ECONOMIA- Pagina 405

I monopattini di Lime tornano in città

 Lime, leader mondiale della micromobilità, riavvia il servizio a TORINO e VERONA dopo la temporanea sospensione delle operazioni a causa della pandemia COVID-19. 

 

Area di servizio e disponibilità

Dopo una pausa di alcune settimane, Lime ha riavviato il servizio nelle città di Torino e Verona il 19 maggio 2020. Attualmente, nelle due città sono disponibili per prenotazione tramite app rispettivamente 500 e 400 monopattini. Adesso più che mai gli italiani hanno bisogno di opzioni di mobilità sicure, ecologiche ed economiche per muoversi all’interno delle città. “Siamo felici di servire le città di Torino e Verona e aiutare le nostre comunità a superare questa crisi” spiega Benjamin Barnathan, General Manager di Lime in Italia.

 

Misure di sanificazione rafforzate

Lime ha intensificato tutte le misure di sanificazione per proteggere i propri utenti e collaboratori. Tutti i monopattini sono approfonditamente disinfettati sia nei magazzini sia quando vengono distribuiti nelle città. I metodi di sanificazione sono stati migliorati e la frequenza d’igienizzazione è stata aumentata. Tutti i collaboratori indossano guanti e mascherine, e hanno seguito training appositi per adempiere alle nuove disposizioni di igiene – in particolare nel rispetto del distanziamento sociale. I team di Lime seguono le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dei governi per assicurarsi che le misure messe in atto siano aggiornate e complete. Inoltre, gli utenti riceveranno, tramite email e tramite l’applicazione, un reminder a cadenza regolare contenente disposizioni di sicurezza stradale, indicazioni di parcheggio e misure di precauzione consigliate dalle autorità sanitarie.

 

La mobilità sostenibile è adesso più che mai una priorità

In questa fase di ripresa da una crisi sanitaria senza precedenti si fanno più forti le richieste di piani di rilancio sostenibili e di una società più resiliente.  Queste circostanze creano un’opportunità per prioritizzare mezzi di trasporto sostenibili e per considerare la micromobilità una componente fondamentale della ripresa post COVID-19. Oltre a rispondere a necessità rese urgenti dal cambiamento climatico, i monopattini elettrici garantiscono il mantenimento del distanziamento sociale necessario per la sicurezza dei cittadini. Con il graduale allentamento delle misure di lockdown, molte città italiane come Roma e Milano stanno prendendo misure straordinarie per ripensare i paesaggi urbani per una migliore condivisione degli spazi pubblici. Queste importanti iniziative sottolineano il ruolo essenziale della micromobilità in tempi di crisi, ma è importante che siano accompagnate da regolamentazioni che garantiscano la sicurezza degli utenti e incoraggino più persone a cambiare modalità di trasporto.

(foto: il Torinese)

Produzione mascherine: il Piemonte vuole diventare autosufficiente

Le  700 aziende tessili sul territorio, con oltre 6.500 addetti, potrebbero consentire al Piemonte  diventare autosufficiente nella produzione di mascherine.

Commenta l’assessore regionale alle Attività Economiche e produttive, Andrea Tronzano. “Stiamo lavorando con il Politecnico di Torino, che ha aperto un tavolo con l’Ente Certificatore UNI, per avviare una prassi e poi una norma italiana sulle mascherine di comunità, in modo da realizzare in Piemonte mascherine a chilometro zero. Prevediamo di produrre più di  10 milioni al mese di mascherine tessili lavabili con inserti ricambiabili in tessuto non tessuto (TNT) e di mascherine usa-e-getta auto-componibili ‘origami’ in TNT,  prodotte tutte nel nostro territorio”.

Comuni montani e turismo: la crisi covid come opportunità di rilancio

Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Management, Università di Torino, lancia Covidless Approach & Trust, uno strumento operativo a sostegno dell’economia turistica dei Comuni montani

Ribaltare il punto di vista e usare l’emergenza Covid per ripensarsi e superare la crisi. È questo l’obiettivo di Covidless Approach & Trust, lo strumento di analisi e sviluppo pensato per i Comuni montani e nato da un progetto di ricerca dell’Università di Torino, effettuata con il sostegno della Camera di Commercio di Torino.

