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MIND THE GAP, il festival transfemminista intersezionale diffuso

Dai notiziari dei telegiornali alle storie di vita personali di ciascunə di noi ogni anno si spera che un festival sui temi del transfemminismo non sia più necessario. Ogni anno, invece, tutto peggiora. C’è bisogno quindi che torni ancora, per la sua V edizione, MIND THE GAP, il festival transfemminista intersezionale diffuso a Torino – ideato, curato e prodotto da The Goodness Factory, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo – in collaborazione con Circolo dei Lettori e Magazzino sul Po. Da mercoledì 25 fino a sabato 28 giugno sarà dunque “Divento Rivoluzione”, l’augurio affinché ognuno di noi sia l’inizio del cambiamento che vuole vedere nel mondo.

 

“Che tempi oscuri. Ogni anno speriamo che questo festival non sia più necessario. Ogni anno invece tutto peggiora. Divento Rivoluzione è il claim che abbiamo scelto per la quinta edizione del nostro festival. Un augurio affinché ogni persona sia l’inizio del cambiamento ma anche l’imperativo che ci diamo per non smettere di voler cambiare il mondo.” racconta Annarita Masullo – The Goodness Factory.

 

Mind The Gap non sarà solo un festival. Sarà un passaggio, un movimento, una presenza che si manifesterà in punti precisi della città: Museo Egizio – Circolo dei Lettori – Magazzino sul Po – Nora Book – SocialFare. Un lungo week end dal 25 al 28 giugno 2025 per parlare di abilismo, corpi non conformi, erotismo, antirazzismo, salute mentale, diritti civili e moltissimo altro sono i temi della quinta edizione di Mind The Gap: una quattro giorni per acquisire nuove consapevolezze. E farlo insieme.

 

Ideato e prodotto da The Goodness Factory con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo il festival è curato in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettoriMagazzino sul Po e Nora Book realizzato in partnership con Amnesty International Italia, SocialFare, Nora Book, Torino Città per le Donne, Rete al Femminile, GenZ, Scomodo, Decolonizing Frames, Torino Comedy Lounge, GiULiA Giornaliste, Maurice GLBTQ

 

I temi di questa quinta edizione sono stati elaborati e discussi con la preziosa collaborazione di un board partecipato da associazioni e espertə: Intreccio Viola, Maurice GLBTQ, Mica Macho, Progetto Nud3, Break The Silence, Prime Minister, Festival del Ciclo Mestruale, Marina Cuollo (Scrittrice e attivista),  Dolores Privitera (Educatrice Sessuale), Purple Square, DDFF – Disability Film Festival, Rete al Femminile, Elena Goretti (Attivista), Rete delle Donne dell’Africa Francofona.

UN LUNGO WEEK END DI EVENTI TALK E APPROFONDIMENTI

 

Un’apertura in grande quella dell’edizione Divento Rivoluzione del festival Mind The Gap 2025mercoledì 25 giugno alle 19.00 al Museo Egizio con Amnesty International e la proiezione del documentario Human Lights di Fabio Masi (regista, autore di Blob)  e il talk con Francesca Corbo (Amnesty International Italia), Fabio Masi (Regista, autore di Blob) e Fabio Geda (Scrittore) moderato da Elisabetta Fagnola (Giornalista) per ripercorrere insieme i 50 anni di Amnesty International Italia. Un viaggio fra i diritti, che Riccardo Noury, Portavoce di Amnesty International Italia commenta così: 

 

In questi 50 anni abbiamo imparato e praticato la lezione che i progressi nel campo dei diritti umani si ottengono mobilitando le persone. Nel documentario Human lights, di persone in piazza, a volte gioiose e a volte infuriate, a volte vittoriose e a volte sconfitte ma sempre e comunque sfidanti e resistenti all’oppressione, ce ne sono moltissime. Il ringraziamento di Amnesty International Italia va a loro così come a chi, nel campo dell’arte, del giornalismo e dell’organizzazione di eventi, ci ha dato in questi decenni attenzione e spazio. A proposito di spazio, un luogo come il Museo egizio è perfetto: in questi anni ha dimostrato che aver cura della storia e della cultura di un paese non comporta automaticamente omaggiare chi lo governa.”

 

Si prosegue giovedì 26 giugno alle 19.00 a Magazzino sul Po con la lettura condivisa di Ricordatemi come vi pare di Michela Murgia in collaborazione con Rete al femminile, Torino Città per le Donne e Giulia Giornaliste. La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa.

 

Venerdì 27 giugno alle 18.00 un incontro attesissimo con la presentazione del libro Utero con Vista di e con Domitilla Pirro, Benedetta Petroni moderato da Espérance Hakuzwimana, in un evento a cura di Nora Book. Il libro desidera gettare uno sguardo empatico e intersezionale sulla salute riproduttiva femminile, destreggiandosi in mezzo agli stereotipi più radicati. Mestruo, contraccezione, puerperio, scodellamenti, inseminazioni, stimolazioni, IVG, affitti grembali a breve-medio-lungo termine, congelamento ovuli, climaterio; dal menarca alla menopausa, dalla prima orrorifica visita ginecologica all’incontro immondo con l’ablazione, Utero con vista (dalle autrici di A Gambe Larghe, podcast sulla violenza ostetrica prodotto da Mondadori Studios) prova a mettere la narrazione al servizio della prospettiva bio-socio-culturale e smonta, per poi rimontare, le influenze e le pressioni sociali, gli ostacoli all’uguaglianza di genere e le ingerenze politiche che con rigorosa costanza inquinano, e inclinano, ogni pratica che ha a che vedere con il corpo, in particolare se femminile.

 

Con l’incontro Autismo, musica e resistenza: corpi e voci invisibili in programma alle 19:00 al Circolo dei Lettori si esplora il legame tra autismo, musica e resistenza sociale, culturale ed emotiva con Marianna Monterosso (Attivista e editorialista) in dialogo con Eugenio Cesaro (Eugenio in Via di Gioia). A partire dalla testimonianza di Marianna Monterosso, attivista e autrice, si attraverserà la complessità del vivere l’autismo nella società contemporanea: dall’invisibilità quotidiana alla mancanza di spazio per le soggettività non conformi. La musica diventa così strumento di alleanza, linguaggio alternativo e forma di resistenza: per immaginare nuove relazioni, per dare voce a chi troppo spesso non viene ascoltato. Un dialogo vivo, intimo e politico su cosa significa abitare il mondo da “invisibili” – e su come possiamo renderlo più accogliente attraverso il riconoscimento, la cura e la bellezza condivisa.

