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A Torino inaugurata via Virginia Angela Borrino, donna medico

Con l’intitolazione di un interno di via Pasteur la Città di Torino ricorda Virginia Angela Borrino, medico e pediatra nata a Cossato (Biella) nel 1880 e scomparsa a Torino nel 1965. 

Una storia straordinaria di umanità, caparbietà e dedizione raccolta nell’autobiografia ‘La mia vita. Memorie di una donna medico’ (edizioni Hoepli) curata dal pronipote Enrico Nicolini che nel corso della cerimonia ha ricordato la storia della donna-medico che svolse la professione con coraggio e abnegazione nel primo ’900 dopo la laurea conseguita all’Università di Torino nel 1905. La professoressa Borrino ha lasciato un grande ricordo di sé nelle sedi universitarie in cui ha lavorato: Torino, Siena, Sassari e Perugia ed è stata insignita dell’onorificenza di professore emerito e Commendatore della Repubblica Italiana. Una vicenda ricordata dalla presidente del Consiglio comunale di Torino Maria Grazia Grippo che ha evidenziato la nomina storica di Borrino nel 1931 quando andò a dirigere la clinica universitaria di pediatria di Perugia, prima donna docente di pediatria e prima donna direttrice di clinica universitaria in Italia. 

Le sue origini piemontesi sono state ricordate dal sindaco della natia Cossato – Enrico Moggio – giunto a Torino per la cerimonia accompagnato dal gonfalone dove ha evidenziato il debito di riconoscenza che la famiglia Moggio conserva per gli insegnamenti tramandati dalla professoressa Borrino ai familiari del sindaco, medico anch’esso come alcuni componenti del proprio nucleo. 

Soddisfazione è stata espressa dalla Circoscrizione 4 dove sorge via Borrino nelle parole della vicepresidente Sara Cariola. All’inaugurazione è intervenuto Fabiano Zanchi che ha portato il saluto dell’Asl ‘Città di Torino’.

Usuraio in manette dopo il doppio tentativo di incendiare un negozio

L’uomo è gravemente indiziato del delitto di usura

La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Torino, in data 19 aprile 2023, all’esito di una complessa indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del capoluogo piemontese a carico di un cittadino italiano, gravemente indiziato del delitto di usura, con contestuale sequestro preventivo di beni.

 

L’indagine traeva avvio da due tentativi di incendio che avevano interessato un esercizio commerciale cittadino. In entrambe le occasioni, ignoti avevano cosparso di liquido infiammabile la saracinesca dell’esercizio e, per mero caso fortuito, la combustione non aveva avuto sviluppo.

 

In sede di denuncia, il titolare dell’esercizio commerciale aveva riferito di non aver mai ricevuto minacce da alcuno, pur precisando di versare in seria difficoltà economica, a causa del netto calo di lavoro che aveva subito durante la recente pandemia.

 

Le difficoltà finanziarie esternate alimentavano l’ipotesi investigativa che il commerciante potesse essere vittima di usura e che gli atti denunciati potessero essere ritorsioni per il mancato pagamento di quanto preteso dai suoi “creditori”.

 

L’attività d’indagine, pur non consentendo di identificare gli autori materiali degli atti intimidatori, si concentrava su un uomo italiano, che risultava prestare denaro contante a soggetti in difficoltà finanziaria, ottenendo in cambio interessi usurari.

 

In virtù degli elementi acquisiti, emergevano infatti prestiti, effettuati al titolare dell’esercizio commerciale oggetto degli atti intimidatori, con un tasso di interesse del 50% mensile (600% annuo); nel corso dell’indagine si evidenziavano, peraltro, ulteriori e simili condotte poste in essere dall’indagato in danno di altri due commercianti torinesi.

 

La Procura procedente, tenuto conto della gravità e sistematicità delle condotte che, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbero ascrivibili all’indagato, otteneva l’emissione del provvedimento cautelare in argomento, nonché il sequestro preventivo dei beni (consistenti nella somma di euro 66.000,00 circa ed in due orologi di pregio del valore commerciale complessivo di circa euro 150.000,00).

Schianto sulla Torino-Savona, un ferito grave

Un incidente è avvenuto  sull’autostrada Torino-Savona, nel tratto tra tra Marene e Carmagnola.  Due auto si sono scontrate e uno dei due conducenti è rimasto ferito gravemente. L’uomo è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Cuneo. L’altro conducente ferito in modo meno grave, è stato portato in ambulanza all’ospedale di Savigliano.

