ECONOMIA- Pagina 422

Consumatori, attenti alle truffe online

Anche a Torino nei giorni della pandemia da Covid-19 aumentano le segnalazioni legate alle truffe on-line

Coronavirus, tempo di emergenza. Ma anche di truffe on line, maggiori specialmente in un momento in cui il web rappresenta per gli italiani -soprattutto i più giovani- il solo modo di fare acquisti durante il lockdown.

Aumentano, in questi giorni, le segnalazioni alle Forze dell’Ordine relative a raggiri compiuti in rete. Tra queste, anche quelle legate al caso ‘Guido Cosentino’: “Su Ebay, Kijiji, Bakeca.it e anche sui social più diffusi appaiono già da tempo, anche in questi giorni drammatici, annunci relativi alla vendita di biglietti per concerti, telefoni e apparati tecnologici nuovi e di ultima generazione spesso proposti a cifre vantaggiose e credibili, incluse mascherine, gel per la pulizia delle mani e dispositivi di protezione oggi per lo più introvabili”, spiega Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori del Piemonte.

Il noto legale spiega che “dalle numerose segnalazioni pervenute sembrerebbe che questo venditore utilizzi un nome non corrispondente al vero “Guido Cosentino”, utilizzerebbe numeri di telefono falsi per lo più utenze intestate a soggetti femminili e invierebbe mail in privato allegando la foto di un documento, principalmente la carta d’identità, che parrebbe non corrisponderebbe alla sua persona, tutti elementi utilizzati per indurre in errore il potenziale acquirente e convincerlo all’acquisto. Ma c’è di più, pare che una volta che il malcapitato effettui il pagamento, per lo più su carte ricaricabili bancarie e postali, appoggiate su conti correnti esteri, non solo non riceve la merce ordinata ma il venditore scompare nel nulla e perde così anche l’importo versato”. Al momento, riferisce l’Avvocato Polliotto che le Procure competenti stanno facendo indagini al fine di accertare se “al nominativo ‘Guido Cosentino’ corrisponda l’effettivo autore delle truffe, o se si tratti, invece, anche di un furto d’identità a danno di terzi a opera di singoli od organizzazioni criminali complesse. Le Procure competenti stanno facendo le dovute indagini”.

In ogni caso tutti coloro che sono stati coinvolti in questa vicenda o in altre analoghe dovrebbero avere il coraggio di denunciare il fatto affinché possano, una volta individuato il responsabile, ottenere il giusto ristoro attraverso la costituzione di parte civile nel procedimento penale, azioni civili a tutela del consumatore truffato o soluzioni transattive. Il Presidente consiglia, quindi, che “in linea generale, per gli acquisti sui siti di aste on-line o di e-commerce, è buona norma concludere i pagamenti sempre e solo attraverso gli strumenti indicati sulla piattaforma e tracciabili, anche per poter correttamente fruire del diritto di recesso, laddove legislativamente previsto e applicabile, e di altre eventuali forme di cautela a vantaggio degli acquirenti”.

L’Avvocato Polliotto raccomanda, inoltre, che: “prima di procedere con gli acquisti di qualsiasi genere, ad oggi, data l’emergenza sanitaria soprattutto di materiale come mascherine, guanti e gel e prodotti igienizzanti, di effettuare delle verifiche sul web, ad esempio inserendo su Google il numero di telefono o il nominativo indicato sull’annuncio per scoprire con un click se, magari, si sta per incappare in un malfattore già segnalato da altri utenti sulla rete anche sui social, oppure leggere eventuali recensioni presenti sul medesimo sito di e-commerce o verificare se lo stesso annuncio è presente su altri siti. E’ importante, si ribadisce, nel caso si pensi di essere stati truffati, di sporgere denuncia presso il comando delle Forze dell’Ordine nei pressi della vostra abitazione, magari previo contatto e nel rispetto delle norme di blocco della circolazione legate all’emergenza sanitaria in corso”, conclude la Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Per maggiori informazioni i legali dell’Unione Nazionale Consumatori –Comitato Regionale del Piemonte sono a disposizione per chiarimenti e per assistervi contattando il numero 011.5611800 o scrivendo una e-mail a uncpiemonte@gmail.com.

