CRONACA- Pagina 744

Auto sbanda contro guardrail in tangenziale, in ospedale la donna alla guida

Nel pomeriggio si è verificato un incidente sul raccordo sopraelevato di Moncalieri, versoTorino. A un chilometro dallo sbocco sulla rotonda Maroncelli una Lancia Ypsilon è finita contro il guardrail. La conducente è stata condotta  in ambulanza all’ospedale Santa Croce ma le sue condizioni comunque non destano preoccupazione. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Torino Lingotto e gli agenti della polizia stradale di Torino-Settimo.

Tentano colpo in banca e si schiantano in auto contro una casa

Nella notte tra martedì e mercoledì, nel Biellese, si sono verificati due tentativi di rapina in due filiali della Banca Sella, rispettivamente a Mongrando e Verrone. I malviventi sono riusciti a fuggire a piedi nelle campagne dopo un’improvvisa collisione con l’auto contro una casa, durante la loro fuga. Gli inseguitori, i carabinieri di Cossato, sono riusciti a intercettare il veicolo, ma i ladri sono scappati prima di essere arrestati.

 

Frontale in corso Regio Parco: nello schianto muore un uomo

In uno scontro frontale avvenuto questa mattina in corso Regio Parco a Torino è morto un uomo di 72 anni, di Settimo Torinese. Era al volante di un’Alfa Romeo 147 che si è scontrata con un furgone Fiat Ducato ed è finita contro un muro. Due ragazzini  che erano in auto  con lui e che l’uomo stava accompagnando a scuola sono rinati illesi. L’uomo è morto sul colpo. 

Extinction Rebellion appende striscioni davanti al Grattacielo Intesa Sanpaolo

Questa mattina, alcuni attivisti e attiviste di Extinction Rebellion hanno appeso due grandi striscioni davanti al Grattacielo Intesa Sanpaolo, mentre altri scrivevano messaggi con bombolette di vernice lavabili davanti all’ingresso principale.

L’azione di oggi ha l’obiettivo di denunciare i finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei combustibili fossili. Le persone presenti hanno aspettato, come sempre, l’arrivo delle forze dell’ordine e sono state tutte identificate, perquisite e denunciate.

Operazione “cash box”, frode fiscale per trasferire capitali in Cina: la Gdf sequestra 25 milioni

Operazione della Guardia di Finanza di Torino in Piemonte e Lombardia: Autoriciclaggio e maxi frode all’IVA: sequestri per 25 milioni di euro, 2 persone arrestate. 

 

I soggetti coinvolti, mediante bonifici bancari disposti in modalità home banking, provvedevano, a fronte delle fatture per operazioni inesistenti emesse/utilizzate (volte a dare una parvenza di effettività alle operazioni finanziarie), a trasferire illecitamente capitali verso la Repubblica Popolare Cinese.

Le somme bonificate in Cina, in realtà, venivano successivamente restituite in contanti, in Italia, agli indagati i quali avevano nella loro disponibilità anche conti correnti accesi in Svizzera e in Irlanda.

 

La Guardia di finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica di Asti, ha dato esecuzione alle ordinanze con cui il G.I.P. presso il Tribunale astigiano ha disposto – in relazione ai reati di autoriciclaggio, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento dell’IVA disvelate dagli investigatori – la custodia cautelare in carcere di due persone, gravemente indiziate della commissione dei citati delitti, nonché il sequestro nei confronti di cinque indagati, per circa 25 milioni di euro, in relazione ai profitti illeciti derivanti dai reati tributari commessi.

Le indagini – avviate nei primi mesi del 2021 dal Nucleo di polizia economico finanziaria  Torino e svolte attraverso l’approfondimento di segnalazioni di operazioni sospette, lo sviluppo di indagini finanziarie, l’effettuazione di intercettazioni telefoniche e perquisizioni – hanno consentito di individuare una società di Asti, operante nel settore della produzione di software, che negli anni dal 2020 al 2022 ha ricevuto fatture di acquisto da soggetti economici con sede nella Repubblica Popolare Cinese ed emesso fatture, risultate per operazioni inesistenti, nei confronti di tre distinte società italiane, tutte riconducibili agli indagati, per un volume complessivo di circa 85 milioni di euro.

