ECONOMIA- Pagina 87

Pnrr, Graziano: occasione per biotech, ma procedure più snelle

 

Il membro del Forum italiano export: «Velocizzare procedure per finanziamenti»

ROMA – «La missione 6 del Pnrr mette a disposizione dell’Italia oltre mezzo miliardo di euro per la ricerca biomedica, un finanziamento molto più ricco rispetto a quanto ottenuto, complessivamente, dal nostro Paese dal piano Horizon (111 milioni) e dai fondi strutturali Programma 2014-2020 (123 milioni). Una occasione che il sistema imprenditoriale e universitario nazionale non può perdere, ma che necessita di uno snellimento nella fase di verifica dei progetti e di erogazione delle risorse per poter realmente essere incisiva».

A dirlo è Antonio Graziano, responsabile Salute del Forum italiano dell’export e presidente del Polo tecnologico piemontese.

«Secondo le stime, nel 2028 il mercato del biotech sarà 3 volte più grande di quello attuale – prosegue Graziano – ma la propensione degli investimenti privati e pubblici nel settore ricerca&sviluppo in Italia non è allo stesso livello dei principali Paesi europei, e questo è un freno potente allo sviluppo. Basti pensare che, stando agli ultimi dati disponibili, il valore della produzione italiana (751 milioni) è il quinto in Ue dietro Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania. Siamo inoltre poco attrattivi per i venture capital con appena 177 milioni di investimenti a fronte dei 4,9 miliardi dell’Inghilterra. Sul fronte brevetti registrati, la situazione non è migliore: siamo al sesto posto nel vecchio continente».

«Una fotografia che però non restituisce la straordinaria ricchezza di risorse intellettuali e di competenze del nostro Paese, spesso incapace di esprimersi a causa delle labirintiche procedure burocratiche che imbrigliano le capacità di imprese e centri di ricerca – prosegue Graziano –. Il sistema di gestione finanziaria del Pnrr, così com’è stato ideato, non offre garanzie di celerità per l’erogazione delle tranche di finanziamento, e non solo per quel che riguarda il settore biotech e della salute in generale».

«Le strutture amministrative dei ministeri competenti, per ciascuna missione, sono già ingolfate dal lavoro ordinario su fondi nazionali ed europei, e non riescono a smaltire la massa critica proveniente dal Recovery fund – conclude il presidente del Polo tecnologico piemontese –. Sarebbe molto più efficiente un sistema centralizzato, a livello europeo, per la liquidazione dei finanziamenti, altrimenti rischiamo di fallire l’obiettivo dei milestones e quello finale del 2026».

Food & Tech, consapevoli dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare


Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnico di Torino

 

Si è tenuto ieri l’evento conclusivo di FOOD&TECH, un progetto organizzato nell’ambito di Biennale Tecnologia dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con Next Level ETS“Il Gusto” del Gruppo GEDI e la Camera di Commercio di Torino.

Nel corso dei mesi FOOD&TECH ha coinvolto studentesse e studenti di quattro scuole superiori di secondo grado di Torino: Istituto di Istruzione Superiore Bodoni Paravia, Istituto di Istruzione Superiore Agrario Vittone, Istituto Tecnico Industriale Statale Avogadro, Istituto Professionale di Stato per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera G. Colombatto.

Durante l’evento conclusivo, lunedì 15 maggio presso l’Aula Magna del Politecnico di Torino, i giovani hanno presentato i risultati dei due percorsi laboratoriali, Food&Mark e Food&App, che hanno permesso loro di approfondire le innovazioni agri-food-tech realizzando, nel primo caso, un dossier per Il Gusto e, nell’altro, 25 mock-up di app.
Ad aprire l’evento, alle ore 9.30, sono stati la Dirigente di Comunicazione, Cultura e Biblioteche Angela La Rotella e il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco. A seguire sono intervenuti Guido Cerrato, Direttore dell’area Sviluppo del Territorio e Regolazione del Mercato di Camera di Commercio e il Direttore de “Il Gusto” Luca Ferrua, con la moderazione della Direttrice di Next-Level Caterina Corapi.

Il progetto si è sviluppato attraverso due percorsi:

  • Food & Mark – come una testata giornalistica racconta l’innovazione: i docenti e i ricercatori del Politecnico di Torino hanno raccontato i loro progetti nell’ambito dell’agroalimentare e le relative implicazioni in termini di opportunità̀ e skill professionali, formando i giovani su conoscenze e competenze chiave. Gli studenti sono stati poi chiamati a ideare e realizzare un dossier sugli argomenti trattati in collaborazione con giornalisti e fotogiornalisti de “Il Gusto” ed altri esperti del settore;
  • Food & App – strumenti digitali per giovani consumatorii docenti e ricercatori del Politecnico di Torino hanno affiancato le studentesse e gli studenti in un percorso sul Digital Design Thinking, che ha portato alla realizzazione di diversi prodotti digitali sviluppati a livello di concept: mock-up di app sulle sfide della filiera del cibo.
FOOD&TECH è stata un’occasione preziosa per coinvolgere i giovani nella scoperta delle potenzialità tecnologiche nel campo dell’agroalimentare, stimolandone la creatività e la curiosità.

