CRONACA- Pagina 983

La polizia municipale sequestra carne e pesce mal conservati

Continuano i controlli della Polizia Locale nei minimarket oggetto di esposti per situazioni di degrado vario nei  quartieri  Aurora e Barriera di Milano. Dopo gli oltre 300 chilogrammi di carne e pesce sequestrati nelle scorse settimane in due minimarket di Corso Giulio Cesare,  nei giorni scorsi, gli agenti  del Comando Territoriale VI della Polizia Locale hanno controllato  un altro esercizio di vicinato via Montanaro.

All’ interno del locale, gli agenti hanno  accertato la vendita di generi alimentari in cattivo stato di conservazione e posto sotto sequestro 42 pesci ( merluzzi e pesce gatto) posti in vendita senza etichettatura e incarto.

Il titolare dell’esercizio, oltre che essere sanzionato per aver esposto la merce ammassata a terra in violazione del Regolamento d’Igiene, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria  per detenzione finalizzata alla vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Situazione simile quella trovata in un circolo privato di lungo Dora Agrigento, dove anche in questo caso, a seguito di una segnalazione e di un controllo approfondito, gli agenti del Comando Territoriale VII hanno posto sotto sequestro giudiziario 50 chilogrammi di carne, pesce e molluschi conservati in contenitori inadatti o privi di protezione e completamente ricoperti di brina.

Il titolare del Circolo, come nel caso precedente, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione finalizzata alla vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Dai beni confiscati alle mafie 900 mila euro per i Comuni

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Il Consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità – nel trentesimo anniversario dell’omicidio a Palermo del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta – una deliberazione di sostegno ai Comuni per la gestione dei beni confiscati alla mafia. Il testo è stato illustrato in Aula dall’assessore Maurizio Marrone

Alle 16.58 l’Aula del Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio in ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta composta dagli agenti: Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina.

La delibera approvata prevede lo stanziamento di 900mila euro su due anni (2022 e 2023) a favore dei Comuni, per riutilizzare beni immobili confiscati alla mafia. Oltre le finalità già previste dalla legge del 2007 (emergenza abitativa, accoglienza rifugiati, progetti socio assistenziali ed educativi, presidio del territorio con punti di accoglienza e di informazione, agricoltura sociale) con il nuovo provvedimento viene aggiunta la possibilità di utilizzare gli immobili confiscati per uffici, comandi e alloggi per gli operatori di polizia locale.

Oltre alla delibera sono stati approvati all’unanimità anche due ordini del giorno collegati.
Il documento a firma Diego Sarno (Pd) chiede che ogni anno vengano emanati i bandi previsti dalla legge regionale 14/2007 per l’erogazione di contributi ai Comuni ed agli enti del Terzo Settore per il riutilizzo dei beni immobili confiscati alla mafia.
L’ordine del giorno presentato da Paolo Bongioanni (FdI), sottolineando l’impegno della Giunta regionale in questo campo, chiede che anche per l’anno 2024 siano stanziati 450mila euro di contributi tesi al recupero dei beni confiscati alle mafie.

Al dibattito hanno partecipato anche i consiglieri: Giorgio Bertola (presidente della Commissione Legalità che ha dato ieri parere favorevole alla delibera), Domenico Rossi (Pd), Diego Sarno (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Marco Grimaldi (Luv), Paolo Ruzzola (Fi).

Guerra alla sosta selvaggia: le multe non perdonano

A Moncalieri la Polizia municipale ha deciso negli ultimi tempi di adottare la linea dura  facendo multe a tutti coloro che parcheggiano in modo “selvaggio”, bloccano il passaggio  dei mezzi pubblici, sostano negli stalli per disabili e impediscono al traffico il regolare flusso. Molte sanzioni vengono effettuate su indicazione  dei cittadini attraverso chiamate al centralino dei vigili urbani per segnalare automobilisti indisciplinati.

