GUSTO- Pagina 22

E’ tempo di brunch in terrazza a Eataly Lingotto!

Con la bella stagione a Eataly Lingotto ritorna il Brunch in Terrazza, l’appuntamento della domenica, ormai una tradizione per la primavera e l’estate, per godersi la giornata di pausa nel relax e gustare le proposte che gli chef di Eataly hanno pensato per l’occasione. Ogni domenica l’ampia terrazza immersa nel verde, al primo piano di Eataly Lingotto, accoglierà un gustoso e rilassante brunch per accompagnare i partecipanti dalla colazione al pranzo.

Patrik Lisa, Executive Chef di Eataly Lingotto, firma il menu della domenica: le portate sono quelle classiche del brunch, con un’attenzione particolare alla stagionalità e alle eccellenze del territorio. Tra le proposte salate, ecco l’omelette con erbette, prosciutto cotto e Toma di Lanzo, l’uovo alla Benedict con pan brioche, pancetta croccante e salsa olandese e il goloso club sandwich con salmone marinato, maionese al finocchietto, pomodoro e insalata. E poi, waffle con crema gianduia, lamponi e panna montata, pancake farciti al burro di arachidi, miele e frutti di bosco, o ancora cheesecake al cocco, biscotto al cioccolato e mango e crema di yogurt, muesli al cioccolato e frutta fresca. Disponibili anche opzioni vegetariane. Non mancheranno freschi succhi di frutta, spremute, bevande calde e altre bontà.

Il Brunch di Eataly è proposto a 35 euro a persona per gli adulti: comprende un piatto dolce, uno salato, un contorno, una bevanda calda e una fredda. Per i bambini, c’è un menu dedicato che comprende un piatto a scelta fra quelli dolci e salati, un contorno, una bevanda calda e una fredda, a 18 euro.

Si consiglia la prenotazione su www.torino.eataly.it

Queste tutte le date:

