CULTURA- Pagina 98

Dalle vetrine di Torino a Caravaggio: breve storia della Pasqua

Coniglietti, pulcini e chiocce stanno facendo capolino nelle vetrine, i dolciumi sono ancora più colorati e zuccherini e il bel tempo risplende nelle esposizioni delle vie del centro. Torino si agghinda a festa in questi brevi e fuggevoli giorni di Pasqua, un po’ di turismo brulica tra i bar, qualcuno ne approfitterà per andare a passeggiare lungo il Po, altri invece si rintaneranno nell’aria condizionata dei musei, altri ancora invece fuggiranno fuori città, in cerca di un po’ di sollievo dal “tran-tran” quotidiano.

Cari lettori, non so voi, ma io necessitavo proprio di questi (pochi) giorni di pausa.
La primavera sembra essere arrivata sul serio, il sole caldo ci ha costretto al cambio stagionale degli armadi e il polline aleggia impetuoso nell’aria.
Diciamoci la verità, ormai quasi del tutto miscredenti e sempre sull’orlo del “burnout”, di tali giorni di festa ci basta sapere che gozzoviglieremo con amici e parenti, magari per una volta ci addormenteremo felici sul divano, certo stanchi, con qualche traccia di cioccolato sulle labbra e un po’ puzzolenti di griglia, ma felici.
È importante ritagliarsi un po’ di tempo per noi, dovremmo imporcelo ogni tanto, dovremmo ribellarci a questa società che ci vuole schiavi lobotomizzati e silenziosi, sempre con la testa china, impauriti dal non fare abbastanza, perennemente spaventati dal poter perdere quel che abbiamo per un misero “passo falso” o una richiesta inopportuna.
Come fare, cari signori? Non lo so. Questi sono solo i pensieri di una precaria qualsiasi, assillata dai comuni timori e sempre un po’ più disillusa.
Un buon metodo che ho trovato per districarmi “dal logorio della vita moderna” è scrivere per voi distinti lettori, e parlarvi degli argomenti più disparati, della nostra bella Torino, della scuola, di personalità importanti, di ricorrenze e di feste. Ecco allora l’opportunità di alleggerirmi, discorrendo in vostra compagnia proprio di questo giorno di Pasqua, di una delle tante feste commercializzate, vittime di un Consumismo sfrenato che volutamente scrivo con la maiuscola; vorrei far cenno alle origini di tale ricorrenza e ai suoi significati profondi, ma avrei piacere di farlo non solo attraverso nozioni storico-culturali, ma soprattutto ricorrendo al linguaggio che preferisco, ossia quello dell’arte. Principale festività del Cristianesimo, la Pasqua, o Domenica della Resurrezione, è la commemorazione della resurrezione di Gesù, secondo quanto riportato nel Nuovo Testamento; la celebrazione è preceduta dalla Quaresima, ossia Quaranta giorni di digiuno, preghiera e penitenza.

La settimana precedente al grande giorno viene detta Settimana Santa, periodo che comprende il “Triduo pasquale”, incluso il giovedì Santo, che commemora la “lavanda dei piedi” e “l’ultima cena”, e il venerdì Santo, volto invece alla rimembranza della crocifissione e della morte di Gesù.
Il tempo pasquale inizia la domenica di Pasqua e si prolunga per sette settimane, al termine delle quali si celebra la Pentecoste, dal greco “πεντηκοστή [ἡμέρα]”, “pentecosté [hēméra]”, “cinquantesimo (giorno)”, occasione dedicata alla celebrazione dell’effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù. Anche nella cristianità orientale tale periodo termina con la Pentecoste, ma il commiato della Festa cade il trentanovesimo giorno – non il cinquantesimo – esattamente il dì precedente alla festa dell’Ascensione.
La Pasqua fa parte delle “feste mobili”, non cadenti a data fissa: la data è calcolata sulla base del calendario luni-solare, similare a quello ebraico, il giorno dedicato alla celebrazione varia di anno in anno, secondo i cicli lunari, esso cade la domenica successiva al primo plenilunio della stagione primaverile e determina la cadenza delle altre festività quali la Quaresima e la Pentecoste.
Le “usanze pasquali” sono tante e diversificate, vi sono le veglie di mezzanotte, i saluti, le particolari decorazioni, “la rottura delle uova di Pasqua” – simbologia legata al sepolcro vuoto di Gesù -, il giglio, simbolo di resurrezione, vi sono ancora le sfilate, i cibi tradizionali come la colomba e le mille immagini di pulcini e conigli nei cestini. Ogni regione ha la sua peculiarità e tradizione, ma in generale il clima pasquale è colorato e festoso: i parchi iniziano a popolarsi, le scuse per fare allegre passeggiate si trovano più facilmente, i supermercati sono presi d’assalto e il profumo di primavera ci “rincitrullisce” un po’ tutti. Una prima importante constatazione riguarda i legami e le significative differenze tra la Pasqua cristina e quella ebraica.
“Pesach” è la parola ebraica per Pasqua, dall’aramaico “pascha”, termine con cui si celebra la liberazione degli Ebrei dall’Egitto grazie a Mosé: tale occasione riunisce i rituali dell’immolazione dell’agnello e il pane azzimo. La parola significa “passare oltre” e deriva proprio dalla narrazione della Decima Piaga, nella quale il Signore comanda al popolo eletto di segnare con il sangue dell’agnello le porte delle case di Israele, cosicché lo spirito Sterminatore “passasse oltre” le loro abitazioni, colpendo invece le case degli egizi (Esodo, 12,21-34).
Secondo la tradizione, gli ebrei ortodossi devono astenersi, in tale periodo dell’anno, dal consumare pane lievitato e devono sostituirlo con il pane azzimo, il medesimo che consumò il popolo ebraico durante la fuga dall’Egitto.

Con l’avvento del Cristianesimo la Pasqua assume un nuovo significato e indica il passaggio da morte a vita di Gusù e la conseguente vita nuova per i cristiani, purificati dal peccato grazie al sacrificio sulla croce del Cristo.
Come per le altre ricorrenze, anche quella della Pasqua affonda le sue origini nel paganesimo. In questo caso è il termine inglese che ci aiuta a svelarne le antiche radici: “easter” richiama il nome di una delle antiche dee della fertilità Eastre, da cui deriva il tedesco Oster. L’etimologia del nome è dubbia, ma secondo alcuni studiosi esso è collegato ad “aus” o “aes”, ossia “est”. Tale versione è accreditata da Beda il Venerabile nel suo “ De Temporum Ratione”, testo risalente al secolo VIII d.C. e dedicato al “De mensis Anglorum”, cioè al nome che gli inglesi davano ai mesi e al perché dell’utilizzo delle varie terminologie. Secondo lo studioso, gli Angli denominano questa periodizzazione “Eoster monath”, “mese di Eostre”, momento in cui si celebra Eostre, divinità della nascita e della fertilità. Lo stesso appellativo della dea si rifà a “Eoster-Monath” (successivamente “Ostara”), espressione utilizzata dai Celti per indicare l’equinozio di Primavera.
L’importanza attribuita alla Pasqua è comprovata da diverse opere d’arte, testimonianze indiscutibili del passato e delle tradizioni che costituiscono parte integrante della nostra storia.
Tantissimi autori si confrontano sul tema, ognuno a proprio modo e con lo stile personale e inconfondibile tipico dei grandi della Storia dell’Arte.
Giotto di Bondone, (1267-1337), pittore e architetto italiano, padre della prospettiva intuitiva, autore di alcuni tra i più celebri cicli di affreschi italiani e nome essenziale della storia della pittura e dell’architettura, raffigura all’interno della Cappella degli Scrovegni l’episodio denominato “Resurrezione” e “Noli me tangere” (1303-1305 circa). L’episodio si trova nel registro inferiore, guardando l’altare, sulla parete sinistra e fa parte delle “Storie della Passione di Gesù”.

