ECONOMIA- Pagina 144

Cirio e Lo Russo: «Progettare, produrre, riciclare: tre parole chiave per il futuro di Mirafiori»

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IL NUOVO GREEN CAMPUS DI STELLANTIS
«La nascita a Mirafiori del terzo GrEEn Campus di Stellantis in Europa, con un investimento economico importante, è una notizia positiva che conferma la volontà dell’azienda di continuare a investire su Torino come luogo di produzione ma anche di innovazione, due elementi che devono continuare a viaggiare l’uno fianco all’altro, come rimarcato pochi giorni fa anche dal ministro Urso» sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo.
«Mirafiori è la fabbrica simbolo della storia dell’auto italiana e il fatto che saranno proprio i suoi spazi a ospitare le menti e le attività di progettazione dell’auto del futuro è un altro segnale concreto della centralità di Torino e del Piemonte nella filiera circolare dell’automotive – proseguono Cirio e Lo Russo -. Progettare, produrre, riciclare: con il nuovo GrEEn Campus, i modelli legati all’elettrico e il primo hub europeo del riciclo di vetture, queste tre parole chiave possono contribuire a tracciare il futuro di Mirafiori, uno stabilimento che deve continuare ad avere nella produzione la sua forza trainante e su cui la capacità di innovare può rappresentare una risorsa determinante non solo per mantenere ma anche per generare nuovi posti di lavoro».

Stati Generali dell’Export: Commercio estero un terzo del Pil

ZURINO, “METTERE INSIEME ISTITUZIONI, IMPRENDITORI, CORPI INTERMEDI SOTTO UN UNICO CAPPELLO”

È stata presentata, nel corso di un Pre-Summit, su iniziativa de Presidente Lorenzo Zurino, nella storica sede della Camera di commercio, la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export: il più importante evento dedicato al Commercio Estero e alle opportunità di sviluppo delle imprese italiane fuori dall’Italia, che si svolgerà ad Alba il 29 e 30 di settembre.

Al consesso hanno partecipato importanti personalità del mondo istituzionale e dell’economia: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare; Stefano Lo Russo, Sindaco della città di Torino; Dario Gallina, Presidente della Camera di Commercio di Torino; Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali di Torino; Antonio Graziano, Presidente del Forum Italiano dell’Export Piemonte; Matteo Zoppas, Presidente ICE; Riccardo Maria Monti, Presidente di Triboo S.p.a; Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere; Lorenzo Cesa, Presidente Delegazione NATO della Camera dei Deputati; Ilaria Cavo, Vicepresidente della commissione attività produttive della Camera dei Deputati; Claudio Andrea Gemme, Presidente di Fincantieri Infrastrutture; Stefano Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer BPER Banca.

Sono intervenute inoltre due autorevoli figure che hanno contribuito, con il loro prestigio e competenza, al dibattito sul Commercio Estero: Antonio Di Stasio, Generale di Brigata Legione Carabinieri Piemonte/Val d’Aosta, Benedetto Lipari, Comandante Regionale Piemonte-Valle d’Aosta della Guardia di Finanza e Gian Carlo Caselli, Presidente Comitato scientifico Fondazione Osservatorio agromafie.

Antonio Noto, Direttore dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi, invece, ha presentato lo studio “La Tutela dei prodotti Made in Italy: l’opinione degli italiani”.

“Sarà Alba ad ospitare i prossimi 29 e 30 settembre la quinta edizione degli Stati Generali dell’EXPORT, evento dedicato al commercio estero e allo sviluppo delle imprese italiane all’estero. Oggi i numeri ci dicono che il commercio estero vale un terzo del PIL, supera i 600 miliardi e su questa materia da cinque anni cerchiamo di mettere insieme imprese, imprenditori, istituzioni, corpi intermedi sotto un unico cappello che è l’importanza del Made in Italy. Quest’anno siamo alla quinta edizione e siamo arrivati a Torino, una città che ho trovato fertilissima su questo tema, una città che ha voglia di esprimere i propri talenti, le proprie capacità, la propria determinazione a fare imprese che a noi è cara, la capacità di conoscere geografie commerciali nuove. Anche ad Alba, dove quest’anno si svolgeranno gli Stati Generali, saremo ospitati all’Auditorium Ferrero, che è un po’ la casa del Made in Italy. Oggi non si può andare all’estero senza una conoscenza di tante verticali fondamentali, l’EXPORT si fa con logistica, con capacità di conoscere la dogana e la geopolitica. Non si può andare a vendere all’estero se non si sa il paese dove si va a vendere, quali sono gli usi i costumi e le caratteristiche” – Così Lorenzo Zurino, Presidente del Forum Italiano dell’Export. 