Tali società, esistenti solo cartolarmente, hanno poiomesso il versamento dell’IVA dovuta all’Erario per circa 13,5 milioni di euro.

Alla luce di quanto ricostruito dai Finanzieri e ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, il meccanismo posto in essere dagli indagati è stato ritenuto finalizzato non solo alla realizzazione di sistematiche frodi fiscali ma anche all’autoriciclaggio.

I soggetti sottoposti alle indagini, mediante bonifici bancari disposti in modalità home banking,provvedevano, infatti, a fronte delle fatture per operazioni inesistenti emesse/utilizzate (volte a dare una parvenza di effettività alle operazioni finanziarie poste in essere), a trasferire illecitamente capitali verso la Repubblica Popolare Cinese.

Dalle investigazioni è emerso come le somme bonificate in Cina venissero, in realtà, successivamente restituite in contanti, in Italia, agli indagati i quali avevano nella loro disponibilità anche conti correnti accesi in Svizzera e in Irlanda.

Per tale servizio di “monetizzazione” veniva riconosciuta all’intermediario cinese, cui gli indagati facevano ricorso, una commissione pari all’1% degli importi da trasformare in “cash”. Il ritiro fisico del contante è risultato avvenire in varie località del Nord Italia (in una circostanza lo scambio sarebbe avvenuto anche a Parigi).

Dall’esame della documentazione acquisita è, altresì, emerso che alcuni indagati, quando organizzavano le operazioni di ritiro del denaro contante, si riferivano allo stesso definendolo “scatola” (in qualche caso, si è verificato che a “una scatola” corrispondesse la somma di mille euro).

Il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Asti, ravvisando in capo agli indagati i gravi indizi di colpevolezza nonché il pericolo di fuga e di reiterazione delle condotte criminali, ha pertanto disposto il provvedimento restrittivo della libertà personale eseguito dalle Fiamme Gialle torinesi.

Tornano i webinar di Poste Italiane sull’Educazione Digitale

Startup e digitalizzazione: uno strumento di innovazione del sistema Paese

Torino, 16 maggio– Anche in provincia di Torino tornano i webinar di Poste Italiane sull’Educazione Digitale. Gli eventi sono completamente gratuiti e dedicati a favorire la consapevolezza e le conoscenze di tutti i cittadini su tematiche di grande attualità, quali la “rivoluzione” tecnologica e digitale. 

In un mondo in continua evoluzione le startup trovano terreno fertile per esplorare e mettere in atto soluzioni innovative, la loro agilità e creatività forniscono lo stimolo a creare nuove opportunità di business. Un ambiente dinamico con grandi opportunità di business capace per questo di attirare l’attenzione degli investitori, sia italiani che internazionali.

Mercoledì 17 maggio, durante la sessione dal titolo  “Innovazione e startup: quale è il ruolo e la valenza nell’ecosistema di innovazione”, il relatore Alessandro Leonardi, responsabile Open Innovation Poste Italiane, illustrerà come nascono e crescono le startup, come si possono integrare nelle dinamiche industriali e contribuire allo sviluppo del sistema Paese.

L’evento si terrà in diretta a partire dalle ore 17 e sarà possibile partecipare dal link e presentare le domande via chat.Le attività del progetto di Educazione Digitale della Corporate University possono essere seguite anche sui canali social LinkedIn, Facebook e Twitter di Poste Italiane attraverso l’hashtag #educazionedigitale e nella sezione storie di Instagram.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio programma di Poste Italiane quale guida per i cittadini nello sviluppo di conoscenze e sempre maggiori competenze tra tecnologia e digitalizzazione. in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. 