Due pusher in manette: guadagnavano mille euro al giorno

Nella perquisizione della casa di una persona accusata di avere rubato il cellulare da un’auto i poliziotti hanno trovato elementi di spaccio di eroina e cocaina. Gli agenti della squadra mobile della polizia di Novara hanno così arrestato due presunti spacciatori. Un servizio di osservazione ha consentito ai poliziotti di bloccare uno dei due mentre cedeva una dose. È stato stimato il giro d’affari in circa mille euro al giorno, circa venti cessioni di dosi quotidiane.

Extinction Rebellion benda il Duca d’Aosta

Questa mattina  a Torino diversi attivisti climatici e rappresentanti della società civile, hanno bendato gli occhi della statua del Duca d’Aosta in piazza Castello, e la statua di Mazzini in corso Andrea Doria. La protesta è in solidarietà con Mattia, 21enne denunciato dalla Questura di Vercelli la scorsa settimana per aver compiuto lo stesso gesto.

22 aprile: Giornata regionale per l’invecchiamento attivo

La ricorrenza, che cade nell’anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, è stata istituita con la legge regionale 17/2019, “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo”, che – in un contesto di forte innovazione sociale caratterizzato anche dall’aumento dell’età anagrafica e dell’aspettativa di vita – si propone di riconoscere le potenzialità e la ricchezza del contributo degli over 65 per il bene della società.

Entro il 2050 – secondo le previsioni delle Nazioni Unite – la percentuale della popolazione mondiale di oltre 60 anni raddoppierà, passando dal 12 al 22% e già oggi, in Italia, oltre il 21% della popolazione è anziana.

Definito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come “processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano” l’invecchiamento attivo, unito alla prevenzione e a stili di vita corretti, rappresenta senza dubbio un utile strumento per affrontare con consapevolezza l’avanzare dell’età.

L’Arci Torino remixa le canzoni antifasciste

CREARE BRANI E REMIXARE LE CANZONI ANTIFASCISTE

Nasce il portale dell’Arci di Torino dedicato al “Concerto per la Resistenza”, andato in scena al Teatro Gobetti nel 1964

 

Non solo un archivio ma un social. E’ online oggi “Risuona la Resistenza”

 

Nel 1964 il Circolo Arturo Toscanini invitava tre grandi della musica – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – a comporre opere musicali dedicate alla Resistenza sui testi poetici di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Corrado Govoni, Bini (nome da partigiano di Giovanni Serbandini), Alfonso Gatto e Tito Balestra. Le tre opere in prima assoluta sono state rappresentate, insieme al “Concerto funebre per Duccio Galimberti” di G.F. Ghedini, il 14 ottobre del 1964 al Teatro Gobetti dall’orchestra del Circolo stesso diretta da Mario Rossi, allora direttore dell’orchestra sinfonica della RAI.

Quel giorno Enzo Lalli, presidente e fondatore dell’Arci di Torino, registrò quell’evento e quel nastro è stato restaurato, digitalizzato ed ora è distribuito gratuitamente online.

Il nastro del concerto – organizzato e commissionato dal Circolo Toscanini e dall’Arci di Torino – è stato scoperto durante il progetto di riordino e valorizzazione dell’archivio del Circolo portato a termine dell’Istituto Fondazione Piemontese Antonio Gramsci. L’archivio è una donazione di Enzo Lalli, fondatore dell’Arci di Torino, primo presidente e protagonista diretto delle attività del Circolo: il nastro che nel 2020 si pensava perduto è stato donato dal figlio di Enzo, Alberto, prematuramente scomparso nel 2022. Ora questo patrimonio diviene pubblico e soprattutto utilizzabile dai musicisti italiani: https://www.risuonalaresistenza.it/

“Risuona la Resistenza” è infatti il portale – che viene varato oggi – dove si possono trovare i documenti che raccontano la storia di quel giorno e delle persone che hanno contribuito a quel momento. Ma la vera chicca è che viene messa a disposizione una bacheca di campioni musicali a disposizione degli utenti registrati per essere scaricati e riutilizzati in nuove composizioni.

Dunque, un progetto di ascolto, di rilettura e di rielaborazione musicale, uno spazio virtuale dove non solo si può prendere coscienza del “Concerto per la Resistenza” e del suo valore ma anche attingere da alcuni campioni: sono stati selezionati dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto. L’obiettivo è far sì che musicisti da tutta Italia li utilizzino per nuove composizioni che diventeranno omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla Resistenza.