“In Piemonte siamo di fronte all’ottavo trimestre consecutivo di crescita sull’export che testimonia la forza della nostra Regione e l’attrattività dei nostri prodotti su tutti i mercati esteri. Questi dati ovviamente sono legati alla capacità produttiva e all’ingegno dell’imprenditoria piemontese ma anche alla logistica. Il fatto che entro 10 anni tutte le merci d’Europa da Lisbona a Kiev e da Genova a Rotterdam viaggeranno attraverso 2 grandi corridoi e questi corridoi si incrociano in Piemonte testimonia come per esportare non bisogna solo sapere fare dei buoni prodotti di eccellenza ma sapere anche costruire le infrastrutture necessarie. E le infrastrutture non sono solo quelle fisiche, come Tav e Terzo Valico, che però sono fondamentali ci sono infrastrutture burocratiche e gli Stati Generali dell’EXPORT aiutano anche a capire in che modo si può migliorare e semplificare la burocrazia per facilitare l’esportazione. Inoltre, aiutano a incontrarsi, a fare una fotografia dello stato di salute dell’EXPORT italiano e a porre i correttivi necessari. Il fatto che il Forum abbia scelto Torino e il Piemonte è un’ulteriore testimonianza di come l’aria sia positiva per l’economia del Piemonte che viene data in crescita al 2% contro un 1,7% nazionale nel primo trimestre 2023 dopo 11 anni un cui crescevamo meno della media nazionale”.                                            

E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Piemonte, Alberto Cirio. 

Nel corso della conferenza stampa, tramite un videomessaggio, il Ministro per la Protezione Civile e per le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha affermato: “Noi abbiamo la necessita’ di accettare una sfida, quella che deve consentire alle imprese di conquistare nuovi spazi di mercato all’estero e una nuova leadership, nella consapevolezza che la competizione cresce e si fa sempre più esigente. Il governo ha voluto istituire persino una delega con il made in Italy proprio perché siamo convinti che il nostro paese debba e possa trovare ulteriori spazi con le sue imprese con una tradizione plurisecolare. Pur nella consapevolezza che servono ulteriori investimenti perché le imprese hanno bisogno di adeguarsi al contesto, di essere sostenute. L’internazionalizzazione non deve essere solo un obiettivo ma una pratica diffusa. La politica è e deve essere ottimista. I dati degli ultimi due, tre anni ci danno ragione. L’Italia può diventare leader nei mercati internazionali. Il commercio con l’estero è un impegno che l’Italia segue ormai da 75 anni e io vedo che ci sono tutti i numeri per potersi accreditare con capacità, qualità, umiltà del dialogo e del confronto e il sostegno del pubblico che non deve mai venire meno. Credo che questa edizione sarà quella del successo anche perché matura in Piemonte che ha una solida tradizione industriale e imprenditoriale”.

“Siamo lieti di ospitare in Piemonte la seconda tappa annuale degli Stati Generali dell’Export. L’appuntamento assume una valenza importante per il nostro territorio che sta dimostrando segnali di ripresa costanti: l’export piemontese registra, infatti, per il secondo anno una crescita a doppia cifra (+16,8%), confermando Torino come seconda provincia italiana dopo Milano. Iniziative come questa consolidano la nostra aspirazione di contribuire ad una stabile connessione tra imprese, istituzioni e organizzazioni internazionali come l’Italian Export Forum” – Così Dario Gallina, Presidente Camera commercio Torino. 

Stefano Vittorio Kuhn, Chief Retail & Commercial Banking Officer di BPER Banca, ha aggiunto: “Anche per quest’anno siamo sponsor dell’Italian Export Forum, che permette dialogo, condivisione e networking con le PMI del nostro territorio. Il nostro Istituto ha da sempre messo in campo il massimo impegno per favorire l’export e l’internazionalizzazione. Grazie al Global Transaction Banking mettiamo a disposizione esperienze e professionalità per dare impulso  al commercio estero ed aiutare i nostri clienti nel poter cogliere le opportunità del mercato internazionale. Grazie alla rete di Specialisti Estero, siamo in grado di fornire un servizio completo e di alta qualità”.

“La cucina italiana protagonista degli Stati generali. Valori, tradizione, famiglia, cultura tra sostenibilità e biodiversità. I risultati del nostro export – che nel 2022 ha visto una forte crescita, +12,7%, sul 2021, raggiungendo i 624 miliardi di euro – è in gran parte mitigato dall’effetto inflattivo. A fronte dell’aumento delle materie e prime e lo spropositato aumento dei costi logistici l’aumento dei prezzi non ha intaccato i volumi perché protetto dal cappello del Made in Italy. Significa che il consumatore ha preferito ai prodotti locali i prodotti italiani anche se più costosi.  Così come espresso dall’ultimo decreto del Mimit ICE insieme all’intero sistema Paese, continuerà a fare la sua parte nella lotta all’italian sounding e a promuovere attraverso progetti come Track.it la tracciabilità dei prodotti italiani e della filiera. I segnali di crescita registrati nel 2022 stanno continuando anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un +8,9% del nostro export. Oggi, l’inversione di tendenza dei costi di trasporto e dei costi delle materie prime, fanno ben sperare per il raggiungimento di quei 667 miliardi indicati da SACE e sarebbe un bell’auspicio se si potesse andare oltre. ICE Agenzia con i suoi 79 uffici in 67 paesi esteri continuerà ad essere al fianco delle imprese, grandi, ma soprattutto quelle medio o piccole in tutte le fasi del loro percorso di internazionalizzazione, che hanno bisogno di aiuto nel capire quali possano essere i loro potenziali clienti all’estero” – Così il Presidente di Ice Matteo Zoppas. 