Confiapp aiuta le aziende

ConfiApp è il servizio di Confartigianato Imprese Alessandria che utilizza l’innovativo portale e le app dedicate su piattaforme iOS e Android, pensato per mettere in comunicazione la domanda e l’offerta delle aziende associate a Confartigianato e del pubblico

Usufruibile gratuitamente da tutte le aziende della provincia, anche non associate, ConfiApp rappresenta un aiuto concreto per superare insieme questo momento difficile.

Scaricando l’app sul proprio smartphone o accedendo alla piattaforma tramite computer si potranno visionare tutte le attività che offrono servizio a domicilio e comunicare con le stesse, tramite mail, telefono, Whatsapp o direttamente dalla piattaforma in modo semplice, veloce ed intuitivo.
Le aziende, semplicemente facendone richiesta, potranno ricevere gratuitamente i dati di accesso a quello che è un vero e proprio minisito dove potranno inserire, in completa autonomia, immagini, filmati, descrizioni e quant’altro possa essere utile a comunicare agli utenti la propria offerta.
Inoltre l’app è dotata di un servizio notifiche push che permette, in tempo reale, di ricevere comunicazioni precise ed attendibili legate all’emergenza sanitaria da parte dei consulenti preparati e costantemente aggiornati dell’Associazione, costituendo un canale informativo molto importante in questo momento.
Il direttore di Confartigianato Imprese Alessandria, Piero Gulminetti dichiara: “Confartigianato Imprese Alessandria, anche in questo momento, vuole essere vicino, con questo servizio, a tutte le piccole imprese, artigiane e commerciali del nostro territorio, ai professionisti, ai lavoratori autonomi. E’ uno strumento per assisterli ed aiutarli a fronteggiare anche questo momento di crisi, strumento che si aggiunge a tutti i nostri servizi di consulenza ed assistenza dei nostri uffici e che non hanno mai cessato di venire erogati’.

www.confiapp.it

Per ora resta chiuso il mercato di Porta Palazzo

Al termine dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di oggi sulla riapertura del Mercato di Porta Palazzo è emerso che il progetto presentato dalla Commissione mercato di Porta Palazzo ha ancora degli aspetti da chiarire per quanto riguarda la garanzia del livello di sicurezza per gli ambulanti e per i clienti

Questo anche alla luce delle indicazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dove sono state prorogate tutte le misure di limitazione delle attività e sugli spostamenti fino al 13 aprile.

L’area mercatale di Porta Palazzo è stata ed è una delle aree cittadine più importanti sotto l’aspetto commerciale e per l’indubbia valenza sociale. Anche per questo motivo l’Amministrazione comunale nei prossimi giorni approfondirà con le parti interessate gli aspetti per migliorare la sicurezza del mercato nell’ottica di lavorare alla sua riapertura.

“La Città di Torino – si legge in una nota di Palazzo Civico – ringrazia tutte le Forze dell’Ordine che si stanno prodigando con la massima disponibilità per garantire la sicurezza e il controllo dei mercati cittadini”.

Didattica a distanza, dal Governo i fondi per le scuole del Piemonte

Oltre 5,6 milioni di euro: sono  le risorse destinate alle scuole del Piemonte per il potenziamento della didattica a distanza

E’ quanto previsto dal riparto degli 85 milioni stanziati dal governo attraverso il decreto Cura Italia.

“Si lavora con rapidità per potenziare la didattica a distanza, per mettere tutti gli studenti in grado di poterla seguire e dando a tutti gli insegnanti le conoscenze per poterla effettuare”. Così la ministra Azzolina. Per la ripartizione delle risorse è stato scelto un criterio che permetta di raggiungere meglio le zone del Paese e le famiglie dove c’è maggiore necessità.  In Piemonte, sul totale,  672mila euro sono destinati alle piattaforme e agli strumenti digitali, 4,6 milioni alla connettività di rete e ai dispositivi digitali e  336 mila euro alla formazione del personale scolastico.

I grappoli resteranno attaccati alla vite?

