ECONOMIA- Pagina 155

Oltre 100 direttori risorse umane a Pollenzo

A confronto con i massimi esperti del settore e le istituzioni il 12 e 13 maggio 

 

FORUM JOBSLAB SYNERGIE,

A POLLENZO SI APRE LA DUE GIORNI NAZIONALE SUL LAVORO

Si parte domani, 12 maggio, con le sessioni dedicate alle politiche proattive per il lavoro, al rapporto scuola-imprese, e alla presentazione della ricerca ADAPT “Scenari e tendenze della contrattazione aziendale” e il contributo del Ministro del Lavoro Calderone. Si prosegue sabato con gli interventi, tra gli altri, del Presidente di Confindustria Piemonte Gay, del Segretario Confederale CISL Romani, degli ex Ministri Sacconi e Damiano, del Presidente FIPE Confcommercio Stoppani.

Pollenzo (Alba), 11 maggio 2023 – Si apre domani il Forum sul Lavoro nella società attiva” che per due giorni vedrà a Pollenzo oltre 100 direttori risorse umane delle più importanti aziende italiane e multinazionali confrontarsi con le istituzioni e le organizzazioni sindacali e imprenditoriali sull’“agenda per il lavoro”.  Un confronto che partirà dagli strumenti per superare le maggiori criticità nel mercato del lavoro di oggi e dalle migliori soluzioni condivise per supportare le aspettative e le esigenze delle imprese e che vedrà anche l’intervento del Ministro del Lavoro Marina Calderone.

L’evento, giunto alla seconda edizione, si tiene nella sede dell’Università di Scienze Gastronomiche ed è  organizzato da JobsLab Synergie – il laboratorio per le politiche del lavoro e le relazioni industriali guidato da Giuseppe Garesio – sotto il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Bra, e con il sostegno di Autostrade SPA, Intesa Sanpaolo, Synergie Italia, Camera di commercio di Cuneo e Fondazione CRC.

Al centro della due giorni i temi legati all’attualità politica ed economica: il Decreto Lavoro appena approvato, il reddito di cittadinanza, le politiche attive del lavoro, la riforma della contrattazione aziendale, l’inflazione ma anche la riqualificazione del lavoro, la detassazione degli straordinari, i contratti di prossimità, l’articolo 8.

Saranno presenti oltre 100 direttori e responsabili delle risorse umane delle più importanti aziende italiane e multinazionali, che si confronteranno con i massimi esperti del settore e i rappresentanti di istituzioni e PA, organizzazioni sindacali e associazioni imprenditoriali, per individuare insieme disposizioni e misure in favore dei giovani, delle persone in cerca di occupazione e delle imprese.

“Con questo evento partono ufficialmente i lavori del nostro think-tank, con l’obiettivo di contribuire a superare in modo concreto le problematiche di uno dei mercati del lavoro tra i peggiori al mondo, come lo definiva Marco Biagi. – commenta Giuseppe Garesio, Presidente di JobsLab Synergie e AD di Synergie Italia – Ad oggi in Italia non esiste un evento nazionale che si occupi di questi temi partendo dal basso, con la raccolta di idee, stimoli e confronto sulle politiche necessarie ad affrontare i nodi cruciali dell’occupazione”.

 

IL PROGRAMMA

Venerdì 12 maggio:

Dalle 10 alle 13, POLITICHE PROATTIVE PER IL LAVORO sarà introdotta dal nuovo Presidente ANPAL Massimo Temussi, con l’intervento del Ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e la chiusura dell’Assessora al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino; dalle 14:30 alle 15:30 la sessione LE IMPRESE ALLEATE DELLA SCUOLA: IL CASE HISTORY DISTRETTO ITALIA vedrà gli interventi di Autostrade per l’Italia, Consorzio ELIS Roma, Eni, Vodafone, Fincantieri, Autogrill e Ferrovie dello Stato. Nella sessione dalle 15:30 alle 18 – CONTRATTAZIONE AZIENDALE E DI PROSSIMITÀ – sarà presentata, invece, la ricerca ADAPT “Scenari e tendenze della contrattazione aziendale”, con le conclusioni del Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro, Mauro Nori.

