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Torino Comics, mai così tanti autori a Lingotto Fiere

Sarà l’edizione di Torino Comics con più autori di sempre, quella in corso dal 12 al 14 aprile a Lingotto Fiere. Sono più di 80 gli ospiti del mondo del fumetto a Torino per festeggiare i trent’anni della manifestazione. L’ospite d’onore sarà Claudio Castellini, veterano del fumetto internazionale e autore del manifesto ufficiale di Torino Comics 2024. Romano, classe 1966, ha esordito con la Sergio Bonelli Editore disegnando Dylan Dog e, subito dopo, Nathan Never, personaggio di fantascienza di cui è stato il creatore grafico, realizzando il numero 1 e le copertine per oltre 50 numeri. Nel 1993 è diventato il primo autore italiano a lavorare per la Marvel USA dall’Italia, realizzando le copertine di Fantastic Four Unlimited e una graphic novel di Silver Surfer su testi di Ron Marz “Dangerous artifacts”, opera che ottenne lo “Yellow Kid”, il principale premio del fumetto italiano.

Torna a Lingotto Fiere anche Silver, all’anagrafe Guido Silvestri, il creatore del popolarissimo Lupo Alberto che, nel 2024, festeggia cinquant’anni di vita. Il fumetto esordì nel 1973, inizialmente intitolato “La fattoria McKenzie”. Dal 1974 la striscia fu intitolata al lupo, che divenne il personaggio principale. Sabato e domenica sarà presente Fumetti Brutti, all’anagrafe Josephine Jole Signorelli, grande rivelazione degli ultimi anni nel panorama del fumetto italiano, artista e attivista transgender diventata celebre attraverso i social. Fumetti Brutti ha pubblicato con Feltrinelli Comics la trilogia autobiografica “Romanzo esplicito”, “P – la mia adolescenza trans” e “Anestesia”, nella quale parla della sua transizione con una libertà narrativa e una grafica sorprendenti. Fumetti Brutti sarà protagonista domenica 14 aprile di un reading tratto dal suo ultimo romanzo a fumetti “Anestesia”. Presente a Torino anche Mirka Andolfo, una delle illustratrici italiane più note a livello internazionale e con oltre 1 milione di copie vendute delle sue opere. Nel 2020 è diventata il primo autore italiano a scrivere e disegnare una storia per DC. Mirka Andolfo sarà presente a Lingotto Fiere con il Collettivo Arancia Studio, di cui fanno parte gli autori Roberto Meli, Andrea Broccardo, Federica Di Meo, Ciro Cangialosi e Carlo Lauro.

Numerosissimi autori della scuderia Cut Up, capitanata dallo scrittore e sceneggiatore Stefano Fantelli. Presente a Torino Carlo Lucarelli, il re del noir italiano, che presenta la graphic novel “Julian”, scritta a quattro mani con Stefano Fantelli, con disegni di Marcello Mangiantini e colori di Letizia Castagna.

Grande ritorno a Torino per Claudio Chiaverotti, Moreno Burattini, Davide Barzi, Clod (Claudio Nesti), Gino Vercelli, Massimo Bonfatti, Luca Salvagno, Antonio Lapone, Oskar e Anna Lazzarini. Altri grandi nomi sono quelli di Corrado Mastantuono, Francesco Barbieri, collaboratore per Warner Bros, Hannah e Barbera, DC Comics e Marvel Italia; Paolo Lamanna, illustratore colorista che collabora con Disney USA, Disney Italia e Soleil, che ha curato inoltre la colorazione del manifesto di Torino Comics 2024.

Della scuderia Disney sono presenti Emanuele Baccinelli, Lorenzo Pastrovicchio, Giada Perissinotto e Simona Capovilla. Immancabile, come ogni anno, l’area dedicata a Diabolik, con le diaboliche Stefania Caretta e Giulia Francesca Massaglia. Tornano anche i grandi concerti dal vivo sabato 13 aprile, alle 18:00, con Cristina D’Avena, la regina delle sigle televisive con oltre quarant’anni di carriera. Un concerto per bambini di tutte le età ripercorrerà le tappe più significative della carriera, iniziata nel 1982, con la sigla del cartone animato giapponese Pinocchio. Da allora Cristina D’Avena è l’unico personaggio dello spettacolo la cui voce è presente ininterrottamente dagli anni Ottanta a oggi. Domenica 14 aprile torna a Lingotto Fiere Giorgio Vanni, la voce più celebre dei cartoni animati degli anni Novanta e Duemila, dai Pokemon a One Piece, da Dragon Ball ai Cavalieri dello Zodiaco.

