GUSTO- Pagina 66

Che delizia il nuovo pinguino al caffè vero!

Il gusto inconfondibile dei Gelati PEPINO si unisce alla straordinaria qualità del caffè Costadoro

 

Dalla partnership tra i due storici marchi dell’eccellenza alimentare piemontese nasce la nuova linea di Gelati PEPINO – COSTADORO interamente bio (dal latte al caffè utilizzato) e composta da 4 prodotti – il famoso Pinguino, il nuovo Sorbetto al Cold Brew Coffee, l’intramontabile Coppetta e il pratico Mezzolitro – che sarà disponibile da metà giugno sia nel canale Retail che Ho.Re.Ca.

 

Grazie a questa collaborazione, il gelato viene prodotto con caffè vero e non più con polveri aromatizzate o semilavorati solubili.

In particolare:

 

  • Per Pinguino, Coppetta e Mezzolitro viene utilizzato il caffè liquido estratto col metodo filtro di percolazione a caldo.
  • Per Sorbetto viene utilizzato il Cold Brew Coffee, caffè liquido ottenuto col metodo di infusione a freddo.

 

Quattro prodotti con un denominatore comune, la massima qualità senza compromessi:

 

  • Caffè miscela 100% Arabica certificato Bio ed Equosolidale (Gold Medal all’International Coffee Tasting 2019)
  • Latte certificato Bio
  • Cacao magro Bio
  • Standard di sicurezza elevati (certificazioni BRC, IFS e BIO)
  • Gusto autentico e inconfondibile

 

 

I formati:

  1. Pinguino Bio al Caffè: gelato bio al caffè con copertura al cacao magro bio – 75g
  2. Sorbetto Bio al Cold Brew Coffee: sorbetto bio al Cold Brew Coffee, novità assoluta sul mercato, con pochissime calorie (solo 59Kcal) – 70g
  3. Coppetta Bio al Caffè: gelato bio al caffè – 80g
  4. Mezzolitro Bio al Caffè: gelato bio al caffè (disponibile solo canale Retail) – 300g

A Burolo, il 28 giugno, “Sapori e motori ai piedi della Serra”

Per il primo raduno motoristico italiano dopo il lockdown in mostra i migliori esemplari della ‘Collezione Marazzato’, la più grande raccolta privata europea di camion storici.

Al via domenica 28 Giugno a partire dalle ore 9.30 alla Prima Edizione di ‘Sapori e Motori ai piedi della Serra’, kermesse di enogastronomia e storia dei trasporti che riporta sulle strade e nelle piazze italiane – primo evento nazionale nel suo genere dopo il Coronavirus – il meglio della tradizione locale e del motorismo storico pesante e agricolo ‘made in Italy’.

Un evento promosso dal Comune di Burolo (TO) e ‘Carrefour’ in collaborazione con l’Associazione di Veicoli Storici ‘4 Assi Più’, che raccoglie più di 200 iscritti, fondata e presieduta da Carlo Marazzato, il più grande collezionista in Europa di camion d’epoca del Novecento, con più di trecento magnifici esemplari posseduti. Per la prima volta assoluta in Italia dopo il lockdown, trattori, camion e autobus del passato dagli anni Trenta in poi – che hanno rispettivamente contribuito a coltivare, ricostruire e motorizzare in massa il Paese dal Dopoguerra e dal Boom economico a oggi – faranno così nuovamente bella mostra di sé per la gioia di appassionati e curiosi. Insieme alle bontà tipiche del territorio morenico fra cui ai vini, distillati, formaggi, confetture, prodotti da forno e farine, marmellate e altre prelibatezze individuate e scelte fra i prodotti che hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento di ‘Eccellenza della Serra’.