 

Sabato 13 maggio:

Dalle 10 alle 13 la sessione conclusiva del Forum con la discussione aperta su “UN’AGENDA PER IL LAVORO”.  L’introduzione di Maurizio Sacconi, Presidente Associazione Amici di Marco Biagi, aprirà il confronto tra il Presidente di Confindustria Piemonte Marco Gay, il Segretario Confederale Cisl Giulio Romani, il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, il Presidente della F.I.P.E. Confcommercio Lino Enrico Stoppani, il Direttore Istituto Bruno Leoni Alberto Mingardi e Cesare Damiano, già Ministro del Lavoro.

 

L’acqua del bacino di Ceresole Reale in soccorso dell’agricoltura

Anche in caso di siccità estiva sarà garantita l’irrigazione in pianura

Scongiurato un possibile disastro siccità per buona parte delle campagne del Torinese. L’acqua per l’irrigazione dei terreni del basso Canavese sarà sempre garantita anche in caso di mancanza di precipitazioni grazie all’accordo di oggi tra Coldiretti Torino e Iren. All’incontro di ieri a palazzo Carpano, sede di Coldiretti Torino, erano presenti l’amministratore delegato di Iren Energia, Giuseppe Bergesio; il direttore Produzione idroelettrica di Iren Energia, Nicola Brizzo; il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici; il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo; il direttore di Coldiretti Torino, Andrea Repossini.

La società che gestisce il sistema idroelettrico della valle Orco rilascerà una maggiore quantità di acqua dal bacino di Ceresole Reale in caso di richiesta da parte dei consorzi irrigui canavesani che captano acqua dall’Orco. Se il fiume non dovesse garantire la portata necessaria per riempire i canali che hanno prese a Spineto e Rivarolo, su riva sinistra e destra, la diga di Ceresole Reale rilascerà più acqua per garantire, in ogni caso, la portata necessaria per le derivazioni dei canali irrigui.

«L’accordo raggiunto oggi con Iren – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – permette di mettere in sicurezza i raccolti dell’annata 2023 ma è nostra intenzione renderlo strutturale. Dopo l’ottima esperienza dell’anno scorso quando, con il rilascio di ulteriori 3 metri cubi al secondo, il bacino di Ceresole ha soccorso l’agricoltura canavesana, abbiamo aperto un dialogo con Iren. Un rapporto di collaborazione che oggi ha permesso questo patto che salva le colture anche in caso di estate calda e secca».

Le precipitazioni degli ultimi giorni lasciano ben sperare per un riempimento del bacino di Ceresole (che ha capacità di 35 milioni di metri cubi) che possa permettere anche il soccorso irriguo estivo senza abbassare troppo il livello del lago.

Coldiretti Torino e Iren Energia hanno stabilito di avviare un tavolo tecnico permanente per stabilire quanta acqua dovrà essere garantita nei mesi estivi, a partire da metà giugno, quando inizia la fioritura del mais e si preparano i nuovi tagli di foraggere e quando sarà evidente l’apporto della fusione della neve in quota. Ma il dialogo tecnico permetterà di garantire anche per il futuro il soccorso irriguo in caso di siccità persistente. La concessione idroelettrica per i bacini dell’Orco, che ha il fulcro nel bacino di Ceresole Reale, è tra le prime che saranno messe a bando dalla Regione in base alla legge regionale del luglio del 2022 sulle concessioni idroelettriche.