Ezio Gribaudo, artista e uomo libero

Di Pier Franco Quaglieni 

La morte di Ezio Gribaudo rappresenta una grave perdita per Torino perché la sua figura, apprezzata a livello internazionale e dai più importanti e famosi  artisti, rappresenta nell’ambito della vita culturale italiana e torinese in particolare un unicum. Gribaudo e’ sempre stato un artista libero rispetto alle consorterie politiche, un esempio di indipendenza rispetto alla liturgia ideologica che è stata egemonica e soffocatrice.
Se Daverio e’ stato l’anti Argan, Gribaudo è stato l’anti Guttuso. Tanto impegnato,  schierato supinamente il secondo  nei confronti del partito comunista, tanto disorganicamente libero il primo.
Avevamo una profonda comunanza di ideali,  anche se Gribaudo è stato  spesso più intransigente di me. In una Torino dominata dalla feroce egemonia gramsciana fin dai tempi in cui un noto pittore si rifiuto’ di fare lezione perché voleva imporre all’Accademia Albertina una giornata di lutto per la morte di Stalin, Gribaudo ha saputo mantenere le distanze, resistendo alle lusinghe e alle minacce, forte dell’apprezzamenzo nazionale e internazionale della sua opera.  Ricordo perfettamente il conformismo plumbeo del mondo artistico torinese, malgrado lo storico Circolo  degli artisti, presieduto dall’avv. Forchino e poi dall’avv. Tartaglino, fosse una realtà aperta davvero unica. Gribaudo ha saputo steccare nel coro. Ricordo due episodi : la candidatura in Forza Italia nel 1994 non coronata dall’elezione in Parlamento che va a disdoro di un partito che a Torino non ebbe mai la più piccola attenzione per il mondo della cultura, se si eccettua l’assessore regionale Giampiero Leo. E ricordo che per aver concesso l’Aula Magna dell’Accademia Albertina per ricordare Oriana Fallaci fu di fatto rimosso dalla prepotenza sindacale della CGIL dalla carica e sostituito con il solito funzionario del vecchio PC. Gribaudo e’ stato davvero un chierico che non ha tradito.  Ed è di conforto che la figlia Paola, così vicina a suo padre intellettualmente e non solo affettivamente, sia oggi Presidente di quell’Accademia che la presidenza di Ezio aveva onorato facendola uscire dal tunnel di un eterno Sessantotto.

Fiat Panda sbatte contro le auto e si ribalta di fronte all’ospedale

All’ora di pranzo di oggi una Fiat Panda il cui conducente per motivi da accertare ha perso il controllo della guida è andata a sbattere contro le  auto parcheggiate nel controviale di corso Turati a Torino, di fianco all’ospedale Mauriziano. La vettura si è ribaltata su un fianco e sono intervenuti i vigili del fuoco per liberare il conducente. L’uomo è stato portato in ospedale per le lesioni non gravi che ha subito.

Finisce al Cto donna ustionata da candela antizanzara

Le fiamme sono scaturite da una candela antizanzara caduta a terra in un appartamento di via Sant’Antonio da Padova a Torino . Questa avrebbe incendiato la tenda della doccia dove si trovava una donna. È stata ricoverata al Cto per le ustioni ma non è in pericolo di vita. 

Alla ricerca di un po’ di refrigerio: le piscine aperte a Torino

Per coloro a cui è negata la fuga al mare o in montagna o se siete alla ricerca di un po’ di refrigerio , durante l’estate le piscine sono la scelta migliore , anche in prospettiva dell’ ulteriore aumento delle temperature previsto nei prossimi giorni.

Gli impianti attualmente aperti in città sono:  Colletta, Franzoj (fino al 4 settembre), Gaidano (fino al 31 luglio), Galileo Ferraris (tutta l’estate), Lido (fino al 30 settembre), Lombardia (fino al 28 agosto), Massari (fino al 31 luglio), Parri (fino al 29 luglio), Sebastopoli (fino al 24 luglio), Sisport (fino al 4 settembre), Torrazza (fino al luglio), Trecate (tutta l’estate) e Vigone (tutta l’estate).

I giorni, gli orari e i costi di accesso sono consultabili sul sito: www.comune.torino.it/torinogiovani. Per poter accedere ad alcuni impianti è necessario prenotarsi sulla piattaforma di TorinoFacile. Ragazzi e ragazze di 14 e 15 anni, attraverso il progetto di PasSporTo, residenti a Torino possono entrare gratuitamente nelle piscine comunali. Nel periodo estivo la gratuità è limitata a cinque ingressi. Per sicurezza è sempre meglio contattare prima le piscine perché giorni e orari potrebbero cambiare.

Marco Aceto

Un sostegno ai profughi ucraini per le cure odontoiatriche

Il Sindaco e gli Assessori competenti si faranno parte attiva per diffondere con tutti i mezzi di comunicazione a disposizione del Comune di Torino il progetto “Cao solidale”, promosso dalla Commissione Albo Odontoiatri (Cao) di OMCeO Torino per offrire visite e interventi odontoiatrici gratuiti in favore dei profughi ucraini e per promuovere altre analoghe iniziative a tutela della salute dei profughi.