 

Alle 21.00 si prosegue ancora al Circolo dei Lettori con la Stand Up Comedy nell’evento dal titolo ARTICOLO 1 con Monir Ghassem in collaborazione con Torino Comedy LoungeMonir Ghassem presenta il suo spettacolo di stand-up comedy “Articolo 1” che racconta con ironia e lucidità la realtà del mondo del lavoro vissuta dai neolaureati in Italia. Dai colloqui assurdi alle candidature infinite, dai contratti precari alla ricerca di una casa fino al complicato confronto con le aspettative familiari: uno spaccato autentico sulla vita adulta nella società post-2020.

 

La giornata si conclude alle 23.00 al Magazzino sul Po con il DJ Set a cura di BLOCK ORTICA, il collettivo di Dj che porta sul dancefloor un dialogo tra generi distanti, spaziando dalla trap alla techno, dalle sonorità black al noise più harsh insieme a DesCarada Selecta, prontə a sudare a colpi di perreo duro.

 

Per l’ultima giornata di Mind The gap, in programma sabato 28 giugno 2025, alle 11.00 a SocialFare il Laboratorio Nei tuoi panni con Federica Fabrizio e Nogaye Ndiaye in collaborazione con Decolonizing Frames. Il laboratorio nasce per provare collettivamente a decifrare e decostruire i meccanismi e le strutture che alimentano le disuguaglianze sociali. Comprendere cosa vuol dire vivere una discriminazione può essere molto complicato, soprattutto se non ci riguarda direttamente, ecco perchè il laboratorio si configura come un esperimento immersivo che aiuterà ad esplorare alcuni concetti in modo concreto.

 

Alle 17.00 al Circolo dei Lettori si prosegue con Marina Cuollo (Scrittrice, podcaster, conduttrice) e Federica Fabrizio (Attivista, autrice) e con la presentazione del libro Abilisti fantastici e dove trovarli. Per dirlo con le parole di Marina Cuollo, con abilismo si intende, “quella sottile e squisita pratica sociale che trasforma la vita delle persone con disabilità in una gita all’inferno”. Il mondo è stato progettato come se esistesse un unico tipo di corpo. Se non si rientra nei canoni, ci si sentirà inadeguati, tra scale nascoste dietro ogni angolo e parcheggi riservati, mai liberi, fra aiuti non richiesti e pacche sulle spalle. Si pensa sempre che, se la discriminazione non viene nominata, farà meno male o sparirà. Non è così: c’è bisogno di parlarne. Ed è questo che fa Marina Cuollo, tratteggiando una fenomenologia dei “dotati di norma”.

 

Alle 18.00, al Magazzino sul Po, Spo.T: i luoghi che cambiano la città con Maurice GLBTQ con Sofia Darino (Presidente dell’Associazione Maurice e attivista per tematiche trans*, LGBTQIA+ e transfemministe). Spo.T  permette ad ogni persona di vivere il luogo in modo completamente autodeterminato, sperimentare, confrontarsi e vivere come se stessə quando fuori il mondo spesso non permette di esprimersi e conoscersi in serenità. Si andrà alla scoperta di come la cura di prossimità ridisegna quartieri più inclusivi, quale rete di alleanze serve per replicare il modello e come misurare il cambiamento. Un invito a chiunque voglia tradurre empatia in infrastruttura sociale e costruire una città dove ogni corpo sia libero di esistere. Uno spazio sicuro di incontro per le persone trans*, lo sportello Spo.T dell’associazione Maurice GLBTQ.

 

Mind the Gap si conclude alle 21.00 al Magazzino sul Po con Personal Margó che vede ospite la regista, attrice e Drag Queen Margó Paciotti con una performance che mette al centro il corpo, non solo come forma espressiva, ma come strumento politico. Una ricerca intima per riflettere sull’identità, un percorso emotivo tra luce e ombra in grado di trasformare il corpo/oggetto in significato; uno spettacolo per riflettere sulle questioni di genere. Attraverso l’utilizzo drammaturgico della musica, Personal Margó apre quadri distinti, a volte poetici, a volte grotteschi o ironici, uniti da un unico filo conduttore: un dialogo profondamente intimo con il proprio corpo.

 

Mind the Gap è ideato e prodotto da The Goodness Factory, spazio – intellettuale e fisico – per l’ideazione, la promozione e lo sviluppo di progetti artistici e culturali, per la produzione e la comunicazione di eventi e la diffusione di nuovi linguaggi. The Goodness Factory è un incrocio di vissuti e di esperienze lavorative molto diverse, un ambiente nato fin dal principio come rete reale e applicata, una dimostrazione di intelligenza collettiva che ha oggi all’attivo il management di Eugenio in via di Gioia, Andrea Laszlo De Simone, oltre alla collaborazione con Vittorio Cosma e Max Magaldi, la direzione artististica e la produzione di _resetfestival, la progettazione di diversi format di caratura nazionale dedicati alla formazione in ambito musicale, ai diritti civili e alla divulgazione dei temi fondanti del contemporaneo.

 

Beatrice Bo è Miss Pianezza. Ha 21 anni, è modella e tennista

Una tennista è  Miss Pianezza nelle selezioni di Missa Italia 2025. Si chiama Beatrice Bo, alta 1.80 per 61 chili, ed è originaria di Brandizzo. È lei la prima miss piemontese del Concorso di Miss Italia, eletta domenica sera  ( la serata del 21 era stata rinviata per maltempo), che, grazie a questa fascia, accederà di diritto alle finali regionali previste a fine agosto.
Una ragazza intelligente con molte doti e una passione, il tennis, uno sport che pratica a livello agonistico. È anche istruttrice presso il Club Tirumapifort di Chivasso e la sua è una passione che si sposa perfettamente con la tendenza che Torino, grazie alle APT, ha assunto.