Sullo sfondo le rocce declinano a sinistra e conducono lo sguardo dello spettatore verso il nucleo centrale della scena, gli alberi sono secchi a sinistra e rigogliosi a destra; tutta la scena è caratterizzata da un’atmosfera rarefatta e sospesa, quasi di “metafisica astrazione”, dato che anticipa la pittura di Piero della Francesca. Giotto è uno dei primi a dipingere una “Resurrezione”, tematica quasi per nulla considerata nel corso del Duecento, quando i soggetti più diffusi sono le “Maestà”, il “Christus Patiens” e i “Giudizi Universali”. Un altro elemento che verrà poi ripreso da Piero della Francesca, nel “Cristo Risorto di Sansepolcro” è il sarcofago di marmo, elemento centrale nella composizione giottesca, la cui colorazione è risultante dalla particolare luce dell’aurora, su di esso si appoggiano assopiti i quattro soldati posti a guardia del sepolcro; nessuno degli individui si accorgerà di quanto accaduto, sono dormienti distratti, appesantiti da un “sonno ignaro” in netto e voluto contrasto con la veglia della Sposa del Cantico dei Cantici: “Io dormo, ma il mio cuore veglia” (“Cantico dei Cantici”, 5,2).
Più avanti nel tempo, Raffaello, una delle figure più note del Rinascimento, riprende lo stesso argomento nell’opera giovanile “Resurrezione” (1501-1502). L’opera, ora al MASP Museu De Arte De São Paulo, Brasile, presenta i crismi del primo periodo dell’artista, sono infatti evidenti le influenze del Perugino e del Pinturicchio. L’atmosfera è serena e armoniosa, le posture dei corpi e dei gesti contribuiscono a dare equilibrio alla composizione e suggeriscono una profonda ricerca di perfezione formale. Raffaello utilizza tonalità fredde per lo sfondo, in piacevole contrasto con i protagonisti del dipinto, definiti da colori caldi. Nel complesso la scena è affollata, in primo piano i personaggi occupano la totalità della larghezza del dipinto, mentre in secondo piano, sulla sinistra un gruppo di donne procede su una stradina, sulla destra invece troneggia un airone. La profondità è data dall’uso puntuale e preciso della prospettiva, la grandezza delle figure diminuisce progressivamente e la disposizione degli astanti contribuisce al raggiungimento dell’intento illusionistico, così come la variazione dei colori secondo la lezione leonardesca della prospettiva aerea. L’inquadratura si sviluppa in verticale, la struttura compositiva, centrale e simmetrica, presenta due scene armoniosamente sovrapposte: quella terrena dove si trovano i soldati e quella divina. In corrispondenza della verticale centrale sono disposti il sarcofago e la figura di Cristo, mentre in posizione speculare si trovano i due angeli e i soldati.
Ancora una “Resurrezione” nell’opera di Andrea Mantegna, cognato di Bellini e “artista prediletto” dalla Famiglia Gonzaga; si tratta di una tavola “tempera su tavola” datata 1457-1459, nominata appunto “Resurrezione”; tutta la scena si svolge su uno sfondo segnato dall’enorme apertura della grotta del sepolcro, quasi un arco a tutto sesto, all’interno della montagna si vede la tomba aperta, mentre la figura del Cristo si erge centrale, in piedi, egli è dentro una luminosa mandorla incorniciata da cherubini, in basso invece si trovano i soldati intenti a fuggire, sconvolti e atterriti dall’apparizione. Mantegna ricrea con precisione ogni dettaglio, sia l’ambientazione sia gli abiti dei personaggi, e concretizza con approccio organico un’opera che travalica la semplice citazione erudita ma decontestualizzata riconoscibile nell’operato del suo maestro, lo Squarcione.


Tra il 1578 e il 1581 è Tintoretto, abilissimo allievo di Tiziano, a confrontarsi con la tematica, nel dipinto la “Resurrezione di Cristo”, conservato nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia. L’artista costruisce la composizione incentrandola sulla resurrezione che vince la morte, Cristo è in posizione trasversale, avvolto da uno splendore miracoloso, mentre si eleva dal sepolcro aperto da quattro angeli alati. Nell’ombra scura si scorgono le guardie che dormono avvolte da un sonno che simboleggia le tenebre.
Si distingue – come sempre d’altronde – il grande artista del Seicento: Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, tra il 1601 e il 1602 dipinge, olio su tela, “Incredulità di San Tommaso”. L’episodio trattato è ripreso dai Vangeli degli Apostoli, e riguarda Tommaso che, incredulo dell’identità del Salvatore, è spronato a “mettere il dito nella piaga” del Cristo, provocata dai dolori della crocifissione. I protagonisti dell’opera sono quattro, emergono dal nero dello sfondo illuminati dalla luce fredda e teatrale tipica dei lavori dell’autore bergamasco. La composizione può essere divisa in due parti: a destra si trovano San Tommaso e due apostoli, dall’altra invece si contrappone la figura di Cristo. L’attenzione ricade proprio dove l’artista vuole che posiamo lo sguardo, laddove la luce ci spinge ad osservare, proprio sul particolare più crudo e cruento: la pelle che si divarica affinché l’indice dell’incredulo si possa intrufolare all’interno delle carni. Altro dettaglio da notare: la posizione delle nuche degli astanti forma una croce, particolare che dovrebbe rendere ancora più sacro il quadro, che però non riscuote grande successo, anzi – come diverse altre tele dell’autore – viene ritenuto scandaloso, proprio per quello stesso dettaglio per cui noi oggi lo consideriamo un capolavoro ineguagliabile.
Ancora molti altri sarebbero da nominare, ma l’elenco risulterebbe eccessivamente lungo e rischierei davvero di annoiarvi.
Che dire, cari lettori, credo sia il momento di salutarci, spero di avervi piacevolmente intrattenuti e magari di avervi raccontato se non qualcosa di nuovo, almeno qualcosa a cui non pensavate da un po’. Arrivederci allora, buona Pasqua e buona Pasquetta e soprattutto buon riposo! (Se ve lo concedono).

Alessia Cagnotto

DaCasaCon, la rubrica facebook di Laura Pompeo festeggia i due anni

 … #i punti di svolta e il libro fresco di stampa

 

Pompeo, politica, Assessore alla Cultura e al Turismo della Città di Moncalieri (TO), archeologa ed esperta di valorizzazione dei beni e delle attvità culturali, ha ideato e avviato nel 2020,  all’inizio  della pandemia,  una  serie di incontri in diretta FaceBook con ospiti noti, nomi rappresentativi di ambiti diversi della società, invitati da casa… non a caso!

Nel settembre 2021 e’ iniziata la nuova serie: nuova impostazione e nuovo calendario (un appuntamento a settimana: ogni mercoledì ore 19.00) che vede al centro i punti di svolta delle vite dei grandi ospiti.

Laura Pompeo dichiara: “Mi piacciono molto le storie personali e sono sempre affascinata quando le persone riescono a esprimere il loro potenziale, o quando trasformano una “debolezza” in un punto di forza, o addirittura nel “segno distintivo” della loro vita.

Ora, dopo la breve pausa estiva,  #DaCasaCon ha lasciato alle spalle la pandemia – occasione del suo avvio e tema dei dibattiti –  e dato nuova forma alla rubrica: e’ emersa  l’ Importanza del racconto di momenti cruciali del percorso di personalità della nostra società.

