e luci natalizie, rappresenta uno dei momenti più caratteristici dell’inverno torinese.


Oggi Massari Gioielli è uno spazio dove il cliente non compra solo un oggetto, ma un’esperienza:

Dalle borse cult di Hermès, Chanel, Louis Vuitton e Gucci agli oggetti più glamour a tema natalizio, come le boule de neige di Chanel e il calendario dell’avvento di Louis Vuitton, fino a un prezioso
mobiletto-archivio in edizione limitata contenente schizzi e campioni tessili di Yves Saint Laurent raccolti in 40 anni. Sono questi alcuni dei lotti più significativi della prossima asta di moda vintage firmata Aste Bolaffi, in programma martedì 25 novembre alle 10 presso la Sala Bolaffi di via Cavour 17, a Torino. Sotto i riflettori borse emblematiche, foulard d’autore e bijoux che raccontano epoche e sogni, tra eleganza senza tempo e un tocco di nostalgia, tutti accuratamente selezionati per stato di conservazione e autenticità.
La selezione sfiora i 560 lotti tra borse e valigeria, cravatte e foulard, alta bigiotteria di lusso, portachiavi e piccoli oggetti decorativi: un viaggio nel gusto e nello stile delle grandi griffe
italiane e internazionali che unisce lusso, artigianalità e storia della moda.
Tra i pezzi più attesi, Hermès è rappresentata da sette Kelly, dalla Retourné 32 del 1966 in pelle box nera alla rara Sellier 20 del 1987 in pelle Courchevel Gold passando per la Kelly 28 Sellier
in pelle Epsom Bleu Royal con manico impreziosito da foulard Twilly “Les Clés à Pois” e dalla Birkin 35 del 2008 in pelle Togo Curry.
Di Chanel spiccano la pochette Cassette del 2004 in lucite nera con
dettagli bianchi, la Classic Flap Bag matelassé (lotto 389, base 3.500 euro) e la Timeless Maxi Jumbo in pelle blu verniciata con motivo a spina di pesce.
Louis Vuitton è proposta anche con un set di valigie vintage e due borse in edizione limitata di Takashi Murakami: la Neo Deauville Cerises 2005 e la Marilyn 2008 in pelle Monogram multicolore con dettagli in coccodrillo fucsia e borchie dorate.
L’eccellenza della moda italiana è rappresentata da Fendi, Ferragamo e Gucci, di cui si segnalano sette Bamboo, tra cui una 1947 degli anni Settanta in pelle rossa con interno in camoscio. Inoltre è presente anche la Peekaboo Mini 2010 di Fendi in coccodrillo citron con interno viola.
In catalogo si distingue inoltre un lotto dal valore quasi museale: il mobiletto-archivio in edizione limitata della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent & Éditions de la Martinière, che custodisce schizzi, note di sfilata e campioni tessili della maison dal 1962 al 2002. Infine, tra gli accessori e le idee regalo natalizie si segnalano le boule de neige firmate Chanel e il calendario dell’avvento 2022 di Louis Vuitton,con 24 caselle ancora intatte e piccole decorazioni di lusso firmate Luis Vuitton.
L’asta sarà preceduta dall’esposizione, aperta al pubblico nella
stessa sede, da venerdì 21 a lunedì 24 novembre alle ore 10-18:30, domenica esclusa.
