ECONOMIA- Pagina 85

Bonus trasporti, come funziona

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Il decreto del 12/04/2023 che reca la firma del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini mette sul piatto 25 milioni di euro per il 2023 per l’acquisto di mezzi pesanti a metano, Gnl (gas naturale liquefatto), ibridi ed elettrici.

Hanno diritto al bonus camion ecologici le imprese di autotrasporto merci per conto di terzi attive sul territorio italiano, purché iscritte al Ren (Registro elettronico nazionale) e all’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.

Ma anche le società nate dall’aggregazione delle suddette imprese di trasporto, iscritte al Registro elettronico nazionale istituito dal regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 (le imprese che esercitano l’attività con veicoli di massa complessiva fino a 1,5 tonnellate devono essere iscritte all’albo nazionale delle imprese che esercitano l’attività di autotrasporto).

In caso di attività ibrida è bene precisare che il bonus è destinato alle sole imprese che la cui attività prevalente sia relativa all’autotrasporto.

La rottamazione non vale solo per le auto: oltre al contributo base la misura offre un bonus di 1.000 euro per chi rottami un vecchio camion. Prevista una regola anti-furbi, per scongiurare che qualcuno acquisti rottami a poco prezzo al fine di ottenere il contributo. Per avere il bonus da 1.000 euro occorre aver posseduto il veicolo da rottamare per almeno un anno prima del 22 gennaio 2022

Non solo camion: rientrano nella misura anche rimorchi e semirimorchi purché nuovi e rispondenti a determinate caratteristiche specificate nel decreto.

I contributi non sono cumulabili con altri bonus per veicoli commerciali e sono erogati fino a esaurimento delle risorse e secondo scorrimento di una graduatoria.

Le domande vanno inviate tramite Pec secondo le modalità indicate dalla normativa.

Bonus patente 2023 al via: come avere subito 2.500 euro

Al via da lunedì 13 febbraio il Bonus patente 2023: è possibile infatti effettuare la registrazione e la compilazione della domanda per ottenere il buono, per cui quest’anno sono stati stanziati esattamente 4.991.147,45 euro (lo scorso anno erano 3.479.327,82 euro). Per richiederlo c’è tempo fino al 31 dicembre 2026 o comunque fino ad esaurimento fondi.

Il Bonus patente 2023 è un voucher rilasciato dal Ministero dei Trasporti per coprire parte delle spese necessarie per prendere la patente. Ma non tutti i tipi di patente, attenzione: l’iniziativa non riguarda la patente auto o moto.

È possibile utilizzare il buono solo ed esclusivamente per conseguire una delle seguenti patenti: C; C1; CE; C1E; D; D1; DE; D1E; CQC-Carta di Qualificazione del Conducente.

La patente C è la patente più richiesta tra quelle professionali perché abilita alla guida dei camion, cioè dei veicoli adibiti al trasporto cose in conto proprio. La patente C contiene la patente B e la patente C1: per conseguire la C1 e la C occorre avere la patente B. Sia l’esame teorico che l’esame pratico però sono diversi da quelli della patente B, motivo per cui serve sostenerli entrambi. Le patenti C1, C1E, C e CE valgono 5 anni fino al compimento dei 65 anni.

Dal 19 gennaio 2013, per guidare camion con tonnellate inferiori, è possibile conseguire la patente C1, “più piccola” rispetto alla C. Per il trasporto professionale invece adesso è richiesta, in aggiunta alla patente C, anche la CQC merci.

Occhio anche all’età: a 18 anni non si possono guidare subito tutti i mezzi pesanti, a meno di conseguire insieme la CQC trasporto cose con formazione ordinaria. Diversamente, bisogna aspettare di compiere 21 anni.

La patente D abilita alla guida di autoveicoli per trasporto di persone con numero di posti superiori a 9 compreso quello del conducente, cioè gli autobus, ma solo in uso proprio. Per guidare autobus e scuolabus occorre conseguire la CQC persone.

Da gennaio 2013 esiste anche la patente D1, che come sopra è una patente “più piccola” rispetto alla D, cioè consente di guidare autobus di dimensioni limitate, i cosiddetti minibus, vale a dire autobus con numero di posti passeggeri superiore a 8 ma inferiore o uguale a 16.

