CULTURA- Pagina 52

La cultura dietro l’angolo, da maggio a dicembre oltre 120 attività diffuse in città

‘La cultura dietro l’angolo’, da un’idea di Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Città di Torino, giunge alla sua seconda edizione con un programma di oltre 120 attività culturali diffuse nelle circoscrizioni della città che, da maggio a dicembre 2023, porterà la cultura a poca distanza da casa, ovunque si abiti, creando nuove occasioni di relazione, condivisione, aggregazione e partecipazione.

 

Il bilancio degli effetti della pandemia sulla partecipazione culturale è stato, come dimostrano i dati, molto pesante. Osservando i dati del Piemonte saltano agli occhi alcune evidenze: nel 2021 il 2% dei residenti ha assistito a concerti di musica classica e opera, il 3,1% ha fruito degli spettacoli teatrali e l’11% ha visitato musei e mostre[1]. Ma non solo: questi due anni hanno determinato anche un forte cambiamento nelle abitudini di vita quotidiane delle persone. Le disuguaglianze si sono aggravate, la frammentazione sociale si è ampliata e le relazioni umane si sono indebolite. Tra le strategie adottate dalla Fondazione Compagnia di San Paolo per mitigare il dilagare di questi processi vi sono, da un lato, la riscoperta degli spazi pubblici di aggregazione della nostra città e, dall’altro, la costruzione di un sistema di alleanze con alcuni dei più importanti attori culturali torinesi.

Il programma di attività La cultura dietro l’angolo nasce, quindi, proprio per rispondere a questa sfida: favorire e facilitare la costruzione di relazioni interpersonali (di vicinato, amicali, di mutuo aiuto…) attraverso buone pratiche di cultura di prossimità.

I risultati positivi della sperimentazione del 2022 – che ha registrato 2300 presenze in occasione delle 80 attività culturali – hanno confermato che la traiettoria individuata è quella giusta. Alla luce di tali risultati e al riscontro positivo da parte del pubblico, Fondazione Compagnia di San Paolo ha deciso non solo di reiterare l’esperienza, ma di lavorare con la speranza di allargare sempre di più il bacino dei partecipanti, ampliare la compagine dei partner e rafforzare la collaborazione con e tra le realtà culturali e sociali del territorio.

Nella sua seconda edizione, La cultura dietro l’angolo rafforza la sinergia e la collaborazione con le istituzioni pubbliche. Fondazione Compagnia di San Paolo e Città di Torino, con questo programma, guardano insieme nella stessa direzione: favorire la parità di accesso ai diritti culturali, moltiplicando le occasioni e rendendo sempre più capillare sul territorio un’offerta culturale di qualità.

Ed è proprio sulla base di questa visione comune, che il programma de La cultura dietro l’angolo si arricchirà in estate della collaborazione con alcune progettualità del “Programma culturale estate 2022-2023” e in autunno con le iniziative di “Circoscrizioni, che spettacolo… dal vivo!”. Altra importante novità della seconda edizione, sempre in ottica di valorizzazione degli spazi pubblici, è il coinvolgimento delle Biblioteche Civiche Torinesi e del Centro Interculturale della Città di Torino. Punti di riferimento sul territorio, la Biblioteca civica Italo Calvino, la Biblioteca civica Don Lorenzo Milani e il Centro Interculturale vanno ad ampliare la rete dei presidi civici territoriali che collaborano attivamente al progetto e che saranno sede delle attività. Tra i nuovi partner territoriali anche il community hub Beeozanam.

Non solo più attività in più luoghi, ma anche più linguaggi artistici ed espressivi, aprendosi anche alla fotografia e all’arte moderna e contemporanea. L’edizione 2023 si arricchisce, infatti, anche in termini di proposta grazie al coinvolgimento di importanti realtà del comparto museale e teatrale, come TPE – Teatro Piemonte Europa, Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

IL PROGRAMMA 2023

Le feste di inaugurazione: 11-12- 13 maggio 2023

Il primo appuntamento è quello delle Feste di inaugurazione, che si terranno da giovedì 11 a sabato 13 maggio, un’occasione per promuovere e far scoprire alla cittadinanza tutti gli eventi e le opportunità in programma. Le case del quartiere, le biblioteche civiche e i presidi del territorio si animeranno di concerti, spettacoli teatrali, performance artistiche, giochi, appuntamenti di divulgazione scientifica e molto altro ancora.

 

Da maggio 2023

La cultura dietro l’angolo riparte dalla partecipazione culturale come leva principale per favorire la costruzione di relazioni interpersonali. Grazie alla collaborazione inedita tra alcuni dei più importanti enti culturali della città e dieci presidi civici, La cultura dietro l’angolo propone un ricco calendario di appuntamenti gratuiti nelle circoscrizioni per ridurre le distanze attraverso arte, storia, musica, teatro, scienza e fotografia.

Si tratta di una proposta distribuita capillarmente su tutto il territorio cittadino per un tempo prolungato.

