ECONOMIA- Pagina 142

Uncem, banda ultralarga: eterni ritardi

SIAMO MOLTO LONTANI DALL’84% DI FAMIGLIE CON CONNESSIONE A BANDA LARGA

“Negli ultimi giorni sui giornali sono stati ripresi numeri Eurostat relativi alle connessioni delle famiglie alla banda larga e ultralarga. Al netto di un po’ di confusione tra i due sistemi e le relative velocità, che molti fanno, la media italiana dell’84% delle famiglie con connessione a banda larga, contro l’85% dell’Europa, non è reale. Nella classifica riguardante la connettività, seppure l’Italia è balzata dal 23° al 7° posto in un anno, gli indicatori sono inferiori alla media dell’Ue, soprattutto per quanto riguarda l’adozione complessiva della banda larga fissa, 66% in Italia, contro il 78% nell’Ue, riporta CorCom. Rimangono molte carenze anche per quanto riguarda la copertura delle reti ad altissima capacità, che è ancora molto indietro rispetto alla media Ue – 44% contro il 70%. Sempre CorCom ci dice delle sperequazioni tra ‘aree popolate’ e non per quanto riguarda il 5G. Ora, dei ritardi del piano banda ultralarga siamo stanchi di parlare. E i Sindaci sono molto arrabbiati per il piano degli ultimi anni che non sta funzionando, che non raggiunge i civici, le case, dunque non è FTTH fino alla richiesta di collegamento, richiesta dal privato cittadino che risiede in ‘area bianca’, dal pozzetto stradale alla propria casa. Richiesta che ad esempio riceve un NO dalla Città metropolitana di Torino, per dirne una, come molte altre province, perché ‘tagliare la strada è un problema’. E soluzioni non ci sono. Molto molto grave. Ora non resta che sperare nel Piano Italia 1Giga. Come ho detto qualche giorno fa in una telefonata al Ministro Colao, confidiamo molto, ci vogliamo credere, negli interventi che riguardano in particolare 6.232 comuni nei quali verranno realizzate infrastrutture FTTH per portare la fibra ottica nella prossimità degli edifici, mentre una parte complementare dell’intervento prevede la copertura dei servizi FWA in 7.120 comuni. Il Piano Italia 5G prevede anche il finanziamento di interventi nelle zone attualmente coperte solo da reti mobili 3G (o dove le reti 4G non garantiscono performance adeguate) e dove non è pianificato lo sviluppo di reti 4G o 5G nei prossimi 3 anni. Di fatto è quello che abbiamo sempre chiesto come Uncem. E nei prossimi giorni presenteremo la mappatura Uncem delle aree del Paese senza segnale per la telefonia mobile. Da lì si deve partire”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

Emergenza energia, incontro tra le Regioni del Nord: “Impatto devastante”

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 40 MILIARDI DI EXTRA-COSTI. RISCHIO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE E MINACCIA ALLA SICUREZZA NAZIONALE

 

Incontro dei Presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con gli assessori allo Sviluppo economico

 

Si è svolto ieri un incontro straordinario tra i Presidenti Annalisa Sassi (Confindustria Emilia-Romagna), Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Marco Gay (Confindustria Piemonte), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) e gli assessori allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla (Emilia-Romagna), Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Roberto Marcato (Veneto).

Al centro dell’incontro l’emergenza energetica che, in assenza di quelle misure di contenimento dei prezzi richieste da mesi dalle imprese, sta paralizzando il sistema industriale italiano con il forte rischio di deindustrializzare il Paese mettendo a repentaglio la sicurezza e la tenuta sociale nazionale.