– domenica 7 maggio

– domenica 28 maggio

– domenica 4 giugno

– domenica 11 giugno

Luciano Stillitano, l’eccellenza della Pasticceria torinese in Italia

PENSIERI SPARSI

Chiacchierare con Luciano Stillitano, per chi come me da bambina mangiava i pasticcini e le torte di Daturi & Motta e Stratta,  è un’esperienza tanto intensa quanto lo è assaggiare ed assaporare una delle sue creazioni; l’amore e la passione per il suo lavoro si intuiscono rapidamente e si viene ammaliati dai suoi racconti di vita e lavoro.
Il Maestro, dotato fin da ragazzino di una notevole manualità unita ad una discreta vena artistica, muove i primi passi in una panetteria a Borgo Lesna ma ben presto la sua fantasia si trova allo stretto e  cosi il suo titolare, che ha un fratello pasticcere, Della Ferrera, gli consiglia di provare l’arte della Pasticceria.
Dopo anni di gavetta, durante i quali Stillitano entra in contatto con i grandi della Pasticceria torinese ( Gramaglia, Graglia e Falchero), si sente pronto per aprire una pasticceria tutta sua in via Spotorno, nel quartiere Lingotto, ed il successo è tanto ed immediato. La vicinanza al quartier generale Fiat, agli uffici IBM e al ristorante La Pista gli aprono la strada per esperienze di catering apprezzatissimi e ricordati ancora oggi dai suoi clienti. Ed è proprio a La Pista, ai tempi dello chef Guzzone, che propone un dolce innovativo per l’epoca, il Sigaro Toscano, una mousse di cioccolato con infuso di tabacco avvolto nelle sue foglie.
Gli anni passano e il Maestro si sposta in via San Secondo, dove apre una pasticceria a quel tempo molto particolare, è infatti il primo pasticcere a fare anche pane e focacce e ad offrire ai clienti un servizio di ristorazione.   Poi è il momento della pasticceria in Gran Madre, ormai conosciuto da tutti i torinesi come il numero uno, riceve periodiche visite di un altro grande Maestro, Falchero, inventore della pasticceria mignon torinese, che vede in lui il suo unico erede, tanto da lasciargli in dono i suoi appunti e le sue ricette segrete.
Come tutti i geni Stillitano è un eterno insoddisfatto, decide di fare un’esperienza all’ estero e si trasferisce vicino a Londra per qualche anno, dove gestisce il reparto pasticceria di un noto ristorante italiano per poi tornare a Torino dove approda da Platti e poi è storia di questi giorni.
Tre mesi fa apre una nuova pasticceria in via Pietro Micca, nei locali della storica libreria Petrini, di fianco al ristrutturato bar Norman, che offre i prodotti del Maestro, soprattutto brioches, croissant e pasticcini da servire ai tavoli.
“Tra pasticceria secca e fresca offriamo circa 80 tipi di prodotti diversi, ovviamente tutti mignon, secondo la migliore tradizione torinese. Poi ci sono le torte gourmet: meringata, sacher rivisitata, millefoglie, la torta esotica, la mia preferita, con biscotto alla banana, frolla,ananas, mango, passion fruit e confettura all’ananas”.
“Il pasticcere deve essere un pasticcere a tutto tondo, deve saper fare anche il gelato, i cioccolatini, le praline, la confetteria- afferma Stillitano- infatti tra meno di un mese vorrei aprire anche la parte gelateria e il prossimo inverno sono pronto a partire con cioccolatini e praline, una delle lavorazioni più complicate perché in una pralina di 6 grammi gli equilibri sono importanti e non si può sbagliare”.
Ma non finisce qui, il Maestro ha ancora due grandi sogni e ascoltandolo siamo sicuri che li realizzerà.
Vorrebbe destinare una parte del suo grande laboratorio, situato sotto i locali della pasticceria, alla realizzazione di una scuola per giovani apprendisti pasticceri affinché la sua arte e la sua esperienza non vadano disperse. “Vorrei insegnare ai ragazzi cos’è il buono ma soprattutto cos’è’ che non è buono, educarli al gusto, spiegare loro che la genialità senza la costanza non è nulla e che è necessario innovare rispettando la tradizione”
L’altro progetto riguarda la stesura di un disciplinare sulla pasticceria mignon, il suo cavallo di battaglia.
P.S.
Per tutti quelli come me che quando a dicembre ha chiuso i battenti la pasticceria La Monaca in corso Moncalieri si sono sentiti orfani  di croissant meravigliosi, panettoni, salatini mignon e torte paradisiache, vi svelo un segreto… Giacomo, il pasticcere autore di queste bontà, nonché allievo del Maestro Stillitano,  collabora ora con lui , quindi attenti a quei due, non potranno che fare meraviglie!
Didia Bargnani

La sala da tè più instagrammabile di Torino e Argentina

Oggi parliamo di

“Roses and tea “, un piccolo locale in Via San Dalmazzo con una decorazione di stile romantico piena di rose che ha saputo innamorare il pubblico.

Parliamo con Florencia , la sua proprietaria e creatrice .

Come è nata l’immagine, lo stile della pasticceria?

Lo stile che abbiamo è un insieme di viaggi , idee proprie. La mia idea è sempre stata quella di creare uno spazio multiculturale, dove ci sia un po’ di ogni posto. In Roses and tea troverete un piccolo pezzo di Buenos Aires, Parigi, Inghilterra, India.

Nell’offrire la proposta gastronomica, di cosa hai tenuto conto?

-Abbiamo pensato di creare un menu con i sapori del mondo. Abbiamo una linea con più di 80 diversi tè, brunch, afternoon tea, pranzo, caffetteria.

La gastronomia argentina ha qualche influenza? O meglio, è una fusione tra la gastronomia italiana e quella argentina ?

    -Abbiamo alcuni dolci argentini come la torta marquise, alfajores con dulce de leche , torta con  e dulce de leche , pancakes…sono deliziosi! Come vi dicevo , il nostro menù è super vario , potete trovare tanto sapori del mondo. 

Quale pensate sia il motivo della buona ricettività che Roses and tea ha avuto tra i torinesi? Al  punto di avere clienti come i giocatori dalla Juventus 

   -Lavoriamo tanto, fare un attività richiede molta fatica e dedicazione, puntiamo sulla qualità del prodotto e del servizio , l’accoglienza. 

E infine cosa vi unisce all’Italia ?

