L'EX MINISTRO FRANCESCO RUTELLI E' CONVINTO CHE IL PATRIMONIO DELLA CULTURA TRICOLORE SARA' IL COLLANTE FUTURO TRA LE DUE REALTA'. IL RETTORE AJANI: "GLI STATI SUPERINO LE POLITICHE NAZIONALI"

La Cina è vicina, l'Italia è una grande potenza. Culturale, s'intende

rutelli

Conferenza internazionale sotto la Mole dal titolo “Shaping Europe in the eyes of China. Shaping China in the eyes of Europe”

 

L’Ateneo di Torino, in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino e il Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea (CASCC), ha organizzato alla Cavallerizza la Conferenza internazionale dal titolo “Shaping Europe in the eyes of China. Shaping China in the eyes of Europe”. L’evento si svolge in occasione del 40esimo anniversario della instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Europa; organizzata in due diverse sessioni, mira ad analizzare come Europa e Cina si percepiscano vicendevolmente su importanti temi economici, sociali e politici.Tra i relatori ci sono nomi autorevoli della politica e della ricerca italiana e internazionale, provenienti da istituzioni asiatiche e occidentali di rilievo, tra cui: Francesco Rutelli, Davide Cucino e Pang Zhongying.

 

L’ex ministro Francesco Rutelli, è convinto che i rapporti tra Italia e Cina saranno sempre più legati grazie al patrimonio culturale tricolore: “Per i cinesi – ha detto Rutelli – l’Italia è una grande potenza nel settore cultura. Noi a parole lo riconosciamo, ma di fatto resta un settore ancora marginale”.“In qualità di Rettore – ha commentato il rettore dell’Univeristà torinese Gianmaria Ajani – ho molto a cuore i temi dell’apertura e dell’internazionalizzazione, che considero elementi centrali di un nuovo modello di sviluppo del nostro Ateneo. Gli Stati -ha aggiunto -devono superare le loro politiche nazionali. Se l’Europa è il bacino naturale a cui tradizionalmente attingono le nostre attività di scambio e ricerca, la Cina è meta privilegiata di un’azione mirata, contenuta nelle linee strategiche dell’Ateneo degli anni recenti. Il delinearsi delle dinamiche tra Cina ed Europa nel prossimo futuro inciderà certamente sull’assetto delle relazioni economiche e politiche a livello globale. Per questo motivo sono lieto che il nostro Ateneo possa ospitare un evento internazionale di questa portata in occasione del 40esimo anniversario delle relazioni Europa-Cina”