In linea con l’appello del Presidente nazionale, Carlo Bonomi, si è sottolineato che la situazione ha caratteri di straordinarietà e urgenza indifferibile, perché è impossibile mantenere la produzione con un tale differenziale di costo rispetto ad altri paesi (UE e extra UE) nostri competitor, con l’effetto di colpire non solo le imprese esportatrici dirette, ma anche tutta la filiera produttiva, con un effetto pesantemente negativo sulle piccole e medie imprese intermedie nella filiera. Ulteriore effetto è l’annullamento del rilancio economico post pandemia, in particolare nelle ricadute sui territori che vedono un’erosione drammatica di competitività rispetto ad altri Paesi limitrofi. E’ chiaro ormai che ogni risorsa deve essere destinata prioritariamente a questa emergenza.

I rappresentanti delle Confindustrie delle quattro regioni hanno presentato agli assessori i dati relativi agli incrementi dei costi energetici dal 2019 al 2022 nelle quattro regioni più importanti per il tessuto industriale italiano: dai dati emerge che, mentre nel 2019 il totale dei costi di elettricità e gas sostenuti dal settore industriale delle quattro regioni ammontava a circa 4,5 miliardi di Euro, nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno – nell’ipotesi più ottimistica rispetto all’andamento del prezzo – una quota pari a circa 36 miliardi di Euro che potrebbe essere addirittura superiore ai 41 miliardi nello scenario di prezzo peggiore.

Con una situazione del genere, le ricadute non saranno solo sulle imprese ma su tutta la società, con evidenti effetti di tenuta sociale ed economica per i lavoratori e le loro famiglie e per l’intero Paese.

Ferma restando la necessità di definire, fin da subito, una programmazione energetica nazionale con interventi e investimenti a medio-lungo termine in grado di assicurare la sicurezza e la sostenibilità della produzione energetica e delle forniture di gas, i Presidenti Sassi, Buzzella, Gay e Carraro hanno dichiarato che le imprese non possono attendere un giorno di più quelle misure necessarie a calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica, tra cui:

 

1.    Introduzione di un tetto al prezzo del gas (europeo o nazionale)

2.    Sospensione del meccanismo europeo che prevede l’obbligo di acquisto di quote ETS a carico delle imprese

3.    Riforma del mercato elettrico e separazione del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità da quello del gas

4.    Misure per il contenimento dei costi delle bollette con risorse nazionali ed europee

5.    Destinazione di una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato all’industria manifatturiera.

 

Le Confindustrie di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, hanno apprezzato la sensibilità e l’attenzione delle Regioni, che si sono trovate concordi sulla gravità dell’emergenza e l’insostenibilità della situazione, e al fine di evitare drammatiche ricadute economiche e sociali invitano tutte le forze politiche – anche in questa fase di campagna elettorale – a sostenere con decisione l’impegno del Governo in carica nella difficile trattativa con gli altri Paesi a livello europeo per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Il tempo è ampiamente scaduto e una decisione in sede UE in questo senso non è più differibile.

Geomeccanica computazionale per la linea 2 del Metrò: Torino capitale della ricerca internazionale

Una delle pre-conferenze sarà organizzata con InfraTo e mostrerà la progettazione della Linea 2 della metropolitana di Torino

Dal 30 agosto al 2 settembre 2022, il Politecnico di Torino ospiterà la 16esima Conferenza internazionale dell’International Association for Computer Methods and Advances in Geomechanics-IACMAG, il cui tema generale è “Challenges and Innovations in Geomechanics”, dedicato alle sfide e alle innovazioni nel campo della geomeccanica computazionale. La data viene a coincidere con l’anniversario dei 50 anni dalla prima conferenza IACMAG, che si era tenuta negli Stati Uniti nel 1972.

L’evento intende fornire un quadro aggiornato dell’ampio campo della geomeccanica computazionale, ed è organizzato congiuntamente dal Politecnico di Torino (grazie al lavoro del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica-DISEG), dall’Università di Grenoble e dal Politecnico di Milano, a simboleggiare l’importanza della cooperazione nazionale e internazionale. Torino si è aggiudicata l’evento nel 2018 a Wuhan, sede dell’ultima edizione della conferenza, dopo un testa a testa con la candidatura della città di Graz e della sua università tecnica.