Mi entusiasma l’idea di mettere in luce il punto di svolta nella  vita di ciascuno: quello che ha determinato il momento attuale, o il momento di massima espressione  personale e professionale. Le conversazioni si agganciano  sempre  anche a fatti di attualità.

Abbiamo aperto con il Professor Valentino CASTELLANI, già Sindaco di Torino e docente al Politecnico e poi tantissimi altri importanti ospiti.

La trasmissione e’ nata nell’aprile 2020, quando L’isolamento a cui eravamo costretti  dal lockdown aveva messo in pausa le relazioni sociali in presenza.

“La necessità di rimanere in contatto, ma anche l’esigenza di condividere il nostro vissuto nell’emergenza sanitaria, mi ha fatto pensare a  conversazioni virtuali informali, chiacchierate in diretta sui social, cercando di  attivare risposte positive a una situazione drammatica”, spiega ancora Laura Pompeo.

Ne è nato un vero e proprio format, con personaggi noti, riferimenti nel proprio settore di attività, che hanno raccontato come stavano vivendo – a livello personale e professionale – l’emergenza sanitaria e l’isolamento.

La serie  ha avuto immediatamente un grandissimo successo: il consistente coinvolgimento di pubblico (sinora quasi due milioni di visualizzazioni) ne ha decretato la prosecuzione  oltre i mesi di clausura.

Gli appuntamenti hanno creato un’ importante occasione di identificazione legata all’esperienza comune, e sono  stati uno strumento  di condivisione e incoraggiamento.

Si è fatto incontrare a migliaia di amici – inizialmente confinati in casa – figure rappresentative di ambiti diversi, dal livello locale all’internazionale, “persone che, per vita e per mestiere, sono attenti osservatori e portatori di opinioni utili”, che  potessero raccontare la propria esperienza in quel tempo surreale; e aiutare a guardare al futuro con spirito propositivo; si è creata un clima di partecipazione attiva tra ospiti e pubblico.

E così “Da casa con” è passata… di casa in casa, coinvolgendo migliaia di persone su Facebook, con una diretta di circa mezz’ora  (fino a  4 puntate alla settimana, in alcuni periodi): è una conversazione “a cuore aperto”, in cui l’interlocutore, dalla propria abitazione, svela al pubblico anche il suo lato “meno noto”.

Spazia  tra temi diversi, sempre calati sull’attualità: cultura, istruzione, arte, architettura, spettacolo, scienza, innovazione, ricerca, imprenditoria, lavoro, accoglienza e solidarietà, ambiente e verde, storia, attualità, politica, letteratura, turismo, comunicazione, medicina, pari opportunità, sport e altro ancora.

Ad  oggi, sono quasi  200 gli ospiti accolti nel salotto virtuale di Pompeo.

In questi ultimi mesi, poi,  la rubrica e’ cresciuta ulteriormente diventando sempre più crossmediale: oltre a fb e YouTube, le conversazioni vengono trasmesse tre volte alla settimana su Radio Moncalieri (www.radio moncalieri.net) e verranno lanciati i podcast.

 

E’ fresco di stampa il libro che raccoglie le prime 40 conversazioni realizzate durante la quarantena: pubblicato dall’editore Pintore, sarà presentato sabato 21 maggio ore 16,30 al Salone Internazionale del Libro di Torino nel prestigioso Spazio

Con l’autrice, Presenta  Sara D’Amario; letture di  Mario Zucca.

Saranno presenti e interverranno  i 40 ospiti  del periodo della quarantena e l’editore Pietro Pintore.

A Claudio Magris il “Premio Speciale Lattes Grinzane 2022”

Annunciati i nomi dei cinque finalisti, fra cui l’italiana Simona Vinci. Saranno 400 studenti di 25 Giurie Scolastiche a decretare il vincitore

Monforte d’Alba (Cuneo)

Auður Ava Ólafsdóttir (Islanda) con La vita degli animali” (Einaudi), Pajtim Statovci (Kosovo/Finlandia) con Gli invisibili” (Sellerio), Simona Vinci con L’altra casa” (Einaudi), Jesmyn Ward (Cina/Usa) con Sotto la falce” (NN Editore), C Pam Zhang (Usa) con Quanto oro c’è in queste colline” (66thand2nd): sono loro i cinque finalisti del “Premio Lattes Grinzane 2022”, riconoscimento internazionale organizzato dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba e intitolato a Mario Lattes, editore, scrittore e pittore, fra gli intellettuali più prestigiosi del nostro Novecento. Giunto alla sua XII edizione, obiettivo del Premio – rivolto ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno – è quello di far concorrere insieme autori italiani e stranieri e di coinvolgere attivamente nella lettura e nella scelta del romanzo vincitore il mondo della scuola italiana, con una piccola finestra dedicata ogni anno agli studenti residenti all’estero, rappresentati quest’anno dalla “Scuola Statale Italiana” di Atene. In attesa, dunque, del verdetto finale che andrà a scremare la cinquina finalista, da parte della “Giuria Tecnica” – presieduta da Gian Luigi Beccaria, linguista, critico letterario e saggista – è stato assegnato all’oggi 83enne scrittore triestino Claudio Magris (germanista e fra i più grandi critici letterari contemporanei) il “Premio Speciale Lattes Grinzane”, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico. Qui i giochi finora compiuti. Ora toccherà proseguire con l’ardua scelta di assegnare il podio a uno dei cinque romanzi in pole position. A farlo (nel senso di darne lettura e giudizio) saranno i  400 studenti delle “Giurie Scolastiche”, avviate in 25 scuole superiori, da Aosta a Catania (passando per Torino – Liceo Classico “Massimo D’Azeglio” – Alba, La Spezia, Assisi, Campobasso, Foggia, Crotone e altre ancora), fino ad Atene. Con i loro voti, i giovani giurati decreteranno il libro vincitore tra i cinque in gara, che sarà proclamato sabato 15 ottobre 2022, nel corso della cerimonia di premiazione al “Teatro Sociale Busca” di Alba.

 In questa occasione il “Premio Speciale” Claudio Magris terrà una lectio magistralis su un tema a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. Inoltre, nel corso della mattinata i finalisti incontreranno gli studenti delle scuole coinvolte. Gli appuntamenti del “Premio” saranno anche trasmessi in diretta streaming sul sito e sui canali social della “Fondazione Bottari Lattes”, permettendo così di raggiungere pubblici diversi e lontani e mettendo a disposizione di tutti importanti contenuti della grande narrativa contemporanea.

“Come sempre – ha spiegato la ‘Giuria Tecnica’ – i soli criteri che abbiamo adottato nella scelta dei romanzi finalisti sono stati la qualità letteraria delle opere e la loro capacità di parlare ai giovani che dovranno giudicarle, raccontando storie, idee, realtà umane poco note o del tutto sconosciute: ma a posteriori è quasi sempre possibile rinvenire un filo. E quest’anno il filo sembra rappresentato dall’esperienza traumatica della perdita e dalla volontà, ostinata, di ritrovare e ritrovarsi”.

