CULTURA- Pagina 45

Un fine settimana culturale a Sauze d’Oulx

SAUZE D’OULX – Il fine settimana che porta a Ferragosto a Sauze d’Oulx si è aperto con la festa dei Gofri che nella giornata odierna ha ingolosito il centro storico del paese.

Ma questo fine settimana a Sauze d’Oulx si presenta ricco di appuntamenti culturali.

Vediamo di svilupparli con date e orari.

Grandi protagonisti in tutta la settimana sono stati gli appuntamenti della rassegna “I venerdì del CAI”, che son diventati praticamente quotidiani. Martedì 8 agosto Cristina Dotto Viglino ha presentato “E il mio corpo rispose”, mentre giovedì 10 agosto Paolo Manenti ha raccontato lo “Ski alp in Norvegia”. Le serate informative e culturali organizzate della sottosezione CAI di Sauze d’Oulx che si tengono sempre alle ore 21 presso il Bar “Scacco Matto” di piazzale Miramonti proseguono nel weekend. Sabato 12 agostoMontagne teatri di guerra” conferenza di Gian Paolo Rovetto. Domenica 13 agosto “Naturopatia Alpina, erbe e rimedi popolari per i disturbi di oggi” a cura di Loredana Matonti.

Libri e presentazioni protagoniste anche alla 8° Fiera del Libro che la casa editrice Susa Libri propone sino al 20 agosto dalle 9,30 alle 19,30 sotto la tensostruttura al parco giochi comunale “Vincent Hawkins”. 8Venerdì 11 agosto ore 18 Luca Martinacci presenta il libro “Cento improperi e contumelie. L’arte di insultare con classe.” Echos Edizioni. Sabato 12 agosto ore 18 Mauro Minola presenta i libri “Chaberton misterioso” e “La fortezza inespugnabile di Bard” Edizioni Susalibri. Domenica 13 agosto ore 18 Daniele Mora presenta il romanzo “Indagine imperfetta al Moncenisio”.

Infine domenica 13 agosto alle 17 presso la Sala Conferenze dell’Ufficio del Turismo di viale Genevris 7 incontro con l’autore: presentazione del libro “Come Eravamo – Gli anni della politica in Valle di Susa 1960 – 2004” di Tullio Monti.

Musei, cinema, piscine: un ricco Ferragosto per chi resta a Torino

Sono tante le attività per chi rimarrà in città il 15 agosto, tra le aperture straordinarie di musei, piscine e cinema, in attesa del Todays festival e della grande pallavolo dei campionati europei femminili del CEV Eurovolley.

I MUSEI

Tanti i musei aperti, che accoglieranno cittadini e turisti in cerca di un po’ di refrigerio all’insegna dell’arte, a partire dai musei civici, che osserveranno un’apertura straordinaria il 14 agosto in orario 10-18 e saranno aperti anche il 15 agosto con ingresso a tariffa speciale di un euro. Un biglietto dal prezzo simbolico, che permetterà di visitare sia le collezioni permanenti, sia le esposizioni temporanee, con l’eccezione di tre mostre – Bizantini a Palazzo Madama, Buddha 10 Reloaded al MAO e Viaggio al termine della statuaria alla GAM – visitabili con l’aggiunta di un euro. Un’occasione speciale sarà offerta dalle visite guidate organizzate nei tre musei nella giornata di Ferragosto al prezzo di 6 euro, da prenotare all’indirizzo email prenotazioniftm@arteintorino.com o al numero 0115211788.

Il 15 agosto sarà invece gratuito l’accesso alle Gallerie d’Italia, inclusa l’esposizione temporanea Senza tempo, dedicata alla spettacolare fotografia in bianco e nero di Mimmo Jodice. Il museo di piazza San Carlo sarà aperto anche il 14 agosto a tariffe ordinarie.
Il Museo della Montagna sarà aperto il 15 agosto con ingresso ridotto a 7 euro.
Il Centro italiano per la fotografia CAMERA aprirà a Ferragosto con ingresso libero alla mostra Futures 2023, mentre la personale della fotografa statunitense Dorothea Lange sarà visitabile a tariffa ordinaria.
Anche il Museo Pietro Micca, il Museo della Frutta, il Museo della Radio e il Museo Diffuso della Resistenza saranno accessibili il 15 agosto gratuitamente.

I Musei reali, da poco promossi nella prima fascia dei musei italiani, tra cui spiccano indiscussi gioielli come il Colosseo, gli Uffizi e la reggia di Caserta, saranno visitabili a tariffa ordinaria il 14 agosto in orario 10-18 e il 15 agosto con orario prolungato 9-19.

Il Museo nazionale del Cinema osserverà apertura straordinaria con orario esteso 9-21 e una riduzione sul prezzo del biglietto. Dalle 11 alle 15, inoltre, si potrà scoprire il museo accompagnati da guide esperte, al costo di 6 euro.

Il Museo Egizio resterà aperto al pubblico lunedì 14 agosto con orario prolungato 9-18.30 e martedì 15 agosto con orario prolungato 9-21.

Il complesso della Venaria Reale aprirà le porte della reggia e delle mostre temporanee dalle 10 alle 19, dei giardini dalle 10 alle 20 e del castello della Mandria dalle 10 alle 17.

PISCINE, CINEMA E ALTRE INIZIATIVE

Quattro piscine comunali resteranno aperte per accogliere cittadini e visitatori che desiderano un Ferragosto rinfrescante: sono gli impianti Trecate di via Vasile Alecsandri 29, Franzoj di strada antica di Collegno 211, Colletta di via Ernesto Ragazzoni 5 e Lido di via Villa Glori 21. È consigliabile contattare le piscine per verificare la disponibilità di posti e l’eventuale necessità di prenotazione anticipata.