 

 

Ospedale alla Pellerina, seduta aperta in Regione

La costruzione del nuovo ospedale nella zona nord ovest dell’Asl Città di Torino è indispensabile: lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità aprendo la seduta aperta del Consiglio regionale che si è svolta ieri nell’Aula di Palazzo Lascaris.

Dagli studi effettuati, ha aggiunto l’assessore, risulta ottimale la dimensione di 511 posti letto su una superficie di 76,5 mila metri quadri su più piani, con un’occupazione di suolo di circa 20 mila metri quadri. Le aree individuate dal Comune sono sette: l’area giostre della Pellerina, la Vitali, il Comando dei Vigili del fuoco di corso Regina Margherita, la Regaldi, quella tra corso Regina Margherita e via Pietro Cossa, l’area Vallette e quella dell’ex macello di via Traves. Tra queste la prima è risultata la localizzazione migliore.

La parte edificata si limiterà all’attuale giostrai, preservando completamente la zona verde del parco.

È poi intervenuto l’assessore all’Urbanistica di Torino, che ha sottolineato come la scelta della Pellerina sia una scelta tecnica, basata su studi accurati. Non si tratta di un’area priva di criticità ma la Regione e il Comune, ciascuno per la propria parte, intendono farsene carico, a cominciare dalla compensazione delle aree di suolo occupate.

I presidenti delle Circoscrizioni 4, 5 e 6 hanno condiviso la necessità di una nuova struttura ospedaliera ma avrebbero preferito un maggiore coinvolgimento nella scelta della sua ubicazione.

Il direttore generale della Asl Città di Torino, Carlo Picco, ha auspicato che la struttura venga costruita in tempi rapidi, dal momento che da quasi settant’anni a Torino non si fa un nuovo ospedale. Il Maria Vittoria, ha aggiunto, è l’ospedale con il maggiore numero di passaggi in pronto soccorso di tutto il Piemonte, quasi 80 mila l’anno, ma è ormai del tutto obsoleto.

Anche il vicepresidente dell’Ordine medici di Torino Guido Regis e il coordinatore di Cittadinanza attiva – Tribunale del malato Mauro Bidoni hanno sottolineato la necessità di coinvolgere maggiormente la popolazione nei processi decisionali, mentre la segretaria generale della Cgil Torino Gabriella Semeraro, parlando a nome di Cgil, Cisl e Uil ha chiesto che l’impostazione della nuova struttura tenga conto della contrazione delle nascite e della tendenza all’invecchiamento della popolazione.

Chiara Rivetti della Segreteria regionale Anaao-Assomed ha quindi raccomandato che le scelte messe in atto da Giunta e Comune siano trasparenti, condivise e ponderate; il coordinatore nazionale di Migep Angelo Minghetti ha chiesto che si faccia chiarezza sul futuro di Maria Vittoria e Amedeo di Savoia.

Piena adesione a quanto messo in atto da Giunta e Consiglio è stata espressa da Daniele Imperiale del Comitato Nuovo Ospedale Maria Vittoria-Amedeo di Savoia, mentre la vicepresidente di Italia nostra di Torino Maria Teresa Roli e il vicepresidente di Pro Natura Torino Emilio Soave, intervenuto anche a nome di Wwf e Legambiente, si sono detti contrari alla scelta di un’area libera in una città che necessita di aree verdi.

La capogruppo di M4o-Up ha lamentato la mancanza di condivisione della scelta con il territorio e ha aggiunto che la Pellerina non pare il sito più idoneo, perché esondabile.

Per il Pd si tratta di una decisione e di un investimento importante, dal momento che Torino ha drammaticamente bisogno di nuovi ospedali: si può discutere e ragionare tenendo insieme le esigenze urbanistiche e sanitarie oltre ai bisogni di salute della popolazione.

Per Ev non è in discussione la scelta di costruire un nuovo ospedale ma quella dell’area, che si teme possa non essere sufficiente e idonea. Bonificare l’area dell’ex Thyssen avrebbe potuto rappresentare l’occasione per restituire quegli spazi ai cittadini.

