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Torna la Grande invasione, più di un festival

DAL 27 AL 30 MAGGIO 2021 LA NONA EDIZIONE DELLA GRANDE INVASIONE IL FESTIVAL DELLA LETTURA DI IVREA

 

L’appuntamento apre la stagione dei festival estivi
richiamando a Ivrea, candidata a Capitale italiana del libro 2022, lettori, scrittori, giornalisti, illustratori, traduttori e appassionati della lettura di ogni età.


Più di 90 ospiti, oltre 110 appuntamenti, 5 mostre, 30 lezioni.

 

Chiara Alessi, Malika Ayane, Silvia Bencivelli, Matteo B. Bianchi, Francesco Bianconi, Mario Calabresi, Francesco Costa, Vittoria Facchini, Sofia Gallo, Emanuela Fanelli, Fabio Geda, Christian Greco, GUD, Neri Marcorè, Davide Morosinotto, Margherita Oggero, Roberto Piumini, Guia Risari, Simonetta Sciandivasci, Luca Sofri
e molti molti altri…

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Dal 27 al 30 maggio 2021 torna La grande invasione, il festival della lettura di Ivrea, che giunge alla nona edizione proponendo un intenso calendario di incontri dal vivo: 90 ospiti, 110 appuntamenti, 5 mostre, 30 lezioni. Si apre così la rassegna estiva “A riveder le stelle – Ivrea Summer Festival”.
Curato da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con Lucia Panzieri e Silvia Trabalza per la sezione Piccola invasione, il festival è una radicata consuetudine per tutta la “comunità dei libri” che come ogni anno trova casa a Ivrea, candidata a Capitale italiana del libro 2022.

 

La grande invasione torna a maggio, nel suo periodo abituale, aprendo la stagione dei festival estivi dando il via, in qualità di primo appuntamento in assoluto, alla ripartenza delle manifestazioni all’aperto in tutta Italia. Un ritorno alla normalità reso possibile anche grazie al sostegno di partner e sponsor: la Città di Ivrea e la Regione Piemonte, il main partner Intesa Sanpaolo, Compagnia di SanPaolo, Fondazione Guelpa, AEG Cooperativa, Azimut, Icas, Scuola Holden, Carbomech, Aircom, Progind, Matrix Mechatronics, Core Informatica, Osai, Message, Sirio Assicura, Dirivet, Bookdealer.

 

Dalla lettura dei giornali nel primo mattino fino al late show al tramonto, La grande invasione scandisce gli orari della giornata in un susseguirsi di incontri che ruotano intorno alla lettura.

LA NOSTRA CARRIERA DI LETTORI
Il format ideato dalla Grande invasione che mette in dialogo gli scrittori sulle letture che hanno inciso sul loro percorso vede protagonisti Milena Agus e Antonella Lattanzi (28 maggio ore 20) e Margherita Oggero e Alessandro Robecchi (sabato 29 maggio ore 18).

 

ANTEPRIMA DEL PREMIO STREGA
Prosegue la collaborazione con la Fondazione Bellonci che anche nel 2021 fa tappa a Ivrea per il tour ufficiale di presentazione della «dozzina» del Premio Strega. In attesa del verdetto finale di luglio Stefano Petrocchi intervistato da Gian Luca Favetto, racconta la sua opera (venerdì 28 maggio ore 17).

 

INCONTRI
Due focus sull’America per gli Incontri 2021: Francesco Costa con Una storia americana (venerdì 28 maggio ore 15) e Giovanna Pancheri con Rinascita americana (sabato 29 maggio ore 12 alla Società Canottieri Sirio nuova location del Festival); entrambi sono intervistati da Marta Ciccolari Micaldi. Incontro molto atteso è quello con Francesco Bianconi, il protagonista di Atlante delle case maledette / Forever in technicolor, intervistato da Maurizio Blatto (sabato 29 maggio alle ore). La mia vita selvaggia tra i lupi italiani è il titolo dell’incontro in cui Davide Gamba intervista Mia Canestrini (domenica 30 maggio ore 15) che chiude la serie.

 

COLAZIONE E GIORNALI
Altro appuntamento ormai rituale, la lettura condivisa e commentata dei quotidiani in apertura di giornata: ospiti Francesco Costa (Il Post), Cecilia Sala e Simonetta Sciandivasci (entrambe Il Foglio).

 

LE LEZIONI
Tornano le lezioni, incontri di approfondimento a numero chiuso con autori, scrittori e saggisti. Ulteriormente ampliata le proposta, con un ciclo sulla letteratura americana, uno dedicato alla musica e incentrato sulla poesia, per un totale di 30 appuntamenti: Chiara Alessi sul design; Silvia Bencivelli sulla medicina; Daniele Cassandro sui dischi da salvare; Marta Ciccolari Micaldi (La McMusa) sulla letteratura americana; Gianni Montieri e Anna Toscano sulla poesia; Matteo Nucci su Socrate, Matteo Saudino (Barbasophia) sulla filosofia; Luca Scarlini sull’arte; Andrea Staid sull’antropologia; l’Ultimo Uomo su sport e sentimento.