https://astebolaffi.it/it/auction/456
Martedì 25 novembre 2025, ore 10:30
Sala Bolaffi, via Cavour 17/F, Torino – www.astebolaffi.it
Mara Martellotta
Il 22 e 23 novembre prossimo, presso Lingotto Fiere, si accende la magia del Natale con la presenza a Torino della Christmas Edition di Quattrozampe in Fiera. Il Lingotto Fiere ospiterà infatti la due giorni “pet friendly” più famosa d’Italia. Sport, spettacolo, solidarietà e design si incontreranno in una atmosfera natalizia unica, dove anche la sostenibilità diventa protagonista grazie al nuovo progetto “Usato Pet”, progetto di Quattrozampe in Fiera che dà nuova vita agli accessori per animali. Dopo l’esordio a Milano, la tappa torinese vede la collaborazione con Tyche Pet e il progetto Pets Share. Chi desideri rinnovare la cucina o acquistare un nuovo guinzaglio potrà portare in fiera ciò che non utilizza più: cucce, coperte, giochi e cappottini ancora in buono stato. Tyche Pet si occuperà di donarle alle associazioni del territorio che aiutano animali in difficoltà. Un gesto semplice che trasforma oggetti inutilizzati in risorse preziose. I due giorni saranno animati da eventi quali dimostrazioni di agility, splash dog, discipline cinofile, sfilate, shooting fotografici e consulenze personalizzate, offrendo al pubblico spunti e tendenze per il benessere dei propri animali. Cuore del progetto è la Casa Pet di Quattrozampe in Fiera, che accoglie l’uomo e l’animale, un ecosistema progettuale curato dallo studio The Had Human Animal Design, che da sempre accompagna le aziende dell’interior desig nell’esplorare questo nuovo mercato, supportandone la creazione di linee e cataloghi sul mondo “pet”. Si tratta del primo concept espositivo interamente dedicato al settore “pet friendly”, in cui progettazione e cura degli ambienti domestici incontrano le esigenze di convivenza tra persone e animali. La Casa Pet nasce per dare suggerimenti di design e interni pensati per una quotidianità condivisa tra umani e animali, promuovendo un approccio inclusivo e relazionale. Il clima natalizio arricchisce la fiera con spazi ludico-educativi dedicati ai più piccoli e attività creative all’insegna del riuso. Casa Gianduja porterà spettacoli e laboratori dove tradizione e magia si intrecciano. I due esempi sono “Gianduja nel magico mondo di Babbo Natale” e il racconto “Lo Schiaccianoci”, l’animazione per i pupazzi. Sul tappeto rosso saranno presenti le marionette in varietà, uno show da red carpet, e con la compagnia Gypsy Torino uno spettacolo teatrale ispirato a “Il Re Leone”. La Casa di Babbo Natale prevede una escape room rapida e magica, pensata per grandi e piccini, la casa di Babbo Natale dell’azienda One Way Out è un’avventura interattiva e divertente, dove collaborazione e spirito di squadra sono gli ingredienti per salvare lo spirito del Natale. È presente anche un’arena “Asin trakking”, attività per grandi e piccoli che rappresenta uno spazio di laboratorio e lettura assistita con dimostrazione di ricerca al Tartufo con cani esperti, attività manuali e prime esperienze con il proprio cucciolo. Si tratta di un’occasione per conoscere da vicino il metodo Gentile e divertirsi in famiglia. Sabato 22 e domenica 23 novembre, apertura dalle 10 alle 19, casse aperte fino alle ore 18, ingresso gratuito per i bambini fino a 10 anni e per cani e gatti.
Mara Martellotta
Per la prima volta in Italia, il valdostano “Forte di Bard” espone le migliori fotografie del Concorso Internazionale “Bird Photographer of the Year”
Fino al 1° marzo 2026
Bard (Aosta)
Fra le circa 10mila specie di uccelli conosciute al mondo, la “Fregata” (diffusa su numerose isole dell’Oceano Pacifico ed Indiano) è sicuramente tra gli uccelli marini più singolari, con i maschi dotati di un’appariscente “sacca gulare” rosso acceso che gonfia durante il corteggiamento, con quel loro non potersi (chissà mai perché?) posare in mare, rubando il cibo agli altri, e con la loro curiosa capacità di riuscire a dormire, pare, perfino in volo. Uccelli di notevole grandezza e lunghezza con un’apertura alare che può superare i due metri e una coda biforcuta anch’essa molto lunga, si rispecchiano magnificamente nella foto (“The Frigatebird and the Diamond Ring”) che ne ritrae uno spettacolare esemplare mentre in volo si staglia contro un’eclissi solare totale (“diamond ring”), cui è andato il primo Premio del Concorso Internazionale “Bird Photographer of the Year 2025” dedicato alle migliori fotografie di “uccelli” e organizzato, per il decimo anno consecutivo, dalla Società britannica “Bird Photographer of the Year Ltd”.