Per il comunicato stampa completo e le immagini:

PSA, Confagricoltura: “L’eradicazione non è una scelta, ma obbligo di legge”

 

I dati dei possibili contraccolpi all’economia del territorio contenuti in uno studio realizzato da Confagricoltura e consegnato alla politica. “Serve con urgenza un vasto piano di contenimento dei cinghiali”

Se si riscontrasse il virus della Peste Suina Africana in un cinghiale in provincia di Cuneo, gli effetti per l’economia del territorio sarebbero devastanti. Nell’immediato si avrebbe un danno diretto per il comparto agricolo e alimentare di oltre mezzo miliardo di euro: il valore della produzione, infatti, è stimato in 188,5 milioni di euro, mentre quello della trasformazione in 496 milioni di euro. A questi andrebbero aggiunti i costi per lo smaltimento degli animali e il profitto mancante per il periodo di chiusura delle attività (almeno 12 mesi), senza contare che in Piemonte la Peste Suina Africana potrebbe essere dichiarata endemica, cancellando la possibilità di praticare l’allevamento suino per molti anni e mettendo in crisi la filiera delle Dop (Parma e San Daniele). Inoltre, tutte le denominazioni d’origine protette della provincia di Cuneo legate alla filiera suinicola, in primis il Prosciutto Crudo di Cuneo Dop, verrebbero cancellate”. È uno scenario a tinte fosche per il comparto suinicolo della Granda quello delineato da Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, venerdì 12 maggio nella sede provinciale dell’associazione, durante la presentazione dello studio realizzato da Confagricoltura Cuneo sui possibili ed eventuali impatti della PSA sull’economia del territorio, a sedici mesi dall’inizio dell’emergenza.

 

All’incontro sono intervenuti alcuni esponenti della Regione quali l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi con alcuni dirigenti del settore, i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Carla Chiapello, il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo e, a livello nazionale, il senatore Giorgio Bergesio e la deputata Monica Ciaburro,

 

I danni indiretti di un eventuale caso di PSA in provincia di Cuneo si ripercuoterebbero su tutti gli attori dell’intera filiera (dalle aziende cerealicole a chi produce macchine agricole e attrezzature per le stalle, dai mangimifici ai macelli, fino ai trasporti e al commercio delle carni suine). Per non parlare degli impatti sull’occupazione: consideriamo che gli addetti all’allevamento suinicolo del territorio sono stimati in circa 3.100, a cui si aggiungono i 2.100 dell’indotto. Il solo costo per indennizzare il mancato reddito di questi operatori è quantificabile prudenzialmente in circa 130 milioni di euro l’anno” dichiara il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio.

 

Confagricoltura ha redatto un report dettagliato e l’ha esposto ai presenti, evidenziando le conseguenze gravi sui vari settori piemontesi potenzialmente coinvolti: dalle spese per la realizzazione di nuove recinzioni metalliche, con un costo almeno pari a quello già ipotizzato per la fase attuale (10milioni di euro), alla sospensione dell’attività faunistico-venatoria in una nuova area infetta, causa dell’ulteriore proliferazione dei selvatici che danneggerebbero le produzioni vegetali.

Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente per l’intera economia del territorio, a causa dei danni indiretti al comparto turistico ricettivo, fortemente limitato nel promuovere tutte le iniziative outdoor.

Verrebbe, inoltre, bloccata la ricerca dei tartufi, dei funghi, la raccolta delle castagne e di tutti i prodotti del bosco-sottobosco.

 

In considerazione della gravità della situazione chiediamo l’avvio immediato di un vasto piano di contenimento della fauna selvatica all’interno e all’esterno delle zone di restrizione e una pronta modifica della Legge nazionale sulla Caccia (n.157/1992), strumento legislativo che risale ormai a 30 anni fa, per salvaguardare la filiera delle carni e dei salumi dal pericolo della Peste suina africana”, ha proseguito Allasia. “Gli abbattimenti sin qui attuati (oltre 27.000 capi nel 2022) seppur significativi, si sono dimostrati insufficienti, rivelando in modo evidente l’abnorme proliferazione di cinghiali che deve essere ricondotta a una popolazione compatibile con l’equilibrio agricolo ambientale del territorio”, ha aggiunto Abellonio.

 

Sulla situazione è intervenuto in video collegamento il presidente della FNP suinicola, Rudy Milani: “L’eradicazione della Peste Suina non è una scelta, ma un obbligo di legge, per cui chi non si adopera per adempierlo se ne deve assumere le responsabilità. Ciò che è stato fatto fino ad ora non è sufficiente per debellare la malattia, lo dicono i continui ritrovamenti di cinghiali infetti, in aumento. Le reti sono totalmente inutili, c’è solo uno strumento da adottare: il contenimento massiccio dei cinghiali. Non vogliamo sterminare i cinghiali, come qualcuno ci accusa, ma occorre riportare in equilibrio una situazione che è sfuggita di mano e che minaccia un comparto fondamentale dell’economia nazionale. Questo si può fare soltanto cambiando le regole attuali della gestione di questa emergenza”.

 

Annamaria Barriledirettore generale di Confagricoltura, in collegamento da Roma ha ricordato come da oltre un anno l’associazione cerchi di accelerare ogni procedura di gestione della situazione, perché ogni minuto perso impatta negativamente non solo sull’economia, ma anche sull’immagine di una filiera fiore all’occhiello del “Made in Italy”. Barrile ha altresì precisato che quando ci si trova davanti a emergenze come queste, il tempo è un fattore rilevante; servono quindi interventi tempestivi e procedure di urgenza.