La conferenza si terrà presso il Politecnico di Torino, mentre le altre due sedi ospiteranno corsi pre-conferenza dedicati alla modellazione multiscala dei geomateriali (il 29 e 30 agosto presso il laboratorio 3SR del campus di Grenoble) e ai processi multi fisici nella geomeccanica (il 30 agosto al Politecnico di Milano). Un ulteriore corso pre-conferenza è previsto al Castello del Valentino, organizzato con InfraTo e dedicato alla progettazione della linea 2 della metropolitana di Torino che prevede, progetto unico al mondo, l’attivazione termica di tutti i rivestimenti dei 10 km di gallerie e delle 13 stazioni, utilizzando anche la tecnologia Enertun, brevettata dal Politecnico di Torino. Questa tecnologia consentirà di ricavare energia geotermica per il riscaldamento e raffrescamento delle stazioni di linea, contribuendo in maniera significativa alla riduzione dell’impronta ambientale dell’opera. Nella giornata di sabato 3 settembre sono previste delle visite tecniche ai cantieri del prolungamento ovest della linea 1 della Metropolitana di Torino e al parcheggio interrato del Politecnico che, con i suoi 172 diaframmi energetici, in attesa della realizzazione della metro 2, costituirà la prima applicazione in Italia di tale tecnologia per dimensioni.

Alla conferenza sono attesi oltre 300 partecipanti da tutto il mondo, pur con alcune aree geografiche ancora penalizzate dalle restrizioni per la pandemia.

La conferenza si svilupperà con lezioni plenarie, ospitate nell’Aula Magna “Giovanni Agnelli” del Politecnicosessioni parallele presso la corte interrata della sede centrale di Ateneo e alcuni eventi sociali che consentiranno ai partecipanti di conoscere e apprezzare il territorio ospitante. Un evento nell’evento è l’”Innovation Hub”, che consentirà a start-up innovative e detentori di brevetti di presentare brevi pitch e incontrare direttamente i partecipanti al convegno. Le innovazioni nel settore della geomeccanica sono infatti molte e la conferenza proverà a metterle in evidenza e a valorizzarle: dagli aspetti più tradizionali delle tecniche di calcolo a supporto del progetto di opere geotecniche o degli interventi di difesa del territorio fino alle tecniche di monitoraggio delle opere e dell’ambiente, dall’effetto dei cambiamenti climatici fino a sconfinare nei settori dell’energia, dell’intelligenza artificiale, della chimica.

“Organizzare questa conferenza è stata una sfida sopra le nostre aspettative a causa della pandemia che ci ha costretto a rimandare l’evento per ben due volte – spiega il professor Marco Barla, docente del Politecnico di Torino e chair della conferenza – Siamo passati dall’entusiasmo di Wuhan, dove ci siamo aggiudicati l’evento, al quasi panico di dover far fronte ad una situazione del tutto inusuale. Tuttavia abbiamo tenuto duro, pubblicato i proceedings in due fasi e organizzato alcuni eventi online di warming-up per tenere vivo l’interesse. E finalmente possiamo re-incontrarci di persona dopo questi difficili due anni”

“L’organizzazione di un evento internazionale richiede entusiasmo, disponibilità ma anche molte persone – aggiunge Alessandra Insana, docente del Dipartimento DISEG del Politecnico di Torino – Nell’organizzazione abbiamo coinvolto anche molti studenti dell’ultimo anno e laureandi di Ingegneria Civile. Per loro è sicuramente un’occasione unica per entrare in contatto con la comunità scientifica internazionale.”

La conferenza si svolgerà in lingua inglese. Tutte le informazioni di dettaglio e il programma dell’evento si possono trovare sul sito web: www.iacmag2022.org.