Ci unisce all Italia l’amore per il cibo , la qualità della materia prima ,e il piacere dei momenti di vita in compagnia , come festeggiare un compleanno ,prendere un caffè con qualcuno …

Senza dubbio Roses and tea non è solo una fusione di culture, ma anche un punto di incontro per condividere e assaporare  il meglio della gastronomia italo argentina.

BERNARDITA FELDMAN

La Factory 1895 by Lavazza, un’esperienza fuori e dentro la tazzina

Settimo Torinese – La Factory 1895 by Lavazza, cuore del progetto di sviluppo del brand, riapre le porte al grande pubblico per offrire un’esperienza unica in grado di legare l’architettura degli spazi della Factory alla nuova cultura degli specialty coffee attraverso la passione e l’esperienza degli uomini e delle donne che vi lavorano.

Da sabato 13 maggio, per 2 weekend al mese, sarà possibile prenotare una visita esclusiva presso la Factory 1895, spazio destinato alla produzione d’eccellenza degli specialty coffee dall’inconfondibile stile italiano. Un viaggio alla scoperta dei territori di origini del caffè attraverso il racconto di luoghi, persone e lavorazioni. La visita si concluderà con una degustazione guidata dai Coffelier 1895, nell’atmosfera avvolgente della Coffee Cave. Un’esperienza che accompagnerà tutti gli ospiti verso un “viaggio” sensoriale alla scoperta dei caffè più pregiati al mondo e a conoscere le caratteristiche distintive del progetto 1895 Coffee Designers by Lavazza.

La Coffee Cave, è lo spazio della Factory dedicato al rituale del caffè in stile 1895.  Gli arredi, come i  banconi semi circolari, sono stati pensati come inno alla convivialità,  rimandando alle atmosfere delle grandi club house europee.

Un itinerario che proietterà il visitatore nella natura di luoghi lontani dove le piante del caffè nascono e crescono. Un’occasione per conoscere il grande lavoro che i coffe designers sostengono a livello di ricerca e selezione dei caffè più pregiati; senza dimenticare l’importanza della contaminazione tecnologica nella produzione artigianale dei diversi blend e monorigine che 1895 by Lavazza ha introdotto nelle  fasi produttive.

Un racconto che non si esaurisce all’interno della Factory ma che prosegue grazie al servizio di consulenza “a casa” o presso la propria attività, a cura degli esperti Coffelier 1895.

Per prenotazioni https://www.ticketlandia.com/m/factory-18953

16 posti disponibili per tre slot  (10:30 -12:00; 14:30-16:00; 16:30 – 18:00) 

Prezzo 15€

 

Sfida ai fornelli per le cuoche professioniste del Piemonte

Concorso nazionale “Extra Cuoca” 

 

Le ricette che valorizzano gli oli extravergine di oliva finalisti dell’Ercole Olivario 2023 vanno presentate entro il 10 maggio 2023

 

Anche le cuoche professioniste del Piemonte hanno tempo fino al 10 maggio per iscriversi alla terza edizione di “Extra Cuoca – Il talento delle donne per l’olio extra vergine di oliva”, il concorso nazionale che valorizza la creatività delle chef professioniste promuovendo l’impiego in cucina dell’olio extra vergine d’oliva di alta qualità.

 

La partecipazione al concorso, organizzato dal Comitato di Coordinamento del Premio Ercole Olivario e dall’Associazione Nazionale Donne dell’Olio, in partnership con Lady Chef (Dipartimento femminile della FIC – Federazione Italiana Cuochi) e la collaborazione tecnica dell’Università dei Sapori di Perugia, della Fondazione EVOO SCHOOL, del programma televisivo Agrisapori e di Italia a Tavola, consentirà anche alle cuoche professioniste del Piemonte di mettere alla prova il proprio talento e la propria capacità creativa, elaborando ricette che non solo esaltino le qualità organolettiche di uno degli oli finalisti alla XXXI edizione del Premio Nazionale Ercole Olivario e della II edizione de La Goccia d’Ercole, ma che siano anche in grado di valorizzare l’impiego di prodotti tipici del Piemonte, coniugando al meglio la tradizione gastronomica piemontese con un utilizzo innovativo e originale degli ingredienti necessari alla ricetta proposte.  