Un’altra grande passione di Miss Pianezza è rappresentata dalla moda. Si definisce una persona piena di energia e passione. “Fare la modella per me – dichiara Beatrice – non significa soltanto indossare abiti, ma è  un modo per esprimere chi sono, per raccontare, attraverso lo sguardo, le emozioni, che trasmetto anche attraverso la presenza e i gesti. Ogni shooting è  un’esperienza che mi arricchisce e mi fa sentire viva. Allo stesso tempo sono una tennista determinata e sto lavorando con tutto il cuore per diventare professionista nel giro di pochi anni. Il campo da tennis è il mio spazio di libertà, di sfida e di crescita. Ogni allenamento è un passo in avanti verso la realizzazione  del mio sogno e non ho intenzione di fermarmi.
Partecipare a Miss Italia era già un sogno, ma aver vinto ieri sera è  stato qualche  cosa di incredibile, che faccio ancora fatica a realizzare . È una grande soddisfazione, ma anche un punto di partenza verso nuove sfide e opportunità. Mi piace pensare che la forza e la disciplina dello sport possano fondersi con l’eleganza e la creatività della moda e cerco ogni giorno di portare entrambe queste mie parti nel mio percorso. Il viaggio è  appena iniziato… e non vedo l’ora di scoprire dove mi porterà”.

A presentare l’evento, new entry di tutte le selezioni per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’attore torinese Andrea Beltramo, volto noto della Melevisione e doppiatore di fama nazionale.  Sua la voce di re Carlo III in “The Crown”. Nel 2002 aveva recitato  nel film di Dino Risi dal titolo “Le ragazze di Miss Italia”. Al suo fianco Miss Piemonte 2024 Francesca Spinelli. Patron della manifestazione, esclusivista regionale per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta Mirella Rocca.

Mara Martellotta

Molto più di una insalata di patate

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Un secondo fresco e sempre adatto

 Una preparazione semplice e sfiziosa che potete personalizzare secondo i vostri gusti per un piatto sempre diverso.
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Ingredienti:
3 grosse patate
1 scatoletta di tonno sott’olio
4 cucchiai di maionese
1 limone
1 pizzico di curcuma (facoltativo)
1 fetta spessa di prosciutto di Praga
Sale, pepe, prezzemolo o basilico
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Pelare le patate, tagliarle a bastoncini e cuocerle a vapore.
Frullare il tonno, mescolare alla maionese, aggiungere il succo del limone, il sale, il pepe, e la curcuma. Tagliare a listarelle il prosciutto privato dell’eventuale grasso, unirlo alle patate, aggiungere la salsa tonnata ed il prezzemolo. Mescolare con cura. Servire freddo guarnito con fette di limone.

Paperita Patty

Un viaggio nel design di Marcello Gandini tra Italia e Qatar: “Ultraleggera” al MAUTO

Si intitola “Ultraleggera – a design journey with Marcello Gandini between Italy and Qatar” la mostra che il Museo Nazionale dell’Automobile dedica al genio rivoluzionario e all’eredità del pensiero di Marcello Gandini. È realizzata in collaborazione con QAM – Qatar Auto Museum- e VCU Arts Qatar Virginia Commonwealth Universoty School of the Arts Qatar, e vuole essere una riflessione viva e contemporanea sul lascito del Maestro, che si trasforma in materia viva di dialogo tra passato, presente e futuro. L’esposizione, curata da Marzia Gandini e Simone Carena, ospitata nella Project Room del MAUTO fino al 31 agosto prossimo, avviene  a 5 anni dalla grande retrospettiva a lui drdicata e a un anno dalla scomparsa del designer, e mette in relazione una selezione di disegni, bozzetti e modellini originali di Gandini, affiancati da opere realizzate dagli studenti coinvolti nel progetto, al fine di esplorare il tema del movimento non solo fisico ma culturale e creativo, aprendo nuove prospettive e favorendo connessioni tra tradizione e innovazione. Il progetto è corredato da una Summer School, in ottica di valorizzare il patrimonio formativo e influenzare le future generazioni di progettisti e creativi di Gandini.

“Siamo molto lieti di continuare la collaborazione con il Qatar Automobile Museum – afferma Benedetto Camerana, Presidente del MAUTO –  con la mostra ‘Ultraleggera’ che, a partire dalla visione e dall’eredità di Marcello Gandini, promuove la creatività dei giovani designer. Il progetto Marcello Gandini Masterclass, promosso da QAM con la VCU Arts, su iniziativa di Simone Carena e la Summer School, che abbiamo avviato a Torino in collaborazione con il Politecnico e lo Studio Marcello Gandini, è incentrato sulla forza del design come processo creativo capace di creare ponti tra generazioni e culture. Vorrei ricordare che già nel 2019 il MAUTO ha organizzato la mostra intitolata ‘Marcello Gandini – genio nascosto’, la più importante esposizione monografica di sempre sul lavoro e la genesi creativa di Gandini”.

“La potenza di questa piccola mostra, realizzata in collaborazione con il Qatar Auto Museum – spiega Lorenza Bravetta, direttore del MAUTO – risiede nel suo alto valore formativo e divulgativo. È l’esempio più bello dell’eredità lasciata da Marcello Gandini: un invito a essere ribelli e innovativi senza dimenticare, anzi valorizzandoli, il passato e la memoria. Tale insegnamento guida la nostra attività come museo, contemporaneamente luogo di sperimentazione e conservazione, spazio vivo e partecipato che ci auguriamo possa contribuire a ispirare le giovani generazioni di creativi”.

In esposizione insieme a disegni e modellini provenienti dall’Archivio Gandini, anche la barca a vela d’addestramento progettata da Gandini per il nipote Pietro; il tappeto volante Countach, disegno in scala 1:1 stampato su tessuto di scarto delle vele di ultraleggera; il tavolo ultraleggera, progettato in Qatar utilizzando pannelli di recupero provenienti dalla costruzione delle imbarcazioni ultraleggera e la bicicletta pieghevole, innovativo concept ideato da Gandini, dotato di ruote di dimensioni standard.

Mara Martellotta

Miss Italia Piemonte a Pianezza

Miss Italia Piemonte riparte per la prima tappa provinciale del 2025 scegliendo di tornare a Pianezza. L’appuntamento è per sabato 21 giugno in piazza Giovanni Paolo II, alle ore 21, quando sarà eletta Miss Pianezza. Le ragazze, quaranta in tutto, arriveranno nella cittadina, fin dal mattino e saranno protagoniste della consueta sfilata, che avverrà su e bike per le vie del centro, e di un servizio fotografico.

