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Permessi ZTL: dal 20 marzo richieste online

Al via la nuova procedura per la richiesta dei permessi ZTL. Da lunedì 20 marzo 2023 le domande per richiedere l’ accesso alla Zona a Traffico Limitato dovranno essere presentate online utilizzando la nuova piattaforma ZTL.

Non saranno più disponibili i moduli finora utilizzati presenti sulla pagina dedicata della Città di Torino perché non sarà più valida la procedura tramite invio alla casella di posta elettronica.

Per utilizzare il nuovo servizio basterà collegarsi al sito della Città di Torino e da qui al portale Torino Facile – Permessi ZTL. Dopo essersi autenticati tramite Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, sarà possibile prendere visione delle modalità per la presentazione delle istanze e dei vari tipi di permessi –  Blu-A; Blu-B; Cantiere, Veicoli pesanti (VEP), Verde, Borgo Dora – gestiti e rilasciati dalla Città.

Il rilascio dei permessi prevede una fase istruttoria con le necessarie verifiche da parte degli uffici: per questo è sempre consigliabile presentare la domanda per tempo.

Rimane per il momento invariato l’iter per la richiesta dei permessi CUDE, per residenti a Torino con capacità deambulatoria sensibilmente ridotta, ciechi assoluti e altre patologie individuate dall’ASL di competenza. Tutte le informazioni sulla procedura sono reperibili sul sito della Città all’indirizzo Torino Facile – Permessi CUDE e sul sito della Città nella sezione Trasporti e Viabilità – Mobilità per i disabili.

Di nuovo le baby gang: picchiano ragazzo e lo fanno svenire

Una nuova rapina da parte di una baby gang a Torino. Questa volta è avvenuta in via Nigra, nel a Borgo Vittoria, dove un ragazzo di 20 anni è stato  aggredito con violenza. Alcuni giovani lo hanno circondato e preso a pugni sul volto, fino a farlo svenire. Gli hanno rubato 170 euro e sono fuggiti. Quando si è ripreso, il malcapitato ha chiamato i carabinieri.  Poi è stato trasportato all’ospedale San Giovanni Bosco. I carabinieri della stazione Barriera Milano sono riusciti a identificate  due degli aggressori, un 19enne e un 17enne senza fissa dimora.

Badante infedele preleva mille euro dal conto dell’anziana assistita

È stata denunciata dai carabinieri una donna di 48 anni residente nel Vercellese. Dopo accertamenti  e indagini a seguito della querela presentata da una pensionata di 86 anni residente a Candelo i militari hanno denunciato la badante italiana, ritenuta responsabile di furto aggravato in abitazione ed indebito utilizzo di carta di credito, con la quale sono stati prelevati 1000 euro dal conto dell’anziana.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Forte vento a Torino Chiamate ai Vigili del fuoco

Sono già pervenute diverse segnalazioni ai vigili del fuoco da parte di cittadini per il forte vento che dalla tarda mattinata di oggi soffia su Torino. Chiusi tutti gli ombrelloni dei dehors in centro città, mentre pezzi  di cartone, bottiglie di plastica e anche le sedie più leggere dei bar “svolazzavano” per strade e piazze. Particolare attenzione deve essere prestata per eventuali rami pericolanti. C’è da sperare che le folate di vento ripuliscano l’aria dallo smog.

In questa foto un alberello sradicato in via Nizza

Maxi sequestro di droga, la polizia di Torino scopre 1700 chili di hashish

Nel corso delle attività investigative condotte dalla Polizia di Stato, volte al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti, nella mattinata del 21 febbraio , a Torino, veniva arrestato  un uomo di origine maghrebina, regolare sul territorio nazionale, ritenuto responsabile dell’illecita detenzione di circa 190 chilogrammi di  hashish.

In particolare, gli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile acquisivano notizia del probabile arrivo, presso l’interporto “Sito” di Orbassano, di un ingente quantitativo di hashish, proveniente dalla Spagna, destinato anche al mercato di Torino.

Sin dalle prime ore del giorno, gli investigatori approntavano un  servizio di osservazione,  di soggetti e mezzi potenzialmente riconducibili al traffico. L’attività veniva premiata quando il personale di polizia, nel piazzale antistante al distributore di carburanti , riconosceva un maghrebino, già noto agli inquirenti per una precedente condanna passata in giudicato in materia di stupefacenti, che si aggirava con fare sospetto all’interno del parcheggio.