 

Iscriversi al concorso Extra Cuoca significherà, quindi, per le cuoche partecipanti affrontare una sfida appassionante e ricca di emozioni che persegue un duplice obiettivo: attribuire il meritato valore alla professionalità delle cuoche iscritte che, nelle loro creazioni, dovranno trovare il giusto equilibrio tra fedeltà alla tradizione e slancio creativo, evidenziando il ruolo dell’olio e.v.o. in cucina non come semplice condimento, bensì come vero e proprio ingrediente dei piatti proposti, da abbinare correttamente agli altri prodotti utilizzati; far conoscere alla platea dei consumatori le potenzialità legate all’uso consapevole dell’olio e.v.o. italiano di qualità, rafforzando l’incontro e l’interscambio tra il mondo della produzione e il settore della ristorazione, comunicando la capacità dell’olio di farsi strumento di promozione anche turistica della bellezza dei territori delle Regioni italiane da cui proviene.  

 

Le cuoche professioniste potranno iscriversi gratuitamente entro mercoledì 10 maggio 2023, compilando il modulo on line di iscrizione (disponibile, insieme al regolamento, al sito www.extracuoca.it). Per info contattare la Segreteria Organizzativa del Concorso “EXTRACUOCA” c/o Promocamera – Azienda Speciale Camera di Commercio dell’Umbria Tel. 075.9660.589 – 639 extracuoca@umbria.camcom.it.

Le partecipanti avranno la possibilità di inviare un massimo di quattro ricette, una per ciascuna delle quattro categorie in gara: Antipasti e altre preparazioni (finger food, contorni, torte salate, tramezzini, cocktail), Primi Piatti, Secondi Piatti e Dolci.

 

Gli elaborati, completi di foto del piatto finito, verranno poi sottoposti al vaglio di una Giuria di esperti multidisciplinare – presieduta da Giorgio Donegani,  Tecnologo alimentare ed esperto di nutrizione e composta da Alessandra Baruzzi, Cuoca e Coordinatrice Nazionale Lady Chef; Giuseppe Capano, Chef dell’olio e scrittore-divulgatore; Gianna Fanfano, cuoca e segretaria generale di Lady Chef; Antonietta Mazzeo, Assaggiatrice esperta di olio e giornalista; Martina Rusconi Clerici, Imprenditrice e membro del direttivo Associazione Nazionale Donne dell’Olio;  e Fabrizio Salce, Giornalista enogastronomico; – che attribuirà loro un punteggio attenendosi a sette parametri: l’attenzione prestata al profilo sensoriale dell’olio prescelto, la cura nella scelta degli ingredienti utilizzati, la valorizzazione dei prodotti locali, la gradevolezza desumibile dalla descrizione della ricetta, l’aspetto estetico valutabile dalla foto del piatto, la salubrità e il profilo nutrizionale del piatto proposto e infine l’originalità, creatività e innovazione come valori aggiunti.

 

Il Mercato della Terra di Slow Food a Torino: nuovo appuntamento domenica 16 aprile

I migliori produttori del territorio e un ricco calendario di attività didattiche.

Ritorna anche questo mese l’appuntamento con il Mercato della Terra di Slow Food: questa domenica, 16 aprile, dalle ore 9 e fino alle ore 19, sempre sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto.

Torino, capoluogo del Piemonte, terra di grandi eccellenze enogastronomiche e patria di Slow Food e dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha un patrimonio culturale immenso, che trova espressione in tante realtà agricole e artigiane che portano avanti il loro lavoro secondo i criteri del “buono, pulito e giusto“. Il Mercato della Terra di Torino è dunque un progetto che vuole dare massima espressione a questa ricchezza ed è stato fortemente voluto dalla Condotta Slow Food di Torino Città, con il sostegno di Eataly Torino Lingotto, da sempre partner e sostenitore di Slow Food. Coinvolge ogni volta produttori selezionati tra i migliori del territorio: produttori di Presìdi, Maestri del Gusto, aderenti al Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e molto altro. Non è un mercato qualunque, ma uno spazio dove acquistare e vendere il meglio della produzione enogastronomica, creare uno scambio e fare educazione.