 

PODCAST LIVE
Novità! Entra a far parte del programma della Grande invasione anche una sezione dedicata ai podcast, uno degli strumenti più amati, che sta raccogliendo sempre più consensi arrivando a un pubblico trasversale per età e preferenze. A Ivrea raccontano le loro serie Mario Calabresi, che presenta Altre/Storie e la sua esperienza in Chora, Alberto Nerazzini, che parlerà del suo 121269 (su piazza Fontana, prodotto da Dersu), Cecilia Sala e Chiara Lalli per Polvere, sul caso Marta Russo (Miyagi/Huffpost,) e Chiara AlessiLa mia Olivetti (Archivio Olivetti). A introdurre gli incontri un altro podcaster, Matteo B. Bianchi, voce dell’imperdibile serie Copertina.

 

GRUPPI DI LETTURA
Ritorna la più bella delle abitudini, la lettura condivisa, altro momento tradizionale del festival, quest’anno a dedicato a tre scrittrici. Colette, Virginia Woolf e Sibilla Aleramo sono le protagoniste delle «interviste impossibili» del Club dei libri, Ornella Cerutti e Francesca Baro.

EDITORI OSPITI
Due gli editori special guest di #Invasione21; SUR, che compie 10 anni, e Nottetempo, che ne ha quasi il doppio (20 nel 2022). In programma un dialogo tra i due editori, Marco Cassini e Andrea Gessner, per raccontare i loro progetti e la visione del mondo editoriale. SUR ospita lo scrittore argentino Patricio Pron col suo romanzo Domani avremo altri nomi intervistato da Daniele Cassandro, oltre a Neri Marcorè con un reading speciale che chiuderà, domenica sera, la nona edizione del Festival.
Un particolare punto di vista è quello offerto da Valerio Corzani, nell’incontro La musica tra le righe che invita all’ascolto del catalogo SUR.

 

ESORDI
Come sempre il Festival della lettura dedica un’attenzione particolare agli autori emergenti più interessanti, in collaborazione con Scuola Holden. Quest’anno sono confermati: Valentina FerrariL’arte di restare a galla (Mondadori); Paolo MiloneL’arte di legare le persone (Einaudi); Valentina MiraX (Fandango); Nicola MuscasIsla bonita (66thcaand2nd); Germana UrbaniChi se non noi (Nottetempo, editore ospite del Festival), Ulderico IorilloCome fanno le volpi (Pequod). A introdurli Martino Gozzi e Alessio Torino.

 

MOSTRE & ILLUSTRATORI
È possibile leggere attraverso un disegno? Certamente, ed è proprio per questo motivo che La grande invasione propone cinque mostre in altrettanti spazi di Ivrea, aperti alle opere di Elisa Seitzinger Miracoli e sortilegi (Santa Marta), Davide Bonazzi Twist (Museo Garda), Riccardo Guasco Stay at Home (Galleria del libro), Andrea Serio Leggerezze (MamaB) e Marco Cazzato Camera Obscura (LBStudio). Per tutte l’inaugurazione sarà durante l’apertura del Festival, giovedì 27 maggio dalle 18.
Inoltre, per rimanere sempre nell’ambito dell’illustrazione, Claudio Marinaccio ogni giorno illustrerà (a modo suo) alcuni appuntamenti del festival in A spasso per il festival.

 

SAGGISTICA
Spazio anche ai saggi: venerdì 28 maggio il Direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco dialoga con Adele Rovereto su Antico Egitto e nuove tecnologie e sabato 29 maggio Mia Canestrini propone un incontro dal titolo La ragazza dei lupi.

 

ANTEPRIMA
Domenica 30 maggio alle 16 un momento particolare è dedicato alla presentazione di Cose, il nuovo progetto firmato da Iperborea e Il Post, raccontato da Pietro Biancardi e Luca Sofri sotto la guida di Maurizio Blatto.

 

LATE SCIANDI SHOW
Il tradizionale momento di chiusura della giornata sarà curato dalla giornalista Simonetta Sciandivasci con tre ospiti speciali: Daniela Collu, Emanuela Fanelli e Malika Ayane.

 

INOLTRE
Non mancano gli appuntamenti «fuori catalogo». Protagoniste le donne: l’attrice Francesca Brizzolara presenta il suo Antigone_web, reading ispirato alla vita di Chelsea Manning, con le con le musiche di Marco ForestaPetunia Ollister, al secolo Stefania Soma, proporrà un workshop sulla comunicazione culturale al tempo dei social promosso da Hangar per Digital Hangar, progetto della Regione Piemonte per lo sviluppo della cultura progettuale nella cultura, in collaborazione con Scuola Holden; Laura Curino, attrice e Direttrice artistica del Teatro Giacosa di Ivrea, intervistata da Helena Verlucca presenta il suo Ritratti al futuro del passato prossimo. Infine la proiezione del documentario Io sono di Martina Biagi nell’appuntamento Albergo Etico Ivrea: disabilità, futuro, lavoro seguito da una bicchierata.