Il Forum Italiano dell’Export è una piattaforma di confronto sul Made in Italy tra importanti attori imprenditoriali e istituzionali, italiani e stranieri.

IEF è stato creato da Lorenzo Zurino, imprenditore dell’Export da oltre 4 generazioni, fondatore e CEO di The One Company. L’azienda è leader nel commercio di prodotti italiani nel mondo, con un focus sul Food & Wine esportato principalmente negli Stati Uniti (11 Stati). Dopo l’acquisizione della Storica PIEFFE & Partners, il volume di export è aumentato a 2000 container all’anno, con aggiunta di Australia, Israele ed Europa (Svizzera, Germania e Austria).

Le tappe degli Stati Generali sono state le seguenti: 2019 Sorrento, 2020 Bari, 2021 Marsala, 2022 Ravenna, mentre quelle dei talk sono state 2019 Milano, 2020 New York, 2022 Dubai e San Marino.

In Piemonte continua il rapporto virtuoso tra apprendistato e imprese:  secondo posto in Italia

 Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Rilanciare lo strumento e renderlo più appetibile per imprese e dipendenti”. Nel frattempo tante imprese faticano a trovare figure professionali formate e preparate.

               

Lo scorso anno, infatti, 29.236 giovani piemontesi sono entrati nel mondo del lavoro con questo particolare contratto su un totale di 198.714 nuove assunzioni a tempo indeterminato. Tale dato pone la nostra regione al secondo posto nazionale. In testa l’Umbria dove si contano 17,6 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; segue il Piemonte con 14,7 contro la media nazionale del 10,7%.

 

Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato, sui dati INPS, nel 2022 in Piemonte si sono contate 14,7 nuove assunzioni con l’apprendistato ogni 100 nuovi rapporti attivati.

livello provinciale, la migliore delle province piemontesi è Torino con 16.382 assunzioni con apprendistato (15,2 assunzioni ogni 100); segue Cuneo con 5.440 (18,1), Alessandria con 2.074 (13,1), Novara con 1.667 (9,2), Asti con 1.383 (20,9), Biella con 877 (15,1), Verbano con 734 (9,9), Vercelli 669 (10,2).

Per ciò che riguarda la formazione del personaleil 24,6% delle aziende piemontesi (8a posizione in Italia) ha provveduto a istruire e aggiornare i propri dipendenti facendoli partecipare a specifici percorsi formativi, contro una media italiana del 22,4%. Per ciò che concerne i tirocini, il 17% delle realtà piemontesi ha ospitato una o più persone (media nazionale 12,5%); sul totale l’11,6% dei tirocinanti è dato dall’alternanza scuola-lavoro. 

 

“In Piemonte bisogna continuare a puntare sull’apprendistato per preparare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro – sottolinea Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte – è necessario rilanciare questa “palestra” nella quale i giovani studiano e lavorano, anche per soddisfare le esigenze di un mondo che richiede competenze tecniche evolute imposte anche dalla rivoluzione digitale”.

 

 In ogni caso, in Piemonte, nonostante la cronica mancanza di lavoro, tante attività faticano a trovare figure professionali formate e preparate ovvero cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 41,9%, nel 2023 la carenza si attesterà al 48,3%, con una crescita del 6,4%. Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimento di manodopera in Piemonte e Val D’Aosta è del 47,7%.

 

Insomma, il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l’inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.

Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.

Inoltre, nel 2022 le imprese piemontesi hanno impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.

Nella nostra regione ormai siamo al paradosso: il lavoro ci sarebbe, la possibilità di assumere anche ma mancano le figure professionali adatte – continua Felici – la realtà è che gli imprenditori hanno necessità, per la loro azienda, esclusivamente di personale adeguatamente formato e pronto a operare in tutti i settori.  Per questo il Piemonte che produce non potrà mai esprimere tutto il suo potenziale se non si allineeranno i percorsi formativi alle esigenze delle aziende e se non si favorirà l’inserimento dei giovani nelle imprese artigiane. C’è una sottovalutazione del lavoro manuale rispetto a quello intellettuale. Si deve riconoscere il prestigio liceale anche agli istituti tecnici, come in Francia. È una questione di mentalità”.

