Si è svolto venerdì a Torino il secondo appuntamento per le scuole sul tema: “Il cammino delle donne dalla Liberazione a oggi”, organizzato dal Comitato regionale Resistenza e Costituzione in collaborazione con Agis Scuola. Dopo i saluti del vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte delegato al Comitato Resistenza,Nino Boeti, la partigiana valsesiana Daniela Dell’Occhio e Nadia Pastrone, fisica del Cern di Ginevra, hanno dialogato con la giornalista Rai Silvia Rosa Brusin confrontando le vite avventurose di una donna della Resistenza e di una studiosa di fisica delle particelle. “Il giorno della mia investitura come partigiana è stato quello in cui ho incontrato di persona il comandante partigiano Cino Moscatelli. Mi avevano affidato un messaggio da recapitare a lui a Fobello, io non so cosa ci fosse scritto, glielo consegnai e lui mi disse: se ti hanno dato questo, allora di te ci si può fidare di certo”. Aveva 17 anni Daniela Dell’Occhio quando da tranquilla studentessa del Liceo classico di Varallo diventò anche una staffetta partigiana. E non lo seppe nessuno fino alla fine della guerra. Oggi, a 90 anni, ha raccontato la sua vita avventurosa ai ragazzi che hanno le sua età di allora. Nadia Pastrone, studiosa di fisica delle particelle al Cern di Ginevra, attraverso un video e le parole ha raccontato agli studenti il suo lavoro entusiasmante e importante per trovare le risposte al funzionamento della vita sulla Terra. L’incontro è stato intervallato dalla lettura teatrale di Elena Ruzza, attrice dell’Associazione “Terraterra”, e dai video della Rai sulla memoria della Resistenza a Torino e del Cern sull’acceleratore di particelle costruito e messo in funzione a Ginevra. L’iniziativa ha coinvolto quasi 300 ragazzi delle classi III, IV e V di numerose scuole superiori del Piemonte. I quattro incontri in programma (gli ultimi due si terranno in autunno) hanno lo scopo di ricordare ai giovani, a settant’anni dal primo voto delle donne italiane, le vicende e le protagoniste di quell’epoca, attraverso un dialogo tra le partigiane piemontesi e alcune donne di primo piano oggi nel nostro paese. Quest’anno ricorre il 70° anniversario del voto alle donne in Italia. Nel 1946, con la Liberazione dal nazifascismo e la fine della guerra, le donne ottenevano finalmente il diritto di essere protagoniste a pieno titolo della vita politica e sociale in Italia. Per la prima volta le italiane poterono votare ed essere votate: 21 donne, tra cui tre piemontesi – Teresa Noce, Rita Montagnana e Angiola Minella – vennero elette all’Assemblea Costituente. Si trattava di un primo passo, ottenuto grazie al ruolo fondamentale svolto da tante donne durante la Resistenza, che avrebbe poi trovato formale riconoscimento nella Costituzione promulgata nel 1948. A settant’anni di distanza, in un paese ed in una società profondamente diversi, ma ancora debitori delle lotte e delle conquiste di allora, è necessario ricordare le vicende e le protagoniste di quella stagione, trasmettendo alle giovani generazioni le testimonianze, i valori e le esperienze di quell’epoca.
FC – www.cr.piemonte.it