 

LA PICCOLA INVASIONE
Lettura per tutte le età! Per questo a fianco della Grande invasione c’è La piccola invasione, rivolta ai più giovani.
Primo appuntamento venerdì 28 maggio con autori e illustratori che si mettono a disposizione delle scuole, a partire dai piccoli dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. In particolare al Liceo Artistico Faccio di Castellamonte il festival, come ormai da tradizione, porta un illustratore che possa raccontare il suo percorso artistico agli studenti: quest’anno è la volta di Vittoria Facchini, Premio Andersen 2006 come migliore illustratrice.
Altri illustratori ospiti del festival saranno GUD, con i suoi fumetti, Fabio Sardo ed Elisa Talentino con il suo esordio con i Topipittori.
Tra gli scrittori, La piccola invasione 2021 ospita Roberto Piumini, amatissimo da grandi e bambini che arriva a Ivrea con il suo nuovo libro Di che colore è la libertà e con un reading al teatro Giacosa, accompagnato dalla fisarmonica di Nadio Marenco.
Altri attesissimi ospiti in arrivo sono Davide Morosinotto, Guia Risari, Sofia Gallo, Pino Pace, Loredana Baldinucci e Andrea Vico.
Domenica pomeriggio al Teatro Giacosa uno spettacolo anche per piccolissimi, grazie a Faber Teater che mette in scena Non ti vedo non mi vedi, liberamente ispirato a In una notte di temporale di Yuichi Kimura.
In programma anche di invadere la città con attività nelle aree verdi tra Villa Girelli, Orto della Palude e Parco della Polveriera.

 

A CAVALLO TRA PICCOLA E GRANDE INVASIONE
Per i ragazzi e le ragazze che non sanno mai da che parte stare, tra La piccola e La grande invasione, il festival propone tre appuntamenti: una chiacchierata tra i rapper Amir Issaa e Kento, intervistati da Emiliano Sbaraglia sulla cultura rap e sui progetti che ruotano intorno a questo linguaggio musicale; Storie dentro lo sport. Lo sport che cambia il mondo, con Riccardo Gazzaniga intervistato da Matteo Fontanone e Cambiamo la scuola, Chiara Foà e Matteo Saudino intervistati da Fabio Geda. Inoltre, in collaborazione con Jolly Troll Ivrea, in arrivo Matteo De Longis con il primo numero della sua saga a fumetti The Prism.

 

FUORIPORTA
In calendario anche un appuntamento al Castello di Masino, a una manciata di chilometri da Ivrea: sabato 29 maggio alle 17.30 Chiara Alessi presenterà il suo libro Tante care cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita (Longanesi).

COME PARTECIPARE ALL’INVASIONE
I biglietti delle lezioni, dei reading e degli spettacoli sono in vendita alla Galleria del Libro di Ivrea o prenotando al numero 0125641212. Ogni lezione ha il costo di 5 Euro.
Tutti gli altri eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

Il programma e tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.lagrandeinvasione.it

 

www.lagrandeinvasione.it

Twitter: grandeinvasione

Instagram: grandeinvasione

Facebook: facebook.com/invasionefestival

#invasione21

 

Incipit Offresi. Le semifinali

Giovedì 27 e venerdì 28 maggio, ore 18. In diretta streaming, le semifinali del primo talent letterario per venti aspiranti scrittori provenienti da tutta Italia

Dopo 17 tappe in diretta streaming dalle biblioteche di Piemonte, Lombardia e Lazio, continua la sfida online, a colpi di incipit, con le due semifinali tra i 20 concorrenti, in programma giovedì 27 e venerdì 28 maggio.  

Incipit Offresi è il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Civica Multimediale di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. La sesta edizione, del 2020-2021, segnata dal Covid, si è svolta totalmente online.

Gli aspiranti scrittori, in collegamento da tutta Italia, avranno 30 secondi di tempo per leggere o raccontare il proprio incipit. Allo scadere della prova, la giuria tecnica selezionerà dieci vincitori che accederanno alla finale di giovedì 10 giugno, live, dal porticato del Museo del Risorgimento di Torino con Iaia Forte.

I concorrenti provengono da tutta Italia. Da Bologna arriva la più giovane, la 21enne Francesca Giorlando e da Firenze la più matura, Tania Puglia di 69 anni. Valentina Rosselli, Sara Greco e Alessandra Chiti provengono da Torino; Manuela Mancinelli ed Enrico Gragnani da Roma; Veronica Capriotti da Osimo (Ancona); Marco Nardone da Comano (Trento) e Michela Pini da Massa Marittima (Grosseto). Sono milanesi Sibilla Panzeri (Novate Milanese), Luca Salvalalio e Roberto Morgese (Parabiago), Maddalena Marcarini (Cusano Milanino), Sara Calzavacca ed Emilia Covini (Bollate), Maurizio Mazza (Sesto San Giovanni). Gli ultimi tre concorrenti saranno decretati dal ballottaggio di giovedì 20 maggio.