“Per mantenere allineata la qualità dell’offerta e della domanda di lavoro – conclude Felici – una soluzione è quella di rendere lo strumento dell’apprendistato più appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al termine del percorso di apprendistato laddove ci sia l’assorbimento in azienda del giovane. Un’altra è il consentire la valorizzazione del ruolo del maestro artigiano, l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una corretta qualificazione professionale. Ma, il lavoro nelle imprese lo si crea, e lo si conserva, anche grazie a incentivi e contributi che devono essere erogati con una minima burocrazia e tempi certi”.

Superbonus, gli ultimi aggiornamenti

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Con l’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, arrivano ulteriori chiarimenti sulle ultime novità introdotte in materia di superbonus dal decreto Aiuti quater, dalla legge di Bilancio 2023 e dal decreto Cessioni. Dalle modifiche alle scadenze ai requisiti per l’agevolazione, passando per la misura dell’agevolazione e la detrazione in 10 anni, vediamo quali sono le novità.

La circolare dell’Agenzia delle Entrate n.13 del 13 giugno ricorda che è stato differito al 30 settembre 2023 il termine per fruire del superbonus per gli interventi realizzati sulle unità unifamiliari, a patto che al 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.

Dal 2023 la detrazione spetta nella misura del 90 per cento e scenderà al 70 per cento per il 2024 e al 65 per cento per il 2025, per gli edifici in cui è prevista attualmente l’agevolazione.

La detrazione è riconosciuta: in misura piena, al 110%, per le spese sostenute entro la scadenza del 30 settembre 2023 per gli interventi effettuati su unifamiliari e villette, a patto che siano stati realizzati almeno il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022; in misura piena, al 110%, per gli interventi fino al 31 dicembre 2023 effettuati dagli istituti autonomi case popolari, IACP, a patto che siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo.

Nella circolare sono riepilogate le condizioni che permettono di mantenere l’accesso all’agevolazione al 110% anche ai condomini:

  • la cui CILA risulti presentata alla data del 31 dicembre 2022 e la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti-quater, ovvero del 18 novembre;

  • la cui CILA risulti presentata alla data del 25 novembre 2022 e la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori risulti adottata tra il 19 novembre 2022 e il 24 novembre 2022.
    La data di presentazione della CILA risulta determinante in quanto le deroghe devono essere considerate tassative.

Per i soggetti che abbiano realizzato almeno il 30 per cento dei lavori alla data del 30 settembre 2022, la scadenza è prorogata al 30 settembre 2023 per i soggetti che abbiano realizzato almeno il 30 per cento dei lavori alla data del 30 settembre 2022.
Per chi avesse iniziato i lavori a partire dal 1° gennaio, invece, è riconosciuta la detrazione al 90 per cento nel caso in cui il reddito di riferimento del contribuente non sia superiore a 15.000 euro e gli interventi siano realizzati su un immobile adibito ad abitazione principale.

Per interventi avviati dal 1° gennaio 2023 si intendono: quelli per i quali la CILA sia stata presentata a partire da tale data e per i quali la data di inizio lavori è successiva al 31 dicembre 2022; quelli per i quali la presentazione della CILA sia precedente al 1° gennaio 2023, a patto che il contribuente dimostri che i lavori siano iniziati a partire dal 2023.

L’agevolazione edilizia spetta, inoltre, a condizione che il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà, compresa la nuda proprietà, o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare (usufrutto, uso, abitazione).

Questa condizione si applica solo per gli interventi a partire dal 1° gennaio 2023, mentre per gli interventi passati le agevolazioni continuano anche se gli interventi sono realizzati da persone fisiche non titolari di un diritto di proprietà o di un diritto reali di godimento sui beni.

Come stabilito dalla legge di Bilancio 2023, il superbonus al 110% per l’installazione di impianti fotovoltaici può essere fruito anche dalle Onlus, dalle Organizzazioni di volontariato (Odv) dalle associazioni di promozione sociale (Aps).

Inoltre la circolare ricorda che i contribuenti possono ripartire in 10 anni (anziché in 4) le detrazioni derivanti dalle spese sostenute nel 2022 per interventi edilizi rientranti nel superbonus.
L’opzione deve essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023 ed è irrevocabile.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

FS Sistemi Urbani presenta l’asset di Torino Lingotto

FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, ha presentato agli stakeholder e agli investitori interessati, nel corso dell’evento “La Torino che verrà”, l’asset di Torino Lingotto declinandone tutte le potenzialità di utilizzo. La riqualificazione di tale asset si inserisce all’interno del più ampio processo che interesserà il capoluogo Piemontese nei prossimi anni.

Dopo gli interventi introduttivi di Umberto Lebruto (Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane) e di Mario Breglia (Presidente Scenari Immobiliari), ci sono stati i saluti istituzionali di Paolo Mazzoleni (Assessore P.R.G., urbanistica, edilizia privata, coordinamento grandi progetti, grandi infrastrutture nel settore trasporti – Comune di Torino) cui è seguita la presentazione del Report a cura di Scenari Immobiliari Torino, gli scali ferroviari e le ricadute economiche e sociali della loro rigenerazione: Focus Lingotto che contiene il punto di vista sul mercato immobiliare del capoluogo piemontese.