 

“Parla con me” ha partecipato alla Fiera Macfrut e a Tuttofood

 Il format dedicato al settore agroalimentare, innovazione, tecnologia e territorio

 

Parla con me, il format dedicato al settore agroalimentare, all’innovazione, alla tecnologia e al territorio, condotto e ideato da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager e Digital Strategist nel campo del settore agroalimentare, ha partecipato attivamente alla Fiera Macfrut, dedicata completamente al settore dell’ortofrutta, tenutasi a Rimini dal 3 al 5 maggio scorsi.

Durante la fiera Simona Riccio ha avuto l’opportunità di incontrare numerose figure di spicco del settore e di condividere con loro prospettive attuali e future nel campo del mercato dell’ortofrutta.

“È stato emozionante – spiega Simona Riccio – partecipare in prima linea all’inaugurazione con taglio del nastro in presenza di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Alessio Mammi, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia, e il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nell’ambito di un evento condotto da Simona Ventura.

Un momento di grande rilievo è stato dedicato alla presentazione del libro “50 sfumature in cucina. Un lavoro a quattro mani”, scritto da Nuccia Alboni e Claudio Menconi, opera che offre uno sguardo approfondito sulle ricchezze culinarie e sull’arte del cucinare.

La presentazione del libro ha suscitato grande interesse tra gli ospiti e ha contribuito ad alimentare discussioni sulle tematiche enogastronomiche.

Simona Riccio è stata poi invitata a partecipare come relatrice all’evento dal titolo “I valori che contano italianità, territorialità e stagionalità” organizzato da Sipo Italia. Sono stati esplorati i valori fondamentali che caratterizzano il settore ortofrutticolo italiano, evidenziando l’importanza della territorialità, della stagionalità nella produzione e nel consumo dei prodotti ortofrutticoli di qualità. Simona Riccio ha fatto emergere l’importanza della comunicazione e della collaborazione tra i diversi anelli della filiera.

Durante la partecipazione a Macfrut 2023 Simona Riccio ha avuto il piacere anche di scoprire nuovi prodotti che rappresentano eccellenze italiane, come quelli provenienti dalla regione Calabria, partner della fiera.

La conoscenza di questi prodotti di alta qualità ha suscitato grande entusiasmo, contribuendo a promuovere l’importanza della valorizzazione delle eccellenze regionali nel settore agricolo.

Un aspetto significativo che ha interessato Simona Riccio in questa esperienza è stato il ritrovarsi con numerose socie dell’Associazione Donna Ortofrutta, augurando alla Presidente Carola Gullino un ottimo lavoro.

 

“Parla con me” ha partecipato alla kermesse Tuttofood, tenutasi a Milano Rho Fiera dal’8 all’11 maggio 

 

“Parla con me “, ha partecipato  inoltre attivamente alla kermesse Tuttofood, tenutasi a Milano Rho Fiera dall’8 all’11 maggio scorsi.

Durante la Fiera Simona Riccio ha partecipato all’inaugurazione in presenza di ospiti, tra i quali Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Alessia Cappello, assessora allo sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano, Giampiero Maioli, Ceo di Credit Italia, Matteo Zoppas, presidente della Agenzia ICE, Maurizio Martina, vicedirettore generale del FAO Pacific e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste.

Durate la partecipazione a Tuttofood 2023, Simona Riccio ha avuto il piacere di incontrare molti professionisti del settore, conoscendo numerose aziende che rappresentano le eccellenze italiane.

Queste aziende hanno dimostrato l’importanza della comunicazione per il successo nel settore agroalimentare. Altrettanto determinante è, secondo Simona Riccio, continuare a collaborare con aziende capaci di comprendere l’importanza di raccontare le proprie storie, valorizzando le eccellenze italiane.

Presente alla Fiera anche l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/16 antispreco e vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, testimonial della trasmissione “Parlami di spreco” by Parla con me

 

MARA MARTELLOTTA

Costo dell’energia e difficoltà nel reperire personale frenano le imprese in Piemonte

 INDAGINE CONGIUNTURALE 2° TRIMESTRE 2023

 

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Permangono  questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate

Le previsioni circa l’andamento occupazionale rimangono stabili rispetto al precedente trimestre, con una leggera flessione verso il basso dal -2,02% al -2,09%.

Nonostante una leggera dinamica migliorativa nell’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo rimane ampiamente negativo e passa da -18,82% a -17,36%.

Guardando alle previsioni di produzione totale vi è un’analoga variazione, con il dato che da -5,88% passa a -5,73%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa invece emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese passano da 34,96% al 34,20%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 41,01% al 43,75%; quelle di carnet superiore ai tre mesi diminuiscono dal 24,03% al 22,05%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti calano dal 10,23% all’8,51%; quelle per sostituzioni diminuiscono dal 16,36% al 13,37%; infine, gli intervistati che non hanno programmato investimenti aumentano notevolmente, passando dal 73,41% al 78,13%.

Per quanto riguarda le previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, il miglioramento nella proiezione è quasi nullo, con il saldo che passa dal -30,93% al

-30,91%.