L’appuntamento, trasmesso in diretta streaming, sarà animato dagli attori di B-Teatro con le incursioni musicali di Mattia Martino, ed interattivo. Il pubblico, infatti, potrà partecipare attivamente alla gara, partecipare ai giochi in programma e vincere i premi in palio: libri ed oggetti realizzati a mano da “Unico e Irripetibile”, laboratorio artistico del Progetto Ponte, servizio dell’Unione N.E.T. per persone con disabilità gestite dalla cooperativa Il Margine.

Incipit Offresi è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 5 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati più di 45 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara.

I premi in palio: 1.000 euro per il primo classificato, 500 euro per il secondo classificato, oltre al Premio Italo Calvino, il Premio Indice dei Libri del Mese, InediTO – Colline di Torino.

Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

INFO E ISCRIZIONI

www.incipitoffresi.it – info@incipitoffresi.it

tel. 011 80.28.722/588 – cell. 339 521.48.19

Diretta online su www.7web.tv e sui canali Facebook e Youtube

Portici di Carta, torna a Torino una delle librerie più lunghe del mondo

Giovedì 24 giugno 2021

 Portici di Carta, la manifestazione che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo, torna in città nel giorno dedicato al suo patrono San Giovanni, giovedì 24 giugno 2021. Inizialmente prevista dal 21 al 23 maggio 2021, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 l’iniziativa sposta le sue date al fine di rispettare tutte le normative nazionali e regionali per il suo svolgimento in totale sicurezza.

 

Portici di Carta ha confermato la novità, annunciata diverse settimane fa, di una nuova sinergia a livello nazionale, che unirà la manifestazione torinese ad altre due iniziative letterarie italiane: Libri Come-Festa del libro e della lettura – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri, Rosa Polacco – e la nuova rassegna Lungomare di Libri – promossa dalla Città di Bari e dalla Regione Puglia.

 

A causa dell’emergenza pandemica, le tre iniziative non potranno svolgersi nelle stesse giornate, ma si passeranno il testimone, in una ideale staffetta all’insegna del libro e della lettura, creando un festival diffuso a livello temporale, oltre che territoriale: Libri Come-Festa del libro e della lettura si terrà da venerdì 11 a domenica 13 giugno, mentre Lungomare di Libri si svolgerà da venerdì 25 a domenica 27 giugno.

 

Le rassegne manterranno la propria identità e i rispettivi palinsesti, proponendo incontri con l’autore, tavole rotonde, laboratori per bambini, letture  e  momenti di riflessione e dando la possibilità alle proprie comunità di lettori di incontrare librai ed editori. La speranza è che questa nuova collaborazione possa diventare un modello sostenibile di sinergia per il mondo dei festival italiani, messo a dura prova dalla pandemia ma da sempre bacino e occasione di occupazione, incontro, dialogo, confronto e arricchimento culturale.

 

Portici di Carta è un progetto di Città di Torino e Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzato da Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte  e con la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

Ivrea si candida a Capitale italiana del libro

È ufficiale: Ivrea si candida a Capitale Italiana del Libro 2022. Il bando per il conferimento del titolo per l’anno 2022 è stato pubblicato a pochi giorni dalla nomina di Vibo Valentia a Capitale Italiana del Libro 2021 e prevede la presentazione dei dossier di candidatura entro l’11 luglio p.v.

 

Il riconoscimento di “Capitale Italiana del Libro” è abbastanza recente: è stato istituito, infatti, nel 2020 dal MiC – Ministero della Cultura, con l’intento di premiare le città che sviluppano progetti intorno al libro e alla lettura attivando meccanismi virtuosi per il miglioramento dell’offerta culturale, dell’inclusione sociale e il contrasto alla povertà educativa, creando un’occasione di sviluppo per tutto il territorio.

 

La candidatura di Ivrea definisce e incentiva un percorso che comprende una serie di iniziative sulla valorizzazione del libro e della lettura quale strumento di coesione sociale, che andranno ad arricchire il futuro dossier. La base di partenza è la Biblioteca Civica C. Nigra che dal 1978 è Centro Rete del Sistema Bibliotecario di Ivrea e Canavese: sono 71 le biblioteche del territorio per un bacino complessivo di oltre 240.000 abitanti che vi fanno riferimento. Intorno a questo patrimonio culturale si sta lavorando per realizzare un nuovo Hub Culturale nel quale potranno essere ripensate ed implementate le funzioni, il ruolo culturale e gli spazi della biblioteca stessa. Nel frattempo,  la Biblioteca sta lavorando a due importanti progetti legati alla qualifica di Città che Legge, concessa nel 2017 dal Cepell (Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del MiC) e alla sottoscrizione del Patto Locale per la Lettura del gennaio 2021, finalizzata alla costituzione di una rete territoriale di promozione della lettura che conta ad oggi 77 sottoscrittori tra Comuni e biblioteche del territorio, librerie, case editrici, istituti scolastici, associazioni culturali e sociali, con un coinvolgimento complessivo ad oggi di 129.376 abitanti. Ivrea si riconosce anche ne La grande invasione – Festival della lettura che, giunto alla nona edizione, ha conquistato un posto di rilievo tra i più importanti festival culturali nazionali. Contribuiscono alla ricchezza culturale legata ai libri e alla lettura: l’Associazione Archivio Storico Olivetti, con la sua Biblioteca specializzata nella storia della Società Olivetti che comprende monografie, letteratura grigia e periodici provenienti dalle biblioteche di fabbrica Olivetti, conferite all’ente  grazie alla convenzione di deposito stipulata nel 1998;  le Edizioni di Comunità, fondate da Adriano Olivetti nel 1946 e che promuovono un dialogo autentico tra la modernità del pensiero olivettiano e l’attualità; la presenza sul territorio dei Codici Miniati della Biblioteca Diocesana.

