“Quest’oggi sono approdato su un’isola costellata di costruzioni di pietra calcarea. Arroccata su per il promontorio, la città è integra, ma disabitata. Ho abbandonato i miei uomini per raggiungere la solitudine di cui ho bisogno per ritrovarVi. Raggiungo il culmine della collina salendo la via lentamente e respirando a pieni polmoni. La cattedrale bianca si staglia contro il cielo turchino. Lo squarcia con la sua maestosità. Il sole crea effetti mistici….. “.Così si legge in “ Tutte le parole del mare ”, il romanzo della giovane Moka (alias Monica Zanon), edito da Arpeggio Libero. Il libro è stato presentato nella Biblioteca di Lesa, sul Lago Maggiore, località di cui è originaria anche l’autrice. “Di lei conoscevamo le poesie” ha detto Lucini all’inizio della presentazione “ e, secondo me, questo suo lavoro può essere visto come una poesia senza “a capo”; ogni capitolo è un racconto a sé stante”. “Non dovete immaginare un vero e proprio romanzo” ha aggiunto l’autrice. “Io cerco di scrivere in poesia “. A chi, tra i presenti, le ha chiesto se lo vedrebbe trasformato in un film, Moka ha risposto con sicurezza di sì. Come attesta la scrittrice Annalisa Caravante, nel commento d’introduzione al libro, “protagonista è …. un pirata poeta, che percorre la vita in simbiosi con la natura, ricavando da essa nutrimento per lo spirito…..”.
Elio Motella