A presentare l’evento, new entry  di tutte le selezioni per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, l’attore torinese Andrea Beltramo, noto volto della TV nella trasmissione Melevisione e doppiatore di fama nazionale. Sua la voce del giovane Re Carlo III in “The Crown”. Il suo ingresso nel concorso era un segno del destino dato che nel 2002 fu uno dei giovani protagonisti del film di Dino Risi “Le ragazze di Miss Italia”. Ad affiancarlo ci sarà Miss Piemonte 2024, Francesca Spinelli.

“Sono orgogliosissima di essere alla guida del concorso di Miss Italia, perché non si tratta soltanto di bellezza, ma di un percorso di crescita per tutte le ragazze che vi partecipano. Miss Italia rappresenta un’esperienza di formazione, solidarietà e consapevolezza – spiega Mirella Rocca, esclusivista regionale per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, punto di riferimento importante per tante ragazze che desiderano iscriversi allo storico concorso di Miss Italia, sognando poi di entrare nel mondo della moda e del cinema, essendo una professionista del settore. Ringrazio anche il sindaco Antonio Castello e l’amministrazione per aver fortemente voluto questa manifestazione e l’associazione Helios di Pianezza che ha  collaborato alla realizzazione”.

Le selezioni proseguiranno durante tutta l’estate, in un lungo viaggio che, come da sempre vuole Mirella Rocca, valorizzerà non solo la bellezza e il fascino delle aspiranti, sempre più numerose, ma anche del territorio e dei prodotti della nostra meravigliosa regione.

Nel corso della serata verrà eletta Miss Pianezza, che accederà alle selezioni di Miss Piemonte 2025 prevista per fine agosto. Si assegneranno inoltre le fasce di Miss Rocchetta e Miss Framesi.

La giuria sarà composta da professionisti del settore della moda, cinema e bellezza, ma anche da rappresentanti di importanti associazioni  come l’LILT, Lega italiana per la lotta ai tumori,  e un rappresentante del Codacons.

Mara Martellotta

 

San Giovanni minuto per minuto: il programma dei festeggiamenti a Torino

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La Festa di San Giovanni si avvicina e Torino si prepara a celebrare il patrono della città con tre giorni di festa, che intrecceranno tradizione, intrattenimento e momenti di condivisione. In programma musica per tutti i gusti, rievocazioni storiche, la fiaccolata sul Po, il Farò della vigilia in piazza Castello e tante attività diffuse sul territorio. Momento clou dei festeggiamenti sarà la sera di martedì 24 giugno, con un grande concerto gratuito in piazza Vittorio Veneto, seguito dal tradizionale spettacolo pirotecnico sul fiume.

Il programma completo è disponibile online sul sito della Città (www.comune.torino.it/eventi) e vede quest’anno Fiat come main sponsor dell’evento del 24 giugno, organizzato da Friends & Partner, il sostegno di Iren e il coinvolgimento di numerose realtà associative.

“La Festa di San Giovanni – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – è uno degli appuntamenti più sentiti dalla nostra città. Quest’anno sarà ancora più bella: cittadine e cittadini torinesi, visitatori e turisti, oltre alle tante opportunità di svago e intrattenimento in programma, potranno assistere ad un grande spettacolo musicale e al tradizionale e atteso spettacolo pirotecnico sul Po. Sarà come ogni anno l’occasione per celebrare la storia e le tradizioni della nostra città e rafforzare il senso di comunità”.

Ad aprire i festeggiamenti sarà il concerto gratuito in programma stasera, giovedì 19 giugno alle ore 20, al Conservatorio Giuseppe Verdi, a cura di AFC Torino e della Città di Torino. Sul palco, novanta elementi tra musicisti dell’Orchestra Melos Filarmonica diretta da Luigi Cociglio e coristi dell’Accademia Stefano Tempia eseguiranno pagine di Mahler, Mozart e Haydn. Per informazioni e prenotazioni: arte-storia@cimiteritorino.it.

Venerdì 20 giugno, alle ore 12, dal Santuario della Consolata risuoneranno le campane in occasione della celebrazione dedicata alla Beata Vergine. Alle ore 17.30 l’ingresso principale del cimitero Monumentale ospiterà l’esibizione del quintetto di ottoni Taurus Brass, con brani di Jeremiah Clarke, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, George Bizet, George Gershwin e Aaron Copland.

Sabato 21 alle ore 21, in piazza Palazzo di Città e piazza Castello, le “Note per San Giovanni” celebreranno la 25a Festa Europea della Musica con esibizioni dal vivo, in contemporanea con performance di artisti e gruppi musicali in diversi punti della città.

Domenica 22 giugno dalle ore 16 il centro cittadino si animerà con la “Festa Patronale di Capitale”, rievocazione storica con la partecipazione di personaggi e gruppi in costume d’epoca.

Lunedì 23 giugno alle ore 18 si terrà la sfilata con le “Turinstars Majorettes”, accompagnate dalla banda e da gruppi storici. Dalle 18.30 alle 22 il corteo in costumi tradizionali attraverserà le vie cittadine, mentre alle 19.30 è prevista la suonata della vigilia dal campanile del Duomo. Alle 20, a Palazzo Civico, avrà luogo la cerimonia di consegna del premio Tesi di laurea su Torino. La giornata si chiuderà alle ore 22 in piazza Castello con l’accensione del tradizionale Farò della vigilia.

Nel giorno della festa patronale, lunedì 24 giugno, i più sportivi potranno partecipare, sin dalle ore 9, al torneo di beach volley organizzato dal Circolo Amici del Fiume in corso Moncalieri 18.

Tra le 9.30 e le 22 in tutta la città risuoneranno i rintocchi della rassegna di concerti campanari dal titolo “Campane in festa per San Giovanni”.

Alle 10.30 il Duomo ospiterà la Messa solenne con la distribuzione dei pani della Carità, con la partecipazione della Banda della Polizia Locale di Torino. Alle 12.15, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, avrà luogo la cerimonia di conferimento dei titoli di “Ambasciatore nel mondo delle eccellenze del territorio torinese”, destinato a cittadini che si sono distinti per il loro contributo allo sviluppo e all’immagine del territorio torinese.