Messo a punto da un team composto da Paolo Biancone (nella foto), Andrea Martra, Piercarlo Rossi e Silvana Secinaro, docenti del Dipartimento di management, e Alberto Sasso, professionista specializzato in architettura sostenibile e rigenerazione del territorio, Covidless A&T è un servizio di sostegno operativo all’economia turistica e culturale del territorio e degli Entri locali per il rilancio del territorio. Covidless A&T, nel rispetto delle norme e dei protocolli di distanziamento sociale relativi all’operatività dei singoli esercizi, si concentra sui i bisogni dei fruitori e dei turisti che si aspettano di trovare contenuti di intrattenimento e di fornitura adeguati. La valutazione di rating è totalmente indipendente dallo scenario normativo regionale e nazionale anti Covid-19. L’obiettivo è supportare gli Enti locali nel mantenimento e potenziamento degli standard di accoglienza ricettivo-turistica e culturale. Nella pratica, il modello fornisce un rating di attrattività territoriale, in grado di identificare e potenziare gli aspetti di fruibilità turistico ricettiva e culturale al pari del periodo pre COVID-19. Si parte da una valutazione, guidata da un referente, che fornisce punteggi per i vari aspetti: dall’ospitalità alberghiera agli impianti sportivi, dall’accessibilità agli uffici comunali, fino allo shopping, alla ristorazione e all’intrattenimento. In base al punteggio ottenuto si potranno individuare i punti di forza e le aree di miglioramento sulla base delle quali costruire un percorso, affiancati dal team di esperti, per potenziare gli aspetti necessari. Al termine del percorso i Comuni saranno certificati e riceveranno l’attestazione ed il marchio “Covidless Approach&Trust”. Il modello si basa sullo studio realizzato per la rivalutazione e valorizzazione delle Valli Olimpiche Piemontesi, che ha dimostrato come sia possibile definire  delle linee guida declinabili anche su altre realtà. Il primo Comune che ha aderito a Covidless A&T è il Comune di Santa Maria Maggiore, in Val Vigezzo, provincia di Verbania. La ricerca ha il patrocinio di Uncem – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.

Fase 2, avviate le procedure per assegnare il Bonus Piemonte alle imprese

Sono già oltre 5 mila le PEC inviate ai beneficiari del Bonus Piemonte , il contributo a fondo perduto predisposto dalla Regione per sostenere le imprese colpite dal lockdown per l’ emergenza Coronavirus . Gli invii proseguiranno al ritmo di cinquemila al giorno, fino a raggiungere le 60mila imprese del territorio che, ad oggi, possono accedere al bonus, per un valore complessivo di 116 milioni di euro .

 

«Mentre procediamo con la prima parte del Bonus continuiamo a lavorare per ampliare il più possibile la platea dei beneficiari – spiega l’assessore al Commercio Vittoria Poggio – .Queste risorse sono un contributo a fondo perduto e potranno essere usate dai nostri imprenditori per l’adeguamento dei locali, l’acquisto di materiali e attrezzature o per le spese accessorie imposte anche dalle nuove esigenze e misure igienico-sanitarie, come previsto dalla nuova legge regionale n.12 del 15 maggio 2020, predisposta appositamente per questa emergenza». 

 

«Con il Bonus Piemonte – commenta l’assessore alla Semplificazione Maurizio Marrone – la nostra Regione inaugura una modalità veloce e semplificata d’avanguardia per far arrivare il contributo direttamente sul conto dei beneficiari, che siamo sicuri farà scuola per le pubbliche amministrazioni di tutta Italia. Niente banche, niente interessi, niente garanzie e zero certificazioni. Finalmente un contributo davvero a fondo perduto, libero per la prima volta da lungaggini burocratiche e montagne di carta bollata».

 

Immediata e semplice la procedura per accedere al bonus: una volta risposto alla Pec il contributo verrà accreditato nell’arco di qualche giorno .

 

LE ISTRUZIONI PER RICEVERE IL BONUS

 

Per accedere al sistema e comunicare l’IBAN su cui si desidera venga accreditato il Bonus è necessario essere muniti di una delle seguenti credenziali di autentificazione digitale :
  • SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale: nel caso non lo avessi puoi attivarlo consultando il sito: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid (SCELTA CONSIGLIATA se non si hanno altre credenziali di autenticazione digitale. In alternativa puoi chiedere supporto al tuo commercialista)
  • Carta di Identità Elettronica (CIE)
  • Certificato digitale in formato Carta Nazionale Servizi – CNS con lettore di smart-card collegato al proprio personale computer
È necessario anche allegare copia del documento d’identità del rappresentante legale (in formato jpg, pdf o tif).

 

Per agevolare nella compilazione della domanda è stato predisposto un video tutorial sul sito della Regione Piemonte, dove è possibile consultare anche la lista dei codici Ateco beneficiari del Bonus.