Spiega Max Borella di Arci Torino: «La valorizzazione della registrazione del Concerto de ‘64 attraverso questo portale è fondamentale per uscire dall’ottica archivistica e approdare ad una dimensione creativa e costruttiva. Allora le avanguardie musicali e letterarie italiane furono utilizzate dall’ARCI per omaggiare il cambiamento radicale dato dalla Resistenza alla nostra vita e ora quelle medesime composizioni sono pronte per essere rielaborate, incorporate, destrutturate a favore di un narrato rinnovato della nostra Liberazione». Aggiunge una riflessione: «L’avanguardia che è cambiamento e rivoluzione per l’arte come lo fu la Resistenza per la nostra libertà, ora torna ad essere fruita e composta come elemento dirompente e rappresentativo dell’antifascismo e dei valori che la lotta partigiana ci ha regalato».  Dunque, “Risuona la Resistenza” è un progetto collettivo di diffusione culturale «che vuole stimolare la creatività musicale a partire da una base comune di valori: i valori della Resistenza e dell’antifascismo».

Matteo D’Ambrosio, direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, spiega: «Con questo progetto l’Archivio del Circolo Toscanini e il Concerto per la Resistenza riprendono vita. La digitalizzazione dell’archivio assume la duplice funzione della conservazione e della valorizzazione, mettendo a disposizione di compositori e compositrici brani che rivivono e assumono altre forme grazie alla possibilità di integrarli in altre elaborazioni, perseguendo i principi e i valori per cui il Circolo fu fondato».

Il funzionamento del portale e del social

 

Una volta entrati nel portale www.risuonalaresistenza.itè possibile navigare liberamente tra i documenti del concerto, leggere i materiali di sala e le partiture originali, conoscere i protagonisti di quel giorno, ascoltare direttamente da Spotify  la registrazione live e documentarsi su quel momento.

In aggiunta, ci si può registrare creando un profilo musicista: così facendo, si accede a un’area riservata dove poter scaricare i campioni audio. E’ possibile, poi, utilizzare questi campioni per le proprie composizioni dedicate alla Resistenza e alla Liberazione che una volta ricaricate sul profilo potranno essere ascoltate dagli altri utenti.

Il Circolo Toscanini: una delle più grandi esperienze culturali del dopoguerra

 

Il Circolo Toscanini rappresenta nel dopoguerra una delle più grandi esperienze culturali della città di Torino. Fu fondatore dell’Arci stessa nel 1957 ed era composto da musicisti, amanti della musica, persone di cultura, ex partigiani, giornalisti, lavoratori e lavoratrici, tutti accomunati dalla matrice antifascista, alcuni protagonisti diretti della lotta di Liberazione e ispirati da sempre dai principi della Resistenza.

L’archivio del Circolo, divenuto di proprietà dell’Arci di Torino dopo la chiusura dell’associazione, è stato dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” dalla Sovrintendenza archivistica e bibliografica della regione Piemonte e Valle d’Aosta. La Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci ha riportato alla luce tanti dei tesori che questo fondo nascondeva, tra i quali questo nastro che oggi è alla portata delle orecchie di tutti.

L’intero lascito dell’associazione è consultabile sull’HUB 9centRo, la piattaforma archivistica del Polo del’ 900: https://archivi.polodel900.it/

https://www.arcitorino.it/p/304/archivio-del-circolo-musicale-arturo-toscanini-valorizzazione-e-riordino.html

 

PARTNER

 

Questo progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento della Regione Piemonte e grazie al supporto dell’Istituto Piemontese Antonio Gramsci che ha curato il fondo Toscanini,

L’associazione Dewrec ha suguito il restauro del nastro e l’esportazione dei campioni, mentre il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino si è reso diponibile a diffondere la notizia del portale e le sue opportunità ai suoi studenti. Parimenti il circolo Margot di Carmagnola presso la sua scuola di musica. Hanno collaborato a questo progetto e hanno selezionato i campioni musicali i Maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto che nella loro vita, in maniera diversa, hanno approcciato i contenuti del lascito dell’associazione Toscanini. Le grafiche del portale, invece, sono dell’artista Vittorio Campanella che già nel 2020 aveva seguito la realizzazione della copertina del disco.

 

Requisiti igienici carenti, sanzionati due ristoranti

I poliziotti del Commissariato di P.S. San Secondo, con l’ausilio degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del personale della Polizia Municipale sezione I Centro-Crocetta hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio. Insieme all’ASL-SIAN e lo SPRESAL si è proceduto, inoltre, alla verifica del rispetto delle normative attinenti alla sicurezza sul lavoro e delle condizioni di igieniche presenti all’interno degli esercizi commerciali.

