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L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Karmen Korn “Quando il mondo era giovane” -Fazi Editore- euro 20,00

Questo è il primo capitolo di un’altra saga familiare (in due volumi) della scrittrice e giornalista tedesca Karmen Korn, che ha riscosso enorme successo con la trilogia formata dai romanzi “Figlie di una nuova era”, “E’ tempo di ricominciare” e “Aria di novità”.
Ancora una volta, al centro della narrazione, c’è il quotidiano di tre famiglie in tre ambientazioni diverse collocate nel 1950, anno della rinascita dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale. E per orientarvi meglio tra i tanti personaggi è utile la mappa iniziale che fissa il quadro generale.
A Colonia vivono Heinrich Aldenhoven che, a fatica e con scarsi guadagni, dirige una galleria d’arte, e sua moglie Gerda . La loro casa è stata distrutta durante la guerra e la galleria non riesce a far tirare avanti la famiglia, se non con rinunce e difficoltà. Con loro vivono i figli Ursula e Ulrich, con le cugine Billa e Lucy che hanno perso la casa sotto i bombardamenti.

Ad Amburgo ci sono l’amica di Gerda, Elisabeth e suo marito Kurt Borgfeld. Lui è il manager pubblicitario di una cassa di risparmio e hanno meno preoccupazioni economiche, ma altri tipi di grane. Avvincente è soprattutto la vita della loro figlia Nina che si ritrova a crescere da sola Jan, dal momento che il marito Joachim è disperso in Russia e ormai le speranze di un suo ritorno dalla guerra sono ridotte al lumicino.

Infine, a Sanremo troviamo la sorella di Henrich Aldenhoven, Margharete che per amore si è trasferita da Colonia nella riviera ligure. La vita con il marito italiano -storico dell’arte, rampollo di una ricca famiglia della buona borghesia sanremese, – potrebbe essere più felice e spensierata se non fosse che purtroppo deve fare i conti –difficili e amari- con le angherie continue della insopportabile e onnipresente suocera Agnese, dispotica matriarca.

Le storie di questi tre nuclei familiari si intrecciano nell’arco di un decennio, a partire dalla notte di capodanno del primo gennaio 1950. E il romanzo diventa un affresco corale e storico in cui ai protagonisti accadono molteplici cose che appartengono al normale dipanarsi della vita, alle prese con un ingombrante passato di guerra e morte, disgrazie varie e ferite da sanare. Tutti i personaggi guardano a un futuro di rinascita e grandi speranze.

 

Marta Dillon “Aparecida” -Gran Via- euro 16,00

Marta Dillon è nata a Buenos Aires nel 1966; è giornalista, scrittrice, sceneggiatrice e autrice di programmi e documentari televisivi, e questa storia è una cronaca personale e politica di enorme rilievo. Il libro è autobiografico e racconta la ricerca del corpo della madre desaparecida.
Una vicenda inversa a quella dei desaparecidos, perché qui quello che resta del corpo trucidato e sepolto frettolosamente della madre, riappare.
Nel 2010, Marta è all’estero con la compagna e il figlio quando una telefonata le comunica che l’Equipe Argentina di Antropologia Forense ha trovato resti umani in una fossa comune e dall’analisi delle ossa repertate risulta che alcune sono della madre, Marta Taboada.
Ed ecco la sua storia raccontata nelle pagine della figlia.
Marta era avvocato e militante impegnata in prima linea contro la dittatura militare. Era stata sequestrata nella sua casa il 28 ottobre del 1976, di fronte ai quattro figli ancora piccoli. Da allora di lei non si era saputo più nulla, solo che era stata fucilata insieme ad altri compagni e compagne.
Ora 34 anni dopo il suo sequestro, varie e infruttuose ricerche della figlia, eccola riapparire, o meglio vengono riportate in superficie le sue povere ossa.
Tutto il libro si muove intorno a un’assenza; quella di un corpo del quale ai figli resta il ricordo di un abbraccio, un’assenza ingombrante perché il vuoto di quella scomparsa ha segnato per sempre le loro vite.
Il ritrovamento di una manciata di ossa dello scheletro materno diventa spunto per raccontare la vita di Marta, attraverso ricordi e flash back, momenti passati e presenti, descrizioni di fotografie e dossier ufficiali che grondano bugie raccontate dagli aguzzini per coprire l’orrore di quello che hanno fatto.
Una sorta di memoir, tra biografia familiare, auto-fiction, collage e reportage giornalistico; pagine che non vi lasceranno certo indifferenti perché la tragedia che ha sconvolto la vita di Marta Dillon è comune a tante altre famiglie falciate dalla dittatura argentina dei colonnelli.

 

Kaho Nashiki “Le bugie del mare” -Feltrinelli- euro 16,00

La passione della scrittrice giapponese Kaho Nashiki (nata nel 1959 sull’isola di Kyūshū) per la botanica, i viaggi e la storia delle religioni traspare appieno in questo suo romanzo che narra la scoperta di se stesso del giovane protagonista.
A metà degli anni 30 il geografo Akino si reca sull’isola -immaginaria- Osojima che nella fantasia dell’autrice ha la curiosa forma di un cavalluccio marino e si troverebbe al largo della più meridionale delle isole giapponesi, Kyushu –che esiste davvero-. Il giovane studioso e appassionato di geografia è lì per svolgere delle ricerche sul campo lasciate incompiute dal suo maestro.
E’ l’inizio di un tragitto naturalistico, certo, ma soprattutto interiore e alla scoperta del sé più profondo.
Akino si porta dentro il dolore di 3 lutti strazianti avvenuti in pochissimo tempo: la morte dei genitori e della fidanzata. Tre buchi nell’anima che hanno accentuato il suo carattere già di per sé solitario.
Sull’isola si immerge nella natura che tutto domina, nota e annota ogni cosa, osserva con meraviglia e occhi esperti il rigoglio che lo circonda.
Farà anche incontri importanti, tra i quali una coppia di contadini e il proprietario dell’unica casa dell’isola su due piani. Sarà proprio questo figlio di un monaco nato a Osojima che, dopo una vita sulle navi da crociera, è ritornato alla base e farà da preziosa guida ad Akino.

Il viaggio non sarà solo tra felci, alberi e flora subtropicale incontaminata; ma anche, se non soprattutto, in quella ricerca del senso della vita insito nelle credenze che vanno dallo sciamanesimo al buddhismo e allo shintoismo. L’isola con le sue stranezze e meraviglie naturalistiche è una sorta di scrigno di tesori vivente in cui Akito finisce per trovare risposte al senso della vita e a lenire il bruciore delle ferite della sua anima.