“Un modo per valorizzare la Serra Morenica che fa da trait d’union fra le due province di Torino e Biella, e l’anfiteatro morenico che va da Burolo a Ivrea: due eccellenze geografiche uniche a livello europeo. Una costruzione geologica formatasi circa un milione di anni fa durante le fasi di glaciazione quaternarie del Pleistocene, che conferisce al paesaggio un carattere di unicità, facendone una zona ideale per immergersi con passeggiate tra laghi, boschi, castelli, chiese romaniche, pievi e vigneti, in un’ottica di attinenza a menù a km zero, a green economy ed economia circolare, che fanno del nostro territorio un unicum a livello italiano perfettamente in linea con il gusto turistico legato all’escursionismo corrente”, spiega Franco Cominetto, Sindaco di Burolo e Presidente del Direttivo ANPCI della Città Metropolitana di Torino.

“Il raduno in oggetto, in cui i mezzi sosteranno staticamente a distanza, nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-assembramento, nel piazzale di Viale Liguria gratuitamente offerto dal ‘Carrefour’, costituisce di fatto la prima occasione utile per ritrovarci insieme, dalla scorsa estate a oggi, sul filo di una comune e condivisa passione. E presentare così al pubblico i frutti degli ultimi restauri compiuti”, gli fa eco Carlo Marazzato, anche illuminato industriale fondatore con il padre Lucillo, fra l’altro storico e indimenticato cittadino di Burolo, del ‘Gruppo Marazzato’, dal 1952 leader incontrastato nelle soluzioni per pianeta e ambiente.

Che prosegue: “Per l’occasione abbiamo predisposto una rappresentanza di sei mezzi d’epoca, uno per decennio, in grado di testimoniare l’evoluzione del trasporto merci dal 1920 al 1980. Tra i veicoli esposti, tre particolarmente degni di nota che per l’occasione proporremo in anteprima assoluta: un esemplare vecchissimo di corriera storica, un autobus a 18 posti modello ‘Fiat 507 F’ del 1929 proveniente da Taranto con ancora le sue targhe originali. Con lui, uno storico camion ‘Lancia 3 Ro’ del 1938 già appartenuto all’esercito con una guerra sulle spalle, e anche un rarissimo ‘OM Taurus’ del 1955. Inoltre, accanto agli autocarri oldtimer, sarà disponibile anche uno stand con personale addetto per quanti volessero tesserarsi per l’anno in corso all’Associazione ‘4 Assi Più’, e partecipare altresì ai ‘Porte Aperte’ presso lo showroom privato di Stroppiana, nel Vercellese, all’interno del quale è presente l’intera collezione di veicoli pesanti d’epoca perfettamente restaurati”, conclude Carlo Marazzato.

L’evento è patrocinato dall’ANPCI (Associazione Nazionale Piccoli Comuni Italiani) e dal Consorzio di Tutela DOCG Caluso e DOC Carema e Canavese.
Per informazioni, è disponibile il numero 0161 320311, oppure l’indirizzo e-mail associazione4assi@gmail.com.

A Torino da oggi lo storico gelato al latte di Biraghi

L’azienda di Cavallermaggiore rende disponibile anche nel negozio di piazza San Carlo il suo gelato artigianale. Assessore Sacco: «La presenza dell’azienda a Torino è un segnale di fiducia nella città»

 

L’estate è alle porte e, con la città che poco per volta si riappropria dei suoi ritmi dopo i mesi di chiusura forzata, Biraghi, azienda cuneese del settore lattiero caseario, ha scelto di portare nel negozio di piazza San Carlo a Torino il suo storico gelato di latte. Fatto solamente con latte, panna e zucchero, non contiene emulsionanti, aromi e stabilizzanti ed è disponibile sia su coni sia in coppe da asporto in un unico formato. Il gelato è realizzato con il latte fresco che la Biraghi raccoglie quotidianamente direttamente dalle aziende agricole delle Provincie di Cuneo e di Torino.

 

Il gelato di Biraghi ha una storia di oltre settant’anni: a partire dagli anni Cinquanta inizia la distribuzione di un gelato al latte con una ricetta originale nello Spaccio Freschi dell’Azienda di Cavallermaggiore, ancora oggi meta di gite domenicali. Il gelato Biraghi all’epoca era una tappa obbligata per i torinesi che si recavano in vacanza in Liguria.