I produttori presenti questa domenica saranno:

  • Anna Toja (Orbassano, TO)| Sedano Rosso di Orbassano, Presidio Slow Food, fresco ma anche trasformato;
  • Azienda Agricola Kalipè (Costigliole d’Asti, AT)| miele di alta montagna alpina Presidio Slow Food e i prodotti dell’alveare;
  • Azienda Agricola Rovere (Langosco, PV) | riso lavorato a pietra;
  • Birrificio La Piazza (Torino) | birra artigianale, in bottiglia e alla spina;
  • Cascina Bonasera (Cascinette d’Ivrea, TO) | farine di grani e mais antichi Presìdi Slow Food;
  • Cascina Bonetto (Lusernetta, TO)| Antiche varietà di mele piemontesi, Presidio Slow Food, succo e pacioc;
  • Cascina Losetta (Luserna San Giovanni, TO)| uova da galline free-range, specialità invasettate e zabaione;
  • Cascina Rubina (Poirino, TO) | ortaggi e frutta del territorio, tra cui l’Asparago di Santena;
  • Cucun (Castellar, Saluzzo, CN) | trasformati del Ramassin della Valle Bronda Presidio Slow Food, tra cui confetture, composte, succo, sciroppo e liquore;
  • Delizie Andrè (Sciolze, TO)| specialità nel vasetto: antipasti, chutney, pesto, confetture;
  • Green Italy (Borgomasino, TO) | prodotti a base di canapa coltivata localmente: farina, olio, biscotti, composte, cioccolato;
  • Il Forno del Borgo (Avigliana, TO) | pane e prodotti da forno con farine macinate a pietra e lievito madre;
  • La Bessa (Magnano, BI) | Nocciola Tonda Gentile Trilobata: in purezza, farina, granella, crema spalmabile e olio;
  • Liriodendro (Borgaro Torinese, TO)| salumi senza glutine e derivati del latte, polifosfati e con basso tenore di sale.

Al Mercato della Terra di Torino naturalmente non si farà soltanto la spesa. Come accade in tutti gli altri mercati contadini di Slow Food, alla compravendita si affiancano attività di didattica organizzate assieme a Eataly Lingotto: occasioni perfette per approfondire e scoprire le eccellenze e le tradizioni del territorio e non solo. In particolare, domenica questo sarà il programma:

  • Ore 11 “Manine in pasta: focaccine” | laboratorio pratico per imparare a fare le focaccine di mais, per i bambini dai 4 agli 11 anni. Insieme a Cascina Bonasera, i piccoli partecipanti scopriranno il processo di produzione della farina di mais, dalla pannocchia al sacchetto. E con quella farina, faranno insieme una golosa ricetta. Per prenotare: www.torino.eataly.it
  • Ore 11 “ProdutTour” | Un vero e proprio tour tra i banchi dei produttori del Mercato della Terra, per conoscere i volti dietro i prodotti e la loro storia! A cura della Condotta di Slow Food Torino Città. Evento gratuito: per prenotare scrivere atorinomdt@gmail.com
  • Tutto il giorno dimostrazione delle fasi di lavorazione del mais di Cascina Bonasera | Dalla pannocchia alla farina, Cascina Bonasera racconterà tutte le fasi e i procedimenti, facendo vedere e assaggiare mais antichi e cereali particolari.
  • Tutto il giorno dimostrazione con gli strumenti dell’apicoltore di Azienda Agricola Kalipè | Michele di Kalipè racconterà le fasi della smielatura e il mondo delle api.

Ecco il calendario completo del Mercato della Terra di Torino:

– domenica 16 aprile

– domenica 28 maggio

– domenica 18 giugno

– domenica 24 settembre

– domenica 22 ottobre

– domenica 26 novembre

– domenica 17 dicembre

Marchetti apre a Torino una delle gelaterie più piccole del mondo

8,5 mq di gusto e dolcezza: il maestro gelatiere Alberto Marchetti stabilisce un nuovo, golosissimo record. Apre a Torino una delle gelaterie più piccole del mondo!

Per il maestro gelatiere è la numero 6 a Torino, la decima in Italia.

7 giorni su 7, dalle 12 alle 24, la nuova gelateria di Alberto offrirà 16 gusti, realizzati freschi ogni mattina proprio all’interno del laboratorio minimal allestito nella iconica torre di mattoni rossi di Corso Galileo Ferraris 290.

