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Buono come un gelato, semplice come un piacere

Da Borello Supermercati troverete i gelati che vi accompagneranno in momenti di puro piacere ed inaspettata leggerezza, in cui anche i campioni come Charles Leclerc si ritrovano.

Quanti di noi, fin da piccoli, sono rimasti affascinati dal movimento ipnotico del gelataio che con la spatola estrae dal pozzetto il gelato per poi appoggiarlo con calcolata delicatezza sul cono; quasi come un pittore dosa il colore prima di applicarlo sulla tela. Charles Leclerc, pilota di Formula 1 è uno di questi o meglio, è uno di noi.

Fiorenzo Borello con Charles Leclerc

Un ragazzo che partendo dal suo debole per il gelato, lancia oggi un brillante progetto: il gelato ‘LEC – Why Resist?’ Il nome dice tutto, non solo per il rimando al cognome dello sportivo ma anche semplice, facile e ammiccante, così come lo spirito che ha messo in moto e guida il team di questa Start-Up.

Il desiderio iniziale di Charles era quello di aprire una gelateria ma il messaggio che il brand veicola ha fatto in modo che il progetto prendesse un’altra forma, aiutato anche da personalità importanti del settore come Guido Martinetti e Federico Grom e altri professionisti con esperienze in aziende leader. Così LEC arriva nei reparti surgelati e così nelle nostre case, facendosi portatore non solo di un messaggio di auto-indulgenza rispetto al cibo di cui non riusciamo a privarci ma anche di semplice bontà.

Infatti, gli ingredienti scelti per le 5 proposte di gelato variano dai grandi classici, ai più libidinosi e contemporanei ma tutti con un comune denominatore: il desiderio che la bontà possa far parte di uno stile di vita sano ed equilibrato, l’emozione di gustare un dolce senza pensieri, godendosi il gusto e la consistenza di un dolce antico ma sempre attuale come il gelato.

LEC lo troverete nei supermercati ma non esposti in categorie specifiche come high protein, senza lattosio, zero zuccheri, saranno tra i barattoli di quei gelati che sono semplicemente buoni e che arricchiscono l’assortimento ed i momenti di chi desidera godersi il qui e ora senza pensare a calorie ed a possibili rimorsi. Allora “perché resistere?” da Borello Supermercati troverete i gelati che vi accompagneranno in momenti di puro piacere ed inaspettata leggerezza, in cui anche i campioni come Charles Leclerc si ritrovano.

 

Eleonora Persico

Penne saporite in salsa di zucchine

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Un piatto leggero, semplice, delicato ma al contempo saporito

Un primo piatto perfetto, leggero, semplice, delicato ma al contempo saporito, dal color verde acceso che sara’ una gioia per occhi e palato di tutti i commensali.

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Ingredienti per 4 persone:

360 g di pasta corta tipo penne
400 g di zucchine chiare
50 g di parmigiano grattugiato
100 g di pancetta affumicata a cubetti
1/2 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1cucchiaino di menta fresca tritata
1 cucchiaino di basilico fresco tritato
Olio evo q.b.
Sale, pepe
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Tagliare le zucchine a meta’, scavare leggermente per eliminare un poco di polpa, lessare in acqua salata mantenendole al dente. Scolare, conservare l’acqua di cottura e lasciar  raffreddare. In una larga padella soffriggere con un poco di olio i cubetti di pancetta. Frullare le zucchine con il parmigiano, l’aglio, il prezzemolo ed il basilico tritati, il pepe e l’olio, aggiustare di sale. Cuocere la pasta nell’acqua di cottura delle zucchine, scolare e saltare in padella con la salsa di zucchine.