Infine, le stime di regolarità negli incassi aumentano leggermente dal 68,07% al 68,58%, le previsioni di ritardi negli incassi diminuiscono dal 31,09% al 31,08%, mentre le previsioni di anticipi negli incassi permangono vicine allo 0% del campione, passando dallo 0,84% allo 0,35%.

“Il secondo bimestre dell’anno – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ha registrato valori che, seppur negativi, mostrano un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se consideriamo infatti che solo un anno fa era esplosa una crisi energetica con pochi precedenti nella storia recente, questa prima parte del 2023 deve ora rappresentare un punto di partenza per riuscire a capitalizzare i grandi sacrifici e sforzi messi in campo nel passato più recente”.

“Dopo anni in cui gli sforzi delle imprese sono stati orientati a combattere e resistere alla catastrofica situazione generata dalla pandemia prima e dal caro energia poi – continua Felici – finalmente si inizia a pensare a misure più di lungo periodo e non contingenti, come giustamente sottolineato dai rappresentanti del nostro sistema alla presentazione del Documento di Economia e Finanza in sede di Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato. Certo, su tutto continua ad essere prioritario un impegno profuso per accrescere la fiducia di imprese e famiglie, sostenendo gli investimenti delle imprese e accelerando il processo di innovazione e snellimento della burocrazia italiana”.

Permangono ovviamente delle questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate. Pertanto – conclude Felici – è necessario intervenire con fermezza sulle problematiche che stanno rallentando l’attuazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, perché la continua posticipazione degli interventi abbassa significativamente l’impatto del Piano nell’immediato e nel prossimo futuro. Confartigianato Imprese Piemonte continuerà a lavorare quotidianamente per far sì che le istanze delle nostre imprese non rimangano inascoltate”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la seconda indagine trimestrale 2023 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

 

Chieri cambia con la rigenerazione urbana

PROGETTI  FINANZIATI CON IL PNRR

COINVOLTI ANCHE GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

Approvati i progetti di fattibilità dell’area Scotti e dell’area Tabasso

A breve i bandi di gara di Città Metropolitana per le imprese edili

Un concorso di idee rivolto alle scuole superiori per la realizzazione di un logo

Il 6 giugno presentazione alla cittadinanza

 

 

Mercoledì 10 maggio la Giunta comunale ha approvato due delibere molto importanti per la Chieri del futuro. Si tratta dell’approvazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi all’area dell’ex caserma Scotti e a una parte significativa dell’area dell’ex cotonificio Tabasso.

A breve la Città Metropolitana di Torino procederà alle gare di appalto rivolte alle imprese edili che potranno proporsi anche in raggruppamento temporaneo di imprese e professionisti.

Verranno così avviati i cantieri di due dei quattro progetti finanziati anche grazie ai fondi del PNRR. Infatti, sono già in corso di realizzazione gli interventi relativi al progetto PINQUA e a breve sarà terminato il PATCH-ParcoTessileCHierese.

I due progetti si inseriscono in un programma anche di politiche di partecipazione sociale, incentivando l’occupazione e l’imprenditorialità locale, con il coinvolgimento e il dialogo costante con la cittadinanza e tutti i soggetti interessati. Si tratta di aree di grande interesse perché facilmente raggiungibili in termini di tempo e di infrastrutture. Dal centro di  Torino e da Asti, ad esempio, si arriva in auto in circa trenta minuti.

«Il filo rosso che unisce gli interventi targati PNRR a Chieri, per un valore di circa 20 milioni di euro, è quello della “rigenerazione urbana – spiegano il Sindaco Alessandro SICCHIERO e l’assessora all’Edilizia, Rigenerazione della Città e Lavori pubblici Flavia BIANCHI – Pianificare la città riappropriandoci e rivivendo nuovamente gli spazi, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita, con ricaduta nella sfera sociale, economica e ambientale e senza ulteriore consumo di suolo. La rigenerazione non è una semplice ristrutturazione. L’obiettivo è rendere la città più sostenibile e più a misura d’uomo, soprattutto considerando che gli spazi in oggetto sono ubicati in zone centrali della città, consegnando alle future generazioni una Chieri più inclusiva e più vivace».

 

Per questo motivo il «viaggio» di rigenerazione urbana è incominciato con un concorso di idee per la realizzazione del logo, e del relativo naming, che accomuni i quattro progetti di rigenerazione urbana. Al concorso hanno preso parte gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Chieri (Monti, Pascal e Vittone). «Affidare agli studenti la realizzazione del logo – dichiara l’assessora alla Comunicazione e all’Istruzione Antonella Giordano – ci è sembrato il modo migliore per informare e rendere partecipi i giovani di questi importanti progetti che sarà loro compito animare e rigenerare concretamente con le loro idee e il loro impegno».

Gli elaborati saranno valutati a fine maggio da una Commissione formata da autorevoli esperti di design, marketing, comunicazione e urbanistica.

Martedì 6 giugno, in Sala Conceria, al mattino si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso di idee, mentre nel pomeriggio è previsto un momento di presentazione dei progetti alla cittadinanza, alle associazioni, ai commercianti, agli imprenditori e a tutti gli stakeholder interessati alla loro realizzazione

Inoltre, venerdì 23 giugno PATCH-ParcoTessileCHierese ospiterà una delle 15 tappe nazionali della Campagna verso il Congresso Nazionale di Legambiente. Un grande riconoscimento al valore del progetto,  premiato anche dalla Compagnia di San Paolo, e alla scelta che l’Amministrazione ha fatto di trasformare in area verde un importantissimo sito nel cuore di Chieri che in passato invece era destinato a insediamenti edilizi.

