Un ladro ha rubato un’auto, ma la sua vittima era un poliziotto. Il malvivente è rimasto bloccato al passaggio a livello della ferrovia Canavesana ed è stato aggiunto dal proprietario del veicolo. C’è stata una breve colluttazione e il ladro ha tentato di scappare. E’ però scivolato sul ghiaccio, battendo la testa, tanto da essere ricoverato in ospedale. L’episodio è accaduto a Bosconero. Il ladruncolo maldestro è un sessantenne già conosciuto alle forze dell’ordine , ed è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Chivasso.
Miseria e nobilta’
Nove rom e otto italiani erano i componenti della banda di ladri. Tra di loro anche due “pensionati”: un esperto in gas esplosivi sessantunenne e un nobile torinese di 70 anni. Credevano di essersi specializzati in furti di oggetti preziosi, ma sono stati sgominati dai carabinieri. Il nobile subalpino è stato accusato di ricettazione per aver profanato la tomba della moglie
Che, alla base di tutto, si tratti di crisi non c’è dubbio. Che poi sia crisi economica o di valori è un’altra cosa. Certo la storia sembra tratta da un film della commedia all’italiana e fa sorridere amaramente. Nove rom e otto italiani erano i componenti della banda di ladri. Tra di loro anche due “pensionati”: un esperto in gas esplosivi sessantunenne e un nobile torinese di 70 anni.
Credevano di essersi specializzati in furti di oggetti preziosi, ma sono stati sgominati dai carabinieri. Il nobile subalpino è stato accusato di ricettazione. La tomba della consorte, scomparsa qualche anno fa, fu infatti profanata: gli inquirenti sono convinti che quel furto avvenne su commissione per accaparrarsi i gioielli della defunta, che riposa al cimitero di Corio.
Manca solo il grande Totò ma è una via di mezzo tra “I soliti ignoti” e “La banda egli onesti”. Anzi: “Miseria e nobiltà”.
(cb)
(Nella foto Totò in una scena di “Miseria e nobiità” di Mario Mattoli, 1954)