Il Progetto, cui hanno partecipato anche quest’anno, fotografi da tutto il mondo (per un totale di 33mila immagini articolate in dodici categorie, in palio un Premio finale di 3.500 sterline) é presentato per la prima volta in Italia (in una ricca selezione dei migliori scatti) al “Forte di Bard” fino a domenica 1° marzo 2026 (con l’inaugurazione tenutasi sabato 25 ottobre scorso). Vincitore assoluto (nella categoria “Birds in Flight”), inventore geniale (e paziente!) di quella incredibile (eccezionalmente bella) foto di “Fregata” scattata in Messico, è il fotografo canadese Liron Gertsman, che racconta: “Ho impiegato un anno di preparazione per catturare il mio sogno: scattare un uccello di fronte all’eclissi solare totale. Ho chiesto l’aiuto di una barca per posizionarmi vicino ad alcuni isolotti al largo di Mazatlán, frequentati da uccelli marini. Mentre la luna scopriva il bordo del sole al termine della totalità, ho catturato questa immagine durante la fase dell’eclissi nota come ‘anello di diamante’, un momento che dura pochi secondi”. Pochi secondi ma sufficienti, colti con la rapidità di un fulmine e la classe di un grande Maestro.
“Una fotografia ornitologica eccezionale – afferma Will Nicholls, direttore del ‘Premio’ – richiede tecnica, visione artistica e dedizione. Quando tutto si unisce, si ottiene un’immagine spettacolare come questa, vero esempio di ciò che la creatività umana può realizzare. In un mondo sempre più invaso da immagini generate dall’intelligenza artificiale, è bello celebrare un’immagine che sia allo stesso tempo maestosa e radicata nel mondo naturale”.
Fra le tante immagini esposte e realizzate da fotografi di assoluto respiro internazionale, sarebbe riprovevole non segnalare i nomi e le opere degli italiani premiati. Due fotografi, pochi ma anch’essi da applauso. Francesco Guffanti (milanese di origini, ma valdostano d’adozione), primo premio nella categoria “Bird Behaviour”, con l’immagine “Angelo o Demone” scattata in Valle d’Aosta e che ritrae un’“aquila reale” mentre si ciba di una carcassa di cervo rosso e il trentino di Prato allo Stelvio Philippe Egger, con lo scatto “Fotografia d’arte”, vincitore del primo premio nella categoria “Creative Perspectives”, dove protagonista é un comune “Martin Pescatore” cristallizzato, con non poca audacia, in un suggestivo volo su un’opera d’arte.
Gianni Milani
“Bird Photographer of the Year”
Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it
Fino al 1° marzo 2026
Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Lun. chiuso
Nelle foto: Liron Gertsman “The Frigatebird and the Diamond Ring”; Francesco Guffanti “Angel or Demon”; Philippe Egger “Photo Art”
Sabato 22 novembre a Montanaro torna la Fiera di Santa Cecilia, un evento promosso dall’amministrazione comunale e dalla Pro Loco che unisce tradizione agricola, cultura popolare, sapori del territorio e impegno sociale in una giornata imperdibile per residenti e visitatori. Nata come appuntamento contadino dedicato al mondo agricolo e al bestiame, oggi la fiera, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, conserva il suo spirito originario arricchendosi con una mostra mercato agricola e zootecnica, il mercatino con prodotti tipici, artigianato e abbigliamento, gli stand gastronomici con i piatti della tradizione piemontese, le degustazioni e le dimostrazioni della preparazione dei canestrelli, la degustazione delle frittelle di mele, la musica popolare, gli intrattenimenti e le attività per le famiglie.Il centro del paese si animerà fin dal mattino con bancarelle, vetrine a tema, profumi autunnali e suoni che evocano un passato rurale ancora molto vivo.
Alle 15 nell’oratorio parrocchiale il Mago Sereno proporrà il suo spettacolo “Sereno Monster – Agenzia Spaventi”, mentre “Il Viandante dei Sogni” proporrà illusionismo e magia nelle vie del paese. Si potranno degustare lo zucchero filato, le crepes e le bevande calde, si potranno acquistare i panettoni solidali per sostenere la Croce Rossa, ci saranno l’intrattenimento musicale della Savenca Folk Band, il “Balloon Walking Party e la tradizionale polentata con merluzzo, spezzatino e fagioli con le cotiche.
Alle 15,30 alla Cà Mescarlin la Croce Rossa di Montanaro, l’Unione Sindacale Italiana Carabinieri e l’associazione Hope Running terranno un incontro sul tema della violenza di genere, intitolato “Parole che spezzano il silenzio”.