Da quel momento l’attività si focalizzava sui movimenti dello straniero, che subito dopo veniva visto salire a bordo di un furgone a noleggio ed allontanarsi dal luogo.

Gli investigatori davano quindi corso ad un servizio di pedinamento lungo la tangenziale nord e successivamente in  c.so Regina Margherita, dove il furgone attenzionato, all’intersezione con c.so Tassoni, veniva bloccato e sottoposto a controllo.

La perquisizione del veicolo consentiva di rinvenire una pedana contenente numerosi sacchi di pellet provenienti da Malaga (Spagna), al cui interno erano stati occultati 190 chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti da 50 e 100 grammi cadauno. L’autista del mezzo veniva quindi tratto in arresto.

I successivi accurati ed approfonditi accertamenti eseguiti sul mittente e sul destinatario della pedana rinvenuta all’interno del predetto furgone, segnalati sulla bolla di accompagnamento della merce, consentivano di appurare che analoghi colli erano stati recentemente stoccati presso alcuni magazzini e di procedere conseguentemente all’ulteriore sequestro di oltre 1.500 chilogrammi della stessa sostanza stupefacente.

L’intero quantitativo, ammontante quindi a 1.700 chilogrammi di hashish, rappresenta uno dei più rilevanti sequestri di narcotico di questo tipo, operato dalla locale Sezione Antidroga; il valore della sostanza sequestrata, al dettaglio, secondo gli attuali costi di mercato, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale oltre 6 milioni di euro.

Senza fissa dimora cucinano nella cantina di un palazzo: intossicati

Ieri due senza fissa dimora  sono rimasti intossicati dopo essersi entrati nelle cantine di un edificio e aver cucinato accendendo un fuoco con i pochi mezzi a disposizione, in corso Molise a Torino.I condomini si sono accorti  del fumo che aveva invaso le scale. I due sono stati soccorsi e trasportati al Maria Vittoria con un’intossicazione causata dall’inalazione del fumo.

È morto il sedicenne colpito da malore in seggiovia

Non ce l’ha fatta  il ragazzino di 16 anni di Chieri colpito da un malore in seggiovia a Prali nei giorni scorsi. Era ricoverato in gravi condizioni alle  Molinette di Torino. Era stato soccorso  anche con il defibrillatore  e i carabinieri della compagnia di Pinerolo gli avevano praticato il massaggio cardiaco prima dell’arrivo dell’elisoccorso. I genitori hanno dato l’assenso per la donazione degli organi.

Utilitalia: da 7 a 19 i Comuni piemontesi al massimo livello di severità idrica

I numeri forniti dalla Federazione nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. Altri 141 Comuni al livello 2 (severità media), 388 al livello 3 (severità bassa) e 1.922 al livello 4 (severità normale)

 

Ieri  nel corso dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici all’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, Utilitalia (la Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche) ha reso noto che sono 19 i Comuni – segnalati dalle proprie associate – al massimo livello di severità idrica (criticità su parte significativa dell’abitato, riempimento serbatoio integrato con autobotti o atri interventi provvisori di somma urgenza), tutti concentrati in Piemonte: Armeno (NO), Cannero Riviera (VB), Piedimulera (VB), Pieve Vergonte (VB), San Bernardino Verbano (VB), Pettinengo (BI), Strona (BI), Valdilana Soprana (BI), Zumaglia (BI), Demonte (CN), Moiola (CN), Roccabruna (CN), Macra (CN), Isasca (CN), Venasca (CN), Brossasco (CN), Melle (CN), Peveragno (CN), Perlo (CN). Altri 141 Comuni sono al livello 2 (severità media – criticità limitate alle reti locali delle frazioni per abbassamento sorgenti o portate disponibili, riempimento serbatoi secondari integrato con autobotti o altri interventi provvisori di somma urgenza e/o interconnessioni) e 388 al livello 3 (severità bassa – livello di attenzione elevato con attingimenti anormalmente alti e possibili criticità a breve), mentre 1.922 Comuni si collocano al livello 4 (severità normale). Nell’ultima rilevazione del 9 febbraio scorso, i Comuni al livello di severità alta erano 7. Considerando le quantità di precipitazioni attese nelle prossime settimane, ha avvertito Utilitalia, il quadro della situazione rischia di peggiorare ulteriormente.

