Con il Salone del Libro una boccata di ossigeno per ristoranti, alberghi e guide turistiche

Indagine Ascom sulle attività torinesi

Presidente Coppa: «I grandi eventi rappresentano un volano importante per le attività del territorio. I visitatori che arrivano da fuori regione apprezzano soprattutto le proposte della tradizione locale»

Il Salone del Libro più grande di sempre ha avuto un impatto positivo anche sulle attività commerciali della città. Da un’indagine Ascom Confcommercio Torino e provincia si rileva che le attività legate al turismo hanno avuto ancora una volta ricadute positive. In particolare, gli alberghi di Federalberghi confermano il sold out delle camere in città e i ristoratori aderenti ad Epat evidenziano prenotazioni in forte anticipo e un flusso di clientela superiore a quello degli scorsi anni.

«Il Salone internazionale del Libro di Torino – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – rappresenta un volano importante per il territorio. I visitatori della kermesse colgono infatti l’occasione per scoprire o per conoscere meglio ciò che ha da offrire la città: i ristoranti e gli alberghi pieni ne sono la dimostrazione e anche le guide professioniste rilevano un interesse maggiore rispetto agli scorsi anni. Dobbiamo, però, cogliere maggiormente l’opportunità di questo grande evento anche per le attività commerciali della città».

Strutture ricettive al completo e soddisfazione degli operatori: “Il Salone del Libro – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi, aderente ad Ascom Torino – si conferma evento trainante per i flussi turistici con un’occupazione da tutto esaurito, al netto di alcune disdette last minute per il maltempo. Ci teniamo a ringraziare l’organizzazione del Salone per il lavoro svolto e per il coinvolgimento e auspichiamo che la prossima edizione possa essere estesa nella durata”.

Oltre agli alberghi anche i ristoranti possono vantare numeri positivi con prenotazioni in largo anticipo rispetto agli anni passati. In particolare, per il 33% dei ristoratori coinvolti nell’indagine Ascom c’è stato un aumento delle prenotazioni rispetto al 2022 e per il 50% sono comunque rimaste in linea. Circa il 60% ha avuto il momento di maggiore attività nella giornata di sabato, il 25%il venerdì e il 17% il giovedì. Per quanto riguarda la provenienza dei clienti il 42% dei ristoranti segnala maggiori arrivi da fuori Piemonte. I piatti più richiesti sono, ancora una volta, quelli della tradizione torinese: piatti di antipasti misti piemontesi, vitello tonnato, agnolotti, tajarin, fritto misto, e per il dolce domina il bounet.

Per quanto riguarda i locali serali, che hanno purtroppo pagato il prezzo del maltempo, il 70% degli intervistati ritiene che il Salone del Libro sia un buon volano per le attività. Per l’edizione di quest’anno il 66% ha rilevato un flusso comunque paragonabile o superiore a quello dello scorso anno. Per questo motivo emerge da parte degli operatori la richiesta di una maggiore promozione delle serate in città in corrispondenza del Salone.

Stabile l’attività anche per le pasticcerie, che evidenziano un incremento nella clientela proveniente da fuori regione, con un apprezzamento particolare per le specialità della tradizione torinese.

Le attività commerciali, soprattutto l’abbigliamento e gli accessori del centro città, sottolineano una maggiore affluenza rispetto al Salone dello scorso anno (70%) soprattutto nella giornata di venerdì (67%) e un incremento negli incassi fino al 50% in più rispetto ad un week end senza eventi, ma solo per i negozi del centro storico, che hanno visto una buona affluenza di stranieri. Bene, in particolare, le vendite di borse e abbigliamento.

Positivo, infine, il bilancio delle guide turistiche professioniste della GIA, aderente ad Ascom Torino, che sottolineano una non trascurabile percentuale in più di prenotazioni rispetto ad un fine settimana senza eventi.

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