«Pensiamo che questo modello di uso plurimo delle acque debba ispirare tutti i rinnovi delle concessioni regionali – osserva Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte – Garantire il soccorso irriguo da tutte le grandi derivazioni idroelettriche del Piemonte metterebbe in sicurezza gran parte dei raccolti della pianura piemontese, dal mais al riso, dai foraggi alla frutta. Raccolti che sono alla base di buona parte dell’economia agroalimentare piemontese che solo nel comparto agricolo conta oltre 52mila aziende per un fatturato di 1,9 miliardi di euro e un export che vale 0,50 miliardi».

Confindustria, 50 anni di vita. In Piemonte crescono gli investimenti e si punta all’innovazione

Questa mattina alla Nuvola Lavazza di Torino sono stati celebrati i 50 anni di Confindustria Piemonte, presente il presidente nazionale Carlo Bonomi 

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MARCO GAY

“Da undici trimestri in Piemonte crescono investimenti, occupazione e utilizzo degli impianti. Gli iscritti alle università aumentano, l’innovazione e gli innovatori trovano un terreno fertile  per sviluppare i loro progetti, anche grazie al prezioso contributo delle aziende, del sistema bancario e delle fondazioni di origine bancaria”.

Così  Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

“Possiamo essere contenti? – si è poi chiesto – Ci basta? Siamo arrivati a destinazione? No. Le incertezze, le difficoltà perdurano: tanti colleghi e tanti lavoratori, giovani e meno giovani sono in difficoltà”.

A Torino e in Piemonte, ha sottolineato Gay “lavorano aziende che da sempre innovano in ogni settore e producono. Noi dobbiamo continuare il percorso di crescita, di trasformazione industriale e di attrazione di aziende ed investimenti. Abbiamo centinaia di start up, l’unico unicorno digitale italiano, acceleratori e incubatori di livello globale nei settori più strategici. “Semplificando, siamo in partita, ed è un grande risultato: infatti la competitività internazionale passa dalla crescita dimensionale e dalla diffusione intersettoriale delle tecnologie”.

 

LE PREVISIONI DI BONOMI

Secondo il leader nazionale Bonomi “quest’anno sfonderemo l’1 per cento sulla crescita ma ad una serie di condizioni: che il prezzo dell’energia rimanga stabile e scenda e che il governo attui alcuni provvedimenti per stimolare gli investimenti. l’Esecutivo abbia questo coraggio”.

E’ intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ribadendo che “bisogna incrociare il tema demografico con la questione della formazione e dell’istruzione. Questo ci permette di guardare al futuro in un momento in cui c’è una transizione di quelle pesanti determinata dall’esigenza di cambiamento“. “Confindustria ha imparato a guardare le sfide del futuro” ha sottolineato il ministro del Turismo, Daniela Santanché, sottolineando come il comparto di cui si occupa “sia uno di quei settori che più ha sofferto per la pandemia. Con i fondi del PNRR possiamo fare cose grandi; oggi la sfida che chiedo anche a voi di affrontare è di alzare il livello dell’offerta turistica, di alzare il livello delle strutture ricettive“. Il Ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha invece ribadito come ci sia “un programma di modernizzazione estremamente ambizioso, importante, che dobbiamo realizzare in tempi stretti perché viviamo l’epoca in cui i cambiamenti sono ormai sono rapidi, sono di straordinaria velocità e complessità e quindi noi dobbiamo essere capaci di cavalcare questi processi di cambiamento“.

In avvio dei lavori hanno portato i loro saluti Marco Lavazza, vicepresidente del gruppo torinese che ha ospitato l’evento, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Formazione e competenze, crescita dimensionale e internazionalizzazione, capacità di attrarre investimenti, urgenza nel rispetto dei temi del Pnrr nelle infrastrutture sono stati i temi su cui si sono confrontati, nella prima tavola rotonda, Andrea Notari, presidente Gruppo Giovani Confindustria Piemonte, Alberto Biraghi, presidente Piccola Industria Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli, presidente dal 2016 al 2020, Gianfranco Carbonato, presidente dal 2012 al 2016, Mariella Enoc, presidente dal 2008 al 2012, Savinio Rizzio, presidente dal 1999 al 2003, e Paola Malabaila, presidente Ance Piemonte.