Paperita Patty

 

“La Credenza”, progetto ristorazione nei locali di Fiorshop Coop

Fare la spesa tra le eccellenze gastronomiche piemontesi del Fiorshop Coop,  salire le scale e accomodarsi in una piccola sala accogliente, luminosa, e degustare piatti realizzati, per la maggior parte, proprio con i prodotti d’alta gamma a marchio Fior fiore” dei supermercati Coop, nella storica  Galleria San Federico a Torino.
Il progetto ristorativo Fiorfood by  ” La Credenza“, accanto all’offerta più easy ma al contempo di qualità, del già consolidato Bistrot , è guidato, da poco più di un anno dal già noto e grintoso, sulla piazza della ristorazione torinese,  chef Alessandro Uccheddu.  È l’angolo dedicato alle ” estasi culinarie”, dove l’unione di cibo ed emozioni non può che lasciare a bocca aperta e occhi chiusi.
L’aspetto su cui Novacoop ha voluto focalizzare l’attenzione è stato proprio l’aspetto emozionale che deriva dal gesto del mangiare: desiderio, piacere, soddisfazione, condivisione. Con il quid aggiuntivo del luogo di ritrovo e frequentazione quotidiano per tutti noi, cioè il supermercato, esempio originale che regala l’opportunità al cliente di gustare quegli stessi prodotti visti o acquistati tra gli scaffali del market : ” Nova Coop, ha colto la sfida del tentativo di prendersi cura dei consumatori /clienti in un luogo così carico di storia e significato attraverso un concept store innovativo, dove far crescere la socialità, assistere alla presentazione di libri , fare la spesa a prezzi convenienti e poter degustare cibi sapientemente preparati. Un luogo dove si fa innovazione, si sviluppano emozioni e si tenta di divulgare un approccio al cibo in maniera diversa rispetto all’esperienze tradizionali al ristorante”. 
La cucina ha ripreso vita con un menù che mantiene ed esalta la cucina che caratterizza la mano dello chef, declinata al vegetale, in stretta unione sia con le tipicità regionali che con gli ingredienti in stretta correlazione con i sapori del mare, coi quali lo chef è cresciuto ( Alessandro è nato e cresciuto in Sardegna).
Il menù è davvero curioso e inaspettato:  ideato in collaborazione con il ristorante stellato ” La Credenza” di San Maurizio Canavese, attraverso la personalità chiave di Giovanni Grasso e gli chef de ” La Credenza Group” , contribuiscono tutti insieme alla creazione e allo sviluppo dell’offerta ristorativa.
È suddiviso in un ” menù degustazione del nostro Chef” ,  della “tradizione” e alla carta: tutti i piatti sono realizzati con materie prime eccellenti sia di pesce che di carne, esaltati da abbinamenti audaci con ingredienti di altrettanta qualità,  riusciti alla perfezione e che riescono ad armonizzare e a definire gusti apparentemente ” difficili” da percepire.
Come accade con lo starter, un foie gras di fegato dello scorfano, capperi e lampone: pura scioglievolezza in bocca, dove l’eventuale sentore di salato è smorzato dalla piacevole acidità del lampone. La tartarre di tonno, la vera scoperta del menù primaverile: 80 grammi di morbidezza, marinata con latte di bufala, olio al basilico e accompagnata con fette di pane carasau e uovo di lompo. I contrasti che lasciano il ricordo, insomma.
L’inclinazione di chef Uccheddu per la cura della parte vegetale e il talento nel lavoro della materia prima, consiste, in particolar modo, in questi due piatti: un maestoso e gustoso spaghetto all’estratto di carota, pinoli, olive taggiasche e gel di uvetta e l’anatra pechinese, salsa all’arancia accompagnata da pack choi. Piatti caratterizzati dai sapori ben distinti degli ortaggi utilizzati, condimenti leggeri e facilmente digeribili, attenzione nel dosaggio dei gusti nelle parti croccanti, mantenimento il più possibile del gusto naturale, in questo caso, dell’anatra e del pack choi.
E, a finire,  semplicemente ma non banalmente, un minestrone di frutta e verdura, degno di un ristorante che vuole comunque regalare tocchi di finezza e coraggio, senza dimenticare che mangiare è prima di tutto una coccola che si fa a sè stessi.
Bistrot e Ristorante Fior Food by la Credenza: da Lunedì alla Domenica 12 – 14.30/ 18 – 22.30 
Galleria San Federico 26, Torino 
 
 
Chiara Vannini

Torino ospiterà la kermesse che incorona i 50 ristoranti più importanti al mondo

Quando ci si crede, a volte, i sogni si avverano. 

Un lavoro di squadra interassessorile della Regione Piemonte, insieme al Comune di Torino, è riuscito a portare sotto la mole  la “World 50 Best Restaurants”, annunciato oggi a Palazzo Piemonte: nel giugno del 2025 la città , infatti, sarà al centro dell’evento più atteso nel panorama della ristorazione mondiale, riunendo in città la comunità di chef di tutto il mondo.
” Vogliamo coinvolgere in maniera attiva la cittadinanza, gli istituti alberghieri, per far conoscere direttamente le realtà della ristorazione mondiale che saranno ospitate in città” , sottolinea il Presidente Cirio. E aggiunge: ” Torino possiede nella sostanza la patente di eccellenza in tanti settori, ma non ne ha il sentiment. Questa è un’ottima occasione per ” mettersi sul palcoscenico” della gastronomia e della ristorazione espressione di tutto il mondo, al pari delle città che hanno ospitato l’evento negli anni passati ” 
A livello turistico, si prevede che  l’evento avrà un impatto notevole, alla luce anche dei risultati ottenuti nel resto d’Europa :  operatori media e turisti da ogni parte del mondo, oltre che documentare l’evento, ancora una volta la città  avrà la possibilità di farsi scoprire non solo per la ormai ben nota ricchezza gastronomica, ma anche per quelle culturali, patrimonio storico della prima capitale d’Italia.
L’assessorato al Turismo, con la preziosa  collaborazione di personalità esperte nel mondo del turismo, del vino e della ristorazione a livello nazionale e internazionale  – Roberta Garibaldi, Federico Ceretto e Massimo Bottura – ha dichiarato in merito: ” Questo grande evento si aggiunge ai tanti già ospitati in Piemonte, sempre più palcoscenico europeo e internazionale. La manifestazione è un ulteriore conferma  dell’importanza del comparto della gastronomia locale e della ristorazione che deve avere caratteri di complementarietà con quello turistico. I più grandi nomi della ristorazione mondiale saranno a Torino per un’intera settimana e verranno dedicati eventi ad hoc, dove gusto e tradizione saranno il motore operativo della manifestazione ” 
La 50 best, dal 2002, incorona i 50 migliori ristoranti al mondo, nata con l’obiettivo di  celebrare la ricchezza e la diversità del panorama culinario mondiale; anche se, chiamarla classifica, è davvero riduttivo, per la qualità e la professionalità che viene selezionata. Ogni anno, i migliori chef e ristoranti a livello internazionale vengono selezionati e premiati sulla base di una giuria composta da esperti tra chef, giornalisti e gastronomi itineranti, suddivisi per aree geografiche.
Un ulteriore importante passo avanti, dunque, per una Torino sempre più aperta ad avventure altamente sfidanti per una ridefinizione della propria identitá.
Chiara Vannini 

Una delizia di collaborazione tra Eredi Borgnino e Alberto Marchetti

Distilleria ALPE, una storia piemontese

Borello Supermercati ha deciso di sostenere Distilleria ALPE accogliendo i suoi liquori sugli scaffali di diversi negozi, non solo per la matrice piemontese di quest’azienda ma anche per aiutarla a congiungere liquori dalle radici antiche con la modernità della spesa degli italiani ed in particolare dei piemontesi.

La Distilleria ALPE è stata fondata nel 1948 ma la sua storia inizia molto prima, da quando il suo fondatore Armando Calvetti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale si laureò in chimica farmaceutica.

Tali studi lo introdussero alla botanica ed al suo impiego in campo liquoristico, da lì il passo verso la sua applicazione fu breve. Utilizzando come laboratorio la cantina della sua casa ad Ivrea iniziò a produrre liquori a base di erbe per amici e conoscenti, l’apprezzamento fu tale da spingerlo a fondare Distilleria ALPE, acronimo di Azienda Liquori Produzione Eporediese. A metà degli anni ’50 fu costruito uno stabilimento a Bollengo, un paesino vicino ad Ivrea, dieci anni più tardi ne fu costruito un altro ad Hône, in Valle d’Aosta; entrambi gli stabilimenti rimasero attivi fino alla fine degli anni ’90 quando per scelte commerciali si decise di spostare l’azienda definitivamente ad Hône.

Il prodotto di punta dell’azienda divenne il liquore di genepy il cui mercato di riferimento era la Valle d’Aosta che in quegli anni stava vivendo un boom turistico che portò al successo il genepy ed i liquori a base di erbe di montagna. Nonostante lo spostamento in un’altra regione, il legame con il territorio piemontese è rimasto forte soprattutto per le materie prime, sono infatti le valli Cuneesi e Torinesi come la Val Maira e la Val di Susa ad essere stati i pionieri della coltivazione del genepy. Questa pianta appartiene alla famiglia delle artemisie e la sua coltura non è affatto semplice, i campi sono situati tra i 1.700 e 2.200 metri di altitudine e l’uso di pesticidi è rigorosamente vietato.

 

Dal Piemonte provengono altre erbe preziose come assenzio, menta, achillea moscata, genzianella e fiori di stella alpina. Ad oggi Distilleria ALPE continua il suo percorso con il figlio, Fulvio Calvetti, il quale ricorda le serate trascorse in laboratorio con suo papà a testare nuovi liquori e amari a base di erbe. Col passare del tempo la passione crebbe fino ad affiancare il padre in azienda ed a rilanciare alcuni prodotti al fine di accompagnare il mercato degli alcolici verso i nuovi modi di degustazione. Oggi, ad esempio, il famoso Herbetet Genepy non viene degustato solo in maniera classica ma è spesso miscelato come aperitivo o in cocktail after dinner.

Borello Supermercati ha deciso di sostenere Distilleria ALPE accogliendo i suoi liquori sugli scaffali di diversi negozi, non solo per la matrice piemontese di quest’azienda ma anche per aiutarla a congiungere liquori dalle radici antiche con la modernità della spesa degli italiani ed in particolare dei piemontesi.

Eleonora Persico

Quante uova di Pasqua vi sono avanzate?

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PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani
Per qualche giorno ancora dopo Pasqua ci piace mangiare le uova di cioccolato ma arriva il momento in cui vorremmo non averle più in casa o perché ci hanno stufato, si sa, anche l’aragosta mangiata tutti i giorni, che barba, che noia o semplicemente perché non vogliamo più avere la tentazione di cedere alla golosità.
E allora finiamola una volta per tutte: una torta tenerina meravigliosa, fondente, umida e cioccolatosa è la soluzione perfetta.
Per uno stampo di circa 18/20 cm. mi serviranno:
200 gr. di cioccolato, 70 gr. di olio di semi, 3 uova, 90 gr. di zucchero a velo, 20gr. di farina o fecola.
Accendo il forno a 180 in modalità ventilato, sciolgo il cioccolato a bagno maria, faccio raffreddare, aggiungo l’olio.
In un’altra ciotola monto con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e unisco la farina setacciata. Aggiungo il cioccolato precedentemente sciolto e mescolo il tutto.
Verso l’impasto nello stampo foderato con carta forno e possibilmente un po’ imburrato.
La Tenerina è pronta per essere infornata; il forno deve essere già a temperatura.
Dopo circa 30 minuti il dolce sarà pronto, se desidero una consistenza meno umida lascerò cuocere qualche minuto in più, cospargo di zucchero a velo e con una tazza di tè o un caffè dico addio alle uova di Pasqua, almeno fino al prossimo anno.

A taste of Eataly: una grande festa itinerante a Eataly Lingotto

Oltre 30 proposte Made in Eataly, show e musica dal vivo.

 Eataly è sinonimo di alta qualità, e una visita presso uno dei suoi store rappresenta sempre un’opportunità per vivere esperienze uniche. Ne è un esempio la serata di venerdì 19 aprile presso Eataly Lingotto quando al centro dell’attenzione ci saranno proprio tutte quelle ricette e materie prime che rendono Eataly un luogo unico. L’appuntamento speciale è con A taste of Eataly, l’occasione per provare una vera e propria esperienza gastronomica informale e gioiosa, a 360°!