L’Unione Musicale propone attività laboratoriali coinvolgenti, in un clima informale e rilassato: Tutti in coro! offre la possibilità di provare l’esperienza del cantare insieme, mentre con Ascolta che musica si scopriranno segreti e curiosità della musica classica e degli strumenti musicali ascoltando dal vivo alcuni brani famosi.

Con il laboratorio di narrazione Racconti di quartiere del Teatro Stabile di Torino i cittadini potranno, invece, condividere memorie, personaggi e luoghi che hanno caratterizzato e che ancora oggi rappresentano un simbolo del loro territorio.

Grazie alla collaborazione tra la Fondazione TRG e l’Ospedale Koelliker si potrà scoprire cosa succede quando la comicità incontra la prevenzione: Bugiardini sarà un racconto comico per parlare di temi importanti, per sorridere alle abitudini sbagliate e cercare di capire quali sono quelle che possono aiutare a stare meglio, attraverso il linguaggio teatrale.

Quali emozioni possono trasmettere le fotografie? Come si realizza un ritratto? A queste domande cercheranno di rispondere i laboratori Incontri di emozioni e Ritrattiamoci, progettati da Gallerie d’Italia – Torino e realizzati da Civita Mostre e Musei. Tramite la tecnica del collage, immagini delle opere della collezione e scatti fotografici si potranno, infatti, realizzare opere personali cariche di emozioni e originali autoritratti.

La scoperta della molecola del DNA e del cuore saranno, invece, i temi delle attività dell’Associazione CentroScienza Onlus: con Innocente fino a test genetico contrario si imparerà a conoscere la struttura del DNA e il suo utilizzo anche nelle indagini della polizia scientifica; con Cuore, macchina fondamentale si andrà alla scoperta dell’anatomia di questo organo fondamentale e di tutto l’apparato circolatorio.

Le memorie individuali e collettive saranno al centro delle attività del Museo Egizio: Ricordati di te è un laboratorio pensato per avvicinare i partecipanti alle storie custodite dai musei, con uno sguardo personale ed emozionale. Sarà seguito da una visita guidata gratuita all’interno del Museo Egizio per i partecipanti.

TPE – Teatro Piemonte Europa propone Imparare a guardare senza occhi, un laboratorio teatrale aperto a tutti, finalizzato a scoprire e ad amplificare tutte quelle capacità di percezione sensoriale non legate direttamente all’organo della vista.

Infine, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino con Theatrum Sabaudiae propone Posa la tua ombra, un laboratorio che permetterà di sperimentare la forza della gestualità a partire dalle opere d’arte e dal dialogo con la creazione di sagome-ombra.

La card

Ad arricchire ulteriormente le opportunità per i cittadini vi è la tessera gratuita La cultura dietro l’angolo, che offre numerose proposte e occasioni culturali. La tessera consente di entrare gratuitamente al Museo Egizio, alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e alle Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo fino alla fine dell’anno e di poter assistere con riduzioni a concerti, spettacoli e incontri previsti dalle stagioni autunnali di Unione Musicale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Fondazione TRG, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e Associazione CentroScienza Onlus.

È possibile scoprire tutte le agevolazioni sul sito www.laculturadietrolangolo.it e richiederla presso i presidi territoriali che partecipano al programma.

 

I partner

L’impegno collettivo, le sinergie, l’ascolto reciproco e lo scambio di competenze tra tutti i partner coinvolti sono ciò che rendono possibile la realizzazione del programma.

La cultura dietro l’angolo è un progetto di Fondazione Compagnia di San Paolo, con la collaborazione della Città di Torino. L’iniziativa è sviluppata con la Fondazione Ufficio Pio, Arci Torino, la Rete Case del Quartiere, la Rete di Torino Solidale. È resa possibile grazie all’impegno di enti quali Associazione CentroScienza Onlus, Museo Egizio, Unione Musicale, Fondazione TRG, TPE – Teatro Piemonte Europa, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Gallerie d’Italia – Torino di Intesa Sanpaolo, Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, coordinati dall’Associazione Abbonamento Musei.

Il programma è realizzato grazie all’importante collaborazione di dieci presidi civici territoriali: Casa nel Parco nella Circoscrizione 2; Fabbrica delle E/Binaria nella Circoscrizione 3; Più SpazioQuattro nella Circoscrizione 4; Casa Vallette e Beeozanam nella Circoscrizione 5; Bagni Pubblici di via Agliè, Biblioteca civica “Don Lorenzo Milani” e Centro Interculturale della Città di Torino nella Circoscrizione 6; Biblioteca civica “Italo Calvino” nella Circoscrizione 7; Casa del Quartiere di San Salvario nella Circoscrizione 8.

Il programma si avvale, inoltre, del prezioso contributo di altri presidi della Rete Torino Solidale, come Cascina Roccafranca, Gruppo Abele e della Consulta per le Persone in Difficoltà.