 

AREA SCOTTI

La Caserma intitolata ad Emiliano Scotti è stata sede di depositi militari dal 1942 alla fine degli anni Novanta e usufruiva di uno speciale collegamento ferroviario tra la stazione di Chieri e i depositi.

Il progetto prevede di trasformarla in un “polo della socialità”, sede delle associazioni chieresi, immerso nel verde, in un vero e proprio parco in un’area centrale della città, facilmente raggiungibile da Torino grazie al SFM1. Il progetto riguarda il sociale ma anche l’intrattenimento (sarà realizzata una sala polifunzionale) e la ristorazione che sarà gestita da un soggetto del Terzo settore. L’intervento previsto è finalizzato anche alla riqualificazione energetica, rendendo autonomo il complesso, con la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio.

L’importo totale del progetto, redatto dallo Studio MGA4 Mauro Bellora Giuliana Morisano Architetti Associati, ammonta a 5 milioni e 500mila euro di contributo ministeriale e 400mila euro di risorse comunali.

AREA TABASSO

L’ex Cotonifico Tabasso rappresenta un tassello importante per la storia della città di Chieri. Situata immediatamente in prossimità del centro storico, l’area ha ospitato uno dei maggiori stabilimenti produttivi del territorio, il cotonificio artigianale “Tabasso”, fondato da Felice Tabasso nel 1872. Negli anni di maggior sviluppo aveva superato i 300 addetti. Anche dal punto di vista architettonico ha rappresentato un pregevole esempio di architettura industriale con raffinate soluzioni di impiego del calcestruzzo armato. Il complesso si estende per un’area complessiva di circa 30.000 m2 su un terreno a forte pendenza, composto da diversi manufatti risalenti a epoche differenti. Attorno agli anni Ottanta l’azienda subì una lenta contrazione della produzione che portò al fallimento del cotonificio Tabasso S.p.a. nel 1995. Nel 1999 il Comune di Chieri acquistò il complesso

L’area ospita attualmente uno spazio culturale e di servizio di riferimento per la città, con la Biblioteca Nicolò e Paola Francone e l’Archivio Storico, gli Uffici delle Poste, il Centro per l’Impiego, il Punto Rete, il Caffè Letterario e spazi dati in uso ad alcune associazioni chieresi (Fondazione di Comunità Chierese, Associazione Area Bene Comune, Banca del Tempo, Amici della Biblioteca, Unitre, Compagnia della Chiocciola, Centro antiviolenza, Orchestra e Coro Musica Manens). Oggi, accanto agli edifici già trasformati, rimangono ancora vasti spazi, alcuni dei quali vengono già utilizzati per eventi socio-culturali e di intrattenimento.

Il progetto di recupero dell’ampia parte ancora in disuso è stato redatto dallo Studio di Architettura Artom e Zanotti. Per la dimensione e le caratteristiche si configura come un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana di ampio respiro, che permette di sfruttare al meglio le potenzialità dell’area e di attirare anche investimenti privati

Gli interventi interesseranno l’intero polo ex industriale, ma in tempi diversi.

Si realizzeranno subito spazi espositivi per attività culturali, spazi sociali e per l’integrazione giovanile, spazi per coworking, foresteria, punto di esposizione e degustazione di prodotti dell’enogastronomia del territorio.

Gli interventi successivi, per i quali si cercheranno finanziamenti, prevedono spazi per eventi di intrattenimento e cultura con auditorium e sale, sedi per attività innovative e per la formazione con presenza anche di attività commerciali. Sul tetto a shed originale si prevede un ampio sviluppo di impianti fotovoltaici.

Al momento la Città si è aggiudicata un contributo PNRR di 7.900.000  euro a cui si aggiungono 2.100.000 euro di risorse comunali.

 

PATCH-PArcoTessileCHierese

PA.T.CH., acronimo che in italiano significa “pezza”, è un parco urbano, un’area verde di 10mila metri quadrati, con spazi attrezzati per il gioco e lo sport, che collegherà il Parco dell’area Caselli con il Parco Tepice del Pellegrino. Il sito ospitava in passato l’edificio della ex scuola Angelo Mosso.  Il progetto del PATCH-PArcoTessileCHierese, opera degli architetti Marco Maccagno e Cristina Cassavia, riqualifica a parco pubblico un’area degradata e va ad eliminare un vuoto urbano. Il nome rievoca anche la memoria storica del luogo richiamando l’importanza della città di Chieri per l’arte del tessile, nota a livello europeo fin dal Medioevo soprattutto grazie alla produzione del fustagno e alla coltivazione dell’Isactis tinctoria L., meglio conosciuta come Gualdo, le cui foglie imprimevano alle stoffe la particolare colorazione azzurra tipica del jeans.

L’investimento complessivo è di 850.000 euro di cui 320.000  sono stati finanziati dalla Compagnia di San Paolo.