Per gli amanti del grande schermo saranno aperte le sale dei cinema Nazionale in via Giuseppe Pomba 7, Ideal in via Giambattista Beccaria 4, Lux nella galleria San Federico e The Space in via Giovanni Falcone (Beinasco).

Altri eventi saranno organizzati dalle associazioni del territorio, le cui iniziative sono raccolte sul sito della Città di Torino all’indirizzo comune.torino.it/eventi.
Al parco del Valentino Ferragosto si festeggerà a partire dalle 13 con il buffet gratuito offerto dall’Imbarchino e un pomeriggio musicale in collaborazione con Radio Banda Larga, per ballare al ritmo di una selezione musicale dub, roots e reggae.
Il Mausoleo della Bela Rosin offrirà invece il suo palcoscenico per due spettacoli di teatro e musica dal vivo: alle 17 Assemblea Teatro metterà in scena Le donne del re, racconto delle vicende amorose di Vittorio Emanuele II, mentre alle 21 il Trio Marciano proporrà Nuove varie divagazioni, con cui farà rivivere al suo pubblico oltre 50 anni di storia del nostro Paese attraverso la canzone italiana e non.
Gli appuntamenti dell’Imbarchino e della Bela Rosin sono promossi da Città e Fondazione per la Cultura Torino.
Prosegue, infine, la rassegna di cinema all’aperto itinerante dell’associazione culturale Zampanò, che alle 21.30 proietterà in piazza Don Delpiano il film I ponti di Madison County.

FINE AGOSTO TRA SPORT E MUSICA

Dal 21 al 23 agosto il Pala Gianni Asti ospiterà 6 partite dei campionati europei femminili di pallavolo CEV Eurovolley. Sarà un’occasione per assistere alle partite delle squadre nazionali di Bosnia Erzegovina, Romania, Croazia, Svizzera, Bulgaria e anche dell’Italia, che giocherà due partite nelle giornate del 22 e del 23 agosto. I biglietti sono ancora disponibili sul sito tickets.cev.eu.

Dal 25 al 27 agosto si terrà invece la nona edizione di Todays festival – promosso dalla Città e dalla Fondazione per la Cultura Torino – che porterà la musica di artisti italiani e internazionali sul palco dello Spazio 211 in Barriera di Milano. Biglietti e abbonamenti ancora disponibili tramite la pagina todaysfestival.com (r.r.)

Luigi Tenco, poeta fragile e incompreso

E’ una data triste, maledetta quella di venerdì 27 gennaio 1967.

Nello stesso giorno in cui, duecentoundici anni prima ( era il 1756) nasceva a Salisburgo il genio irregolare della musica Wolfgang Amadeus Mozart e nel 1901, agli albori del “secolo breve”, nella stanza numero 105 del Grand Hotel et de Milan nel cuore del capoluogo meneghino spirava dopo sei giorni d’agonia a causa di un ictus il Maestro Giuseppe Verdi, la musica conosceva uno dei suoi giorni più tristi. Nella camera 219 dell’Hotel Savoy di Sanremo, Luigi Tenco si suicidò dopo esser stato eliminato dalla diciassettesima edizione dell’omonimo Festival , alla quale concorreva in coppia con Dalida, con la canzone Ciao amore ciao. Il brano fu escluso dalla finale dalla commissione di ripescaggio che preferì alla canzone di Tenco e Dalida La rivoluzione ,interpretata da Gianni Pettenati e Gene Pitney. Luigi Tenco visse quel verdetto come una profonda ingiustizia, una ferita tremenda che lo gettò nella disperazione più nera. Mise fine alla sua vita con un colpo di pistola, lasciando un duro e disperato messaggio d’accusa: “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.  Tenco non aveva nemmeno ventinove anni, essendo nato il 21 marzo del 1938 a Cassine, tra le colline alessandrine alla sinistra del basso corso della Bormida. Considerato dai critici tra i più grandi cantautori italiani, esordì a vent’anni nel mondo della canzone, prendendo parte a diversi gruppi musicali. Con Fabrizio De André, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Umberto Bindi diventò uno degli esponenti della cosiddetta “scuola genovese”, un gruppo di artisti impegnati nella canzone d’autore che rinnovò profondamente la musica leggera italiana. Luigi Tenco era un cantautore di talento e dalla personalità inquieta, introversa, decisamente crepuscolare. Al suo primo 45 giri  (I miei giorni perduti)  del 1961 seguirono altri brani molto apprezzati,  come Mi sono innamorato di te, Un giorno dopo l’altro (sigla di coda della serie TV Il commissario Maigret, interpretato da Gino Cervi), Lontano, lontano e Vedrai vedrai. Nel 1972, cinque anni dopo la sua morte, l’infaticabile Amilcare Rambaldi, costituì a Sanremo il Club che porta tuttora il nome del cantante, con lo scopo di riunire tutti coloro che si propongono di valorizzare la canzone d’autore. In sua memoria, ormai dal 1974, il Teatro Ariston di Sanremo ospita il Premio Tenco, manifestazione a cui hanno partecipato i più grandi cantautori degli ultimi decenni. A noi, oltre mezzo secolo dopo, cosa resta? Restano la sua poesia, le sue canzoni, la sua aria imbronciata e triste. E le parole della sua ultima canzone: “La solita strada, bianca come il sale;il grano da crescere, i campi da arare. Guardare ogni giorno , se piove o c’e’ il sole, per saper se domani si vive o si muore, e un bel giorno dire basta e andare via. Ciao amore, ciao amore, ciao amore ciao”. Ciao, Luigi.