Il Bonus patente 2023 si rivolge a tutti i cittadini italiani o europei tra i 18 e i 35 anni che si iscrivono a una scuola guida per seguire i corsi e sostenere l’esame di una di queste patenti.

Possono beneficiare del buono i cittadini italiani ed europei che abbiano sostenuto la spesa, a partire dal 1° luglio 2022, avendo i requisiti richiesti per il conseguimento di una delle patenti C, C1, CE, C1E, D, D1, DE e D1E, nonché della carta di qualificazione del conducente (CQC).

Anche chi presenta la domanda per ottenere il buono prima di compiere 36 anni può beneficiarne, perché, per chi non è ancora iscritto ad una autoscuola, il requisito dell’età deve sussistere al momento della presentazione della domanda.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Teoresi investe oltre 110 mila euro per creare un ponte tra atenei e impresa

Contro la disoccupazione i cantieri di lavoro over 58

CHIORINO: RESTITUITA DIGNITÀ LAVORATIVA A PIÙ DI 800 PERSONE NEGLI ULTIMI 3 ANNI. 90 I PROGETTI COMUNALI IN GRADUATORIA NEL 2023

Sono 90 i progetti comunali ammessi al bando “cantieri di lavoro over 58”, pubblicato nel mese di marzo e promosso dall’assessorato regionale al lavoro guidato da Elena Chiorino. Opportunità che si traduce in un lavoro per 320 disoccupati (solo per il 2023) con più di 58 anni. Sono 3.7 milioni le risorse messe a disposizione dalla Regione per finanziare la misura finalizzata espressamente all’inserimento lavorativo di persone disoccupate che vivono una particolare condizione di disagio economico-sociale o prive di altri sussidi, in pensione da lavoro o con ridotte possibilità di reinserimento sul mercato a causa dell’età. “Negli ultimi tre anni, 2023 compreso, abbiamo restituito dignità lavorativa a più di 800 persone in condizione di svantaggio, su tutto il territorio regionale – spiega l’assessore Elena Chiorino che sottolinea come – con questa misura accompagniamo verso la pensione lavoratori a cui mancano pochi anni di versamenti previdenziali, pagando loro i contributi previdenziali e, contestualmente, supportando anche i Comuni che possono contare su un valido sostegno per portare avanti attività di servizio sui propri territori che difficilmente non potrebbero essere garantite”. Per Chiorino “le politiche attive del lavoro sono uno strumento per chi vive un momento particolarmente difficile: ritengo che nessuno debba esser messo nelle condizioni di elemosinare un sostegno economico da parte dello Stato, ma gli debba esser garantita la giusta dignità lavorativa e sociale. Il nostro obiettivo, in linea con il Governo Nazionale, è investire sulle politiche del lavoro favorendo lo sviluppo di una società civile che non lascia indietro nessuno”.

LA MISURA OVER58
La misura interviene per salvaguardare i più fragili con un investimento dedicato a persone che saranno impiegate in interventi come manutenzione di aree pubbliche o servizi di pubblica utilità: oltre a una indennità di partecipazione al cantiere, ai lavoratori verranno versati i contributi previdenziali all’INPS utili per raggiungere e/o avvicinarsi alla pensione.
“Cantieri over 58” è una misura di politica attiva del lavoro, voluta proprio per ridurre il disagio economico e sociale di persone prive di ammortizzatori sociali, che hanno ridotte – se non inesistenti – opportunità di reinserirsi nel mercato del lavoro.

I PROGETTI COMUNALI APPROVATI
Le persone coinvolte nei cantieri di lavoro saranno impiegate in attività di rimboschimento, sistemazione montana, costruzione di opere di pubblica utilità, piccola manutenzione del patrimonio pubblico, realizzazione di servizi di pubblica utilità, attività ausiliarie del servizio pubblico. Sono 90 i progetti presentati da enti locali piemontesi e finanziati, così suddivisi per provincia:

Provincia di Cuneo
9 progetti per 26 persone coinvolte

Unione Montana Valle Stura, Comuni di Busca, Cuneo, Feisoglio, Mondovì, Ormea e Saluzzo.