Info: www.laculturadietrolangolo.it

Torino Capitale internazionale della fotografia, conclusa la IV edizione di The Phair

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Appuntamento dal 9 al 12 maggio 2024 per la V edizione

Si è conclusa  la quarta edizione di The Phair | Photo Art Fair. Da venerdì 5 a domenica 7 maggio, gallerie italiane e internazionali hanno animato i corridoi del Padiglione 3, portando oltre 80 artisti italiani e internazionali. Da Parigi, Bratislava, Zurigo, Berlino e da tutta Italia, le gallerie che hanno partecipato a The Phair hanno proposto una ricca e raffinata selezione di progetti. Inoltre, la fiera ha ospitato anche diverse case editrici di settore, che hanno contribuito alla riflessione sul mezzo fotografico.

Grande successo ha riscosso la mostra Mario Giacomelli. Forma e poesia, dedicata al grande artista marchigiano e curata da Chiara Massimello, comprendente una selezione di 70 fotografie provenienti dalla collezione privata di Massimo Prelz Oltramonti ed esposte per la prima volta al pubblico proprio a The Phair. Tra i grandi artisti che hanno trovato spazio in fiera, particolare interesse ha suscitato l’opera di Anton Corbijn, fotografo dei Depeche Mode e di Leonard Cohen, le cui opere sono state esposte dalla galleria Jaeger Art. Tutte le gallerie hanno avuto modo di interagire con visitatori e collezionisti, esponendo artisti di rilievo. Un’importante risposta del pubblico c’è stata anche per i workshop, tra cui quello con Paolo Cirio, svoltosi in fiera con grande partecipazione e interesse.

Sono oltre 2 milioni gli account raggiunti tramite i canali social, Facebook e Instagram, di The Phair, con una percentuale del 43% di utenti tra i 18 e i 24 anni e del 27% tra i 25 e i 34 anni, confermandosi dunque una fiera di grande richiamo anche per le generazioni più giovani.

Compatibilmente con le date del calendario nazionale e in accordo con il nuovo festival della fotografia della città, in dipendenza dalle date del Salone del Libro, l’appuntamento con la quinta edizione di The Phair sarà dal 9 al 12 maggio 2024.
In attesa della prossima primavera, al Padiglione 3 di Torino Esposizioni, tornerà dal 2 al 5 novembre 2023 con The Others, per la sua XXIII edizione.
Foto Isabella Castellano

Bardonecchia “A due passi dal suolo”

 

È stata inaugurata, oggi, al Palazzo delle Feste la mostra fotografica “A due passi dal suolo”. 63 scatti fotografici, realizzati da Marcello Chifari, che hanno per soggetto i piccoli volatili ritratti in movimento.

Cinciallegre, verdoni, passeri, cardellini, codibugnoli, ghiandaie, storni e fringuelli sono tra i protagonisti di queste fotografie, che ritraggono il loro volo con una naturalezza e colori che si avvicinano quasi alla pittura.

Una passione, quella per la fotografia, da sempre coltivata da Marcello Chifari, ingegnere torinese. L’attenzione al mondo dei piccoli volatili si è sviluppata però durante il periodo del lockdown. ” Ho cominciato ad osservarli con più attenzione ed ho deciso di farli diventare soggetti dei miei scatti – racconta – Quasi sempre soggetti fotografici, anche di grandi ‘firme’ sono i grandi volatili: aquile, falchi e simili. Io ho voluto in qualche modo riscattare i più piccoli “. Ma il progetto fotografico di Marcello Chifari non si ferma qui: come ha illustrato, durante l’inaugurazione della mostra a Bardonecchia, ci sono similitudini ed analogie affascinanti tra il loro volo e le macchine volanti, che via via sono state realizzate dall’uomo.

All’inaugurazione è intervenuta, in rappresentanza dell’Amministrazione l’assessore Maria Teresa Vivino. ” Ognuna di queste foto – ha detto, ringraziando Marcello Chifari- è anche uno sguardo dentro noi stessi. Quello che deve suscitare la fotografia è una riflessione su ciò che ci circonda ma anche uno sguardo su noi stessi”.

La mostra resterà aperta al Palazzo delle Feste fino al prossimo 28 maggio, con orario 14.30/17.30.

Nuova vita all’Organo Reale

Dopo un attento restauro riprendono fiato le canne dell’organo costruito a metà settecento dai Fratelli Concone e conservato inalterato e in condizioni di assoluta originalità. Nessun apporto elettrico impone l ‘azionamento manuale dei mantici. Strumento di piccole dimensioni idoneo alla Cappella Regia. Grazie all’ Accademia Santo Spirito che ha organizzato tre concerti  aperti alla cittadinanza, pochi fortunati che oltre ad entrare in un luogo assolutamente fantastico,nella Cappella Reale di Palazzo Madama , hanno potuto godere del suono d’altri tempi. L’ organista Luca Ronzitti coadiuvato dagli alzamantici Pagliero e Zamboni ha interpretato un repertorio organistico e clavicembalistico di autori Frescobaldi, Scarlatti, Leo e Trofeo alternando pagine di scuola napoletana e sabauda con ritmi cadenzati dei balli tardo rinascimentale. Un’esperienza rara per gli amanti della musica barocca.