In queste settimane di emergenza sanitaria, lo scienziato del vino Donato Lanati si rivolge ai vigneron e non solo. Per loro, una riflessione un po’ meno scientifica e un po’ più personale

Tra numeri, mercati e scenari inediti, come viene percepita l’emergenza sanitaria dal mondo dell’enologia? Le grandi aziende sono chiuse. Le esportazioni bloccate. I grappoli, resteranno attaccati alla vite?
“Se pensiamo che un microrganismo, infinitamente microscopico, è stato in grado di far crollare le nostre certezze e, a livello mondiale, inceppare tutti gli equilibri, credo che sia giunto il tempo delle riflessioni più profonde”.
Siamo abituati ad avere tutto, o quasi, sotto controllo. “Perdere il comando e senza sapere per quanto, è ciò che più spaventa”. Si percepiscono il limite alla libertà e la vulnerabilità umana.
“La natura segue il suo percorso anche se, talvolta, è inesorabile. L’azione antropica, in tutto questo, indubbiamente fa la sua parte. La storia ci ha insegnato che le calamità si ripetono (iniziano e finiscono), ma abbiamo anche imparato che l’uomo sa adoperarsi per fronteggiarle. Oggi, dalla nostra parte ci sono scienza, conoscenza e informazione. Il mondo scientifico sconfiggerà questo virus”.
Mercati chiusi ed esportazioni bloccate. I grappoli resteranno, dunque, appesi alla vite?
“Chi ragiona in questo modo, pensa solo al business. Il vino è vita che continua; è amore e rispetto per la natura. Ai lamentosi davanti al bicchiere mezzo vuoto, io preferisco i propositivi con il calice mezzo pieno”.
Le difficoltà si combattono aumentando la consapevolezza. L’imperativo è: reagire.
“E’ giunto il momento di valorizzare maggiormente il prodotto italiano. Il marchio Made in Italy non è solamente provenienza geografica: è espressione di indiscussa eccellenza, un valore fatto di storia, tradizioni, esperienza, ricerca, tenacia e creatività”.
Da dove ripartire? Personalmente, quando tutto questo finirà, ripartirò con quelli che pensano sopra la riga, dal calice mezzo pieno. Con loro, traccerò la strada del futuro”.
E’ giunto anche il tempo per riclassificare le priorità della vita.
Chi produce vino, vive in una dimensione fortunata: anche se costretto a casa, affacciandosi alla finestra, non vede il cemento. Gli uomini del vino vedono la natura che si rinnova. La vista è parte essenziale del nostro pensiero; la visione della natura aiuterà”.
Dopo il Coronavirus, il valore della vita sarà aumentato. “Per me, il bicchiere è sempre mezzo pieno e contiene una vita più consapevole”.

Come scegliere la raccolta fondi online

Il noto legale torinese in prima linea nella difesa dei cittadini chiarisce l’importanza di regole chiare anche nel crowfunding solidale per quanti vogliano contribuire in rete

SCONTRO FEDEZ-CODACONS, INTERVIENE PATRIZIA POLLIOTTO DI UNIONE CONSUMATORI PIEMONTE

Coronavirus, tempo di crisi, solidarietà e accesi scontri sul web: anche quando, al centro di tutto, vi sono iniziative solidali. “Quanto accaduto a livello pubblico in questi giorni tra Fedez-Ferragni e il Codacons, nel cui merito mi astengo dall’introdurmi, offre lo spunto per alcune, fondamentali riflessioni sul tema della donazioni benefiche al tempo di Internet”. E’ quanto afferma Patrizia Polliotto, stimato legale nonché Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

“In un momento in cui massima e prodiga è l’attenzione dell’opinione pubblica al dramma in atto e contestualmente anche agli sforzi collettivi profusi a cercare di arginarlo, si moltiplicano le iniziative di raccolta fondi a favore di questa o quella nobile causa. Occorre, nella scelta, prestare attenzione, affidando il proprio contributo soltanto a quelle piattaforme universalmente riconosciute per svolgere tale tipo di attività. Esiste, altresì, anche la possibilità di rivolgersi all’ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser, che dal 2000 ad oggi è il punto di riferimento riconosciuto per gli operatori del settore”, prosegue l’Avvocato Polliotto.

Che riprende: “Il problema, quasi sempre, si nasconde nella scarsa informazione a disposizione degli utenti del web, che difficilmente, stante la stringatezza dei testi introduttivi e di accompagnamento presenti sui social e le pagine ufficiali delle varie campagne, presentano ben chiare alla lettura tutte le clausole relative ai criteri di raccolta e ripartizione delle campagne stesse. Occorre, pertanto, accompagnare queste iniziative affidandosi anche ai professionisti della comunicazione, giornalisti e uffici stampa, perché tutto sia ben spiegato anche nei dettagli, offrendo ai potenziali aderenti tutte le più ampie, corrette ed esaustive informazioni in proposito”, conclude Patrizia Polliotto.