Alberto non è solo in questa nuova avventura perché la gelateria sorge accanto al nuovo M** BUN Aquatica.

M** BUN (che in piemontese vuol dire “solo buono”) è il primo slow fast food italiano fondato da Francesco Bianco, Paola Pellichero e Graziano Scaglia e inaugurato a Rivoli, in provincia di Torino, nel 2009. Una formula veloce che racconta di prodotti preparati al momento con materie prime fresche non congelate e provenienti da filiere controllate.

Un sodalizio, quello fra Alberto Marchetti e M** BUN  che dura da anni e che oggi porta i due torinesissimi brand a creare un vero e proprio polo del gusto, a due passi da Piazza D’Armi, dallo Stadio Olimpico e dal Pala Alpitour.

Come sempre l’impegno di Alberto è quello di offrire un gelato fresco, semplice e buono.

Fresco: il gelato di Alberto Marchetti viene lavorato e mantecato ogni giorno nel laboratorio a vista.

Semplice: solo quello che serve, niente di più. Le materie prime sono selezionate direttamente in giro per l’Italia e attingendo dai presidi Slow Food.

Buono: la bontà sta nello scegliere ingredienti di alta qualità e freschi che rievocano emozioni vere come quelle dell’infanzia.

 

www.albertomarchetti.it

 

ALBERTO MARCHETTI GELATERIE

TORINO, corso Vittorio Emanuele II, 24 bis

TORINO, via Po, 35

TORINO, via Cernaia, 18/A

TORINO, Via Principi d’Acaja, 65/D

TORINO, corso Galileo Ferraris 290

TORINO – CASA MARCHETTI, piazza CLN 248

ALBA (CN), via Vittorio Emanuele, 17D

ALASSIO, via XX settembre, 48

MILANO, viale Monte Nero, 73

MILANO, Eataly Smeraldo, P.zza Venticinque Aprile, 10

Enotavola, cibo e ambiente minimal-elegante per palati raffinati

Questa settimana siamo andati alla scoperta di una vera istituzione della tradizione vinicola torinese: la casa del Barolo. L’enoteca- situata nell’elegante cornice di Via Andrea Doria- rappresenta fin dal 1974 la tradizione del buon bere con oltre 1.000 etichette di vini pregiati, tra cui Amarone, Barolo, Brunello e ancora Franciacorta, Champagne e Prosecco. Non solo specialità piemontesi, ma vini provenienti da tutto il territorio italiano e non solo. Qui, oltre al classico acquisto, è possibile consumare aperitivi accompagnati da taglieri studiati con prodotti tipici studiati per garantire al consumatore il miglior accompagnamento.

Il progetto dell’enoteca si è espanso nel corso del tempo e- merito della qualità e del successo del prodotto- ha dato vita al Ristorante Enotavola Casa del Barolo (Via Bodoni 7). Il locale si affaccia- appunto- su Piazza Bodoni, uno dei più eleganti salotti torinesi. Enotavola è elegante e molto accogliente: le luci calde, il colore del legno e la piccola oasi del cortile interno vi farà sentire in un ambiente intimo e ospitale. Ogni particolare è finemente studiato per rimandare sempre al concept alla base del progetto: il vino. Le pareti, infatti, sono costellate di moderni contenitori contenenti molte bottiglie delle più svariate provenienze, disposte secondo angolazioni e forme sempre diverse.

Passando ai piatti, il ristorante offre varie tipologie di menù: da quello esclusivamente piemontese, fino al vegetariano e quello di solo pesce. Si può optare, poi, per un’ampia lista di pietanza con una ricca scelta- sopratutto- nella sezione degli antipasti. Particolarmente curato è l’abbinamento di ogni portata ad un vino, consigliato dallo staff a disposizione per garantire un buon abbinamento, lasciando a disposizione del cliente una ricca carta dei vini.

Abbiamo assaggiato la battuta di fassona con una spolverata di tartufo e un piatto di asparagi accompagnati da fonduta e miele. Tra i primi potete trovare tutti i classici della tradizione dai plin fino agli agnolotti. All’assaggio colpisce l’ottima qualità degli ingredienti e gli abbinamenti mai banali. Anche i secondi si focalizzano sulle specialità piemontesi senza far mancare alcuni piatti unici nati dalla creatività dello chef. Passando ai dolci, la scelta è ben studiata e ricercata, offrendo anche un opzione esotica come lo sformato di cocco e mango.