Poi, dopo uno stacco di quasi mezzo secolo lo ritroviamo ormai anziano, sposato, con due figli e alle spalle una carriera accademica, nel corso della quale non aveva mai raccontato la sua esperienza nell’Eden di Osojima.
Il Giappone ha vissuto un incredibile progresso dopo la guerra, e la modernizzazione selvaggia non ha risparmiato neanche la lontana isola della giovinezza di Akino. Anzi scoprirà che proprio uno dei suoi figli è responsabile dell’imponente e devastante sviluppo turistico di quella terra.

 

Nicholas Sparks “Quando si avvera un desiderio” – Sperling & Kupfer – euro 19,90

Sparks è uno degli autori più amati dal pubblico, i suoi romanzi pubblicati in oltre 50 paesi sono quasi tutti dei best seller e molti hanno ispirato film di successo. Qui ancora una volta imbastisce una storia che va dritta al cuore, tocca buoni sentimenti, dolori, sconfitte e speranze rinnovate.
Protagonista è l’affermata fotografa che ha girato il mondo in lungo e in largo, ha immortalato innumerevoli situazioni in reportage di viaggio e di grande successo. Nel 2019 la troviamo a New York dove con un socio ha aperto una rinomata galleria in cui espone le sue foto più belle. E’ una donna matura e realizzata, ma la vita le ha riservato una brutta sorpresa. A 36 anni le viene diagnosticato un melanoma al quarto stadio e la sua vita subirà una battuta di arresto.
Ma lei è una combattente, ed è troppo giovane per arrendersi alla malattia. Così inizia il calvario delle pesantissime cure e decide di raccontare quello che sta vivendo sul suo canale Youtube. Questo diario per immagini e parole diventa ben presto virale, e lei non molla nemmeno quando l’oncologa le consiglia di pensare solo più alla qualità del poco tempo che le resta.

Nella sua vita entra un giovane entusiasta collaboratore che l’aiuta a mandare avanti la galleria, e il loro diventerà un legame importantissimo e profondo.
Maggie ha ancora tantissimi sogni nel cassetto da realizzare e allo stesso tempo un passato pesante alle spalle.

Nel lontano 1996 era stata una sedicenne rimasta incinta dopo una notte sbagliata con un giovane sconosciuto che non rivedrà mai più e che neanche si ricorda il suo nome e il suo viso.
Ma le conseguenze per lei saranno gravissime.
I genitori la allontanano per evitare lo scandalo. Lei smarrita e sola viene spedita da una lontana zia con la quale la convivenza, almeno all’inizio, non sarà facilissima.
Si ritrova nel North Carolina (location prediletta di Nicholas Spark che lì ha ambientato molti suoi romanzi) con un pancione che lievita e in attesa di mettere al mondo la creatura che dovrà dare in adozione.

Ma è anche il momento in cui incontra il grande amore della sua vita.
E’ il dolcissimo Bryce, poco più grande di lei e tanto maturo ed equilibrato da non essere minimamente scandalizzato dalla sua gravidanza. Il loro sarà un amore unico e Bruce darà anche il via alla passione di Maggie, perché le insegnerà tutto sulla fotografia che diventerà la sua carriera di successo…

 

“Rotary Club Torino 150 Dieci anni dopo. 2011-2021″

Il Rotary Club Torino 150 festeggia il decennale con una pubblicazione edita da Raineri Vivaldelli e curata dal torinese Giuseppe Roddi

 

“Rotary Club Torino 150 Dieci anni dopo. 2011-2021″ rappresenta un volume prezioso che celebra una tappa importante della storia associativa di questo Club rotariano,  il suo decennale.

Edito da Raineri Vivaldelli, casa editrice torinese, e curato dal torinese Giuseppe Roddi, docente e consulente di Compliance economico finanziaria, già Presidente del Rotary  Torino Europea negli anni 2011/12 e entrato nel Rotary Club 150 dal 2015, il libro si propone e riesce perfettamente nell’intento di ripercorrere i primi dieci anni di un Club fondato proprio nell’anno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, precisamente il 29 giugno 2011.

Il nuovo Club, ventitreesimo nell’area torinese, nasceva come formazione e sotto il patrocinio del Rotary Club Torino Chivasso, all’interno del distretto 2031, comprendente parte del Piemonte e Valle d’Aosta.

Il Rotary International è definito quale “il punto di incontro in cui uomini e donne intraprendenti, amici, conoscenti, professionisti e imprenditori si riuniscono per impegnarsi nella risoluzione dei problemi più  pressanti, attraverso lo scambio di idee e l’apporto di cambiamenti positivi e duraturi per la comunità”.

Il Rotary, costituito a Chicago nel lontano febbraio 1905 grazie alla lungimiranza e all’impegno di alcuni amici capitanati da Paul Harris, approdò in Italia diciotto anni dopo con la fondazione del primo Club a Milano, il 20 novembre 1923 e, l’anno successivo, con quella del Club Torino, preceduta dai Club di Trieste e Genova. Le contingenze politiche e militari, oltre che sociali, del periodo bellico, consentirono la sopravvivenza, durante la guerra,ad un solo distretto rotariano, il 46, che si sarebbe poi sciolto non senza problemi e contrasti.

Nel ’55 subentrarono i distretti 87 (del Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta), con la formazione del Distretto 2031, cui appartiene il Club Rotary 150, e la precedente cessazione del Distretto 2030.

Il Rotary 150 si presenta come un service club, dotato di statuto e regolamento, e formato da persone che sono accomunate, sulla base di valori condivisi, da rapporti di amicizia reciproci e si impegnano  per il bene degli altri.

L’attività realizzata, come indica il suo oggetto statutario, si traduce in scopi umanitari, sanitari, sociali, culturali e educativi. Il Rotary Club Torino 150, privo di influssi di carattere religioso o politico, è anche libero di agire al di fuori dei confini nazionali, tanto che intrattiene rapporti con gli amici francesi della vicina Maurienne e con quelli del Kenya.

Fondamentale per l’appartenenza al Club è lo svolgimento di un’attività professionale, in quanto esso deve unire rappresentanti  del maggior numero di professioni possibili, rispecchiando tutti isettori significativi presenti nella vita quotidiana.

I tre o quattro incontri mensili del Club hanno lo scopo di mantenere viva l’amicizia tra i componenti del Club, che è considerata un elemento essenziale della sua stessa vita, oltre a favorire attività culturali e ludiche.