 

«Siamo felici di aver portato a Torino il nostro gelato di latte per far assaggiare ai torinesi e ai turisti la bontà del nostro latte con cui produciamo il Gran Biraghi e il Gorgonzola – dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali –. In questo modo tanti torinesi potranno trovare sotto casa il gelato ricordo della loro infanzia».

 

Il negozio Biraghi di piazza San Carlo, inoltre, ha ricevuto oggi la visita dell’assessore al Commercio della Città di TorinoAlberto Sacco, che ha commentato: «La presenza di Biraghi a Torino, negli spazi di piazza San Carlo, ha segnato la rinascita di spazi importanti per la storia e la tradizione del commercio nella nostra città. L’investimento sostenuto dall’azienda rappresenta fiducia per il territorio urbano, e il lancio di un prodotto come lo storico gelato di latte è, oltre a un segnale che rinnova oggi la volontà di investire nel futuro della nostra città, una conferma della vitalità del commercio torinese, un comparto che vuole fortemente ricominciare a crescere».

Le proposte per l’estate di Eataly Torino Lingotto

Serate a tema in dehors, brunch della domenica e cene in terrazza

La stagione calda è arrivata e con lei anche un ricco programma di serate speciali a Eataly Lingotto, per godere dei piaceri della tavola con gusto e in totale sicurezza.

Si inizia giovedì 11 giugno, primo giorno degli ormai consueti festeggiamenti dell’Onomastico di Eataly: oltre alle numerose offerte e sconti nel Mercato, tante proposte per cena. Ogni sera della settimana, un menu particolare da provare e condividere negli spazi interni ma anche nell’ampio dehors di oltre 200 mq sul piazzale pedonale antistante, circondato dal verde dei fiori e delle piante di Or-TO, l’Orto Urbano di Torino Nizza Millefonti.

Ecco che il lunedì è dedicato alla pasta fresca fatta a mano secondo le ricette della famiglia Alciati: uno speciale Dal banco alla tavola con il pastificio Plin, durante il quale le sfogline sono a disposizione per dare consigli e suggerimenti e aiutare nella scelta della pasta preparata artigianalmente in giornata con i migliori e semplici ingredienti della tradizione, da condire con i sughi della cucina di Eataly. Il tutto a prezzo di banco.

È facile sentirsi al mare anche a Torino, con il fritto misto di pesce e bollicine del martedì e con la grande grigliata del mercoledì sera: una selezione del pescato del giorno della Pescheria di Eataly abbinata ai migliori vini della Cantina.

Il giovedì sera protagonista è l’accoppiata perfetta hamburger e birra. Gli hamburger sono quelli di panino Enkir di Mulino Marino, mulino di Cossano Belbo che macina ancora a pietra come da tradizione e sono farciti con tagli di Fassona Piemontese Presidio Slow Food di La Granda e altre carni selezionate, senza dimenticare anche la versione con pane al nero di seppia, polpo grigliato e maionese di polpo. In abbinamento una caraffa di birra fresca della selezione di Eataly.

Il weekend viene inaugurato il venerdì sera con le proposte dell’aperitivo in dehors: a disposizione una ricca carta dei vini e delle birre dell’Enoteca di Eataly e un’ampia lista cocktail, da accompagnare ad una selezione di tapas.

Si prosegue sabato con lo speciale Dal banco alla tavola con la Macelleria: il miglior controfiletto frollato, costata, fiorentina può essere scelto personalmente a bancone, con i consigli degli esperti di Eataly. A prezzo di banco.

E infine domenica a cena non può mancare la pizza, ancor meglio se quella di Eataly, con oltre 50 ore di lavorazione, cotta nel forno a legna e premiata con 2 spicchi dalla guida “Pizzerie d’Italia 2020” di Gambero Rosso. Ecco allora la Gran Torino con caraffa di birra: una quattro gusti a scelta tra tutte le pizze del menu, pensata per due persone.

Per prenotare il proprio tavolo, basta chiamare il numero 345 7679433, tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.00.