Con Wizz Air nuova rotta da Torino per la Romania

Wizz Air incrementa il suo network con 2 nuove rotte da e per la Romania nella prossima stagione invernale

Il vasto network di Wizz Air, la compagnia aerea in più rapida crescita d’Europa, si arricchisce ulteriormente con l’annuncio di 2 nuove rotte in partenza dall’Italia che incrementano la già estesa offerta della sua programmazione invernale 2022 (ottobre 2022 – marzo 2023). Le nuove rotte coinvolgeranno gli aeroporti di Treviso e Torino e saranno operative da dicembre.

Anche per l’imminente stagione invernale 2022-2023 Wizz Air continua ad ampliare le sue destinazioni, offrendo ai suoi passeggeri sempre più occasioni per scoprire tutto il fascino delle più belle città europee e non solo. La vastissima gamma di offerte di volo a basso costo che la compagnia aerea mette a disposizione dei viaggiatori cresce ancora con le nuove opzioni da e per l’Italia con nuovi collegamenti verso gli aeroporti internazionali di Craiova e Suceava, in Romania.

I biglietti sono già acquistabili sul sito di Wizz Air e tramite l’app WIZZ.

Oltre alla possibilità di personalizzare la propria esperienza di viaggio, Wizz Air offre ai viaggiatori un’elevata flessibilitàattraverso il servizio WIZZ Flex. Aggiungendolo alla loro prenotazione i passeggeri hanno un ulteriore livello di protezione e possono scegliere di viaggiare in una data diversa o verso una destinazione diversa, oltre ad avere la possibilità di cancellare il loro volo fino a 3 ore prima della partenza senza alcuna tassa e ottenere il 100% della tariffa originale immediatamente rimborsato in credito aereo.

Paulina Gosk, Corporate Communication Manager di Wizz Air, ha dichiarato: “Con l’annuncio di queste nuove rotte, che integreranno la nostra offerta per l’inverno 2022-2023, Wizz Air dimostra ulteriormente il suo impegno nel rimanere l’opzione di viaggio più conveniente per raggiungere destinazioni capaci di rispondere alla domanda del viaggiatore più esigente, così come alle richieste più popolari, fra i propri passeggeri italiani.”

LE NUOVE ROTTE DI WIZZ AIR DALL’ITALIA

DESTINAZIONE

FREQUENZA

TARIFFA A PARTIRE DA*

PARTENZA

TREVISO – SUCEAVA

Lunedì, venerdì

24,99 EUR

16 dicembre 2022

TORINO – CRAIOVA

Martedì, sabato

24,99 EUR

17 dicembre 2022

*Prezzo di sola andata, comprese spese amministrative. Un bagaglio a mano (max: 40x30x20cm) è incluso. Il trolley e ogni pezzo di bagaglio registrato sono soggetti a costi aggiuntivi. Il prezzo si applica solo alle prenotazioni effettuate su wizzair.com e sull’app mobile WIZZ. Il numero di posti ai prezzi indicati è limitato.

La Regione aiuta i negozi di servizio per investire sulla montagna

 3 MILIONI DI EURO PER LE BOTTEGHE DEI SERVIZI

La Regione Piemonte continua ad investire sulla montagna. Dopo il bando per incentivare la residenzialità (10 milioni), il bando sulle scuole (500mila euro), il riparto dei fondi destinati alle Unioni Montane (10 milioni e 700mila euro), la Giunta regionale, su proposta del Vice Presidente ed Assessore alla Montagna, ha approvato la delibera che stanzia la somma complessiva di 3 milioni di euro per il mantenimento e lo sviluppo delle “botteghe dei servizi” in aree montane.

Cosa si intende per “bottega dei servizi”? Si tratta di esercizi commerciali di prossimità per la vendita al dettaglio di beni alimentari e di prima necessità, in cui si integrano attività di informazione per la cittadinanza: in sostanza veri e propri “terminali” per la pubblica amministrazione sul territorio e nel contempo anche esercizi che svolgono altri servizi utili a migliorare la qualità di vita dei residenti.