E sul perché del “Premio Speciale” a Claudio Magris, spiegano ancora il giurati (docenti, intellettuali, critici e scrittori): “Magris è oggi il narratore che più di altri ci sa trascinare verso alcuni stabili valori umani che se ne stanno al riparo dai mutamenti, valori che egli ha saputo mettere in rilievo soprattutto attraverso personaggi vissuti all’ombra dei grandi e che hanno fatto loro da spalla; personaggi travolti dalla vita, che non hanno fatto ma subìto la Storia, e non per questo deboli, ma di singolare forza nella loro malinconia o nella loro irriducibile vitalità”.

g.m.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via G. Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionibottarilattes.it

Nelle foto:

–       Claudio Magris (Ph. Yuma-Martellanz)

–       Cover cinque romanzi finalisti

L’angolo della Poesia di Gian Giacomo Della Porta: Giorgio Orelli

GINOCCHI

Io sono uno studente e studio su una terrazza contro prati in pendio
dove errano galline su cui possono piombare falchetti detti sciss.
Il fucile è qui, accanto a me.
Da un pezzo una ragazza bruna di fuorivia va in altalena, ogni poco
mi vengono incontro i suoi ginocchi lucenti.
Fingo di scrivere qualcosa e ad un tratto, nell’attimo che giunge alla mia altezza,
le chiedo una gomma per cancellare.
Lei subito salta giù, corre in casa, torna fuori e mi dà sorridendo una gomma biancicante.
Cancello il bianco e poi col lapis scrivo sulla gomma, in stampatello: T’AMO.
La dichiarazione è così netta che arrossisco, l’attenuo fregandovi il pollice.
Adesso forse va bene, posso restituire la gomma.
La ragazza scappa in casa, non si fa più vedere.

Giorgio Orelli, nato ad Airola nel 1921 e morto a Bellinzona nel 2013, è considerato uno tra i più importanti poeti italiani appartenenti al filone post-ermetico, oltre che fine traduttore dell’opera di Goethe e narratore.

Profondo conoscitore della Letteratura Italiana, Orelli è tra le voci più interessanti e complesse della poesia contemporanea, usa un’ampia varietà di registri senza venir meno al suo stile riconoscibile, mantenendo una solida armonia fra tradizione e sperimentalismo. Vi è, nella poesia di Giorgio Orelli, una musicalità e un avvicinamento del verso alla  prosa, caratteristica che richiama un ritorno alle origini della poesia orale. Vi invito a scoprire o a riscoprire questo grande poeta, leggendo i suoi scritti a voce alta.

Gian Giacomo Della Porta 

Salone del Libro, il grande ritorno Dal 19 al 23 maggio al Lingotto

CUORI SELVAGGI

Salone Internazionale del Libro di Torino 19-23 maggio 2022 | Lingotto Fiere

– Il programma della XXXIV edizione –

 

Con la primavera torna il Salone Internazionale del Libro di Torino dal 19 al 23 maggio 2022 nei Padiglioni 1, 2, 3 e Oval di Lingotto Fiere, oltre che negli spazi del Centro Congressi Lingotto.

 

Il programma della XXXIV edizione del Salone del Libro è stato presentato oggi al Sermig – Arsenale della pace di Torino da: Silvio Viale, Presidente dell’Associazione Torino, la Città del Libro; Giulio Biino, Presidente della Fondazione Circolo dei lettori e Nicola Lagioia, Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Sono intervenuti: Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte; Mimmo Carretta, Assessore allo Sport, Grandi eventi, Turismo e Rapporti con il Consiglio Comunale della Città di Torino; Tiziana D’Amico Head of Partnership Artistico Culturali di Intesa Sanpaolo; Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT e Presidente della Consulta delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e della Liguria; Laura Opalio, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne della Fondazione CRT; Alberto Anfossi, Segretario Generale FCS; Arianna Spigolon, Responsabile Missione Sviluppare Competenze dell’Obiettivo Cultura e Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino.

 

Cuori selvaggi è il tema della XXXIV edizione del Salone del Libro, un fil rouge che accompagnerà gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture, i concerti. In questi tempi inquieti, in cui si mescolano turbolenze e speranze, il Salone del Libro invita la sua comunità di lettori e lettrici a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti e di sconfinata libertà, come si evince dal manifesto di quest’anno, curato dall’illustratore e autore italiano Emiliano Ponzi.

Concerto inaugurale in collaborazione con Rai Radio3

Mercoledì 18 maggio 2022 alle ore 20.00, in diretta dall’Auditorium Rai Arturo Toscanini di Torino, si terrà il concerto inaugurale della XXXIV edizione, Selvatico Sacro, Improvvisazioni a tre voci, un evento speciale dal vivo ideato e proposto da Rai Radio3, che coniuga insieme per la prima volta, le parole della poeta Mariangela Gualtieri, la musica del trombettista Paolo Fresu e del pianista Uri Caine. La serata sarà introdotta dallo scrittore Amitav Ghosh.

 

Il Friuli Venezia Giulia è la regione ospite
È il Friuli Venezia Giulia la regione ospite alla XXXIV edizione del Salone del Libro di Torino: scrittori e poeti italiani si confronteranno intorno a temi caratterizzanti della regione e ad autori e artisti di rilievo internazionale che in Friuli Venezia Giulia hanno vissuto stagioni importanti della loro vita.

 

Nuovi spazi in Fiera e in esterna

Dopo il successo dell’edizione di ottobre, il Salone torna con un ulteriore ampliamento degli spazi di 10mila metri quadri, che portano a 110mila i metri quadri complessivi della superficie espositiva, e con alcune importanti novità. Il Salone ha voluto prevedere – in un momento storico complesso – una vera e propria Casa della Pace, spazio dedicato al dialogo, all’incontro, all’informazione sulle iniziative di solidarietà riguardo all’emergenza in Ucraina. Un’altra novità sarà il Bosco degli Scrittori realizzato da Aboca Edizioni: un anfiteatro composto da oltre 1000 alberi, in cui sarà possibile ascoltare presentazioni e dibattiti sui grandi temi ambientali che caratterizzano il nostro tempo. Per l’edizione 2022 sarà ulteriormente arricchita l’offerta dell’area esterna: sono confermati SalTo Live, il palco degli incontri all’aperto, il camper di Ticket To Read, e arriverà il Giardino delle Storie di Chora Media. All’aperto si terrà anche la prima edizione del Calcetto Letterario, torneo di biliardino a scopo benefico organizzato da Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS in collaborazione con FISCB – Federazione Italiana Sport Calcio Balilla. Altre novità del 2022 saranno uno spazio dedicato alla lettura dei Tarocchi curato da Lo Scarabeo, casa editrice leader del settore, e ancora, in collaborazione con la Federazione Italiana Tennis e per riaffermare il forte legame tra la città e le Nitto ATP Finals, saranno allestiti in Fiera dei campi pratica per adulti e bambini.

 

Il programma di Cuori selvaggi

Il programma completo e dettagliato sarà disponibile sul sito salonelibro.it nelle prossime settimane; il programma dedicato alle scuole da giovedì 14 aprile.

La XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si aprirà giovedì 19 maggio con la lectio inaugurale dello scrittore indiano Amitav Ghosh sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, in collaborazione con Neri Pozza. In contemporanea, si terrà un intervento di Maria Falcone, che racconterà agli studenti le battaglie e il lascito morale del fratello Giovanni a 30 anni dal suo assassinio.

 

I grandi ospiti internazionali. Come da tradizione, arriveranno fisicamente al Lingotto ospiti provenienti da tutto il mondo. Tra i tanti: Jennifer Egan; Joe R. Lansdale; Joseph E. Stiglitz; Don Winslow; Benjamín Labatut; Toshikazu Kawaguchi; Mu Ming; Tahar Ben Jelloun; Eshkol Nevo; Camilla Läckberg e Henrik Fexeus; Joël Dicker; Cristina Morales; Antonio Orejudo. Grazie al Premio Mondello Internazionale arriverà a Torino anche Annie Ernaux, in dialogo con il giudice monocratico Lorenzo Tomasin. Inoltre, sono attesi al Lingotto i finalisti del Premio Strega Europeo: Elin Cullhed; Sara Mesa; Megan Nolan; Amélie Nothomb; Mikhail Shishkin. Numerosi anche gli ospiti internazionali al Bookstock, tra i quali Jean-Claude Mourlevat, Keren David, Hilary McKay.