L’attività si è in particolare concentrata su due locali commerciali:

Un ristorante cinese di Corso Rosselli, dove gli Ispettori del servizio SIAN hanno riscontrato che il locale cucina presentava pareti e soffitti anneriti da vapori e l’assenza della prevista lavastoviglie. Il locale adibito al deposito di alimenti era collocato nel cortile e risultava privo dei requisiti strutturali e igienici. I congelatori a pozzetto erano sporchi e gli alimenti, privi di etichetta sulla tracciabilità, erano in pessimo stato di conservazione. Anche il locale spogliatoio risultava sporco e impolverato.

A seguito di quanto riscontrato, gli ispettori dell’ASL, SPRESAL e Polizia Municipale sanzionavano amministrativamente il proprietario per complessivi 2.100 euro. Ai pozzetti frigo venivano apposti i sigilli con il divieto di manipolazione e lavorazione dei prodotti ivi contenuti.

In un ristorante peruviano di Via San Secondo, invece, gli ispettori dell’ASL hanno riscontrato nel locale cucina condizioni di pulizia precaria, con sporcizia diffusa sul pavimento, cappa aspirante con colature di grasso e pareti annerite e sporche.

Gli Ispettori del SIAN e la Polizia Municipale sanzionavano il proprietario per 2.000 euro.

Nel corso dell’attività i poliziotti hanno identificato 69 persone e controllato 26 veicoli.

Una persona è stata sanzionata amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente. Un’automobilista invece è stato sanzionato per la mancata revisione del veicolo.

Ascom, un comitato contro il degrado delle vie di Torino

L’appello alle istituzioni per pianificare e programmare insieme un piano di pulizia e mantenimento del decoro urbano. Presidente Coppa: «i nostri imprenditori sono disponibili a dare il loro contributo affinché la città ritrovi la gradevolezza che le è propria»

 Emerge con forza dall’Assemblea di Ascom Torino e provincia la volontà di porre fine al degrado delle vie cittadine e di migliorarne il livello di sicurezza. Da qui la nascita spontanea e immediata di un Comitato contro il Degrado e per la Sicurezza partecipato dagli imprenditori del Commercio, del Turismo e dei Servizi, al quale hanno aderito le categorie sindacali da Federalberghi, a EPAT, alle guide turistiche GIA.

L’obiettivo del Comitato è quello di affrontare i problemi legati al degrado urbano e alla sicurezza di tutte le vie cittadine, non solo quelle del centro, riunendo allo stesso tavolo i rappresentanti dei vari territori. «I nostri imprenditori – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – si sono resi disponibili a impegnarsi in prima persona quando si tratta di migliorare le condizioni che possono favorire una maggiore frequentazione delle vie in cui hanno le attività. Molti se ne occupano già spontaneamente, ma solo attraverso un coordinamento con le istituzioni e la collaborazione di tutti Torino potrà davvero fare un salto di qualità».

Sporcizia per strada, scritte sui muri, arredo urbano rovinato, immondizia e scarsa illuminazione sono le tematiche più urgenti, insieme alla presenza dei senza tetto, per i quali non è ancora stata trovata una soluzione data la delicatezza del tema. La problematica è particolarmente presente nelle zone soggette a desertificazione commerciale, ma è altresì sentita come impellente anche nelle vie dello shopping. «Ci sono eventi eccezionali – prosegue la presidente Coppa – come i cortei no vax e degli anarchici, che creano danni ingenti e mettono a rischio la frequentazione del centro soprattutto nel week end. Ma ciò che ci preoccupa maggiormente è la quotidianità del degrado e dell’insicurezza. Il rischio è quello di ‘abituarsi’ e considerare normale quello che normale non è».

Un tema urgente da affrontare è quello del degrado legato ai negozi vuoti. Dove si spegne la luce di una vetrina si crea immediatamente una sacca di sporcizia, di scarsità di igiene, di bivacco, e di insicurezza. Il Comitato intende perciò affrontare i problemi non solo nelle vie tradizionali dello shopping in centro, ma anche nelle vie degli altri quartieri della città, coinvolgendo gli Assessorati di riferimento, le istituzioni a tutti i livelli e le partecipate come Amiat (con la quale c’è già un tavolo di lavoro sulla raccolta differenziata) e Iren, accanto alle Associazioni e ai Comitati di via. «Nel momento in cui riusciamo a fare rete con tutti i soggetti interessati – conclude la presidente Coppa – i nostri imprenditori sono disponibili a metterci del proprio. Vogliamo tutti una città gradevole e sicura, che da un lato sostenga la piacevolezza del consumo e dall’altro aiuti ad alimentare il turismo che trova in Torino una meta sempre più gradita».