Nei mesi scorsi la Direzione dell’Assessorato regionale allo sviluppo della Montagna, per avere un quadro completo delle caratteristiche dei territori montani, ha avviato un’indagine conoscitiva per mappare le aree carenti di servizi e le zone di maggior fragilità economica, sociale e territoriale.

Dall’indagine, che ha interessato 440 Comuni montani con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, sono emerse informazioni utili sui servizi alla popolazione e sugli esercizi commerciali presenti sul territorio.

Come sottolineano il Presidente ed il Vice Presidente della Regione, si tratta di una novità assoluta per il Piemonte e di un’altra iniziativa davvero importante a favore della montagna che deve tornare ad essere al centro dell’attenzione delle istituzioni per evitare la desertificazione del territorio con tutte le conseguenze negative che questo comporta dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione, scadenza 15 novembre: il contributo massimo previsto per ogni singola domanda è di 50.000 euro, di cui 30.000 per investimenti e 20.000 per spese di gestione.

Fiera del peperone, un programma ricchissimo

A meno di una settimana dall’avvio è stato completamente definito e pubblicato il ricchissimo programma della nuova edizione che propone uno sguardo attento alla sostenibilità e al territorio con eventi gastronomici e culturali insieme a TINTO e a molti altri ospiti, tanti spettacoli e il Foro Festival con BOB SINCLAR, MARIO BIONDI, IVANA SPAGNA e CRISTINA D’AVENA

Dal 2 all’11 settembre 2022 a Carmagnola (TO)

ORARIO FIERA: da lunedì a venerdì: ore 18 ● 24 | sabato e domenica ore 10 ● 24

Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione di alcuni concerti de “Il Foro Festival” | www.fieradelpeperone.it

 

Ad una settima dall’inizio è completamente definito e pubblicato il programma della 73^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo che, come da tradizione, propone 10 intensi giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età.

 

In un’area espositiva di oltre 10.000 mq, con 8 piazze dedicate di cui 6 enogastronomiche2500 posti a sedere e oltre 200 espositori, il Comune di Carmagnola presenta un ricchissimo cartellone con degustazionishow cookingtalk showcene a temastreet foodconcerti e spettacoli di vario genereiniziative solidaliarea bimbiuna grande rassegna commerciale e altro ancora.

 

In un’edizione che dedicherà ampio spazio ai temi di greensostenibilità, cura e promozione del territorio, vengono confermate le principali iniziative inserite con successo nelle ultime due edizioni – come Cà Peperone, il Villaggio del Territorio e Il Salotto della Fiera – e vengono come sempre introdotte delle novità, tra le quali il Peperone Dayil Pizza Village Solidale con parte del ricavato devoluto a progetti solidali, il Salone della Robotica e il “matrimonio” con il Roero ed i suoi vini.

 

Per la quarta edizione consecutiva, il conduttore radiofonico e televisivo TINTO sarà il presentatore dello storico Concorso del Peperone e di altri eventi e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS sarà charity partner con diverse iniziative dedicate a promuovere e sostenere le sue attività.

Il “Il Foro Festival”, iniziativa collaterale dedicata alla musica, propone un programma di alto livello con ospiti principali BOB SINCLARMARIO BIONDIIVANA SPAGNA e CRISTINA D’AVENA.  

In Piazza Sant’Agostino spettacoli gratuiti tutte le sere dalle ore 22 con teatro comico e cabaret, la finalissima della competizione “What’s Your Talent?”concerti e grande spettacolo finale di danza verticale sulla facciata di Palazzo Lomellini a cura della compagnia Il Posto.