Marco Travaglini

Torino e l’acqua

Oltre Torino. Storie, miti, leggende del torinese dimenticato

 

Le storie spesso iniziano là dove la Storia finisce

 

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Il fil rouge di questa serie di articoli su Torino vuole essere lacqua. Lacqua in tutte le sue accezioni e con i suoi significati altri, lacqua come elemento essenziale per la sopravvivenza delpianeta e di tutto lecosistema ma anche come simbolo di purificazione e come immagine magico-esoterica.

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1. Torino e i suoi fiumi

2. La Fontana dei Dodici Mesi tra mito e storia

3. La Fontana Angelica tra bellezza e magia

4. La Fontana dellAiuola Balbo e il Risorgimento

5. La Fontana Nereide e lantichità ritrovata

6. La Fontana del Monumento al Traforo del Frejus: angeli o diavoli?

7. La Fontana Luminosa di Italia 61 in ricordo dellUnità dItalia

8. La Fontana del Parco della Tesoriera e il suo fantasma

9. La Fontana Igloo: Mario Merz interpreta lacqua

10. Il Toret  piccolo, verde simbolo di Torino

 

1. Torino e i suoi fiumi

Il fil rouge di questa serie di articoli vuole essere lacqua. Lacqua in tutte le sue accezioni e con i suoi significati altri, lacqua come elemento essenziale per la sopravvivenza del pianeta e di tutto lecosistema ma anche come simbolo di purificazione e come immagine magico-esoterica.

Il 71% del Pianeta Terra è coperto dacqua.

Il corpo umano è costituito di acqua per il 60%; alla nascita, il peso corporeo di un bambino è costituito dacqua per l80%.

Eppure, per capire quanto tale elemento sia essenziale è necessario fare riferimento ad altre cifre: gli studi dellUnicef sottolineano che ogni giorno circa 700 bambini muoiono a causa di malattie causate dallutilizzo di acqua non pulita; 2,1 miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile e almeno 263 milioni di individui impiegano più di 30 minuti per raccogliere dellacqua pulita. Secondo altre statistiche ONU sono ben 3900 i bambini che decedono ogni giorno per scarsità idrica. 

Cifre, queste, terrificanti e obbrobriose, che dovrebbero comparire nelle nostre menti tutte le volte che per un po’ di calore, per stanchezza o anche solo per capriccio, ci fermiamo con tranquillità e noncuranza ad abbeverarci ad una fontana.

La definizione del termine acqua” sul dizionario dice trattasi di un composto chimico di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, è inodore, incolore e insapore, costituente fondamentale degli organismi viventi, in natura si trova allo stato liquido, (fiumi laghi, mari), allo stato solido, (neve, ghiaccio), allo stato aeriforme, (vapore acqueo).

Continuando a leggere ci si accorge di quanto sia presente tale parola nel linguaggio, sia che si tratti di argomenti scientifici, sia che ci si riferisca a modi di dire o frasi fatte; vi è poi anche il richiamo alle proprietà purificatrici attribuite allacqua nelle diverse culture e religioni. 
Si parla di acqua corrente, cioè disponibile grazie ad un dato sistema di condutture; acqua minerale, cioè contenente minerali, utili e necessari per il funzionamento dellorganismo; per i puntigliosi esiste l’ “acqua frizzante, per alcuni sistemi chimici si utilizza l’ “acqua distillata. Si differenzia l’ “acqua dolce”  dallacqua salata, diversa ancora da quel che si intende per acqua morta, cioè stagnante, ancora diversificabile a sua volta dalle acque bianche” e dalle acque nere. Distaccandosi daisignificati più terreni, possiamo fare riferimento a quellacqua utilizzata nelle funzioni religiose, per questo definita santa; se esiste poi una sorta di via di mezzo tra la terra e il cielo, per coloro i quali usano un approccio salutistico o olistico, nella lunga definizione del dizionario, sono presenti le tanto elogiate proprietà delle acque termali.  In ultima analisi, per sottolineare quanto tale parola sia presente non solo nellimmenso ecosistema, ma anche nel complesso universo linguistico, proponiamo ad esempio alcuni modi di dire: acqua in boccafare un buco nellacqua, ragazza acqua e sapone” ecc.

La questione non si esaurisce solo in un lungo elenco di espressioni linguistiche e di statistiche geologiche, una cosa” di tale arcana importanza e ancestrale essenzialità non può che essere portatrice di significati nascosti, interni ed esoterici.  Lacqua è un simbolo ricco di significati, è presente, sotto tale accezione nella Bibbia e nel Nuovo Testamento, è, inoltre, uno dei quattro elementi principali, (acqua, aria, terra, fuoco), a cui tradizionalmente sono attribuite qualità di intuizione e adattabilità. Lacqua è associata alla sfera femminile e alla passività. In alchimia è lelemento associato al numero 2, simboleggia le polarità in antitesi allunità, (identificata con lelemento fuoco). Quando lacqua si trova allo stato liquido può insinuarsi ovunque e assumere svariate forme, portando al significato traslato di unione tra spirito e materia.