 

Le autrici e gli autori italiani più amati. Da nord a sud, come ogni anno si ritroveranno a Torino moltissime voci nostrane della contemporaneità: narratoripoetifumettistigiornalisti, professionisti della musica, del cinema e dello spettacolo, che approderanno a Torino per incontrare i visitatori della fiera.

Non mancheranno poi i percorsi tematici curati dai consulenti editoriali del Salone, le celebrazioni di importanti anniversari, gli incontri professionali curati da alcune delle associazioni di categoria più rappresentative dell’intera filiera editoriale (AIE, ADEI, ALI, AIB, ANARPE) e il palinsesto di incontri studiato in collaborazione con i tanti partneristituzionifestivalfondazionipremi che sono da anni a fianco del Salone.

 

Il Salone del libro per i giovani lettori

Da quattordici anni, grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Bookstock è la casa delle scuole, dei bambini e delle loro famiglie, dei giovani e di tutti coloro che amano scoprire e sperimentare. Tornano l’Albero Azzurro di Rai con l’amato Dodò, l’aula studio di Edisu e il BookLab dedicato alla formazione e costruito in collaborazione con la Camera di commercio. Novità di questa XXXIV edizione: la Biblioteca Scolastica; lo spazio del Mur – Ministero dell’Università dedicato al tema Il coraggio di cambiare; gli spazi dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino e dell’Agenzia Giovani. Numerosi gli incontri e i laboratori dedicati ai giovani e ai docenti.

Al Salone saranno organizzati i momenti conclusivi di progetti e concorsi nazionali e internazionali: da Un libro tante scuole, che ha distribuito agli studenti di tutta Italia 6000 copie del romanzo L’isola di Arturo di Elsa Morante, a Adotta uno scrittore, che terrà al Bookstock l’incontro conclusivo della sua XX edizione. Ma anche l’attesa finale dei Comix Games, la premiazione di Nati per Leggere e del Silent Book Contest, del Premio Strega Ragazze e Ragazzi, del Premio Asimov.

Il programma per le scuole sarà on line dal 14 aprile e a partire dal 22 aprile i docenti e gli intermediari della scuola potranno prenotare gli incontri e i laboratori dedicati alle classi tramite la piattaforma SalTo+.

 

Progetti speciali e novità di Cuori selvaggi

Per il 2022 il Salone presenta una serie di progetti speciali inediti così come nuove aree tematiche: i nuovi spazi Casa della Pace e Bosco degli Scrittori; ma anche il ritorno di SalTo Live; Ticket To Read; Sala Olimpica; Concorso Lingua Madre e ancora Area fumetti; Area Business; Area Self Publishing; Rights Centre; Area Nuovi Editori; Libreria Internazionale.

 

Il Salone Off 2022

Quest’anno il Salone Off compie 18 anni e tocca il traguardo della maturità grazie a un percorso che lo ha visto crescere nel tempo, con il sostegno della Città di Torino. Con un’intuizione che ha poi anticipato un modo di fare cultura diffusa, il Salone Internazionale del Libro di Torino ha saputo aprirsi al dialogo e alla collaborazione con il territorio, un unicum tra le bookfair. Negli anni il Salone Off si è affermato come una grande festa del libro che dal Lingotto si è irradiata in tutta la città di Torino, per coinvolgere poi l’area metropolitana e il territorio regionale.

Il Salone Off 2022 proporrà un’offerta variegata di appuntamenti: incontri con autori, reading, letture, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali, laboratori per bambini, mostre, seminari, dibattiti, dj set, workshop. Proposte e progetti raggiungeranno le otto Circoscrizioni torinesi e i diversi Comuni dell’Area Metropolitana, grazie alla collaborazione con numerose realtà: biblioteche, librerie, scuole di ogni ordine e grado, Università, Politecnico, musei, gallerie d’arte, teatri, cinema, case del quartiere, centri di protagonismo giovanile, ex fabbriche, circoli, strade e piazze, botteghe, aziende, centri commerciali, parchi e giardini, carceri con Voltapagina, ospedali e case di riposo con Pagine in corsia e anche cimiteri con il progetto Sedute spiritiche.

 

Informazioni logistiche e disposizioni di sicurezza

Il Salone internazionale del Libro di Torino tornerà nel rispetto dei protocolli sanitari vigenti. L’accesso sarà regolato dalle disposizioni governative aggiornate al momento della visita, tutte le informazioni sono costantemente aggiornate su su www.salonelibro.it/visita.

Biglietteria e ingressi. Da oggi, martedì 12 aprile, sarà possibile acquistare il biglietto nominativo e non cedibile online su salonelibro.it – dove sono disponibili tutte le informazioni dettagliate su biglietteria, accessi, disposizioni di sicurezza. Gli accessi alla Fiera sono quattro: Nizza, Mattè Trucco, Centro Commerciale Lingotto e Stazione FS Lingotto, grazie alla collaborazione con Rete Ferroviaria Italiana.

A tutti gli accessi sarà disponibile una corsia veloce riservata a donne in stato di gravidanza e persone con disabilità, con accompagnatori. Torna la collaborazione con Croce Rossa Italiana, che garantirà il presidio e il servizio di assistenza sociosanitaria in fiera.

Spazi e prenotazioni. L’accesso alle sale è libero. Una parte di posti a sedere sarà destinata alla prenotazione per gli iscritti a SalTo+. Tutte le informazioni saranno disponibili con la messa online del programma su salonelibro.it.

Il Salone è pronto ad accogliere le scolaresche. Le prenotazioni dei biglietti per le scolaresche sono aperte e si effettuano tramite la piattaforma SalTo+; dal 22 aprile i docenti e gli intermediari della scuola potranno prenotare anche gli incontri e i laboratori dedicati alle classi, sempre tramite la piattaforma SalTo+.

 

Accrediti stampa e blog. Le procedure di accreditamento per il Salone 2022 si aprono mercoledì 27 aprile e rimarranno aperte per tutta la durata della manifestazione. Per questioni organizzative l’accreditamento al Salone sarà possibile esclusivamente online, attraverso la piattaforma SalTo+. I giornalisti e i blogger che intendono fare richiesta di accredito dovranno registrarsi su saltopiu.salonelibro.it e seguire le indicazioni specifiche indicate. Chi ha già ottenuto l’accredito a ottobre 2021 può fare richiesta su SalTo+ (accedendo con le stesse credenziali di ottobre) e riceverà l’accredito in automatico. Per maggiori info – e per consultare i requisiti richiesti – è possibile visitare la sezione dedicata agli accrediti stampa che sarà allestita sull’area press del sito www.salonelibro.it

Pasqua e Pasquetta nei beni Fai del Piemonte

Castello della Manta (CN)

Castello e Parco di Masino, Caravino (TO)

Per programmi dettagliati, orari e prenotazioni:www.fondoambiente.it

Picnic in giardini monumentali e parchi storici accompagnati da cestini con prodotti locali primaverili, giochi campestri e “caccia alle uova”, speciali visite, passeggiate ed escursioni guidate: sono queste le proposte del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano per Pasqua e Pasquetta 2022 in alcuni suoi Beni, da nord a sud della Penisola. Un’occasione per trascorrere le giornate di festa all’aria aperta, a contatto con la natura e con l’arte, alla scoperta di luoghi unici che rendono speciali i momenti di svago.