 

PINQUA

È un progetto del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Il macro-progetto prevede:

– la riqualificazione delle facciate del complesso di Via Monti con artwork, del piano pilotis e dell’area verde e sportiva di Via Monti, il tutto allo scopo di rafforzare l’inclusione sociale dei residenti;

– la riqualificazione degli spazi esterni di alcune scuole della città e l’implementazione delle dotazioni digitali e informatiche (Oscar Levi, Quarini, Borgo Venezia, Cucciolo);

– il recupero di un’area comunale oggi a gerbido, per realizzare un giardino, “bidirezionale”, a disposizione delle scuole di Borgo Venezia durante l’orario scolastico, e fruibile da bimbi e ragazzi del quartiere nel resto della giornata;

– la Ciclabile di Via Lombroso e il recupero della palazzina ex Veterinari (di interesse storico, sia sotto il profilo architettonico  sia sotto quello sociale) dove verrà realizzata la cosiddetta Casa Ponte alla Cittadella del Volontariato, ovvero una “casa” per sostenere ed accompagnare il percorso di autonomia di persone disabili dalla propria famiglia di origine.

La rilevanza strategica del progetto consiste nel mettere a sistema le diverse progettualità della zona: sociale, urbanistica, culturale, scolastica.

Food&Tech nell’ambito di Biennale Tecnologia

 

Evento conclusivo

 

15 maggio 2023, 9.30

Aula Magna “Giovanni Agnelli” – Politecnico di Torino

Corso Duca degli Abruzzi, 24

Gli studenti degli istituti IIS Bodoni Paravia, IIS Agrario Vittone, ITIS Avogadro, IPSSEOA G. Colombatto presentano i risultati dei progetti Food & Mark e Food & Apps. 

FOOD&TECH è un progetto organizzato nell’ambito di Biennale Tecnologia dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’impatto tecnologico nel settore agroalimentare. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Next Level“Il Gusto” del Gruppo GEDI e la Camera di Commercio di Torino.

Intervengono:

Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino 
Angela La Rotella, Dirigente di Comunicazione, Cultura e Biblioteche
Guido CerratoDirettore dell’area Sviluppo del Territorio e Regolazione del Mercato di Camera di Commercio e
Luca Ferrua, Direttore de “Il Gusto” 

Modera la Direttrice di Next-Level Caterina Corapi

A Pollenzo Forum sul Lavoro nella società attiva

FORUM JOBSLAB SYNERGIE,  UN’AGENDA PER IL FUTURO DEL LAVORO

 

Pollenzo (Alba) – Ripartire rigorosamente dalla domanda e dalle esigenze delle imprese. Questo l’imperativo emerso dal “2° Forum sul Lavoro nella società attiva” che per due giorni ha portato a Pollenzo oltre 100 direttori risorse umane delle più importanti aziende italiane e multinazionali per confrontarsi su un’Agenda per il Lavoro con gli esperti e i rappresentanti di istituzioni e PA, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali.

Al centro della due giorni organizzata da JobsLab Synergie – il laboratorio per le politiche del lavoro e le relazioni industriali guidato da Giuseppe Garesio – i temi legati all’attualità politica ed economica: dalla formazione alle politiche attive, dalla riforma della contrattazione aziendale ai contratti di prossimità, fino all’orientamento e ai Neet.

All’incontro ha partecipato, in collegamento, la Ministra Marina Elvira Calderone che, ricordando le misure inserite nel DL Lavoro del primo maggio scorso, ha sollecitato la condivisione di spunti e proposte a valle dalle due giorni di confronto.

Quello che è emerso, e che costituirà la base della nostra Agenda per la Ministra Calderone e per tutti i decisori che vorranno aggiungersi nel confronto, è la richiesta di una forte discontinuità nelle politiche per il lavoro e nell’uso delle relative risorse europee. – sottolinea Giuseppe Garesio, Presidente di JobsLab Synergie e AD di Synergie Italia – Partire dalla domanda delle imprese significa coinvolgerle nei percorsi educativi-formativi e pretendere anche dai centri per l’impiego di operare in funzione del suo soddisfacimento, realizzando così risultati in termine di occupazione.”

LE PROPOSTE

Le sessioni del Forum hanno approfondito le principali criticità e i conseguenti obiettivi per le politiche del lavoro in Italia: la necessità di un drastico innalzamento dei tassi di attività e occupazione nel contesto del declino demografico e del consistente mis-matching, la maggiore qualità dei lavori per la competitività e la crescita dell’economia nazionale, l’incremento dei salari e del loro potere di acquisto correlati all’aumento della produttività del lavoro dopo lunghi anni di appiattimento retributivo.

Questi gli strumenti individuati:

  • la ripartenza dell’ascensore sociale,
  • un mercato del lavoro dinamico grazie a un sistema plurale di intermediari per l’occupazione,
  • la funzione dell’impresa nei percorsi educativi e formativi,
  • la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese in un nuovo modello di relazioni collettive di lavoro.

In particolare:

  1. la profonda revisione dell’allocazione dei fondi per la ripresa e resilienza e per la politica di coesione affinché siano impiegati “a leva”, ovvero come sostegno sussidiario alle imprese e agli intermediari per il lavoro, con effetti di maggiore probabilità di spesa e con esiti moltiplicati. In questo ambito, la dotazione a tutti i disoccupati e inoccupati di buoni o “doti” lavoro – proporzionati al loro grado di svantaggio – può sollecitare la perfetta concorrenza tra centri per l’impiego, agenzie per il lavoro, scuole, università, enti formativi, organismi bilaterali, patronati, la cui attività di intermediazione deve muovere dalla domanda di lavoratori da parte delle imprese.