Province di Asti e Alessandria
 • 8 progetti per 26 persone coinvolte
Unione Montana Valli Borbera e Spinti e Comuni di: Asti, Cassinasco, Occimiano, San Damiano d’Asti, Valenza, Tigliole.

Province di Biella, Novara, VCO, Vercelli
 • 23 progetti in totale per 59 lavoratori
Bellinzago Novarese, Cameri, Casalino, Cerrione, Gattinara, Granozzo con Monticello, Maggiora, Massino Visconti, Novara, Pombia, Pralungo, Romagnano Sesia, Verbania, Vercelli, Vigliano Biellese.

Città Metropolitana di Torino
 • 50 progetti in cui opereranno 206 persone
Torino, Balangero, Borgiallo, Bosconero, Buttigliera Alta, Cambiano, Candiolo, Carmagnola, Castellamonte, Chieri, Collegno, Cuorgnè, Giaveno, Ivrea, Lanzo T.se, Mazzè, Moncalieri, Nichelino, Nomaglio, Pianezza, Pinerolo, Pino T.se, Piscina, Poirino, Pomaretto, Rivalta, Rivarolo Canavese, Rivoli, Rondissone, San Germano Chisone, Santena, Scalenghe, Settimo Torinese, Venaria Reale, Villafranca Piemonte, Vinovo e le Unioni Montane Val Gallenca, Valli Orco e Soana, Gran Paradiso.

RISORSE, SELEZIONE E INDENNITÀ PER I CANTIERISTI
Come nelle scorse edizioni, i cantieristi riceveranno un’indennità di cantiere e, in alcuni casi, ulteriori benefit (a discrezione e a carico dell’ente per cui operano), oltre al versamento dei contributi Inps. La Regione, con risorse proprie, rimborserà all’Ente locale attuatore la spesa degli oneri previdenziali. A carico degli Enti (Comune, Unione di Comune o altro soggetto pubblico) resteranno i costi per la sicurezza e per le assicurazioni. La selezione dei candidati sarà effettuata direttamente dai Comuni e la graduatoria sarà redatta in primis sulla base dell’anzianità di contribuzione. I candidati dovranno presentare l’estratto conto certificativo rilasciato da Inps: gli Enti, a loro discrezione, potranno introdurre altri elementi di priorità (es. Isee o residenza) o prevedere eventuali prove di idoneità per attività specifiche. Il cantiere di lavoro avrà la durata di un anno, ossia 260 giornate lavorative, con un impegno settimanale da 20 a 30 ore, a seconda del progetto approvato. Il cantierista percepirà, a seconda del monte ore previsto dal progetto, un’indennità giornaliera che varia dai 20 ai 30 euro circa lordi.

Si allega tabella con i progetti approvati e finanziati.

Iaad insignito del Quantron Design Award 2023

A Torino il meeting dell’editoria europea rivolta all’“Educational”

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L’organizzazione è della “Lattes Editori”, nell’ambito delle manifestazioni legate al suo 130° anno di attività

Dal 20 al 21 giugno

Appuntamento ghiotto per Torino. Dove, per la prima volta in Italia, si terrà la due giorni dell’“EEPG – European Educational Publishers Group”, Associazione degli Editori europei che si occupano di “Scolastica” e, più in generale, di “Tematiche Educative”. Appuntamento di grande prestigio e di allettanti ricadute anche economiche, di cui s’ha da rendere grazie alla proposta avanzata dalla “Lattes Editori”, Casa Editrice storica nell’ambito della scuola e della formazione, che (fondata nel 1893 da Simone Lattes al civico 3 di via Garibaldi) proprio quest’anno celebra il suo 130° di attività. Al suo fianco, nell’organizzazione dell’evento, anche la “Fondazione Circolo dei Lettori”, con la promozione di una serie di iniziative programmate nell’arco di tutto l’anno.