20 maggio 1970: lo Statuto dei Lavoratori diventa legge

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il 20 maggio 1970, esattamente 50 anni fa, lo Statuto dei Lavoratori diventava legge dello Stato

Una legge che ha inciso profondamente sulle relazioni sindacali ed industriali, e a cui stiamo dedicando un lavoro finalizzato a ricostruire il contesto storico, politico ed economico in cui è stata approvata, e ad aprire una discussione su cosa l’esperienza della sua attuazione suggerisce per l’oggi. Ai contenuti dello Statuto ed alla sua approvazione parlamentare ha dato un contributo determinante il Ministro del Lavoro Carlo Donat-Cattin, che ha preso il testimone dal socialista Brodolini, prematuramente scomparso. Al ruolo di Donat-Cattin è dedicato l’articolo di Giorgio Aimettiche ricorda sul  sito della Fondazione Donat-Cattin la ricorrenza cinquantenaria. L’articolo di Aimetti si accompagna alle interviste ad Alessandro Parola ed a Stefano Musso sul significato dello Statuto. Seguiranno nei prossimi giorni le interviste ai protagonisti dell’epoca, tratte dall’archivio della Fondazione, ed un approfondimento su cosa è cambiato cinquant’anni dopo.

Video su Rai Play
Su Rai Play è stato pubblicato il video 1970. La vittoria dei lavoratori. Cronache del lavoro e dell’economia: dibattito con Carlo Donat-Cattin.
Gennaio 1970: il ministro del Lavoro Carlo Donat-Cattin risponde alle domande di Enzo Forcella e Ugo Indrio sull’autunno caldo e sul ruolo da protagonista del governo nelle trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro.

Confini regionali chiusi ma si protesta se i turisti europei vanno altrove

COMMENTARII  di Augusto Grandi / Il ministro Boccia continua a tener sigillati i confini tra le regioni italiane mentre il lìder minimo tuona (beh, brontola sottovoce) contro gli accordi tra i Paesi europei che aprono i confini per i turisti di tutte le altre nazioni.

Non accetteremo accordi bilaterali che taglino fuori l’Italia”, avverte Conte. E non si capisce se si accorga di quanto sia ridicolo.

Innanzitutto perché gli accordi non sono bilaterali, poiché ormai non riguardano più soltanto Austria e Germania ma coinvolgono la Francia, i Paesi Bassi, la Danimarca, la Slovenia, la Croazia, la Cechia, la Slovacchia, l’Ungheria. In pratica restano escluse solo Spagna ed Italia.

Al lìder minimo hanno dato fastidio soprattutto gli inviti rivolti ai turisti tedeschi di scegliere le “spiagge sicure”, che sarebbero poi quelle sull’altra sponda dell’Adriatico, dunque in territorio attualmente sloveno e croato. Ma Conte ed il dittatorello lombrosiano dovrebbero spiegare come possono pretendere che i turisti europei considerino sicure le spiagge italiane sottoposte ai demenziali provvedimenti governativi…

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Con “Cantieri diffusi” di Fondazione Crt la cultura non si ferma

“L’arte e la cultura non possono fermarsi, neppure in un momento di estrema difficoltà come quello attuale “, il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia ha così annunciato la riapertura , fino al 30 giugno, dell bando “Restauri Cantieri diffusi”, per beni storici, artistici e architettonici di particolare pregio e valore in Piemonte e Valle d’Aosta.

I contributi assegnati dalla Fondazione CRT – fino a 40.000 euro per ogni “cantiere” di intervento – sosterranno il restauro di beni mobili (tele, organi, statue, beni librari, arredi lignei) e beni immobili sottoposti a tutela, per i quali siano stati predisposti progetti definitivi/esecutivi (autorizzati dalle Soprintendenze da non oltre cinque anni) cantierabili entro un anno.

Il bando, pubblicato on line sul sito www.fondazionecrt.it, è rivolto a enti pubblici o religiosi, associazioni, fondazioni, musei, comitati, enti senza scopo di lucro. L’obiettivo è garantire la tutela, il mantenimento e la fruizione del patrimonio storico-artistico del territorio, inserito nel contesto paesaggistico e ambientale, incoraggiando anche il coinvolgimento delle comunità locali attraverso iniziative di raccolta fondi.

“l’intervento della Fondazione CRT contribuisce a salvaguardare beni, ambiente e paesaggio, rafforzando anche il senso di comunità, e concorre significativamente e concretamente alla ripartenza di attività economiche ad alto impatto occupazionale, fondamentali per preservare il tessuto economico-sociale del territorio”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

“Un indotto di 300 piccole e medie imprese è stato attivato nell’ultimo anno con il bando ‘Restauri’ della Fondazione CRT. Questo progetto ha un valore culturale, occupazionale ed economico, perché mette in moto nuovi cantieri che danno lavoro a tanti ‘artigiani della bellezza’ sul territorio: un primo passo per far ripartire il settore nella fase 2”, dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.

Dal 2003 a oggi 2.600 beni storici, artistici e architettonici sono stati restaurati con il progetto “Restauri Cantieri Diffusi” della Fondazione CRT, che ha stanziato complessivamente 42,8 milioni di euro.

Fase 2, un aiuto agli oratori e ai Comuni per Estate ragazzi

Due milioni di euro saranno destinati a tutti i Comuni e gli oratori di Torino e del Piemonte per anticipare l’Estate Ragazzi”

Lo stanziamento da parte della Regione Piemonte è stato reso noto dal governatore Alberto Cirio, ospite della trasmissione Storie italiane su Rai Uno.