  1. rendere strutturale la collaborazione tra istituti educativi e imprese per il rinnovamento dei metodi e contenuti pedagogici. Con l’obiettivo di integrare apprendimento teorico e pratico in un’offerta plurale, capace di valorizzare tutti i talenti così da accompagnare ogni giovane a competenze di tipo superiore e ogni adulto alla continua inclusione nel mercato del lavoro.

  1. lo sviluppo della contrattazione di prossimità (territoriale e aziendale). Questo consente di adattare – anche grazie all’art.8 – molte regole del lavoro, come gli stessi contratti a termine o le forme agili fondate sul perseguimento di obiettivi e risultati; di decidere aumenti retributivi collegati a produttività, professionalità, scomodità e legati all’effettiva prestazione dei lavoratori; di sostenere il potere d’acquisto dei salari e il benessere dei nuclei familiari dei lavoratori attraverso prestazioni sociali; di garantire effettivamente il diritto-dovere al continuo aggiornamento professionale; di far evolvere il clima collaborativo con le rappresentanze dei lavoratori verso esperienze di coinvolgimento partecipativo.

  1. la tutela e la promozione sociale dei lavoratori in settori quali pulizie, vigilanza, pubblici esercizi, collaborazione familiare, agricoltura, edilizia…, unitamente alla loro reperibilità, si possono ampliare mediante l’evoluzione degli enti bilaterali verso funzioni di governo dei relativi mercati del lavoro, dal collocamento al controllo delle buste paga, alle scuole di mestiere, alla certificazione e alla salute e sicurezza.

  1. le politiche pubbliche hanno il fondamentale compito di sostenere le buone dinamiche sociali semplificando la legislazione e orientandola ai rinvii sussidiari ai corpi sociali e alle imprese.

L’evento, giunto alla seconda edizione, si è tenuto nella sede dell’Università di Scienze Gastronomiche, sotto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Bra, e con il sostegno di Autostrade SPA, Intesa Sanpaolo, Synergie Italia, Camera di commercio di Cuneo e Fondazione CRC.

Polliotto, Unc: come tutelarsi dagli acquisti in rete

“Consumatori più consapevoli, ecco come”

Il noto legale torinese ricorda cinque nuove opportunità con cui tutelare acquisti e finanze sul web.

Si è da poco celebrata, lo scorso 15 marzo, la Giornata mondiale del consumatore. “Ecco, pertanto, cinque importanti aggiornamenti informativi utilissimi agli utenti per tutelarsi in un mondo in continuo cambiamento, come ha ricordato l’avvocato Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori”, spiega l’avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Piemontese della medesima associazione, prima nata nel suo genere in Italia nel lontano 1955.

Con l’inizio del 2023 entrano in vigore nuove norme sulla trasparenza degli sconti applicati: per ogni articolo in promozione dovrà sempre essere indicato il prezzo originario, con la novità che questo non può essere arbitrariamente deciso dal commerciante (magari gonfiandolo per poi applicare una percentuale di sconto molto attraente). Secondo le nuove norme il “prezzo originale” dovrà essere inderogabilmente “il costo più basso a cui quel determinato prodotto è stato messo in vendita negli ultimi 30 giorni”. In questo articolo vi spiego nel dettaglio quali sono le regole nei negozi”, ricorda Patrizia Polliotto.

Sempre Massimiliano Dona ci ricorda altresì che, in tema di compravendite on line, è bene ricordare: “Pensiamo a quanto sono importanti i motori di ricerca e i comparatori per aiutarci a trovare il prodotto che cerchiamo al miglior prezzo: il problema è che i risultati delle nostre ricerche possono essere alterati da vari fattori, per questo motivo è intervenuta l’Europa, prevedendo (con la direttiva 2019/2161 recentemente recepita in Italia) che al consumatore devono essere fornite informazioni generali in relazione ai «parametri principali che determinano la classificazione dei prodotti presentati come risultato della sua ricerca»”.

Venti di cambiamento in arrivo anche sul versante delle recensioni che creano accreditamento sul web. “D’ora in poi, le piattaforme di e-commerce dovranno assicurare che gli autori della recensione abbiano effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto in questione: e l’e-commerce dovrà pertanto adottare misure adeguate per verificare tale requisito prima di pubblicare una recensione. Ovviamente è vietata ogni pratica che punti a ottenere recensioni false”. 

Per poi proseguire: “Importante, invece soprattutto per l’ecommerce, il divieto di proporre al consumatore un bene identico ad un altro commercializzato in altri Stati membri, se questo è significativamente diverso per caratteristiche: si cerca in questo modo di frenare l’annoso fenomeno della dual quality che consiste nel commercializzare prodotti solo esteticamente paragonabili, ma diversi nella sostanza, ad esempio nella composizione (pensiamo ai prodotti tessili) o nella configurazione (pensiamo ai  prodotti tech)”.