Torino Comics è uno dei luoghi nazionali più famosi di ritrovo del mondo Cosplay, con numerosi eventi organizzati in collaborazione con l’Associazione Cospa Family. Sabato 13 aprile è inoltre in programma la tappa italiana dell’International Cosplay League, le cui finali si svolgeranno a Madrid nel mese di settembre 2024, in occasione dell’evento “Japan Weekend”. I posti in palio per la finale saranno per un singolo, per cui verrà valutato solo il costume, e una coppia, per cui verranno valutati i costumi e l’esibizione.

Mara Martellotta

“Florì” sabato 13 e domenica 14 aprile a Moncalieri

Sabato 13 e domenica 14 aprile prossimi, dalle 9.30 alle 19.00 entrambi i giorni, le eccellenze vivaistiche e agricole di Moncalieri e dintorni confluiranno nel programma della le prima edizione di “Florì”, una grande festa della Natura finalizzata a esaltare gli oltre 35 espositori e l’articolato programma di incontri, laboratori e degustazioni a tema green per un pubblico di ogni età. L’appuntamento è fissato in piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore del centro storico del borgo di Moncalieri. La manifestazione è nata grazie alla collaborazione tra il Comune di Moncalieri e Orticola del Piemonte, già organizzatrice di manifestazioni florovivaistiche di rilevanza nazionale come FLOR, presso i Giardini Reali di Torino, FLOReal, presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, e Flor Bardonecchia. “Florì” sarà un’occasione per scoprire o riscoprire le eccellenze locali impegnate sul territorio, un tuffo nella bellezza dedicato a un pubblico di appassionati, famiglie, curiosi e amanti dei fiori e della vita all’aria aperta. Il P4esidio Slow Food del cavolfiore di Moncalieri, l’associazione ColtivABILE, il Birrificio Santatri e i laborator Brigida e il Podere La Cardinala saranno alcune delle importanti realtà che opereranno durante gli incontri e i laboratori, proponendo degustazioni guidate dei loro prodotti di punta. Lo “spazio bimbi” dedicato alle attività ludico-didattiche per l’infanzia, rappresenta un’apertura confortevole per ogni giovane famiglia.

Sono ormai diversi anni che organizzo manifestazione florovivaistiche in Piemonte e a Moncalieri ho scoperto un territorio vocato per tradizione al florovivaismo e all’agricoltura, sede storica di importanti vivaisti e di grandi eccellenze agricole sia tradizionali che biologiche – Spiega Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte – Florì nasce proprio con l’intento di valorizzare questi tesori che forse non tutti conoscono e che meritano di essere apprezzati. Sarà una grande festa aperta a un pubblico di ogni età dove la mostra – mercato composta da vivaisti, artigiani e agricoltori farà da splendida cornice a un programma di incontri, degustazioni approfondimenti e laboratori a tema green.”

La nostra visione di una Moncalieri verde prevede non solo l’aumento delle piantumazioni, come abbiamo fatto a Santa Maria con più di duemila specie, e momenti di sensibilizzazione, ma anche giornate dedicate interamente al verde – aggiunge Alessandra Borello, Assessora all’Ambiente della Città di Moncalieri – Questo funziona soprattutto se guardiamo al territorio, alle eccellenze che vivono Moncalieri da secoli e che rivestono l’identità dei nostri spazi collinari, fluviali, rurali e cittadini, è qui che risiede la vera sostenibilità. Per questo siamo felici di iniziare la storia di “Moncalieri Florì”, che si aggiunge al Festival del Verde che tornerà con la sua seconda edizione a maggio”.