Nella seconda tavola rotonda hanno poi preso la parola Paola Garibotti, responsabile regionale Nord Ovest di UniCredit Italia, Teresio Testa, chief lending officer di Banco Bpm, e Stefano Cappellari, direttore regionale per Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo. “I nostri imprenditori hanno nel DNA il tema della sostenibilità che è forte e sentito. L’imprenditore quando ci chiede un finanziamento deve avere già due tipi di consapevolezza: uno, che quello che intende fare avrà un impatto, due, che è misurabile” ha spiegato Garibotti. “Quello che dico alle imprese è parliamo, condividiamo, perché è un momento di difficoltà ed al contempo di opportunità, che ci sono e dove il sistema bancario è pronto per sviluppare progetti con i propri clienti” ha aggiunto Testa. “Il Piemonte è una regione con una forte vocazione industriale e capace di innovare, con un livello di innovazione pro capite secondo solo all’Emilia Romagna” ha sottolineato Cappellari.

Giachino: “Per lo sviluppo sostenibile l’Italia ha bisogno della Tav”

I Corridoi ferroviari europei ci daranno uno sviluppo sostenibile e sono essenziali per il trasferimento del trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia . La carenza di 30.000 autisti mezzi pesanti rendono ancor più necessario il trasporto su rotaia . Ma i corridoi ferroviari ci metteranno al centro dello sviluppo economico globale che per l’Italia che deve il 30% del suo PIL alle esportazioni e’ vitale . L’Italia ha bisogno della TAV perché la Francia è il secondo Paese per esportazioni  e l’Italia, come hanno dimostrato le nostre grandi Manifestazioni torinesi  SITAV, vuole la TAV. Purtroppo la penultima legislatura ha rallentato i lavori . La migliore spinta alla Francia la possiamo dare invece accelerando noi i lavori della TAV dalla parte italiana. 
Conto molto sulla Premier Giorgia Meloni.
 
Mino Giachino 
SITAV SILAVORO

Al via la prima edizione dell’Executive Master in FSI Smart Automation

Una collaborazione tra Politecnico di Torino e Deloitte

Il master unisce le competenze accademiche e di consulenza su molteplici progetti di trasformazione digitale e consentirà ai partecipanti di acquisire competenze manageriali per governare i più innovativi processi di automazione del settore finanziario

I trend di mercato evidenziano crescenti investimenti da parte delle aziende nell’utilizzo di tecnologie digitali per l’automazione. Conseguenza di questi trend è la crescente richiesta di nuovi profili dotati di competenze specifiche, spesso difficili da trovare.

Per rispondere a questo gap riscontrato nel mercato del lavoro e per formare personalità in grado di governare i più innovativi processi di automazione, prende il via al Politecnico di Torino la prima edizione dell’Executive Master “FSI Smart Automation: unlock the power of digital innovation in the financial sector”, organizzato dalla Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico e da Deloitte Consulting. L’Executive Master unisce le competenze accademiche e consulenziali maturate dagli organizzatori su molteplici progetti di trasformazione digitale.

Il master avrà durata annuale e accoglierà tra i partecipanti 14 tra giovani neo-laureati che vogliono accelerare il raggiungimento dei propri obiettivi di crescita professionale e professionisti, che sono chiamati ad assumere ruolo di gestione di progetti di innovazione digitale sul versante economico e strategico. Un terzo delle persone iscritte sono donne, 5 iscritti sono under 36 e 8 partecipanti lavorano già in grandi aziende del settore bancario, finanziario e assicurativo.

Grazie alle competenze del Politecnico di Torino, il master metterà a disposizione dei partecipanti la conoscenza dello stato dell’arte delle tecnologie per formulare analisi di scenario sui futuri ambiti di automazione intelligente, fornendo l’accesso a dati, statistiche e documenti sulla diffusione della Smart Automation e condividendo l’esperienza di alta formazione nell’ambito Technology and Management. I partecipanti potranno beneficiare dell’esperienza di Deloitte nella consulenza manageriale presso le principali realtà bancarie e assicurative, in Italia e nel mondo, entrando in contatto con le consolidate competenze in ambito di Smart Automation e con il network globale che include la Deloitte University.