La religione cristiana associa lacqua a Cristo, in quanto sorgente che disseta eternamente. Lacqua è anche purificatrice, utilizzata durante il battesimo, quando i bambini vengono bagnati con lacqua santa. Lacqua, dunque, pulisce non solo a livello materiale ma anche spirituale, proprio per questo è elemento essenziale in quasi tutti i rituali di purificazione. Nella religione ebraica, lacqua, viene associata a Dio, perché ritenuta come sua manifestazione allinizio della creazione. Lelemento viene anche associato al concetto di nascita” perché  essa dona la vita,  così come accade durante la gestazione, che vede il nascituro immerso per 9 mesi in un liquido. Sono molte le culture dellantichità in cui lacqua era considerata fonte di vita, principio cosmico femminile e Madre, proprio in quanto generatrice. Per gli antichi greci i mari, i fiumi, i laghi erano nati da Oceano, figlio di Urano e Gea; rimanendo sempre in ambito classico, si pensi poi al mito di Narciso, vicenda in cui lacqua è lo specchio che permette di scoprire se stessi. 

Lacqua ha anche un significato onirico: quando si sogna lacqua, significa che linconscio richiama a sé significati di energia materna, legati allambito profondo e sentimentale, e può indicare stati emotivi diversi a seconda che lacqua appaia limpida o torbida.

In alcune culture si parla di prova dellacqua, momento importante per il cammino iniziatico, in cui si mette alla prova il candidato, chiamato a resistere ad una serie di difficoltà. La prova diventa metafora di una capacità di adattamento alle diverse condizioni di vita, che liniziato deve avere: o ci si adatta o si perisce.

Ma cosa centra il discorso dellacqua con la nostra città? Ebbene, esso si collega al capoluogo  piemontese più di quanto ci possa sembrare. Torino è posta alla confluenza di tre fiumi: il Po, la Dora Riparia e la Stura di Lanzo. Anche altre città sorgono vicino a dei corsi fluviali, ma il nostro è un caso particolare, infatti a Torino, città magica, città in cui si respira lascendenza egizia, si percepiscono le linee sincroniche, proprio i due fiumi, il Po e la Dora, assumono una particolare importanza. Analizzati in chiave esoterica, il primo rappresenta il Sole e la componente maschile, la seconda corrisponde alla Luna e alla parte femminile. Sui fiumi inoltre incidono correnti energetiche  che, incrociandosi, generano un punto dintersezione  di peculiare forza. Chi si intende di esoterismo sottolinea che il castello del Valentino e il vicino  Borgo Medievale  simboleggiano  forza  e per questo si trovano in riva al Po. Il grande cimitero monumentale,  invece, si situa sulle sponde del fiume più “notturno, la Dora. 

I due fiumi giustificherebbero dunque lambivalenza torinese: città solare e maschile, a cui fa da contraltare una città lunare, femminile, come una sorta di grande madre. 

Non dimentichiamo, infine, che a specchiarsi sulle acque del Po c’è anche una chiesa assai particolare, la Gran Madre.

Tre sono i fiumi che bagnano Torino, ma due sono particolarmente cari alla cittadinanza, il Po e la Dora, i due corsi dacqua diventano, infatti, protagonisti di un angolo di città, fissati in personificazioni statiche e solenni. Si tratta della piazzetta CLN, posta nel centro storico della cittàappena dietro le due chiese gemelle di piazza San Carlo (Santa Cristina e San Carlo), lungo lasse di via Roma in direzione di piazza Carlo Felice e dei giardini Sambuy. Prima del 1935 la piccola piazza era conosciuta come piazza delle due chiese.

Laspetto attuale si deve alla ristrutturazione del 1935 prevista dal progetto di Marcello Piacentini, avvenuta in pieno periodo fascista, che riguardava il secondo tratto di via Roma e la zona circostante. Nel progetto erano comprese anche le statue di Benito Mussolini, Vittorio Emanuele III di Savoia e due fontane poste sul retro delle due chiese, con allegorie antropomorfe dei fiumi Po e Dora Riparia. Solo le ultime due statue vennero effettivamente realizzate e la piazza venne rinominata Piazza delle due Fontane, realizzate dallo scultore Umberto Baglioni nel 1973. Durante loccupazione nazista  la piazzetta si incupisce di unombra crudele ma purtroppo reale, e ospita il comando della Gestapo, ubicato presso lalbergo Nazionale. Alla fine della guerra, forse proprio per chiudere quella ferita storica, il nome della zona vene cambiato e dedicato al Comitato di Liberazione Nazionale costituitosi al termine del fascismo.

Il tempo scorre, proprio come lacqua delle due fontane che guardano ieratiche il susseguirsi degli uomini e degli avvenimenti. Eppure anche loro hanno avuto delle peripezie da affrontare,  nel1987 le fontane furono svuotate e messe fuori servizio a causa dellusura  della copertura della vasca e dellimpianto idrico.

Solo nel 2005, dopo un significativo restauro, vennero rimesse in funzione; nel 2013 altri lavori di ristrutturazione costrinsero la fontana del Po ad essere chiusa nuovamente, finché il 23 dicembre dello stesso anno vennero nuovamente inaugurate  entrambe, con una cerimonia alla presenza dellallora sindaco di Torino Piero Fassino.

Nel 2017 un pezzo di cornicione di marmo del retro della chiesa di Santa Cristina precipitò sulla fontana dedicata alla Dora Riparia, fortunatamente senza danni né alle perone né al monumento.

Infine, dopo varie vicissitudini, per il Po e per la Dora arriva il vero momento di gloria: la piazza venne scelta nel 1975 dal regista Dario Argento per alcune scene del film Profondo Rosso, rimanendo impressa per sempre sia in una delle pellicole cinematografiche più conosciute, sia nella mente degli appassionati dellhorror.