L’“EEPG” è un’organizzazione senza scopo di lucro che collega 24 editori educativi di 24 Paesi europei (fra cui anche l’Ucraina, rappresentata dall’Editrice “Ranok”, tuttora attiva nonostante le contingenti attuali difficoltà storiche) che realizzano un fatturato complessivo di 1 miliardo di euro realizzando gli strumenti per la formazione e lo studio di 93 milioni di studenti in tutta Europa.

Il loro meeting annuale rappresenta, dunque, un momento fondamentale per scambi di idee e buone pratiche su temi di attualità nell’“editoria educativa” e per promuovere la qualità dell’istruzione nei loro Paesi e all’estero. Nella due giorni subalpina verrà presentato agli editori internazionali il “distretto dell’editoria torinese”, territorio che presenta la rara caratteristica (unica in Italia) di ospitare al proprio interno l’intera filiera editoriale, ovvero tutti gli anelli della catena che, dalla progettazione al prestampa, dalla realizzazione dei contenuti digitali al marketing, dal trattamento della carta al packaging, dalla stampa alla logistica, fino alla distribuzione, permettono di completare da capo a fondo il ciclo del contenuto editoriale.

Il convegno sarà inoltre un’occasione importante per la promozione culturale (e non solo) della città. Infatti, i circa 50 partecipantiprovenienti da tutta Europa avranno l’opportunità di visitare e vedere da vicino alcuni dei luoghi più celebri di Torino, in particolare il “Museo Egizio”, guidati dal direttore Christian Greco, e la “Biblioteca Reale” all’interno dei “Musei Reali”. Visite durante le quali, e attraverso un accordo fortemente voluto da Simone Lattes ( attuale AD della “Casa Editrice”) con le due Istituzioni Museali, gli editori saranno invitati a utilizzare nei libri di testo le immagini dei reperti lì custoditi. In particolare, per quanto concerne il “Museo Egizio”, riceveranno una selezione delle immagini più iconiche che, come tutte quelle presenti nell’“Archivio online”, potranno essere utilizzate gratuitamente con licenza “Creative Commons”. In tal modo, non solo si facilita l’inserimento di immagini delle opere custodite a Torino nei libri di testo degli studenti di tutta Europa, ma si sensibilizzano gli stessi alla cura, tutela e fruizione del patrimonio culturale.

“Lavoriamo a questo appuntamento – spiega Simone Lattes dall’anno scorso, quando il ‘Direttivo EEPG’ ha accettato il nostro invito a riunirsi per la prima volta in Italia, in occasione dei 130 anni di ‘Lattes Editori’. Avere l’opportunità di ospitare a Torino 24 editori scolastici da tutta Europa è dunque un’occasione rara. Per questo abbiamo cercato di trarne il maggior valore possibile per il territorio, presentando le aziende della filiera editoriale torinese e promuovendo quella parte del nostro patrimonio culturale che a buon titolo può entrare nei libri di testo di milioni di studenti europei. Ci è parso che questo fosse un modo ulteriore per dare concretezza alle celebrazioni per il nostro anniversario”. E a Lattes fa eco Helga Holtkamp, presidente dell’“EEPG”: “L’obiettivo della prossima conferenza di Torino è quello di aumentare la consapevolezza sul significato dell’istruzione inclusiva e dell’accessibilità. Promuovendo pratiche educative inclusive e sostenendo l’accessibilità, miriamo a creare un ambiente di apprendimento più equo e inclusivo per tutti, ci impegniamo a creare un futuro migliore per gli studenti di tutta Europa”.

“Inclusione”. Tema che ha da essere centrale nell’attività dell’editoria scolastica, “al fiancodi scuola e famiglie – precisa Paolo Tartaglino, presidente del gruppo educativo dell’‘Associazione Italiana Editori’ – a tutela delle difficoltà e dei pregiudizi di genere”.“Credo – conclude Tartaglino – che iniziative di questo tipo, attraverso lo scambio di esperienze, costituiscano un grande arricchimento e una crescita di consapevolezza in un settore strategico per l’intero Paese”.

L’ “EEPG Conference” si svolgerà in ingleseed è aperta esclusivamente agli addetti del settore. Non è previsto pubblico durante i lavori.

Per info: www.eepg.org o www.latteseditori.it

g. m.