Con l’estate riapre anche la terrazza della Sala dei Duecento, al primo piano di Eataly Lingotto. Ritorna così l’appuntamento con il brunch della domenica: un menu pensato per tutti i gusti, per passare dalla colazione al pranzo con le golose proposte create per l’occasione dagli chef di Eataly. Ogni domenica un tema diverso per viaggiare tra le città e le culture enogastronomiche con le ricette dolci e salate più gustose di tutto il mondo.  Si inizia il 14 giugno con il brunch all’italiana, il 21 sarà il turno della tradizione inglese, domenica 28 protagonisti saranno i pancakes e non solo direttamente dall’America, il 5 luglio si passerà alla Francia e infine il 12 luglio tappa in Spagna. Non mancheranno tramezzini, torte dolci e salate, freschi succhi di frutta, centrifugati, bevande calde e altre bontà, per rendere il brunch una buona abitudine domenicale. (menu € 20, per i bambini € 10).

Da segnare in agenda, infine, gli appuntamenti con le cene in terrazza con i grandi chef.

Inaugura il 25 giugno alle ore 20 Luca Bini, il Re della Griglia, con un menu a tutta carne, naturalmente BBQ (€ 50 con abbinamento birre Baladin).

Lunedi 29 giugno sarà in cucina Yoji Tokuyoshi, già sous chef di Massimo Bottura all’Osteria Francescana e oggi chef-proprietario del ristorante che porta il suo nome a Milano e che ha guadagnato 1 stella Michelin. Yoji porterà a Torino per una serata unica il suo pop up appena nato, la Bentoteca, wine bar con gastronomia giapponese (a breve maggiori informazioni).

Martedì 7 luglio, invece, lo chef Dario Rista proporrà alcuni cavalli di battaglia della cucina di Magazzino 52, punto di riferimento a Torino per i piatti e le proposte enologiche. Non a caso nel 2017 arriva la segnalazione di Wine Spectator come Enotavola torinese tra le migliori in cui concedersi un calice di vino (a breve maggiori informazioni).

Gli appuntamenti in terrazza sono su prenotazione: www.eataly.torino.it, 011 19506801

Riapre lo storico “Del Cambio”, il preferito dal conte di Cavour

Martedì 26 maggio riapre dopo il lockdown lo storico ristorante stellato Del Cambio di Torino e della Farmacia Del Cambio

La novità maggiore nel locale che fu il preferito da Cavour è il menu, ancora più legato all’offerta di stagione, a quella del giorno, alle migliori materie prime piemontesi e italiane. Lo  chef Matteo Baronetto creerà  percorsi gastronomici mai uguali a se stessi variando  di settimana in settimana o persino da un giorno all’altro il menù à la carte. Sono tre le  sale del ristorante (dehors, Risorgimento e Pistoletto)  ripensate per accogliere al  massimo 20 commensali ciascuna. La Farmacia del Cambio è rimasta attiva con il servizio di  take away.

(Foto: La Muse Blue)

La famiglia Ceretto riapre le cantine e la mitica Piola

La famiglia Ceretto annuncia la riapertura al pubblico delle sue cantine e dei ristoranti Piola e Piazza Duomo nel segno della responsabilità e qualità

 

Pronte anche le nuove annate Barolo (2016) e Barbaresco (2017), confermando l’attenzione al territorio in termini di sostenibilità.

 

In un momento di grande incertezza legata all’emergenza sanitaria, il gruppo Ceretto, azienda familiare profondamente radicata in un territorio unico come le Langhe e il Roero, prosegue con responsabilità la propria attività nel settore vitivinicolo e della ristorazione, proponendo nuove formule di accoglienza, nel rispetto della sicurezza di tutti, continuando a garantire un’esperienza unica che possa coniugare autenticità, qualità e sostenibilità.

 

Le Langhe rappresentano un luogo ideale per quanti cercano – anche dopo l’emergenza Covid 19 – un’occasione di viaggio lento, sensoriale, legato alle bellezze del territorio e alla volontà di scoprire ciò che di bello il nostro paese può offrirci, in dialogo con la natura: un turismo in collina alla ricerca di territori ricchi di patrimoni culturali e artistici, di cui godere anche attraverso  camminate, trekking e percorsi in bicicletta.