“Dobbiamo  preoccuparci di far tornare a lavorare le persone – ha detto il presidente – ma non bisogna dimenticarsi mai di poter lasciare i figli quando si lavora. Non tutti hanno la possibilità di pagare una baby sitter, o la fortuna di avere dei nonni, così noi ci siamo posti il problema per primi e abbiamo anche stanziato i fondi per Estate Ragazzi”.

Anche Ricolfi contro il governo che vuole “la società parassita di massa”

COMMENTARII  di Augusto Grandi / La società parassita di massa”, la definisce Luca Ricolfi, sociologo non certo schierato con il centrodestra ma, non per questo, meno critico nei confronti dei disastri provocati dal lìder minimo e dai dittatorelli.

D’altronde, tragicamente, le analisi più feroci e puntuali stanno arrivando da personaggi come Cacciari e Saraceno, compagni di sicura fede e critici intransigenti dei demenziali provvedimenti del ministro Azzolina…

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Anche Ricolfi contro il governo che vuole “la società parassita di massa”

Il teleriscaldamento anche a Nord-Est di Torino

Accordo IREN ed ENGIE per la sostenibilità della città di Torino e dell’area metropolitana

Nuovo collegamento tra la centrale cogenerativa di Leinì (ENGIE) e la città di Torino

Un’energia cogenerativa a basse emissioni di carbonio che farà risparmiare ogni anno 135mila tonnellate di CO2 alla città di Torino

L’emergenza COVID 19 non ferma l’impegno comune di ENGIE e di Iren
verso la decarbonizzazione.

ENGIE e IREN Energia S.p.A., società controllata dal Gruppo IREN, con l’obiettivo di
essere leaders nella transizione energetica a zero emissioni di CO2 e players di livello internazionale
nel settore del teleriscaldamento, hanno siglato un accordo per lo sviluppo del teleriscaldamento di
Torino.

Un’importante collaborazione che conferma l’impegno dei due Gruppi ad abbattere le emissioni e a
contrastare il cambiamento climatico: entro il 2024, infatti, il teleriscaldamento sarà ulteriormente esteso
raggiungendo anche l’area Nord-Est di Torino arrivando a servire oltre il 70% della volumetria edificata
della città.

Grazie alla sua centrale di Leinì, ENGIE produrrà 440 GWh di energia termica cogenerativa che verrà
trasportata attraverso un feeder di 6,4 km fino al confine tra Settimo Torinese e Torino.

IREN Energia estenderà la rete di teleriscaldamento nella zona Nord-Est della città di Torino per servire
inizialmente oltre 1.000 edifici, per complessivi 25.000 appartamenti e circa 6,3 milioni di metri cubi, con
un ulteriore potenziale di sviluppo fino a 11 milioni di metri cubi complessivi.

Il significativo incremento degli utenti serviti dal servizio di teleriscaldamento sarà così ottenuto senza
la necessità di realizzare nuovi siti produttivi nell’area metropolitana, ma ottimizzando l’utilizzo degli
impianti di generazione esistenti sul territorio, affiancati da un nuovo impianto di storage termico
nell’area Basse di Stura.

“Questa partnership è un esempio concreto di come nella ripartenza del paese siano fondamentali due
leve: la sostenibilità, intesa come sostenibilità ambientale, e la coesione, intesa come alleanza e
collaborazione fra soggetti sia privati sia pubblici per il sostegno alla comunità. – dichiara Damien
Terouanne, Amministratore Delegato di ENGIE Italia – In ENGIE siamo orgogliosi di poter contribuire
a questo progetto con un ruolo chiave nella produzione e nel trasporto di energia termica a basso
impatto ambientale. Integra perfettamente l’approccio territoriale che abbiamo sviluppato nell’area: a
Leinì e a Settimo Torinese”

“Lo sviluppo del teleriscaldamento – ricorda Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato di IREN –
è uno dei pilastri strategici del nostro Piano Industriale. Attraverso questo progetto, che comporterà

investimenti per IREN per circa 90 milioni, il nostro gruppo contribuirà in modo significativo
all’abbattimento delle emissioni. Sarà come avere 90.000 auto in meno in città, grazie alle 135mila
tonnellate di CO2 evitate dall’arrivo del teleriscaldamento.”

“L’operazione – sostiene Renato Boero, Presidente di IREN – consentirà a Torino di
consolidare la leadership di città più teleriscaldata d’Italia e permetterà a Iren di rinforzare ulteriormente
la presenza del Gruppo nell’area metropolitana estendendo la rete di teleriscaldamento nella zona NordEst

del capoluogo piemontese contribuendo così a un significativo miglioramento della qualità dell’aria”.