GABRIELLA DAGHERO

Mark Mc Candy, uno scrittore dalla felice vena ironica

RITRATTI TORINESI

Mark Mc Candy, al secolo Marco De Candia, è un autore dalla felice vena ironica. Nato a Bari, dove ha vissuto per oltre cinquant’anni, ama molto Torino, città nella quale si è trasferito da anni per seguire i figli negli studi e lavorare nell’ambito dell’information technology.

Autore poliedrico e dalla sottile ironia, Mark Mc Candy, 61 anni, ha una vera passione per la scrittura, tanto da aver dato alle stampe già tre libri di racconti, di cui due in tempi pre-pandemici, nel 2017 e 2018, con la casa editrice Edizioni Radici Future.

I primi due libri, raccolte di racconti brevi, si intitolano “Avanti c’è un post” e “Solo post in piedi”, ad indicarne la genesi, carica di sottile ironia, avvenuta sul web sotto forma di post.

Il terzo libro “De Rebus Brevi”, pubblicato in aprile, ha già nel titolo l’espressione della cifra che contraddistingue Mark Mc Candy, usando la lingua latina per definire la brevità dei racconti. Al titolo si associa una copertina in cui l’autore, in uno scenario di rovine romane, ricorda l’imperatore Nerone che, invece di suonare la lira, strimpella sulla macchina da scrivere.

Il tempo è raffigurato attraverso il simbolo di una clessidra, che potrebbe sembrare persino anacronistico rispetto alla successione di tempi rapidi della società contemporanea ma, proprio per questo, assume un profondo valore simbolico.

Ma in fondo l’originalità e la verità di questo volume di Mark Mc Candy risiede proprio nella sua consapevolezza dell’importanza nell’attualità della brevità e della sintesi.

“De rebus brevi”, presentato in anteprima con successo a Torino Comics, ha fatto il suo debutto ufficiale presso il caffè Fiorio, tanto amato da re Carlo Alberto e luogo storico del centro di Torino. A promuovere la presentazione è stata l’Associazione “Vitaliano Brancati”, di cui è presidente Giovanni Firera che ha definito Mark Mc Candy “una piacevolissima sorpresa nel panorama degli scrittori torinesi. Si tratta di un libro fantastico. Il piacere è di averlo diretto e organizzato al Caffè letterario Fiorio a Torino”.

A dialogare sul libro sono stati Giovanni Firera, Maurizio Vanni, direttore del Lucca Center of Contemporary Art, Giuseppe Mastruzzo, direttore dell’International University College di Torino, e Guido Calleri di Sala, vice presidente del Caffè Letterario Fiorio.

I racconti di Mark Mc Candy hanno il ritmo dei tempi che viviamo e presentano una carrellata di situazioni brevi o brevissime, tali da poter essere lette sullo smartphone. Tanti e attuali i temi affrontati, sui costumi, usi che evolvono, sulle difficoltà di comunicazione oggi presenti in una società dove risultano sempre più frequenti nell’uso termini come bitcoin, firma digitale, metaverso, blockchain.

Mark Mc Candy, si può definire giustamente un “narratore di nuova generazione”, che, dotato di un umorismo fuori del comune, è riuscito a conquistarsi i favori di un pubblico molto ampio e trasversale di lettori. Ha scritto una lettrice di “aver trovato Mark per caso su Facebook e aver letto i suoi racconti con piacere, perché parlano della quotidianità di ognuno di noi, con garbo, sensibilità e ironia”.

Mark Mc Candy tratteggia, infatti, con sottile ironia i passaggi epocali della nostra società, conducendo il lettore a scoprire vizi privati e pubbliche virtù, analfabetismi funzionali e problemi di inclusione tipici della nostra epoca.

Il lettore viene condotto per mano tra casse di supermercati, piccoli paesi di provincia, spiagge e viali alberati dove uomini e donne si innamorano, litigano, si sorprendono.

L’autore si muove con disinvoltura nel cogliere le difficoltà che le persone “legate a schemi classici” hanno nell’affrontare i temi della sessualità, della tecnologia, dei rapporti di coppia oramai sempre più fluidi definendosi quasi un “fotografo”, che usa un caleidoscopio per sottolineare situazioni che cambiano continuamente in base al punto di osservazione.

Mark Mc Candy si è poi cimentato in una scrittura, più vicina a quella del romanzo, dando vita ad un racconto “Il faro di Ullapool”, tradotto anche in inglese, che potrebbe diventare nei prossimi mesi un bel libro per adolescenti.