 

Mara Martellotta

 

Apre a Torino Dammann Frères: L’antica Maison del Tè e del Polo del Gusto

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Nel cuore di Torino, Dammann Frères, la prestigiosa maison francese del tè sta per fare il suo debutto con una nuova boutique, diventando così il secondo punto vendita in Italia dopo quello di Milano.
Questa elegante aggiunta al panorama del gusto torinese è parte integrante del Polo del Gusto, la rinomata holding di marche d’eccellenza dell’agroalimentare, presieduta dal visionario Riccardo Illy.
Situata strategicamente in Piazza San Carlo, accanto al già rinomato punto vendita Domori, la nuova boutique Dammann Frères promette di essere un’esperienza unica.
Con uno spazio di circa 30 metri quadri, il negozio accoglie i visitatori in un ambiente accogliente e raffinato, improntato allo stile inconfondibile della maison.
Qui, il tè diventa indiscusso protagonista, con una parete dedicata esclusivamente alle 133 varietà di tè sfuso, custodite in eleganti scatole di latta Dammann.
All’ingresso, un prezioso Orgue à thés accoglie i visitatori, invitandoli in un viaggio sensoriale alla scoperta di raccolti pregiati ed aromi unici. La boutique sarà il luogo ideale per scoprire la straordinaria varietà del mondo Dammann Frères, con ben 400 ricette disponibili.
Ogni giorno, i clienti avranno l’opportunità di degustare un tipo diverso di tè, arricchendo così il loro palato con esperienze sensoriali uniche.
Ma la boutique non è solo uno spazio di vendita; essa fungerà anche da ponte verso il mondo dell’educazione sensoriale. Gli ampi spazi sotterranei ospiteranno sale polifunzionali, attrezzate per degustazioni e masterclass, dove gli appassionati potranno approfondire la loro conoscenza del tè sotto la guida esperta dei maestri Dammann Frères.
Il presidente Riccardo Illy ha commentato:
Con l’apertura della boutique Dammann Frères a Torino, il Polo del Gusto si arricchisce di un altro gioiello nel suo percorso verso l’eccellenza. Questo nuovo spazio, insieme al punto vendita Domori, rappresenta un’opportunità unica per gli amanti del buon gusto di avvicinarsi alle eccellenze agroalimentari, immergendosi in un’esperienza unica e raffinata“.
L’inaugurazione ufficiale della boutique Dammann Frères è prevista per giovedì 11 aprile 2024, promettendo di essere un evento imperdibile per gli amanti del tè e del buon gusto.
CRISTINA TAVERNITI

A Santhia’ apre il museo del carnevale

Santhià celebra il carnevale più antico del Piemonte:
inaugura il 14 aprile il Carvè Museum, interamente dedicato alla manifestazione folclorica
Santhià, 8 aprile 2024 – È in programma domenica 14 aprile, alla presenza del Sindaco Angela Ariotti e del Presidente della Provincia Davide Gilardino, l’inaugurazione del Carvè Museum. La cerimonia, prevista alle ore 16.30 nello storico “Palazzo del Capitano” di via De Rege Como, 7 a Santhià (VC), sarà il momento clou della giornata di festa che prevede numerose iniziative di celebrazione. Un importante appuntamento per gli appassionati di cultura e folklore locale perché il museo è interamente dedicato alla storia della più famosa manifestazione cittadina: il Carnevale più antico del Piemonte attestato fin dall’anno 1093.
Il Carvè Museum è un museo didattico che si sviluppa al primo piano e, grazie a un ricco assortimento di materiale originale e ricostruzioni artigianali, farà conoscere ai visitatori tutto quanto c’è da sapere su una festa che ha quasi mille anni di storia e colloca Santhià nel solco delle grandi tradizioni carnascialesche europee. Un viaggio unico nel suo genere alla scoperta di un’usanza che affonda le sue radici nella notte dei tempi, un inno alla libertà sorto – a seconda delle interpretazioni – per festeggiare la fine della tirannia, la celebrazione di un matrimonio ostacolato dai potenti locali, la scampata paura della fame. Un fenomeno collettivo capace di richiamare nell’edizione 2024 della manifestazione 40.000 turisti, 2.000 figuranti in maschera, una trentina di Compagnie del Carnevale e numerosi gruppi musicali.
Il Carvè Museum è stato realizzato grazie al finanziamento ottenuto dalla Direzione Generale dello spettacolo del Ministero della Cultura per i carnevali storici del 2023 e collocato all’interno dell’antica casa tardo-quattrocentesca denominata “Palazzo del Capitano”, che ospiterà anche la nuova sede della Pro Loco di Santhià. Quasi un ritorno alle origini per l’associazione, che ebbe qui la sua sede dal 1978 al 1986, che potrà contare su una struttura totalmente rinnovata oggetto di un profondo intervento di restauro reso possibile dall’opera del mecenate Alessandro Caprioglio.
“Con grande emozione invito tutti quanti a partecipare a questo importante appuntamento, che mi porta a ricordi lontani, ma che nello stesso tempo ci proietta verso nuove avventure” dichiara il Presidente della Pro Loco Fabrizio Pistono. “Come i visitatori potranno vedere, al piano rialzato della nuova Sede della Pro Loco si potranno ammirare le opere più significative della nostra Galleria d’Arte Contemporanea; ma la vera novità è al primo piano, dove si potrà ammirare il Carvè Museum, la cui realizzazione è stata affidata a veri maestri d’arte e di scenografia, quali la Ditta Garavaglia di Cinisello Balsamo specializzata in grandi scenografie, e a Gianni Franceschina in collaborazione con la ditta Fornace di Castellamonte. Lo abbiamo fortemente voluto e credo sarà una bellissima sorpresa, un vero museo didattico, dove si vivranno tutti i momenti del nostro Carnevale, con le sue antiche tradizioni”.
Il taglio del nastro sarà il culmine di una giornata di celebrazioni in grande stile che coinvolgeranno tutta Santhià, con un ampio programma di iniziative pubbliche dedicate alla cittadinanza e agli ospiti che vorranno cogliere l’occasione per visitare il borgo. Il fitto programma prenderà il via alle ore 15.00 con il corteo storico lungo Corso Nuova Italia che vedrà la Banda Musicale Cittadina, la Banda Musicale I Giovani, il Corpo Pifferi e Tamburi e lo Stato Maggiore Napoleonico sfilare insieme ai Cavalieri e Falconieri del Conte Verde fino in Piazza Roma. Al termine dell’esibizione ci si sposterà al Palazzo del Capitano dove, dopo la cerimonia di inaugurazione del Carvè Museum e della nuova Sede della Pro Loco, si terrà il convegno “Amedeo di Savoia, il Conte Verde”, a cura dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. La festa terminerà con un assaggio gratuito della famosa panissa santhiatese, il gustoso piatto tipico del territorio a base di riso e fagioli.

