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Eataly, festa in terrazza per Torino Cocktail Week

Grand Opening della Torino Cocktail Week!

 

Cocktail e tapas al tramonto per salutare l’estate: arriva una grande festa in terrazza, al primo piano di Eataly Lingotto, per dire arrivederci alla bella stagione, ricordando i cocktail sulla spiaggia e le cose buone mangiate in compagnia! In occasione della serata d’apertura della Torino Cocktail Weekvenerdì 15 settembre l’appuntamento sarà dalle ore 19 con fresche proposte di cocktail e le tapas ideate dall’Executive Chef di Eataly Patrik Lisa.

I barman della Cocktail Week prepareranno una selezione di drink. Dai grandi classici Gin Tonic e Americano, a quelli più particolare e inediti: per esempio il Little John con gin, Branca Menta, vermouth e genziana e il Fanciulli, a base di bourbon. Da provare anche il piemontesissimo Bon Parej, l’Elisir di lunga vita (già solo per il nome!) e tanti altri. In abbinamento le proposte pensate per l’occasione da chef Lisa: il paninetto al pulled pork ma anche tante proposte vegetariane, come il crocchè di patate, i tacos con pomodoro, avocado e cipollotto o i cardoncelli allo spiedo.

Si consiglia la prenotazione, tramite acquisto carnet su www.torino.eataly.it

I COCKTAIL

✧ Torino Milano via Novara: Carpano botanic Bitter, Carpano Vermuth Rosso, Cynar, Crusta di sale e cacao amaro

✧ You can’t image this flavour: Fernet Branca, Orzata Vincenzi, Lime

✧ Fanciulli: Bourbon Jim Beam, Fernet Branca, Carpano Vermouth Rosso

✧ Elisir di Lunga Vita: Carpano Vermouth Rosso, Ginger Beer Fever-tree, Succo di limone, Menta

✧ Little John: Gin Roku, Carpano Vermouth Bianco, Branca Menta, Elisir Gentiana Bordiga

✧ Bon Parej: Vodka Amundsen, Caffè Borghetti, Elisir Bigorade Bordiga

✧ Gin Tonic: Gin Roku, Tonica superfine Tassoni

✧ Americano

✧ Negroni

LE TAPAS

✦ Paninetto con pulled pork

✦ Crocchè di patate con provola e mayo affumicata

✦ Tacos con pomodoro, avocado e cipollotto

✦ Cardoncelli allo spiedo con salsa al prezzemolo

✦ Raviolo fritto cacio, pepe e limone

  • Carnet degustazione da 3 cocktail | 25 €
  • Carnet degustazione da 5 tapas | 30 € solo la sera dell’evento
  • Carnet degustazione da 3 tapas | 18 € solo la sera dell’evento

Possibilità di acquisti singoli di cocktail e tapas

TORINO COCKTAIL WEEK | GRAND OPENING

h 19:00 – 00:00

Terrazza Eataly Lingotto, primo piano

Cirié Beer & Street Food 2023

Una Celebrazione Epica della Birra e dello Street Food in Anticipo all’Oktoberfest 

CIRIÈ, 14/17 Settembre 2023 – È tempo di alzare i boccali e preparare le papille gustative, perché sta per tornare la festa più attesa dell’anno a CirieCirie Beer & Street Food 2023! Quest’anno, dal 14 al 17 Settembre, la pittoresca città di Cirie sarà invasa dalla magica atmosfera della Festa bavarese in un avvincente anticipo all’Oktoberfest, e la birra ufficiale Paulaner farà da padrona di casa, come da tradizione. 

La festa si svolgerà lungo il suggestivo Viale Martiri della Libertà, che si vestirà di biancazzurro, i colori tipici della festa bavarese, per accogliere tutti i partecipanti in un’ambientazione da fiaba. Sarà un’occasione unica per immergersi nella cultura bavarese, gustando birre autentiche, cucina straordinaria e tanta musica dal vivo. 

Sapori dal Mondo, il rinomato organizzatore, leader indiscusso della cultura street food portata nelle piazze con passione e cura dei dettagli da oltre vent’anni, vi invita a partecipare a questo incredibile evento che celebra il meglio della birra e dello street food. 