Nelle foto:

–       “Lattes” oggi, via Confienza, Torino

–       “Lattes” ieri, via Po, Torino

–       Uffici “Lattes” disegnati da Carlo Mollino

Asti, Albergo Etico compie otto anni

Asti: sabato 17 e domenica 18 giugno si terrà  la due giorni di eventi per celebrarne la rinnovata sede

 

18 giugno. Questa data coinciderà con l’ottavo compleanno di Albergo Etico e, in questa occasione, sabato 17 e domenica 18 giugno si terrà  una due giorni di eventi ad Asti, in via don Isnardi11, presso la  sede rinnovata di Albergo Etico. Il progetto avrà  un luogo in cui poter crescere e allargarsi, perseguendo ancora maggiormente  i propri obiettivi che sono l’autonomia el’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

Il nuovo stabile ha infatti locali più grandi e rinnovati, in linea con i principi di Ospitalità che l’albergo offre.

L’ampliamento degli spazi significa altresì la volontà e l’espressione di quello che di fatto è  il cuore della metodica con cui Albergo Etico in questi anni è  diventato un modello capace di replicarsi in Italia e nel mondo,  ovvero l’Accademia dell’Indipendenza.  Con questo presupposto l’idea è  quella di rafforzare ulteriormente il progetto, rendendolo sempre più stabile, concreto e replicabile.

Il programma della due giorni di eventi sarà così strutturato:

Sabato 17 sarà dedicato a due momenti importanti di riflessione e di confronto su due temi fondamentali, la pace e la cultura dell’impresa. Sarà presente una piccola delegazione di ragazzi e ragazze del Master- Frolla up- Intraprendere sociale” in impresa sociale e no profit. Il pomeriggio, che si svolgera presso la casa Convegni  dell’Albergo  Etico, in via Isnardi, si articolerà  in due momenti , alle 14.30 si terranno i Dialoghi sulla pace con ospiti il Vescovo di Asti Mons Marco Prastaro, Michela Vallarino, Presidente VIS, e alcune autori locali e, in collegamento da Kiev, l’Ambasciatore  d’Italiani Ucraina, ministro Pier Francesco Zazo.

Accanto al coffee break, a cura dei ragazzi e delle ragazze di Albergo  Etico,  ci sarà esposizione della bandiera della pace, lapiantumazione e benedizione  dell’albero di caco, simbolo di Etico.

Gli incontri proseguono alle17 con il Talk “Storie di vita, di persone, di imprese sociali” con diversi ospiti quali Ugo Bressanello di Domus de Luna di Cagliari, Renato Quaglia della Fondazione Foqus di Napoli, Enrico Venturini, ad del Micribiscottificio Frolla di Ancona, Fabio Ruvolo della Cooperativa Etnos di Caltanissetta.

Ai due eventi saranno presenti Alex Toselli, presidente della cooperativa Download Albergo Etico e Antonio De Benedetto, presidente dell’Associazione Albergo Etico Italia. A moderare i lavori sarà  Paola Severini Melograni, direttore di Angelipress. Domenica 18 sarà un opening day della Nuova Accademia dell’Indipendenza di Asti, presso la rinnovata sede di Albergo Etico, con laboratori e visite guidate all’Accademia dell’Indipendenza con lo staff di Albergo Etico.

“Ormai il progetto di Albergo Etico – afferma Alex Toselli , presidente cooperativa Download Albergo Etico – rappresenta una realtà consolidata nell’inserimento delle persone con disabilità,  che dia loro l’opportunità di esprimere talenti e offrire sempre nuove opportunità. Quando anni fa ci immaginammo l’Albergo Etico speravamo potesse essere un progetto vincente, una  risposta, poiché l’albergo è  la casa per eccellenza di tutti noi, si impara ad accogliere gli altri senza conoscerli prima e si, impara ad interagire e avere cura di sé  stessi e degli altri.

Oggi Albergo Etico è  una famiglia nella quale si prova ogni i giorno , ciascuno nel proprio territorio, a dare una risposta a problematiche enormi, con un forte patto di alleanza con le famiglie e parte integrante della nostra forza, poiché  il progetto punta e punterà sempre all’autonomia e all’indipendenza.

