Dalla raccolta " Raggi di luna" (Il Convivio Editore 2016)

“A mia madre”

“A mia madre”  lirica di Chicca Morone

 

“Eri bellissima”

mi hai sussurrato

con gli occhi dolci

persi nei ricordi.

“Colore di una pesca,

le guance rosa”

e non contava più

dolore e pianto

di donna a donna

marchio tramandato.

Sei sola nel tuo mondo

fatto di nuvole

domande e sogni:

chi ti raggiunge

ride con te del nulla

che popola il tuo vuoto.

“Dove mi trovo?”

è un canto senza fine

ripetersi di ombre

sonnambule la notte

che è l’alba del nuovo giorno.

“Ho freddo”

lamenti dal tuo letto

avvolta nel piumone.

Riscaldo le tue mani,

incendi la mia vita

fatta di inutili bisogni.

Vorrei girarmi indietro

e correre sull’erba

trovarti ancora

al limitare del bosco

e tenderti le braccia

ridarti vita

portarti via

dal buio di quell’antro

da cui saluti inerme

la madre di tua figlia

guardandomi negli occhi.