“De rebus brevi” sarà protagonista di altre presentazioni, la prima delle quali avverrà al Salone Internazionale del Libro di Torino il prossimo 19 maggio alle ore 20. Seguirà l’8 giugno presso la Libreria torinese Belgravia, alle 18, il 14 giugno a Bari presso la Terrazza della Banca Generali e, nei giorni seguenti, in altre località pugliesi.

MARA MARTELLOTTA

Fondazione Torino Musei, gli appuntamenti culturali

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

28 aprile – 4 maggio 2023

 

 

DOMENICA 30 APRILE

 

Domenica 30 aprile ore 16.30

TRA GOTICO E RINASCIMENTO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Un itinerario che offre la possibilità di conoscere le collezioni di Palazzo Madama traendone una visione d’insieme. Il museo contempla un ampio percorso stilistico, cronologico ed espositivo; per questo motivo, previa presentazione generale delle opere in esso custodite, la visita rivolgerà un particolare focus all’arte gotica e rinascimentale. Ci si soffermerà quindi sul Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, sulle opere dell’artista borgognone Antoine de Lonhy, continuando con artisti quali Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. È un’occasione per conoscere il Museo Civico d’Arte Antica di Torino con uno sguardo rivolto ai secoli XV e XVI, quando il Rinascimento e le nuove correnti artistiche raggiunsero il territorio e diedero spunti nuovi a un Nord-Ovest pronto ad accogliere le importanti novità.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

LUNEDI 1 MAGGIO: FESTA DEI LAVORATORI

 

Apertura straordinaria lunedì 1 maggio per GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e MAO Museo d’Arte Orientale: dalle ore 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17).

Palazzo Madama aperto (10 – 18). Tariffe ordinarie

 

Lunedì 1 maggio ore 16.30

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.

La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.

Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

MERCOLEDI 3 MAGGIO

 

Da mercoledì 3 maggio

GIUSEPPE GABELLONE. KM 2,6

3 maggio – 1 ottobre 2023 (Inaugurazione 2 maggio ore 18)

a cura di Elena Volpato

GAM – apre la mostra in Videoteca

Giuseppe Gabellone (Brindisi, 1973) è uno dei più giovani protagonisti della stagione artistica degli anni ’90 e in particolare del Gruppo di Via Fiuggi a Milano. La sua ricerca, al limitare tra scultura e fotografia, è continuata nei decenni, raggiungendo alcuni degli esiti più originali nell’ambito di questi linguaggi.

La mostra in VideotecaGAM presenta l’opera video recentemente acquistata per le collezioni della GAM da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT dal titolo KM 2,6, posta in dialogo con una sua nuova serie fotografica. Km 2,6 è un video realizzato da Gabellone nel 1993. È una di quelle rare opere che arrivano precocissime nel percorso di un artista eppure sembrano già contenere tutto intero il nucleo del suo pensiero. Non perché Gabellone sia un caso di ferrea fedeltà a una tecnica, a un tema, o a un’iconografia, anzi, è proprio l’opposto, ma perché l’intelligenza che anima quel video si è andata sviluppando con assoluta coerenza, in questi trent’anni, nella varietà dei frutti che va producendo. Su tutte le pareti della sala espositiva, come a segnare un orizzonte di spazio che avvolge il visitatore e si dipana attorno al video che va avvolgendosi su se stesso, è esposta una serie di 8 fotografie, Untitled del 2009. Sono fotografie di fotografie, immagini di sculture fatte di immagini, immagini di paesaggi che contengono sculture che contengono fotografie che sono fatte anche di pittura, nel cromatismo che vira la stampa originale. Tutte le info qui

 

GIOVEDI 4 MAGGIO

 

Giovedì 4 maggio ore 16:30

TEA TIME ART. Astrattismo

GAM – workshop

Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. Questo ciclo di appuntamenti organizzati alla GAM permette di avvicinare il pubblico adulto al museo, inteso come luogo di scambio, conoscenza e integrazione. L’arte diventa uno strumento di vicinanza, scambio intellettuale e emotivo, trasformando gli spazi museali in luoghi di incontro e condivisione di conoscenze diverse. Le opere scelte per le attività contengono il racconto di esperienze personali degli artisti che rimandano ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione delle opere a cura delle guide di Theatrum Sabaudiae e una fase di attività pratica che permetta l’approfondimento di tecniche artistiche diverse.

Porta il tuo the preferito, noi ci mettiamo la tazza e la creatività, per delle pause d’arte a piccoli sorsi.

Giovedì 4 maggio ore 16:30: Astrattismo

La visita alle collezioni del museo permetterà di approfondire il tema dell’arte astratta e di come essa proponga un’idea alternativa di bello attraverso l’uso e la composizione di colori puri e forme elementari. In laboratorio lavoreremo analizzando e componendo forme e colori con la tecnica della pittura acrilica.