Il Club Rotary Torino 150 intrattiene continui scambi con il Club padrino RC Chivasso, il Club contatto di Saint Jean de Maurienne e tutti i club torinesi e del distretto 2031 e l’omonimo Club catanese. Finora non è ancora stato costituito  un Rotaract vero e proprio, ma il Club contribuisce con la sua presenza nelle continue attività dei Rotaract del distretto. Molti i service effettuati durante il decennio, dal cui elenco emerge una serie cospicua di interventi a favore di associazioni, compagini sociali deboli italiani e straniere, malati, poveri e sofferenti. Da diversi anni svolge un ruolo preciso in questa direzione “Qui Rotary”, una realtà che raccoglie più Club interessati da comuni progetti a favore della comunità.

La serata di inaugurazione del Rotary Club Torino 150 trova spazio in un capitolo del libro dedicato al decennale, che ricorda anche i principi cardine che hanno ispirato la nascita del Club Torino 150. L’allora neo presidente Gennaro Vivarelli, nella cornice del Circolo del Golf di Vinovo, davanti a oltre cento persone, ricordando le tappe fondamentali compiute dai soci fondatori, affermò che il Rotary Club Torino 150 si proponeva “pur mantenendo la più  assoluta ortodossia rotariana, di adottare uno stile di vita associativa più  semplice, nelle pretese di ciò che i soci trattengono per sé e più generoso in quello che danno per gli altri”.

Nel successivo giugno sarebbe avvenuto il gemellaggio con il Rotary Club Catania Duomo 150 e il secondo Presidente, il compianto Emanuele Campanella, citato nel volume come tutti gli altri presidenti del Club, avrebbe dato vita a quella attività di collaborazione che si sarebbe concretizzata nel progetto “Qui Rotary”, promuovendo inoltre l’iniziativa concretizzatasi l’anno seguente, con il progetto “Global Grant”, a favore di Casa Maria in Kenya.

Durante il quarto anno e la presidenza femminile di Luisella Fassino sarebbero avvenuti il gemellaggio con il Club Rotary Saint Jean, le visite alle mostre cittadine e all’Expo di Milano.

Un progetto particolarmente significativo che ha fatto seguito agli anni di impegno dei presidenti Antonio Mezzacappa, Cinzia Cagnola e Gianluigi d’Agostino, è  stato quello del service promosso durante l’anno 2018/19 presieduto da Giorgio Mentuccia, il Global Grant “mano robotica 2 D”, incentrato sul progetto innovativo di riabilitazione integrata e avanzata, per il quale il Rotary 150 ha collaborato insieme ai Club Rotary Polaris, Chivasso, Saint Jean de la Maurienne, 45esimo Parallelo, Stupinigi, Nord Est, Sud e Sud Ovest oltre alla Reale Foundation. Il successivo presidente Filippo Barral ha promosso service di rilievo, ha poi potenziato i settori della comunicazione e dell’informazione, coinvolgendo i soci in commissioni e serate, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni. Purtroppo poi l’aggravarsi della situazione pandemica ha impedito la prosecuzione degli incontri in presenza subito dopo l’estate 2020, sotto la presidenza di Michele Palumbo, ma quest’estate,sotto i migliori auspici, si è aperto un nuovo anno rotariano con ilneo presidente Gerardo Cornagliotti.

MARA MARTELLOTTA

Il Salone del Libro riparte con più di 700 espositori

Librolandia al via al Lingotto Fiere e all’Oval 

Sono 715 gli espositori Gli stand sono dominati dalla  Torre dei libri, opera di François Confino simbolo del Salone. Librolandia, con il titolo Vita Supernova avrà 18 mila mq in più del 2019, quindi anche  l’Auditorium Agnelli e l’area esterna tra l’Oval e il Padiglione 3 dove trova spazio la  tensostruttura della nuova Sala Bianca.

“Al Salone il mondo del libro ritrova finalmente la sua casa. Sono emozionato come fosse la prima volta” Nicola Lagioia, direttore della manifestazione

L’inaugurazione di giovedì 14 ottobre

La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

Il ministro Franceschini

GLI ORARI DI APERTURA. Giovedì, domenica e lunedì il Salone  dalle 10 alle 20, venerdì e sabato dalle 10 alle 21.

I BIGLIETTI. Si consiglia di  acquistare il biglietto online su salonelibro.it. Presso il Centro Commerciale Lingotto ci sarà comunque una biglietteria, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21, ma i biglietti costeranno di più (16 euro). La prenotazione per partecipare gli eventi non è più obbligatoria. Sarà possibile entrare solo con Certificazione verde Covid e un documento di identità. L’uso della mascherina sarà obbligatorio anche all’esterno.

IL PROGRAMMA

Come arrivare

Dov’è il Salone: Lingotto Fiere, Via Nizza, 294

Con la metro: direzione Bengasi, fermata Lingotto

Con il treno: Stazione Lingotto Fs (ingresso consigliato: Stazione Lingotto FS).

Con il bus: linea 8, fermata Lingotto

Con l’auto: dalla tangenziale di Torino uscire in Corso Unità d’Italia e seguire le indicazioni “Lingotto Fiere”

Il procuratore e la bella dormiente Incontro con Giorgio Vitari

Venerdì 15 ottobre 2021

IL VENERDì DELLO SCRITTORE

Moncalieri, ore 17

Pagina facebook della Biblioteca Arduino @bibliomonc

Il nuovo romanzo di Giorgio Vitari è ambientato ad Ivrea e racconta l’avvincente indagine del procuratore Ròtari – già protagonista de Il vestito nuovo del procuratore, romanzo d’esordio di Vitari – sull’assassinio di un uomo dal passato non limpidissimo. Un’indagine che si complica quando, tra le informazioni sulla vita privata della vittima e quelle sulle beghe del Carnevale cittadino, affiorano gli indizi di una riservatissima operazione finanziaria. L’autore presenterà il libro in dialogo con l’assessore alla Cultura Laura Pompeo.

Auguro anche a questa nuova indagine del procuratore Ròtari il successo di pubblico che ha avuto la prima – dichiara Laura Pompeo – Sono due gialli giuridici dallo stile di scrittura serrato e avvincente, che si leggono d’un fiato e che meriterebbero una fiction piemontese”.

 

Giorgio Vitari

Torinese, nato nel 1948, si è laureato in giurisprudenza e, nel 1977, ha vinto il concorso ed è entrato in magistratura. Pretore penale e sostituto procuratore a Torino, quindi procuratore della Repubblica a Ivrea, Vercelli e Asti, infine avvocato generale presso la Procura generale di Torino. Come sostituto procuratore, dal 1983 all’85, ha seguito il cosiddetto caso Zampini che precorse Tangentopoli e che ha ispirato il suo primo romanzo, Il vestito nuovo del procuratore, edito da Neos nel 2019.