Il corso è stato presentato ufficialmente lo scorso 5 maggio durante un evento alla presenza del coordinatore del master, professor Emilio Paolucci, e di Alessandra Ceriani, FSI consulting leader di Deloitte, con un keynote speech di Andrea Leuzzi, Partner Business Operations di Deloitte, che nel suo intervento si è concentrato sugli sviluppi della smart automation nel mondo del financial services industry.

“Nel progettare la didattica di questo Master abbiamo tenuto conto dell’evoluzione che stanno vivendo il settore assicurativo e bancario e delle professionalità da esso richieste nei prossimi anni – spiega il professor Emilio Paolucci, docente del Politecnico di Torino e coordinatore del master – Per questo motivo abbiamo unito in un unico programma la comprensione strategica delle necessità di innovazione, le capacità di analisi e ridisegno dei processi aziendali e la conoscenza delle nuove tecnologie digitali e delle opportunità che esse offrono. Inoltre, la collaborazione fra Politecnico di Torino e Deloitte consente di coniugare in modo efficace ed innovativo gli aspetti di metodo e quelli relativi al dominio applicativo, creando un contesto di apprendimento unico.”

 

“Settori come i servizi finanziari sono entrati in una fase avanzata di digitalizzazione, dove l’intelligenza artificiale ed i dati permettono opportunità di innovazione organizzativa, nei modelli di business e di innovazione stessa – sottolinea il professor Paolo Neirotti, Direttore della Scuola di Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino – Questo percorso di formazione executive vuole essere un’esperienza che aiuti gli IT professionals di banche e assicurazioni a comprendere e costruire queste opportunità”.

 

“Crediamo molto nel valore della formazione post-laurea, per questo abbiamo scelto l’Executive Master FSI Smart Automation anche per 4 talentuosi neoassunti Deloitte.  La consolidata collaborazione con la scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino ci ha permesso di realizzare un percorso che risponde alla crescente domanda di nuovi profili e di nuove competenze in ambito tecnologico – afferma Alessandra Ceriani, FSI Consulting leader di Deloitte. – Una bella opportunità per i giovani talenti per acquisire le competenze più richieste dal mercato e che permetteranno loro di guidare la trasformazione digitale del nostro Paese.”

 

“Questa importante partnership ci ha permesso di costruire un percorso stimolante che consentirà ai partecipanti di confrontarsi con i nostri esperti di mercato e i Professori del Politecnico di Torino, e di acquisire quelle competenze digitali che anche noi cerchiamo con sempre maggiore interesse – spiega Andrea Leuzzi, Partner di Deloitte Business Operations. – Sono infatti convinto che la trasformazione digitale dei processi sia qualcosa su cui puntare nei prossimi anni. Per questo abbiamo pensato a un Master che porti alla nascita di figure professionali esperte di Smart Automation nello specifico ambito dei Financial Services.”

Marketing territoriale all’aeroporto di Caselle. Principali motivi di viaggio vacanze (55%) e lavoro (10%)

Si chiude la prima fase del progetto 

 

È giunta alla sua conclusione la prima fase di “Discover Turin”, progetto di marketing territoriale promosso da Federalberghi Torino con il contributo della Camera di Commercio di Torino e sviluppato in collaborazione con Turismo Alpmed-Booking Piemonte e Weforguest presso gli aeroporti di Caselle e Orio Al Serio.

Questa profilazione ha permesso di individuare il tipo di turismo diretto verso la nostra città.