Ecco alcuni dei punti salienti dell’evento: 

  • Birra Paulaner: Gustate le autentiche birre Paulaner, direttamente dalla Baviera. I maestri birrai saranno presenti per condividere la loro passione e le loro conoscenze con gli amanti della birra. 

  • Street Food di Classe Mondiale: Scoprite una vasta gamma di cibo proveniente dai migliori food truck, con chef street selezionati che prepareranno delizie gastronomiche da tutto il mondo. Qui troverete tutto ciò che il vostro cuore e il vostro palato desiderano. 

  • Atmosfera Festosa: Lasciatevi trasportare dalla gioia, dall’energia e dall’amicizia che caratterizzano l’Oktoberfest, qui a Cirie. 

  • Area Family-Friendly: La festa è aperta a tutte le età, con un’area dedicata ai più piccoli, giochi, e molte attività per tutta la famiglia. 

  • Mercato dell’Artigianato: Scoprite oggetti artigianali unici, souvenir e creazioni locali presso il mercatino dell’usato, del collezionismo e del piccolo antiquariato” in via Vittorio Emanuele II, tutta la giornata di Sabato 16. 

  • Ciriè Music Festival: Sempre il Sabato 16, ultimo appuntamento della stagione con il Cirié Music Festival, evento organizzato dai Music Piemonteis 4.0. Concerto della Filarmonica Felettese in Piazza Caduti sul Lavoro (Piazza Rossetti) alle ore 21.00.  Ingresso libero e gratuito. 

Una soffice torta di pere

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Morbida, pochi ingredienti semplici, ideale per ogni momento della giornata, questa e’ la golosa torta di pere. Un dolce delicato, profumato e genuino, di facile realizzazione dal risultato sempre soddisfacente.
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Ingredienti
2 pere Kaiser mature
200gr. di farina 00
100gr. di burro
80gr. di zucchero
½ bustina di lievito vanigliato per dolci
2 uova
1 pizzico di zenzero in polvere
Buccia di limone grattugiato
Zucchero a velo
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Sbucciare le pere, tagliarne una a cubetti ed eliminare il torsolo, tagliare l’altra a spicchi per decorare il dolce. Fare sciogliere il burro e caramellare le pere. Nel mixer mescolare la farina, lo zucchero, lo zenzero, la buccia del limone ed il lievito. Aggiungere un uovo alla volta, unire poi le pere caramellate. Imburrare ed infarinare uno stampo, versare il composto, decorare con gli spicchi di pera rimasta. Infornare in forno preriscaldato a 180°C per 50 minuti. Lasciar freddare completamente e spolverizzare con zucchero a velo.

Paperita Patty

Foraging, alla ricerca di erbe spontanee da cucinare

La primavera-estate, è il periodo in cui ritorna la voglia di stare all’aperto, camminare, respirare i profumi regalati da una natura nuovamente in fiore, in pieno rinascimento. Gironzolando per parchi, boschi, campi o spiagge, dove domina un meraviglioso tripudio cromatico e olfattivo, è facile trovare erbe o piante selvatiche edibili da raccogliere e portare direttamente sulle nostre tavole.

Questa attività, una spesa open air alternativa e gratuita, che ci porta un po’ indietro nel tempo ricalcando quello che facevano le nostre nonne, si chiama foraging e sta tornando di moda, è trendy. Probabilmente, oltre alla questione strettamente legata alla cucina e al cibo, il motivo di questo interesse agreste è dovuto al rinnovato bisogno di spontaneità, di semplicità e anche alla volontà di fare una azione concreta capace di procurarci benessere; ci sono dunque dei risvolti psicologici collegati a questa esperienza bucolica che ci parlano di bisogni legati alla cura della persona, di voglia di natura, di tempi dilatati e di necessità meditativa.