L’Istituto Confucio al Salone del Libro

L’ISTITUTO CONFUCIO DELL’UNIVERSITÁ DI TORINO AL SALONE DEL LIBRO CON INCONTRI E DIBATTITI

 

Dal 14 al 18 ottobre all’ “Isola del Futuro”, padiglione 3 stand P06 – Q09

 

Fra il 14 e il 18 ottobre l’Istituto Confucio dell’Università di Torino partecipa al Salone Internazionale del Libro con diverse iniziative. Lo trovate all’interno dello stand “Isola del Futuro”, organizzato in collaborazione con l’Italian Institute for the Future insieme a Future Fiction, Alkadia, Scuola Internazionale di Comics di Torino, ManFont.

Gli incontri organizzati dall’Istituto Confucio, sono dedicati alla letteratura cinese di fantascienza in Italia, tema declinato poi in diversi ambiti: dalla produzione delle giovani scrittrici di fantascienza  ai diversi aspetti del lavoro di traduzione dal cinese verso l’italiano.

 

FANTACINA. FANTASCIENZA E FANTASMI / Il programma

  • Venerdì 15 ottobre alle 16.00
    “Fantascienza cinese in Italia”, interviene Francesco Verso, pluripremiato autore ed editore di fantascienza. Con il progetto Future Fiction ha portato in Italia la fantascienza in traduzione e il genere solarpunk.
  • Sabato 16 ottobre alle 16.00
    “Le autrici cinesi di fantascienza”, interviene Chiara Cigarini, traduttrice, ricercatrice e docente a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha ottenuto un dottorato di ricerca presso la Beijing Normal University.
  • Domenica 17 ottobre alle 17.00
    Presentazione della graphic novel “Stanotte filano cento fantasmi” di  Xia Jia (1984) e del contest “Cento fantasmi…+1”

 

L’Istituto Confucio ha sostenuto la riduzione in graphic novel del racconto “Stanotte filano cento fantasmi” di  Xia Jia (1984), pluripremiata autrice di fantascienza che rappresenta oggi una delle voci  cinesi più significative nell’ambito di questo genere letterario.

In continuità con questa iniziativa, durante il Salone del Libro verrà lanciato il contest “Cento fantasmi…+1”concorso aperto agli studenti di cinese dell’Università e delle scuole superiori, che premierà il miglior sequel della  graphic novel.  All’autore/autrice del testo vincitore sarà offerto un buono valido per l’acquisto di un biglietto aereo per la Cina.

 

Informazioni:

Istituto Confucio dell’Università di Torino / segreteria@istitutoconfucio.torino.it   / 011 6703913

 

Le iniziative del Consiglio regionale al Salone del Libro: un ricco programma

Un ricco programma di appuntamenti che spazia dalla riscoperta della cultura piemontese ai nuovi stili di vita introdotti dalla pandemia, dalle moderne missioni spaziali che vedono il ruolo del Piemonte in primo piano alla telemedicina, dal Barocco allo sport e al futuro dell’editoria.

E, ancora, uno sguardo al mondo della famiglia, dell’informazione locale, dei detenuti, dei minori e degli animali.

Si preannuncia ricco e variegato anche quest’anno il calendario di proposte del Consiglio regionale al Salone internazionale del libro, in programma dal 14 al 18 ottobre al Lingotto Fiere di Torino.

Ai visitatori, cui sarà possibile conoscere l’attività legislativa e culturale dell’Assemblea piemontese attraverso le pubblicazioni in distribuzione allo stand istituzionale, in un’area condivisa con la Giunta regionale, sono aperti gli undici appuntamenti che si svolgeranno nell’Arena Piemonte (al padiglione 2) e in Sala Argento (al padiglione 3).

Le tradizioni del Piemonte e la magia del Barocco

Si parte il 14 ottobre alle 11 all’Arena Piemonte con un approfondimento sul tema Radici di un’identità: musiche, parole e storie che hanno “conquistato” il mondo, un omaggio alla tradizione e alla cultura piemontese e – nel contempo – un’opportunità per ripercorrere e celebrare i cinquant’anni appena trascorsi dall’istituzione della Regione Piemonte attraverso la riscoperta di eventi, usanze, aneddoti e curiosità. Il Barocco in Piemonte: i luoghi che non ti aspetti (il 16 alle 14 in Sala Argento) si propone invece come una sorta di viaggio ideale che dalla Reggia di Venaria si snoderà lungo i monumenti barocchi più curiosi e meno noti delle otto province piemontesi con un occhio di riguardo a Palazzo Lascaris, tra i più significativi edifici barocchi del centro cittadino e dal 1979 sede dell’Assemblea legislativa piemontese.

Tra passato e futuro: la vita dopo la pandemia

Le nuove abitudini che, con la pandemia, hanno modificato l’organizzazione della vita quotidiana sono al centro di tre incontri. Si comincia con Il futuro post pandemico: istituzioni, cittadini e digitale (il 16 alle 12.30 all’Arena Piemonte) per un’analisi dei pro e contro delle nuove tecnologie utilizzate nei lockdown e suggerimenti per tutelare il diritto alla riservatezza e alla libertà. Si prosegue con Sos famiglia. Quale rinascita nel post pandemia, tra fragilità educative e nuove diseguaglianze di genere? (il 17 alle 14 in Sala Argento), organizzato dalla Consulta regionale femminile per focalizzare alcune ripercussioni sociali che hanno messo a dura prova la famiglia, in particolare i minori e le donne.

Con La tecnologia al servizio del paziente. Buone pratiche e opportunità offerte dalla telemedicina (il 18 alle 18.30 in Sala Argento), promosso dagli Stati generali per la prevenzione e il benessere – infine – s’intende far luce sulla necessità di potenziare i servizi di telemedicina grazie ai numerosi benefici che la tecnologia e il digitale possono offrire anche superata l’emergenza.

Alla scoperta dello Spazio e delle stelle dello sport

Due gli appuntamenti in Arena Piemonte che guardano con particolare intensità al futuro dell’Universo e alla “Vita supernova” che è il leitmotiv di questa edizione del Salone: Figli delle stelle: un viaggio per scoprire la volta celeste, fra pianeti e costellazioni (il 17 alle 11) e Lo Spazio chiama, il Piemonte decolla. Missioni e grandi progetti alla conquista del cosmo (il 17 alle 15.30).