Valle Strona, dal “solletico ai tarli” ai Pinocchi

Un tempo la Valstrona era conosciuta come la Valle dei “gràta gàmul”, i tornitori e lavoratori del legno in grado di “fare il solletico ai tarli”.

Nelle botteghe poste lungo lo Strona, il torrente che dà il nome alla valle,  principale affluente del Toce, si tornivano e lavoravano utensili da cucina, ciotole, mestoli, e piccoli oggetti d’arredo, già molto prima che arrivasse l’energia elettrica, usando la forza motrice dell’acqua.

A onor del vero, quella che oggi in molti chiamano anche la “valle dei Pinocchi”  – da quando gli artigiani si sono specializzati nel dar vita al burattino più amato del mondo – aveva un altro soprannome: la “val di cazzuj”, rammentando la grande quantità di cucchiai di legno che lì venivano prodotti. Questa valle, che da Omegna sale verso il monte Capezzone, è una terra ricca di suggestioni e bellezze. Comprende, nei quattro comuni che la compongono, ben 14 nuclei abitati: Germagno, Loreglia, Chesio, Strona, Luzzogno, Fornero, Inuggio, Piana, Sambughetto, Massiola, Rosarolo, Otra, Forno e Campello Monti. Da sempre è terra di lavoratori e inventori che l’anno resa famosa non solo per il legno ma anche per l’antica tradizione nella lavorazione del ferro e del peltro, tanto che, dal XVII al XIX secolo si può parlare di una scuola di peltrai emigrati dalla Valle strona in varie città d’Italia ed Europa. L’ingegno non è mai mancato. A Sambughetto venne inventata una pala, la “sesula” , che veniva utilizzata in inverno per sgomberare la neve dalle strade , senza che la neve le si attaccasse. Il primo tornio mosso dalla forza dell’acqua fu quello di Gaudenzio Piana, di Fornero. Come e perché Piana poté costruirlo, è questione avvolta in un alone di leggenda. Pare che avendone visto un esemplare nelle prigioni di Genova, dove era stato rinchiuso perché aveva disertato dall’esercito piemontese dopo la sconfitta di Novara del 1849, decise di costruirsene uno uguale, non appena fosse tornato libero. Il tutto in gran segreto, evitando che i compaesani potessero copiare la sua nuova macchina e usufruire anch’essi dei vantaggi che arrecava, visto che il tornio ad acqua consentiva una resa di gran lunga più alta rispetto ai tradizionali torni azionati a pedale. Il segreto durò poco, però e nel giro di pochi decenni la valle si riempì di torni mossi dalle acque dello Strona. Così, producendo senza soste e innovando in base alle richieste di mercato, si è giunti ai Pinocchi di tutte le fogge e grandezze che, insigniti del marchio “Piemonte eccellenza artigiana”, vengono venduti un po’ ovunque, compresa Collodi, la patria toscana del burattino inventato nel 1881. Sono più di cento i passaggi che occorrono per realizzare un Pinocchio snodabile completo e per immaginare sempre dei nuovi modelli occorrono un estro e una fantasia non comuni. “C’era una volta… – Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno”, si legge nell’incipit di uno dei più famosi libri per l’infanzia al mondo, il Pinocchio, di Carlo Lorenzini, detto il Collodi. Ma andrebbe detto anche, senza offesa per nessuno, che quel mastro Geppetto che ha saputo lavorare il “tronco parlante” regalatogli da mastro Ciliegia, forse era arrivato nel Granducato di Toscana dalla Valle Strona.