Si invita tutti i coloro i quali fossero interessati ad effettuare una donazione di qualsiasi entità a leggere attentamente le condizioni contrattuali facendo riferimento solo alle informazioni pubblicate sui siti internet e provenienti da canali ufficiali.

Cirio: “Poteri straordinari al Piemonte per ripartire”. E non si riapre prima di Pasqua

Il Piemonte vuole  poteri straordinari per ripartire dopo l’emergenza

Lo chiede il governatore Alberto Cirio unitamente a una  proroga delle misure di restrizione per contrastare il coronavirus.  “Chiediamo poteri straordinari – ha detto Cirio –  se non a me come  presidente, si diano poteri ai sindaci, ai prefetti o a un commissario, così  da fare in fretta per non impantanarci nella burocrazia. Altrimenti tra due anni siamo ancora alle prese con questa emergenza economica che vogliamo fronteggiare anche con il piano competitività. Questo sarà rivisto in modo da adattarlo per essere in campo nei prossimi tre mesi, non come avevamo immaginato nei prossimi tre anni”. Il modello auspicato da Cirio è quello del Ponte Morandi: “Servono autorizzazioni straordinarie come quelle del sindaco di Genova Bucci che ha potuto derogare a una serie di norme, cosa che gli permetterà presto di inaugurare il nuovo ponte”. In Consiglio regionale il Governatore ha anticipato che rinnoverà la propria ordinanza sulle restrizioni in scadenza il 3 aprile: verranno rinnovate probabilmente fino al 20 aprile.

“Un commissario unico e una legge per salvare l’economia in Piemonte”

Riceviamo e pubblichiamo: APPELLO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE  / Come ha scritto Mario Draghi “La pandemia di coronavirus è una tragedia umana di proporzioni potenzialmente bibliche. Molti oggi vivono nella paura della propria vita o in lutto per i propri cari. Le azioni intraprese dai governi per evitare che i nostri sistemi sanitari vengano travolti sono coraggiose e necessarie.

Devono essere supportati. La sfida che affrontiamo è come agire con sufficiente forza e velocità per evitare che la recessione si trasformi in una depressione prolungata, resa più profonda da una pletora di valori predefiniti che lasciano danni irreversibili. È già chiaro che la risposta deve comportare un aumento significativo del debito pubblico. La perdita di reddito sostenuta dal settore privato – e qualsiasi debito accumulato per colmare il divario – deve alla fine essere assorbita, in tutto o in parte, dai bilanci pubblici. Livelli di debito pubblico molto più elevati diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnati dalla cancellazione del debito privato”.

 

Siamo piemontesi che vivono e lavorano in questa regione e vogliamo dare un nostro contributo per un disegno di legge regionale da portare urgentemente alla discussione e approvazione in Consiglio regionale della Regione Piemonte.

 

a) Unica “Misura”: Una legge sola, suddivisa in capitoli, con unico iter di riferimento, per evitare dispersioni

b)Unico “Gestore”: Occorre nominare immediatamente un Commissario Straordinario coadiuvato da un Ufficio Specifico della Regione

 

AFFRONTARE L’EMERGENZA

(FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO)

 

  • Dare liquidità immediata mediante ricapitalizzazione e finanziamento di tutte le imprese micro, piccole, individuali, società di persona e società di capitale stanziando risorse per importi pari al 30% dei ricavi 2019. Risarcimento dei danni e mancati ricavi derivati dalla chiusura obbligatoria.

I fondi destinati a questo scopo devono essere ripartiti:

-65% a Micro Imprese e Professionisti e il 35% a Piccole Imprese

2 Sostegno al reddito e alle famiglie:

a) integrazione di 300 euro, ai 600 già previsti per le partite iva

b) un sostegno di 700 euro per le categorie di lavoratori non compresi nelle tutele attuali

c) contributo al pagamento dei canoni di locazione delle abitazioni e per studi professionali, botteghe e officine per chi rientra nelle misure di tutela ed è escluso dagli aiuti

 

3) Una misura di finanziamento garantita dalla Regione per finanziamenti del valore dei magazzini, mediante pegno non possessorio, formula già immaginata in tempi di crisi ‘normale’