Il menù varia e si adatta a seconda del periodo dell’anno e della stagione, per garantire sempre freschezza e qualità degli alimenti.

Il Ristorante Enotavola Casa del Barolo è dunque una vera chicca della nostra città, dove in un ambiente elegante e mininal, potrete provare piatti semplici ma nello stesso tempo ricercati della nostra tradizione piemontese e non solo. Ve lo consigliamo per una serata particolare, ma anche per una cena tra amici in cui non può mancare del buon cibo e dell’ottimo vino.

Valeria Rombolà

Marchetti apre a Torino una delle più piccole gelaterie al mondo

8,5 mq di gusto e dolcezza: il maestro gelatiere Alberto Marchettistabilisce un nuovo, golosissimo record. Apre a Torino una delle gelaterie più piccole del mondo!

Per il maestro gelatiere è la numero 6 a Torino, la decima in Italia.

7 giorni su 7, dalle 12 alle 24, la nuova gelateria di Alberto offrirà 16 gusti, realizzati freschi ogni mattina proprio all’interno del laboratorio minimal allestito nella iconica torre di mattoni rossi di Corso Galileo Ferraris 290.

Alberto non è solo in questa nuova avventura perché la gelateria sorge accanto al nuovo M** BUN Aquatica.

M** BUN (che in piemontese vuol dire “solo buono”) è il primo slow fast food italiano fondato da Francesco Bianco, Paola Pellichero e Graziano Scaglia e inaugurato a Rivoli, in provincia di Torino, nel 2009. Una formula veloce che racconta di prodotti preparati al momento con materie prime fresche non congelate e provenienti da filiere controllate.

Un sodalizio, quello fra Alberto Marchetti e M** BUN  che dura da anni e che oggi porta i due torinesissimi brand a creare un vero e proprio polo del gusto, a due passi da Piazza D’Armi, dallo Stadio Olimpico e dal Pala Alpitour.

Come sempre l’impegno di Alberto è quello di offrire un gelato fresco, semplice e buono.

Fresco: il gelato di Alberto Marchetti viene lavorato e mantecato ogni giorno nel laboratorio a vista.

Semplice: solo quello che serve, niente di più. Le materie prime sono selezionate direttamente in giro per l’Italia e attingendo dai presidi Slow Food.

Buono: la bontà sta nello scegliere ingredienti di alta qualità e freschi che rievocano emozioni vere come quelle dell’infanzia.

www.albertomarchetti.it

ALBERTO MARCHETTI GELATERIE

TORINO, corso Vittorio Emanuele II, 24 bis

TORINO, via Po, 35

TORINO, via Cernaia, 18/A

TORINO, Via Principi d’Acaja, 65/D

TORINO, corso Galileo Ferraris 290

TORINO – CASA MARCHETTI, piazza CLN 248

ALBA (CN), via Vittorio Emanuele, 17D

ALASSIO, via XX settembre, 48

MILANO, viale Monte Nero, 73

MILANO, Eataly Smeraldo, P.zza Venticinque Aprile, 10

Arriva a Torino il Luna Park della Pizza by DaZero&Friends

 

Il nuovo format itinerante che unisce i grandi pizzaioli protagonisti delle classifiche internazionali di 50 Top Pizza

 

Lunedì 17 Aprile alle 20.30

il secondo appuntamento a Torino in via Urbano Rattazzi 3

Da Caggiano (SA), ospite Angelo Rumolo di Le Grotticelle

per una serata dedicata al Cilento e alla Primavera

24 Marzo 2023 – Dopo il successo del primo appuntamento lo scorso 13 Marzo a Milano, Il Luna Park della Pizza fa tappa a Torino nella pizzeria DaZero di via Urbano Rattazzi 3. Nato da un’idea dei founder DaZero Giuseppe Boccia e Carmine Mainenti, il nuovo format itinerante andrà in scena Lunedì 17 Aprile: protagonisti i pizzaioli DaZero e il maestro Angelo Rumolo con un menù a quattro mani dedicato al territorio del Cilento e alla stagione primaverile.