 

Per ciò che riguarda l’arte, in collaborazione con l’Archivio Casorati a Palazzo Lomellini si potrà visitare la mostra “Tra magia e geometria. La Pittura di Francesco Casorati. Un percorso artistico indipendente” curata da Elena Pontiggia e nella Chiesa di San Filippo la mostra “Nel Cuore di Maria – 5 secoli di devozione”dedicata al 500° anniversario del primo Voto che la comunità cittadina espresse all’Immacolata Concezione Vergine Maria, Patrona della Città.

 

In www.fieradelpeperone.it è disponibile il catalogo completo con tutte le informazioni sul programma e sugli espositori

Aziende che acquistano aziende (in crisi): arrivano i fondi regionali

ORGOGLIO MANIFATTURIERO: 4,5 MILIONI DEDICATI AD INTERVENTI MIRATI 

E’ stato approvato nei giorni scorsi il rifinanziamento per un importo di 4,5 milioni di euro per gli interventi mirati per l’acquisizione di aziende in crisi, impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura ai sensi della L.R 34/04.  La misura ha l’obiettivo di agevolare le imprese che intendano acquisire aziende in crisi e unità produttive (impianti, stabilimenti produttivi e centri di ricerca) a rischio di definitiva chiusura o già chiusi per cessazione dell’attività o dell’impresa.

 

La Regione Piemonte in questo senso intende contrastare i processi di deindustrializzazione e naturalmente recuperare a fini produttivi i siti industriali dismessi o a rischio di dismissione. Il bando si propone di agevolare l’acquisizione (intesa come acquisizione degli attivi, materiali ed immateriali, direttamente connessi all’attività) di un’azienda in crisi, di un ramo d’azienda o di un impianto, di uno stabilimento produttivo o di un centro di ricerca localizzati in Piemonte già chiusi o che, se non fossero acquisiti, chiuderebbero per cessazione dell’attività.

 

Una misura fondamentale, come hanno sottolineato gli assessori allo sviluppo economico e al lavoro della Regione Piemonte, che permette di garantire un supporto concreto a quelle realtà imprenditoriali che, causa crisi economica e rincari, rischiano di chiudere. Dalla Regione è chiara l’importanza di un sostegno concreto alle imprese in supporto alla competitività, per lo sviluppo delle competenze, la valorizzazione delle professionalità, l’attrazione di giovani per tutelare il valore del made in Italy e l’orgoglio manifatturiero proteggendo e valorizzando il know how. L’Italia è la seconda manifattura europea e la settima potenza economica mondiale: la tutela della nostra capacità produttiva passa anche attraverso misure di questo tipo.

 

Possono beneficiare delle agevolazioni previste dal bando le imprese di qualsiasi dimensione (PMI e Grandi Imprese). Per la definizione relativa alla dimensione aziendale si rimanda all’allegato I del Regolamento (UE) n. 651/2014; che siano iscritte al Registro delle Imprese oppure, nel caso di imprese estere, ad analogo registro del Paese di provenienza; in ogni caso i beneficiari devono avere l’unità operativa localizzata in Piemonte al momento della erogazione del contributo;

 

L’ammontare disponibile complessivo delle risorse assegnate al presente Bando è pari a € 4.144.424,79 di cui: € 3.423.964,70 per la parte Investimenti; € 720.460,09 per la parte Incentivi all’occupazione. La dotazione finanziaria è messa a disposizione, nell’ambito della L.R. n. 34/2004 e del Fondo Sviluppo e Coesione 2021/2027 che agevola l’acquisizione di aziende in crisi e di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura.

 

 

Tale dotazione potrà essere eventualmente integrata con le ulteriori economie che dovessero realizzarsi a valere sui progetti finanziati sulla precedente Misura, derivanti da revoche, rinunce, minori spese.  L’impresa che intende proporre a contributo un progetto di investimento deve presentare a Finpiemonte domanda di accesso all’agevolazione. Le domande devono essere inviate a Finpiemonte a partire dalle ore 9.00 del 5 settembre 2022, fino al 30 dicembre 2022.