Queste erbe, accuratamente riconosciute e raccolte, rappresentano un alimento salutare vista la consistente quantità di sali minerali e vitamine in esse contenute. Naturalmente è importante che la raccolta avvenga con attenzione e in sicurezza scegliendo con cura i luoghi dove cogliere questi squisiti vegetali volontari. E’ necessario, per esempio, che ci si trovi in posti non inquinati, lontani sia dalle strade che dalle aree trattate con sostanze chimiche; a tal proposito sarebbe opportuno, per coloro non hanno conoscenze botaniche e vogliono iniziare questa pratica, iscriversi ad un corso di preparazione, disponibile anche online, attraverso cui acquisire le conoscenze base per il riconoscimento delle piante spontanee commestibili e per imparare ad identificare i luoghi giusti per raccogliere queste erbe alimurgiche, termine che deriva da “alimurgia” ovvero la scienza che studia la possibilità di nutrirsi di erbe selvatiche. Oltre ad assicurarsi la bontà dei prodotti che raccogliamo e portiamo nei nostri piatti è altrettanto essenziale fare foraging rispettando l’ambiente, garantendo quindi la conservazione e il mantenimento degli equilibri ecologici. Quest’ultimo punto viene certamente affrontato durante i corsi, ma è legato soprattutto alla sensibilità e al buon senso che ci dovrebbe guidare in una condotta riguardosa nei confronti del nostro pianeta, in poche parole non dobbiamo abusare e appropriarci in maniera sconsiderata dei frutti che la terra generosamente ci dona.

Le erbe e le piante spontanee commestibili sono davvero molte, alcune insospettabili. Vediamone alcune tra le diverse tipologie: alberi, piante, erbe, fiori.
Tra gli alberi edibili troviamo, per esempio, l’ imponente e profumato Tiglio, le sue foglie più giovani possono essere utilizzate nelle insalate o nelle zuppe e grazie alle sue proprietà emollienti questo arbusto rappresenta un valido digestivo e un leggero calmante. Altri meravigliosi fusti da portare nelle nostre cucine sono il Faggio, l’Abete Rosso di cui possiamo utilizzare i suoi rami per insaporire brodi e per creare sciroppi e infusi o la Betulla che offre, oltre al suo fogliame, anche la corteccia e la linfa. Tra le piante edùli invece abbiamo la rinomata cicoria che aiuta nel detox, ha proprietà antiage e, grazie al suo contenuto importante di inulina, aiuta a depurare il fegato attraverso tutte le sue parti edibili, sia le foglie che i fiori.
Nella famiglia delle Cactaceae rinveniamo invece il Fico d’India che produce, come tutti sanno, frutti coloratissimi, dolci e saporiti, di questa pianta dal look esotico tuttavia possono essere mangiate anche le pale sia sbollentate che passate in forno (ovviamente il tutto privato della buccia spinosa da eliminare con molta attenzione!). L’Agave Americana è un’altra scenografica succulenta che si trova invece sulle nostre coste. Il suo interno può essere utilizzato per fare dolcissime confetture, il gambo cucinato come gli asparagi e i semi macinati possono essere utilizzati nelle zuppe.
Le Pratoline che troviamo numerose nei campi possono essere utilizzate nella loro interezza durante la preparazione di frittate o possono essere messe sott’olio come i capperi, l’importante è che vengano raccolte ancora in bocciolo. Altre erbe edibili sono il Lampascione, un antibiotico naturale, il Trifoglio rosa, il Tarassaco da mangiare in tutte le sue parti, e molte altre ancora.
Il foraging, dunque, è una benefica attività all’aperto che, se fatta nella maniera corretta e con il criterio del rispetto per l’ambiente, può farci entrare profondamente in contatto con il verde prezioso che ci circonda, aiutarci a rallentare i ritmi frenetici che dominano la quotidianità e prenderci una pausa da tutto ciò che è smart e tecnologico. Sicuramente dopo mesi di chiusura, di meeting in videoconferenza e di Dad passeggiare nella natura e apprezzarne consapevolmente i frutti è un sistema, un metodo, per riconnettersi con l’universo, per respirare e ricominciare.