 

PROGETTARE IL FUTURO

(FINANZIAMENTO A TASSO AGEVOLATO)

 

Concessione di un finanziamento a tasso fisso 1% (capitale: 70% Regione, 30% banche), riferito alle seguenti esigenze aziendali previste sino al 31.12.2020:

 

  1. Sostegno al pagamento stipendi dipendenti
  2. Copertura costi consulenze
  3. Stipula di polizze assicurative a copertura del rischio commerciale, perdita clienti, penali contrattuali
  4. Magazzino, acquisto scorte (materie prime, prodotti finiti, semilavorati)
  5. Interventi finalizzati alla sicurezza dei lavoratori, da destinare anche a potenziamento dell’assistenza sanitaria(in caso di proseguimento/ riemersione COVID 19 sul medio- lungo periodo)
  6. Predisposizione di Piani di Innovazione Tecnologica in tutti i comparti aziendali per lavoro agile
  7. Piano Commerciale ricerca/incremento clienti sia italiani sia esteri
  8. Acquisto/Sostituzione macchinari e impianti produttivi, automezzi aziendali (accorpamento con Legge 34 e Fondi Legge Sabatini per il Piemonte)
  9. Elaborazione Piani Finanziari per intervenire sull’indebitamento bancario aziendale portando l’equilibrio:

-debito a breve 35%

-debito a medio lungo 65%

  1. Incentivazione utilizzo linee di credito “FINTECH”* (breve, mediolungo, crowdlending, crowdfunding) a riequilibrio/riduzione esposizione bancaria (*Vantaggio: i fondi “Fintech” non vanno in Centrale Rischi), anche attraverso il rafforzamento di strumenti già esistenti come il Tranched Covered e il Fondo di Centrale di Garanzia
  2. Operazioni di capitalizzazione (aumenti di capitale sociale) e/o di patrimonializzazione (conferimento immobili nel Patrimonio aziendale)

 

 

ITER CONCESSORIO ED EROGAZIONE

 

Le misure sono urgenti e ancora più urgente è la loro erogazione, essendo finalizzata ad un sostegno produttivo/finanziario di breve periodo (anno 2020):

-Erogazione del 50% della cifra deliberata

-Rendiconti “bimestrali” semplificati da parte dell’impresa

-Dopo 6 mesi, erogazione della seconda tranche 50%

-Revisione dei criteri di ammissibilità (Rating bancari/parametri di bilancio), alleggerendo i medesimi al fine di non penalizzare settori verso i quali l’accesso al credito era pregiudicato già precedentemente alla crisi COVID-19 (es. edilizia/costruzioni) o che lo diventeranno conseguentemente alla stessa (es. turismo/ricettività, produzioni Made in Piemonte).

 

 

RESTITUZIONE FINANZIAMENTO MISURE DI FINANZIAMENTO AGEVOLATO

 

A seguito deposito bilancio 2020 (aprile-giugno 2020), quindi di fatto con preammortamento di circa 12 mesi

-rate mensili sulla durata complessiva di 60 mesi.

 

Alberto Nigra, Gianluca Susta, Gabriele Molinari, Davide Dellarole, Claudio Lubatti, Nino Daniel, Marco Cavaletto, Patrizia De Grazia, Daniele De Giorgia, Luca Matteja, Salvatore Sette, Sara Levi Sacerdotti

Grimaldi (LUV): “Cassa integrazione in deroga ai lavoratori dello spettacolo”

“Più di 200.000 lavoratori e lavoratrici intermittenti dello spettacolo sono esclusi dalle misure di sostegno del decreto ‘Cura Italia’. Dipendenti che hanno sempre versato i contributi per il Fondo di Integrazione Salariale, ma che non accedono all’indennità di 600 euro semplicemente perché il loro contratto è ‘a chiamata’ (figlio di quella aberrante proliferazione contrattuale a cui nessun governo ha ancora posto rimedio)” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.

Infatti, all’art. 38 del DL 18/2020 “Cura Italia”, le indennità per i lavoratori dello spettacolo sono circoscritte a coloro che hanno lavorato almeno 30 giornate in gestione ex-Enpals e con un reddito inferiore a 50.000 euro nel 2019, ma che alla data del 17 marzo non devono avere un trattamento pensionistico né un rapporto di lavoro dipendente, cosa che invece il contratto a chiamata risulta essere, benché di fatto gli intermittenti a quella data fossero senza lavoro.