Numerose le attività sportive all’aperto organizzate nel pomeriggio dal Circolo Amici del Fiume. Lungo le rive del Po si svolgeranno la regata di canottaggio, dalle 14.30 alle 19 con partenza dal Castello del Valentino, la sfida in dragonboat e il Palio in canoa a cinque posti, con partenza dal Ponte Umberto I rispettivamente alle 19 e alle 20.30. Alle 22, la tradizionale fiaccolata percorrerà il fiume dal Castello del Valentino al ponte Vittorio Emanuele I.

Dalle 16 alle 18, nella sede dell’A.N.M.I. di viale Marinai d’Italia 1, sarà possibile visitare il Sommergibile Provana, il Museo del Mare e il Maxitandem del programma “Scommettiamo che” di Rai 2, una collaborazione tra A.N.M.I. e Club Amici della Bicicletta.

Alle 16.30 una sfilata di auto storiche attraverserà la città, con partenza da piazza d’Armi per arrivare in piazza Castello. L’evento, a cura della Famija Turinèisa, vedrà la partecipazione di Gianduia e Giacometta. Dalle 18.30 la musica si farà strada con la “ScorriBanda di San Giovanni”, sfilata di bande musicali che culminerà nel concerto a formazioni riunite delle 19.30 in piazza Castello.

Alle 18 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai proporrà alcune tra le più celebri arie di Verdi e pagine sinfoniche come L’apprendista stregone di Dukas, Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij e Belkis, regina di Saba di Respighi. Sul podio il direttore ospite principale Robert Treviño, insieme al mezzosoprano Justina Gringytė. Un omaggio in musica alla città, registrato da Rai Radio3. I biglietti, al costo simbolico di 5 euro, sono acquistabili alla biglietteria dell’Auditorium Rai e online sul sito www.bigliettionline.rai.it.

I festeggiamenti per San Giovanni culmineranno nel grande concerto gratuito “Torino is Fantastic”, alle 21 in piazza Vittorio, che accoglierà alcuni dei più grandi nomi della musica italiana e internazionale quali Alessandra Amoroso, Annalisa, Antonello Venditti, Gianna Nannini, Il Volo, Mahmood, Tananai, i finalisti di “Amici” e la guest star internazionale Shaggy, con una nuova versione del suo celebre brano Boombastic, a trent’anni dall’uscita. Lo spettacolo, prodotto e organizzato da Friends and Partners, sarà condotto da Gerry Scotti con la partecipazione speciale di Noemi e sarà trasmesso successivamente su Canale 5.

La serata sarà anche il momento per presentare il logo ufficiale della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. Un simbolo nato dalla collaborazione tra il Gruppo Armando Testa con 80 ragazze e ragazzi di istituti superiori del territorio (il liceo artistico R. Cottini, l’IIS Bodoni-Paravia, il CNOS-FAP Valdocco Torino) e bambine e bambini della scuola primaria dell’Istituto Adorazione del Sacro Cuore. Una sinergia tra la direzione della candidatura di Torino Capitale Europea della Cultura 2033 e l’assessorato alle Politiche Educative e Giovanili che evidenzia il ruolo centrale attribuito alle nuove generazioni nel delineare il futuro della Città. Il logo sarà proiettato sulla Mole Antonelliana la sera del 24 giugno.

La festa del Santo patrono si concluderà, come da tradizione, con lo spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Veneto, che avrà inizio al termine del concerto, intorno alle ore 23.30. Lo spettacolo, pensato appositamente per celebrare Torino e la Festa di San Giovanni, sarà sincronizzato su un accompagnamento musicale ed è stato pensato per lanciare un forte messaggio di pace in un momento storico che vede il contesto internazionale caratterizzato da terribili conflitti. Gli effetti pirotecnici saranno a basso impatto acustico ed ambientale.

Per assistere agli spettacoli occorrerà essere in possesso del Qr code con la prenotazione. Orari, modalità di accesso alla piazza e prescrizioni di sicurezza verranno comunicati successivamente.

Tante anche le iniziative delle istituzioni e dei luoghi culturali del territorio, tra aperture straordinarie nei musei, visite guidate, concerti, mostre, sconti e proposte per tutta la famiglia. Tra gli appuntamenti di punta, sempre martedì 24 giugno, alle ore 12 all’Accademia Albertina sarà inaugurata la seconda edizione dell’IPAF – International Performance Art Festival, con paese ospite l’India.

Da solitudine e desertificazione a ripopolamento grazie alla movida di qualità

MACELLERIA LOVERA

Negli ultimi anni, segnati dalla pandemia e da un generale rallentamento economico, i portici di Torino hanno visto abbassarsi molte saracinesche. La chiusura di attività storiche ha lasciato interi tratti della città più bui, meno vissuti, e spesso percepiti come meno sicuri. Ma ogni trasformazione urbana può diventare un’occasione, se accolta con visione e coraggio.
Un esempio virtuoso arriva da Corso Vinzaglio, dove la storica Macelleria Lovera ha trovato nuova vita grazie a un gruppo di giovani imprenditori che ha scelto di investire in quel luogo carico di memoria. Senza alterarne l’identità – gli arredi originali, tutelati dalle Belle Arti, sono stati mantenuti – il locale si è trasformato in Macelleria Lovera – cocktail bar e tea room, uno spazio raffinato, curato, accogliente, capace di unire il fascino del passato a un’offerta contemporanea.
Non è solo una riapertura, ma un segnale di rigenerazione urbana concreta. La presenza serale del locale, con i suoi tavolini, la musica soft e un flusso costante di clienti, ha contribuito a riportare vivibilità e sicurezza sotto i portici. È la dimostrazione di come l’ampliamento degli orari di frequentazione da parte dei cittadini migliori la qualità percepita dello spazio pubblico.
Non è un caso che proprio in quell’area, meno di un anno fa, si fosse verificato un episodio finito sulle cronache: un uomo, in evidente stato di alterazione, aveva danneggiato le vetrine in un gesto violento e disperato. Oggi, lo stesso tratto di portici si presenta animato, illuminato, frequentato, e questo anche grazie all’iniziativa privata che ha saputo restituire senso e funzione a un luogo altrimenti in abbandono.
I privati, quando credono nel territorio e lo rispettano, rappresentano una linfa vitale per il tessuto produttivo e sociale della città. Le attività economiche, se ben integrate, diventano presìdi urbani: portano presenza, socialità e coesione. La rinascita della Macelleria Lovera – oggi cocktail bar e tea room – ne è un esempio concreto.
Torino continua a cambiare. E se lo fa mantenendo il legame con la sua storia, può solo crescere meglio.
PIETRO RUSPA

Estate: cosa mangiare per combattere il caldo e magari buttar giù qualche kg?