Maria La Barbera

 

 

 

Cotoletta “la piemontese” in versione Dc: Giachino invita gli amici di Donat-Cattin

Alcuni storici amici di Carlo Donat-Cattin, leader Dc e statista democristiano, hanno accolto oggi l’invito di Mino Giachino per gustare la “cotoletta piemontese” al ristorante Pollastrini di Torino. Si tratta di Giorgio Aimetti, biografo di Donat-Cattin; Giuseppe Casciana, lo storico e fedele autista; Tonino Di Marco, il fotografo ufficiale e Giorgio Merlo, l’ultimo giovane “cresciuto” alla scuola di Forze Nuove, la corrente della sinistra sociale guidata dal leader torinese. Oltre, ovviamente, a Mino Giachino, stretto collaboratore dello storico Ministro del Lavoro.
Un pranzo che, come tante degustazioni che ormai si fanno in Piemonte, segnano il successo di una iniziativa enogastronomica – quella cotoletta piemontese – che arricchisce e rilancia questo piatto in tutta la Regione.

Carmagnola, gemellaggio con il Peperone Crusco di Senise e la Salsiccia di Bra

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola (TO)

PEPERONE DAY

Domenica 3 settembre

 

Il concorso mostra/mercato del peperone con la sfida tra i produttori locali e il gemellaggio con il Peperone Crusco di Senise e la Salsiccia di Bra

 

 

Nella capitale italiana del peperone, il protagonista assoluto si potrà degustare ed acquistare nelle sue cinque tipologie riconosciute dal consorzio dei produttori: il quadrato, il trottola (a forma di cuore con punta leggermente estroflessa o con punta troncata), il lungo o corno di bue (cono molto allungato), il tumaticot (tondeggiante e schiacciato ai poli, come un pomodoro) e il quadrato allungato. Le prime quattro sono autoctone, mentre l’ultima è una tipologia ibrida che ha una resa superiore in quanto più tollerante alle virosi.

I peperoni di Carmagnola vengono raccolti manualmente dalla fine di luglio rispettando un severo disciplinare di produzione e sono apprezzati in tutta Italia per la loro bontà, per caratteristiche che si prestano alle più svariate preparazioni e per le loro numerose proprietà nutraceutiche.

Per preservare un patrimonio e farlo conoscere ed apprezzare, viene organizzato – per tradizione nella prima domenica di fiera – il Concorso Mostra/Mercato del Peperone, riservato ai produttori locali.

In concomitanza, sono in programma il “Peperone Day” in tutti i ristoranti, osterie, bar e trattorie nazionali e internazionali che inseriscono domenica 3 nel loro menù uno o più piatti preparati con il peperone di Carmagnola, e le premiazioni del contest “Peperone Urbano”: una sfida lanciata dal Consorzio del Peperone e dal Comune di Carmagnola a chiunque voglia cimentarsi nella coltivazione biologica del famoso prodotto orticolo nella propria casa, sul proprio terrazzo o giardino. Vengono premiati i primi tre classificati, oltre alle scuole primarie e dell’infanzia che hanno partecipato alla competizione orticola.

Nella giornata del Peperone Day sono in programma anche il gemellaggio del Peperone di Carmagnola con il Peperone Crusco di Senise e con la Salsiccia di Bra in un evento al quale partecipano i rappresentanti dei relativi consorzi, oltre alla tradizionale Festa di Re Peperone e la Bela Povronera con la sfilata di oltre 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni d’Italia che si conclude con un evento sul grande palco di Piazza Sant’Agostino presentato da Elia Tarantino. La sfilata partirà alle ore 16 da piazza Martiri accompagnata dai tamburini di Borgata Santa Maria di Grugliasco, per percorrere via Valobra e raggiungere piazza Sant’Agostino. Da Bergamo arriva la maschera Brighella, da Verona il papà del Gnoco, la maschera più anziana d’Europa di 496 anni e il presidente del coordinamento Maschere Italiane, da Parma il presidente onorario del coordinamento Maschere Italiane e la maschera Al Dsevod, da Borghetto Santo Spirito (SV) il presidente dell’AMI – Associazione Maschere Internazionali, da Venezia le più caratteristiche maschere veneziane, oltre alle maschere folkloristiche e storiche del Piemonte, come i Giandoja di Pinerolo e Racconigi.