Scopri il calendario completo

Posti limitati, prenotazione obbligatoria

Costo: euro 15 a partecipante (comprensivi di biglietto d’ingresso al museo gratuito, visita guidata, attività pratica, materiali e tazza personalizzata)

Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Le Residenze Reali Sabaude del Piemonte, un calendario ricco di meraviglie

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude presenta le prime iniziative congiunte e i progetti in programma nel 2023, finalizzati a valorizzare e promuovere il circuito delle 16 Residenze piemontesi, riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità dal 1997.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO: residenzerealisabaude.com – lavenaria.it

 

IL NUOVO SITO WEB E LE MOSTRE REALI
È online il nuovo sito web dedicato residenzerealisabaude.com, progettato e realizzato dalla Direzione Regionale Musei Piemonte insieme all’agenzia Nethics ed in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, grazie ai fondi del Ministero della Cultura della legge n. 77 del 20 febbraio 2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”. Il nuovo portale, che verrà gestito e curato direttamente dal Consorzio, si propone sia come vetrina di tutte le 16 Residenze piemontesi con nuove immagini e video realizzati ad hoc e approfondimenti tematici che verranno via via implementati, sia come strumento di promozione delle diverse iniziative che le singole Residenze propongono durante l’anno sotto le categorie Mostre Reali, Eventi Reali, Itinerari Reali ma anche quelle che il sistema realizzerà a partire dal progetto Camminate Reali 2023.

2. IL ROYAL PASS, LA CHIAVE DELLE RESIDENZE REALI IN PIEMONTE
Dal mese di aprile 2023 il sistema delle dimore reali piemontesi, grazie alla collaborazione con Turismo Torino e Provincia, si propone ai singoli visitatori, alle famiglie ed ai gruppi organizzati con una nuova chiave di accesso: il Royal Pass, il biglietto unico di tutte le Residenze Reali Sabaude del Piemonte. Con il Royal Pass non solo si potrà accedere a tutte le 16 Residenze Reali e visitare le mostre ospitate nelle varie sedi, ma sarà anche possibile partecipare, con tariffa agevolata, alle diverse esperienze tematiche proposte da ogni Residenza.

Il lungo ponte della Liberazione premia i musei di Torino

Numerose le presenze nei Musei di Torino nei giorni del ponte del 25 aprile, complice anche l’ingresso gratuito deciso dal Ministero della Cultura nei Musei statali

In particolare al Museo Nazionale del Cinema di Torino sold-out con quasi 20.000 presenze nel ponte del 25 aprile

Un weekend di tutto esaurito alla Mole Antonelliana, che sfiora le 20.000 presenze tra venerdì 21 e martedì 25 aprile. Da diversi giorni non era più possibile acquistare un biglietto online, esaurite anche tutte le visite guidate programmate e si sono formate lunghe file per acquistare i biglietti per il Museo Nazionale del Cinema che non vengono messi in vendita online. 

“È bellissimo vedere la città così viva e piena di turisti – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema. Il museo ha raggiunto la sua capienza massima disponibile, di più non potevano entrarne, e nei giorni di maggior affluenza l’orario di apertura è stato prolungato fino alle 21, in modo da permettere a più persone di visitarlo. L’anno scorso nei 3 giorni (sabato, domenica e lunedì) avevamo avuto oltre 10.000 presenze, quest’anno in 5 giorni abbiamo quasi raddoppiato. Per i prossimi giorni i biglietti sono quasi esauriti mentre il ponte del primo maggio è già sold-out online”.


Il primo lungo ponte di primavera ha segnato un altro record di pubblico per i Musei Reali di Torino, con un aumento del 30% rispetto al 2022.

Dal 21 al 25 aprile 2023, 22.172 persone hanno scelto di dedicare una parte del loro tempo libero ai Musei Reali, visitando le sale di Palazzo Reale ed esplorando le collezioni dell’Armeria, della Galleria Sabauda e del Museo di Antichità. Grande apprezzamento hanno riscosso le due mostre temporanee in corso: Il genio e il suo tempo. A tu per tu con Leonardo, fino al 9 luglio alla Biblioteca Reale, per incontrare l’opera di Leonardo da Vinci con rare testimonianze legate al suo tempo, e la rassegna antologica dedicata alla produzione fotografica e cinematografica di Ruth Orkin, nelle Sale Chiablese fino al 16 luglio.

 

Azioni per la salvaguardia del pianeta hanno popolato i Giardini Reali sabato 22 aprile con Earth Day 2023, la prima grande manifestazione torinese dedicata all’ambiente e alla sostenibilità, in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Organizzata da Club Silencio e AWorld con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha accolto gratuitamente oltre 25.000 partecipanti a workshop, talk, performance musicali e attività educative. Tra gli eventi, anche la piantumazione di un ippocastano nel Boschetto dei Giardini Reali, il primo di 11.000 alberi del progetto di riforestazione nazionale sostenuto da Conad, alla presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo, della cantante Elisa, dei vertici delle organizzazioni coinvolte e della Direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella.