 

Oggetto simbolo e filo conduttore del lavoro di progettazione del dossier di candidatura sarà la macchina per scrivere Lettera 22, quasi a voler creare un legame tra il passato della città eporediese e il suo futuro attraverso il concetto olivettiano di Comunità, affiancando quindi allo sviluppo economico la crescita culturale, sociale, urbanistica del territorio, ponendo al centro di tutto la persona, snodo centrale del progetto di imprenditoria civile di Adriano Olivetti. Il design caratteristico di questo iconico oggetto disegnato nel 1950 dall’architetto e designer Marcello Nizzoli, ha inoltre ispirato il logo che sarà utilizzato in tutta la fase di candidatura.

Nella costruzione del dossier progettuale, realizzato in un’ottica inclusiva e di apertura, saranno coinvolte le comunità del libro (editori, librai, lettori, bibliotecari, insegnanti, scrittori e referenti del mondo tecnologico).

 

Con questa candidatura Ivrea affronta una nuova sfida. Il valore umano e civico legato alla lettura, che fa da sfondo e da volano a questo progetto, è legato indissolubilmente alla storia di Ivrea. La lettura in questo senso viene intesa come strumento di cittadinanza attiva o processo di alfabetizzazione civica che si realizza a partire dalle relazioni. La presentazione della candidatura è infatti anche una bella occasione per ricostruire una rete preziosa che rappresenta una delle principali ricchezze della nostra Comunità” – commenta il Sindaco di Ivrea Stefano Sertoli – “Nel dossier progettuale vogliamo raccogliere il lavoro fatto in questi anni, volgerlo al futuro in modo tale da contribuire a predisporre le basi della Città di domani, a partire dal nuovo hub culturale”.

 

L’Assessore alla cultura di Ivrea Costanza Casali sottolinea “Come Assessorato alla Cultura stiamo lavorando intensamente alla creazione di una progettualità condivisa legata al tema del libro e della promozione della lettura. Solo negli ultimi mesi sono state create nuove proposte quali “BIBLIO on the road. Contagiati dalla lettura” che mira a rispondere ai nuovi bisogni della Comunità rispetto al servizio di pubblica lettura; la valorizzazione e tutela del Fondo Bibliografico Olivetti sezione A “Creative Living Lab” volto a ripensare gli spazi esterni di Museo civico eBbiblioteca creando uno spazio comune attraverso azioni ad alto impatto urbano; il progetto Nati per Leggere volto a sensibilizzare la lettura in età precoce, che ha recentemente visto l’attivazione della trasmissione radiofonica dedicata ai bambini e alle famiglie. È, inoltre, stato siglato un importante accordo tra Comune di Ivrea, Associazione Archivio Storico Olivetti, TIM SpA e Olivetti SpA per la valorizzazione e la fruizione della raccolta di opere d’arte che furono dell’azienda di Ivrea. Non ultimo il Patto Locale per la Lettura, recentemente lanciato, che ha raccolto una straordinaria ’adesione spontanea, a dimostrazione di quanto il tema del libro e della lettura siano fortemente sentiti dalla nostra Città e dal nostro territorio. In questo quadro generale si pone la candidatura a Capitale italiana del libro 2022. Crediamo in questo progetto e proprio per questo abbiamo chiamato a supervisionarlo Paolo Verri, manager culturale di grande esperienza, che su mia proposta ha accettato di affiancare Ivrea pro bono”.

 

Nelle prossime settimane saranno messi on line il sito internet e i canali social. Primo appuntamento giovedì 27 maggio alle ore 18 presso il Cortile del Museo Civico P.A. Garda con la presentazione ufficiale della candidatura di Ivrea a Capitale italiana del Libro per l’anno 2022, congiuntamente a quella del Festival estivo cittadino …A Riveder le Stelle – Ivrea Summer Festival, all’interno de La grande invasione.