 

Per qualsiasi altra info è possibile consultare il seguente indirizzo in cui sono evidenziati gli estremi del bando: https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/interventi-integrati-per-lacquisizione-aziende-crisi-impianti-produttivi-chiusi-rischio-chiusura

 

Parco Agrisolare, il bando: perplessità su tempi ristretti 

Con la pubblicazione, avvenuta nei giorni scorsi, del decreto ministeriale e dell’avviso pubblico che approva il regolamento operativo, il bando “Parco Agrisolare” è ai nastri di partenza.

La misura è finalizzata a sostenere gli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruirne di nuovi coibentati, realizzare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento, installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori. Obiettivo finale dell’azione è quello di promuovere l’installazione di pannelli fotovoltaici con una nuova capacità di generazione pari a 375mila Kw da energia solare.

 

Le risorse stanziate per il Parco Agrisolare ammontano a 1,5 miliardi di euro, di cui 1,2 sono riservati a interventi nel settore della produzione agricola primaria, mentre i restanti 300 milioni di euro sono equamente ripartiti per investimenti nella trasformazione dei prodotti primari in produzioni agricole e non agricole.

 

Le domande di accesso agli incentivi potranno essere presentate attraverso il portale messo a disposizione dal Gestore Servizi Energetici (GSE), dalle 12 del 27 settembre fino alle 12 del 27 ottobre 2022 e le agevolazioni verranno concesse mediante una procedura a sportello fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

 

L’apertura della misura era attesa da numerosi agricoltori che da tempo stanno dimostrando interesse al riguardo. Tuttavia – sottolinea Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – dobbiamo segnalare due aspetti limitanti del bando. Il primo riguarda i tempi ristretti a disposizione per la predisposizione delle domande. Poco più di trenta giorni sono pochi, considerata la cospicua mole di documentazione tecnica che occorre preparare e allegare. L’altro elemento che genera perplessità è il vincolo di soddisfare unicamente il fabbisogno energetico dell’azienda, compreso quello familiare: in sostanza la capacità produttiva dell’impianto fotovoltaico non deve superare il consumo medio annuo di energia dell’azienda agricola, pena l’inammissibilità del progetto. La possibilità di poter sfruttare a pieno tutte le superfici dei tetti a disposizione e quindi di immettere sul mercato la quota di energia in eccesso, avrebbe invece giovato a tutto il sistema, considerata anche la crisi che stanno vivendo le aziende nel far quadrare i bilanci proprio a causa dei forti aumenti del gas e dell’elettricità. Si tratta di una limitazione voluta dall’Unione europea che non va nella direzione auspicata di potenziare le fonti rinnovabili e che auspichiamo possa essere rimossa, tramite un’azione di sensibilizzazione nei confronti di Bruxelles, visto anche l’aggravarsi della crisi energetica con il continuo rialzo dei relativi prezzi, conseguente al conflitto russo – ucraino”.

 

Poste, riaperture pomeridiane degli uffici

Poste Italiane comunica che da lunedì 29 agosto, gli uffici postali di Grugliasco, Orbassano, Rivoli, Sant’Antonino di Susa, Nichelino, Torino 35, in Via Marsigli 22, Torino 30, in Via Foglizzo 28, Torino 33, in Corso Taranto 28/E, Torino 16, in Via Lessolo 19, Torino 18, in Via Principe Tommaso 3, Chieri, Chivasso, Ciriè, Ivrea, Pianezza, Rivarolo Canavese, San Mauro Torinese, Venaria Reale e Volpiano torneranno ad essere disponibili per la cittadinanza anche durante il pomeriggio.

Gli uffici che ricominceranno ad osservare l’orario continuato, saranno quindi aperti dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.35.

Dopo la pausa estiva che ha interessato anche quest’anno un numero limitato di giorni con riduzione oraria, gli Uffici Postali saranno a disposizione fino alle 19.05 per tutte le operazioni di spedizione lettere e pacchi, pagamenti, consulenza e investimento.