 

Marco Travaglini

Anteprima Floreal, i migliori vivaisti a Stupinigi

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Da venerdì 5 a domenica 7 aprile torna per il terzo anno Anteprima Floreal presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Si tratta di una vera e propria “Anteprima” primaverile a cui parteciperanno alcuni dei migliori vivaisti italiani selezionati all’interno della “Guida ai Vivai d’Italia” e alcune realtà artigianali specializzate nell’arredo del giardino per un totale di circa 40 espositori.

Spazio anche a momenti di “cultura green” con Flor Academy: appuntamenti che vedranno alcuni dei florovivaisti presenti partecipare a talk o laboratori per conoscere più da vicino i segreti e le curiosità di piante e fiori.

Inoltre, Anteprima FloREAL avrà anche un importante appuntamento solidale, che aprirà idealmente la manifestazione: la sera precedente l’inaugurazione, giovedì 4 aprile a partire dalle 19.30, la Palazzina di Caccia di Stupinigi ospiterà Degustando, lo street-food gastronomico alla presenza di 10 Chef che prepareranno altrettanti piatti gourmet, accompagnati dai grandi vini del territorio. L’intero ricavato della serata di Degustando sarà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, per sostenere le attività di cura dell’Istituto di Candiolo – IRCCS (maggiori informazioni al link Degustando Palazzina di Caccia di Stupinigi – To Be Events • Shop (tobevents.it)

Ortoflora & Natura porta la primavera a Carmagnola

34^ Mostra Mercato Regionale del settore florovivaistico ed orticolo 

sabato 6 e domenica 7 aprile 2024

dalle ore 9:00 alle ore 19:30 a CARMAGNOLA (TO)

Giardini del Castello, Giardini Unità d’Italia e centro città

INGRESSO GRATUITO – www.comune.carmagnola.to.it 


Sabato 6 e domenica 7 aprile, il Comune e la Pro Loco di Carmagnola organizzano la 34^ edizione di Ortoflora & Natura, mostra-mercato tra le più importanti in Piemonte per ciò che riguarda le produzioni del settore florovivaistico ed orticolo e delle attrezzature ed arredi da orto e da giardino.

La rassegna quest’anno aumenta i suoi spazi: oltre ai Giardini del Castello ed ai Giardini Unità d’Italia, viene incluso anche il tratto di Via Silvio Pellico davanti all’ingresso del Comune, dove stand e spazi espositivi vengono destinati a produttori provenienti da Piemonte, Lombardia e Sicilia.

Inoltre domenica 7 aprile in Viale Garibaldi si aggiungerà il mercatino degli hobbisti, la consueta esposizione di trattori d’epoca e la possibilità di visitare la città con il Welcome Tour® Carmagnola, visita guidata di una grande parte del patrimonio storico, architettonico e culturale della città organizzata in collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

Con l’obbiettivo di offrire al visitatore una città ancora più bella ed elegante, le aree della manifestazione vengono abbellite con aiuole e allestimenti floreali curati dai vivaisti carmagnolesi – Daveli Garden Center, Vivai La Betulla, Società Agricola Maina & C., Vivai Piola e le ditte Fratelli Donna Ferramenta e Mastro Tende – quest’anno sul tema “Aspettando il Tour de France”, atteso lungo le vie di Carmagnola il 1° luglio.