Alessia Cagnotto

I premi del “Pannunzio” il 9 agosto ad Alassio

Mercoledì 9 agosto alle ore 21,30 ad Alassio, nell'”Auditorium “R. Baldassarre” della Biblioteca civica (piazza Airaldi e Durante, 7), con il Patrocinio della Città di Alassio, il Centro “Pannunzio” conferirà i Premi Alassio 2023:  “Premio Mario Pannunzio” a Paolo Petroni, Presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina;  “Premio Ennio Flaiano” a Carmine Festa, giornalista redattore capo del “Corriere della Sera”;  “Premio Alfredo Biondi” a Tiziana Parenti, avvocato ed ex magistrato; “Premio Mario Soldati” a Franco Sanlorenzo, Maestro pasticciere.
Interverranno il Sindaco di Alassio arch . Marco Melgrati ed il Direttore del Centro “Pannunzio” prof . Pier Franco Quaglieni, storico e giornalista .
Introduzione e coordinamento di dott. Anna Ricotti e dott.  Marco Servetto. Interverranno il Gen. Franco Odello, il dott. Roberto Pirino, la giornalista Marialuisa  Alberico, l’avv. Giuseppe Piccardo.

“FantasyBard”… ma non solo

1)    Tre giorni tra fumetti, supereroi e principesse

Dal 13 al 15 agosto

Bard (Aosta)

Il mondo fantasy, con i suoi fumetti e i suoi personaggi più amati prende casa per ben tre giorni fra le antiche mura del “Forte di Bard”. L’appuntamento è per domenica 13 (dalle 15,30 alle 20,30), lunedì 14 e martedì 15 agosto (dalle 9,30 alle 19,30), con la prima edizione di “FantasyBard” ospitata nelle case d’epoca del “Borgo” e al “Forte di Bard”. Tre giorni spumeggianti dedicati a mostre, spettacoli, incontri ed un’ “area mercatino” con le case editrici specializzate nel settore.  Tantissime saranno le postazioni con fumettisti, le presentazioni e gli autori che interverranno disegnando dal vivo i personaggi preferiti dal pubblico. In programma anche conferenze e incontri con artisti, scrittori di fama nazionale e tre mostre. Le esposizioni nel “Borgo” saranno dedicate a due icone del fumetto e del cinema – Diabolik (Astorina) e Dampyr (Bonelli) – mentre al “Forte di Bard”, negli  spazi della “Cappella militare”, una retrospettiva di tavole e disegni originali sarà dedicata agli Avengers dal titolo “60 anni di supereroi”. Durante le tre giornate sono previsti anche laboratori e workshop per ragazzi.

E poi grandi spettacoli. Lunedì 14 agosto la “Piazza d’Armi” del “Forte di Bard” ospiterà due show per grandi e piccoli: alle ore 17.30“The Princess Party Show” (tre principesse in uno spettacolo musicale per tutta la famiglia con i più noti brani da “Biancaneve” a “Cenerentola” fino a “Frozen” ed “Encanto”), alle 21,30, Giorgio Vanni in concerto con le sue celebri sigle cartoon.

Il programma completo è consultabile sul sito www.fortedibard.it

La manifestazione è organizzata dall’“Associazione Borgo di Bard”, Comune di Bard, in collaborazione con “Forte di Bard”, “Nerdreams Events”, “The Heroes” e “Cosplay Italia”.

Per ulteriori informazioni e costo biglietti, scrivere a: eventofantasybard@gmail.com

2)    Concerto fra Sacro e Profano, con il “Te Deum” di Charpentier

Giovedì 10 agosto, ore 21

Ma prima di invitarci nel fantasioso e multiforme mondo dei “fumetti”, il “Forte di Bard” propone, giovedì 10 agostoa partire dalle 21 (nell’ambito della Rassegna “Estate al Forte di Bard 2023”) il Concerto “Te Deum – Sacro e Profano alla corte di Luigi XIV” ad opera dei “Solisti, Coro e Orchestra barocca – Gli Invaghiti”. Il programma prende il titolo dal celebre “Te Deum H146 in re maggiore” (per soli coro ed orchestra) di Marc Antoine Charpentier – la “Fenicie di Francia” e massimo esponente della musica sacra francese del periodo Barocco – il cui incipit è noto perché utilizzato come sigla iniziale e finale di tutti i programmi televisivi e radiofonici trasmessi in “Eurovisione” e che vedrà eseguite anche musiche di Giovan Battista Lulli (compositore, ballerino e strumentista fiorentino che trascorse gran parte della sua vita alla corte del “Re Sole”, Luigi XIV, con il nome di Jean – Baptiste Lully), in un tripudio di pomposità barocca, tipica della corte di Versailles.

Il concerto fa parte di “Kalendamaya – Festival Internazionale di Cultura e Musica Antica” (XV edizione) e il cast di livello internazionale (più di 60 musici) eseguirà i brani su strumenti originali o copie di essi e con una vocalità coerente con quella della “Cappella Palatina” della “Reggia di Versailles”. Un’occasione importante, creata in collaborazione con l’“Associazione Forte di Bard” e la “Fondazione CRT”, “per recuperare – dicono gli organizzatori – una dimensione artistica e storica dell’immenso patrimonio culturale che ci circonda cui troppo spesso non si presta la dovuta attenzione”.

Biglietti ingresso 10 euro (posto seduto non numerato) acquistabile presso la biglietteria del “Forte” oppure online su www.fortedibard.it , per i bambini fino ai 10 anni ingresso gratuito

g.m.