“Sulle vie del mondo”. Pagine in viaggio

Per “Neos Edizioni”, e a cura di Giorgio Enrico Bena, diciannove racconti a zonzo per il mondo e quattro “portfolio” fotografici dalla Terra alla Luna

Viaggi, oggi, in gran parte improbabili. Fors’anche “proibiti”. Viaggi-sogno resi tali dall’incombere dell’emergenza pandemica. Ventidue vie “in sapiente equilibrio fra narrativa e descrizione” raccontate con stile e interpretazione di assoluta libertà ed eterogeneità in diciannove racconti, a firma di altrettanti scrittori ed assemblati per i tipi di “Neos Edizioni” e per la collana “Pagine in Viaggio” (quarta edizione) dal torinese Giorgio Enrico Bena, scrittore, ma anche illustratore e fotografo, divorato da un’ indomita passione per i viaggi. Questo é “Sulle vie del mondo”, 192 pagine che narrano di vie, rotte, piste, cammini e sentieri. Dalle rotte marine ai più impensabili tracciati ferroviari, dalle piste assolate ai sentieri dispersi nella foresta o su e giù per monti e colline, sulle grandi vie lungo le quali si sono mossi ieri e si muovono oggi i popoli e la storia. E a raccontare di emozioni, nostalgie e curiosità è una schiera disparata di personaggi che si muove per ogni dove. Tasta, annusa, assapora, vive e convive trascinandoci in luoghi di storie famigliari, dalla Sicilia all’Emilia, dalle valli del Reno a quelle del Cuneese. Fino a virate ardimentose che ci fanno volare d’incanto nel cuore rosso dell’Australia o lungo la sua costa frastagliata sull’Oceano Indiano. E poi eccoci a fare i conti con la Colombia, il Sahara, la via della Seta, l’Uzbekistan, la Transiberiana, la Highway 66, il postale dei fiordi, la pista namibiana dei diamanti, l’Amazzonia delle piante maestre, il Sinai dell’esodo biblico, la via Francigena, la via sacra che da Atene portava ad Eleusi. Si viaggia sul filo incontrollabile delle parole attraverso paesaggi e continenti, civiltà e natura incontrastate. E ad arricchire ancor di più il viaggio quattro suggestivi “portfolio” fotografici che ci portano – pensate un po’ – dalla Terra alla Luna. Diciannove, si diceva, i racconti. A firma di: Donatella Actis, Gea Aricò, Paolo Calvino, Paolo Camera, Federica Capozzi, Giorgio Enrico Bena, Giuliano Faccani, Delfina Grosso, Giorgio Macor, Ferruccio Nano, Costanza Ossola, Tania Re, Daniele Regge, Laura Remondino, Franca Rizzi Martini, Roberto Taberna, Raffaele Tomasulo, Teodora Trevisan, Riccardo Zerbetto.
I racconti fotografici sono di: Ernesto Chiabotto, Ornella Corradi, Chiara Enrico Bena, Silvia Maria Ramasso.
Per info: “Neos Edizioni”, via Beaulard 31, Torino; tel. 011/7413179 o www.neosedizioni.it
g. m.

Quattro ore nelle tenebre

LIBRI: RILETTURE / Quattro ore nelle tenebre”, libro scritto da Paolo Mazzarello e pubblicato da Bompiani, racconta la vicenda di don Luigi Mazzarello ( che non ha legami di parentela con l’autore che, oltre ad essere uno scrittore è docente di storia della medicina all’università di Pavia e medico neurologo), nominato nel 2012 “Giusto fra le nazioni” dallo Yad Vashem in Israele per aver nascosto e salvato quattro persone di religione ebraica, tra le quali Enrico Levi, zio dell’autore di “Se questo è un uomo”

La storia narrate nel libro, in gran parte storicamente accertate e scritte con un ritmo narrativo da romanzo, si svolgono tra il 1943 e il 1945 nell’alto Monferrato alessandrino, precisamente nell’antico santuario della Rocchetta a Lerma, fra Gavi e Ovada, e successivamente nella zona attorno al monte Tobbio, la montagna posta al centro del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo. Le famiglie ebree, dopo l’armistizio dell’8 settembre e l’occupazione militare tedesca della penisola, non erano al sicuro e iniziarono le deportazioni e le uccisioni,a   partire dalla strage del Lago Maggiore, la prima in assoluto e la più grave dopo quella delle Fosse Ardeatine. I coniugi Enrico Levi e Lisa Vita Finzi, lui zio di Primo Levi e lei zia di Emanuele Luzzati, e i fratelli Gastone e Valentina Soria cercarono rifugio a Lerma nel santuario di Nostra Signora delle Grazie, posto su uno sperone di roccia sul torrente Piota, primo Appennino ligure, nell’Ovadese.

Lì incontrano don Luigi Mazzarello che riuscirà con abilità a resistere alle intimidazioni dei nazifascisti e a salvare la vita delle persone che si erano affidate a lui, nascondendole nella canonica e nella cripta del Santuario,destinata alle tombe dei marchesi Spinola di Lerma. L’intera vicenda si svolge mente sulle montagne circostanti si consumava l’eccidio della “Benedicta”. Il 7 aprile del ‘44 ingenti truppe nazifasciste circondarono l’ex monastero benedettino della Benedicta e le altre cascine dove erano dislocati i partigiani. Il rastrellamento proseguì per tutto il giorno e nella notte successiva. Molti resistenti, sfruttando la conoscenza del territorio, riuscirono a filtrare tra le maglie del rastrellamento, ma per centinaia di loro compagni non ci fu scampo.