Nei sette mesi di vita della piattaforma sono state profilate alcune migliaia di turisti e di questi il 55 per cento ha indicato come motivazione del viaggio le vacanze e il 10 per cento il lavoro business. Quanto alle provenienze prevale un turismo interno con un 21,4% di turisti italiani, seguiti da un 20,9% di inglesi, 5,1% di brasiliani, un 5 per cento proveniente dagli Stati Uniti e un 3,2% rappresentati da francesi.

La piattaforma Discover Turin, ideata e promossa da Federalberghi, ha come obiettivo la profilazione dei turisti in transito dai due aeroporti per veicolare informazioni mirate, scontistica e agevolazioni da utilizzare sia durante la permanenza sul territorio, sia in un momento successivo di fidelizzazione del cliente.

Questa piattaforma consente di registrarsi accedendo ai Digital Touch Point presenti in aeroporto, beneficiare di una connessione wi-fi gratuita e ricevere, tramite web app, una serie di sconti e agevolazioni da sfruttare nel corso del soggiorno a Torino, ricevendo offerte per incentivare i turisti a tornare a Torino.

Mara Martellotta

“Premio America innovazione” al torinese torinese iThanks

Sono state premiate le migliori 500 Startup innovative italiane che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento nazionale “Premio America innovazione” presso la Camera dei Deputati di Roma. Tra queste, spicca la startup innovativa e torinese iThanks, già premiata lo scorso 2 febbraio a Roma nella sede della commissione europea, all’ evento “vivere a spreco zero” come vincitrice nella categoria economia circolare, che si è distinta per la sua tecnologia all’avanguardia contro lo spreco alimentare nei supermercati.

La tecnologia di iThanks consente di monitorare le date di scadenza dei prodotti alimentari sugli scaffali dei supermercati, migliorando le performance dei punti vendita grazie alla raccolta e alla creazione di report dettagliati e precisi. Questo permette di ridurre significativamente lo spreco alimentare e di rendere i supermercati più efficienti.

L’amministratore delegato di iThanks, Marco Cartolano, ha espresso la sua soddisfazione per il premio ricevuto, che testimonia l’impegno della sua startup nella lotta allo spreco alimentare. “Siamo orgogliosi di essere stati selezionati tra le migliori 500 Startup italiane e di ricevere il premio America innovazione. Continueremo a lavorare con impegno per ridurre lo spreco alimentare e rendere il nostro Paese sempre più innovativo”, ha dichiarato Cartolano.

Il premio America innovazione rappresenta un importante riconoscimento per le startup italiane che si distinguono per l’innovazione e la creatività nella loro attività imprenditoriale. La cerimonia di premiazione si è svolta presso la Camera dei Deputati di Roma, lo scorso 5 maggio

Welfare aziendale, Stellantis lancia il volontariato per i dipendenti

Stellantis ha presentato oggi ai propri dipendenti dell’area torinese (comprensorio di Mirafiori, Grugliasco, Orbassano e Rivalta) e biellese (Verrone), Stellantis Motor Citizens, il programma di volontariato del Gruppo, già lanciato a livello globale, che da oggi è disponibile anche per i circa 12.000 dipendenti a tempo indeterminato di queste sedi di lavoro.


Stellantis Motor Citizens, fanno notare fonti vicine all’azienda, darà la possibilità ai dipendenti di utilizzare fino ad un massimo di un giorno di permesso retribuito all’anno per mettere a disposizione il proprio talento e il proprio tempo lavorativo in attività di volontariato a supporto delle comunità locali.

Si tratta di un’iniziativa aziendale storica con ambizioni globali, ricordano le fonti aziendali, volta a creare un rapporto continuativo con le associazioni presenti sul territorio dove Stellantis svolge attività di produzione. Il programma infatti è nato nel 2014 in Nord America ed è stato successivamente lanciato nella regione Asia-Pacifico nel 2016 e in Sud America nel 2019. L’obiettivo è di estendere l’iniziativa, entro il 2023, a tutti i Paesi in cui è presente Stellantis, tenendo conto delle specificità di ogni nazione.