Abbiamo incontrato Emanuele Calvaruso, biologo nutrizionista,  che terrà una conferenza il 21 giugno alle ore 12 presso Verdessenza in Via San Pio V, 20 per cercare consigli pratici in vista del gran caldo.

Non è ancora ufficiale ma direi che l’estate è ormai arrivata e anzi, tocca lottare con caldo, afa, pressione bassa e energia sotto i piedi. Il primo consiglio che ci viene dato è di non uscire nelle ore più calde e di bere tanto. Ma è possibile sopportare meglio il caldo e l’estate con i suoi aperitivi, i gelati e le cene fuori in comagnia? Lo abbiamo chiesto a Emanuele Calvaruso, biologo nutrizionista specializzato in alimentazione per chi pratica il tennis.

 

Dottor Calvaruso quali sono le caratteristiche principali di una dieta ideale per affrontare al meglio l’estate?

 

Durante il periodo estivo i due aspetti principali da considerare sono la perdita dei liquidi e i raggi UV. La natura ci aiuta a tenere a bada entrambi grazie alla frutta e alla verdura di stagione, ricca in anti ossidanti per limitare i danni dei raggi UV (es. il licopene nel pomodoro) e in acqua e sali minerali per reintegrare i liquidi persi. Perciò la dieta ideale per l’estate prevede  un consumo quotidiano di questi prodotti.

 

Parliamo di ritenzione idrica, problema che affligge sopratutto le donne con gambe appesantite e gonfie. Come si contrasta in estate?

 

Purtroppo l’aumento delle temperature causa un incremento nella ritenzione dei liquidi, ma possiamo comunque contrastarlo con tre semplici mosse: aumentare il consumo di frutta e verdura fresca, evitare i prodotti ricchi in sodio (es. prodotti in scatola) e fare movimento.

Ci sono alimenti che sarebbe meglio evitare nei mesi estivi, anche se generalmente salutari?

 

Per chi soffre di pressione bassa possono essere poco indicati gli alimenti che aumentano la dilatazione dei vasi sanguigni, come ad esempio la capsaicina contenuta nel peperoncino.

In generale però basterà seguire la stagionalità dei prodotti per non cadere in errore.

Quanto è importante l’idratazione durante l’estate e quali sono i modi migliori per mantenersi idratati, oltre all’acqua?

 

L’idratazione in estate è essenziale per evitare di incorrere in colpi di calore, cali di pressione o ritenzione idrica. Si dovrebbe consumare almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giornoinsieme a frutta e verdura (preferibilmente cruda o cotta al vapore).

Dobbiamo far uso di integratori e se si quali?

 

Gli integratori migliori sono i prodotti che ci dà la Terra, perché specifici per i bisogni del periodo che stiamo vivendo.

Per chi suda molto però potrebbe essere utile integrare il sodio poiché è il minerale che perdiamo di più. Anche qui però possiamo reintegrarlo senza dover comprare integratori, ma semplicemente con una spremuta di frutta fresca a cui aggiungere una punta di sale da cucina.

Quali sono gli alimenti che non possono assolutamente mancare in estate?

 

Probabilmente sarò ripetitivo, ma insisto sul consumo di frutta e verdura di stagione come caposaldo di una dieta estiva funzionale.

Cosa ne pensa dei pasti freddi come insalate di cereali, poke bowl o smoothie? Sono soluzioni valide dal punto di vista nutrizionale?

 

Potenzialmente possono essere delle ottime alternative fredde comode anche per chi ha la necessità di portarsi il pranzo a lavoro, ma attenzione a mescolare più tipologie di proteine.

Se preparate insalate di cereali o poke cercate di consumarle con una sola fonte proteica e di aggiungere invece più verdure o una fonte di grassi insaturi (frutta secca o avocado per esempio).

Gelati, aperitivi, barbecue: come possiamo goderci questi piaceri estivi senza compromettere l’equilibrio nutrizionale?

 

Partiamo dal presupposto che non è un pasto alla settimana a causare problemi di peso o di salute se abbiamo delle abitudini alimentari sane nel resto della settimana. Riguardo agli alimenti citati per quanto riguarda il gelato sarebbe un’ottima scelta preferire i gusti vegani rispetto ai gusti che contengono latte. Per aperitivi e barbecue invece l’unica difesa possibile è limitarne il numero, in modo da godersi le occasioni, ma senza esagerare con gli eventi che possono portare poi ad aumenti di peso.

E se volessimo perdere qualche kg, può darci una dieta veloce che ci aiuti a sgonfiare?

 

Diciamo che è impossibile dare una dieta generica perché è fondamentale l’anamnesi del paziente per poter preparare un piano su misura per le sue esigenze e valutando anche eventuali problematiche. Consiglio di prediligere una dieta fatta di cereali integrali, verdure e frutta di stagione ed evitare prodotti confezionati e ricchi in sale per affrontare l’estate al meglio senza preoccuparsi della bilancia,

Il Dottor Calvaruso terrà una conferenza il 21 giugno alle ore 12 presso Verdessenza, in Via San Pio V, 20, dove potrete fare domande e magari chiarire dubbi o sfatare miti e credenze.

 

Lori Barozzino

L’ossessione per la forma fisica: un disturbo chiamato disformismo corporeo

 

La vigoressia  ha dei dati allarmanti e continua a crescere.