Il primo si rivolge soprattutto ai bimbi e ai ragazzi curiosi, proponendosi come guida alla scoperta del cosmo e dei suoi misteri; il secondo offre un’ampia panoramica sul contributo piemontese nel campo della ricerca aerospaziale, dalla missione su Marte al progetto della Città dello Spazio, che coinvolgono Aeronautica militare, mondo accademico e importanti aziende del territorio. Grinta e passione degli atleti piemontesi conquistano l’Europa e il mondo (il 18 alle 11 in Sala Argento) vede la presenza di una rappresentanza di atleti piemontesi che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo e delle vincitrici degli Europei di pallavolo femminile: un orgoglio per il Piemonte e un modello per i più giovani.

Gli Organismi di garanzia e il futuro dell’editoria

Tra gli eventi si evidenziano ancora gli incontri in Sala Argento sui temi Il Difensore civico e i Garanti a difesa della comunità piemontese (il 17 alle 18.30), Far crescere i diritti. Nuovistrumenti a tutela dell’infanzia e dell’adolescenza (il 17 alle 14) e Stati regionali dell’Editoria. Quale futuro per l’informazione locale? (il 15 alle 18.30). Il primo si concentra sui compiti e sulle funzioni che il Difensore civico e i Garanti regionali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dell’infanzia e dell’adolescenza e per i diritti degli animali svolgono a favore dei cittadini e della comunità piemontese. Il secondo, organizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza, illustra una serie di iniziative e di progetti per la tutela dei minori. Nell’ultimo il Corecom presenta i risultati della ricerca sullo stato di salute del sistema dell’editoria regionale piemontese e alcune linee strategiche per garantire un corretto flusso dell’informazione sul territorio.

Con il Salone del Libro verso la normalità: capienza aumentata e prenotazione non più obbligatoria

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Da giovedì 14 ottobre, e fino a lunedì 18 ottobre, il Salone Internazionale del Libro di Torino torna a Lingotto Fiere per Vita Supernova: una XXXIII edizione straordinaria, la prima in presenza nel post-pandemia e la prima in versione autunnale. Un’edizione straordinaria in tutti sensi, dunque, costruita grazie al supporto e alla collaborazione di editori, autori, partner, scuole, famiglie e che è pronta a ospitare di nuovo la comunità del Salone nella sua casa di sempre: il Lingotto Fiere di Torino.

 

Grazie alle ultime disposizioni governative il Salone torna verso la normalità: la capienza delle sale è stata aumentata e dunque, diversamente da quanto precedentemente previsto, la prenotazione non è più obbligatoria, ma consigliata per garantirsi il posto in anticipo. Oltre la metà dei posti in sala sarà in ogni caso disponibile ad accesso diretto il giorno dell’evento, come nelle edizioni passate. Per avere in anticipo il posto garantito ed evitare le code la procedura rimane quella già comunicata: prenotare su SalTo+ a partire da sei ore prima dell’inizio dell’incontro. La prenotazione è possibile per gli eventi di: Auditorium, Sala Oro, Sala Azzurra, Sala Rossa, Sala Viola, Palco Live, Arena Bookstock.

 

Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, commenta: “Le nuove disposizioni governative fanno sì che il progressivo ritorno alla normalità coincida con il ritorno del Salone. Ne siamo felici. Abbiamo del resto sempre lavorato come se, scommettendo con mesi di anticipo sulla possibilità di allestire una fiera di alto profilo internazionale, che consentisse, qualora ce ne fosse stata la possibilità, di riportare Torino e la comunità del Salone al centro della scena. Adesso la possibilità c’è. Vi aspettiamo tutti”.

 

L’inaugurazione

La XXXIII edizione del Salone Internazionale del Libro si apre giovedì 14 ottobre: la Sala Oro ospiterà alle 10:15 l’inaugurazione istituzionale e alle 12:30 la lectio di apertura di Chimamanda Ngozi Adichie.

All’inaugurazione istituzionale parteciperanno, in ordine d’intervento: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori; Chiara Appendino, Sindaca della città di Torino; Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione; Della Passerelli, fondatrice e Direttrice editoriale di Sinnos editrice; Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Sandra Ozzola, editrice e fondatrice delle Edizioni e/o; Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale; Dario Franceschini, Ministro della Cultura; Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro.

Alle 12:30, dopo la sanificazione degli spazi, la Sala Oro ospiterà la lectio inaugurale della grande scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie, vincitrice di numerosi premi, tra i quali il National Book Critics Circle Award, conquistato con Americanah, il suo terzo romanzo. L’evento è in collaborazione con Einaudi editore.

 

Informazioni logistiche e disposizioni di sicurezza

Orari di apertura. Da giovedì 14 a lunedì 18 ottobre 2021; giovedì, domenica e lunedì – dalle 10:00 alle 20:00, venerdì e sabato – dalle 10:00 alle 21:00.

 

Ingressi. Saranno aumentati e delocalizzati gli accessi alla Fiera, per consentire una migliore gestione dei flussi: ai tre ingressi del 2019 (Nizza, Mattè Trucco, Stazione FS Lingotto) si aggiunge infatti un nuovo accesso dal Centro Commerciale Lingotto (ex padiglione 5). Agli ingressi sarà disponibile una corsia veloce riservata a donne in stato di gravidanza e accompagnatore, persone con disabilità e accompagnatori. Saranno previste anche biglietterie per l’acquisto last minute di titoli d’ingresso, a un prezzo maggiorato di 16 euro.

 

Biglietti. Si può acquistare il biglietto (nominativo e non cedibile, per qualsiasi giornata) online su salonelibro.it, dove sono disponibili anche tutte le informazioni dettagliate su biglietteria, accessi, disposizioni di sicurezza. Nel Centro Commerciale Lingotto è già da ora attiva una biglietteria fisica, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 21: fino al 13 ottobre i prezzi saranno gli stessi della biglietteria online, dal 14 ottobre anche questa biglietteria venderà solo biglietti giornalieri e a prezzo maggiorato di 16euro, come i punti biglietteria allestiti ai vari ingressi della Fiera. Dal 14 ottobre, infatti, i titoli venduti saranno solo giornalieri, ovvero validi esclusivamente per il giorno dell’emissione. Il Salone invita i visitatori ad acquistare il biglietto online, per evitare assembramenti in loco e attese agli ingressi.

 

Green Pass. In ottemperanza alle normative vigenti, sarà possibile accedere in fiera solo se in possesso di Certificazione verde Covid – ad esclusione dei soggetti previsti dalla legge – e un documento di identità in corso di validità, previo controllo della temperatura corporea. L’uso della mascherina, indossata correttamente, sarà obbligatorio in tutti gli spazi della fiera, anche all’esterno.