Nelle foto:

–       Locandina “FantasyBard”

–       Giorgio Vanni

–       “Gli Invaghiti”

Una notte al Museo torna sotto il cielo stellato di San Lorenzo

UNA NOTTE AI GIARDINI REALI

Sotto le stelle di San Lorenzo

Giovedì 10 agosto 2023

 

Una notte la Museo torna nel cuore verde di Torino

per una notte sotto il cielo stellato di San Lorenzo alla scoperta dei segreti di

Palazzo Reale e delle sue sorprendenti collezioni

 

Giovedì 10 agosto torna Una notte al Museo, il format ideato e realizzato dall’associazione Club Silencio con l’intento di valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia. L’appuntamento è ai Musei Reali di Torino, uno dei complessi più conosciuti ed evocativi, per l’ultima serata prima della pausa estiva dedicato al più famoso cielo d’estate, quello di San Lorenzo. Si tratta di un momento speciale che porta il pubblico alla scoperta del museo in una maniera insolita e originale, coniugando cultura, arte, musica, performance, food & drink, giochi interattivi e visite agli spazi dei Musei Reali di Torino.

 

La serata si svolgerà dalle 19 a mezzanotte ai Giardini Reali, suggestiva scenografia per le Stelle di San Lorenzo e punto di partenza di un affascinante viaggio nei segreti sabaudi: il pubblico potrà accedere al primo piano di Palazzo Reale, per ammirare la stanza del trono e gli arredi storici, l’Armeria Reale, che espone più di 5.000 oggetti tra cui armi e armature cinquecentesche e, grazie alle visite guidate con CoopCulture, potrà scoprire la Cappella della Sindone, capolavoro architettonico di Guarini.

 

L’intrattenimento musicale prevede un doppio punto sonoro: nel Giardino Ducale, a cura di Disco Denuncia e di John Bringwolves, che porteranno un coinvolgente mix di sonorità elettroniche e ritmiche travolgenti, mentre Alea e l’illustratrice Anna Forlati saranno nella Corte d’Onore di Palazzo Reale con musica ambient e una live painting performance proiettata sulle pareti del patrimonio UNESCO.

Sarà inoltre possibile degustare proposte food gourmet a cura di Van Ver Burger, RustyCone, Furgoncibo e Bell’e Buon oltre a rinfrescarsi in uno dei cocktail & wine bar di Club Silencio.

Non mancheranno le attività di coinvolgimento organizzate appositamente per l’occasione dallo YouthLAB di Club Silencio, i giochi culturali del Play Corner e la VR Experience, un’esperienza immersiva alla scoperta del sistema solare attraverso una simulazione in tempo reale di stelle, pianeti e oggetti celesti.

 

Per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio al link https://clubsilencio.it/next-event/

Allo stesso link è possibile inoltrare l’invito a un amic*

 

INFO

Giovedì 10 agosto 2023, dalle 19 alle 24

Ultimo accesso evento ore 23:00 // Ultimo accesso alle visite ore 22,45

Ingresso + drink + visita Palazzo Reale (1° piano) e Armeria Reale: 20€

Visita guidata Cappella della Sindone: +5€ (posti limitati, acquisto in loco)

Ingresso all’evento da Piazzetta Reale 1, 10122 Torino TO

 

CHE COS’È CLUB SILENCIO

Club Silencio è un’associazione culturale torinese impegnata in progetti esperienziali che stimolino la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio. Club Silencio porta avanti due direzioni progettuali: l’una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’empowerment giovanile locale. Tra i suoi progetti più noti vi è “Una notte al Museo”, che dal 2017 ad oggi ha portato più di 180.000 giovani in oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia. Da ottobre 2022 Club Silencio è certificata ISO 20121 per la “Gestione eventi sostenibili”.

www.clubsilencio.it

Fb e IG @Clubsilencioofficial

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Torino città floreale

La prima Esposizione Internazionale di Arte Decorativa Moderna che si tenne a Torino nel 1902 lanciò una nuova era, una rivoluzione nelle varie espressioni artistiche e nel design che segnò una vera e propria rottura con il passato. Il regolamento dell’evento fu molto chiaro, niente imitazioni, niente rievocazioni del passato, solo rinnovamento, originalità sia nelle forme che nei materiali. Questa nuova tendenza aveva come fonte d’ispirazione la natura ed è per questo che oltre ad “Arte Nuova“, Art Nouveau in Francia, Jungendstil in Germania o Modern Style in Gran Bretagna, si chiamò anche “Arte Floreale“. La vocazione di questa nuova espressione era la sua possibile declinazione nel quotidiano, non esistevano quindi soggetti e ambienti privilegiati o solo grandi opere, al contrario ogni oggetto presente nella vita di tutti i giorni in ceramica, in vetro o di stoffa poteva veicolarne la bellezza e lo stile. Torino, seppur in assenza di una vera e propria scuola o corrente propria, divenne un importante centro espressivo di questo movimento anticlassico e critico nei confronti dell’uniformità beneficiando, grazie alla vicinanza geografica, delle influenze francesi e belga. Tra le opere più note del Liberty a Torino abbiamo Casa Fenoglio-La Fleur, Villa Scott (set di Profondo Rosso di Dario Argento), Un intero Isolato, l’unico così grande in città, tra Via Papacino e Corso Matteotti, il Villino Raby . Girando per la città è possibile ammirare altri meravigliosi capolavori di Arte Floreale, itinerari ricchi di particolari, forme e colori che ci riportano in quel preciso periodo storico.

 

1. Borgo Crimea: partendo dal Ponte Umberto I abbiamo la Casa Camusso-Caselli a Corso Fiume 2, la meravigliosa Villa Crimea a Via Casteggio 2, Villa Scott a Corso Lanza 57, la Palazzina a Via Villa Quiete 1-3, Villino Guarlotti in Via Gatti 10 e al n.24 il Villino Antonietta, la Casa del Custode del Villino Filiberti a Corso Moncalieri 83.