Notizie positive anche per i fruitori di eventi a pagamento. Quante volte vi sarà capitato di mettervi davanti al computer -magari con un certo anticipo- per acquistare il biglietto per il concerto dei vostri idoli, per uno spettacolo di teatro o per la squadra del cuore ma pochi istanti dopo l’apertura delle vendite, i ticket erano già tutti esauriti? Non è sempre un problema di tempistica, ma spesso si tratta di bot, cioè sistemi automatizzati che in pochi istanti fanno piazza pulita dei posti disponibili. E infatti, subito dopo, gli stessi agognati biglietti tornano disponibili su piattaforme di secondary ticketing. Ecco: ora, secondo le nuove regole, non si potranno rivendere ticket da parte di chi li ha acquistati utilizzando strumenti automatizzati per eludere le limitazioni al numero di ticket che una persona può acquistare. 

Riteniamo che consumatori e informazione siano un binomio inscindibile da valorizzare ogni giorno, perché la legalità possa aver di diritto e di fatto il primato che le spetta nella vita di ogni giorno”, conclude Patrizia Polliotto.

 

Oltre 100 direttori risorse umane a Pollenzo

A confronto con i massimi esperti del settore e le istituzioni il 12 e 13 maggio 

 

FORUM JOBSLAB SYNERGIE,

A POLLENZO SI APRE LA DUE GIORNI NAZIONALE SUL LAVORO

Si parte domani, 12 maggio, con le sessioni dedicate alle politiche proattive per il lavoro, al rapporto scuola-imprese, e alla presentazione della ricerca ADAPT “Scenari e tendenze della contrattazione aziendale” e il contributo del Ministro del Lavoro Calderone. Si prosegue sabato con gli interventi, tra gli altri, del Presidente di Confindustria Piemonte Gay, del Segretario Confederale CISL Romani, degli ex Ministri Sacconi e Damiano, del Presidente FIPE Confcommercio Stoppani.

Pollenzo (Alba), 11 maggio 2023 – Si apre domani il Forum sul Lavoro nella società attiva” che per due giorni vedrà a Pollenzo oltre 100 direttori risorse umane delle più importanti aziende italiane e multinazionali confrontarsi con le istituzioni e le organizzazioni sindacali e imprenditoriali sull’“agenda per il lavoro”.  Un confronto che partirà dagli strumenti per superare le maggiori criticità nel mercato del lavoro di oggi e dalle migliori soluzioni condivise per supportare le aspettative e le esigenze delle imprese e che vedrà anche l’intervento del Ministro del Lavoro Marina Calderone.

L’evento, giunto alla seconda edizione, si tiene nella sede dell’Università di Scienze Gastronomiche ed è  organizzato da JobsLab Synergie – il laboratorio per le politiche del lavoro e le relazioni industriali guidato da Giuseppe Garesio – sotto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Bra, e con il sostegno di Autostrade SPA, Intesa Sanpaolo, Synergie Italia, Camera di commercio di Cuneo e Fondazione CRC.

Al centro della due giorni i temi legati all’attualità politica ed economica: il Decreto Lavoro appena approvato, il reddito di cittadinanza, le politiche attive del lavoro, la riforma della contrattazione aziendale, l’inflazione ma anche la riqualificazione del lavoro, la detassazione degli straordinari, i contratti di prossimità, l’articolo 8.

Saranno presenti oltre 100 direttori e responsabili delle risorse umane delle più importanti aziende italiane e multinazionali, che si confronteranno con i massimi esperti del settore e i rappresentanti di istituzioni e PA, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali, per individuare insieme disposizioni e misure in favore dei giovani, delle persone in cerca di occupazione e delle imprese.

“Con questo evento partono ufficialmente i lavori del nostro think-tank, con l’obiettivo di contribuire a superare in modo concreto le problematiche di uno dei mercati del lavoro tra i peggiori al mondo, come lo definiva Marco Biagi. – commenta Giuseppe Garesio, Presidente di JobsLab Synergie e AD di Synergie Italia – Ad oggi in Italia non esiste un evento nazionale che si occupi di questi temi partendo dal basso, con la raccolta di idee, stimoli e confronto sulle politiche necessarie ad affrontare i nodi cruciali dell’occupazione”.

 

IL PROGRAMMA

Venerdì 12 maggio:

Dalle 10 alle 13, POLITICHE PROATTIVE PER IL LAVORO sarà introdotta dal nuovo Presidente ANPAL Massimo Temussi, con l’intervento del Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e la chiusura dell’Assessora al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino; dalle 14:30 alle 15:30 la sessione LE IMPRESE ALLEATE DELLA SCUOLA: IL CASE HISTORY DISTRETTO ITALIA vedrà gli interventi di Autostrade per l’Italia, Consorzio ELIS Roma, Eni, Vodafone, Fincantieri, Autogrill e Ferrovie dello Stato. Nella sessione dalle 15:30 alle 18 – CONTRATTAZIONE AZIENDALE E DI PROSSIMITÀ – sarà presentata, invece, la ricerca ADAPT “Scenari e tendenze della contrattazione aziendale”, con le conclusioni del Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori.

 

Sabato 13 maggio:

Dalle 10 alle 13 la sessione conclusiva del Forum con la discussione aperta su “UN’AGENDA PER IL LAVORO”.  L’introduzione di Maurizio Sacconi, Presidente Associazione Amici di Marco Biagi, aprirà il confronto tra il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay, il Segretario Confederale Cisl Giulio Romani, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, il Presidente della F.I.P.E. Confcommercio Lino Enrico Stoppani, il Direttore Istituto Bruno Leoni Alberto Mingardi e Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro.