



Un viaggio “virtuale” alla scoperta del “Sistema Solare” con l’artista multidisciplinare Alessio Alonne (Buildenberg)
Sabato 10 agosto, dalle 19
Il momento è quello giusto: sabato 10 agosto, durante la magica “notte di San Lorenzo”, a partire dalle 19, ai “Musei Reali” di Torino. E l’iniziativa promette emozioni non da poco. Dietro, c’é sempre lo “zampino” (provvidenziale) di “Club Silencio” – associazione culturale torinese impegnata a coinvolgere i giovani under 35 nella vita artistico-culturale e sociale del territorio – che, in collaborazione con l’artista multidisciplinare, specializzato nella sociologia della tecnologia, Alessio Alonne (Buildenberg), presenta “ChronoSynth”, un “progetto innovativo di realtà virtuale” che verrà lanciato durante l’evento “Una notte al Museo”, format ideato sempre da “Club Silencio” e sempre ai “Musei Reali”, nella notte di San Lorenzo
Curato da Daniela Carrabs, responsabile per “Club Silencio” del dipartimento di “servizi didattici e gamification”, il progetto “trasforma – spiegano gli organizzatori- la percezione del nostro sistema solare attraverso un’esperienza immersiva di realtà virtuale che combina arte, scienza e tecnologia”. Utilizzando l’avanzato “Unreal Engine 5” (motore grafico d’avanguardia ideato per l’uso di interazioni fisiche e caratterizzato da una capacità grafica senza precedenti), gli utenti saranno trasportati, in un surreale gioco di autentica magia, al centro del “sistema solare”, circondati da pianeti, lune e stelle – riprodotti con straordinaria fedeltà visiva e sonora – sulle ali di un’esperienza multisensoriale assolutamente nuova e capace di sfidare l’idea comune dello spazio come luogo silenzioso, introducendo al contrario suoni e frequenze emessi da ogni corpo celeste. “ChronoSynth” propone un universo dove “tempo” e “musica” sono elementi fondamentali e dove gli utenti “possono osservare i pianeti in uno stato di quiete che produce una melodia armonica o interagire con essi per creare nuove sonorità e ritmi, riscrivendo la ‘lore’ dell’universo”.
L’esperienza è davvero unica e diversi i livelli di interazione permessi: dall’inserimento di asteroidi nella rotta dei pianeti che permette di creare interruzioni e ritmi differenti modificando il flusso e il comportamento dei corpi celesti alla trasformazione della collisione di due pianeti in elementi musicali unici; dall’alterazione dell’asse terrestre con il quale è possibile cambiare il “pitch”(gradazione di tonalità) dei suoni e creare disegni con le traiettorie dei pianeti, fino a un vero e proprio controllo creativo sull’ambiente sonoro che permette di manipolare i suoni in modo interattivo alterando la velocità e il “pitch” dei campioni audio.
“ChronoSynth” si presenta “come un prodotto in grado di offrire la perfetta combinazione per un apprendimento divertente e stimolante”.
La dimensione dei pianeti è stata alterata per garantire una maggiore “giocabilità” e “immersione”, offrendo agli utenti “una prospettiva narrativa che, pur rompendo con la precisione scientifica, valorizza l’esperienza sonora e visiva, consentendo loro di navigare agevolmente e di interagire con l’ambiente in modo intuitivo e coinvolgente”.
Per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio”: https://clubsilencio.it/next-event/
g.m.
Nelle foto (Credit Federico Masini Studio): “ChronoSynth” e “Musei Reali”
Due appuntamenti ad Agliè l’8 e il 28 settembre
Il Coro La Rotonda compie i suoi primi quaranta anni e festeggia alla grande con due appuntamenti da non perdere per la “Rotonda fa 40”, tema portante dell’edizione 2024 di Settembre in coro. Si tratta di due concerti che si terranno ad Agliè a ingresso gratuito l’8 e il 28 settembre.

Domenica 8 settembre alle 21, presso il Salone Architetto Franco Paglia di strada Bairo 2 ad Agliè si terrà il concerto del Coro da Camera di Torino, diretto dal maestro Dario Tabbia. Il Coro da Camera di Torino nasce nel 2008 su iniziativa dello stesso Tabbiacon l’obiettivo di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto. Ha tenuto concerti all’interno di importanti festival musicali fra i quali MiToSettembre Musica e Unione Musicale di Torino, Piemonte in Musica, Musici di Santa Pelagia, Teatro Bibiena di Mantova, Ruvo Coro Festival con un vasto repertorio che spazia dal Rinascimento al XX secolo. È stato invitato ai Festival internazionali di Sassari, Cagliari e Porto Torres e al concerto di gala 2011 dell’Associazione dei Cori Piemontesi. Tra gli altri premi ricordiamo nel 2019 i tre primi premi al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, due premi speciali e il Gran Premio Efrem Casagrande. Nel 2021 e 2022 è stato invitato come coro laboratorio per il concorso Internazionale per direttori di coro Fosco Corti a Torino, vincendo poi ad Arezzo tre primi premi del concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo e il Gran Premio Città di Arezzo.
Sabato 28 settembre, a Bairo, in via Marconi ad Agliè, alle 21 il Coro la Rotonda festeggerà i suoi quaranta anni con un concerto di rimembranze. Verrà allestita per l’occasione una galleria fotografica degli eventi significativi di questi quaranta anni di storia del coro, con un invito rivolto a partecipare a tutti coloro che hanno cantato nel Coro e ai loro familiari.
Il 21 settembre il Coro La Rotonda, sempre in Santa Marta alle 21, interverrà come ospite con il proprio repertorio alla serata del Concorso Letterario Nazionale Aladei 2024. Durante il concorso si parlerà del rapporto tra musica e intelligenza artificiale, momento di confronto tra le potenzialità della macchina e la capacità della voce umana.
Il Coro La Rotonda ha compiuto un interessante salto di qualità organizzativa ottenendo la denominazione APS Associazione di Promozione Sociale. La sua dinamica vitalità si è espressa in molti concerti in diverse regioni italiane, quali Piemonte, Liguria, Veneto e Friuli, anche nell’organizzare appuntamenti didattici per la crescita del Coro.
“Settembre in coro” conclude gli impegni della bella stagione e nell’inverno il coro si concentrerà sull’aspetto didattico-musicale.
Info 3357113483.
Mara Martellotta

Laura Audi, direttore tecnico di Somewhere Tour Operator, è pronta a smentire questa credenza:
“Torino non chiude per ferie e siamo pronti a garantire i nostri tour più famosi, ovvero Torino Magica® e Torino Sotterranea®, per tutto il mese di agosto”.
E quest’anno c’è una sorpresa che renderà l’esperienza ancora più emozionante: i tour saranno effettuati a bordo di un fantastico bus cabrio rosso fuoco, completamente aperto, per godersi al meglio i panorami e le vedute più belle della città!
Nonostante il calo di presenze turistiche durante il mese estivo, Somewhere Tour Operator non interrompe la sua attività.
“I nostri tour guidati sono un’opportunità imperdibile non solo per i turisti che arrivano in città, ma anche per i torinesi che decidono di rimanere e vivere Torino da un punto di vista unico e affascinante” sottolinea Audi.
“Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di diventare ‘Turisti in Torino’ e scoprire le meraviglie della città anche durante le serate estive.”
Laura, come si è evoluto il turismo a Torino negli ultimi anni e come Somewhere Tour Operator si è adattato a questi cambiamenti?
Dopo il 2006, il turismo a Torino è diventato un asset importante dell’economia cittadina. Dopo il Covid, il turismo italiano e straniero a Torino è ripartito meglio di prima, verso un turismo di qualità, lento, consapevole ed ecosostenibile.
Qual è il tuo consiglio per i visitatori che partecipano al tour per la prima volta? C’è qualcosa che dovrebbero sapere prima di salire a bordo del bus cabrio?
Il mio consiglio potrebbe essere quello di preparare gli smartphone per scattare delle foto molto belle a naso in su a bordo del bus!
Laura, come nasce l’idea di utilizzare un bus cabrio per i tour estivi?
Abbiamo pensato che durante l’estate utilizzare il bus cabrio fosse molto divertente per far davvero sentire le persone “in vacanza” nella propria città, scoprendo dei punti di vista totalmente inaspettati.
Puoi darci un’anteprima di qualche novità o progetto futuro per Somewhere Tour Operator?
Una delle nuove tendenze del turismo internazionale è quella della living history. L’inaugurazione a luglio con Torino 1806 – Ballo a Palazzo a Palazzo Barolo è stata un grande successo e continueremo nell’autunno con aperture esclusive serali sia di Palazzo Barolo che di Palazzo Reale e Palazzo Madama all’interno dell’iniziativa “Tutto in una Notte”.
Il Torino Magica® Tour – speciale Cabrio, un’esperienza unica nel suo genere.
CRISTINA TAVERNITI
I visitatori diventano parecchie migliaia tra studiosi, appassionati d’arte e turisti in cerca di tesori culturali da scoprire e ammirare. A Settimo Vittone, a una decina di chilometri da Ivrea, lungo la strada che conduce alla Valle d’Aosta, si trova un luogo ancora poco conosciuto ma di grande importanza storica e architettonica. È il complesso formato dalla Pieve di San Lorenzo e dal battistero di San Giovanni Battista, una delle vestigia più antiche del canavese e del Piemonte, risalente al IX secolo o forse anche prima. È diventato un pezzo unico perché in origine il battistero era separato dalla chiesa e più tardi fu inserita una galleria di collegamento per unirli. Sorge sulla rocca dell’antico castello, circondato da ulivi secolari e dalla vigne che producono il rosso Carema, e da lassù domina il paese e il corso della Dora Baltea. Qui nel Medioevo passavano e sostavano i pellegrini e i viandanti provenienti dal nord Europa e diretti a Roma lungo la via Francigena. Oggi è un monumento nazionale che il Fai (Fondo Ambiente Italiano) gestisce e apre al pubblico nelle tradizionali Giornate Fai mentre una locale associazione culturale lo tiene aperto tutte le domeniche tra marzo e ottobre.
Da sabato 10 agosto a giovedì 5 settembre 2024 l’associazione culturale Club Silencio, in collaborazione con i Musei Reali di Torino, presenta Una notte al Museo con Guerrilla Spam. L’inaugurazione si terrà in occasione della serata conclusiva della stagione di “Una notte al Museo”. Nell’ambito delle attività per i 300 anni del Museo di Antichità dei Musei Reali di Torino, l’intervento artistico del collettivo Guerrilla Spam dialogherà con i reperti della Galleria Archeologica, esposti nella Sala dedicata a Cipro e nella Sala Etrusca, con un approccio originale che inserisce opere contemporanee tra le prestigiose collezioni archeologiche invitando il pubblico alla riscoperta del patrimonio artistico, per educare lo sguardo attraverso una vera e propria caccia alla ricerca di particolari, consonanze e dissonanze.
Curato da Matteo Bidini, il progetto è concepito come un incontro suggestivo tra opere lontane nel tempo e nello spazio, ma in qualche modo simili e affini. Tre installazioni principali, realizzate con materiali industriali, ma armonizzate cromaticamente con i reperti antichi, offriranno una nuova prospettiva sul patrimonio archeologico, esaltandone i toni e i significati.
Il gruppo dei “Due suonatori di tamburello e due oranti” riprende il tema tipico della statuaria votiva cipriota e ricorda l’importanza della musica nei culti antichi. Le sculture precedono le statue di offerenti della sala, in particolare una statuetta di suonatore di tamburo, unicum nel museo. La composizione cita stilisticamente anche i musici di Picasso o le figure ieratiche di Costantino Nivola.
Il “Sarcofago degli amanti” è invece inserito al centro delle urne etrusche della Tomba dei Matausni di Chiusi; è un anche un rimando al celebre “Sarcofago degli Sposi” di Cerveteri. I due personaggi sono distesi uno di fianco all’altro sulla sommità della casa ultraterrena; il braccio dell’uomo sorregge la testa della donna con un gesto di affetto.
La “Dea assisa in trono” è esposta nella Sala Cipro in dialogo con la statua omologa. L’originale cipriota è giunta acefala: la testa appartiene ad un’altra statua ed è stata inserita successivamente sul busto. In parallelo la rielaborazione della dea presenta una piccola testa in legno inciso degli anni ‘40 che mostra la sua estraneità. La forma lineare e geometrica della dea riprende i modelli di Cipro e le statuette in marmo delle Isole Cicladi.
Le opere di Guerrilla Spam, che saranno esposte fino al 5 settembre, rappresentano la volontà di Club Silencio di riposizionare e reinterpretare i metodi di fruizione del patrimonio artistico del territorio, valorizzando luoghi e collezioni attraverso collaborazioni e progetti capaci di coinvolgere il pubblico rendendolo sempre più partecipe durante l’esperienza museale, chiamato attivamente all’interpretazione di quanto lo circonda durante gli eventi organizzati dall’Associazione.
Il progetto verrà inaugurato durante “Una notte al Museo”, il format ideato da Club Silencio per coinvolgere i giovani under 35 nel mondo artistico e culturale attraverso percorsi di visita arricchiti da attività di gamification, food & drink e musica dal vivo.
GUERRILLA SPAM
Guerilla Spam nasce nel 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di affissione negli spazi urbani. Oggi alterna tale pratica a interventi di muralismo, installazioni, azioni, performance e workshop in Italia e all’estero. Lavora in spazi eterogenei, dalle occupazioni ai musei d’arte contemporanea e musei archeologici, sino alle scuole, comunità minorili, carceri e centri di accoglienza, privilegiando sempre l’uso dello spazio pubblico urbano come luogo della collettività. In tale produzione sono decisive e numerose le fonti iconografiche: dall’arte tessile e murale dell’Africa sub- sahariana alle incisioni rupestri, dalle allegorie medievali europee alle pitture degli Aborigeni o quelle su corteccia dei Pigmei, sino alle azioni di occupazione dello spazio pubblico degli anni ‘70 di autori come Ugo La Pietra. La mescolanza di tali stili disparati genera un nuovo immaginario che fonde Oriente e Occidente, cultura alta e bassa, passato e futuro, in un risultato familiare ma anche alieno. La finalità resta il raggiungimento di un’arte simbolica che comunica a più livelli dei significati all’osservatore.
CHE COS’È CLUB SILENCIO
Club Silencio è un’associazione culturale torinese impegnata in progetti esperienziali che stimolino la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio. Tra i suoi progetti più noti vi è “Una notte al Museo”, che dal 2017 ad oggi ha portato più di 180.000 giovani in oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.
Per partecipare alla visita riservata alla stampa è necessario dare conferma a
Nella sua biblioteca di Torino, collocata nelle scuderie dello storico e ottocentesco palazzo dove è nato, è stato consegnato oggi al prof. Pier Franco Quaglieni, ancora convalescente dopo una lunga malattia superata brillantemente, il Premio per la storia “Rosario Romeo” con la seguente motivazione : “Storico risorgimentalista e contemporaneista che si e’ messo in luce nella difesa del Risorgimento e nella revisione storica delle vulgate , il prof . Quaglieni è maestro di più generazioni che da lui hanno acquisito un metodo storico che continua la grande lezione di Chabod”. Autore di importanti libri, vincitore di molti premi tra cui il Premio Voltaire e il Tocqueville , è da tanti anni giornalista ed attualmente scrive sul “Corriere della sera”, dedicandosi in particolare alla rivalutazione di personaggi storici spesso dimenticati. Da cinque anni è titolare di una fortunata rubrica domenicale sul quotidiano on line “Il torinese”. Il professore che è insignito della medaglia medaglia d’oro di benemerito della scuola e della cultura e del cavalierato di Gran Croce al merito della Repubblica, massima onorificenza dello Stato, ha dichiarato: “Il premio mi onora moltissimo e mi ripaga anche di certe ostilità torinesi che non mi hanno mai fatto indietreggiare dalle mie posizioni, anzi mi hanno reso ancora più coriaceo . L’esempio di Romeo che ho studiato e ho conosciuto personalmente , mi porta a Cavour di cui Romeo resta il più grande storico. Romeo è una delle stelle polari della mia vita insieme a Franco Venturi”.
Quaglieni è anche noto come cofondatore insieme ad Arrigo Olivetti e Mario Soldati Centro Pannunzio di cui attualmente è presidente. Nel mese di agosto riprenderà le sue conferenze e presentazione di libri in Liguria (in particolare il “Matteotti” pubblicato dall’editore Pedrini per il centenario dell’assassinio del martire) e il 7 agosto consegnerà i premi Pannunzio ad Alassio.


Così lo storico Pietro Gallo racconta a pag. 168 nel suo “Creme da barba e rasoi di Occam. Gli intellettuali alessandrini e monferrini tra il 1930 e il 1968”
« La storia da Vercelli prende inizio.
Dopo il Liceo, lui scende a Pavia,
scegliendo la sua strada con giudizio
e consegue la Laurea in Geologia.
Si sposa e viene a vivere a Casale,
a Ottiglio, da vent’anni, e ne va fiero.
Per una vita avrà ruolo centrale
nell’insegnare Fisica al Sobrero.
La politica amore viscerale.
È socialista, poi svolta a… sinistra.
È prima Consigliere comunale,
poi in Provincia, lì dove amministra
l’Assessorato e l’Università.
La storia di Alessandria e di Casale
studia e descrive con grande abilità.
È un uomo di cultura eccezionale,
ma anche di coltura, e qui alludo
alla vite e all’ulivo, che passione!
Ti ho detto tutto e allora adesso chiudo.
È Pietro Gallo? Giusta affermazione!».
(agosto 2021 il Monferrato ed. online).
Poi procedendo ‘a rasoio e a balzi’ l ‘Autore in questo saggio storico politico, conclude la sua ricerca sul secolo breve in Piemonte, cercando documentazione negli archivi e nelle biblioteche le storie degli intellettuali di Alessandria e di Casale, che più hanno operato, affinché le ideologie da loro professate, si potessero estendere dai vertici della società della cultura alta, a tutta la popolazione, attraverso quei canali (cinema, teatro, riviste) che prima il regime fascista mette in cantiere, ripescandole dall’esperienza liberale, poi i partiti di massa, dopo il 25 aprile 1945, ripropongono con significati e esiti più consoni al regime democratico, uscito dalla guerra. Tra le tante storie raccontate emergono figure come quella di Livio Pivano, prefetto della Liberazione e comandante partigiano nelle formazioni di Giustizia e Libertà o di Fausto Bima, dirigente dell’Ansaldo a Genova, amico di Giorgio De Chirico e del fratello Savinio. Si narra di quando i fascisti cercarono di impedire il regolare svolgimento del funerale di Pietro Longo. Di Maurilio Guasco, prete operaio, che spiega la concezione della Chiesa nel pensiero politico del socialista Lelio Basso. Il professor Guasco fu mio docente alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino fondata da Norberto Bobbio e dal giurista Gioele Solari. Si narra come in un romanzo di gappisti, azionisti e loro vicende di guerriglia di armi e di penna, in un quadro ricco e complesso di stimoli storici e intellettuali . Molti di questi, non tutti, prima aderirono al fascismo, poi contribuirono a costruire una parte non piccola delle fondamenta della nostra democrazia. Storie intrecciate di Resistenza, CLN e Rsi, di ferite ancora aperte, come ci ricordano Paolo Mieli o il compianto Gian Paolo Pansa. E in un Italia lacerata tra postfascismo e revanscismo marxista carichi di demagogia, in questo confuso e drammatico frangente politico elettorale, economico e internazionale questo testo è una lampada di Diogene per le nebbie della nostra memoria storica da diradare. Torna di grande utilità. Per tutti.
Aldo Colonna