Il debutto letterario ambientato tra Piemonte e Liguria del noto critico musicale con la prefazione del bluesman Andrea Mingardi
Verrà presentato domenica 21 maggio al Salone del Libro di Torino, edito da ‘Sillabe Di Sale Editore’, “Il Rullante Insanguinato”, opera prima in chiave noir di Lele Boccardo, giornalista e critico musicale per prestigiose testate musicali e di spettacolo italiane. Un romanzo ambientato tra Piemonte e Liguria tenuto a battesimo, nella doppia prefazione, oltre che dal giornalista e press agent di noti cantanti italiani Maurizio Scandurra, soprattutto da Andrea Mingardi, bluesman e cantautore tra i più noti da sempre in Italia e autore del maggior numero di brani inediti per Mina, negli ultimi anni scrittore di gialli intricati e avvincenti anch’esso, che ha firmato parole preziose e incoraggianti in incipit del romanzo. “Il Rullante Insanguinato” ruota attorno alla figura del batterista, ruolo peraltro ricoperto dallo stesso Andrea Mingardi a inizio carriera. Il batterista: spesso ultimo in ordine di disposizione logistica in fondo al palco, ma invece sempre più elemento primo, cardine e collante nel tenere insieme per decenni una band e farne così la storia. “E’ infatti a figure di assoluto spessore e importanza come Franz Di Cioccio che si deve l’epopea mondiale della PFM (Premiata Forneria Marconi), come dell’indimenticato Giancarlo Golzi per i Matia Bazar e il gruppo Museo Rosenbach, che ancora oggi miete grandi successi di consenso e di pubblico in Giappone, ove il prog-rock nostrano è amatissimo e pluricelebrato”, dichiara Lele Boccardo: che, sin da piccolo, sognava, ironia della sorte, un futuro da batterista. Anche se il destino ha poi scelto per lui strade diverse ma ugualmente in volo sulle ali della musica, con la penna fra le mani al posto delle bacchette. “Il Rullante Insanguinato”, che verrà presentato anche al Salone del Libro 2017 di Torino, è anche uno sguardo attento ai fenomeni del cambiamento in atto nella musica e dintorni. Quale, in primis, quello da nessuno prima d’ora mai indagato, a livello letterario, delle ‘tribute band’ (per la prima volta protagoniste assolute di un romanzo noir) “vale a dire centinaia di gruppi di valenti musicisti sparsi in ogni dove d’Italia cui si deve la funzione culturale di aggregazione, conservazione e propagazione reiterata a macchia d’olio su tutto il territorio di repertori di canzoni ed emozioni senza tempo entrate a pieno diritto nella coscienza collettiva nazionale”, sottolinea Lele Boccardo, che ringrazia di cuore “il grande Andrea Mingardi, Maestro indiscusso di musica e parole, per il dono prezioso di una così autorevole e intensa prefazione”.
“IL RULLANTE INSANGUINATO” – LA TRAMA
Una serie di delitti a prima vista inspiegabili: i batteristi per l’appunto di diverse tribute band crudelmente uccisi dopo un concerto. Apparentemente nulla lega tra loro le vittime, se non la passione per la musica e lo strumento suonato.
Le Forze dell’Ordine che brancolano nel buio, mentre gli omicidi – 5, come il numero che simbolicamente esprime da sempre avventura e sperimentazione – si susseguono, a cadenza mensile, come nelle trame dei più cruenti serial killer.
Perché uccidere persone del tutto normali, che per passione suonano in piccoli locali e per pochi denari? Un interrogativo irrisolto, una fotografia che ricorre. Un criminale spietato e attento che uccide e scompare nel nulla. Un modus operandi senza precedenti, mai visto prima.
Sulle tracce dell’assassino opera anche un investigatore privato dal passato turbolento: ex bancario e cantante per passione, reinventatosi detective per necessità, si interessa al caso, per via dell’amicizia con una delle vittime.
Dal nulla prende così le mosse un’indagine a prima vista senza soluzione: ma un particolare, un dettaglio apparentemente senza importanza, lo porterà a scoprire il movente e l’assassino, mettendo a rischio la sua stessa vita.
Sullo sfondo, la città di Torino con tutto il suo fascino architettonico e misterico avvolta dall’afa estiva. E poi la riviera ligure tra Savona e Ventimiglia con i suoi intensi panorami, un raduno di appassionati di Harley Davidson, un’isola caraibica e l’atmosfera carica di adrenalina, tipica dei concerti.
Rancore, invidia, disperazione, dolore e tanta musica. Un cocktail esplosivo: l’avvincente debutto del giornalista Lele Boccardo nel mondo del noir.
Un romanzo imperdibile, per gli amanti della musica e delle emozioni forti.
LELE BOCCARDO – CHI E’
Lele Boccardo, classe 1961, nasce a Torino sotto il segno dei Gemelli. Granata nel DNA, da 50 anni non perde una partita in casa della sua squadra del cuore: il Toro.
Diplomato al prestigioso Real Collegio Carlo Alberto di Moncalieri (To) e laureato a pieni voti alla Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino.
Appassionato deejay per note discoteche e sale da ballo di Torino e provincia, vive da protagonista il periodo del fermento delle radio libere piemontesi degli anni ‘70 in qualità di speaker di storiche emittenti quali Radio Veronica One, Radio Abc Italiana, Radio Hinterland Moncalieri, Radio Studio Centrale Nichelino, Radio Star Moncalieri e molte altre.
Giornalista e critico musicale, Responsabile “Cultura e spettacolo” del quotidiano on line Civico20news.it, è Membro del Team di Opinionisti di Sanremonews.it, il portale italiano più seguito sul ‘Festival di Sanremo’.
Debutta come scrittore nel 2011 con il suo primo romanzo Un futuro da scrivere insieme (Seneca Edizioni). Nel 2015 firma la postfazione di Ancora Toro, scritto da Valerio Liboni de I Nuovi Angeli e dal giornalista Maurizio Scandurra.
Ma il suo sogno è scrivere un noir, e ci riesce brillantemente nel 2017 con Il rullante insanguinato (Sillabe di Sale Editore).