 

L’elenco completo dei locali aderenti al Peperone Day su fieradelpeperone.it

 

La 74esima edizione della Fiera del Peperone è organizzata dalla Città di Carmagnola e prodotta, per la prima volta, da Puro Stile Italiano e Fondazione Reverse.

Main Sponsor: BTM – Banca Territori del Monviso, Pasta Berruto, ECS

Sponsor: Reale Mutua Assicurazioni, Coldiretti, Hydra

Charity Partner, per il quinto anno, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Ancora una volta a sostegno dell’Istituto di Candiolo IRCCS per finanziare le migliori tecnologie e contribuire alla sconfitta del cancro.

 

INFO

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Carmagnola (TO) | 1-10 settembre 2023

Orari fiera: dal lunedì al venerdì, ore 18-24 | sabato e domenica, ore 10-24

Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione di alcuni spettacoli de Il Foro Festival

 

Sito web: fieradelpeperone.it

Ufficio Manifestazioni: Tel. 011.9724222/270 | cultura@comune.carmagnola.to.it

Fiera del Peperone di Carmagnola

Instagram Fiera: @fierapeperone

Facebook Fiera: @fierapeperone

Il Foro Festival di Carmagnola

Instagram Foro Festival: @ilforofestival

Facebook Foro Festival: @ilforofestival

La Cotoletta “La Piemontese” conquista Ceres

La cotoletta la piemontese ideata da Mino Giachino conquista la ribalta alla qualificata  Osteria degli Artisti a Ceres in una bella serata di interesse è curiosità. La splendida Toma dei Ceschin della azienda agricola Genotti di Chialamberto sulla splendida carne piemontese impanata accompagnata da un ottimo Nebbiolo giovane come consigliato dalla Enologa Elisa Scavino, ha stupito per la sua morbidezza . Il nuovo piatto della cucina piemontese che sta attirando la attenzione di Coldiretti Confagricoltura e dei ristoranti di montagna . Un altro modo per valorizzare le produzioni  di formaggi delle nostre belle vallate alpine .

Risotto “regale” al Castelmagno

Un formaggio nobile che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’

 

Un risotto prelibato, raffinato e d’effetto grazie al formaggio Castelmagno, il “re” dei formaggi tipici piemontesi, eccellenza della Val Granda, da proporre ai vostri ospiti per le grandi occasioni. Pasta friabile, fine, sapore delicato, profumo intenso e persistente. Un formaggio nobile.che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’!

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Ingredienti:

 

350gr.di riso per risotto

200gr.di formaggio Castelmagno

1 scalogno

1 bicchiere di vino prosecco

Brodo vegetale q.b.

Olio e burro q.b.

Sale, pepe q.b.

Grattugiare il Castelmagno. In una padella mettere 3 cucchiai d’olio e una noce di burro, aggiungere lo scalogno affettato sottilmente, lasciar rosolare a fuoco lento. Aggiungere il riso, tostarlo sino a quando e’ lucido, poi sfumare con il prosecco.   Dopo che il vino si sarà consumato, unire 100 gr di Castelmagno e due mestoli di brodo vegetale caldo e continuare la cottura mescolando sovente. Aggiungere altro brodo caldo quando il riso si asciuga troppo. Portare a cottura, aggiungere il rimanente Castelmagno grattugiato, mantecare con una noce di burro, servire subito. Buonissimo!

 

Paperita Patty

Ruspante pasta e fagioli rustica

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Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia

Un sano piatto della tradizione dal sapore antico, nutrizionalmente completo, economico e appagante. Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia, questa e’ la versione di casa mia.

 

Ingredienti:

 

300gr. di fagioli secchi di Saluggia o Borlotti

1 cipolla

1 carota

1 patata

1 costa di sedano

1 spicchio di aglio

1 pomodoro

1 foglia di alloro

1 crosta di parmigiano

1 rametto di rosmarino

1 ciuffo di prezzemolo

100gr. di tagliatelle all’uovo spezzettate

Sale, olio evo q.b.