 

Presidio della Croce Rossa Italiana per tamponi rapidi. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana sarà allestito nella Galleria del Centro Commerciale Lingotto un hub tamponi rapidi con rilascio di certificazione verde. Saranno effettuati tamponi rapidi al prezzo calmierato di 5euro per chi è in possesso di un biglietto o di un pass del Salone.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Benjamin Myers “All’orizzonte” -Bollati Boringhieri- euro 16,50

Questo romanzo dello scrittore e giornalista inglese Benjamin Myers ha riscosso subito un enorme successo, forse perché è un incantevole inno alla natura, una boccata di aria salubre e fresca, e tocca corde profonde dell’animo umano. Ma è anche un romanzo sul significato che si vuole dare alla vita.
Narra del viaggio alla scoperta di sé stesso (ma non solo) che il 16enne Robert decide di intraprendere, prima di restare inguaiato nel lavoro in miniera al quale è destinato per tradizione familiare; ma anche perché nel villaggio in cui vive la forma di sostentamento arriva proprio dai cunicoli bui e pericolosi a centinaia di metri sottoterra per estrarre il carbone.

Un destino che Robert rifugge e al quale oppone la sua curiosità per il mondo. Così prima di scendere nel ventre della terra e consegnarsi a un destino che odia, parte da solo per una sorta di periodo sabbatico alla scoperta della natura. Sarà anche il viaggio che cambierà per sempre la sua esistenza.
Siamo nell’Inghilterra del 1946, l’estate successiva alla fine della guerra, e il giovane si avventura nella brughiera dello Yorkshire, che descrive a fondo, raccontando le emozioni che prova strada facendo. Per mantenersi lungo il tragitto si offre per qualche lavoretto in cambio di vitto e alloggio per una notte, accontentandosi di giacere in capanni o tra il fieno e gli animali. Poi al sorgere del nuovo giorno riprende la marcia verso altre scoperte.
Determinante è l’incontro con Dulcie Piper, eccentrica e affascinante signora che vive sola con il suo pastore tedesco in una baia sulla costa dello Yorkshire. Una donna diversa da quelle conosciute da Robert; si veste in modo stravagante e predilige i pantaloni come un uomo, guida la macchina, fuma sigari e all’occorrenza bestemmia e impreca. Soprattutto, gronda esperienza come se avesse viaggiato per l’intero globo ed è di una cultura strabordante. Dulcie ha un’intelligenza sopraffina ed è sensibile e generosa.
Offre ospitalità a Robert, il quale in cambio svolge lavoretti al cottage, e lo ammalia con i suoi racconti e suggerimenti di lettura.
A partire dai romanzi di David Herbert Lawrence (l’autore de “L’amante di Lady Chatterley” romanzo all’epoca scandaloso e bandito). Dulcie ha conosciuto e incontrato più volte lo scrittore, nel Nuovo Messico, dov’era insieme alla moglie Frida, e che lei chiamava amichevolmente Bert. E qui scorrono pagine magnifiche per chi ama lo scrittore inglese.

Il legame tra Robert e Dulcie è di una bellezza profonda e vi incanterà con la magia di questa donna che mostra al giovane un’infinità di spiragli sulla vita. Gli propone cibi esotici, gli insegna a fare il miele e a preparare infusi vari con i doni della natura,…più di tutto lo inizia alla letteratura e alla poesia. Il loro legame cresce profondo e bellissimo e con esso Robert fa ordine nei suoi pensieri e scopre se stesso. Poi il ritrovamento di un dattiloscritto che sembrava perduto, firmato Romy Landau, riporterà a galla fantasmi del passato di Dulcie e sarà anche una svolta importante nel loro rapporto….

 

Stacey Swann “Infelici gli Dei” -Bompiani- euro 18,00

E’ il romanzo di esordio dell’americana Stacey Swann che ha imbastito una corposa e caleidoscopica saga familiare in cui gli equilibri sono precari e le svolte molteplici.
Siamo nella remota provincia texana, a Olympus, dove vivono i Briscoe. Una famiglia notevole e complicata su cui comanda il patriarca Peter. Potente, ricco, magnate immobiliare e non esattamente un marito fedele, dal momento che ha seminato uno svariato numero di figli: 6, da tre donne diverse. Una è la moglie June che, pur covando un intimo rancore, lo ama nonostante tutto ed è rimasta al suo fianco.

E’ lampante il richiamo ai temi tipici della mitologia, a partire dalla location, Olympus, come l’Olimpo degli Dei. Poi l’autrice usa gli archetipi dei personaggi, a partire da Peter che incarna una sorta di Zeus, il Giove che ha dato vita alla progenie, a capo del clan. Di fatto una famiglia altamente disfunzionale in cui intrighi, offese, malintesi e tradimenti la fanno da padroni.

La trama inizia con il ritorno a casa del secondogenito March dopo oltre 2 anni di esilio. E’ una sorta di Marte dio della guerra perché fin da piccolo ha mostrato un animo violento e bellicoso, incapace di dominare gli attacchi di ira funesta che lo hanno sempre scagliano contro i fratelli e gli amici.
In più, l’aveva fatta davvero grossa portandosi a letto la bellissima Vera, moglie del fratello Hap; figlio prediletto di June, dal carattere mite, responsabile e profondamente buono.

In rapida successione arrivano anche gli altri figli e la trama divampa.
Thea che si era allontanata dalla famiglia appena possibile, diventata un avvocato di successo a Chicago.
I gemelli Arlo e Artie, nati da una relazione che Peter aveva avuto prima che nascesse March. Il loro è un rapporto simbiotico, che però si sta sfilacciando.
Arlo (potrebbe essere Apollo, dio della musica) ritorna da un tour come cantante country e scopre con grande delusione che la gemella si è innamorata di un uomo che complica tutto. Probabilmente Artie non vorrà più seguire Arlo in giro per concerti… e quello che era un legame al limite del morboso prenderà una piega inaspettata e foriera di sventura.

Aspettatevi di scoprire gli animi e i doppi fondi di questa tormentata famiglia, sullo sfondo di una cittadina del Texas rurale, dove tutti si conoscono e mantenere i segreti diventa impossibile.

 

Rebecca Kaufmann “La casa di Fripp Island” -BigSur- euro 17,50

Questo è il terzo romanzo della scrittrice americana nata in Ohio ed oggi residente in Virginia. Come il precedente “La casa dei Gunnar” (del 2020), è ambientato in un’altra casa che l’autrice evidentemente privilegia come microcosmo in cui ambientare le sue storie e delineare i personaggi. E’ in parte un thriller, ma parla anche di amicizia e di morte; avvertiamo fin da subito che qualcosa di grave accadrà e leggiamo presi dall’ansia di scoprire chi ucciderà chi.
Siamo su un’isola esclusiva della costa della Carolina del Sud; in una lussuosa villa sulla spiaggia, dove
per una settimana alloggiano due famiglie che in un certo sono amiche, sebbene molto diverse.
I Daly appartengono all’alta borghesia e sono velatamente snob; invece i Ford sono della classe lavoratrice impoverita, ma decisamente orgogliosi. Due donne, i loro mariti, e la loro prole.
Lisa, sempre molto curata e impeccabile, ha sposato un uomo che ha accumulato una fortuna e pertanto può concedersi il lusso di una casa come questa. Poppy invece è la moglie complessata e un po’ sciatta, di un onesto lavoratore precario quanto a salute e situazione economica.

