A seguito dell’interpellanza presentata dal consigliere Roberto Rosso, capogruppo di Direzione Italia a Palazzo Civico, l’Assessore Rolando, a nome della Giunta, ha annunciato la volontà di procedere entro breve allo sgombero del Gabrio dai locali di via Millio 42. “E’ quanto risulta dalla registrazione via streaming del suo intervento- dice Rosso – Se la Giunta Appendino non si rimangerà nuovamente le assicurazioni fornite, sarà un grande giorno per la legalità e la lotta agli abusi e ai soprusi nella città di Torino. Nessun problema se, stando alla procedura per l’utilizzo dei beni comuni, la Giunta vorrà far partecipare il Gabrio all’assegnazione di uno di questi beni. L’importante è che valgano, per il Gabrio, gli stessi criteri di merito in vigore per tutti i cittadini”.
(foto: il Torinese)
“Le promesse in campagna elettorale sono un’arma a doppio taglio. E ora
l’immobilismo della Giunta Appendino è tale da scontentare anche gli elettori che hanno votato M5S alle ultime Comunali”.
E’ il commento di Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Civico.
“La scelta dell’Amministrazione di scontentare i comitati dei ‘delusi’ dalla Giunta, che chiedevano di essere considerati nelle scelte di bilancio – aggiunge l’esponente azzurro – dimostra che fare proclami sterili è una cosa, governare è un’altra“.
“Il qualunquismo delle promesse elettorali pentastellate oggi si rivela inconcludente anche per i sostenitori della prima cittadina, i quali si aggiungono così ai tanti torinesi che non l’avevano votata“, osserva Napoli che conclude: “Il caos nei conti comunali, la retromarcia sulla grande distribuzione, l’immobilismo su scelte importanti per il futuro dei giovani sono oggi sotto gli occhi di tutti i torinesi: sostenitori o meno di questa amministrazione. Una amara constatazione che dimostra l’inadeguatezza della Giunta comunale a trainare la città oltre il perimetro di una crisi economica sempre più preoccupante“.
Tra gli atti approvati dalla Giunta di Palazzo Civico, tre delibere per interventi di manutenzione straordinaria degli impianti sportivi centralizzati.
Sono stati stanziati 400mila euro per gli interventi manutentivi straordinari e i controlli delle strutture metalliche e in cemento armato dello Stadio Olimpico (come previsto dalla concessione, la manutenzione ordinaria spetta alla società Torino F.C.).
Settecentomila euro sono destinati invece per: la realizzazione al Palazzo del Nuoto di percorsi tattili per ipovedenti; la messa a norma dei parapetti delle tribune del PalaRuffini e del Palaghiaccio Tazzoli 2 e il rifacimento di una parte delle tribune, attualmente non più agibili, allo Stadio Nebiolo.
Nelle azioni individuate dalla città rientra anche l’adeguamento delle strutture per l’ottenimento del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) per le piscine da parte dei Vigili del Fuoco. Per questo la Città ha previsto 400mila euro. Per poter garantire la migliore fruibilità degli impianti natatori è stato predisposto un progetto di manutenzione straordinaria che prevede interventi urgenti al complesso sportivo Parri, alle piscine Lombardia e Lido e agli impianti sportivo Colletta e Gaidano.
La Città di Torino informa attraverso una nota che chiederà al Governo di escludere dall’applicazione della direttiva detta Bolkestein gli operatori ambulanti su area pubblica, “così come più volte affermato in campagna elettorale e inserito nelle linee di mandato approvate dal Consiglio Comunale il 28 luglio scorso”.
“I mercati rappresentano una ricchezza per la Città e noi pensiamo che debbano essere tutelati in ogni modo. L’applicazione della direttiva Bolkestein per questa categoria potrebbe causare gravi problemi alle piccole imprese locali, consegnandole all’incertezza ed alla precarietà” ha dichiarato la Sindaca di Torino, Chiara Appendino.
Il Presidente della Commissione Commercio del Comune di Torino, Andrea Russi, a tal proposito, ha depositato come primo firmatario una mozione per chiedere alla Sindaca Appendino di attivarsi in tal senso presso il Governo. Viene anche indicata una seconda possibilità di azione finalizzata ad ottenere una proroga almeno fino al 2020 nell’applicazione della normativa.
La materia resta però di competenza nazionale e, in qualità di amministratori responsabili, la Città di Torino ha ritenuto necessario avvisare gli operatori che avessero debiti nei confronti della Città di avviare le pratiche per regolarizzare la propria posizione. Nel caso in cui il Governo fosse infatti sordo alle istanze che Torino porterà anche in sede romana, partecipando alla manifestazione prevista per il 28 settembre, è necessario tutelare in ogni modo gli operatori, garantendo loro un tempo adeguato per poter avviare eventuali piani di rientro affinché possano partecipare ai bandi. La lettera che alcuni ambulanti hanno ricevuto in questi giorni è finalizzata infatti ad avviare con gli operatori un percorso che li porti a possedere tutti i requisiti per partecipare ad un eventuale bando che dovrebbe tenersi nei primi mesi del 2017.
“Ci siamo sempre battuti accanto agli operatori e continueremo a farlo anche in sede politica nazionale. Il Movimento 5 Stelle, con primo firmatario Ivan Della Valle, ha depositato una proposta di legge e ci auguriamo che questa maggioranza la voti. Il 28 settembre sarò a Roma accanto agli operatori mercatali a manifestare e mi auguro che i bandi per le concessioni secondo la Bolkestein non si debbano tenere perché saranno superati dalle modifiche legislative che richiediamo” ha dichiarato Andrea Russi, presidente della Commissione Commercio del Comune di Torino.