 

Mettere in pentola a pressione i fagioli secchi e tutte le verdure precedentemente lavate, coprire con acqua fino alla tacca, aggiungere la crosta di parmigiano e poco sale. Cuocere almeno 1 ora dal fischio. Lasciar raffreddare, eliminare la crosta di parmigiano, passare tutte le verdure e parte dei fagioli al passaverdure. In un tegame, preferibilmente di coccio, mettere il passato allungato con due mestoli di acqua, cuocere la pasta per il tempo necessario, spegnere il fuoco, aggiungere i fagioli rimasti, aggiustare di sale e lasciar riposare per almeno tre ore. Servire calda irrorata con un filo di olio crudo. Una semplice bonta’.

 

Paperita Patty

CioccolaTò, “il cioccolato delle meraviglie” torna a Torino in autunno

Dal 27 ottobre al 5 novembre Torino si trasforma in una grande cioccolateria a cielo aperto: torna CioccolaTò, la kermesse dedicata al cibo degli dei, ormai un must del calendario degli eventi della città, un viaggio lungo dieci giorni fatto di gusto, spettacoli e visite guidate che coinvolge tutti i sensi e regala emozioni a ogni assaggio.

1 milione di visitatori, oltre 72 mila kg di cioccolato venduti, 150 eventi tra Piazza San Carlo e le location diffuse in città, 8000 presenze alle degustazioni e agli showcooking e oltre 400 mila partecipanti solo nel primo weekend: sono questi i numeri dell’ultima edizione di CioccolaTò, un grande successo per la città di Torino, che ha avuto risvolti positivi anche sul turismo e sull’economia locale.

“Quando si parla di cioccolato, si pensa a Torino – ha commentato l’assessore ai Grandi eventi della Città di Torino Mimmo Carretta – e CioccolaTò è una delle più importanti manifestazioni dedicate a questa eccellenza gastronomica che ha radici lontane nella storia della nostra città. La kermesse è uno dei grandi eventi che animerà l’autunno torinese, con le vie e le piazze del centro che per dieci giorni si trasformeranno in un grande palcoscenico dedicato al cioccolato; una manifestazione di successo, da sempre tra le più gradite e partecipate da  torinesi e turisti, con un ricco programma di eventi e di iniziative che coinvolgerà l’intera città”.

Torino è, senza dubbio, la capitale italiana del cioccolato, vera tappa fissa in Europa insieme a Bruxelles, Vienna e Parigi per i turisti che ogni anno restano affascinati dalle vie del cioccolato, percorsi di viaggio dove il cacao è un bene da tutelare e tramandare.

Torino è la prima città italiana in cui è arrivato il cioccolato, merito del duca Emanuele Filiberto che nel ‘500 portò a corte le preziose fave di cacao e nel 1560, per festeggiare il trasferimento della capitale da Chambery, servì ai torinesi una tazza fumante di cioccolata calda. Fu amore a prima vista, anzi a primo sorso!

Sempre a Torino nacque anche il gianduiotto, ormai vero e proprio simbolo della città, geniale escamotage dei maestri cioccolatieri che utilizzarono le nocciole per sopperire alla carenza di cacao dovuta al blocco continentale imposto da Napoleone. Risultato: una tradizione unica che ha fatto di Torino una indiscussa capitale del cioccolato.

Dal 27 ottobre al 5 novembre CioccolaTò, come tradizione, sarà un evento diffuso per tutta la città.

Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Il cioccolato delle Meraviglie” ed è ispirato all’articolo dedicato da Forbes alla città di Torino, definita la città delle 7 meraviglie; mai come quest’anno CioccolaTò promette di essere un meraviglioso itinerario tra praline, tazze di cioccolata fumanti e bonbon, alla scoperta di laboratori e bar storici che rimandano all’uso antico del cacao degli Aztechi e dei Maya ma, attraverso il costante amore degli artigiani, ci proiettano verso un uso più moderno e creativo di questo prodotto.

