LETTERA A CHI NON C'E' PIU'

Figli e amici ricordano Benito di corso Casale

benitoCiao Benito….Te ne sei andato per sempre, ora sei lassù lontano  dai tuoi cari e  amici, ci sembra ancora ieri ,quando ti vedevamo seduto al caffè di Corso Casale. l giorno che sei salito in cielo avevi ricordato   con i tuoi amici del caffè il tuo arrivo a Torino nel lontano 1954 dal meridione. Anche tu, come tanti, fai parte della storia della nostra città e l’hai aiutata a crescere nel tuo piccolo, sei partito da giovane, pieno di speranze lasciando il sud Italia  che ti stava stretto, dove non vedevi futuro…come molti sei arrivato a Porta Nuova con la valigia di cartone, ma forte della tua giovane eta’.

Come tanti iniziasti a lavorare  nei cantieri: all’epoca tutta Torino era  un cantiere, iniziava la corsa al benessere e l’Italia stava crescendo economicamente, erano gli anni del boom (i mitici Anni 60) e la guerra era ormai un brutto ricordo.

 Tu con il tuo spirito e la tua forza iniziasti il tuo percorso piano piano, trovando stabilità, facendo crescere la famiglia, mettendoci al mondo.Abitavamo all’inizio, alla Madonna del Pilone, dove nacque la prima di noi, poi ci trasferimmo in borgo Po dove nacquero gli altri cinque figli.

Sì, una grande famiglia tipica italiana …iniziasti a lavorare alla Grandi Motori: un lavoro duro, ma avevi tante bocche da sfamare  e tu non ti tiravi mai indietro, sempre positivo, presente,  sorridente, amorevole.

Solo con la morte della mamma con la quale eri legatissimo in amore e complicità ti abbiamo visto cedere , ma uniti abbiamo passato il dolore , noi ti abbiamo coperto con il nostro amore, alleviando le tue sofferenze per la perdita della mamma.

Una vita di gioie ma anche di dolore, come quando quella volta avesti quel brutto incidente sul lavoro, subendo un trapianto alla gamba. Passasti con forza e coraggio la lunga degenza al Cto di Torino.Ti ricordiamo tifoso sfegatato  del Torino nonostante le tue origini dal meridione. Infatti ti sentivi molto torinese  la tua solarità ogni istante ricordava le tue origini. Ora i tuoi amici al bar bevono il caffe’ e continuano parlare di te.

Il Borgo Po ti reclama ancora , il tuo alone come persona aleggia ancora nell’aria e in molti guardano quel dehors del bar di Corso Casale con la sensazione di vederti ancora liì seduto a parlare con gli amici.

Ciao Benito, usiamo questa pagina per far sapere a tutti quanto eri speciale .

Noi figli e amici del Borgo Po vogliamo salutarti così. Ciao grande Benito.