Sono con i loro 4 figli; un quasi 18enne chiuso e scontroso, una 14enne con le prime tempeste ormonali, e poi le figlie più piccole sui 10-11 anni.
Non sappiamo chi dei due nuclei familiari subirà il lutto, però veniamo subito avvisati che sull’sola c’è anche un individuo sospettato di essere un predatore sessuale.

Il delitto avrà luogo solo verso la fine del libro, e nel frattempo aumentano quasi sotto traccia le tensioni tra gli adulti e tra i ragazzi. Un clima carico di incomprensioni, non detti e segreti, sguardi malevoli o male decodificati, che mettono in bilico il già precario equilibrio tra i due nuclei familiari.
Invece dopo il delitto la Kaufmann racconta come si può sopravvivere al lutto…ma in queste pagine c’è molto di più.

Giuseppina Torregrossa “Al contrario” -Feltrinelli- euro 17,50

E’ una Sicilia amara e povera quella che la scrittrice e ginecologa palermitana Giuseppina Torregrossa descrive nel suo ultimo romanzo.
Siamo nel 1927 nell’immaginario paesino di Malavacata, quasi il terzo mondo tra miseria, tifo che miete vittime, stamberghe umide e miserevoli; abitato da gente ruvida abituata a faticare per sopravvivere a stento. E’ lì che arriva il nuovo medico condotto Giustino Salonia che si è trasferito da Palermo; dove è invece rimasta la moglie Gilda che lo raggiungerà in un secondo tempo, nel tentativo di rimettere sulla giusta carreggiata il matrimonio.
Intorno all’ambulatorio la scrittrice fa vorticare un romanzo corale, in cui si alternano le voci di una folla di personaggi; sono dei vinti che poco hanno e tanto faticano per un tozzo di pane. Dalla giovane ragazza che rischia la morte per un aborto clandestino e imbastisce poi una storia clandestina con Salonia, al padre-padrone del paese don Ettore. E poi ancora tra gli altri; un ferroviere di fede socialista, uno strozzino e un viscido sensale che si dibattono tra guerre dei poveri, zuffe e tanta fatica per sopravvivere in un mondo di miseria. Personaggi spesso al limite, sfrontati o disperati; sicuramente assai coloriti.
Sullo sfondo c’è il volgere della Storia del Novecento con i contadini che reclamano le terre, il fascismo che avanza e la guerra che svuota il paese richiamando gli uomini nelle trincee.
Ed è l’inizio della seconda parte del romanzo che potremmo definire “Il tempo delle donne” in cui alla ribalta ci sono gli animi femminili che faticosamente inseguono una nuova armonia; mentre le bombe cadono lontano e, paradossalmente, a Malavacata non c’era mai stata tanta pace come ora, in tempo di guerra….

 

Stanley Middleton “Holiday” -SEM- euro 18,00

Middleton, prolifico scrittore inglese –nato nel 1919 e morto nel 2009- fino ad ora inedito in Italia, pubblicò più di 40 romanzi e con “Holiday” nel 1974 vinse il Booker a pari merito con Nadine Gordimer.
Siamo nell’Inghilterra di inizio anni 70, il professore di lettere e pedagogo, Edwin Fisher, si reca a Bealthorpe, stazione balneare in cui era solito soggiornare da piccolo insieme al padre, un bottegaio dedito alle furbizie che però resterà sempre al palo.
Edwin, è in piena crisi: deve superare la tragedia della morte del figlio, spirato in ospedale a soli 3 anni. Un improvviso e inaspettato macigno di dolore che ha spalancato un baratro tra lui e la bellissima e un po’ instabile moglie Meg. Dopo 6 anni di matrimonio la crisi sembra inarrestabile.

Le origini di Edwin sono ben diverse da quelle dell’altolocata moglie, figlia di Vernon, un uomo partito dal basso che con la professione legale è riuscito ad arrivare in cima alla piramide sociale ed ora brilla nell’alta società.
Meg ed Edwin arrivano da mondi diversi e nella crisi coniugale anche questo avrà il suo peso, tanto più quando i genitori di lei si metteranno di mezzo per sistemare le cose.

Le pagine che scorrono raccontano uno spaccato di vita di provincia inglese dove apparentemente non c’è violenza evidente, anche se sotto traccia serpeggia una ferocia letale.
Attraverso le storie e i rapporti dei personaggi -analizzati con una penna simile a un bisturi- Middleton rappresenta una sorta di infelicità latente che aggroviglia un po’ tutti i personaggi. Ma lo fa senza noiosi intenti moralizzatori, piuttosto con una sensibilità acuta e lasciandoci una storia sulla quale meditare.

 

Salone Off 2021 La grande festa della cultura torna tra le vie torinesi

Anche nella Città Metropolitana e in tutta la Regione da venerdì 8 a giovedì 21 ottobre 2021

 

Tra i tanti protagonisti: Enaiatollah Akbari, Alicia Giménez-Bartlett, Giulia Blasi, Matteo Caccia, Lella Costa, Arben Dedja, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Caterina Edwards, Francesco Erbani, Ernesto Ferrero, Maurizio Francesconi, Frankie Hi-nrg mc, Fumettibrutti, Alessia Gazzola, Georgi Gospodinov, Gabriella Greison, Simonetta Agnello Hornby, Michela Marzano, Sara Mesa, Anna Nadotti, Sacha Naspini, Moni Ovadia, Francesco Pacifico, Alan Pauls, Vanni Santoni, Igiaba Scego, Pajtim Statovci, Ece Temelkuran, Guido Tonelli, Nadeesha Uyangoda, Maddalena Vianello.

 

 

E’ disponibile da oggi il programma del Salone Off 2021 che tornerà dall’8 al 21 ottobre con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 location distribuite tra le 8 circoscrizioni torinesi, l’area metropolitana e il territorio regionale.

 

Il Salone Off 2021 porterà la cultura dappertutto, sotto forma di incontri con autori, reading, letture, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali e molto altro, in numerosissimi spazi diversi tra loro: dalle biblioteche ai circoli, dalle strade alle case di quartiere, passando per carceri, musei e teatri.