Lo prevede una mozione proposta da Ivana Garione (Moderati), approvata il 18 luglio 2022 dal Consiglio Comunale all’unanimità (24 voti favorevoli su 24 consigliere e consiglieri presenti).

Sinora sono già alcune decine gli studi odontoiatrici torinesi che hanno aderito all’iniziativa. Attualmente, sono circa 3mila i profughi sul territorio – ha affermato la proponente – e ci auguriamo che possano essere sempre di più le persone che usufruiscono del servizio, che non ha alcun costo per la collettività.

Nel dibattito in aula, il consigliere Giuseppe Catizone (Lega) ha chiesto di estendere l’iniziativa alle famiglie torinesi in difficoltà, in particolare a bambine e bambini. Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha offerto la propria collaborazione per diffondere il progetto, mentre Pierino Crema (PD) ha precisato che per le famiglie torinesi e straniere in difficoltà sono attivi i servizi dell’Associazione Protesi Dentaria Gratuita, su segnalazione dei Servizi Sociali, e della Dental School. Pietro Tuttolomondo (PD) ha sollecitato un abbattimento dei tempi delle liste di attesa della Regione Piemonte per le visite odontoiatriche. Ben venga la disponibilità di questo servizio aggiuntivo gratuito proposto dai dentisti e la sua diffusione da parte della Città – ha aggiunto Silvio Viale (Lista Civica per Torino).

È un’iniziativa che si aggiunge alle tante altre attivate a Torino – ha dichiarato l’assessore Francesco Tresso – e ci auguriamo di creare un sistema in grado di dare una risposta compatta alle emergenze, per una città sempre più accogliente.

Il Questore sospende la licenza di un bar per 10 giorni

Nella mattina di sabato 16 luglio  il Questore di Torino,  ai sensi dell’art. 100 TULPS,  ha sospeso la licenza di un bar, ubicato in Torino, Corso Vercelli,  sito nel quartiere Aurora, frequentato da numerosi avventori, italiani e stranieri,  che rimarrà chiuso  per giorni 10 decorrenti dal  16 luglio 2022.

E’ il secondo locale a subire il provvedimento cautelare del Questore nel quartiere Aurora nel giro di un mese, a dimostrazione che alta è l’attenzione della Questura verso i disagi rappresentati dai residenti del quartiere.

E’ stato ritenuto  che il locale costituisca fonte di concreto e attuale pericolo per la sicurezza dei cittadini, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico.

L’esercizio  si  trova in una zona ove i residenti hanno presentato numerosi  esposti a causa dei frequentatori dei locali che insistono nella via (schiamazzi, liti, risse).

Il provvedimento è stato adottato al termine  di serrati controlli operati in particolare nel mese di giugno e fino al 9 luglio  da personale del Commissariato “Dora Vanchiglia”, in collaborazione con gli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte messi a disposizione della Questura per rinforzare il dispositivo di controllo del territorio,  durante i quali sono stati identificati tra gli avventori del locale molti   gravati da precedenti di polizia.

 E’ la seconda volta che il locale subisce una sospensione della licenza nel giro di due anni: la precedente risale al giugno 2020 scaturita dal fatto che alcuni avventori,  dediti al gioco di azzardo, sono stati scoperti da un blitz di Agenti della Polizia di Stato.

Controlli nella movida torinese Verifiche in cinque locali, due sanzionati

Nella notte fra sabato e domenica, personale della Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario interforze disposto con ordinanza del Questore nelle zone del centro cittadino maggiormente interessate dalla movida, in particolare nei quartieri Vanchiglia (via Balbo, Piazza Santa Giulia, Piazza Vittorio Veneto),  San Salvario e nell’area del Quadrilatero Romano.

 

Complessivamente, sono state identificate circa 50 persone e controllati 5 esercizi pubblici. Nei confronti di 2 locali sono state elevate altrettante sanzioni amministrative (una per inquinamento acustico e una per vendita di bevande in bottiglie di vetro oltre l’orario consentito).

Un cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, è stato accompagnato presso l’ufficio immigrazione e al termine dei dovuti accertamenti sono state avviate nei suoi confronti le procedure volte alla espulsione dal territorio nazionale.