2. Corso Francia, Cit Turin: Villino Raby a Corso Francia 8, Palazzina Fenoglio La Fleur in Via Principi d’Acaja 11, i bellissimi edifici di Via Duchessa Jolanda 17,19,21 – Via Collegno 44,45 – Via Susa 31,33 e il famosissimo Palazzo della Vittoria, con il portone decorato da Draghi, a Corso Francia 23.

3. San Donato: Casa dei Fratelli Padrini a Via Balbis 1, Casa Pecco tra Via le Chiuse e Via Cibrario, sempre a Via Cibrario ai civici 15 Casa Florio, 36 Casa Basso, 54 Casa Girardi, 62 Casa Enrieu. Le Palazzine a via Piffetti 3,5,7,10 e 12, Palazzina Ostorero a Via Beaumont 7.

 

4.Centro Città: la Palazzina – Via Bertola 20 e quella sull’angolo opposto a Via Monte di Pietà 26, sempre a Via Monte di Pietà al civico 4 la Casa della Zoppa, l’Isolato San Lazzaro – Via Pietro Micca 4, l’Isolato intero tra via Papacino e Corso Matteotti, l’Edificio di Via Revel 18 e 20.

 

5. Crocetta: la Palazzina a Via Sacchi 40/42, Casa Avezzano a Via Vico 2, Casa Pozzo in Via Massena 81, Casa Mussino in Corso Re Umberto 71, l’Isolato a mezzaluna in Largo Re Umberto 65, Casa Gamna a Corso Galileo Ferraris 78 e al civico 86 Casa Quadri, Palazzo Pellegrini in Corso Montevecchio 38 e al 50 Palazzo Maffei.

 

Torino è una vera e propria vetrina di splendori di Arte Nuova, una esibizione permanente a cielo aperto, una magnifica esponente di una arte che, come diceva Walter Benjamin, è “…un tentativo che mobilita tutte le risorse dell’interiorità….che si oppone al mondo circostante armato della tecnica”.

Maria La Barbera

 

 

Il Gallo di Brancusi

Il Gallo di Brancusi, il premio offerto a Torino, da Sua Eminenza Teodosio, al poeta greco Dinos Koubatis. 

La consegna del prestigioso premio è avvenuta al termine del simposio denominato „Cultura romena, cultura europea”, evento che si è svolto presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, tra il 26 e il 28 luglio 2023, sotto l’egida della neonata „Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino”.

Durante i due giorni, i torinesi hanno potuto ammirare anche un’impressionante collezione di sculture realizzate dall’artista Rodion Gheorghiță ricostruendo le opere perdute del grande scultore Constantin Brancusi, oltre a opere d arte digitali firmate dal giovane artista Mihai Dionis Barbu, insieme con un manoscritto del 501, appartenuto a Giovanni Cassiano, santo nato nella Scizia minore, la Dobrogea di oggi.
Il Palimpsesto di San Giovanni Cassiano fa parte dell’archivio della Biblioteca Nazionale di Torino ed è stato esposto per la prima volta al grande pubblico, cosa che ha dato maggiore importanza al recente evento tenutosi ai piedi delle Alpi.
Un momento di grande carica spirituale è stato anche la gioia e l’onore di avere al centro di questa azione Sua Eminenza Teodosio, Arcivescovo di Tomis, che ha fatto una bella esposizione della vita di San Giovanni Cassiano, così come di altri Santi, trasmettendo ai presenti messaggi e insegnamenti calorosi, parabole con insegnamenti spirituali.
Durante i due giorni dedicati all’evento, la soglia della Biblioteca Nazionale di Torino è stata varcata da numerosi ospiti d’onore, come il vicesindaco di Torino, Michela Favaro, il filosofo Constantin Barbu, Sua Eccellenza Bogdan Cuza (pronipote del principe Alexandru Ioan Cuza), oltre a insegnanti, giornalisti, scrittori, poeti, artisti, sacerdoti, persone di cultura provenienti dall’Italia, dalla Romania e dall’Europa in generale. Tutti hanno dato lustro alla cultura romena a Torino.
Dinos Koubatis, il poeta premiato a Torino in occasione dell’evento culturale organizzato dall’Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino, in collaborazione con la rivista Ispirazione Romena, è nato ad Atene ed è un rinomato poeta greco che ha dedicato tutta la sua vita all’arte, essendo, oltre che un illustre uomo di cultura, un importante attore e regista in Grecia.
Ha pubblicato oltre 20 libri, i suoi volumi sono stati pubblicati in diverse lingue e venduti in paesi come Grecia, Francia, Polonia, Canada ecc.
Istituita nel giugno 2023, l’Accademia Europea delle Scienze, delle Arti e delle Lettere di Torino nasce con l’obiettivo di difendere la cultura in generale, promuovere la cultura romena e la lingua romena, le nostre tradizioni, promuovere la conoscenza della storia, dell’etnografia, con l’obiettivo di promuovere la scienza in generale.
Il primo evento organizzato a Torino, nella sede della prestigiosa Biblioteca Nazionale della città piemontese, sottolinea la nobile missione che questa organizzazione si assume, sulla base degli obiettivi sopra elencati.
La cultura romena ha oggi un ruolo essenziale nel mondo, un posto che merita. Al fine di rafforzare questo ruolo, l’accademia avrà presto un senato composto da intellettuali romeni, ma anche accademici di diversi stati europei.
Un ringraziamento speciale viene dato da parte dell’Accademia Europea di Scienze Arte e Letteratura al Ministero della Cultura italiana.
 Luiza Diculescu 
Servizio fotografico Mihai Bursuc