Tutte le aree sono ad ingesso libero e i visitatori troveranno inoltre la Società Orticola di Mutuo Soccorso “Domenico Ferrero” con i suoi prodotti locali, la tradizionale degustazione del Ravanin e del Porro, uno spazio con i bellissimi animali dell’associazione Natural Farm, il lancio del contest “Peperone Urbano”laboratori e intrattenimenti vari per grandi e piccini, performance di sbandieratori, esibizioni di balli country, uno spettacolo di bolle di sapone. Nel centro cittadino saranno presenti, in entrambe le giornate, le bancarelle del mercato ambulante con la partecipazione dei commercianti carmagnolesi e le attività di ristorazione proporranno menù a tema.

Sarà inoltre presente uno stand dedicato a Bricks & Friends, il festival di mattoncini LEGO® che dopo il grande successo dello scorso anno trona nel fine settimana del 25 e 26 maggio, con il Comune di Carmagnola e Piemonte Bricks LUG che presenteranno un plastico creato con i famosi mattoncini ed ispirato al Tour de France.

Un fine settimana di immersione nel centro storico di Carmagnola impreziosito da una cornice colorata e profumata, che invita i visitatori di ogni età a scoprire il mondo florovivaistico e a gustare prelibatezze in un’atmosfera di leggerezza e divertimento. È possibile ammirare e acquistare una vasta selezione di piante, fiori ed erbe, sementi, tappeti verdi, arredi, strumenti ed attrezzature per la cura di orti e giardini.

 

Quante uova di Pasqua vi sono avanzate?

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani
Per qualche giorno ancora dopo Pasqua ci piace mangiare le uova di cioccolato ma arriva il momento in cui vorremmo non averle più in casa o perché ci hanno stufato, si sa, anche l’aragosta mangiata tutti i giorni, che barba, che noia o semplicemente perché non vogliamo più avere la tentazione di cedere alla golosità.
E allora finiamola una volta per tutte: una torta tenerina meravigliosa, fondente, umida e cioccolatosa è la soluzione perfetta.
Per uno stampo di circa 18/20 cm. mi serviranno:
200 gr. di cioccolato, 70 gr. di olio di semi, 3 uova, 90 gr. di zucchero a velo, 20gr. di farina o fecola.
Accendo il forno a 180 in modalità ventilato, sciolgo il cioccolato a bagno maria, faccio raffreddare, aggiungo l’olio.
In un’altra ciotola monto con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e unisco la farina setacciata. Aggiungo il cioccolato precedentemente sciolto e mescolo il tutto.
Verso l’impasto nello stampo foderato con carta forno e possibilmente un po’ imburrato.
La Tenerina è pronta per essere infornata; il forno deve essere già a temperatura.
Dopo circa 30 minuti il dolce sarà pronto, se desidero una consistenza meno umida lascerò cuocere qualche minuto in più, cospargo di zucchero a velo e con una tazza di tè o un caffè dico addio alle uova di Pasqua, almeno fino al prossimo anno.

Adottate, non comprate, ma soprattutto non abbandonate

C’è bisogno di un cambio di mentalità e di cultura, la vendita degli animali dovrebbe essere vietata.

Ogni volta che chiedo dove è stato preso un animale domestico e la risposta è “in un allevamento” o semplicemente “c’è un signore che li vende” mi si chiude lo stomaco e smetto persino di fare le coccole al povero animale che con questa manifestazione di ignoranza e insensibilità non c’entra niente. Ci sono poi altre questioni e situazioni che mi confermano che non ci siamo ancora, che la mentalità non è ancora cambiata e che si pensa che un essere vivente possa essere messo in vendita e conseguentemente acquistato, così come un oggetto.

“ I cani del canile hanno problemi”, “io voglio questa razza di cane”, “ho cercato nei rifugi e nei canili ma non ho trovato il cane che volevo”, in queste affermazioni ci sono false credenze, disinformazione e moltissime scuse. I trovatelli, i cani randagi e quelli che si trovano nei canili non sono altro che cani acquistati e poi abbandonati, esseri innocenti che hanno avuto la sfortuna di nascere in un contesto sbagliato, lo stesso vale per i gatti ovviamente.