In diverse fasi vennero fucilati 147 partigiani, altri caddero in combattimento;altri ancora, fatti prigionieri, furono poi fucilati il 19 maggio al Passo del Turchino. Più di quattrocento partigiani furono catturati e avviati alla deportazione, quasi tutti a Mauthausen e molti lasciarono la vita nei campi di concentramento. “Quattro ore nelle tenebre”ricostruisce le vicende di quei mesi drammatici e la straordinaria figura di questo parroco poco convenzionale, intelligente e coraggioso che contribuì a tenere viva una speranza e una possibilità di riscatto in uno dei momenti più difficili e bui della storia.

Marco Travaglini

“Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”

LIBRI   Fra storia, leggende, arte e archeologia prosegue l’indagine sulle radici preromane del Piemonte nel nuovo libro della torinese Donatella Taverna

Ritorna in libreria. Ritorno felice e più che mai gradito. E che bello ripercorrerne la passione e la compiutezza e la curiosità delle indagini e degli studi che sempre troviamo nelle sue pù recenti opere dedicate a sondare (attraverso le numerose tracce, ancora oggi ben vive, lasciate dalle antiche popolazioni celtiche o da quei Salassi fondatori di Eporedia-Ivrea o dalle genti che abitavano la Gallia dalla Provenza fino alla Bretagna) le antiche radici preromane del nostro Piemonte.

Parliamo di Donatella Taverna – scrittrice, giornalista, notissima critica d’arte e organizzatrice di mostre e convegni in Italia e all’estero – e del suo ultimo libro, edito ancora una volta per i tipi di “Atene del Canavese” e dedicato a “Celti, fate e altre storie nella tradizione popolare piemontese”. Un centinaio abbondante di pagine e una suggestiva prima di copertina in cui “navigano” le figure, la presenze e le forme tanto misteriose quanto rigorosamente perfette realizzate da Luisa Porporato, il volume della Taverna continua idealmente la serie di studi di carattere storico-folklorico-antropologico già sviluppato nei precedenti “L’ombra d’argento”, “Trittico al femminile” e, pochi mesi fa, in “Esseri misteriosi della tradizione popolare piemontese”. L’idea nasce, ancora una volta, “dal lavoro di ricerca – spiega la Taverna – che negli ultimi dieci anni circa ho svolto sulla tradizione popolare della nostra regione, cioè su ritualità, tracce fiabesche o mitologiche di genti lontane, resti archeologici spesso sottovalutati o dimenticati, e tutto ciò che mi pareva rischiasse l’oblio, pur costituendo ancora in parte la radice profonda del nostro quotidiano, una specie di tesoro sepolto da riportare in luce”. “Credo che in Piemonte – prosegue – resti ancora moltissimo da scoprire e da disseppellire.

Ho notato un aumento di interesse all’incirca nell’ultimo decennio, periodo in cui si sono studiate archeologicamente anche aree come il Canavese occidentale o le valli di Lanzo, oltre agli studi già approfonditi sui substrati rappresentati da popoli quali gli Stazielli, i Bagienni e i Merici, già oggetto di mostre e comunicazioni anche in anni recentissimi”. Meandri profondi dell’avventura umana localizzata in un territorio ben preciso, caro a Donatella, che in quegli anfratti narrativi s’intrufola con esperta competenza e quella voglia di scoperta che non guasta mai, lasciandosi accalappiare con enorme piacere (per lei e per noi) fra storia, leggende, arte ed archeologia. In prima istanza, per la sua stessa formazione, familiare e di studi: “Per approfondire argomenti come questi – spiega – ci vuole una formazione piuttosto strutturata. Nella mia infanzia ha agito molto la presenza di un padre illustre scultore appassionato anche di archeologia e di una madre pittrice e appassionata di storia; più avanti, la scuola di specializzazione in archeologia orientale a Torino, nel periodo glorioso in cui vi insegnavano Gullini e Invernizzi. Ancora oggi tutto questo rappresenta gran parte del mio presente e delle mie passioni, insieme a un bisogno istintivo di conservare la traccia di tutto ciò che è avvenuto, eventi e soprattutto persone”.

Il libro, magnificamente illustrato da artisti di fama nazionale, si articola in sei capitoli più un’appendice (illustrata da un pesce fantastico di Giovanni Macciotta evocante il “disseppelimento” di realà fossilizzate in leggende dalle remote origini) e narra, fra l’altro, di regine benigne o perfide, del Grande padre Serpente che rappresenta una spiegazione della creazione del Mondo così come della leggenda di Mezzomerico della Chioccia d’oro e dei suoi sviluppi longobardi, per arrivare alla storia della fata-sirena Melusina ( fondatrice della casata dei Lusignano ) fino alla narrazione delle grandi città perdute del Piemonte – Bessinia, Mazzé, Caristium e altre – distrutte dai Romani, “fiabesche o sommerse come l’antica Atlantide”, di templi dimenticati, di megaliti con poteri magici e così via. E la storia continuerà? “Non lo so: certo mi piacerebbe, e certo- conclude Donatella – sto trovando altro materiale. Dipenderà dalla pazienza del pubblico e soprattutto da quella del mio attuale editore, che ha lavorato in modo straordinariamente attento, amicale e solerte, con una ideazione grafica a mio avviso ottima”.