A taste of Eataly sarà una grande festa diffusa tra gli spazi di Eataly Lingotto con oltre 30 proposte Made in Eataly. Ecco allora la pizza alla pala della panetteria, nella versione classica margherita ma anche con farciture più originali, come amatriciana e carbonara, la selezione di salumi e formaggi direttamente dal banco, la cruda di Fassona Piemontese Presidio Slow Food, il carpaccio di polpo della pescheria, le chips di patate, i supplì e le crocchette della gastronomia. E poi, i ravioli con polpa di Granchio Reale Blu dell’Adriatico, lo gnocco alla sorrentina gratinato, il crostone di russa, le bombette e molto altro. I dolci saranno a cura di Felice Pasticceria, che permetterà di scegliere tra i suoi pasticcini mignon e i dessert monoporzione. Da bere, una selezione dei migliori vini e originali cocktail.

Non mancheranno showmusica dal vivo e il djset di Suna per vivere una serata di festa a Eataly Lingotto.

Le proposte enogastronomiche di A taste of Eataly si potranno acquistare tramite gettoni, ognuno del valore di € 2,50. Fino al 12 aprile, solo su www.torino.eataly.it è attiva una promozione speciale: 20 gettoni sono proposti al prezzo eccezionale di € 40.

Golosi involtini pasquali in gelatina

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Un detto popolare recita ”Non c’e’ Pasqua senza uova”

Nel rispetto della tradizione, per una Pasqua all’insegna della convivialita’ e degli antichi sapori, vi propongo un facile e fresco antipasto ideale per il pranzo o per il picnic di Pasquetta che vede le uova come immancabili protagoniste del menu’ in una festa di colori e sapori.

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Ingredienti per 8 persone:

 

8 fette di prosciutto cotto tagliato spesso

6 uova sode

100 gr. di tonno sott’olio

1 cucchiaio di capperi

2 cucchiai di mayonnaise

1 cucchiaio di peperoni sott’aceto tagliati a striscioline

1 dado per gelatina

2,5 dl. di vino bianco

2,5 dl. di acqua

cucchiaio di aceto bianco

sale q.b.

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Tritare quattro uova sode con i capperi, il tonno, la mayonnaise;

farcire le fette di prosciutto, arrotolare ad involtino e sistemare in una pirofila preferibilmente in vetro. Nel frattempo preparare la gelatina: portare ad ebollizione l’acqua, far sciogliere il dado, mescolare, aggiungere il vino bianco e il cucchiaio di aceto, mescolare nuovamente e versare sugli involtini di prosciutto. Guarnire con le striscioline di peperone e le rimanenti uova tagliate a piacere. Lasciar raffreddare in frigo per almeno 3 ore.

Buona Pasqua a tutti i lettori.

Paperita Patty

Spaghettoni con fave fresche: un primo saporito e delicato

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Legumi semplici ricchi di proprietà nutritive e fibre. Molto versatili in cucina, consumate sia crude che cotte, hanno un sapore unico

Dalla primavera sulle bancarelle dei nostri mercati arrivano le fave, legumi semplici ricchi di proprieta’ nutritive e fibre. Molto versatili in cucina, consumate sia crude che cotte, hanno un sapore unico e inconfondibile. Provatele cosi’, le apprezzerete in tutta la loro tenerezza.

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Ingredienti per 4 persone:

 

320gr. di spaghettoni

100gr. di salame crudo

1 tazza di fave fresche sgusciate

1 piccola cipolla

1 ciuffo di menta fresca

80gr. di pecorino grattugiato

Olio evo, sale, pepe q.b.

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Sbollentare le fave sgusciate per pochi minuti in acqua bollente, lasciar raffreddare. In una larga padella soffriggere la cipolla affettata con poco olio, aggiungere il salame crudo tritato, le fave private della loro pellicina, mescolare, lasciar insaporire e aggiustare di sale e pepe. Scolare la pasta al dente (conservare un mestolino di acqua di cottura), far saltare in padella per un minuto mescolando bene, cospargere con la menta fresca tritata, il pecorino, nappare con l’acqua di cottura e servire subito.

Paperita Patty