Nel momento in cui la cura di sé diventa una ossessione e segue pedissequamente modelli prestabiliti si può parlare di vigoressia (dal latino “vigor” forza e “orexis” fame” che si può tradurre in fame di forza), una condizione conosciuta anche come disformismo corporeo con dismorfia muscolare (DMS-5- TR 2022), un disturbo forse ancora poco conosciuto, ma piuttosto preoccupante e  in grado di causare una battaglia permanente con il proprio aspetto. Chi ne soffre sviluppa una percezione errata del proprio fisico e, sentendosi inadeguato rispetto ai parametri e ai dettami proposti dal contesto a cui si riferisce, corre ai ripari investendo il proprio tempo in attività ginniche molto faticose e ricorrendo a diete massicce e squilibrate. I dati sono allarmanti e in crescita, il 10% della popolazione soffre di vigoressia. La fascia più colpita da questo disturbo è quella tra i 25 e i 35 anni, seguita da quella dei 18-24; l’esordio spesso si manifesta durante l’adolescenza, momento in cui si comincia a costruire un’ identità basata anche sul proprio corpo; parte, quindi,  il percorso di modellamento e  ci si esamina puntualmente per verificare i miglioramenti che vengono postati successivamente su canali online,  come Tik Tok, creando in  questo modo un’onda virale di identificazione, potremmo dire di massa, sempre più potente e pericolosa.

Le psicoterapeute Silvia Bellapi, Simona Porta ed Elena Contento si occupano con scrupolosa attenzione di questa “nuova” patologia e spiegano che “la vigoressia è una ossessione per un corpo muscoloso, modellato e definito che pone come obiettivo quello del raggiungimento dell’ideale di perfezione e di impeccabilità. Il corpo diventa una gabbia, un prodotto che definisce la propria identità, chi siamo e quanto valiamo. Ci si percepisce con molti difetti anche se nella realtà e dall’esterno queste anomalie non vengono rilevate. I sintomi corrispondono a comportamenti e consuetudini precisi: programmi di allenamento estenuanti, preoccupazione eccessiva per le forme corporee, diete molto rigide iperproteiche e ipocaloriche.

È sotto gli occhi di tutti che negli ultimi anni l’attenzione per il corpo, per la forma fisica e soprattutto per la “perfezione”, parametro non esistente in natura, ma frutto di tendenze e credenze perlopiù create artificialmente, sta invadendo le nostre vite attraverso un vero e proprio tormento sui diversi canali social, soprattutto Instagram e Tik Tok, e la proposta continua di modelli ideali nati in televisione, nella moda, nello show business.

“Sui social media queste pratiche sono molto pubblicizzate, si propongono corpi creati dall’intelligenza artificiale irraggiungibili, ideali e di esemplarità non umanamente esistente. Questo disturbo attecchisce maggiormente quando alla base c’è bassa autostima e molta fragilità; le persone che soffrono di questa patologia cercano in tutti i modi di migliorare quello che avvertono essere fisicamente imperfetto, sono insicure e attraverso un corpo desiderabile, e quindi un controllo disciplinare su stessi, riescono a mitigare emozioni negative oltre che ad essere riconosciute e ammirate socialmente” spiegano  le dottoresse Bellapi, Porta e Contento.

Donne e uomini scolpiti, fisici modellati, pelle liscia, tratti perfetti ci si presentano quotidianamente sulle pagine dei media online e durante i programmi tv; questi appaiono favolosi, raccontano dei loro regimi alimentari, delle loro rinunce, delle loro sedute in palestra con pesi, elastici e tanta costanza, maniacale e ossessiva. Questa disciplina che ha l’aria di essere solo una mania salutista, a cui si tende a dare quindi una connotazione positiva, può essere tutt’altro che tale. Le diete estreme che prevedono l’eliminazione totale di carboidrati e di grassi con un uso smodato di proteine, infatti, insieme ad un compulsivo bisogno di fare attività fisica è tutt’altro che un piano benefico per l’organismo.

Ma quali sono i danni fisici e psichici di questa ossessione per un fisico modellato e scolpito? 

Normalmente si manifesta in breve tempo uno di quei comportamenti tipici di molti disturbi psichici: l’isolamento sociale, infatti, per evitare di sgarrare la dieta o saltare allentamenti si rinuncia anche a frequentare i propri pari e a partecipare ad attività ludiche. Altri rischi reali sono quelli fisici e corrispondono a danni muscolari e renali. 

Cosa possono fare gli agenti sociali come la famiglia o la scuola per prevenire ed eventualmente affrontare questa patologia? Le nostre esperte chiosano “bisogna favorire il senso di accettazione, mitigare il giudizio negativo e controllare comportamenti come l’isolamento sociale. È importante lavorare sui sintomi precedenti all’evoluzione della malattia e, se poi la situazione arriva a livelli allarmanti, è consigliato chiedere aiuto ai professionisti. Purtroppo a volte anche le famiglie o i partner degli individui affetti da questo disturbo sono coinvolti in questa spirale ossessiva tendendo così a normalizzare comportamenti disfunzionali; la terapia con approccio multi disciplinare, che comprende quindi l’intervento di psicologi, medici e nutrizionisti  senz’altro rappresenta una soluzione che offre le maggiori garanzie di risanamento.”

 