Vorremo celebrare il 17 e 18 giugno nella casa madre di Asti, dove tutto è  nato, nel corso di un evento che avrà  al centro la presentazione della nuova Accademia dell’Indipendenza, che avverrà anche attraverso il racconto di storie di successo di alcune realtà  con cui Albergo Etico ha fatto rete, tra cui la Fondazione  Cassa di Risparmio di Asti e Enel Cuore Onlus”.

MARA MARTELLOTTA

Università e Faro: investimento di 430mila euro per attività formativa

L’ACCORDO 
Il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università degli Studi di Torino e la Fondazione FARO hanno stretto un importante accordo per incrementare l’offerta formativa in cure palliative il cui bisogno dalla cittadinanza e dalla comunità scientifica è avvertito in modo sempre più urgente. Con grande soddisfazione di entrambi gli Enti, è stata approvata la proposta che vede la Fondazione FARO, da 40 anni impegnata a garantire cure palliative specialistiche, sostenere importanti attività formative promosse dall’Università di Torino fino al 2027.
«Per la FARO è un investimento di 430mila euro, reso possibile dal Fondo “Alfredo Cornaglia” gestito dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e fortemente voluto da tutto il Consiglio d’Amministrazione» commenta il presidente della Fondazione FARO Giuseppe Cravetto.
«L’accordo di collaborazione con l’Università di Torino ci inorgoglisce e apre proprio in quest’anno così importante una strada fondamentale per il futuro – dichiara il direttore generale della Fondazione FARO Luigi Stella -. Ringraziamo la Compagnia di San Paolo, il prof. Umberto Ricardi, Direttore della Scuola di Medicina, che fin da subito ha colto le potenziali benefiche ricadute di questo accordo per la formazione di base e specialistica degli infermieri che si occuperanno di cure palliative e il prof. Valerio Dimonte, responsabile per il Dipartimento di Scienze della sanità Pubblica e Pediatriche dell’attuazione del progetto, anche per la parte che riguarda la formazione degli operatori sociosanitari nelle RSA, per aver reso possibile tutto questo».
«La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene da sempre le attività della Fondazione FARO, con contributi annuali e con ulteriori risorse attraverso il “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia”, gestito secondo le volontà del medico e benefattore Alfredo Cornaglia. Grazie al Fondo, e alla collaborazione attivata con l’Università di Torino, sarà possibile costituire una nuova leva di operatori sanitari specializzati in cure palliative che potranno essere inseriti successivamente nel mondo del lavoro e, in particolare, nelle strutture della Fondazione FARO, ampliando l’offerta assistenziale. Il Fondo rappresenta un modello nella relazione tra Compagnia di San Paolo e i benefattori privati, che consente alla nostra Fondazione di agire come una piattaforma filantropica aperta, mettendo a disposizione professionalità e competenze per il bene comune» afferma Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Nello specifico, la FARO contribuirà alla copertura economica del Master Universitario di I livello in “Cure palliative e terapia del dolore” rivolto a infermieri e fisioterapisti. Il Dipartimento si impegna per tutta la durata dell’accordo a progettare e a erogare il Master, sia direttamente attraverso proprio personale docente e ricercatore, sia attraverso altre risorse che si rendessero eventualmente necessarie per un massimo di 15 partecipanti.
Inoltre, per conseguire gli obiettivi individuati, la FARO metterà a disposizione sei borse di studio destinate agli studenti del corso di laurea triennale in Infermieristica delle sedi dell’Università degli Studi di Torino che abbiano presentato un progetto di tesi sulle cure palliative, su aspetti clinico assistenziali, relazionali comunicativi ed educativi nei confronti dei pazienti e dei loro caregiver. Tre borse di studio saranno invece destinate agli studenti del corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche delle sedi dell’Università di Torino che abbiano presentato un progetto di tesi sull’assistenza avanzata, sull’organizzazione della rete delle cure palliative, sulla formazione del personale addetto alle cure palliative, sia a domicilio, sia in struttura. L’individuazione dei destinatari delle borse di studio è affidata al Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche e successivamente comunicata alla FARO.
Inoltre, la Fondazione FARO permetterà la realizzazione di un progetto dell’Università di Torino dedicato al personale sociosanitario occupato nelle RSA dell’area torinese, un intervento volto a migliorare le capacità comunicative degli operatori nei casi di fine vita e la loro capacità di riconoscere il bisogno di cure palliative.
L’accordo nasce dalla consapevolezza che, nonostante lo sviluppo delle reti di cure palliative previsto con l’introduzione della legge 38 del 2010 e l’opera di promozione della cultura delle cure palliative promossa della FARO, a oggi l’offerta formativa in cure palliative non è sufficiente per soddisfare il bisogno di operatori specializzati nel mondo della sanità pubblica e privata e la diffusione della cultura e della pratica delle cure palliative. La necessità di personale specializzato e formato all’approccio delle cure palliative è in aumento e necessita di un vasto e duraturo intervento formativo a cui risponde questa importante collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatrica dell’Università degli Studi di Torino e la Fondazione FARO.

