Trenta endoscopi per 900 mila euro, antiretrovirali rubati per un valore di 350 mila euro e la media di un ospedale su due visitato dai ladri per razziare farmaci e macchinari di valore. Questa la situazione evidenziata dal quotidiano Cronaca Qui Torino che ha sottolineato come gli ospedali del Piemonte siano nel mirino di gruppi criminali. Il giro d’affari per il furto e la rivendita di farmaci e dispositivi medici costosi prelevati nelle strutture sanitarie è un grande business. Un documento pubblicato dalla Sifo, la Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende ospedaliere, dedicato ai furti di medicinali e strumenti nelle aziende sanitarie indica che il 50% delle strutture piemontesi ha subito furti negli ultimi 5 anni. «Gli investigatori – è scritto nel rapporto – sono convinti che una parte dei furti commessi sia opera di gruppi criminali specializzati». Nel 2016 al San Giovanni Bosco i ladri rubarono 30 endoscopi e due processori per 900 mila euro e, nel 2014 – scrive il giornale torinese – all’Amedeo di Savoia una banda di ladri saccheggiò il più grosso deposito di farmaci antiretrovirali per 350mila euro.