“Scacco Matto” con “I Venerdì del CAI”

A Sauze d’Oulx, fresche serate con la “cultura della montagna” nel gradevole Bar – Solarium di Paola Debili

Dal 4 agosto al 1° settembre

Sauze d’Oulx (Torino)

Iniziati il 21 luglio scorso, proseguono, fino al prossimo 1° settembre, le “serate informative e culturali” – i “Venerdì del CAI” – organizzate dal 2018 a Sauze d’Oulx, “Balcone delle Alpi” in Alta Val di Susa, dalla sottosezione sauzina del “Club Alpino Italiano”. L’appuntamento è, come sempre (dopo una fase iniziale ospitata presso la Sala Conferenze dell’“Ufficio del Turismo” di viale Genevris) nella gradevole e simpatica location del Bar – Solarium “Scacco Matto” di Paola Debili, in Piazzale Miramonti, la piazza più alta (panorama “mozzafiato”) del Centro valsusino. In agenda sono ancora sette gli incontri (tutti a partire dalle 21 e a ingresso gratuito) rivolti, in particolare, ma non solo, agli appassionati di montagna e alla secolare architettura “roccia su roccia” che spesso ne contraddistingue magnificamente il paesaggio.

Il prossimo rendez vous è per venerdì 4 agostocon un incontro, a cura di Bruno Dotti, sulle orme tracciate – da Venezia alla Cina del Kublai Khan – e raccontate ne “Il Milione”(“Devisement du Monde”), dal leggendario Marco Polo. E proprio “Viaggio in Afghanistan: Trek sulle orme di Marco Polo” è il titolo dell’incontro condotto da Dotti che, per immagini e con molta capacità di suggestiva narrazione, ci porterà dalle sicure cime di casa nostra alle montagne dell’Hindu Kush, nella zona del Panjshir, oltre i 7mila, montagne definite “senza più futuro”, a causa dei continui conflitti che da mezzo secolo stanno martoriando quel Paese.

Con Paolo Manenti del CAI di Almese, l’appuntamento è invece per giovedì 10 agostoe il tema non sarà certo meno suggestivo del precedente. Manenti racconterà infatti di “Ski Alp in Norvegia”. Come dire, immaginarci di praticare “scialpinismo”, al di sopra del circolo Polare Artico, sulle Isole Lofoten, fra i fiordi norvegesi, sospesi fra mare e cielo e magari in tempi di “aurora boreale”. Cosa di meglio? Ascoltare e sognare. E (perché no?), se possibile, far del sogno una concreta realtà.

Di “Montagne teatri di guerra” (e quanto lo siano state anche per noi,  proprio in Val di Susa, ce lo insegna ancora oggi ciò che resta della “Batteria dello Chaberton”, il forte più alto d’Europa) tratterà invece, sabato 12 agosto, lo storico Gian Paolo Rovetto, mentre di “Naturopatia alpina. Erbe e rimedi popolari per i disturbi di oggi” parlerà, domenica 13 agosto, la torinese, da anni residente ad Avigliana, Loredana Matonti. Laureata in “Scienze Naturali”, la Matonti farà riferimento al suo libro “Erbe e antichi rimedi di ieri, oggi e domani” (“Editrice del Graffio”), frutto di una ricerca decennale condotta proprio in Val di Susa, in cui si tratta scientificamente delle meraviglie compiute, ai fini del benessere umano, da decotti, impacchi, sciroppi, oleoliti, unguenti e quant’altro.

Di grande interesse sarà anche, venerdì 18 agosto, la presentazione del libro, edito da “Zerotre” nel 2022, “Storia della Valle di Susa e della Sacra di San Michele”, scritto dall’architetto torinese, socio del “Lions Club Susa Rocciamelone”, Sandro Sandri. Coverrealizzata dal grande Ugo Nespolo, nel consueto linguaggio visionario in cui si incontrano gran parte delle cifre stilistiche dell’arte contemporanea, il libro nasce con l’obiettivo di apportare, attraverso la vendita, un importante contributo economico alla “Sacra” (fra i più importanti monumenti – simbolo del Piemonte), che per il lungo periodo di pandemia non ha più beneficiato delle quote di ingresso dei numerosi visitatori, mediamente 100mila all’anno.

E, dopo l’incontro a tema – giovedì 24 agosto – su “Fauna e viabilità in Alta Valle di Susa”(nell’ambito del Progetto “Life Wolfalps Eu”), è ancora con la presentazione di un libro che si concludono i “Venerdì del CAI” a Sauze. Si tratta de “La Regina del Labirinto” (edito da “Kubera”) che l’autore, lo scrittore santantoninese Marco Pent presenterà allo “Scacco Matto” la sera di venerdì 1 settembre. Per Per Pent (insegnante in pensione, scrittore nonché appassionato compositore di musica sacra) si tratta ormai del suo quarto romanzo – dopo tre raccolte di poesie e un’autobiografia dedicata agli anni dell’infanzia – un unico libro che per la molteplice varietà dei sentimenti e delle condizioni umane trattate “sembra contenerne – è stato scritto – una decina d’altri”.

Per info: tel. 339/6523306

Gianni Milani

Nelle foto:

–       “Scacco Matto”, Paola Debili con Elisa e Giulia

–       Sandro Sandri

–       Cover “Storia della Valle di Susa e della Sacra di San Michele”