Il Premio Women Value Company a Nunzia Giunta

Torino, 15 giugno 2023 – L’imprenditrice Nunzia Giunta, socio e amministratore delegato dell’azienda torinese Uomo e Ambiente, Società Benefit di servizi di consulenza e formazione, riceve oggi a Roma il Premio Women Value Company, assegnato dalla Fondazione Bellisario in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo.

Il prestigioso Premio Marisa Bellisario, istituito nel 1989, celebra e riconosce il talento espresso dalle donne nei vari ambiti del vivere civile, sia a livello nazionale sia internazionale. La celebre Mela d’Oro, che simboleggia la forte personalità delle oltre 500 donne insignite del premio, viene attribuita a coloro che si sono distinte per il loro operato nelle aziende.

Il premio Women Value Company – Intesa Sanpaolo in particolare è dedicato alle piccole e medie imprese che attuano concrete e innovative politiche di inclusione, valorizzano il talento femminile e il merito, sviluppano soluzioni efficaci di welfare aziendale.

Giocando con le parole – commenta Nunzia Giunta ricevendo il riconoscimento – amo definirmi ‘amministratore delicato’. Con questo, cerco di promuovere l’idea che sia possibile una forma di leadership che non usa la forza come strumento di imposizione, ma sceglie la gentilezza e l’empatia come fattore di aggregazione e coinvolgimento delle persone, anche e soprattutto in azienda.”

Guidare con l’esempio è, d’altronde, l’approccio stesso della società fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2004. L’azienda nasce per proporre servizi di consulenza su compliance, sistemi di gestione e modelli organizzativi, con lo scopo di accompagnare le imprese verso logiche di sviluppo sostenibile.

Uomo e Ambiente Società Benefit e B Corp ha ottenuto nel 2023 la medaglia di Platino EcoVadis, con un rating ESG che la colloca in una ristretta élite del 1% delle migliori organizzazioni valutate a livello. Nel 2022, Uomo e Ambiente è stata una delle prime 10 aziende in Italia ad ottenere la certificazione per la Parità di Genere.

Le soluzioni delle imprese piemontesi per combattere la crisi energetica

Rimodulazione prezzi, riduzione profitto, autoproduzione, efficientamento e rinegoziazione contratti.

 

l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende è raddoppiata tra il 2021 e il 2022.

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

 

La crisi energetica e le speculazioni hanno colpito duramente le imprese artigiane del Piemonte, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, oltre 117mila in tutto il Piemonte, con un progressivo gonfiarsi dei prezzi dell’elettricità e del gas che ha provocato un’impennata dei costi.

Anche se a maggio 2023 il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica si dimezza (-48,8%) rispetto ad un anno prima, la media dei primi cinque mesi del 2023 risulta superiore del 177% alla media del 2019. Nel primo trimestre 2023 il prezzo dell’elettricità per una micro e piccola impresa sale del 16,5% rispetto un anno prima, collocandosi su un livello che è 2,6 volte la quotazione media del 2019.

 Le piccole e medie realtà hanno adottato però alcune soluzioni per continuare a essere presenti sul mercato e a lavorare: aumento dei prezzi, riduzione dei margini di profitto, autoproduzione di elettricità, efficientamento degli impianti, rinegoziazione dei contratti e, purtroppo, anche la riduzione e la sospensione dell’attività.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sul caro energia.