Dal 15 al 17 novembre l’associazione di Florovivaisti nata in Piemonte ha reso rigogliosi gli spazi della Regione Piemonte nell’importante evento fieristico di Myplant & Garden Dubai, uno dei più significativi appuntamenti internazionali dedicati al verde ornamentale e al paesaggio, curando l’allestimento completo degli spazi piemontesi all’interno del salone.
La delegazione Asproflor, composta dal presidente Sergio Ferraro, dall’architetto paesaggista Luca Zanellati e dal florovivaista Davide Comba, ha presentato alle autorità e al pubblico internazionale il progetto “Office landscape”, sviluppato in collaborazione con Agrion e con il presidente Giacomo Ballari.
Il concept proposto esplora il rapporto tra lavoro, spazio e natura con l’obiettivo di ripensare l’ambiente ufficio come un ecosistema vivo, capace di generare benessere, creatività e relazioni.
In questa visione il paesaggio non è semplice decorazione, ma diventa infrastruttura ecologica e sociale. Gli allestimenti narrano nuove forme di equilibrio tra produttività e qualità della vita, trasformando Office Landscape in un laboratorio di idee per un futuro del lavoro più sostenibile.
“Siamo onorati di aver potuto partecipare alla prima edizione di Myplant & Garden di Dubai ed essere stati partner della Regione Piemonte per l’allestimento verde dell’area istituzionale – afferma il presidente Sergio Ferraro – è motivo di orgoglio per Asproflor aver presentato a Dubai il progetto “Office Landscape” con le idee progettuali, le piante e alcune soluzioni innovative per la gestione del verde indoor, pensate dai progettisti Sabaudia e da Agrion, Fondazione per la Ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese”.
Il presidente Ferraro ha inoltre sottolineato il valore strategico della presenza piemontese negli Emirati: “Partecipare all’evento di Dubai ha significato rafforzare la visibilità del nostro comparto sui mercati globali. Il florovivaismo piemontese ha competenze, qualità produttive e capacità di innovazione che possono giocare un ruolo importante nello sviluppo di nuovi moduli e modelli di verde urbano e aziendale.
“Office Landscape” è un esempio di come le nostre piante e la nostra cultura del paesaggio possano dialogare con le esigenze internazionali del design e dell’architettura del lavoro”.
A illustrare il progetto nel dettaglio è stato l’autore, architetto e paesaggista Luca Zanellati : “Le piante contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria e aumentano il livello di ossigeno ambientale. È dimostrato che in una stanza riducono il senso di stress di chi la abita, ne migliorano l’umore e possono migliorarne la produttività. Le aree relax, le zone per le pause o i pasti, le sale riunioni costituiscono un “paesaggio interno” che, se ben progettato, crea un’atmosfera accogliente, riduce l’effetto “ ufficio freddo” e promuove senso di appartenenza e una cultura aziendale più sostenibile.
Per questo abbiamo voluto puntare l’allestimento sul tema “Office Landscape”, mostrare al mondo quanto il florovivaismo piemontese sia all’avanguardia per tecniche colturali, progettazione e genetica”.
Alla cerimonia di apertura sono intervenuti l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e post Olimpico, Caccia e Pesca Paolo Bongioanni; Alessandro Piana, vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Liguria; l’ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti Lorenzo Fanara; il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Mirco Carloni, insieme ai rappresentanti del Ministero dell’Impresa e del Made in Italy e del Ministero degli Affari Esteri.
Il florovivaismo conta in Piemonte circa 800 aziende florovivaistiche, di cui 250 dedicate alla produzione di fiori in serra e piante ornamentali, 550 vivai di piante ornamentali in pieno campo.
Il comparto genera a livello regionale un fatturato stimato di 89 milioni di euro, posizionando il Piemonte al nono posto in Italia, con una crescita del 3,3% ( sulla base dei dati Myplant & Garden).
A livello nazionale il settore conta circa 20 mila imprese, oltre 45 mila ettari coltivati e rappresenta l’8% delle produzioni vegetali e il 5,3% del valore complessivo dell’agricoltura italiana.
Le regioni italiane leader sono la Toscana, la Liguria e la Sicilia, seguite da Lombardia, Lazio, Campania, Puglia, Emilia- Romagna e Veneto.
Mara Martellotta