Giardino Maria Magnani Noya, prima donna sindaco

ALL’ANAGRAFE CENTRALE

NEL 1987-90 FU LA PRIMA DONNA ELETTA SINDACO DI TORINO

Il giardino di fronte all’ingresso dell’Anagrafe Centrale di via della Consolata è stato  intitolato alla memoria di Maria Magnani Noya, avvocata, deputata, parlamentare europea e prima donna sindaca di Torino tra il 1987 e il 1990.

Lo scoprimento della targa è stato preceduto da una cerimonia alla quale hanno preso parte autorità civili e militari, l’ex sindaco Valentino Castellani, Raffaele Gallo in rappresentanza del Consiglio regionale del Piemonte, il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Domenico Garcea, il presidente dell’Associazione consiglieri comunali emeriti della Sala Rossa Giancarlo Quagliotti. Presenti in sala anche tante persone che di Maria Magnani Noya condivisero le battaglie politiche nelle file del Partito socialista Italiano, dagli anni Sessanta in avanti, oltre a un gruppo di bambini e bambine dell’Istituto Sant’Anna accompagnati dalle loro insegnanti

Al tavolo degli oratori sedevano l’assessore Jacopo Rosatelli, la presidente della Circoscrizione 1 Cristina Savio, Marziano Marzano dell’Associazione consiglieri emeriti e Daniele Cantore, già consigliere comunale in Sala Rossa.

Rosatelli ha ricordato quanto sia stata simbolica la scelta di intitolare a Magnani Noya, prima donna sindaca di Torino, con una grande sensibilità sociale e per i diritti, un luogo come il giardino prospiciente all’ex manicomio femminile, chiuso cinquant’anni fa. Cristina Savio si è detta orgogliosa che sia la Circoscrizione 1 a ospitare il ricordo dell’ex sindaca. Più improntati a ricordi personali i contributi di Marziano Marzano e Daniele Cantore, che vissero in prima persona la fase politica che portò Magnani Noya ad assumere la guida della città – designata dal Consiglio comunale, come avveniva allora-  in quello che era un delicato periodo di transizione sociale, economica e urbanistica. Marzano ha anche ripercorso l’itinerario della scomparsa sindaca, dalla prima esperienza Partito radicale all’ingresso, nel 1960, nel Partito socialista torinese del quale divenne una dei principali esponenti, deputata e poi sottosegretaria dal 1972 agli anni Ottanta, sempre impegnata per i diritti civili, soprattutto delle donne e dei lavoratori.

A chiudere la cerimonia, prima del breve corteo fino alla targa da inaugurare, è stato l’intervento della presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, la quale presiede anche la commissione Toponomastica.

La presidente ha definito Magnani Noya come “una donna che poteva permettersi di parlare a ragion veduta, avendo alle spalle una storia straordinaria, nella professione e nell’impegno pubblico, fino a ricoprire quella carica di sindaca che lei stessa definì quale il lavoro più bello, Una carica che ricoprì con rigore e senza fronzoli, lontana da qualunque atteggiamento autoreferenziale. Si occupò costantemente e con passione delle cause legate all’emancipazione femminile e al superamento del pregiudizio nell’attribuzione dei ruoli di vertice, anche nel suo stesso partito.

Fino all’ultimo dei suoi giorni, ha aggiunto Grippo, “Magnani Noya snocciolava ogni volta che ne aveva la possibilità, i pregi e le potenzialità di Torino, che lei fu il primo sindaco a definire bella, non più solo centro industriale, convinta com’era che il fermento culturale e le bellezze architettoniche avrebbero regalato alla città una vita nuova dopo la ristrutturazione industriale. Oggi più che mai possiamo vedere – ha proseguito la presidente della Sala Rossa – quanto sia diventate trasversale quella sua idea di una città bella e civile. Dobbiamo sentire sulla nostra pelle come una responsabilità permanente quella definizione di città civile data da Maria Magnani Noya alla nostra Torino, da lei tanto amata: dobbiamo meritarla, soprattutto in un periodo difficile come questo.

Folgorato dall’alta tensione, 15enne perde le mani

Ha 15 anni il ragazzino  folgorato dai cavi dell’alta tensione che vive nel campo nomadi di Asti.  È ricoverato con prognosi riservata al Cto di Torino dove gli sono state amputate  le mani fino agli avambracci. Si trova in rianimazione, intubato.  Dopo l’incidente, che non si sa se sia avvenuto nei pressi del campo,  non sono stati  chiamati  i soccorsi. Alcuni adulti lo hanno successivamente potato al Cto senza spiegare cosa era accaduto.