Anche i Beni del Piemonte saranno aperti durante il ponte pasquale. Sabato 16 e domenica 17 aprile il Castello della Manta (CN)proporrà un “viaggio nel tempo” tra le sue stanze: dall’ala del Quattrocento, con la splendida Sala Baronale e i suoi affreschi, fino alla cinquecentesca Sala delle Grottesche con la Galleria, la grande cucina e le cantine. Dopo la visita si potrà trascorrere un po’ di tempo in giardino, dedicandosi alla scoperta dei giochi della tradizione.Lunedì 18 aprile renderanno ancora più divertente la Pasquetta un picnic in giardino (cestini su prenotazione), laboratori per bambini e simpatiche animazioni.

Con il Patrocinio della Provincia di Cuneo e del Comune di Manta.

Ingresso con visita guidata: intero €13; iscritti FAI €3; ridotto residenti Manta €3; famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni) €36; studenti fino a 25 anni €9; ridotto 6-18 anni €6; bambini fino a 5 anni gratuito

Speciali visite guidate anche al Castello e Parco di Masino a Caravino (TO), dove si visiteranno le cantine storiche e il vigneto e si ammireranno le fioriture nel parco monumentale e dove, il Lunedì dell’Angelo, si potrà gustare un buon picnic e partecipare alla caccia alle uova e agli scacchi giganti.

Con il Patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Ingresso: intero €20; iscritti FAI €6; residenti Caravino €6; ridotto 6-18 anni €10; bambini fino a 5 anni gratuito; famiglia €50

Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2022” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI; al significativo contributo di Nespresso, azienda che dal 2020 sostiene la Fondazione, di Pirelliche conferma per il decimo anno consecutivo la sua storica vicinanza al FAI, e di Delicius che riconferma per il secondo anno il suo sostegno al progetto. 

www.fondoambiente.it www.castellodellamanta.itwww.castellodimasino.it

Una Pasqua di arte, storia e cultura a Torino nei musei della Fondazione

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI 15 – 21 aprile 2022

 

 

SABATO 16 APRILE

 

Sabato 16 aprile ore 15

L’ATTIMO INCONTRA L’ETERNO IN DICIASSETTE SILLABE: MINICORSO-LABORATORIO DI HAIKU IN QUATTRO INCONTRI CON COMPOSIZIONE SU SHIKISHI

MAO – workshop per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

I primi tre appuntamenti si articoleranno in tre momenti: teoria della composizione di haiku, visita guidata alla mostra con letture di haiku selezionati, creazione guidata di haiku come scrittura creativa. Nell’ultimo incontro ogni partecipante selezionerà un kanji (carattere giapponese) che scriverà con fude pen (pennarello-pennello) su cartoncino shikishi; la composizione sarà completata da uno tra gli haiku realizzati negli incontri precedenti e impreziosita dalla firma dell’autore in giapponese.

Massimo 12 partecipanti. Costo: 70 € (4 incontri). Tutti i workshop sono comprensivi dei materiali. Prenotazione consigliata alla mail: mao@fondazionetorinomusei.it.

 

Sabato 16 aprile ore 15

ARTE E TÈ IN ORIENTE. VERSO L’INDIA

MAO – art speed date con degustazione di tè

In occasione del settantacinquesimo anno di ricorrenza dell’Indipendenza dell’India il MAO, con il patrocinio del Consolato Generale dell’India, propone al pubblico un ciclo di art speed date, accompagnato da degustazioni di pregiati tè indiani a cura di TheTea.

Terzo incontro: Il Signore che rimuove gli ostacoli: Ganesha.

L’ultimo appuntamento è dedicato al dio dalla testa di elefante, colui che rimuove gli impedimenti, una tra le divinità più popolari in India. Le sculture a stele della collezione permanente che raffigurano Ganesha ci forniranno l’occasione per raccontarne la valenza nella tradizione induista e gli elementi iconografici che lo contraddistinguono.

Degustazione: Il fascino del tè di pianura: l’Assam.

Assam o “senza eguali” è una terra che protegge e conserva. Le condizioni ambientali perfezionano una produzione ideale per rispondere alla richiesta mondiale del tè Assam, senza per questo perdere in qualità. Studi e ricerche proseguono infatti affinché si mantenga inalterato nel tempo il tipico carattere corposo di questo tè. Il percorso sensoriale confronterà due diversi tè Assam per confermare l’inconfondibile nota classica dell’infuso e riconoscere le qualità aromatiche superiori di un clonale esclusivo dedicato alla produzione di tè Assam a foglia intera e di grado FTGFOP.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

Costo: 18€ (più biglietto di ingresso al museo – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta).

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Sabato 16 aprile ore 15.30

IL GIARDINO BOTANICO MEDIEVALE

Palazzo Madama – visita guidata naturalistica

Ai piedi delle possenti torri di Palazzo Madama si trova il Giardino Botanico Medievale, che dal 2011 ospita la ricostruzione di un giardino del tardo Quattrocento, realizzato attraverso lo studio di fonti dell’epoca.

Nel corso del tempo il giardino è stato arricchito con l’introduzione di nuove specie di piante che oggi permettono di proporre visite guidate a cura di naturalisti sulle diverse specie: dalle piante fiorite di ellebori, acanti, digitali, campanule e sclaree alle piante officinali, dalle viti alle piante da frutto fino alle piante considerate magiche.

La visita sarà anche occasione per aprire un dialogo con i presenti sui temi della coltivazione naturale e dell’impiego di rimedi fitoterapici vegetali, oltre che raccontare aneddoti storici e botanici per rivivere la giornata di un giardiniere quattrocentesco: l’Hortolano Domini.

Costo: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: possibilità di chiedere in cassa il biglietto d’ingresso solo al giardino oppure biglietto d’ingresso al museo | gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta.

Info e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

MARTEDI 19 APRILE

 

Martedì 19 aprile ore 16

ORIGAMI IN MOSTRA

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

La passeggiata nella mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La collezione Perino accompagna adulti e bambini all’esplorazione dei soggetti rappresentati sui kakemono, gli affascinanti dipinti su rotolo giapponesi, in un viaggio tra animali, piante, fiori e i loro significati simbolici. Dopo la visita alla mostra, in laboratorio si realizzeranno soggetti a tema con la tecnica dell’origami.

Costo: bambini € 7, adulti accompagnatori ingresso ridotto alla mostra.

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì precedente t. 0114436927-8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it

Età consigliata da 6 anni in su.

 

 

MERCOLEDI 20 APRILE

 

Mercoledì 20 aprile ore 15

SELVATICO E NATURALE

Palazzo Madama – visita guidata in giardino

Nel mese di aprile il Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama è ricco di suggestioni per le fioriture degli alberi da frutti, degli arbusti selvatici e delle piante spontanee, che caratterizzano l’inizio della stagione primaverile nei prati e nei boschi. Qui coesistono aree a orto e a giardino con numerosi ambienti naturali, che ne fanno un piccolo “scrigno” di vegetazione ormai dimenticata.

La visita con il curatore botanico Edoardo Santoro sarà l’occasione per imparare a riconoscere le piante selvatiche utili, apprendere le tecniche di coltivazione e gestione naturale oltre che scoprire aneddoti botanici e storici di queste piante, che possono rendere sani e vivaci i nostri orti, giardini e balconi.