Gianni Milani

– Guido De Bonis: “Gli idoli del mare bretone”
– Cover illustrata da Luisa Porporato
– Giovanni Macciotta: “Senza titolo”
– Donatella Taverna

 

Resilienza e Benessere, come trasformare le difficoltà in possibilità!

 LIBRI / In libreria ed online dal mese di maggio 2021

Angelo Musso (2021) Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità! Affrontare: bullismo, mobbing, stress da lavoro correlato , la pandemia covid19 e la sindrome antisociale., Enigma Editore, Firenze.

La vita sociale e di relazione, con l’esperienza della pandemia virale Sars 2 Covid 19,  è diventata per tutta l’umanità un carcere a ciel sereno!  Lo spiega Angelo Musso con la sua opera recente dal Titolo: Resilienza e Benessere , come trasformare le difficoltà in possibilità!, Enigma Editore, Firenze pp,240; in vendita in libreria ed online dal mese di maggio 2021!

Un manuale di psicologia per studenti, insegnanti, educatori, genitori e sanitari, insomma un libro per tutti coloro che hanno necessità o semplicemente vogliono studiare le infinite risorse degli stili di vita dei detenuti alle prese con la permanenza obbligata e dura in carcere.

Studiando attraverso l’esperienza di lavoro in carcere, la vita difficile dei detenuti, l’autore né ha individuato le strategie psicologiche vincenti e utili per la riorganizzazione sana ed equilibrata del percorso di vita, con la possibilità estesa per tutti, di imparare strategie cognitive e comportamentali, la possibilità di trasformare un evento doloroso o più semplicemente stressante in un processo di apprendimento e di crescita che incontra necessariamente il tema della resilienza!

Eliana Liotta presenta all’Unione Industriale il libro “Il cibo che ci salverà”

SETTIMANA CULTURALE DAL 17 AL 21 MAGGIO
Incontri di Primavera 2021

Durante il penultimo incontro, martedì 18 maggio alle ore 15.00, Eliana Liotta sarà protagonista insieme al suo libro “Il cibo che ci salverà”, edito da La nave di Teseo. Con lei dialogherà il Direttore del Corriere della Sera – edizione Torino -, Marco Castelnuovo.

Si parlerà di alimentazione dal punto di vista salutare e ambientale. Perché esiste un cibo che è allo stesso tempo gentile con il corpo e con il pianeta. È un cibo intelligente, adatto all’Antropocene, l’epoca in cui viviamo e dove sono gli esseri umani a influenzare gli eventi della natura. “Il cibo che ci salverà” dimostra quanto sia indispensabile una svolta ecologica a tavola per aiutare la terra e la salute. Per salvare l’ambiente non basta più andare in giro in bici, comprare un’auto ibrida e ricordarsi di spegnere le luci. Non è sufficiente pensare solo a petrolio e carbone. Come avverte l’ONU, il riscaldamento globale non potrà arrestarsi senza modificare il sistema alimentare, da cui dipende un terzo delle emissioni di gas serra, responsabili dell’aumento delle temperature. L’aspetto straordinario è che i pranzi e le cene invocati per frenare l’inquinamento e il clima impazzito sono esattamente gli stessi che proteggono la salute e che potenziano il sistema immunitario. Tendiamo a dimenticarcene: siamo parte del tutto. In questo saggio l’autrice presenta per la prima volta una riflessione che parte da un approccio scientifico duplice, ecologico e nutrizionale, con la consulenza dello European Institute on Economics and the Environment (Istituto europeo per l’economia e l’ambiente) e del Progetto EAT della Fondazione Gruppo San Donato. Cinque le diete proposte, sia ecocarnivore sia vegetali, capaci di mitigare le emissioni inquinanti e di migliorare la linea e la nostra salute. Centinaia le risposte offerte alle curiosità sull’impatto degli alimenti, dagli allevamenti intensivi alla pesca, dalla coltivazione dell’avocado ai prototipi di bistecca sintetica. Siamo quello che mangiamo e quello che mangiamo può cambiare il mondo.

 

La civiltà liberale di Pannunzio: online con Quaglieni

Martedì 18 maggio alle ore 18, Nunzio Mastrolia, giornalista e direttore di “Stroncature” e  Carla Sodini, docente all’Università di Firenze, presenteranno,  in dialogo con  l’autore, il libro “Mario Pannunzio, la civiltà liberale” di Pier Franco Quaglieni, storico e Direttore del Centro “Pannunzio” di Torino.

Per partecipare all’incontro on line è necessario registrarsi sulla piattaforma “Stroncature”.