Il M5s ha denunciato che la scelta dell’area della Pellerina potrebbe comportare l’abbattimento di circa duecento alberi: le bonifiche in aree alternative richiedono tempo, ma non è un buon motivo per andare a impattare su aree verdi e terreni liberi.

Per i Moderati il sindaco di Torino e il presidente della Giunta avrebbero potuto chiedere una bonifica dell’area industriale della ex Thyssen a spese dei proprietari dell’azienda quale risarcimento alla città. È necessario procedere per assicurare all’ospedale le strutture e le tecnologie necessarie per il personale e per i pazienti.

Anche Luv ha lamentato il mancato confronto con le parti sociali. Pur comprendendo la necessità di agire in fretta e procedere nell’iter, si rende necessario che la Giunta sia chiara e certa sulle risorse.

Fdi ha sottolineato che i problemi legati alla localizzazione non devono far perdere di vista la notizia principale: la nascita di un nuovo ospedale. Comune e Regione sono giunti all’individuazione dell’area in seguito a studi tecnici e si auspica che, poiché l’iter è ancora lungo, per il futuro il Comune tenga in maggior considerazione gli enti ad esso collegati, a cominciare dalle Circoscrizioni.

Per la Lega, il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato l’impegno degli operatori sanitari che lavorano in condizioni drammatiche, in strutture in continua manutenzione, inadeguate a un paese civile. Il nuovo ospedale deve essere fatto e oggi ci sono le condizioni. Non è vero, ha aggiunto, che la maggioranza è divisa e ha annunciato la presentazione di un atto di indirizzo per sostenere la realizzazione del nuovo ospedale: che sia fatto al meglio e velocemente, per arrivare presto alla posa della prima pietra.

Al termine l’assessore all’Ambiente ha assicurato che il nuovo ospedale interesserà esclusivamente l’area al momento presa in considerazione e non si espanderà; il percorso condiviso con il Comune, inoltre, è finalizzato a minimizzare gli impatti ambientali anche attraverso compensazioni. Proprio a questo scopo, ha concluso, si sta lavorando con il Politecnico di Torino alla definizione di linee guida alla progettazione ecocompatibili e sostenibili.

Comitato Salviamo la Pellerina: “Alla fiera dell’ipocrisia”