Ci sono persone che “ordinano” il cane su internet perché oltre alla razza scelgono anche il colore mentre qualche altro cane,altrettanto bello e pieno di  qualità, muore nell’anonimato di un canile o in strada. Lo so che ognuno è libero di fare ciò che vuole, è legittimo, ma prendere un cane o un gatto dovrebbe voler dire, oltre alla sacrosanta volontà di crearsi una compagnia,  salvare un’anima, darle un riparo, regalargli una vita dignitosa. Prendere un animale domestico non può essere un desiderio a tempo determinato, una moda, un capriccio o un atto di egoismo. Gli animali vanno rispettati come esseri senzienti, vanno salvati e amati e, nel caso si avesse la consapevolezza di non essere in grado di occuparsene o di non avere tempo e voglia, sarebbe meglio non prenderli, tantomeno acquistarli!

Ci sono associazioni, volontari, pagine sui social che ci informano come adottare una animale domestico, ci consigliano e ci spiegano quali sono gli impegni da prendere, ovviamente per tutta la durata di vita del cane o del gatto. Bisogna pensare che ci sono le vacanze, gli impegni familiari o lavorativi e quindi se non si è nella condizione di prendersene cura meglio lasciarlo dove è.

Abbiamo assistito alla vergogna post Covid, ai molteplici abbandoni di quei cani che durante la pandemia fungevano da pass per uscire e che dopo l’emergenza sono stati mollati come spazzatura, ebbene questo è un indicatore di quanto si sia ancora lontani dall’avere una relazione sana con il mondo animale. Adottare consapevolmente è l’unica via, non ce ne sono altre, salvarli e non comprarli per aderire alla tendenza del momento e poi, infine, non abbandonarli, mai!

“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

MARIA LA BARBERA

Il Piemonte regione sempre più amica degli animali

Il Piemonte si propone come regione sempre più amica degli animali, anche grazie al nuovo testo unico «Disposizioni coordinate in materia di tutela degli animali da affezione e prevenzione del randagismo» approvato dal Consiglio Regionale.

Tante le novità nei 42 articoli del provvedimento: via la catena, tranne in casi molto particolari e di forza maggiore, riconoscimento del contributo terapeutico offerto ai pazienti con la «pet therapy», possibilità, per i padroni, di essere tumulati con le ceneri del proprio amico a quattro zampe, lotta al randagismo, attraverso l’istituzione di una banca dati regionale, attuazione di un’importante opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza contro abbandoni, ma anche contro i maltrattamenti, nuove regole per rendere più sicuro il possesso di animali dal morso incontrollato, interventi contro le manipolazioni genetiche e riconoscimento, per la prima volta, dei cosiddetti «santuari», ovvero i luoghi di accoglienza per animali ex-da reddito in cerca di una casa.

E poi l’istituzione della figura del «pet sitter» e tanto altro ancora, in primis l’istituzione dei 13 Ambulatori veterinari sociali sparsi in tutto il Piemonte, che presto diventeranno 15 e che si prendono cura, gratuitamente, degli amici pelosi delle persone in carico dei servizi sociali: un primo passo verso quella «mutua animale» che un giorno si spera si possa realizzare.

E’ molto soddisfatta l’assessore al Benessere animale Chiara Caucino, che ha lavorato per mesi riuscendo a fare sintesi con un testo che è stato condiviso anche con l’opposizione.

Con questo testo – commenta l’assessore – si fa chiarezza sugli obblighi che competono ad un possessore di animali d’affezione, ma anche sui diritti e sui doveri che ne conseguono, confermando la nostra lotta per il contrasto al randagismo, in piena linea con le recenti normative nazionali, sul Sistema Nazionale Anagrafe Animali d’affezione, dando piena tutela ai servizi oggi esistenti».

«Inoltre – prosegue Caucino – il testo prevede un riconoscimento degli enti del terzo settore che operano a sostegno degli animali d’affezione e del sistema di presìdi già oggi esistenti nella nostra regione, quali i canili, i gattili, i rifugi e i santuari per animali e forme di sostegno, anche economiche, per gli enti locali che, in base alle disposizioni nazionali oggi vigenti, si trovano in prima linea nel contrasto al randagismo e nel soccorso ai detentori di animali d’affezione, senza dimenticare l’aiuto concreto alle fasce deboli che detengono animali d’affezione che svolgono un ruolo di supporto e di aiuto per alleviare momenti difficili nell’esistenza. Con il passo, importantissimo, fatto oggi in Consiglio possiamo dire con orgoglio che il Piemonte è una Regione anche a misura di animali». (Il Torinese.it)