Le attività di volontariato previste nel programma Stellantis Motor Citizens sono collegate agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sui temi “comunità sostenibili”, “cambiamento climatico” e “istruzione di qualità”.

Le associazioni attualmente coinvolte nell’iniziativa sono Caritas, Save the Children, Sermig e UGI (Unione Genitori Italiani).
Stellantis segue un’attenta politica di welfare aziendale attraverso la policy dedicata We All Care che ha come obiettivo il miglioramento del benessere fisico, sociale, professionale, emotivo e finanziario dei propri dipendenti, con particolare sensibilità verso le relazioni sociali e il volontariato.
Questo progetto si ispira al pilastro Care del piano strategico di lungo periodo Dare Forward 2030.

Giachino: “Il declino di Torino frutto di ritardi e incapacità”

La CGIA di Mestre dice oggi le cose che dico invano da 15 anni. Torino è stata tradita da chi l’ha amministrata e dai loro esperti che non han voluto leggere i dati per tempo come deve fare qualsiasi bravo amministratore sia di azienda privata che pubblico.  Meno male che noi abbiamo salvato la TAV

Caro Direttore,
Ieri La Stampa ha dedicato due pagine intere allo Studio della CGIA adì Mestre che partendo dall’assunto che il Nord Est ha superato il vecchio triangolo industriale conclude dicendo che Torino è fuori.
Purtroppo i numeri sono veri e come si vede anche in questi ultimi  due anni il Piemonte cresce meno non solo delle Regioni forti ma anche della media nazionale che come è noto è tenuta bassa dalle regioni del Sud. Ma la bassa crescita inizia venticinque anni fa non due anni fa.  Perché non è stata vista prima? Se un medico  ti fa la diagnosi in ritardo rischi di morire . Qui la diagnosi in ritardo ha voluto dire l’impoverimento di mezza Città denunciato dalla Caritas e dall’aumento delle code al Banco dei Pegni, una Citta’ come ha detto l’ing. Bastianini che non attrae più investimenti.
Oltre venticinque anni di bassa crescita hanno fatto abbassare il PIL procapite il dato che interessa di più ai cittadini perché indica la media di incasso annuale delle famiglie . Nella classifica del PIL procapite il Piemonte che è tenuto giu dal ritmo basso di Torino , che vale quasi il  55% del PIL dell’intera regione , e’ solo 11mo. Il Piemonte che per oltre 100 anni ha trainato lo sviluppo italiano oggi è trainato. Cavour si rivolterà nella tomba.
Eppure questi dati limitati al 2008 erano identici nella proporzione quando a maggio del 2009 li lèssi alla Bresso e a Chiamparino che invece di studiarli mi mandarono a stendere. Ripetei all’infinito che stavamo crescendo meno della media nazionale di un Paese penultimo in Europa per tasso di crescita.
La sinistra che amministra Torino dal 1993, molto vezzeggiata e coccolata dai giornali, ha la responsabilità politica del Declino di Torino insieme a una parte della imprenditoria e insieme a tanti esperti  che hanno sempre presentato analisi compiacenti sui giornali .
Viene in mente il Tradimento dei Chierici come dal libro di J. BENDA quando gli esperti invece di fare diagnosi severe giustificano le scelte e spargono ottimismo immotivato. Il medico compiacente che non dice la verità.
In una Città seria ora si aprirebbe il dibattito con tutti coloro che hanno qualcosa da dire è che hanno fatto qualcosa di concreto per Torino come noi SITAV.
Si, perché pensate un po’ come starebbe TORINO se noi non avessimo salvato la TAV?
Oggi il Presidente della Camera di Commercio dice che la soluzione è quella di unirci a Genova perché le Infrastrutture e la Logistica ci potranno aiutare molto e punta molto sull’aerospazio.
Era la strada da intraprendere nel  2008-2009 quando io presentai i dati alla Bresso e a Chiamparino e chiedevo di accelerare i lavori della TAV e del Terzo Valico . Era la strada indicata nel Piano Nazionale della Logistica che presentai al Governo Monti nel  2012 da Presidente della Consulta Nazionale dei Trasporti e della Logistica proponevo la Piattaforma Logistica del Nord Ovest guidata dalle tre Regioni.
Si sono persi almeno 12 anni anni e nel frattempo i poveri sono sempre più poveri oltre ad essere aumentati.
E se noi non avessimo salvato la TAV?
Ma la TAV a a avanti troppo lentamente dopo il freno di Toninelli e del governo giallorosso.
Il Presidente della Camera di Commercio  non nomina mai il settore automotive, poco e mal difeso in questi anni, che ci da quasi la metà delle esportazioni e che rischia di perdere molte aziende dell’indotto se non verrà cambiata la decisione europea di puntare solo e tutto sull’auto elettrica.
A fronte dei dati pesanti della CGIA adì Mestre , la Città di Torino punta invece a diventare la Città dei diritti dimenticando che senza lavoro o con un lavoro povero le persone sono molto più deboli e senza futuro.
Ecco perché saranno decisive le elezioni europee e regionali del prossimo anno.
Le europee per cambiare la politica dell’auto e le regionali per aiutare di più il rilancio della economia e del lavoro a Torino.
Mino GIACHINO