Grande successo per la 42ª edizione del Palio Storico dei Borghi di Avigliana

Sabato 13 e domenica 14 giugno Avigliana è tornata nel medioevo con la 42ª edizione del Palio Storico dei Borghi, una delle manifestazioni storico-folcloristiche più importanti del Piemonte, che ricorda il passaggio in città nel 1389 di Valentina Visconti, diretta a Melun dove avrebbe incontrato il suo sposo Luigi di Valois-Orléans. Davanti al Conte di Savoia Amedeo VII, detto il “Conte Rosso”, alla consorte Bona di Berry e a Valentina Visconti, impersonati rispettivamente da Andrea Fornaro, Ilaria Valetti e Maria Vitillo, si sono sfidati in diverse prove i sette borghi storici del paese: Borgo Drubiaglio, Borgo Nuovo, Borgo Paglierino, Borgo Pertusera, Borgo San Pietro, Borgo Sant’Agostino e Borgo Vecchio.
Le competizioni avevano preso il via nel pomeriggio di sabato 7 giugno quando si è disputata la Gara di canoe sul Lago Grande, vinta nella categoria femminile da Emily Brocas in rappresentanza di Borgo Vecchio e nella categoria maschile da Fabio Goffi di Borgo Drubiaglio.
Sabato 14 giugno alle ore 17 è stata celebrata una Santa Messa nel Santuario della Madonna dei Laghi, edificato attorno ad un pilone decorato con un affresco raffigurante l’icona della Madonna del Latte, davanti al quale era solita recarsi in preghiera Bona di Borbone chiedendo la grazia di avere un erede maschio. Il suo desiderio venne esaudito ed il 24 febbraio 1360 nel castello nacque il figlio Amedeo. La contessa volle che attorno a quel pilone fosse costruita un’edicola, affidata agli Agostiniani. Nel Seicento la piccola edicola venne fatta trasformare dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I nell’attuale santuario.
Al termine della funzione religiosa sono stati benedetti il Palio, dipinto quest’anno dal pittore Antonio Nunziante e le bandiere dei borghi.
I rievocatori del Gruppo Storico “La Corte del Conte Rosso”, seguiti dai rappresentanti dei borghi hanno quindi sfilato fino al Campo CGA in Via Oronte Nota, dove il Primo Cittadino Andrea Archinà ha consegnato le chiavi della città al Conte di Savoia Amedeo VII.
La serata è proseguita con la Gara dei Tamburini, nella quale ha primeggiato Borgo Sant’Agostino  e con la sfida di Tiro alla Fune, che ha visto la vittoria di Borgo di San Pietro.
Il numeroso pubblico ha potuto gustare menù conviviali di stampo medievale presso le taverne dei borghi; il tutto è stato accompagnato da spettacoli vari, tra i quali l’esibizione dell’Associazione “Sbandieratori e Musici della Città di Avigliana”, i combattimenti dell’ “Asti Buhurt Club” e i balli del gruppo “Belly…ssime”. Alle ore 22 i rievocatori del Gruppo Storico “La Corte del Conte Rosso”, presieduto da Ivonne Allais, che ha impersonato la Contessa Bona di Borbone e l’ Associazione “La Terra dei Cavalli”, presieduta da Giuseppe Raggi, hanno portato in scena lo spettacolo “Correva l’anno 1389” incantando con la loro bravura tutti i presenti. Questa rappresentazione ha permesso al pubblico di conoscere la vita di Valentina Visconti, nata a Pavia nel 1371 e figlia di Gian Galeazzo, Signore di Milano (il quale 5 settembre 1395 ottenne dal Re dei Romani Venceslao di Lussemburgo il titolo di Duca) e di Isabella di Valois, figlia del Re di Francia Giovanni II.

Bianca di Savoia, la nonna paterna di Valentina, era la sorella del Conte di Savoia Amedeo VI.  La giovane nel 1387 sposò per procura a Milano Luigi di Valois-Orléans, fratello minore del Re di Francia Carlo VI. Il 24 giugno 1389 partì da Pavia in direzione Melun per andare a incontrare il suo sposo. Portava in dote le Contee di Asti e Vertus, più 200.000 fiorini d’oro, monili, pietre e stoffe preziose. A Milano vennero organizzati dodici giorni di festeggiamenti in suo onore. Accompagnata da trecento cavalieri e da suo cugino il Conte di Savoia Amedeo VII, detto il “Conte Rosso”, che la scortò fino a Chambéry, fece tappa ad Alessandria, Asti, Chieri, Torino, Rivoli e Avigliana, dove in suo onore vennero organizzati grandi festeggiamenti che durarono più giorni, videro la presenza di tutti i nobili della zona e si conclusero con un torneo ed un palio dei cavalli. Valentina arrivò a Melun il 17 agosto. Il 22 agosto gli sposi fecero il loro ingresso trionfale a Parigi, dove nella Cattedrale di Notre-Dame ricevettero gli omaggi dell’aristocrazia francese. L’unione della coppia fu di breve durata in quanto Luigi venne pugnalato a Parigi il 23 novembre 1407 per ordine di suo cugino il Duca Giovanni I di Borgogna e Valentina si spense il 4 dicembre 1408 al Castello di Blois. Il loro nipote Luigi, figlio del primogenito Carlo, nel 1498 salì al trono di Francia con il nome di Luigi XII. A quest’ultimo nel 1515 succedette il genero Re Francesco I, figlio di Luisa di Savoia, sorella del Duca Filiberto II, anch’egli discendente da Valentina Visconti e Luigi di Valois-Orléans in quanto nipote del loro terzogenito Giovanni.
La serata di sabato 14 giugno si è conclusa dalla performance del gruppo artistico “ Il Carro delle Illusioni”.
Il giorno seguente alle ore 15 dal parco cittadino “Alveare Verde” è partito il corteo storico, che guidato dall’Associazione “Sbandieratori e Musici della Città di Avigliana”, dalla Corte, dai Borghi e dai Cavalieri del Conte Verde, capeggiati da Giuseppe Raggi che magistralmente impersonava il Conte di Savoia Amedeo VI, alle ore 16 ha raggiunto il Campo CGA, dove si è disputato il Palio Storico. Dopo la gara di Tiro con l’arco, vinta da Borgo Pertusera, si è tenuta l’attesissima corsa dei cavalli, che ha visto la vittoria, dopo ben 25 anni, di Borgo Vecchio, il cui fantino di Asti Nicolò Chiara, aveva già vinto il Palio nel 2017 con Borgo Drubiaglio.
Alle ore 22,15 il Corteo Storico ha raggiunto Piazza Conte Rosso, dove il numeroso pubblico ha ammirato il grande spettacolo pirotecnico.
A tutti gli eventi lo scrivente, in qualità di Vice Segretario Amministrativo Nazionale, ha guidato la delegazione dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, che domenica 29 giugno organizzerà un grande evento storico ad Avigliana: la commemorazione delle nozze tra il Conte di Savoia Amedeo VI e Bona di Borbone, celebrate a Parigi nel 1355.
Alle ore 10 verrà celebrata una Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, seguita dal corteo della “Corte del Conte Rosso” e dei gruppi storici fino in Piazza Conte Rosso, dove si terrà una solenne cerimonia. Il pubblico avrà la possibilità di vedere da vicino in personaggi della Corte di Avigliana: il Conte di Savoia Amedeo VI, detto il “Conte Verde”, la consorte Bona di Borbone, il figlio Amedeo VII, detto il “Conte Rosso” e la nuora Bona di Berry. La partecipazione sarà libera.

ANDREA CARNINO