Successivamente si è tenuto il panel di commento su ECONOMIA, TERRITORIO E CITTÀ con la partecipazione di Stefania Crotta (Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte), Carolina Giaimo (Vicepresidente INU Istituto Nazionale di Urbanistica), Matteo Pessione (Responsabile OGR Tech Torino), Pietro Presti (Founder ISTION Ventures e Consulente strategico sanità – Regione Piemonte), Nicola Russi (Co-founder Laboratorio Permanente e Professore Associato Politecnico di Torino).

È seguita la tavola rotonda su IL PUNTO DI VISTA DEGLI OPERATORI con la partecipazione di Emanuele Bellani (Amministratore Delegato Yard Reaas), Paolo Boleso (Head of Residential and Social Infrastructure Investire Sgr), Vittorio Moscatelli (AD IPI), Giovanni Quaglia (Presidente Ream Sgr), Giuseppe Savoia (Direttore Valorizzazione e Sviluppo Immobiliare FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane), moderata da Francesca Zirnstein (Direttore Generale Scenari Immobiliari).

Torino Lingotto rappresenta una grande opportunità di investimento in un’area in costante sviluppo, ad alta accessibilità e ad alta concentrazione di funzioni strategiche che ben si presta a diverse destinazioni d’uso. Basti pensare alla possibilità di edificare nuove volumetrie da destinare a soluzioni residenziali (social housing/residenze universitarie), attività innovative, attività di servizio alle persone e alle imprese e ad attrezzature di interesse generale. La trasformazione potrà dare l’avvio alla futura realizzazione di una nuova “Stazione Ponte” di collegamento tra l’area da riqualificare e la stazione ferroviaria di Lingotto.

L’ambito di intervento di rigenerazione urbana, definito come “Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione”, include i seguenti poli attrattori: il grattacielo della nuova sede della Regione, il Politecnico di Torino e il centro sportivo Oval Lingotto. Includerà inoltre

l’Ospedale di prossima realizzazione (nominato il commissario Corsini) e lo sviluppo del lotto di proprietà di FS Sistemi Urbani “Torino Lingotto”.

Il sedime individuato per la realizzazione della nuova “Stazione Ponte” costituirà un importante Polo Intermodale di scambio tra la linea M1 su via Nizza, tra il sottopasso pedonale ferroviario, che costituisce un sistema di collegamento con l’area di FS Sistemi Urbani, tra la stazione ferroviaria AV di porta nuova e la stazione di Porta Susa. L’area oggetto di trasformazione del Lingotto è da considerarsi lo scalo più appetibile del progetto scali Torino in termini di dimensioni e accessibilità.

Nella Città di Torino FS Sistemi Urbani ha già portato a termine processi di riqualificazione urbana, tra cui quello del complesso dell’ex stazione di Torino Porta Susa, venduto nel febbraio 2019 per la realizzazione di un nuovo complesso alberghiero

 Zoppas (ICE): “La cucina italiana protagonista degli Stati generali

“Valori, tradizione, famiglia, cultura tra sostenibilità e biodiversità”

 

“I risultati del nostro export – che nel 2022 ha visto una forte crescita, +12,7%, sul 2021, raggiungendo i 624 miliardi di euro – è in gran parte mitigato dall’effetto inflattivo. A fronte dell’aumento delle materie e prime e lo spropositato aumento dei costi logistici l’aumento dei prezzi non ha intaccato i volumi perché protetto dal cappello del Made in Italy. Significa che il consumatore ha preferito ai prodotti locali i prodotti italiani anche se più costosi.  Così come espresso dall’ultimo decreto del Mimit ICE insieme all’intero sistema Paese, continuerà a fare la sua parte nella lotta all’italian sounding e a promuovere attraverso progetti come Track.it la tracciabilità dei prodotti italiani e della filiera. I segnali di crescita registrati nel 2022 stanno continuando anche quest’anno: nei primi quattro mesi del 2023 abbiamo registrato un +8,9% del nostro export. Oggi, l’inversione di tendenza dei costi di trasporto e dei costi delle materie prime, fanno ben sperare per il raggiungimento di quei 667 miliardi indicati da SACE e sarebbe un bell’auspicio se si potesse andare oltre. ICE Agenzia con i suoi 79 uffici in 67 paesi esteri continuerà ad essere al fianco delle imprese, grandi, ma soprattutto quelle medio o piccole in tutte le fasi del loro percorso di internazionalizzazione, che hanno bisogno di aiuto nel capire quali possano essere i loro potenziali clienti all’estero”. Così il Presidente di Ice Matteo Zoppas intervenuto oggi agli Stati Generali dell’Export di Torino che ha inoltre ricordato inoltre dell’evento tenutosi a New York di candidatura della cucina italiana che per i prossimi due anni costituirà una continua valorizzazione di uno dei settori più strategici e di orgoglio per l’export italiano.”