Antichi mestieri e artigianato in mostra a Bosconero

Il 14 maggio 2023 a Bosconero Canavese torna la manifestazione Mostra dell’Artigianato e degli antichi mestieri nata 15 anni fa – per dare la possibilità alle numerose realtà artigianali del territorio di farsi apprezzare e di conseguenza conoscere.  Una giornata di botteghe aperte e spettacoli, unita a cantieri tematici dedicati al suono, ai sapori e alla scultura. Questi i “piatti forti” della Mostra dell’Artigianato, organizzata dal Comune di Bosconero. Dopo le quindici edizioni locali che hanno registrato migliaia di visitatori, domenica 14 maggio a Bosconero Canavese si presenta la 16° manifestazione che ormai è annoverata nell’ambito degli eventi a carattere regionale/nord-ovest riguardante questo tipo di kermesse. Decine e decine di bancarelle daranno vita ad un serpentone variopinto con tanti prodotti dell’artigianato Canavesano, senza dimenticare i prodotti tipici dell’enogastronomia e i vari spettacoli musicali. Una esposizione originale sarà quella dei trattori e auto d’epoca, e per dar modo a tutta la famiglia di svagarsi senza pensieri, è prevista un’animazione per i più piccoli compresa una esibizione equestre. Alla mostra partecipano artigiani d’eccellenza, produttori, artisti e scuole professionali provenienti non solo dal Piemonte, ma anche dalla Valle d’Aosta, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna. Il programma prevede una serie di eventi all’insegna del “saper fare” e vede riconfermati i percorsi tematici: cantieri delle sculture, dei sapori e dei suoni. Oltre a queste tradizionali proposte verrà allestita la sezione “arte e natura”, dedicata ai orovivaisti, al biologico e alla bioedilizia. A Bosconero saranno presenti bancarelle e punti di ristoro, le dimostrazioni dal vivo serviranno ad illustrare tutto l’iter della produzione agricola del territorio Canavesano.

«Siamo molto soddisfatti dell’ultima edizione, la prima regolare dopo la pandemia del Covid 19 – ha dichiarato  la sindaca PaolaForneris – abbiamo veramente avuto un ottimo afflusso nonostante il meteo non proprio favorevole, specialmente nel pomeriggio a partire dalle 15, quando guardando dall’alto la piazza e l’incrocio con le vie non si vedevano che teste una vicina all’altra»

L’ingresso alla manifestazione è completamente gratuito e per informazioni si può telefonare al numero 0119889616 oppure consultare il sito del Comune di Bosconero all’indirizzo www.comune.bosconero.to.it