 

Il gruppo Ceretto, dopo una scrupolosa riorganizzazione dei propri spazi per rispettare le attuali norme di sicurezza, annuncia la riapertura al pubblico dal 26 maggio dell’attività di ristorazione della Piola e dal 3 giugno anche di Piazza Duomo ad Alba, rivolgendosi a quanti sono desiderosi di riappropriarsi e godere delle vie, delle piazze e dei locali in tutta tranquillità, ritrovando nei sapori del vino e degli inconfondibili piatti, i valori della famiglia Ceretto: rispetto del territorio, calore e qualità.

 

Anche le degustazioni all’Acino, presso la Tenuta Monsordo Bernardina, ripartiranno il 3 giugno mettendo a disposizione degli ospiti i percorsi open air in mezzo ai vigneti oltre al classico tour della cantina, in un ambiente rigorosamente sicuro.

 

“Queste settimane ci hanno permesso di riconsiderare e riflettere sul nostro lavoro. Siamo prima di tutto una famiglia che porta avanti un’azienda agricola e da questa nascono tutte le altre attività, come modo naturale per raccontare il nostro territorio. Questa emergenza ci ha fatto capire che la terra va trattata con sempre maggior rispetto e consapevolezza, un percorso che abbiamo intrapreso da anni e che con sempre maggiore responsabilità porteremo avanti, preservando la bellezza e genuinità delle Langhe” afferma Roberta Ceretto.

 

Si riaprirà mantenendo l’impostazione dei menù, privilegiando la cucina piemontese e i prodotti del territorio, con proposte che saranno capaci di intercettare desideri ed esigenze attuali. I locali verranno attrezzati per rispettare il corretto distanziamento dei tavoli, potendo godere anche di un dehors all’aperto davanti a La Piola, che riaprirà il 26 a cena e rimarrà poi aperta sette giorni su sette, a pranzo e cena come consuetudine (si suggerisce sempre la prenotazione). La Piola continuerà anche a garantire il servizio di delivery, attivato nelle scorse settimane, riducendolo però ai giorni di venerdì, sabato e domenica per la sera.

 

Piazza Duomo proseguirà la passione per il mondo vegetale a km 0 dello chef Enrico Crippa, che nella Tenuta Monsordo Bernardina, coltiva e attinge materia prima per le proposte del suo ristorante grazie ai 5 orti che hanno continuato ad essere curati anche in queste settimane di minor lavoro. Il ristorante aprirà il 3 giugno proponendo i menù degustazione (sempre su prenotazione: mercoledi, giovedì, venerdì a cena, sabato pranzo e cena, domenica a pranzo).

 

Infine l’attività vitivinicola ha continuato ad andare avanti sugli oltre 160 ettari di proprietà: nel mese di maggio, come di consueto, stanno uscendo le nuove annate di tutti i vini, soprattutto le attese annate 2016 dei cru di Barolo e 2017 di Barbaresco, e, se le condizioni metereologiche continueranno a venire incontro alle esigenze della produzione, si prospetta una grande vendemmia per questo 2020.

(foto Stefania Spadoni)

Prenotazioni:

La Piola, dal 26 maggio:  0173 442800

Piazza Duomo, dal 3 giugno: 0173 366167

Per degustazioni e visite alla Tenuta Monsordo Bernardina: 0173 285942

Cercare tartufi, tradizione che diventa patrimonio dell’umanità

Martedì 23 Marzo il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, ha approvato a maggioranza la candidatura della cerca e cavatura del Tartufo a patrimonio culturale e immateriale dell’Umanità. 

L’Italia ha deciso di puntare sulla filiera con una profonda tradizione, fatta di uomini, storia e natura.

“Questa è una notizia che ci aiuta a guardare avanti- dichiara Fabio Carosso Vicepresidente della Regione Piemonte -“La cultura del tartufo”, candidata a patrimonio immateriale dell’umanità, e’ un pezzo di arcobaleno che vediamo dalle nostre case per il rilancio del nostro Paese e del Piemonte. Mai come adesso il nostro territorio e i frutti di questa terra potranno essere il volano per l’economia della nostra regione.”