 

Per la Festa della Liberazione, martedì 25 aprile, come tutti i musei e gli istituti del Ministero della Cultura, anche i Musei Reali hanno accolto gratuitamente numerosi turisti e residenti. Durante la giornata si è svolta anche l’iniziativa I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città, primo dei tre appuntamenti dedicati allo speciale percorso di visita che coinvolge le sedi storiche di alcune istituzioni torinesi, dal Palazzo di Città al Palazzo Reale con l’Armeria, dalla Prefettura all’Archivio di Stato attraverso la sala del Consiglio della Città metropolitana di Torino; visite guidate gratuite, condotte da giovani studenti e volontari, hanno valorizzato la collaborazione istituzionale rivolta a pubblici diversificati, per far  conoscere la storia degli spazi che ospitano istituzioni di cultura e di governo al servizio della comunità, lungo un itinerario urbano unico al mondo.

 

Per un museo ogni giorno di festa – dichiara Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali –  è un giorno speciale, che mette alla prova l’utilità e la validità del servizio culturale che si offre alla cittadinanza; ancora più speciale nella Festa della Liberazione, che richiama per tutti i valori di democrazia, di inclusione e di partecipazione su cui si fonda anche il codice etico delle istituzioni pubbliche. Avere accolto così tante visitatrici e visitatori, di tutte le età e di tante provenienze, è per i Musei Reali un grandissimo dono, un segno di fiducia che ci impegna a proseguire nel lavoro quotidiano di studio, di cura e di valorizzazione del nostro grande patrimonio di storia e di bellezza”.

 

 

Ottimo risultato anche per il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile: da venerdì 21 aprile a martedì 25 aprile i visitatori sono stati 10.600

Molto  elevata è stata la percentuale di visitatori stranieri, provenienti in prevalenza dal nord Europa (Belgio, Olanda, Germania, Svizzera, Francia).

Grande apprezzamento per le tante e varie visite guidate organizzate dal Museo, sia quelle alla collezione permanente che quelle alle mostre temporanee attualmente in corso: The Golden Age of Rally – la grande retrospettiva dedicata agli anni d’oro delle competizioni rallystiche; L’Iso avventura –che racconta la straordinaria vicenda industriale del marchio Iso; e Arte di boita: l’arte torinese di trasformare la sostanza – una performance che mette in scena la creazione unica di una vettura e rende omaggio alla creatività e alla tecnica degli atelier torinesi degli anni ’50 e ’60, le boite appunto.

Sono invece  oltre 13.000 le persone che hanno visitato, tra venerdì 21 e martedì 25 aprile 2023, le collezioni permanenti e le mostre in corso alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, al MAO Museo d’Arte Orientale e a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

In particolare, sono stati 3.065 i visitatori della GAM, 3.675 quelli del MAO e 6.330 quelli di Palazzo Madama.

Il giorno di maggior affluenza è stato oggi, martedì 25 aprile, con 6.355 presenze.

Le mostre in corso:

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna

VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle Collezioni GAM

OTTOCENTO. Collezioni GAM dall’Unità d’Italia all’alba del Novecento

ALBERTO MORAVIA. Non so perché non ho fatto il pittore

MAO Museo d’Arte Orientale

BUDDHA10

LUSTRO E LUSSO DALLA SPAGNA ISLAMICA

MONOGATARI (t-space X MAO)

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

I COLORI DELLA LIBERTÀ

 

Apertura straordinaria a Miradolo e alla mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects

Castello di Miradolo (TO)
Martedì 25 aprile

Martedì 25 aprile, il Parco e il Castello di Miradolo aprono in via straordinaria dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso, ore 17). L’apertura sarà anche l’occasione per visitare la mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects, prorogata fino al 1° maggio.

 

CHRISTO E JEANNE-CLAUDE. PROJECTS
A poco più di due anni dalla scomparsa di Christo Vladimirov Javacheff, il Castello di Miradolo dedica a Christo e Jeanne-Claude, la coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione, la mostra Christo e Jeanne-Claude. Projects, che espone disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.
Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche.

 

INFO
Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)
0121 502761 www.fondazionecosso.com
Christo e Jeanne-Claude. Projects
A cura di Francesco Poli, Paolo Repetto, Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard e in collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York
Biglietti:
Mostra – 15 euro intero, 12 euro ridotto (gruppi, over 65, convenzioni), 10 euro ridotto 15-26 anni, 8 euro ridotto 6-14 anni, gratuito (0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori), 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, 4 euro ridotto scuole. Audio guida mostra 6 euro, incluso nel biglietto per i bambini fino a 14 anni kit didattico Da un metro in giù
Parco – 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.

 

Le identità rivelate di Troubetzkoy

L’associazione Lamberti ha presentato alla biblioteca civica di Omegna il libro Identità Rivelate, con la presenza dell’autrice Elisabetta Giordani.