Per facilitare l’accesso negli Uffici ricordiamo che è possibile prenotare il proprio turno tramite l’App Ufficio Postale: è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone, tablet o pc,  selezionare l’operazione richiesta, il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione. All’interno dell’ufficio, un’apposita segnaletica indicherà il punto di attesa per accedere al primo sportello disponibile.

Sorpresa, crescono i consumi nei settori ristorazione e abbigliamento

Dati luglio 2022 vs luglio 2021

LA SITUAZIONE NAZIONALE E PIEMONTESE

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e retail non food elaborato da Confimprese-EY evidenzia l’andamento positivo delle vendite nel mese di luglio 2022, che chiude a +5,1% rispetto a luglio 2021.

Andamento particolarmente positivo per la ristorazione +9,7% e per abbigliamento-accessori +6%, che spingono i consumi. Ancora in sofferenza il retail non food che chiude a4,6%.

Ancora in forte recupero il travel che raggiunge +39,7%.

Tra le aree geografiche il Centro-Nord registra trend migliori rispetto al Sud Italia che chiude a +0,9%


 L’Osservatorio Confimprese-EYsui consumi analizza i dati di luglio 2022 sullo stesso mese del 2021 e mostra segni in ripresa, con il totale mercato che chiude a +5,1% e mostra un avvicinamento ai livelli di consumi pre-pandemia.

Nei settori merceologici corre la ristorazione che nel mese di luglio 2022 raggiunge +9,7% rispetto a luglio 2021. Insofferenza il retail non food che chiude a 4,6%: la battuta di arresto del retail non food, dopo i buoni andamenti durante la pandemia, si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la riduzione dell’acquisto di beni legati all’arredamento e alla cultura.   

Nei canali di vendita il mese di luglio 2022 mostra la continua ripresa del travel che chiude a +39,7% rispetto allo stesso mese del 2021, ma rimane ancora distante dai livelli prepandemia.

Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città, con il settore high street che chiude il mese di luglio 2022 a +5,7% rispetto allo stesso mese del 2021.

Nelle aree geografiche il Nord-ovest consolida i consumidi luglio 2022 a +7,3% rispetto a luglio 2021, seguito dal Nord-est a +3,3%. Il Centro chiude luglio 2022 a +7,9%rispetto a luglio 2021, mentre al Sud i consumi si fermano a+0,9%.

«Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 – chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese . Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei saldi, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei prossimi mesi possa continuare la ripresa, benchè l’incertezza causata dai rincari record di gased elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazione, che hanno costi altissimi. Senza ovviamente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattutto se l’inflazione continuerà a salire».

Massimo rigore, dunque, nel tracciare le linee del prossimo futuro. Occorre seguire l’indice dei prezzi mese su mese che rischia di erodere il leggero recupero dei consumi registrato negli ultimi due mesi.

Paolo Lobetti Bodoni, EY consulting market leader in Italia, commenta: «L’andamento dei consumi di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021 segnala una ripresa particolare soprattutto nella ristorazione e nell’abbigliamento. Nei mesi estivi gli italiani tornano a consumare secondo le abitudini pre-pandemia e dedicano parte del proprio paniere di spesa al proprio tempo libero e alle attività fuori casa. In questo periodo notiamo una buona ripresa anche delle aree del Centro e Nord Italia, che superano il +7% rispetto al mese di luglio del 2021, mentre i consumi per le località del Sud, che avevano sofferto in maniera inferiore durante i mesi di emergenza sanitaria, si fermano a +0,9%».

 

Analisi Regione Piemonte

In Piemonte il mese di luglio 2022 chiude a +5% rispetto a luglio 2021, con la provincia di Torino che registra +10% e la città di Torino che raggiunge +17,3%, mentre la provincia di Novara chiude in negativo a 1,4%.