(foto: il Torinese)
La Cavallerizza presto tornerà alla città
L’obiettivo è la sua riqualificazione ed il recupero funzionale
L’ex maneggio alfieriano della Cavallerizza Reale presto sarà della Città di Torino. Lo ha deciso il consiglio comunale, ad amplissima maggioranza, impegnando un milione di euro, oltre ad Iva per l’acquisto dalla società Cartolarizzazione Città di Torino. L’obiettivo è la sua riqualificazione ed il recupero funzionale. Con un intervento, che è stato definito appassionato, l’assessore Gianguido Passoni ha evidenziato che “la delibera permette alla città di acquistare il maneggtio alfieriano da destinarsi ad attività culturali, che già l’amministrazione mise in atto nel 2005. L’attività arriverà a compimento ad inizio 2016”. Il Comune di Torino sin dal 1997 aveva organizzato attività culturali alla Cavallerizza, con la Biennale dei Giovani artisti de’Europa e del Mediterraneo. Non sono previste residenza ma attività di servizio ad una sala per teatro e spettacoli che rispettino il recupero architettonico del bene, sotto la vigilanza della Soprintenedenza. Per quasi il 90% la Cavallerizza sarà finalmente attraversabile dalla cittadinanza, per raggiungere il teatro, i Giardini Reali, il Polo reale o l’aula magna del Rettorato. L’intervento di Passoni ha convinto tutte le forze politiche ad eccezione di due consiglieri di Sel che si sono astenuti.
(Foto: il Torinese)
Massimo Iaretti
Per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico nel periodo natalizio il servizio delle linee Star sarà esteso anche al sabato e alla domenica
La Giunta comunale ha approvato l’integrazione del servizio delle linee Star per il periodo delle festività natalizie, su proposta degli assessori Mangone, Lubatti e Braccialarghe.
Per incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico nel periodo natalizio il servizio delle linee Star sarà esteso anche al sabato e alla domenica. Inoltre, sempre nell’ottica di favorire l’uso del mezzo pubblico, nei sabati e festivi dal 5 dicembre al 6 gennaio, il servizio delle linee Star saràgratuito.
“Per favorire lo sviluppo del Centro Storico – hanno sottolineato gli assessori Mangone, Lubatti e Braccialarghe – occorre definire una politica strategica che supporti, attraverso progetti specifici, la rete commerciale e turistica del territorio. Per questo motivo ad aprile di quest’anno è stato costituito il “tavolo Centro” di cui fanno parte, oltre agli assessorati alla Cultura, alla Viabilità e al Commercio, anche la Circoscrizione 1, le Associazioni di Categoria e il Coordinamento delle Associazioni di Via del Centro. In quest’ottica, volendo incentivare la mobilità pubblica e ridurre il traffico privato durante il periodo degli acquisti natalizi, abbiamo ritenuto opportuno incrementare l’offerta di trasporto pubblico con le linee elettriche Star, rendendole gratuite nei giorni di maggior afflusso in centro e studiando una soluzione efficace ed ecosostenibile.
Foto: il Torinese
Proposta da Federica Scanderebech (PD)
Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una mozione firmata da Federica Scanderebech (PD), che impegna Sindaco e Giunta a predisporre, con la massima sollecitudine, un piano per incrementare le stazioni di ricarica delle auto elettriche in città.
“Tutte le azioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini torinesi vanno sicuramente incentivate – ha affermato la consigliera Federica Scanderebech (PD) – è il caso di questo provvedimento, un atto importante approvato oggi all’unanimità dal Consiglio che si inserisce nelle politiche ambientali della Città per diminuire l’inquinamento atmosferico”.
La mozione sottolinea che, per garantire la diffusione delle auto elettriche, dovrà essere predisposta un’adeguata rete distributiva di stazioni di ricarica.
In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme
Il Comune di Torino dichiara guerra alle false cooperative ed aderisce a tutti i più alti livelli alla proposta di legge di iniziativa popolare per il contrasto a questo fenomeno. Il testo è stato presentato in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Legalità, presieduta da Fosca Nomis e Quarte, guidata da Guido Alunno. Oltre ai due presidenti il testo ha avuto la firma del sindaco Piero Fassino del vice Elide Tisi, degli assessori Ilda Curti, Domenico Mangone ed Enzo lavolta e dl vicepresidente del Consiglio comunale, Gioacchino Cuntrò, In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme. Nel 2014 a Torino su 101 accertamenti, 37 cooperative sono risultate irregolari.
(Foto: il Torinese)
Massimo Iaretti
In memoria di Bruno Caccia
La Commissione speciale antimafia e i capigruppo del Consiglio comunale di Torino lo hanno ricordato in seduta congiunta
Il 26 giugno del 1983, il procuratore Bruno Caccia veniva assassinato dalla ‘ndrangheta. E il 26 giugno 2015, a dimostrazione di quanto il suo sacrificio non via stato dimenticato, la Commissione speciale antimafia e i capigruppo del Consiglio comunale di Torino lo hanno ricordato in seduta congiunta. Sono intervenuti la figli a del magistrato Paola Caccia e l’avvocato Fabio Repici, che sta seguendo il caso per la riapertura del processo e ha depositato una memoria il 17 giugno scorso. Fosca Nomis, presidente della Commissione ha dichiarato che “è tempo di riaprire il processo per fare definitivamente chiarezza su una delle pagine più buie della storia torinese e nazionale per svelare gli esecutori e svelare gli intrecci tra ‘ndrangheta, gioco d’azzardo ed economia su cui stava investigando Bruno Caccia”.
(Foto: il Torinese)
Massimo Iaretti