Il volume è il frutto di una ricerca lunga tredici anni iniziata quando il fotografo Gianbattista Bertolazzi realizzò le immagini del catalogo delle 341 sculture in gesso, cera e bronzo di Paolo Troubetzkoy, conservate nella Gipsoteca del Museo del Paesaggio di Verbania. Fu allora che Elisabetta Giordani, con il supporto di Roberto Troubetzkoy – che da tempo stava raccogliendo e archiviando tutta la documentazione possibile sulla sua antichissima e nobile famiglia russa – e di Gianni Pizzigoni, profondo conoscitore dell’arte e per anni competente direttore del Museo del Paesaggio, accettò l’incarico di ricercare le identità di personaggi ancora sconosciuti. Un lavoro certosino che ha reso possibile ricostruire biografie e storie, offrendo un nuovo contributo alla conoscenza dell’ artista e dei suoi rapporti con i personaggi da lui ritratti dei quali sino a oggi studiosi e pubblico non si erano mai occupati in modo particolare. Il principe Paolo Troubetskoy, nato a Verbania-Intra il 15 febbraio del 1866 da padre russo – il diplomatico Pierre –  e madre statunitense, la pianista Ada Winans, lavorò e risiedette in Russia (insegnò all’ Accademia Imperiale di Belle Arti di Mosca per nove anni, dal 1897 al 1906), Francia (a Parigi, dove studiò a fondo l’opera di Rodin, e dove nel 1900 vinse il Grand Prix), Inghilterra, Usa (prima a New York nel 1911 e poi, dal 1914, a Hollywood , oltre che in Italia, a Pallanza – sul lago Maggiore –  dove tornò a vivere nel 1932 e morì sei anni dopo. Troubetzkoy aveva committenze anche in Europa, America e Russia e, come soggetti, i membri di quell’alta società internazionale appartenente alla gilded age ( l’età dorata), il periodo che si identifica con il rapido sviluppo industriale in America e la Belle Époque in Europa, in grado di assecondare ogni passione, dal mecenatismo al collezionismo d’arte, dalle corse automobilistiche, all’allevamento di purosangue e quant’altro. Lo scultore, aristocratico e semplice nello stesso tempo, ritraeva i personaggi di questo ambiente senza lasciarsi condizionare e il più delle volte non metteva né titoli né nomi alle sculture perché come lui stesso diceva: “ Io lavoro non solo per esprimere una forma, ma soprattutto per trasmettere il senso della vita, perciò la forma ha maggiore significato se vi è vitalità; per questa ragione un titolo (e quindi anche un nome) potrebbe limitare tutto ciò che la mia opera significa realmente”. L’opera di identificazione di Elisabetta Giordani è stata difficile e complicata ma molto interessante, consentendole di raccogliere cenni biografici e testimonianze fotografiche di molti di quei personaggi appartenenti a quella società internazionale con la quale lo scultore cosmopolita era entrato in contatto durante i suoi soggiorni. Oggi che l’opera e lo stile personalissimo di Troubetzkoy sono apprezzati e conosciuti è stata di grande utilità la ricerca che ha permesso di addentrarsi nelle personalità di coloro che hanno voluto farsi ritrarre da lui e quindi hanno potuto trattenere per sempre la vitalità di cui tanto parlava. Per redigere la pubblicazione, edita dal Magazzeno Storico Verbanese, Elisabetta Giordani ha visionato centinaia di immagini, foto e opere storiche alla ricerca dei personaggi incontrati e ritratti dall’artista di cui il Museo del Paesaggio possiede la più grande e completa collezione di gessi. Il libro, che presenta le biografie di 25 identità rivelate, è accompagnato dalle immagini scattate da Bertolazzi, rielaborate e completate da Francesco Lillo per il Museo del Paesaggio, e da una dedica a Gianni Pizzigoni che affidò per primo questa importante ricerca all’autrice. Vanno ricordati, come ha fatto Roberto Ripamonti dell’associazione I Lamberti nella presentazione del libro, anche alcune opere pubbliche come i monumenti ai caduti che Troubetzkoy realizzò e che non incontrarono  il gusto del tempo e dei critici come quello di Pallanza dove l’artista rappresentò una giovane vedova che con la mano lascia cadere alcuni petali di fiore sulla lapide dei caduti, tenendo in braccio un bimbo troppo piccolo per rendersi conto degli orrori della guerra o il monumento a Garibaldi creato per un concorso e rifiutato perché rappresenta un uomo esausto dalle fatiche e non scopre il poncho per far intravedere la spada. Lo stesso discorso vale per il monumento ad Alessando III realizzato dallo scultore a San Pietroburgo che rappresentava una critica all’impero dove è raffigurato un cavaliere obeso che opprime con il suo peso un cavallo recalcitrante: un contesto dove il cavaliere rappresenta l’aristocrazia e il cavallo il popolo.

Marco Travaglini