Il tema dello spreco alimentare: Simona Riccio visita “Cibus” a Matera

Il tema dello spreco alimentare è  molto caro alla rubrica di Parlami di Spreco by # Parla con me , di cui l’onorevole Maria Chiara Gadda è testimonial.

Grazie alla legge 166 si possono donare moltissimi oggetti e non solo cibo.

“ A Matera – spiega Simona Riccio, Social Media Marketing e Organic Specialist – ho avuto l’opportunità di andare a visitare con lei e con Luca Braia , Gianni Capalbi e Nicola Scocuzza, due realtà che si occupano di recupero e somministrazione di cibo alle persone meno abbienti. Per primo abbiamo visitato la sede di Cibus, dove viene recuperato  e donato cibo con un furgoncino di CIbus Matera. Abbiamo ovviamente avuto modo di ascoltare e apprezzare il lavoro dei volontari che si impegnano ogni giorno. Successivamente abbiamo potuto visitare, parlare e pranzare presso la mensa della Fraternità Don Giovanni Mele Ets. Abbiamo pranzato con persone che tutti i giorni tendenzialmente mangiano lì.  Si tratta di un luogo molto ben curato, tanto da non sembrare una mensa solidale, quanto un normale self service dove vengono serviti prodotti di qualità, dall’antipasto al dolce, in un luogo dove i volontari sono persone deliziose e gentili”.

“Ho raccolto alcune riflessioni personali – aggiunge Simona Riccio – Nella mensa non vanno solo persone bisognose di cibo, ma anche di compagnia; umiltà, riservatezza, sorrisi, famiglie, collaborazioni, condivisioni, dolcezze sono le basi di queste esperte.  Si tratta di realtà fatte di persone che apprezzano e stimano con affetto queste persone e hanno a cuore il tema del cibo solidale”.

MARA MARTELLOTTA

Mutui e detrazioni, cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Tra le agevolazioni a cui i contribuenti possono accedere, c’è quella relativa agli interessi passivi legati al mutuo sottoscritto per acquistare la prima casa. I mutuatari hanno, infatti, diritto ad una detrazione pari al 19% nel limite massimo di 4.000 euro.

A disciplinare la detraibilità del mutuo sulla prima casa è l’articolo 15 del TUIR, che si sofferma proprio sugli interessi passivi che vengono pagati sui finanziamenti ipotecari sottoscritti per acquistare l’abitazione principale.

Possono accedere a questa agevolazione i contribuenti che hanno effettivamente sostenuto la spesa, anche per la quota degli eventuali familiari a carico (che in genere è il coniuge). Questa particolare detrazione è fruibile direttamente all’interno del Modello 730 che nel Modello Persone Fisiche. Per poter beneficiare di questa detrazione è necessario rispettare alcune condizioni. Scopriamo quali sono.

Possono accedere alle detrazioni sugli interessi passivi i contribuenti che hanno sottoscritto un contratto di mutuo per acquistare l’abitazione principale. Entrando un po’ più nel dettaglio, il contratto di mutuo deve: essere stato sottoscritto nel corso dei 12 mesi precedenti o successivi rispetto all’acquisto dell’immobile. Viene esplicitamente escluso il caso in cui il contratto originario sia estinto e che ne venga stipulato uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale che deve essere rimborsata, maggiorata delle spese e di eventuali oneri correlati;

il finanziamento deve essere erogato da un soggetto residente in Italia o in uno Stato membro della Comunità europea.

Una delle condizioni necessarie per accedere alle detrazioni è che l’immobile venga destinato, dal mutuatario, ad abitazione principale. Questa opzione deve essere esercitata entro un anno dalla data di acquisto. Ricordiamo che come abitazione principale si intende la dimora abituale che il contribuente ha scelto per sé stesso e per la propria famiglia. Nel caso in cui l’immobile non venga scelto come abitazione principale, il contribuente decade da tutti i benefici previsti dalla normativa.

Non viene applicata la decadenza nel caso in cui il contribuente venga ricoverato in maniera permanente in un istituto di ricovero o sanitario, purché l’immobile non venga dato in affitto. Non può beneficiare della detrazione l’usufruttuario, perché non acquista l’immobile, ma acquisisce unicamente un diritto reale di godimento.

La detrazione spetta, inoltre, nel caso in cui: nel momento in cui l’immobile viene adibito ad abitazione principale, nel caso in cui sia stato oggetto di lavori di ristrutturazione edilizia, comprovati dalla relativa concessione edilizia o da un qualsivoglia altro atto equivalente. L’immobile deve diventare abitazione principale entro e non oltre due anni dalla data di acquisto; nel caso in cui l’immobile sia locato, purché l’acquirente – entro tre mesi dall’acquisto – provvede a notificare al locatario l’atto di sfratto per finita locazione; nel caso in cui il contribuente debba trasferire la propria dimora per motivi di lavoro oppure sia stato ricoverato. L’immobile non deve essere affittato.