Oggi abbiamo assistito ad una dimostrazione di quanto la politica torinese e piemontese sia lontana dai cittadini e dalla difesa dell’ambiente. Partiti di governo e cosiddetti dell’opposizione, con rare eccezioni, presso la sala del Consiglio regionale del Piemonte si sono distinti per avvallare la scelta fatta fuori dalle aule consiliari, senza alcun dibattito pubblico preliminare, senza aver ascoltato i vari comitati dei cittadini, le varie associazioni degli ambientalisti, le stesse organizzazioni sindacali o i rappresentanti delle circoscrizioni.
In un’aula, per lo più deserta nella parte dei consiglieri di maggioranza, si è inscenata la farsa dell’illustrazione della scelta dell’area della Pellerina come migliore area individuata dai tecnici sia del Comune di Torino che da parte di quelli della Regione, così come esposto dall’assessore Icardi che, ovviamente, pochi minuti dopo l’esposizione sua e dell’assessore all’urbanistica della Città di Torino Mazzoleni, ha pensato bene di andarsene senza ascoltare il poco dibattito consentito. Scelta tecnica, ribadita più volte e non politica. Peccato che il Comune non ha neppure chiesto un parere preventivo alla propria divisione “Verde e Parchi”…
Criteri molto discutibili per la scelta dell’area dove individuare il nosocomio, con la premessa che l’individuazione non poteva prendere in considerazione aree da bonificare. Su questo punto diversi interventi hanno ribadito la necessità di bonificare l’area della Thyssen, ovviamente a spese di chi ha inquinato come previsto dalla legge, ma vista l’urgenza tutti hanno convenuto, sia dall’opposizione (con esclusione dei 5 stelle, del gruppo Misto Europa Verde e del gruppo misto Unione Popolare) che dagli esponenti della maggioranza che l’area della Pellerina non può essere cambiata, spostando la tematica sugli aspetti sanitari piuttosto che quelli ambientali.
Con giri di parole, con un linguaggio “politichese”, supportati da diversi interventi per lo più di sanitari e contrastato da pochi interventi riservati alle sole associazione ambientaliste riconosciute (10 minuti in tutto), senza concedere la possibilità di intervenire a chi rappresenta veramente, dal basso i cittadini ossia al Comitato Salviamo la Pellerina e agli altri comitati facenti parte di Resistenza Verde, si sono trovati d’accordo a realizzare il nuovo ospedale in un parco, nel più grande polmone verde della Città, in barba agli aspetti idrogeologici, di traffico, di mancate bonifiche e soprattutto in barba ai cittadini. Una vera e propria passerella che ha rappresentato una vera fiera dell’ipocrisia da parte di chi a parole difende l’ambiente ma nei fatti porta avanti logiche che con l’ambiente e il bene comune non hanno nulla a che fare.
Ribadiamo che è scandaloso che un gruppo spontaneo di cittadini, unitamente ad Associazioni torinesi che hanno subito condiviso la delicatezza del problema, che sollevano domande serie e tecnicamente argomentate e ben lungi dalla protesta meramente emotiva, vengano regolarmente osteggiati e con il rifiuto di prendere seriamente in carico tali domande proprio da coloro che in definitiva dovrebbero essere null’altro che i Rappresentanti dei primi. E’ il crollo della politica, con conseguente palesata assenza di democrazia sia per la mancanza di coinvolgimento iniziale dei veri rappresentanti dei cittadini, sia oggi per non aver neppure ascoltato le loro voci.
La loro arrogante mancanza di trasparenza e rispetto fanno pensar male, molto male…

Comitato Salviamo la Pellerina Coordinamento Resistenza Verde

Motociclista ferito a una gamba nello scontro con un’auto a San Salvario

Un incidente si è verificato in corso Dante a Torino, coinvolte una moto e una Fiat Tipo. Il conducente della moto  ha subito un infortunio alla gamba. Il 118 è intervenuto con il personale medico per fornire le cure e trasportare il motociclista in ospedale. La Polizia Locale è stata chiamata sul posto per indagare sulla dinamica dell’incidente e stabilire le eventuali responsabilità dei conducenti coinvolti.

 

Come va la tua pressione? Misurazione gratuita alle Molinette

Postazioni per la misurazione della pressione arteriosa nell’atrio dell’ospedale Molinette della Città della Salute e una conferenza sul tema nell’Aula Magna di Medicina Interna dell’ospedale Molinette
Mercoledì 17 maggio, in occasione della XIX Giornata Mondiale contro l’ipertensione e delle Settimane della Scienza, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino si svolgerà l’iniziativa “Come va la tua pressione? Fermati 5 minuti e scoprilo con noi. Misura e controlla la pressione”, promossa dal Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro Eccellenza ESH – Medicina Interna 4 universitaria della Città della Salute – Centro Ipertensione Arteriosa (responsabile professor Franco Veglio) e con il patrocinio della SIIA (Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa e Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa).
Dalle ore 9,30 alle ore 16,40, nell’atrio delle Molinette (ingresso corso Bramante 88), verranno posizionate alcune postazioni, dove i medici internisti del Centro Ipertensione Arteriosa effettueranno, per tutti coloro che lo desiderassero, la misurazione della pressione, affiancati da dietisti e dietologi, che forniranno consigli nutrizionali relativi all’ipertensione arteriosa.
Alle ore 18, nell’Aula di Medicina Interna (via Genova 3-14) si svolgerà la conferenza “Sotto centoventiottanta: alla ricerca della pressione perfetta”, con relatori il professor Franco Veglio ed il dottor Franco Rabbia.