Durata: 1 h

Costo: ingresso giardino 5€ (gratuito possessori Abbonamento Musei) + visita guidata 5€

Prenotazione obbligatoria: 011.4429629 (lun – ven 9.30-13; 14-16)

madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Posti disponibili: 15

 

 

Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Il Calamandrei “Adotta uno scrittore”

 

TRE CLASSI DEL CALAMANDREI DI CRESCENTINO INCONTRANO IMMA VITELLI PER ‘ADOTTA UNO SCRITTORE’

 

Gli allievi delle classi terze Agrari, Cat-Costruzioni ambiente territorio e Sia-Sistemi informativi aziendali dell’Istituto Tecnico Commerciale ‘Calamandrei’ di Crescentino, che appartiene all’Istituto di Istruzione Superiore Galileo Ferraris di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara, hanno preso parte ad un incontro nel Parco Tournon nell’ambito dell’iniziativa ‘Adotta uno scrittore’ in collaborazione con il Salone del Libro di Torino.

E’ stato il secondo della serie, in presenza, mentre quello precedente e quello successivo saranno a distanza e il finale è previsto per il 23 maggio prossimo al Salone del Libro, questa volta nuovamente in presenza.

Le ragazze ed i ragazzi del Calamandrei, con il vice preside Alberto Averono e le docenti di lettere Beatrice Ferrari e Ilaria Rey, hanno pertanto incontrato Imma giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, nata a Matera, con studio di Giornalismo alla Columbia University. La protagonista dell’incontro ha vissuto 10 anni in Medio Oriente, ha collaborato con diverse testate e per 11 anni è stata inviata di guerra di Vanity Fair sui maggiori fronti internazionali: Afghanistan, Pakistan, Libano, Congo, Somalia, Libia, Siria.

Nell’incontro Imma Vitelli si è dimostrata molto vicina ai problemi dei ragazzi e ha dato loro un esercizio molto semplice: sedersi e scrivere su carta quali fossero le loro guerre, perché ognuno di noi al ha suo interno una battaglia, un conflitto. L’autrice li ha fatti ragionare su quello che è il discorso della ‘guerra interiore’ di ognuno.

A Mango, nel cuore delle Langhe, l’inaugurazione dei primi “Percorsi Fenogliani“

“Beppe Fenoglio 22”

In occasione del Centenario della nascita del grande scrittore albese

Sabato 9 aprile, ore 15

Alba (Cuneo)

Continuano gli appuntamenti della “Primavera di Bellezza” inseriti nel Calendario “Beppe Fenoglio 22”, a cura del “Centro Studi”dedicato  al mitico scrittore e partigiano albese, in occasione del Centenario della nascita (Alba, 1 marzo 1922 – Torino, 18 febbraio 1963). Dopo l’incontro di domenica scorsa, con “Tra le righe di Fenoglio” che ha portato i partecipanti all’evento, attraverso una piacevole visita guidata, in 11  tappe del centro storico di Alba, luoghi vissuti, amati e descritti da Fenoglio, sabato prossimo 9 aprile (ore 15) nel paese di Mango e dintorni si inaugura uno dei primi “percorsi fenogliani”. L’organizzazione è dell’“Associazione Manganum ODV” che ha inteso programmare una serie di iniziative volte a rafforzare il legame fra lo scrittore, la sua terra di Langa e in particolare il paese di Mango (con i suoi luoghi più tipici, le cascine, il suo possente Castello e i suoi meravigliosi e larghi panorami), dove Fenoglio ha soggiornato e su cui molto ha scritto. Mango (media Langa, 1300 abitanti) è infatti uno dei paesi che Beppe cita più frequentemente nei suoi romanzi, ne “Il partigiano Johnny” e in “Una questione privata”, negli “Appunti partigiani 44-45” e nei “Racconti”. Mango lo ha accolto durante la guerra di Resistenza, che si consumava strenuamente su tutte le colline dall’Alta alla Bassa Langa e non solo, nel nome di una libertà da riconquistare ad ogni costo, anche al prezzo della propria vita. E di particolare importanza sarà proprio sabato 8 il ripristino del “Percorso del partigiano Johnny”, arricchito da opere d’arte che richiamano le trascrizioni letterarie riportate nelle postazioni vicine. Per info: www.manganum.it

Restando in tema, sono intanto un migliaio, finora, le parole scelte dal pubblico dell’esposizione “Una maniera di metter fuori le parole”, organizzata fino al 18 aprile a “Palazzo Banca d’Alba” (via Cavour, 4) per esplorare il linguaggio fenogliano. Nel percorso espositivo si trova un’installazione multimediale e interattiva realizzata da “Blulab” che permette di selezionare la propria “parola preferita” ricreando la magia visiva e sonora dello scrivere sul foglio bianco. La millesima parola digitata – tra quelle estrapolate dai dattiloscritti originali de “Il partigiano Johnny” e “Una questione privata” – è stata “segreto cardiopulso”, parola in vetta a tutte le altre, seguita da “incubosa solitudine” e “partigiano”.
Le scelte stilistiche di Fenoglio (i ricorsi, i neologismi) sono diventate “oggetto artistico”attraverso un processo di esaltazione che lega la scrittura alla fotografia.  L’allestimento della mostra è ideato da Danilo Manassero mentre la stampa fotografica utilizzando la cianotipia è realizzata da Francesca Marengo. L’esposizione è visitabile ad ingresso libero fino al 18 aprile nei seguenti giorni e orari: venerdì 14.30/18.30sabato e domenica 10.30/13.3014.30/18.30.
Infine, per tutta la durata del centenario fenogliano, in collaborazione con il Comune di Alba, è allestita l’installazione “Piazza Rossetti 1” una struttura – pensata e realizzata dall’architetto Danilo Manassero con le fotografie di Antonio Buccolo – che svela attraverso un gioco poligonale gli interni di quella che un secolo fa era “Casa Fenoglio”.Quest’ultima, abbattuta in gran parte negli anni Novanta del secolo scorso, è stata sostituita dall’attuale edificio comunale su cui è allestito l’intervento artistico-architettonico.Recentemente sono state ritrovate alcune fotografie raffiguranti gli spazi in cui visse lo scrittore: si tratta di immagini per lo più inedite, testimonianze degli ambienti e delle atmosfere domestiche in cui Fenoglio concepì le proprie opere. Attraverso l’installazione “Piazza Rossetti 1” le pareti che apparivano spoglie ed austere al momento degli scatti tornano così a mostrarsi vive e vibranti, “come avvolte da un’immaginaria texture visiva, costituita da un’intricata sovrapposizione di parole e dal suono scandito della macchina dascrivere”.

Le fotografie in bianco e nero diventano “finestre, varchi verso l’interno che permettono di vedere gli spazi di un tempo, producendo un inedito gioco prospettico che simula un’ipotetica sezione dell’edificio. Le immagini degli spazi architettonici vengono inoltre integrate da una fotografia di Beppe Fenoglio e da due testi che descrivono gli ambienti della casa, tratti dalla sua favola  incompiuta “Il bambino che rubò uno scudo”.L’operazione di ricostruzione ideale e virtuale comprende anche la riproposizione toponomastica dell’indirizzo “Piazza Rossetti 1” che ora non esiste più. L’attuale numerazione, infatti, parte dal numero civico 2, sede del “Centro Studi Beppe Fenoglio”.

Per info: “Centro Studi Beppe Fenoglio”, piazza Rossetti 2, Alba (Cuneo); tel. 0173/364623 o www.centrostudibeppefenoglio.it

Il calendario  degli appuntamenti, in continuo divenire, è aggiornato sul nuovo sito del “Centenario Fenogliano” www.beppefenoglio22.it

g. m.

Nelle foto:

–       Beppe Fenoglio

–       Mango – Il percorso del partigiano Johnny

–       Centro Studi Beppe Fenoglio

La ricca settimana dei Musei Reali tra Tavole imbandite, visite speciali e laboratori di disegno

Il mese di aprile dei Musei Reali sarà ricco di novità. Intanto proseguono gli appuntamenti settimanali e le mostre in corso per vivere insieme i primi giorni di primavera. 