Angelo Rumolo è il giovane pizzaiolo di Le Grotticelle in provincia di Salerno, che ha conquistato il 12esimo in 50 Top Pizza Italia 2022 e 24esimo tra le 50 Top Pizza World 2022.

 

Dice Giuseppe Boccia, founder DaZero e ideatore de Il Luna Park della Pizza: “La premiazione di Madrid, che ci ha visto raggiungere il 23esimo posto nella classifica mondiale dedicata alle catene di pizzerie, ha fatto scattare l’idea di questo format itinerante grazie al quale portiamo nelle nostre pizzerie i pizzaioli più apprezzati d’Italia e i loro modi di interpretare la pizza. Durante la prima serata meneghina abbiamo accolto i nostri clienti, tanti fan di Onnembo e anche chi ci ha conosciuto attraverso questo nuovo format. E’ stata come una cena tra amici, e siamo felici di arrivare presto a Torino con Angelo Rumolo, un altro grande nome. DaZero promuove da sempre la pizza come motivo di aggregazione e collaborazione nel settore e con Il Luna Park della Pizza riusciamo a diffondere ancora di più questo mondo, scoprendo insieme tante idee e filosofie della ricetta più amata di sempre”.

 

DaZero meets Le Grotticelle, il 17 Aprile 2023 a Torino

Un menù dedicato alla primavera quello costruito per la puntata torinese di Il Luna Park della pizza da Angelo Rumolo e dai pizzaioli di DaZero, Antonio Greco e Mauro Fragella. Tanti vegetali di stagione, sapori che richiamano al Cilento e uno spirito innovativo di ricerca negli impasti e negli abbinamenti.

 Si comincia con un Benvenuto, la Focaccia in tegliasemi integrale di Angelo Rumolo con la pancetta artigianale di Gioi e i carciofini di Paestum dell’azienda agricola Maida, prodotti  cult dei menu di DaZero.

Ecco le pizze di Rumolo: Asparagi, con fior di latte, asparago selvatico trifolato con cipolla, pomodoro semisecco e guanciale artigianale, seguita da Tarassacocon fior di latte, salame grasso leggermente piccante, tarassaco, erborinato di capra, confettura di rosa canina.

E’ poi il momento di DaZero, con due pizze inedite elaborate per la serata: il Carciofo e le sue consistenzecon crema di carciofi, carciofi trifolati, carciofo fritto, maionese di pecorino e prezzemolo. Poi la Marinara Cilentana Special con passata di pomodoro arrostito, alici di menaica, capperi, olive, origano Incontro e basilico cristallizzato.

Si chiude con il dolce, Ma che Bufala! Petali di pizza fritta con ricotta di bufala aromatizzata al peperoncino e confettura di pomodorini.

Ad accompagnare le pizze, preparate con le farine del Molino Casillo, i vini siciliani di Feudo Maccari ed Animaetnea, Birra Moretti e Acqua Ferrarelle.

Costo della serata: 35 euro incluse acqua e bevande analcoliche.

 

Il Luna Park della Pizza, firmato DaZero&Friends

Da sempre la ormai affermatissima insegna di pizzerie cilentane – 23esima nella classifica mondiale delle catene artigianali 50 Top Pizza – promuove eventi, sinergie e occasioni innovative sul mondo della pizza. Nasce così la serie di appuntamenti gastronomici inediti, dinamici e super friendly: un Luna Park, una vera e propria festa intorno alla pizza e ai suoi maestri, per promuovere la ricetta più famosa al mondo come protagonista indiscussa di convivialità. Il format va in scena proprio nei locali di DaZero, caldi e dall’atmosfera familiare, di tutta Italia con ospiti d’eccezione alcuni tra i migliori classificati 50 Top Pizza – le guide alle migliori pizzerie del mondo. Sulla tavola menù sempre diversi costruiti a 4 mani insieme a DaZero. Obiettivo: far scoprire ai pizza lovers di tutta Italia, nuove filosofie, versioni e idee di pizza, vere e proprie ricette gastronomiche con abbinamenti studiati e ingredienti che identificano i territori di ogni pizzaiolo.