La maggior parte delle nostre imprese ha dovuto da un lato contenere al massimo gli aumenti dei prezzi, dall’altro ridurre margini già non cospicui. Solo una minima parte ha dovuto sospendere o ridurre l’attività.

 

 “Non sappiamo se la tempesta dei rincari sia passata, d’altra parte siamo troppo condizionati da meccanismi speculativi sovranazionali – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – di certo dobbiamo continuare a lavorare affinché non si ripeta una crisi del genere e soprattutto che, i danni, si scarichino sulle imprese, in primis su quelle più piccole e più deboli dal punto di vista finanziario”.

“Il caro energia che ha colpito imprese e famiglie rende imperativo il consolidarsi di una politica che miri all’autonomia energetica del Paese a qualsiasi costo e a discapito di qualsiasi interesse che non sia quello strettamente nazionale – conclude Felici – Inoltre, senza farci obnubilare da chimere clorofilliane, il Sistema Regione e il Sistema Paese devono mettere mano agli strumenti a disposizione per ridurre gli sprechi e adottare, ove possibile, tecnologie a bassa emissione, senza imporre scelte ideologiche funzionali solo ad interessi esterni e che non hanno effetti sulle emissioni”.

Confartigianato Imprese Piemonte ricorda, infine, come l’incidenza media delle bollette di gas ed elettricità nei bilanci delle aziende sia raddoppiata tra il 2021 e il 2022. Ciò ha significato che, mediamente, l’energia è diventata una delle spese più importanti per le imprese artigiane piemontesi. Il deragliamento dei prezzi dell’energia, ha anche comportato una erosione del 6,1% del valore aggiunto delle micro-piccole-medie imprese. A questi shock, si sono uniti la stretta monetaria, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la mancanza di manodopera.

Francesco Monchiero nuovo presidente di Piemonte Land of Wine

Il presidente del Consorzio Tutela Roero eletto alla guida dell’organismo che riunisce i Consorzi del vino in Piemonte

Cambio al vertice del superconsorzio dei vini piemontesi con la nomina a presidente di Francesco Monchiero, già rappresentante del Consorzio Tutela Roero. L’assemblea, riunita nel pomeriggio di oggi a Castagnito, si è pronunciata con convinzione a favore di Monchiero che, forte dei risultati ottenuti con la denominazione da lui rappresentata negli anni, ha riunito i consensi dei Consorzi di Tutela che si sono espressi eleggendolo per guidare e definire le strategie di promozione del vino piemontese per i prossimi 3 anni.

Un riconoscimento per il lavoro fatto in questi 3 mandati per la denominazione del Roero, per le strategie di valorizzazione e tutela messe in campo che hanno portato a una crescita della produzione del 40% dal 2013 – anno di costituzione del Consorzio – e un incremento del valore costante negli anni.

“Sono felice di questa attestazione di sostegno da parte dei Presidenti riuniti in Piemonte Land” commenta Francesco Monchiero, presidente del Consorzio Tutela Roero e di Piemonte Land of Wine “Supportato della Regione Piemonte, intendo proseguire con questo spirito di fattiva collaborazione tra le parti coinvolte per far ripartire la promozione internazionale dei vini piemontesi e accrescerne la visibilità. Piemonte Land è la casa comune dei Consorzi dei vini piemontesi, pur mantenendo ognuno di essi la propria peculiare identità. Al suo tavolo si elaborano e si definiscono le strategie e i programmi per proporsi all’esterno con la compattezza di un unico grande organismo e abbiamo in progetto di realizzare attività coordinate e strutturate per valorizzare tutto il Piemonte vitivinicolo come fatto in Roero”

Nato per offrire ai Consorzi di tutela dei vini piemontesi un’assise in cui individuare operatività e strategie comuni, Piemonte Land of Wine ha l’obiettivo di armonizzare la promozione dei vini, dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze del Piemonte in tutto il mondo, ottimizzando anche l’utilizzo dei fondi comunitari destinati alla promozione.