Nel momento in cui si presenta il Modello 730, il limite massimo di spesa agevolabile è pari a 4.000 euro ogni anno. Il bonus massimo, che si può ottenere in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, è quindi pari a 760 euro, che corrisponde al 19% del limite massimo di 4.000 euro. Questo limite massimo si riferisce: agli interessi passivi; agli oneri accessori relativi al contratto di mutuo per il capitale che è stato preso in prestito; alle eventuali quote di rivalutazione che sono relative alle clausole di indicizzazione.

Nel caso in cui il mutuo sia cointestato tra due soggetti diversi, entrambi potranno detrarre gli interessi passivi per la quota di loro competenza.

Quando un immobile viene cointestato ad una coppia di coniugi, entrambi hanno la possibilità di beneficiare della detrazione per la propria quota di interessi. Nel caso in cui uno dei due coniugi sia fiscalmente a carico dell’altro, la detrazione spetterà solo e soltanto a quest’ultimo per la quota di entrambi.

Per poter accedere alla detrazione risulta completamente ininfluente la ripartizione della proprietà dell’immobile: non è detto che debba necessariamente esserci un’identica ripartizione del costo dell’acquisto.

Per poter beneficiare della detrazione Irpef al 19% nel Modello 730 è necessario che il pagamento delle rate del Mutuo sia effettuato con un bonifico bancario o attraverso degli altri sistemi di pagamento tracciabili.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

La Caserma Amione diventerà la nuova Cittadella della PA

Entrano nel vivo le attività per la realizzazione della Cittadella della PA all’interno della Caserma Amione a Torino: un’importante operazione di rigenerazione urbana che, attraverso il recupero e la valorizzazione di edifici pubblici, trasformerà un’area situata in una posizione strategica della città, da sistema chiuso e inaccessibile, a luogo di condivisione aperto al quartiere e dotato di servizi per la cittadinanza e spazi verdi.

Estesa su una superficietotale di circa 28 mila mq, la Caserma Amione sarà oggetto di un articolato intervento che prevede, da un lato, il restauro e recupero della porzione storica sottoposta a vincolo e, dall’altro, la riqualificazione di un’ampia area retrostante sulla quale verranno realizzate nuove costruzioni efficienti ed ecosostenibili, esteticamente in armonia con il contesto e immerse in 16 mila mq destinati al verde.

L’Agenzia del Demanio finanzia interamente l’operazione con un investimento di oltre 210 milioni di euro che permetteranno di trasferire all’interno della struttura militare, 12 amministrazioni pubbliche e circa 1200 dipendenti, raggruppando numerosi uffici attualmente dislocati in immobili in affitto, con un risparmio complessivo di circa 6 milioni di euro l’anno.

C’è tempo fino al 10 di Agosto per partecipare al bando di gara europea, pubblicato oggi dall’Agenzia del Demanio, per l’affidamento della progettazione e altri servizi tecnici per l’esecuzione dei lavori di riqualificazione dell’intera caserma. L’importo a base di gara delle prestazioni da affidare è pari a oltre 14 milioni di euro. I contenuti del bando di gara tengono conto degli esiti del Concorso di idee per la progettazione, promosso nel 2018 dall’Agenzia del Demanio e dal Comune di Torino, con il supporto della Fondazione per l’Architettura di Torino, al fine di acquisire un progetto di indirizzo strategico per la realizzazione della cittadella amministrativa, per l’assetto urbanistico dell’area circostante e per la successiva variante.

“Il modello della nuova Cittadella della Pa di Torino- ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia del Demanio Piemonte Valle D’Aosta, Sebastiano Caizza– rispecchia in pieno l’idea di Pubblica Amministrazione che l’Agenzia sta portando avanti in altre realtà del Piemonte e su tutto il territorio nazionale: si tratta di un progetto virtuoso che contribuirà a migliorare l’assetto urbanistico di tutta la Città. Attraverso il recupero di immobili sottoutilizzati si potranno generare risparmi per le casse dello Stato e offrire nuovi servizi per i cittadini”

“L’avvio di questo procedimento, che riguarda la trasformazione dell’area della Caserma Amione, -spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni– costituisce una tappa fondamentale del più ampio lavoro tra l’Agenzia del Demanio e la Città per la rigenerazione delle aree di proprietà dello Stato. L’edificio manterrà la sua vocazione pubblica, in un processo di riqualificazione che lavora sul patrimonio edilizio esistente, non consumando nuovo suolo, che verrà valorizzato attraverso una selezione pubblica orientata alla qualità del progetto architettonico”

Nel dettaglio, il progetto prevede la struttura militare diventi uno spazio aperto, con al centro un giardino con alberi ad alto fusto, una piazza a gradoni e vie pedonali. Tutto attorno si svilupperanno

gli uffici e, al piano terra sono previste servizi per la cittadinanza. Le nuove edificazioni non supereranno i quattro piani su via Pilo e i sei su corso Lecce. La facciata dovrà allinearsi con l’edificio art nouveau vincolato dalla Soprintendenza e le pareti saranno prevalentemente in vetro.