CioccolaTò è un evento per tutti, capace di andare dritto al cuore e alla gola dei consumatori con tanti eventi diffusi in città, tra cultura, arte, divertimento, giochi, laboratori, masterclass, showcooking

Cuore dell’evento le centralissime Piazza San Carlo e Via Roma che ospiteranno eccellenze nazionali e internazionali ed accoglieranno migliaia di visitatori italiani e stranieri per questo incredibile viaggio nel cioccolato.

Una grande giostra è l’immagine guida della comunicazione 2023.

“La giostra – sostiene Marco Fedele, Direttore Creativo e Comunicazione di CioccolaTò nell’immaginario di tutti ci riporta all’infanzia, a ricordi indelebili di una felice giornata trascorsa con familiari o amici. Nella comunicazione è molto importante scegliere immagini reali che riescano ad umanizzare l’esperienza, immagini empatiche che veicolino sentimenti reali. La tradizione vuole che alle giostre non fosse il pubblico a recarsi ad assistere allo spettacolo, ma era lo spettacolo a raggiungere il suo pubblico nelle piazze, nelle strade, facendolo diventare protagonista…come a CioccolaTò, uno spettacolo di gusto e felicità, un’esperienza meravigliosa!”.

Da non perdere Casa CioccolaTò che in Piazza San Carlo vedrà sfilare tanti ospiti tra talk, showcooking, masterclass e incontri con il pubblico: Maestri del Gusto del Cioccolato Torino come Davide Appendino, La Perla Torino accanto a maestri cioccolatieri come Guido Gobino, Guido Castagna e Silvio Bessone ma anche chef stellati, Marcello Trentini, Andrea Larossa, Claudio Vicina, Alessandro Mecca e Pastry Chef come Chiara Patracchini, Filippo Novelli e Silvia Federica Boldetti.

Per l’edizione 2023 è confermata la collaborazione con Conpait Confederazione Pasticceri italiani che porterà a Torino numerosi Campioni della pasticceria, gelateria, cioccolateria nazionali e internazionali tra cui Angelo Musolino, presidente Conpait. Riccardo Magni e Andrea Restuccia, campione del mondo di pasticceria.

Per gli appassionati di Willy Wonka da segnalare la Fabbrica di Cioccolato di Silvio Bessone, una vera e propria fabbrica riallestita in Piazza San Carlo che mostrerà al pubblico tutte le fasi di lavorazione del cioccolato.

Per 10 giorni tutta la città sarà in festa grazie a tantissimi eventi off, con l’ormai tradizionale rassegna Fuori di Cioccolato. Per i turisti più golosi da non perdere il CioccoCabrio Bus e Luci d’Artista, un viaggio per conoscere luoghi e storie della città legate al Cioccolato sorseggiando una cioccolata calda in collaborazione con  Somewhere Tour & Events, la Merenda Reale® nei caffè storici o nelle caffetterie delle  Residenze Reali aderenti all’iniziativa, dove scegliere tra una fumante cioccolata calda o un Bicerin, il “Tour Torino Golosa” a cura di www.turismotorino.org e i tour nei caffè storici e nelle cioccolaterie a cura di www.viaggiacorte.it

C’è spazio anche per l’arte a CioccolaTò: torna con la seconda edizione Cioccolatissima, in collaborazione con “Art a Porter”, una mostra diffusa in città, anche in concomitanza con Artissima 2023, con opere a tema “Il Cioccolato delle Meraviglie”.

Tra i Partner di CioccolaTò 2023, “The Chocolate Way” con il suo presidente Nino Scivoletto, la prima rete internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia del cioccolato in Europa con l’obiettivo di promuovere e mettere in collegamento i distretti storici europei del cioccolato di alta qualità, riscoprire e promuovere la tradizione, la cultura, il valore del cioccolato, supportare le pratiche etiche nella filiera del cioccolato di alta qualitàIl Consorzio del Cioccolato di Modica, il Consorzio riunisce le imprese artigiane produttrici di Cioccolato di Modica che ha perseguito lo scopo di dotare il prodotto della I.G.P. Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato.

www.cioccolato-to.events