Tra le novità di questa edizione: il progetto di lettura Il Ballatoio – storie a domicilio che vuole riportare la letteratura negli spazi del vissuto quotidiano e raccontare i libri come occasione di scambio e aggregazione tra condòmini.

 

Quest’anno, poi, musica e cinema si coniugano in un evento speciale all’alba in collaborazione con il Museo del Cinema: il 17 ottobre il Cinema Massimo ospiterà Sacramento un nuovo progetto di IOSONOUNCANE.

 

E ancora, dopo il grande successo online, per la prima volta in presenza l’atteso spettacolo tratto dall’ultimo libro di Alessandro D’Avenia, L’appello, edito da Mondadori.

 

Il programma completo del Salone Off è disponibile su salonelibro.it.

 

Per partecipare agli appuntamenti in programma è necessario fare riferimento alle sedi degli incontri, il dettaglio è specificato sul programma digitale. L’ingresso sarà consentito previa esibizione di certificazione Green Pass.

 

Al link qui di seguito è disponibile il presskit con il comunicato completo di racconto di tutta la manifestazione.

 

Una preview di Salone OFF è disponibile in questo video.

(foto Claudio Benedetto)

 

Un sorso di storia e di cultura: “Venezia da bere”

LIBRI / “VENEZIA DA BERE”: il nuovo libro della giornalista milanese Alessandra Iannello. Un sorso di storia e di cultura alla scoperta delle nuove tecniche di preparazione del cocktail più famoso nato all’ombra della Laguna Veneta, lo Spritz.

Venezia. Utilizzata come location per tantissime pellicole cinematografiche, fonte di ispirazione per scrittori e poeti, oggetto di numerosi dipinti ad opera di famosi autori nazionali ed internazionali, sede di uno dei Festival del Cinema più importanti del mondo, è stata messa sotto la lente d’ingrandimento anche per un altro aspetto non meno importante: i bar tender e le coraggiose iniziative manageriali dei locali storici di una delle piazze più famose al mondo, Piazza San Marco, hanno fatto da apripista alla ripresa volta alla valorizzazione della promozione della tecnica più in voga in questo momenti, quella della “mixologia” , nella realizzazione di numerosi cocktails legati alla ricetta base di quello che è considerato originario della città di Venezia, lo Spritz.
“Venezia da Bere”, nelle librerie dal 20 settembre, di Alessandra Iannello, in collaborazione con il giornalista eno gastronomico Marco Gemelli (ed. Il Forchettiere, 200 pag. 18 euro), raccoglie gli indirizzi, le storie, i protagonisti e i signature dei 25 migliori cocktail bar di Venezia, divisi per sestieri (senza tralasciare la Giudecca, il Lido e le isole).
Sento Alessandra al telefono: finalmente riesce a dedicare del tempo alla redazione del Torinese, per raccontarci e ad emozionarci sul percorso realizzato per la stesura del suo libro.

R: “ Come mai tu e Marco Gemelli avete deciso di scrivere ed editare un libro sulla mixology a Venezia?

A: “Quest’anno ricorrono i 1600 anni dalla fondazione di Venezia. Così ho deciso di proporre a Marco Gemelli, editore del magazine online Il Forchettiere ed editore dell’omonima casa editrice, di fare una guida ragionata sui cocktail bar di Venezia. Ho pensato a Marco perché, oltre a essere un amico di lunga data, ha grande esperienza nell’editoria dedicata alla mixology. Infatti Il Forchettiere ha editato, fra l’altro, “Toscana da bere “ scritto da Marco e Federico Bellanca. Ma anche “Cocktail estetica” di Luca Manni e “Gingegneria applicata “di Lorenzo Borgianni. “

R: “ Saranno raccontati solo cocktails ispirati alla tradizione veneta o, come è nello spirito storico di Venezia stessa come sede di incrocio di popoli e culture diverse, ne avete illustrati anche altri di diverse tradizioni liquoristiche?

A: “ I barmanager ci hanno raccontato le loro creazioni che vanno dai più tradizionale Spritz o Bellini fino ai più innovativi cocktail che impiegano materie prime della Laguna passando per i twist delle pietre miliari della cocktaileria mondiale. Inoltre abbiamo anche raccolto i tributi delle 20 regioni alla tradizione veneziana. Fra questi ci sono lo Spritz di Torino, dove il bitter è sostituito dalla quintessenza della piemontesità con 9 di Dante Vermouth di Torino Superiore, o quello romagnolo con Lambrusco e aceto balsamico di Modena IGP. “

R: “ Se dovessimo preparare uno spritz casalingo secondo la vera tradizione veneta, quali ingredienti non dovrebbero mai mancare?

A : “Lo Spritz è entrato nel 2011 nella lista degli Offical Drinks di IBA (International Bartender Association) che ne codificato il disciplinare che prevede 90 ml di Prosecco, 60 ml di Aperol e una spruzzata di soda.

R: In quali città state promuovendo il libro e quali riscontri avete tra il pubblico o tra gli addetti ai lavori ?
A: “ Abbiamo presentato il libro a Venezia il 20 settembre scorso con un evento alla Locanda della Fenice, uno storico cocktail bar cittadino. Siamo poi stati a Firenze nel calendario della Florence Cocktail Week. Le prossime tappe vedono Milano dopo la seconda metà d’ottobre e, la data non è ancora stata fissata, Torino e Roma. I riscontri sono stati ottimi tanto che Venezia da bere è stato inserito nei libri di testo di alcune scuole di mixology del Veneto.

R : Il cocktail che più ti rappresenta e che potrebbe rappresentare questo periodo di ripartenza ?
A: “ Come ho scritto nel libro il mio cocktail preferito è il Citrus Lavander Sage Spritzer di Starbucks con lavanda (il mio profumo d’elezione), salvia e limone. Per quanto riguarda questo periodo di ripartenza, la grande voglia di uscire e ritrovarsi fanno sì che ogni cocktail sia perfetto!

Molto altro ancora in questo meraviglioso viaggio tra i bacari di Venezia, le interviste ai personaggi che hanno fatto la storia del bere miscelato, le curiosità e gli aneddoti legati al mondo dei cocktail e i piatti d’autore degli chef del territorio realizzati secondo abbinamenti ben studiati con lo Spritz o il Bellini.
“Venezia da Bere” è un autentico itinerario nel mondo della mixology in Laguna, un viaggio dove storie, luoghi e personaggi si mischiano come gli ingredienti di un buon cocktail in un bicchiere.

Chiara Vannini

 

Nella foto di copertina Alessandra Iannello e Marco Gemelli (credits ph Luca Managlia)