“Ancora peggio” – prosegue Grimaldi: – “siccome il contratto è in essere, anche se nei fatti il lavoro non c’è dal 23 febbraio scorso, data di chiusura di tutti i teatri e di annullamento di tutti i tour e gli eventi, questi dipendenti non hanno nemmeno accesso alla Naspi, né al FIS (il fondo di integrazione salariale dell’INPS), perché non è possibile calcolare l’importo di quanto è stato perso. Ecco perché, insieme a tutti i firmatari della petizione #nessunoescluso e alla Fondazione Centro Studi Doc che l’ha promossa, chiediamo al Presidente Cirio e alla Giunta, che hanno il potere di deciderlo, che questi lavoratori e lavoratrici abbiano accesso alla Cassa integrazione in deroga, misurando il lavoro perso in base allo storico dei 12 mesi precedenti. E ancora una volta, da domani bisognerà che tutto cambi”.

Se manca il tempo per aspettare l’Europa

Accidenti, cominciamo ad essere pessimisti su come uscire da questa devastante crisi prodotta dal coronavirus. Vedo punti di cedimento in chi dovrebbe condurre le truppe italiane alla vittoria definitiva

I consiglieri comunali di Torino non trovano la quadra nemmeno sui gettoni di presenza da donare alla protezione civile. Diversità tra chi si può permettere e non si può permettere di donare. Dunque? Mi sembrerebbe più logico dire e sostenere: secondo sensibilità e secondo possibilità.

Dopo si vedrà e si giudicherà. Quasi sicuramente i ” furbetti del quartierino ” ci sono e ci sono stati e, dunque, ci saranno. Intanto dei 4 miliardi stanziati dal governo solo 300 milioni arrivano in Piemonte. Qualcosa non torna. C’ è meno povertà che al Sud? Possibile, ma non in questa proporzione, sicuramente. Vince chi urla di più e fa più caciara. E su questo la Sicilia è vincente. Si è fermata  l’economia e soprattutto la produzione di beni di consumo che, prevalentemente è nel centro-nord. Da qui tra uno o due mesi, piaccia o non piaccia si dovrà partire. Più che un ragionamento politico, mi pare un ragionamento di logica. Non vorrei, ma ho paura che avverrà, che dei 50 miliardi per il rilancio dell Italia, al nord e centro vadano per  l’economia e per il sud e le isole per l’assistenza. Ed i soldi devono arrivare subito. Dalla cassa integrazione al sostegno al reddito. Ma l’ Inps è sotto pressione.

Molti sono scettici sul risultano finale. Motivo? Giudicano non all’ altezza  l’attuale presidente nazionale messo li’ dai 5stelle per gestire solo il reddito di cittadinanza. Non so, francamente non so, ma mi assale la paura che tra il dire ed il fare ci sia di mezzo  un oceano. E sempre molti, ovviamente sul web, gridano a gran voce Mario Draghi presidente del Consiglio. La vedo dura ma con un fondamento: ci devono essere commissari esperti per realizzare gli obiettivi. Altro punto: non possiamo sprecare il tempo e dunque non dobbiamo aspettare l’ Europa o quello che  ne è rimasto. Effettivamente poca cosa. Tutto sta arrivando a randa. L’ungherese Orban impone il coprifuoco. È uno di quelli che “niente soldi agli Italiani”. Conclusioni: anche da quelle parti la situazione è fuori controllo, come in Gran Bretagna e sta decisamente montando negli States. Concretamente non so che cosa dovrebbe fare Conte. Ma intuisco che Mario Draghi, per competenza e rapporti sappia che cosa fare. Ed una stretta collaborazione tra i due si impone.

Con l’ accortezza che senza produzione e pagamento delle tasse non ci sono i soldi per pagare l’assistenza e la Sanità. Sanità messa sotto pressione. Si ricomincia a parlare del modello Piacenza e di tutta l’Emilia Romagna. Con la certezza che il modello lombardo è saltato e quello Piemonte ha vistosamente vacillato. Con la precarietà totale del Sud. Anche qui si valuterà a bocce ferme ma mettere avanti le mani non guasta mai e sottolineare già da subito è fondamentale. Cari politici, un po’ di lungimiranza ci vuole sempre.

Patrizio Tosetto