 

Dal 1° aprile 2022 per l’accesso ai percorsi museali non è più richiesto il Green Pass (D.L. 24/03/2022 n. 24, art. 7)

 

Tra le principali novità, è visitabile la Galleria Archeologica: un’inedita sezione permanente del Museo di Antichità, dedicata alle civiltà del Mediterraneo antico, dove sono esposti reperti di rara bellezza e di inestimabile valore storico. I visitatori potranno ammirare più di mille oggetti raccolti in oltre quattrocento anni di collezionismo sabaudo. Un viaggio a ritroso nella Storia grazie a un affascinante percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni, articolato lungo dieci sale e allestito attraverso forme espressive contemporanee.

L’ingresso al percorso è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

 

Disegniamo l’arte – La matita magica

Sabato 9 aprile dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

Gli studenti del Primo Liceo Artistico di Torino guideranno i laboratori di disegno dal vero con La matita magica, l’evento che rientra nella manifestazione Disegniamo l’arte, promossa da Abbonamento Musei. Scoprirete insieme a noi che una matita può fare magie: può catturare un drago inciso nell’acciaio, un cavallo in battaglia, un tritone o un unicorno, per fermarli tra le pagine di un album.

Attività compresa nel costo del biglietto ordinario, gratuito con Abbonamento Musei.

Info e prenotazioni: 011 19560449 | info.torino@coopculture.it

 

Le attività con CoopCulture

Venerdì 8 aprile alle ore 17 terrà la visita speciale Tavole imbandite, un tour alla scoperta delle collezioni dei Musei Reali tra argenti, porcellane e cristalli per ricreare l’atmosfera di un tempo nelle splendenti sale di Palazzo Reale.

Costo dell’attività: € 20 ordinario (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Sabato 9 aprile alle ore 11 e alle 15.30 e domenica 10 aprile alle ore 11 e alle 15.30 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.

Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

È inoltre possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali:

Venerdì 8 aprile alle ore 16 il pubblico potrà visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.

Sabato 9 aprile alle ore 16 i visitatori possono ammirare in un itinerario unico gli appartamenti nuziali dei Principi di Piemonte e dei Duchi d’Aosta, situati al secondo piano di Palazzo Reale, allestiti tra il 1720 e il 1843. Grandi architetti come Juvarra, Alfieri e Palagi si alternarono a decorare le magnifiche sale in cui risaltano capolavori rococò, con mobili e boiseries di Piffetti, Gianotti e Stroppiana, soffitti e sovrapporte di De Mura e Beaumont, soffitti di Ayres e Bellosio e arredi di Gabriele Capello in stile Impero. Sarà possibile raggiungere anche le sale che ospitano tesori del Neoclassico in cui gli architetti Piacenza e Randoni, con gli ebanisti Bonzanigo e Bolgiè, approntarono ambienti in stile Luigi XVI di meravigliosa bellezza tra il 1788 e il 1789.

Domenica 10 aprile alle ore 16 un affascinante tour attraversa le sale del primo piano di Palazzo Reale che affacciano sul Giardino Ducale e che conservano intatte le originali decorazioni settecentesche, tra le quali spiccano le pitture di Francesco De Mura e Laurent Pécheux: un susseguirsi di ambienti tra i più sorprendenti della residenza, utilizzati negli anni del re Carlo Alberto come appartamenti per i Principi Forestieri in visita alla corte torinese.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

I Martedì dell’Abbonato

Martedì 12 aprile alle ore 17 proseguono i Martedì dell’Abbonato con la visita Tavole imbandite, alla scoperta delle sale da pranzo e da colazione di Palazzo Reale arricchite da un nuovo allestimento.

Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/

 

Ciclo di conferenze “Splendori della tavola”

Mercoledì 13 aprile alle ore 17, nella Sala da Ballo al secondo piano di Palazzo Reale, lo studioso Bertrand de Royere terrà la conferenza Il servizio di argenteria di Charles-Nicolas Odiot per Carlo Alberto di Savoia, primo appuntamento del ciclo dedicato al nuovo spettacolare allestimento della Sala da Pranzo. Durante l’incontro sarà presentato il catalogo “Splendori della tavola” curato da Enrica Pagella e Franco Gualano, Silvana Editoriale.

Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. Accesso con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Dal 17 marzo al 17 luglio la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita Splendori della tavola, inedito allestimento curato da Franco Gualano e Lorenza Santa e incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot. Commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874, comprende oggi 1832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle Corti europee dell’epoca. I Musei Reali hanno inaugurato questo nuovo allestimento per celebrare i 161 anni dell’Unità d’Italia.

Oltre alla visita della Sala da Pranzo, inclusa nel normale percorso, sarà possibile accedere ad altre suggestive tavole apparecchiate con visite guidate su prenotazione.

Il nuovo allestimento Splendori della tavola è compreso nel biglietto ordinario dei Musei Reali.

Il percorso speciale Tavole imbandite è visitabile con CoopCulture.

Info e prenotazioni: Tavole imbandite | CoopCulture; 011 19560449; info.torino@coopculture.it

 

Fino al 26 giugno, le Sale Chiablese ospitano l’esposizione Vivian Maier Inedita con oltre 250 scatti, tra cui molti inediti, video Super 8 e oggetti personali della fotografa americana. Curata da Anne Morin, la mostra presenta anche una sezione dedicata alle fotografie che Vivian Maier realizzò nel 1959 durante il suo viaggio in Italia, in particolare a Torino e Genova. Dopo una prima tappa al Musée du Luxembourg di Parigi, l’esposizione arriva in Italia e ha come obiettivo quello di raccontare aspetti sconosciuti o poco noti della misteriosa vicenda umana e artistica della fotografaVivian Maier Inedita è organizzata da diChroma Photography e dalla Réunion des Musées Nationaux – Grand Palais ed è prodotta dalla Società Ares srl con i Musei Reali, con il patrocinio del Comune di Torino. L’esposizione è sostenuta da Women In Motion, un progetto ideato da Kering per valorizzare il talento delle donne in campo artistico e culturale.

Per informazioni: www.vivianmaier.it
338 169 1652 – info@vivianmaier.it 

 

L’esposizione Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini, allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, è prorogata fino a martedì 19 aprile compreso. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it).

 

SAVE THE DATE mostra A tu per tu con Leonardo

Secondo appuntamento di una rinnovata modalità di esposizione dell’importante nucleo di opere di Leonardo da Vinci conservate nella Biblioteca Reale di Torino. Da venerdì 15 a lunedì 25 aprile 2022, dalle 9 alle 19. Biglietteria: 9-18. Visite guidate in gruppi (25 persone ciascuno) della durata di un’ora. Prenotazione consigliata.

Biglietti: Intero: 20 euro, ridotto per i possessori di Abbonamento Musei e Torino Card 13 euro. Gruppi prenotati: 18 euro. Gratuito per bambini fino a 5 anni. I biglietti possono essere acquistati in biglietteria oppure online su www.coopculture.it. L’ingresso alla mostra è in piazza Castello 191.

Informazioni: info.torino@coopculture.it – +39 011 19560449 (dal lunedì al venerdì 9-13)

https://www.museireali.beniculturali.it/events/a-tu-per-tu-con-leonardo-in-biblioteca-reale/

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.

È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

In occasione delle festività pasquali, i Musei Reali resteranno aperti anche lunedì 18 aprile 2022 (chiusura settimanale mercoledì 20 aprile).