L’inserimento del Parco all’interno della nuova Cittadella della Pa, utilizzato come chiave di collegamento con i giardini già presenti all’interno del quartiere Campidoglio, dovrà avere le caratteristiche di un vero e proprio parco.

Considerata la specificità dell’intervento, l’Agenzia del Demanio ha deciso che, insieme al perseguimento dei Criteri Ambientali Minimi obbligatori necessari a garantire, in particolare, la riduzione della pressione ambientale degli interventi sul paesaggio, sulla morfologia, sugli ecosistemi, sul microclima urbano, sulla resilienza dei sistemi urbani rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici e i livelli adeguati di qualità ambientale, verranno adottati anche protocolli volontari di sostenibilità energetico ambientali. In particolare, per quanto riguarda la porzione della caserma vincolata, è stato adottato il Protocollo GBC Historic Building, mentre per le nuove costruzioni il Protocollo LEED® – che certifica le costruzioni ecocompatibili.

Inoltre, in linea con la politica dell’Agenzia, verrà sviluppata una rendicontazione di dettaglio in relazione ai principi specifici ESG individuati.

Al fine di consentire un rapido avvio del processo di realizzazione del Cittadella, gli uffici del Ministero della Difesa, (l’Ufficio Tecnico Territoriale Armamenti Terrestri di Torino (U.T.T.) e il Deposito del Museo Storico Nazionale di Artiglieria), attualmente all’interno della caserma Amione, saranno gradualmente trasferiti presso la Caserma Dabormida. L’intervento, nel suo complesso dovrà quindi essere realizzato in due macrofasi, in modo da garantire la continuità delle proprie funzioni amministrative al Ministero della Difesa e al contempo rispettare i tempi di avvio dei lavori per la realizzazione della nuova Cittadella della PA.

Per accedere al bando di gara vai al seguente link:  https://www.agenziademanio.it/it/gare-aste/lavori/gara/Servizi-tecnici-di-progettazione-in-modalita-BIM-per-la-realizzazione-del-Federal-Building-Caserma-Amione-sito-nel-Comune-di-Torino

Per maggiori informazioni sul progetto è disponibile la scheda di approfondimento (.pdf)

Torino Esposizioni, il futuro: nuove prospettive Politecniche

 

Il Dipartimento di Architettura e Design-DAD e il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST del Politecnico di Torino organizzano un convegno per presentare il progetto sul futuro del padiglione 3a di Torino Esposizioni

 

venerdì 30 giugno 2023 dalle ore 10:00

Salone d’Onore – Castello del Valentino – Viale Mattioli 39, Torino

Immaginando l’utilizzo del padiglione 3a di Torino Esposizioni come parte del futuro Campus Valentino del Politecnico, il Dipartimento di Architettura e Design – DAD e il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio – DIST hanno avviato da 6 mesi un percorso condiviso per definirne funzioni e usi: oltre 150 docenti, ricercatori, tecnici, amministrativi hanno costruito una visione per il futuro di questo spazio di oltre 2.500 mq, in collaborazione con il Gruppo Masterplan del Politecnico.

Oltre a essere un nuovo spazio aggregativo e di socialità, il padiglione 3a ospiterà attività laboratoriali a supporto della didattica e della ricerca ma anche eventi e iniziative culturali aperte al pubblico. In questo evento verranno restituiti i risultati di una serie di incontri che hanno raccolto le istanze di colleghe e colleghi dei due Dipartimenti sulla futura natura polifunzionale del padiglione. Viste le molteplici opportunità che lo spazio può offrire non solo per il Politecnico ma anche per il quartiere e per la città, l’evento sarà un’occasione di dialogo con gli attori del territorio, ovvero istituzioni, imprese ed enti del terzo settore.

 

Programma

  • Saluti del Rettore del Politecnico Guido Saracco e dei direttori dei dipartimenti professor Paolo Mellano (DAD) e professor Andrea Bocco (DIST);
  • Presentazione del Laboratorio ToExpo: l’iniziativa e i suoi obiettivi, sintesi del percorso di workshop e dei risultati raccolti;
  • Le prospettive sul Padiglione 3a: ne parlano i rappresentanti dei laboratori di DAD e DIST;
  • Aggiornamento sull’avanzamento del progetto Campus Valentino a cura del gruppo Masterplan di Ateneo;
  • Tavola rotonda con gli attori del territorio moderata dai Direttori Paolo Mellano (DAD) e Andrea Bocco (DIST);